Ermopoli
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Vecchio 17-05-2011, 16.05.44   #51
Ray
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Se uno vuole essere Cattolico (e non "semplicemente" Cristiano, Ray) deve, o dovrebbe accettare ogni regola anche quando non la capisce, altrimenti può farne a meno e/o cambiare religione per quanto complicato sia.
Su questo sono d'accordo, come per altro ho sempre detto. Se vuoi essere cattolico devi osservare tutti i precetti... quello che intendevo è che i cattolici possono anche avere l'esclusiva della comunione nel senso di rito con l'ostia, ma non hanno l'esclusiva di Cristo.

Sulla confessione e sul raccontarsela, Astral, alla fin fine mi pare che abbiamo detto la stessa cosa, se pur con parole e toni diversi.
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Vecchio 17-05-2011, 16.12.10   #52
griselda
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E' da un po' che ci rimugino su approfitto di questo momento grazie ad Astral per dire ciò che sto provando e per cercare di ritrovare ciò che ho perso.
Una volta la religione si sceglieva oggi ci nasce come imposizione anche se mi pare di aver capito che Cristiani nasciamo Cattolitici diventiamo accettando i Sacramenti.
Ma se la chiesa non è una è più una Via se non per chi prende gli Ordini e diventa sacerdote a noi cosa serve?
Mi rispondo che potrebbe servire a conoscerci se tentiamo con tutti noi stessi di aderire a questa religione con i suo precetti e comandamenti.
Come?
Ho letto più sopra che il non andare a Messa o a non andare a quella di precetto...beh dico io potrebbe mostrarci che siamo a volte in mano alla pigrizia. Quando ben sapendo che dovremmo fare una cosa e non la facciamo e che ci mina nella volontà darle retta. Allo stesso modo che andare a Messa senza interesse ci mostra la nostra superficialità il distrarci durante la funzione la nostra poca propensione alla concentrazione.
La paura di confessarci l'essere a volte preda della vanità e dell'importanza personale che non vuole svelare le proprie mancanze per non venir meno all'idea che si vuole avere di se e che gli altri anche abbiano.
E tutti gli altri peccati confessati ci disegnano per come siamo.
E il confessare senza costrizione costernazione o afflizione vuol dire non aver preso atto del male che ci fa peccare e mostra la nostra superficialità, ma anche non perdonarsi e non far valere la confessione vuol dire non avere amore ne i noi ne verso Chi ci ha Donato il Perdono.
Perdono che non vuol dire sii felice di fare i tuoi peccati in santa pace e continua a farli ma è: So come ti ho creato e ti amo per quello che sei ma se vuoi e riesci sappi che ti ho dato anche il modo per migliorarti.

Poi però mi dico:
Ma va ben serve per conoscersi per cui la fase è quella non di reprimersi ma di osservare di quali peccati si è soggetti.
Per cui la Confessione* dovrebbe essere quella che rettifica la ricapitolazione che fa chiarezza su le colpe i doveri i peccati nostri e degli altri, per prendersi le proprie responsabilità e rimettere agli altri le proprie.

* In vari scritti letti ho trovato che la ricapitolazione viene fatta anche in scatoloni o contenitori in cui chiudersi dentro per ricapitolare e muovere il punto di unione, questo mi ha portato a pensare al perchè al di là della privacy come può sembrare apparentemente si usino i confessionali.

