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Vecchio 27-10-2010, 20.35.36   #1
diamantea
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"quando devo superare un ostacolo non scelgo il gradino basso e facile ma scivoloso e pericoloso, piuttosto quello più alto ma con appigli che mi fanno sentire sicura mentre mi arrampico per superarlo".
Sposto qui questa frase perchè voglio elaborarla spero con l'aiuto di qualcuno.

Mi trovo in una grande metropoli, è un viaggio a termine, giro tanto per le vie enormi,, grandi, piene di curvoni in saliscendi, poi mi incontro con un uomo che conosco bene ma non è il mio compagno, lui è nudo e vorrebbe fare l'amore, ma io rimango vestita, dico che voglio solo carezze e abbracci, non voglio tradire solo sentire il contatto affettivo. Poi quando lo abbraccio il busto è del mio compagno e gli vedo la schiena come se ci fosse uno specchio dietro di lui.

Poi mi ritrovo di nuovo in strada, a camminare con una donna che conosco nel sogno, potrebbe avere la mia età anche se sembra più grande, lei non parla ma è come se dialogasse con me, avverto i suoi pensieri.

Dobbiamo recarci in via F.Crispi (che nella reltà non mi dice nulla questa via), non so esattamente dove sia, ma ci sono stata diverse volte solo che ora ci andiamo da un'altra via, ma è sbagliata, cerco di orientarmi, ci troviamo davanti un curvone in salita, ci vorrà un'eternità ed io non so perchè ho fretta di arrivarci, forse devo partire per tornare a casa, ma poi vedo un'altra via intersecante che dovrebbe accorciare il percorso ma ci sono dei gradini da superare, sembra una strada sterrata ora, di montagna.

La donna accanto a me si trova sul lato sinistro e sale agevolemente questi gradini che danno sul gomito interno della curva e sotto c'è il burrone, io ci penso e li reputo scivolosi e pericolosi, la donna è più alta di me penso sia per questo che non teme di cadere.

Io mi sposto sul lato destro che costeggia una parete protettiva ma i gradini sono più alti ed io per poterli superare mi devo quasi arrampicare.
La donna mi guarda come per dire: perchè scegli la via più difficile?
Ed io rispondo quella frase citata.
Mi sveglio subito dopo, non sopporto più la difficoltà che ho nel superare questi ostacoli.
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Vecchio 27-10-2010, 22.50.31   #2
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La metropoli l'ho vista nel primo sogno "Sola nella metropoli". Anche in questo come in quello vedo queste enormi strade, con grandi palazzi, per lo più in pianura.
Se nel primo stavo per inoltrarmi nel viaggio dentro la metropoli ora ne sto per uscire, come un compimento di percorso.
Ma, come nel sogno del treno, perdo tempo e mi allontano dalla meta.
Forse sono molto vicina a raggiungere la tappa finale di questo viaggio ma ancora ci giro intorno. Sbaglio strada, o perdo il treno, insomma ci sono impedimenti di ritorno. Evidentemente c'è ancora qualcos'altro da capire.

Probabilmente i gradini spiegano l'intoppo.
La strada ora è in salita, la metà sinistra del femminile la vedo più facile ma anche più insidiosa, scivolosa nel precipizio, la prende una parte di me che è più sicura, più alta, che affronta bene il passo, vede meglio avanti, non saprei come meglio intenderla.

Io scelgo la parte destra del maschile, più protetta e sicura ma anche più difficile, i gradini sono più alti ma ho degli appigli e mi ci arrampico, ma poi lo stress della fatica di questo percorso che diventa sempre difficile mi fa svegliare.

Potrebbe essere il mio lato maschile meglio funzionante ma ancora ha bisogno di appigli perchè è alto per me, meno raggiungibile solo con il piede, con il passo, mi devo impegnare con tutto il corpo, arrampicarsi vuol dire questo, usare anche la volontà per superare l'ostacolo e proseguire il cammino.
C'è anche la scelta consapevole di andare per la via più difficile ma più sicura, vuol dire che mi misuro con le mie paure e possibilità e penso di scivolare nel baratro, verso il basso, ma nel sogno del treno il basso lo domino con il mare in tempesta che guardo dall'alto.

