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Vecchio 07-11-2008, 17.27.58   #1
Grey Owl
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Predefinito La regola del molle

Ho notato una dinamica nel luogo in cui lavoro. Una dinamica di relazione con i colleghi di lavoro. In genere e' il superiore che innesca questa dinamica.
Si tratta di un modo consueto di risolvere i problemi giudicati di scarso interesse, le cosi' dette beghe (rotture di scatole).

L'ho denominata la regole del molle.

Premetto che il mio lavoro si basa sul risolvere problemi tecnici rispetto ad una richiesta specifica nell'ambito dell'automazione industriale. Questa premessa serve per inquadrare la regola del molle in quanto nell'ambiente lavorativo in cui mi trovo ogni collega e' formato e abituato a risolvere i problemi con un criterio ed una visione tecnica.

Bene, quando si tratta di problemi che vengono giudicati di poco conto scatta la regola del molle, ovvero si trova la soluzione piu' facile e vicina (in apparenza) senza utilizzare il consueto giudizio tecnico.

E' come se di fronte a un problema di poco conto (pregiudizio) non si attivi lo stesso ragionamento ed il criterio che normalmente si usa per lo studio e la soluzione di un problema importante.

Perche' il molle? La soluzione e' trovata tastando l'area circostante per valutare dove vi sia una zona cedevole per lasciare il problema ad altri. Come se pesasse il fardello e la soluzione piu' rapida fosse quella di lasciarlo in disparte, con la speranza che qualcun'altro lo prenda e lo risolva.

Il molle in genere viene identificato nella persona disponibile che non offre resistenza, che non si oppone a questo modo di fare sbrigativo e irrazionale.

L'area circostante sono i colleghi che nel tempo vengono identificati come cedevoli (molli) oppure resistenti a questo modo di scaricare le incombenze. Questo criterio (giudizio) si forma inconsapevolmente nella mente di tutti i componenti dell'ufficio ed e' come se vi fosse un tacito accordo su chi deve assumersi il fardello.

Non vi e' quindi un reale ragionamento, una reale organizzazione ma bensi' un'irrazionale metodo di giudizio preconcetto. Se quella persona si rende disponibile non e' detto che la volta seguente la stessa persona sia piu' indicata per quel lavoro.

In una visione organica del lavoro risulta quindi un caotico modo di procedere nella soluzione di questi problemi di poco conto che nel tempo diventano grossi problemi.

La regola del molle si basa su dinamiche irrazionali.
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