Ora mi dico quindi:
Ma quello che ci da come metodo epr conoscersi non èlo stesso che abbiamo qui in Ermopoli?
Oppure le due cose associate sono meglio?
Io ho come la sensazione che ci sia di più dietro all'andare in chiesa e a far parte della Chiesa....Si lo so che la Messa ha anche la funzione di far scendere il Sacro tra di noi, adesso non vorrei fare una citazione che non ricordo perfettametne ma diceva pressapoco: dove due pregano in nome Mio io sarò là.
E perchè siamo talmente chiusi in noi stessi che riunirci in tanti con la stessa motivazione è qualcosa di meraviglioso e nemmeno descrivibile....
Allo stesso momento c'è stata una frase di Uno che chiedo scusa non ricordo dove, che diceva che però si può anche diventare dipendenti dall'andare in chiesa e non ho capito a cosa si riferiva che mi confonde un po'.
Durante la Messa ci sono anche un sacco di energie che vengono messe a disposizione di chi?
Altra cosa nella Bibbia si dice di pregare nelle propria stanza di nascosto....e poi nel Vangelo Gesù dice di Spezzare i pane insieme in ricordo di Lui. Io credo che voglia dire molto di più che tramandare un gesto nel tempo....e si rifà alla frase che ho citato prima anche se male.
Io ho frequentato la Chiesa e anche l'entourage e mi sentivo bene ma quel bene era relativo al sentirmi accettata dalla comunità, ben magra cosa....
Una volta la religione si sceglieva dopo i trent'anni anche gli Ebrei si avvicinano alla kabalah dopo determinate scelte come matrimonio e figli...insomma un po' di vita vissuta io dico dope aver conosciuto personalmente un po' di dinamiche umane si sente nascere dentro il desiderio di comprendere tanti perchè...
Ci sono Cristiani di ogni tipo ognuno con le sue pecche ognuno anelllo di una catena che va di padre in figlio fino alla settima generazione e non è l'andare a Messa che ha cambiato loro la vita o le scelte non ricordo quali nomi potrei citare di mafiosi che andavano a Messa tutte le domaniche e giorni di precetto....
Quindi come diceva Gesù la Via qualunque Via è per gli uomini di buona volontà....
E quindi qui mi rinasce la domanda se Ermopoli non da le stesse possibilitàà della Chiesa Cattolica? Anzi per me ne da di più perchè aiuta anche a comprendere....
Mi fermo qui scusate la lungaggine avrei altro ma ho già scritto troppissimo e chiedo scusa già in anticipo se posso apprire blasfema e per la mia ignoranza e anche se uso un modo di scrivere mediocre
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Ultima modifica di griselda : 17-05-2011 alle ore 16.15.16. Motivo: gli ultimi due interventi sono stati fatti mentre scrivevo
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Vecchio 17-05-2011, 16.13.23   #53
Uno
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Originalmente inviato da Edera Visualizza messaggio
così da giustificare il tono inquisitorio e saccente
Saccente un pizzichino forse, inquisitorio no dai.
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Vecchio 17-05-2011, 16.22.10   #54
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Avrò frainteso, a me ha dato tutta l'impressione di un processo, tra l'altro su una cosa che considero molto intima.
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Vecchio 17-05-2011, 16.59.37   #55
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...io riporto quello che anche Dafne ha confermato, ....

Se ti dovessi dire che secondo Astral basta l'atto di dolore, sarei daccordo con te e con Edera, però ripeto è un secondo me, è una mia idea.
Io poi ho parlato nel caso di peccati gravi e mortali che ci vuole confessione, per il resto dei peccati non è necessaria.
Per la chiesa non importa se hai ucciso o se hai mancato messa. Certo doversi confessare, perchè sei mancato una volta ad una festa di precetto, lo trovo pure io assurdo (però è cosi).
.
Un secondo, per ora questo che stò per dire e poi direi che la questone del peccato, inteso nell'accezione cristiano-cattolica, si potrebbe sviscerare da un'altra parte, magari scevro di percorsi personali

Come ha scritto Astral, anche se non precisamente, sono tre le condizioni che definiscono un peccato come mortale (quindi che necessita della confessione e non autoregolabile con l'atto di dolore) sono: la materia grave, la piena consapevolezza e il deliberato consenso.

Quando sono andata dal Sacerdote interdetta da questa cosa di essere in peccato mortale per aver saltato la messa il solo fatto di ignorarlo mi ha assolto (mancava la piena consapevolezza).
Una possibilità alternativa al saltare le messe di precetto è avere un buon motivo (accettabile dal parroco stesso ma va comunicata) ed è possibile sostituire la messa con la liturgia a casa, cioè leggere le Scritture.