Forse sento il pericolo ancora presente in qualche parte di me per cui mi affido al maschile che mi protegge, ma certo me lo devo guadagnare, ho meno dimestichezza rispetto il femminile in cui mi muovo meglio, più sicura con la parte di me più alta, cioè forse più sviluppata.

Mi fermo qui per ora.
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Vecchio 27-10-2010, 23.55.47   #3
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Io scelgo la parte destra del maschile, più protetta e sicura ma anche più difficile, i gradini sono più alti ma ho degli appigli e mi ci arrampico, ma poi lo stress della fatica di questo percorso che diventa sempre difficile mi fa svegliare.
Uhm... eppure in quel pezzo di sogno non c'è maschile. Il maschile c'è nella prima parte, lui nudo tu vestita eccetera. Poi quando sali c'è solo femminile. Occhio a vedere maschile una figura femminile solo per via della parte dove sta o cose del genere. Oppure non ho capito a che ti riferisci.
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Vecchio 28-10-2010, 08.44.08   #4
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Uhm... eppure in quel pezzo di sogno non c'è maschile. Il maschile c'è nella prima parte, lui nudo tu vestita eccetera. Poi quando sali c'è solo femminile. Occhio a vedere maschile una figura femminile solo per via della parte dove sta o cose del genere. Oppure non ho capito a che ti riferisci.
Non voglio dire altro Ray, solo forse faccio ancora confusione fra lato destro ed energia maschile.
Voglio dire che ancora non ho capito quando il lato indica il maschile e quando no.

Vedo una parte di femminile che sale tranquilla e silenziosa dal lato sinistro, è vestita con completo di gonna e camicia di colore bordeaux, cammina più spedita di me e si volta a guardarmi come se non capisse perchè mi sto complicando la vita.

Anche io dapprima sto per salire a sinistra ma poi vedo il gradino scivoloso e sotto vuoto allora mi sposto a destra, più difficoltoso ma più sicuro.
Mi colpisce la frase che dico, chiara, certa senza dubbi sul perchè mi complico la vita perdendo tempo per arrivare alla meta. E' come se per me fosse più importante la sicurezza che lameta in sè. Non so per ora mi viene questo.

L'uomo è nudo si, mi piace è sessualmente appetibile, mi mostra la sua parte virile pronta per me, ma io decido di non volermi lasciare andare al rapporto sessuale, desidero solo contatto affettivo che mi rassicuri, penso pure di non voler tradire il mio compagno malgrado la forte attrazione.
Lui mi accontenta volentieri, non ha fretta, ed io mi sento rassicurata, non mi farà fare nulla che non voglio fare.

Ho indosso una T-Shirt bianca con la manica corta, come quelle che usano i miei figli, quindi per niente femminile, sotto la maglietta non ho nulla. La mia parte bassa non è presente, non la vedo come non fosse importante.
Nell'abbraccio però vedo la sua schiena che è quella del mio compagno, ed anche il suo petto, anche se continuo a relazionarmi con l'altro uomo.
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Vecchio 28-10-2010, 13.32.49   #5
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Non voglio dire altro Ray, solo forse faccio ancora confusione fra lato destro ed energia maschile.
Voglio dire che ancora non ho capito quando il lato indica il maschile e quando no.
Se l'inconscio mostra una figura maschile allora si tratta di qualcosa di maschile (o che ha a che fare ecc.), se mostra una figura femminile allora parla di femminile.

Nelle donne l'animus è maschile e l'ombra femminile, viceversa per i maschietti.
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Vecchio 28-10-2010, 13.48.14   #6
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Dobbiamo recarci in via F.Crispi (che nella reltà non mi dice nulla questa via)...

Una curiosità di poco fa. Ho sistemato il mio portafoglio, ho trovato uno scontrino fiscale risalente a giovedì scorso, di una consumazione di colazione al bar, situato in via F. Crispi a Catania.
Il bar sta di fronte il Tribunale dove mi sono recata per testimoniare in una causa penale amministrativa.
Sinceramente non sapevo che la via si chiamasse così. malgrado è una strada principale, io ci passo tanto spesso, anzi ultimamente solo per le udienze e non ho mai fatto caso al suo nome.

