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Vecchio 22-01-2012, 15.57.55   #1
diamantea
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Predefinito Tutti all'inferno

E' una breve estrapolazione di un lungo sogno di cui ricordo frammenti.

C'è una folla di gente che aspettano di sapere la loro destinazione. Ci sono io e le mie sorelle in mezzo a questa gente ignara di sapere che accadrà.
Poi la fila si muove, sappiamo così che siamo destinati tutti all'inferno, in zone diverse. La gente arriva davanti questa scrivania dove avviene la destinazione e la divisione dei gruppi, come accadeva nei lager tedeschi.
Io non mi preoccupo di andare all'inferno, solo non voglio essere separata da mia sorella, anzi da entrambe, mi sembra brutto lasciare sola l'altra sorella così io vado a raccomandarmi a chi sta dietro la scrivania: mio fratello e il mio maestro di coro. Che fortuna per noi, forse accoglieranno la mia richiesta, così dico a loro se per favore mi lasciano con Tina o con l'altra al limite, meglio tutt'e tre insieme. Subito solerte mio fratello mi dice che qui i nuclei familiari sono favoriti, resteranno insieme, così le tre sorelle non si separerano. Noi tre felici di stare insieme ci rallegriamo e ringraziamo il sensibile fratello e il mio maestro di coro, che a me mi vuole bene e mi accontenta sempre.
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Vecchio 22-01-2012, 16.02.40   #2
diamantea
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Credo che mi voglia preparare ad attraversare il fuoco. La cosa che mi spaventa è di farlo da sola, vorrei essere assistita da qualcuno che mi accoglie quando ritorno, come facevo con il mio ex. Così suby me lo fa accettare come una destinazione tranquilla, con le mie parti/sorelle, mi rassicura che non sarò sola.
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Vecchio 22-01-2012, 16.16.40   #3
Ray
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Credo che mi voglia preparare ad attraversare il fuoco. La cosa che mi spaventa è di farlo da sola, vorrei essere assistita da qualcuno che mi accoglie quando ritorno, come facevo con il mio ex. Così suby me lo fa accettare come una destinazione tranquilla, con le mie parti/sorelle, mi rassicura che non sarò sola.
occhio...

per come la vedo io è un'interpretazione frettolosa...
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Vecchio 22-01-2012, 18.16.07   #4
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occhio...

per come la vedo io è un'interpretazione frettolosa...
L'inferno può anche visto come il processo di rimozione di un tormento personale, quello che non si sa risolvere, allora lo si ricaccia nel profondo per non farlo uscirne più.
Se non vado all'inferno per affrontare il fuoco è probabile che ci vado per rimuovere le parti che non voglio affrontare, le ricaccio nel profondo.

Hai voglia Ray di darmi un'indicazione secondo come la vedi tu?
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Vecchio 22-01-2012, 19.01.42   #5
Ray
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All'inferno tocca andare da soli e non mi risulta facciano favoritismi... secondo me qualcosa non torna.
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Vecchio 22-01-2012, 23.01.17   #6
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Allora è un trucco, suby si sta prendendo gioco di me, mi sta illudendo che non ci andrò da sola invece poi ci sarà qualche spiacevole sorpresa. Forse ho bisogno di sentirmi rassicurata e mi rilasso nel sonno visto che non sto molto serena ultimamente e mi tengo d'occhio mentre dormo svegliandomi spesso per controllare cosa sogno.

Mi chiedo perchè tutte e tre sorelle all'inferno? Perchè mio fratello ci favorisce ma non ce lo evita? Anche il maestro del coro è con lui, come guardiano ma non ci evita il triste destino.
Del resto non gli chiedo di evitarmelo, ci vado, solo non ci voglio andare da sola, e visto che le mie sorelle sono destinate ad andare all'inferno almeno ci andiamo insieme o ci perderemo per sempre, infatti quello è l'unico momento per decidere, poi la destinazione è definitiva, non si potrà più cambiare.
Però nel sogno lo accetto, non lotto contro, non mi rammarico di andare all'inferno, solo non voglio andare da sola, questo mi è chiaro.

