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Darwin contro Disegno Intelligente
 Darwin contro Disegno Intelligente


Inviato da  Uno
  08-06-2008
Predefinito Darwin contro Disegno Intelligente

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L'evoluzione dell'universo e di conseguenza dell'uomo è un tema che affascina da sempre l'essere umano, fino ad oggi (o meglio qualche anno fa) la scienza moderna ha accettato come valida solo la teoria evolutiva di Darwin, "ora" però ad opera del biochimico Michael Behe (professore all'università di Leigh) ed altri cattedratici e scienziati vari, si fa avanti la teoria del Disegno Intelligente.
Che cosa ci dice questa teoria? Molto sinteticamente essa postula che ci sono delle evoluzioni che abbisognano di una determinata catena di passaggi in sequenza in cui ogni maglia prima del risultato non è la soluzione migliore, quindi il risultato finale non sarebbe mai possibile con la teoria di Darwin.

Facciamo un esempio ipotetico, ma spero più comprensibile, partendo da un organismo che abbia 10 diverse possibilità evolutive, secondo Darwin la migliore sarebbe l'unica a sopravvivere o comunque la più quotata, però nel nostro esempio la 6° scelta da la vita ad un organismo che varierà altre 10 volte, di questo secondo individuo l'ottava scelta da rà origine etc.... per arrivare magari dopo 10 passaggi ad individuo che sopravvive a tutti. Secondo la teoria di Darwin non sarebbe possibile perchè alla prima selezione già si sarebbe persa la sesta scelta, ma anche andando avanti, ipotizzando delle casualità che permettano a "scarti" di riprodursi a sufficienza per creare una continuità, non saremmo mai arrivati alla decima generazione con l'individuo che effettivamente sopravvive quindi rappresenta l'evoluzione.
Molti sistemi biologici debbono sottostare a queste regole, prendiamo le reazioni biochimiche subcellulari come la produzione di enzimi, anticorpi e agenti coagulanti del sangue come esempio.
Behe è chiaro nel formulare che la teoria di Darwin non può rispondere neanche all'origine della vita, il brodo primordiale per quanto sia pregno di possibilità non ha in se la capacità di selezionare i fondamenti

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. La sua domanda suona come un macigno: "Quanto tempo impiegherebbe la natura a trasformare le molecole di ammoniaca in due amminoacidi grazie ad un peptide?"
Per rendere il peso di tale affermazione anche ai profani, ci spiega che la reazione biochimica più semplice necessita come minimo la combinazione di 100 amminoacidi in un ordine ben preciso, sottolineo e ripeto io, in un ordine ben preciso.
Eppure la vita si formò sulla Terra poco dopo la sua nascita, secondo calcoli matematici di Fred Hoyle la Terra dovrebbe essere 40.000 volte più vecchia solo per poter formare una delle proteine del sangue.

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Lo stesso Hoyle ci fa un esempio: un non vendente che volesse risolvere il cubo di Rubik senza nessun aiuto di media ci metterebbe 126.000 anni, dieci volte l'età calcolata per l'universo, solo che la vita è ben più complessa del cubo di Rubik.
Hoyle è rigoroso anche con la teoria del big bang, il laboratorio di fisica nucleare del Caltech (California Istituto di tecnologia) ha sperimentalmente confermato le sue affermazioni: "-la natura- avrebbe dovuto realizzare la più improbabile possibilità che si possa immaginare per coordinare e sintonizzare i gradi esatti di elio, berillio, carbonio e ossigeno necessari alle reazioni nucleari per creare l'universo."

I fautori di questa nuova teoria evoluzionistica non si pensano minimamente di stabilire o congetturare su di chi sia questa intelligenza, loro si limitano ad osservare dei fatti, eppure questo è bastato per scatenare una ridda di polemiche tra i conservatori della scienza moderna: è troppo facile associare quest'intelligenza ad un Dio creatore, eppure se pensiamo che a poca distanza dalla scoperta del DNA già l'uomo sta cercando di essere quell'intelligenza, non bisogna per forza pensare ad un Dio creatore, sebbene andando indietro fino all'inizio è difficile trovare altra ipotesi.

Debbo dire che onestamente sebbene mancante in molti punti non è giusto eliminare completamente la teoria di Darwin, con argomentazioni che sarebbero fuori luogo, visto il carattere scientifico di questo breve articolo, è possibile integrare le due teorie se immaginiamo la teoria di Darwin valida per un evoluzione lenta ed autonoma tra punti di salto, in questi precisi punti di salto è necessario l'intervento di una spinta evolutiva esterna, quell'intelligenza che disegna una nuova tappa.
Questo consente di far capire perchè non è mai stato trovato l'anello che lega l'uomo alla scimmia.

Per concludere voglio ricordare la definizione che ho trovato più rispondente alla parola intelligente, la definizione che più delle altre si adatta e non stona mai in nessuna riflessione, l'intelligenza è la capacità di adattamento all'ambiente.
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