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Vecchio 18-04-2008, 12.13.37   #26
turaz
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Ok penso di aver compreso cosa intendi.
volendo tornare a un discorso di puro Principio ti va di tracciare a grandi linee i tratti distintivi di Maschile e Femminile?
A me vengono questi accostamenti
Maschile: azione, movimento,inserimento, impressione,forza, intelligenza
femminile: ricezione, riposo, accoglimento, sviluppo, sapienza.
ci stanno secondo te?
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Vecchio 18-04-2008, 13.35.54   #27
cassandra
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
La domanda che hai fatto Cassi interessa anche a me, ... per il momento quello che ho osservato su di me, è che ci sono persone dalle quali accetto tutto (o quasi), anche in forum , sono disposta all'ascolto e quindi ad imparare, mentre ci sono persone verso cui sono meno disposta e parto "lancia in resta", il muro contro muro che si diceva .. per esempio se una persona mi fa notare un errore, ecco che scatta la difesa e il tentativo di spiegare che "era proprio quello che volevo dire io e tu non mi hai capita".. , io credo che ci siano alla base un sacco di cose che scattano (meccanismi di difesa, importanza personale e chi ne ha più ne metta) e che ci mettono o meno nella condizione di accogliere o di cercare di imprimere con la forza a volte il nostro punto di vista, e che non tutti siano abbattibili soltanto mettendosi nell'ordine di idee di "voler accogliere", anche se una buona partenza secondo me puo' essere quella di cercare di ascoltare tutti, cercando di discernere naturalmente cosa prendere e cosa no.. mettendo da parte simpatie, antipatie, giudizi.. non è semplice, ma finchè non sappiamo fare diversamente..

Si Red,effettivamente scattano un sacco di cose,anche con Ray un pò mi sono difesa ad esempio (l'IP si è sentita toccata,ho pensato...ma come?per una volta che un minimo ho capito!però poi lo uso come sprone ad andare più a fondo,le reazioni se non si hanno non potremmo osservarle no? ) Riguardo la domanda,l'hai posta nel 3d focalizzazione adesso che ci penso..comunque ieri ho fatto una prova,mi sono concentrata su un breve scritto...l'ho letto tante tante volte (cercando di dispormi in modi diversi)e quello che ho notato è che poco alla volta uscivano nuove considerazioni in merito,cose che ad una lettura superficiale (la normalità per me al momento),non avrei considerato, nè sentito arrivare...ho pensato quindi che forse il voler tutto subito,come anche l'essere presuntuosi/sopravvalutarsi/avere fretta rispetto a qualcosa che sembra facile,o che vorremmo subito per noi,frega....non so cosa è successo,se me la sono raccontata,però al momento ho la sensazione di aver fatto una piccolissima esperienza al riguardo,che testerò ancora..

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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Non lo so se potrebbe riuscirci ma credo che le cose funzionino meglio (e funzionino già) all'inverso... ovvero se mi pongo in modalità ascolto con l'intenzione di capire ed accogliere faccio lavorare il mio femminile.