Poi ci potrebbe essere una spiegazione diversa che io non riesco a vedere.
Non so cosa non ti torna Ray, magari dicendomelo ci potrei ragionare meglio.
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Vecchio 23-01-2012, 19.35.45   #7
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Mi sono chiesta anche perchè questo accostamento di mio fratello e il mio maestro, nemmeno si conoscono i due e hanno due professioni diverse.
Intanto hanno dei tratti caratteriali molto simili, bontà ed educazione, signorilità e buon gusto nel vestire (nel sogno sono vestiti molto eleganti), discreti e dediti al lavoro per passione, tuttavia non prendono posizione facilmente se non costretti, i classici buoni che diventano feroci quando si arrabbiano. Il mio maestro è un musicista, mio fratello un medico ma ha la passione del suono ad alta fedeltà, è un collezionista di dischi in vinile originali, di qualsiasi autore, genere musicale, e di casse acustiche di una nota marca in legno pregiato ormai diventate rare perchè non più in costruzione, ha un orecchio formidabile per la qualità e la definizione del suono pur non conoscendo una partitura musicale.
Per ultima ma forse più importante coincidenza portano lo stesso nome di battesimo.

Suby si manifesta a tema, come la mia stesa di bucato, ora è il turno dei nomi...
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Vecchio 23-01-2012, 20.27.51   #8
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Io non mi preoccupo di andare all'inferno....
Strano, come minimo io mi sarei disperata.
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Vecchio 23-01-2012, 20.54.42   #9
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Strano, come minimo io mi sarei disperata.
Noi siamo accettanti del nostro destino, io mi dispero solo al pensiero di andarci da sola nella mia destinazione senza mai più rivedervi e faccio di tutto per rimanere unite.
Potrebbe simboleggiare tre parti di me chissà...
C'è un altro particolare che non ho detto. Quando arriviamo di fronte a questa scrivania e loro mi rassicurano del fatto che i nuclei familiari stanno insieme, io mi premuro di fare le presentazione tra fratello e il maestro, ma loro si sorridono dicendomi che già li ho presentati diverse volte, e nostro fratello mi dice che io sono molto sensibile, che mi preoccupo sempre che gli altri stiano bene e di non trascurare certe... tipo regole sociali... o una cosa del genere, che non tengo mai in disparte questo fratello e mi curo di presentarlo ai miei conoscenti. Una cosa strana in quel contesto in cui sto per andare per sempre all'inferno preoccuparmi delle convenzioni sociali anche se la mia preoccupazione è autentica.

Però, quanto è cavilloso questo suby!
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Vecchio 24-01-2012, 00.35.17   #10
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Stasera sono andata a spulciare il significato del nome Carmelo. Karmel vuol dire giardino, paradiso di Dio, mentre la Madonna del Carmelo promette la salvezza dall'inferno attraverso lo scapolare o abitino.

Mi salta agli occhi che mio fratello anche negli antri dell'anticamera dell'inferno sia sempre molto elegante e raffinato, forse per farmi notare il particolare dell'abitino, e forse la presenza del maestro è solo per farmi notare il nome e il suo significato.
Volendo approfondire c'è il collegamento con il profeta Elia e l'elemento fuoco...

Oppure dovrei mandare tutti i miei pensieri all'inferno a farsi buona compagnia e tenerceli per l'eternità
Amen!
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Vecchio 24-01-2012, 00.44.17   #11
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Difficile che mi espongo in sogni, ho sempre il timore di fare danni e di non portare vantaggio al sognante.
Porto alcune considerazioni che mi sorgono leggendo il sogno.
Questa identificazione, inferno e paradiso ritorna spesso nei tuoi sogni e nei racconti, forse legata ad un'infanzia spezzata, alla famiglia. E' interessante il ruolo dell'altra sorella, immagino che non sia tina e quindi per buona creanza anche lei assieme a voi all'inferno.
Altro punto interessante le raccomandazioni da fare alle figure maschili. La figura maschile che serve ringraziare e tenerselo amico in questo modo è possibile essere accontentata nelle richieste.

Mi pare di intendere l'inferno non come quello Dantesco ma come l'inferno del racconto in cui si esce dal paradiso di quei momenti spensierati, ritorna l'ambito familiare.

Il fatto che il fratello lo favorisce è legato sempre alle dinamiche familiari, non è quindi possibile evitarlo questo inferno.

Quello che appare evidente è il legame con le sorelle ed il fratello, i figli. Altro punto sono le convenzioni sociali, pare sia importante non fare "brutta figura".

La figura del maestro potrebbe essere legata sempre alle convenzioni sociali.