Per la Chiesa c'è differenza tra uccidere qualcuno e saltare una messa, non lo dico per difendere un'Istituzione (perchè quello è, che piaccia o no) ma perchè avere le informazioni corrette mi impedisce di fare mancanze, quindi peccare. Ecco la piena consapevolezza.
E invito chiunque a guardare a quel piena e avere la sicurezza di sapere cosa sia

Ci torno, l'argomento mi prende parecchio, io la strada ho deciso di percorrerla e devo dire che è faticosa, molto, più cerco di adeguarmi ai parametri e più ho la percezione di quanto selvaggi siano i pensieri e le azioni che mi attraversano, selvaggi inteso come non-domati..
Ma questo è un altro post
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Vecchio 17-05-2011, 17.14.59   #56
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Originalmente inviato da Edera Visualizza messaggio
Trovami un qualsiasi post nel forum dove mi dichiaro esplicitamente cristiana o cattolica così da giustificare il tono inquisitorio e saccente col quale mi poni le altre domande, alle quali mi riservo tutto il diritto di non rispondere.
Credimi Edera i processi sono ben altri, stavo cercando di farti riflettere su come sei, non credo di essere stato duro con te, soltanto duro nel ribadire la posizione della chiesa. Per quanto mi riguarda puoi andare in chiesa e vivertela come vuoi, non hai bisogno di certo dell'approvazione di nessuno.

Ognuno riporta le proprie esperienze su Ermopoli, io l'ho vissuta prima di te, di certo ogni esperienza è a se, ma se non riporto almeno quello che so, che contributo sto dando al forum, soltanto per prendere dagli altri?
Mi sono un po' accesso non per te, ma per i discorsi che sento in giro delle persone che si giustificano, dicendo che per loro va bene cosi.
Non ho aperto il topic, per parlare solo di me stesso o per sfogarmi, ma per confrontarmi e non immaginavo che uscisse fuori una discussione cosi partecipata, interessante e ricca di spunti, e questo perchè ognuno ha parlato della sua esperienza tu un primis.

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Io invece non lo trovo assurdo come non trovo assurdo che se salti un allenamento l'allenatore poi ti fa fare 50 giri di campo (esempio se parliamo di sport con un campo).
Se uno vuole essere Cattolico (e non "semplicemente" Cristiano, Ray) deve, o dovrebbe accettare ogni regola anche quando non la capisce, altrimenti può farne a meno e/o cambiare religione per quanto complicato sia.
Grazie, tu lo hai spiegato meglio. Infatti io ho trovato più coerente, ricollegandomi anche il mio percorso (visto che era il tema del topic) seguire le regole al 100%. Io l'ho sempre fatto, poi è ovvio che al momento che cominci a non trovarti daccordo, ho preferito uscire fuori piuttosto che continuare part time. E' ovvio che quando vado in chiesa può farmi piacere, ma ormai mi sento un esterno.
So che Ray è daccordo sulla visione ed era perplesso sulla cosa della messa. Va da dire che chi manca messa fa peccato, ma direi anche chi va a messa la domenica e chiacchiera dietro i banchi, la presenza mica deve essere solo fisicamente


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Avrò frainteso, a me ha dato tutta l'impressione di un processo, tra l'altro su una cosa che considero molto intima.
Quello che ho ribadito a te, l'ho ribadito a Dafne e a Griselda. Ognuna di voi l'ha presa in modo diverso chi s'è risentita come te, chi ha precisato come Ray, chi ha chiesto e si è informata come Dafne, e chi era daccordo come Griselda e Luke.
Io ho detto la stessa cosa a tutti, ma tu ti sei sentita sotto processo.
Ok forse invece di scrivere ve la state raccontando, sarebbe stato più correndo scrivere: c'è il rischio di raccontarsela (impersonale) ma la sostanza non cambia.

La contraddizione nasce (per tutti) dal fatto che siamo sulla "carta" tutti cattolici, abbiamo battesimo, comunione, cresima ed alcuni anche matrimonio ma... nei fatti non vogliamo, o non possiamo aderire in tutto e per tutto nella chiesa...
Ovviamente se vi sentite vicino a Dio, a Gesù, io preferisco che si va in chiesa e si preghi, anche non rispettando tutto, tutto, piuttosto che ci si senta indegni e allora si chiude i ponti con la vita spirituale (si molti fanno cosi).
Si è vero... se ti poni il problema della comunione è perchè una coscienza ce l'hai e vuoi approfondire, me lo ponevo pure io, stando sempre attento.