Poi è chiaro che principio femminile e accoglimento non significa anullamento del discernimento e automatica approvazione di quel che arriva. Semplicemente gli permetto di entrare... poi quello che ci faccio dopo è altro... diciamo che potrei considerarlo, prenderlo in esame ma eventualmente anche espellerlo in seguito (ma qui sarebbe un'azione "maschile").
Come dire che per accogliere devo mettermi in ascolto ma non è detto che mi piaccia quel che arriva... un po' come le carezze, me le faccio fare ma non è detto che mi picciano (ma se non me le faccio fare non lo saprò).
Mi hai fatto pensare al Training autogeno parlando di porsi in ascolto,in un certo senso è come essere aperti a tutto per poi discernere.. Anche quando respiriamo ad esempio ,nell' inspirazione (aspetto/accolgo)ci vedo il principio femminile,mentre l'espirazione sarebbe il maschile(muovo). Mi capita spesso di rileggere ciò che ho scritto ed accorgermi che l'ho fatto con i piedi..non so se ti riferisci a questo,ma quando scrivo del saltellare qua e la, è chiaro (solo per me ) che intendo per iniziare,per cominciare a lavorare sul cambiamento che stiamo perseguendo..lo preciso per chi legge o leggerà in seguito.
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Vecchio 18-04-2008, 16.57.28   #28
stella
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Io lo vedo come un continuo scambio, in cui prevale ora l'uno ora l'altro.
Visto in termini più ampi, il creatore ci ha formato e se noi lo accogliamo ci lasciamo formare... e insieme creiamo qualcosa di nuovo, come l'ombra dell'albero illuminato dal sole... cioè diventiamo individui nuovi.
Quindi l'armonia tra i due principi crea qualcosa di nuovo che prima non c'era.
Poi, pensandoci bene, non sempre un principio maschile o femminile restano immutati, ma si trasformano in base agli elementi con cui si incontrano...
Mi ha fatto pensare che un chiodo nel legno resta sempre un chiodo, ma se invece che nel legno un chiodo viene messo nel fuoco si trasforma e si scioglie e poi gli si può dare un'altra forma...
Quindi, rapportando questo alla vita quotidiana, una persona dura come un chiodo se trova qualcuno più forte diventerà malleabile e a poco a poco si trasformerà...
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Vecchio 19-04-2008, 01.22.50   #29
Grey Owl
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In ogni cosa creata è insito il Principio Maschile e Femminile, quello che i cinesi hanno rappresentato col simbolo del Tao in cui compaiono i Principi dello Yin e dello Yang .(http://www.ermopoli.it/portale/showp...37&postcount=4)

Quindi il Principio maschile deve essere a sua volta femminile verso qualcos'altro. Come nell'esempio di Uno il chiodo è principio maschile per il legno ma è Principio Femminile per il Martello. Quindi il chiodo riceve (Principio Femminile rispetto al martello) energia dal martello che diverrà (il chiodo) Principio Maschile per il legno.

Dipende in che relazione stanno le cose, ma il Principio Maschile e Femminile è sempre presente.

Inoltre, come si vede nel simbolo del Tao nulla è completamente Yin o Yang (Principio Maschile e Femminile) e quando esso diventa fortemente Maschile (o Femminile) ha in sè il puntino (il potenziale, il seme) per divenire Femminile (o Maschile).
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Vecchio 19-04-2008, 12.59.52   #30
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Quindi, rapportando questo alla vita quotidiana, una persona dura come un chiodo se trova qualcuno più forte diventerà malleabile e a poco a poco si trasformerà...
Forte in senso lato, specifichiamo.
Perchè un anziano duro di cuore potrebbe trasformarsi passando del tempo con un bambino.

Di che forza stiamo parlando allora?

Allo stesso modo la forza ricevente può essere in un "corpo" duro o uno morbido, anche in questo caso di che forza stiamo parlando?

Non sono forze delle entità, è la disposizione delle forme delle entità che favorisce o ostacola il fluire di queste forze in un senso o nell'altro in determinati punti delle strutture.
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Vecchio 19-04-2008, 13.03.29   #31
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Un'altra caratteristica dei due principi è che il maschile si "muove" (movimento non per forza in senso fisico), il femminile aspetta, fate sempre attenzione a non vedere quel "aspetta" come negativo, se entrambi si muovono non si troveranno mai, quel "aspetta" è importante quanto il muoversi.

etc etc....
Ho fatto un'altra considerazione..se il principio maschile si "muove",potrebbe essere che il principio femminile è la tranquillità,la calma?
La domanda nasce dal fatto che osservandomi,ad esempio quando leggo, ho notato che se sono in tensione per qualcosa,ho dei pensieri (movimenti interiori)non riesco ad aprirmi al nuovo,ad andare in profondità nella lettura, al contrario ogni tanto si...

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Vecchio 19-04-2008, 16.20.26   #32
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Forte in senso lato, specifichiamo.
Perchè un anziano duro di cuore potrebbe trasformarsi passando del tempo con un bambino.

Di che forza stiamo parlando allora?

Allo stesso modo la forza ricevente può essere in un "corpo" duro o uno morbido, anche in questo caso di che forza stiamo parlando?

Non sono forze delle entità, è la disposizione delle forme delle entità che favorisce o ostacola il fluire di queste forze in un senso o nell'altro in determinati punti delle strutture.