La domanda che ho sentito aleggiare in tutto il racconto del sogno è: "in che luogo sono papà e mamma?"
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Vecchio 24-01-2012, 15.59.50   #12
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Ci vuole coraggio ad esporsi e correre dei rischi, e impegno nel mettere attenzione per non uscire dal binario. A me fa piacere Grey che scrivi, se esageri te lo dirò, senza acredine, so che non sei in malafede.

Sicuramente ci sono dinamiche familiari, stesso problema, stessa radice, ma diverso modo di esternarlo, di manifestarlo nella vita quotidiana. In ognuno di noi la radice ha pesato e condizionato in modo diverso come credo avvenga in tutte le famiglie.

E' vero che ho un rapporto conflittuale con l'uomo, ho difficoltà a coltivare la stima e la fiducia nei suoi confronti, è vero che la condiscendenza, la seduzione mi aiutano a farmi accettare perchè io per prima ne ho un rifiuto, rifiuto su cui ci ho lavorato molto a lungo, con qualche risultato, ma ancora c'è molto di non risolto, la parte più profonda e più dura, penso non la risolverò mai, dovrò conviverci alla meno peggio, avere pazienza quando si affacciano certe risacche, portate a riva da un pretesto qualsiasi, ma poi tornano sempre in alto mare, e per un pò ho l'illusione di stare più serena. Ci continuo a lavorare con buona volontà anche se non credo che mi serva a molto ormai, giusto per non darmi per vinta, per non gettare la spugna, ma i file rovinati non si possono aggiustare, nè cambiare. Non voglio integrare qualche cosa che rifiuto, non voglio ricapitolare se la devo mettere in bocca e sentirne il sapore. Questo il nocciolo. Lavorare a questi sogni mi da l'illusione di risolvere con qualche formula ma in verità voglio aggirare l'ostacolo, non voglio sentire in bocca il sapore dell'acido che sale e mi brucia la gola. Non mangio, prendo il gaviscon e mi ostino nel mio rifiuto.
Chi mi può salvare? Chi mi può aiutare? Nessuno.

Mio fratello ha tutta la mia ammirazione, la mia stima, è una persona rara che si distingue dagli altri sotto molti aspetti, ma c'è qualcosa di profondo che gli rimprovero e questo non passerà facilmente. Anche lui ha sofferto moltissimo lottando passivamente contro due genitori particolari ed oggi è ancora un ragazzo chiuso e introverso su certe cose, non parla facilmente, accomoda e sorvola su tutto per amor di pace, tranne quelle rarissime volte in cui si arrabbia... credo che la sua tendenza a perdersi nel particolare, sia nel lavoro che nella vita privata, con le sue passioni, sia un modo di estranearsi da una realtà dove sacrifica molto di se stesso, per la famiglia e il lavoro, egli non ascolta molto le persone che parlano oltre lo stretto necessario, ha il suo mondo fatto di suoni, immagini ecografiche e scenari naturali, il resto lo lascia scivolare sull'impermeabile. Essendo molto legato alla famiglia tanto quanto me, se non di più, manda le sorelle all'inferno insieme, non ci separa, ma ci manda all'inferno. Questo gli rimprovero, non aver tentato di sottrarci dall'inferno.

Dove sono mamma e papa? E chi lo sa, non ci penso nemmeno, non mi pongo il problema, non li voglio incontrare all'inferno insieme a noi sorelle, per l'eternità, quello si che sarebbe un vero inferno!
Non ho ricevuto tutto il peggio che si potrebbe umanamente ricevere ma quel tanto da averne coscienza che le cose devono andare diversamente e per me non può essere così.
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Vecchio 24-01-2012, 19.13.51   #13
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Questo gli rimprovero, non aver tentato di sottrarci dall'inferno.
Bum!

Scusa se mi permetto ma penso che finchè siamo a ste cose difficilmente capirai il sogno.
Chi l'ha avuto, tu o tuo fratello?
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Vecchio 24-01-2012, 23.06.22   #14
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Ray, non mi stavo riferendo al sogno, ma il sogno mi ha evocato questo antico rimprovero verso mio fratello, il più grande, l'unico che poteva contrastare mio padre e non lo ha fatto.