Non so se ha attinenza con il sogno, o ha attinenza l'immagine del Tribunale o è solo una coincidenza da non tenerne conto.
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Vecchio 28-10-2010, 14.16.53   #7
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Non so se ha attinenza con il sogno, o ha attinenza l'immagine del Tribunale o è solo una coincidenza da non tenerne conto.
Le coincidenze non esistono... soprattutto a livello inconscio. Se si è preoccupato di farti ricordare sto particolare vuol dire che ha il suo senso... potremmo addirittura dire che poi ti ha fatto ritrovare lo scontrino (per lui sono contemporanei, in pratica lo stesso evento). L'inconscio non spreca energia.
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Vecchio 28-10-2010, 21.52.22   #8
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Le coincidenze non esistono... soprattutto a livello inconscio. Se si è preoccupato di farti ricordare sto particolare vuol dire che ha il suo senso... potremmo addirittura dire che poi ti ha fatto ritrovare lo scontrino (per lui sono contemporanei, in pratica lo stesso evento). L'inconscio non spreca energia.
Bene, giusto per complicarmi di più la vita!

Nella realtà la causa penale è tra un funzionario di pubblica amministrazione ai danni della mia collega in qualità di rappresentante legale della coop. di cui sono socia.
Il giudice è una donna, su 4 testimoni ne ha ammesso solo uno e l'avvocato ha scelto me come figura più autorevole.
Sarà la mia parola contro quella del funzionario, il quale ha deposto giovedì scorso ed io sarò sentita a dicembre.
Faccio questa breve esposizione dei fatti per vedere cosa centra con il sogno.
Questa via Crispi è una strada larga come quella del sogno, il tribunale si trova nello stesso lato del sogno e dentro questo edificio ci sono già stata incontrandomi pure con l'uomo nudo, ma nel sogno è un luogo pubblico, ma non è specificato che edificio sia.

Il tribunale mi fa pensare ad un condenzioso tra due parti in cui un terzo deve dare ragione ad una delle due.

Potrei ipotizzare una causa tra il mio femminile e il mio maschile per analogia alla causa reale in cui mi trovo contro un uomo.
Ma chi è il giudice? dovrebbe essere la consapevolezza che dovrebbe mediare fra le parti, ma se è una causa penale si dovrò giudicare e punire una parte accusata che si difende.
In effetti ho sempre accusato il maschile difendendomi da esso.

Nel sogno mi devo recare in questa via con un'altra donna così come sarà all'udienza. La mia coop è soprattutto composta di donne e due sole presenze maschili. E' 10 anni che lavoro gomito a gomito con presenze in netta prevalenza femminile.

Questa deve essere l'ultima volta che mi reco in questa via nel sogno, poi dovrò tornare a casa, così come in tribunale, una volta sentita non avrò motivo più di andarci a meno che il giudice non vorrà di nuovo sentirmi.
Ho discusso a lungo con l'avvocato, di non farmi complicare la versione dei fatti, io dirò la verità così com'è, abbiamo subito un accertamento sommario che non corrisponde a verità.

Nel sogno ho difficoltà a salire questi gradini per raggiungere la via, mi arrampico, voglio sentirmi sicura e protetta, ho paura di cadere.
Adesso sta a vedere di cosa ho paura, se realmente di incontrare il giudice, o paura di dover decidere chi delle mie due parti ha ragione, e su cosa poi...

Dell'immagine con l'uomo nudo, che a questo punto è legata al luogo del tribunale, mi viene da pensare che sia un'immagine positiva, di un percorso in cui mi sto riconciliando con la parte maschile, a cui dico cosa voglio e cosa non voglio.
Soprattutto vedo che c'è in me lo stress della prestazione, l'ansia della costrizione, un uomo pronto va soddisfatto, difficilmente aspetta, ma qui è forse il mio imprinting sesso/tempo.
Ma qui ho il controllo degli eventi, tutto si sta svolgendo secondo i miei desideri.
Di quest'uomo ho fiducia, come le spalle rassicuranti del mio compagno, ma il ruolo di un estraneo che mi attrae? boh! è un pò controverso.