Un bambino ha con sè la forza della spontaneità, riceve ma anche dà ...
Così una persona dura di cuore passando del tempo con un bambino potrebbe intenerirsi...
Certamente dipende dalla disposizione a lasciarsi trasformare...
Quindi questa forza se viene accolta con una disposizione di apertura trasforma, il fatto che noto nell'esempio è che il bambino non vuole trasformare la persona dura di cuore, è semplicemente se stesso e proprio questo non forzare agisce spontaneamente nel cuore dell'anziano...
Quindi è una forza capace di trasformare ma che non forza nessuno se non viene accolta...
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Vecchio 11-12-2008, 00.54.49   #33
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mi inserisco in un argomento da voi trattato al lungo e molto tempo fa però non riesco a togliermi dalla testa questi concetti così deterministici da voi ampiamnente usati, sembra quasi che l'individuo maschio sia l'elemento più importante per crescere, per dinamizzare il mondo, per dare l'incipit a tutto quanto sia nuovo e sperimentabile, dall'altro lato la donna, principio passivo, come nell'esempio dell'albero, prende e sviluppa l'elemento maschile. spero di aver capito male ma io credo fortemente nella coesione dei due principi, maschile e femminile, due facce di una stessa medaglia, non dimenticate il mito della mela, l'uomo era un unicum composto di forze uguali e distinte, nella divisione dell'unicum tali forze sono andate ai due esseri nuovi, portatori, in egual misura e in modi totalmente personali, i principi attivi e passivi. Non voglio parlare, per ora, delle sovrastrutture che hanno portato la donna ad essere considerata un elemento di subordine rispetto all'uomo, mi piacerebbe sapere se qualcuno potrebbe essere d'accordo con me, grazie, patrizia
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Vecchio 11-12-2008, 02.05.59   #34
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mi inserisco in un argomento da voi trattato al lungo e molto tempo fa però non riesco a togliermi dalla testa questi concetti così deterministici da voi ampiamnente usati, sembra quasi che l'individuo maschio sia l'elemento più importante per crescere, per dinamizzare il mondo, per dare l'incipit a tutto quanto sia nuovo e sperimentabile, dall'altro lato la donna, principio passivo, come nell'esempio dell'albero, prende e sviluppa l'elemento maschile. spero di aver capito male ma io credo fortemente nella coesione dei due principi, maschile e femminile, due facce di una stessa medaglia, non dimenticate il mito della mela, l'uomo era un unicum composto di forze uguali e distinte, nella divisione dell'unicum tali forze sono andate ai due esseri nuovi, portatori, in egual misura e in modi totalmente personali, i principi attivi e passivi. Non voglio parlare, per ora, delle sovrastrutture che hanno portato la donna ad essere considerata un elemento di subordine rispetto all'uomo, mi piacerebbe sapere se qualcuno potrebbe essere d'accordo con me, grazie, patrizia
Ciao Filo intanto ben venuta
capisco cosa intendi ma il principio maschie e il principio femminile di cui si parla in questa discussione non sono visti come uomo/donna maschio/femmina e relative sovrastrutture ma di due diversi energie complementari..uno senza l' altra..non esisterebbero...e viceversa..
rileggiamo va magari ci chiariamo le idee
__________________
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le cose che non posso cambiare
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Vecchio 12-12-2008, 01.55.55   #35
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Ciao Filo intanto ben venuta
capisco cosa intendi ma il principio maschie e il principio femminile di cui si parla in questa discussione non sono visti come uomo/donna maschio/femmina e relative sovrastrutture ma di due diversi energie complementari..uno senza l' altra..non esisterebbero...e viceversa..
rileggiamo va magari ci chiariamo le idee
si.. ho cercato di capire e sono arrivata alla conclusione che forse state parlando di una visione tantrica del mondo che verrebbe governato da un principio maschile come SHIVA, archetipo della sessualità trascendente e da SHAKTI, principio femminile universale, in breve i concetti di yang e yin, che non possono vivere scissi l'uno dall'altro. ciò che non capisco è come tentiate di individuare questi concetti astratti nella fisicità degli esseri, perchè comunque anche rileggendo un pò i vari commenti ne esce una idea di maschile e femminile troppo occidentalizzata, rispetto alla spiritualità orientale, certo faccio fatica ad inserirmi, datemi tuttavia la possibilità di conoscere meglio l'argomento, ci sono forse testi sui quali potermi documentare?
un saluto a tutti e perdonatemi se non entro nel modo migliore nei vostri commenti, patrizia
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Vecchio 12-12-2008, 10.33.22   #36
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si.. ho cercato di capire e sono arrivata alla conclusione che forse state parlando di una visione tantrica del mondo che verrebbe governato da un principio maschile come SHIVA, archetipo della sessualità trascendente e da SHAKTI, principio femminile universale, in breve i concetti di yang e yin, che non possono vivere scissi l'uno dall'altro. ciò che non capisco è come tentiate di individuare questi concetti astratti nella fisicità degli esseri, perchè comunque anche rileggendo un pò i vari commenti ne esce una idea di maschile e femminile troppo occidentalizzata, rispetto alla spiritualità orientale, certo faccio fatica ad inserirmi, datemi tuttavia la possibilità di conoscere meglio l'argomento, ci sono forse testi sui quali potermi documentare?
un saluto a tutti e perdonatemi se non entro nel modo migliore nei vostri commenti, patrizia
Non è un'idea occidentalizzata di una visione orientale, è semplicemente la versione occidentale dello stesso principio che in oriente ha preso altri termini e forme. Altresì bisogna stare attenti che ciò che a noi arriva dell'oriente è sempre una traduzione di qualcosa piuttosto volgare, volgare inteso come per la massa.