Con il senno del poi capisco che non ha potuto, o saputo o voluto farlo, non posso fargliene una colpa, anche lui ha dovuto elaborare, trovare il suo modo per vivere, sopportare, farsi amare da questo genitore che sembrava sempre disprezzarlo come fosse l'ultimo meritevole della terra, invece di essere orgoglioso di questo figlio con grandi capacità umane e intellettive che è riuscito a farsi largo nel suo ambito lavorativo con grande studio e sacrificio, dal cielo non gli è piovuto nulla, ne sono testimone. Diverse volte mi è capitato di sentire parlare di lui con grande elogio e stima nelle sale di attesa di studi medici pubblici e privati, senza che sapessero che io fossi la sorella.
Eppure dentro di me è saltato ancora fuori questo rimprovero. Abbiamo avuto pochi ma significativi "scambi di opinione" al riguardo, alla fine ho deciso di prendermi solo il lato positivo di questo parente consanguineo a cui voglio molto bene e lo merita perchè veramente per molti versi è un fratello meraviglioso. Sento il bisogno di giustificarlo, di esaltarne le sue qualità migliori perchè l'accusa che gli faccio è forte, grave e mi maledico, non vorrei farlo ma lo faccio.

Dentro di me c'è un'accusa grave contro il genere maschile da cui mi sono sentita defraudare due volte e proietto due volte, prima o poi, in ogni uomo che mi sta accanto.
Accusa che esce sempre in ogni discussione, la scaglio come un coltello, in ogni lite con il mio compagno di turno, ma anche con i miei figli che sono maschi. Poi crollo con i sensi di colpa perchè non lo vorrei fare ma lo faccio.

Probabilmente non c'entra nulla con il vero significato del sogno, che non so capire, tanto sono impantanata in questo maledetto non risolto da cui non vedo via di uscita.
Forse ha ragione Uno, sembro perchè sono dissociata dalla realtà, mescolo di continuo tirando fuori un groviglio, un'accozzaglia di emotivo da cui non si capisce nulla.
Anche ora, qui nel sogno, mi ero ripromessa di non farlo ma l'ho fatto, ho mescolato di nuovo, pazienza.
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Vecchio 25-01-2012, 01.04.53   #15
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Dentro di me c'è un'accusa grave contro il genere maschile da cui mi sono sentita defraudare due volte e proietto due volte, prima o poi, in ogni uomo che mi sta accanto.
Per me è semplice, io ho adottato un pensiero, cioè che la colpa non è di nessuno, nessuno ti ha fatto del male volontariamente, non in famiglia essendo la nostra una famiglia di matti, come ce ne sono state tante del periodo al quale appartie e in ne e in questo pezzo di terra. Tra l'altro, e lo sai, ricordo sempre a me stessa che i nostri genitori a loro volta hanno patito in modo diverso ma non meno di noi figli, e stessa cosa è stata per i nonni e gli zii etc...

Il tuo rancore è così forte? Non ne uscirai mai perchè mai nessuno verrà a chiederti scusa, ne ad alcuno è stato chiesto a sua volta in questi casi di famiglie maledette.
Del resto dico anche che tu hai molte cose a tua disposizione che non utilizzi, che già ti appartengono e che altri non hanno, potresti provare, visto che è chiaro che non le puoi utilizzare così come sono a scambiarle con altre cose, a trasformarle.
Sei ancora giovane abbastanza
Hai ricchezza materiale immobilizzata e inutilizzaabile così com'è, abbi allora il coraggio prima di andarci davvero all'inferno o anche al paradiso, ma non farebbe differenza perchè anche lì ti sentiresti impedita come oggi, dicevo abbi il coraggio di utilizzare ciò è tuo che non è poco e finchè hai ancora sogni da realizzare.
Sembri immobilizzata e se è vero avresti anche giustifucazioni obiettive, ma qualcosa di più puoi fare e nel concreto. Un passo nel concreto ed uno nello spirituale, hai coraggio nel mostrarti così come sei nei tuoi dubbi e nei sentimenti che provi e qualcosa di te evolve in questo confronto, ma ci sono scommesse che secondo me eviti nel reale, e lo so è tutta la tua famiglia che te lo impedisce e nemmeno lì per cattiveria, ma solo perchè ci si tramanda da sempre la stessa traccia predeterminata. Così parlo ZaraTina....
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Vecchio 25-01-2012, 16.38.18   #16
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Non è rancore, nel senso che non impiego cosciamente energia ad alimentare sentimenti negativi, semmai sono paralizzata a volte su certi fronti perchè non vedo reali cambiamenti, nel senso che una questione di fondo è sempre lì per quanto abbia cercato di modicare qualcosa.
Del nostro consanguineo penso che io non sia migliore di lui, lui è riuscito ad amare il suo genitore così com'era nella sua stortura. Appena spirato mi disse che sarebbe stato bello se fosse vissuto un altro pò di anni.
Lui non ci abitava vicino come me, tutto qui.
E' una cosa stupida avercela ancora con lui perchè non ha difeso le donne di famiglia. E' stupido avercela con tutti gli uomini perchè non sono stata difesa da un uomo di casa adulto. Nemmeno mio marito, guarda che caso, mi ha mai difesa da mio padre.
Una difesa che cerco in ogni uomo ma che all'atto pratico non voglio, non voglio liti e litigi a causa mia, preferisco sbrigarmela da sola, ho la lingua abbastanza tagliente per farlo. Però prima non era così, la lingua me la sono morsa diverse volte, cosa strana in queste notti mi sono morsa la lingua e il labbro ogni notte, un colpo di denti secco e il sapore del sangue amaro. Ho la bocca piena di ferite, non riesco neanche a mangiare, non che sia un male eh, un pò di dieta non guasta mai.
Per il resto le giustificazioni devono servire solo a fare chiarezza, giammai per continuare a perpetrare come tradizione tramanda, una generazione prima o poi deve spezzare la catena. Così ti rispose ZaraTea.