Forse recupero il mio potere decisionale sulla mia intimità che ho perso tanti anni fa.
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Vecchio 28-10-2010, 22.32.13   #9
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Di quest'uomo ho fiducia, come le spalle rassicuranti del mio compagno, ma il ruolo di un estraneo che mi attrae? boh! è un pò controverso.
E' con la dinamica descritta nel sogno che quell'aspetto di animus diventa "il tuo compagno".
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Vecchio 29-10-2010, 17.00.07   #10
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E' con la dinamica descritta nel sogno che quell'aspetto di animus diventa "il tuo compagno".
Ray, come adoro con queste tue frasi!!!

Non ho capito al solito cosa intendi ma proverò a lavorarci.

Dico quello che vedo io. Il mio compagno è l'uomo più gentile e rispettoso che abbia mai conosciuto. Mai dico mai mi forzerebbe a fare qualcosa che non voglio.

Animus inteso come figura maschile interiore che attraverso la persona reale del mio compagno diventa "il mio compagno", cioè il mio maschile?

Cioè vedo il maschile appetibile, pronto per me ma prima devo entrarci in contatto affettivo, sentire la sicurezza e solidità che dovrebbero essere rappresentate dalla schiena e le spalle, esigenza che il mio attuale compagno soddisfa.
Ho solo la t-shirt bianca maschile, nella forma e nel colore, vuol dire che non vado incontro al maschile con il femminile, ma con un aspetto maschile di difesa? o quanto meno di non apertura, di non recettività?

E' un'ipotesi forse contorta ma vediamo se mi ci sono un pò avvicinata.

La bandiera bianca è sempre pronta
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Vecchio 29-10-2010, 17.43.13   #11
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Ho solo la t-shirt bianca maschile, nella forma e nel colore, vuol dire che non vado incontro al maschile con il femminile, ma con un aspetto maschile di difesa? o quanto meno di non apertura, di non recettività?
Nono, la maglietta non la vedo come una difesa, ma semplicemente come la vibrazione (bianca) con cui sei rivestita in quella dinamica (in modo che ci sia...)
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Vecchio 29-10-2010, 23.37.34   #12
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Nono, la maglietta non la vedo come una difesa, ma semplicemente come la vibrazione (bianca) con cui sei rivestita in quella dinamica (in modo che ci sia...)
Parli di vibrazione... di cosa? chakra? energia? luce?

Al solito dico cosa rimanda a me. Vado per associazione mentale.
Questa volta bianco come neutralità, purezza, innocenza, la luce bianca che guarisce, risana, risale dal primo fino al settimo chakra, dal problema alla trascendenza del problema.

La maglietta è informe e bianca, non lascia trasparire un'intenzione sessuale tra maschio e femmina, non è seduttiva ma neutra, solo una qualità di incontro energetico di tipo puro, affettivo.

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Stasera ho seguito una lezione di yoga. Giusto l'attenzione era rivolta alla schiena e alle spalle.

L'insegnante ha detto che la schiena è la zona che di noi non vediamo, non conosciamo come il nostro la to oscuro o inconscio e gli antichi attribuiscono nel punto del nodo delle scapole il luogo dei nostri difetti.

Mi ha fatto associare la mia visione della schiena del mio compagno.
Potrebbe anche rappresentare ciò che del mio lato maschile non conosco ed ora sto vedendo, difetti compresi, lavorando nell'Autostoppista. Anche la figura del manichino emersa da poco potrebbe indicarmi il modo per guardare davanti e dietro.
In sintesi se ho scelto come uomo il mio compagno è perchè possiede delle qualità che mi piacciono e abbraccio, che nel bene e nel male possiedo pure io, ed attraverso di lui riesco a vedere come in uno specchio nel sogno, o in un manichino nell'immaginazione attiva.

E' solo una delle tante mie ipotesi ma non mi sembra troppo malvagia.
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