Per comprendere il concetto che cercavo di esprimere devi dimenticare maschile e femminile che in qualche maniera riconducano i tuoi pensieri a uomo e donna e simili, se ti è più comodo prova a pensare a più e meno, positivo e negativo, attivo e passivo etc....
Lo so che con ying e yang è apparentemente più semplice perchè la nostra mente non associa questi a qualcosa già conosciuto, ma il concetto di fondo è lo stesso, il rischio però è che con ying e yang rimaniamo nella superficie del concetto, un qualcosa di astratto che non riusciamo a collocare anche nel mondo concreto.

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Vecchio 12-12-2008, 11.05.05   #37
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Non è un'idea occidentalizzata di una visione orientale, è semplicemente la versione occidentale dello stesso principio che in oriente ha preso altri termini e forme. Altresì bisogna stare attenti che ciò che a noi arriva dell'oriente è sempre una traduzione di qualcosa piuttosto volgare, volgare inteso come per la massa.

Per comprendere il concetto che cercavo di esprimere devi dimenticare maschile e femminile che in qualche maniera riconducano i tuoi pensieri a uomo e donna e simili, se ti è più comodo prova a pensare a più e meno, positivo e negativo, attivo e passivo etc....
Lo so che con ying e yang è apparentemente più semplice perchè la nostra mente non associa questi a qualcosa già conosciuto, ma il concetto di fondo è lo stesso, il rischio però è che con ying e yang rimaniamo nella superficie del concetto, un qualcosa di astratto che non riusciamo a collocare anche nel mondo concreto.

rendendo neutro il concetto di yang e yin, riesco ad astrarre i principi, quando invece li accosto al maschile e femminila non posso non pensare che noi persone dell'occidente ne abbiamo una visione distorta da millenni di cultura religiosa cattolica e se leggo i modo come vengono recepiti ne ho una conferma, ti risponderò al più presto, ora grazie della tua risposta, patrizia.
ps. sai come posso ritrovare una discussione alla quale ho partecipato ieri e che non ritrovo? era basata sui concetti di repressione dei cattivi pensieri.
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Vecchio 12-12-2008, 11.21.59   #38
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ps. sai come posso ritrovare una discussione alla quale ho partecipato ieri e che non ritrovo? era basata sui concetti di repressione dei cattivi pensieri.


Ciao Patrizia benvenuta !!!

Ti linko la discussione di ieri:

http://www.ermopoli.it/portale/showthread.php?t=4908
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Vecchio 12-12-2008, 15.25.08   #39
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ciao stella e grazie, ora provo il link che mi hai inviato, a presto patrizia
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