Ray, desidero avere un'indicazione per elaborare questo sogno nel suo reale significato, se ne hai ancora voglia. Mi sento più serena e pronta ad accogliere altro.
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Vecchio 31-01-2012, 00.18.34   #17
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Ray, desidero avere un'indicazione per elaborare questo sogno nel suo reale significato, se ne hai ancora voglia. Mi sento più serena e pronta ad accogliere altro.
Io non so nulla di "reale significato", so solo cosa questo sogno dice a me. E a me dice che è impossibile che anche solo inizi a vedere quello che ci vedo io finchè tu e Tina continuate a giocare al fatto che se una fa un sogno in cui c'è l'altra allora il successivo sogno dell'altra in cui c'è l'una è una risposta a questo e cose del genere... insomma finchè non ti rendi conto che sto sogno, e anche tutti gli altri, è per Te e non per voi.
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Vecchio 31-01-2012, 16.42.49   #18
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Io non so nulla di "reale significato", so solo cosa questo sogno dice a me. E a me dice che è impossibile che anche solo inizi a vedere quello che ci vedo io finchè tu e Tina continuate a giocare al fatto che se una fa un sogno in cui c'è l'altra allora il successivo sogno dell'altra in cui c'è l'una è una risposta a questo e cose del genere... insomma finchè non ti rendi conto che sto sogno, e anche tutti gli altri, è per Te e non per voi.
Ray, quello che dici è molto giusto, ma non vedo perchè ti sembra che io e Tina giochiamo su ciò che accade nei nostri sogni. E' vero che usiamo un tono a volte scherzoso, ma ti assicuro solo per sdrammatizzare nel vero senso della parola, perchè per noi è un dramma. Tina non descrive quello che le succede quando fa certi sogni, e io non descrivo che mi riduco come un fantasma per giorni, non vivo letteralmente. Io ho un dramma dentro, sto cercando di venirne fuori con le unghie. Sai qual è la mia paura più grande? Quella di uscire fuori di testa se sbaglio.
Non ho mai nè detto nè pensato che i nostri sogni siano una risposta per l'altro, ma che ci sia una compensazione al turbamento che ognuna di noi prova per l'altra questo si, ma può darsi che mi sbaglio.
Io so, come lo sa Tina che ogni sogno è personale, e che suby utilizza tutto, altri compresi, per farci vedere qualcosa di noi.
Ti renderai conto che non è facile per noi due parlare di se stessa tenendo conto della sensibilità dell'altra, occorre spesso filtrare, e hai visto in tempi passati che abbiamo avuto qualche problema.
Ma non giochiamo su nessun fatto credimi. Prendiamo molto sul serio la questione sogni, l'unico mezzo di comunicazione con un inconscio criptato e tenuto relegato, il mio spinge a forza anche quello che non vorrei mai vedere.
Io magari immagino che non lo pensi veramente che perdiamo tempo divagando, forse occorre una maggiore disciplina, centratura, coraggio per guardare con crudezza quel che accade... non so, lo sai tu che impressione diamo o do però quello che passo dentro non è per niente piacevole.

Ho guardato meglio questo sogno, non conosco per certo il simbolo dell'inferno, potrebbe essere il voler implodere con tutte le mie parti femminili, lasciando fuori il maschile incapace di difendermi o di far emergere il femminile ormai rassegnato a stare relegato nel profondo, o inconscio.
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