Nessuno sceglie di essere cattolico, te lo impongono spesso in Italia. Decidere si intramprendere seriamente il cattolicesimo o un'altra via, invece dipende da noi.
Quanto alle domande saccenti, lo chiedo a tutti?

Cosa significa essere cristiani?

Perchè se è non fare del male a nessuno, non uccidere e non rubare, questa è la costituzione italiana.
Se è aiutare il prossimo, essere caritatevoli, rispettare l'ambiente, questo lo trovi pure nei volontariati sociali laici.

Questo è tutto bello... ma a mio avviso significa essere persone rispettabili, etiche e per bene, ma non cristiani o non ancora
Non so se è il caso tuo, ma molti credono che basti fare queste cose, da giustificare tutto, e da essere considerati cristiani.
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Vecchio 17-05-2011, 17.21.56   #57
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Credimi Edera i processi sono ben altri, stavo cercando di farti riflettere su come sei .
Vedi? Cioè.. Come sarei?

In ogni caso il discorso ha preso altre pieghe costruttive per altri, non mi sembra il caso di continuare qui.
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Vecchio 17-05-2011, 17.47.59   #58
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stavo cercando di farti riflettere su come sei
No questo abbiamo detto che lo facciamo solo quando qualcuno fa capire chiaramente di accettarlo volerlo. Se uno racconta di se non è così implicito.


Direi che sarebbe il caso di farvi un giro dove si lavano i panni in famiglia, eh?
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Vecchio 17-05-2011, 20.58.22   #59
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Perdono che non vuol dire sii felice di fare i tuoi peccati in santa pace e continua a farli ma è: So come ti ho creato e ti amo per quello che sei ma se vuoi e riesci sappi che ti ho dato anche il modo per migliorarti.

Gri volevo quotarti a pezzi ma sarebbe andare troppissimo OT, appena ho due neuroni in connessione stabile apro sul peccato e vediamo di parlarne, se si vorrà, in luogo adatto ma..ma...questa cosa che hai scritto Gri è la meraviglia che brilla nel cuore.

Dio ci dice Ti amo per ciò che sei. Conosco il tuo nome e se ti chiamo sò che tu riconosci la mia voce e che sai per certo anche con mille omonimi che stò chiamando proprio te. E' amore incondizionato. E' verità.
Poi chiamiamolo come ci pare, cerchiamolo come ci piace ma è amore.

Ieri mi hanno detto che è proprio nel peccato che Dio ci tiene maggiormente vicini, è una bella frase da cioccolatino se vogliamo ma è anche una verità profonda. E' nel dolore che ci conosciamo, che ci testiamo, che facciamo dei passi e Dio non si nega ma ci stringe più forte.

C'era una bellissima preghiera che mi pare di aver visto anche in forum dove un fedele protestava con Dio perchè lo aveva abbandonato nel momento del bisogno. Protestava e gli diceva "Vedi Dio? Fin qui hai camminato con me, vedo le nostre impronte, ma poi nel bisogno se guardo bene nella sabbia di impronte ci sono solo le mie" E Dio gli ha risposto "Si,è vero. C'è solo una fila d'impronte, hai ragione... Per tutto quel pezzo io ti ho preso in braccio".

Quanto mi faceva inca@@are questa favoletta Gri . Adesso la sento vera. Sarò fuori? Forse. Ma voglio tornare a casa. E casa è dove riesco a sentire il mio cuore e chissenefrega se sembro smielosa, pazienza, mi vorrete bene lo stesso (spero .. )

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Vecchio 17-05-2011, 21.09.15   #60
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Si Daf, si dice che in Cielo si fa festa per 1 peccatore che si converte, che 100 santi sulla terra.
Molto spesso la conversione è un momento bello, perchè avviene la trasformazione, cosa che spesso chi si sente santo e giusto invece vive in un momento di stasi
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Vecchio 18-05-2011, 01.13.10   #61
Ray
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So che Ray è daccordo sulla visione ed era perplesso sulla cosa della messa.
Forse mi è sfuggito qualcosa, ma forse tu non hai letto bene quello che ho scritto. Potresti chiarirmi su che cosa esattamente ero perplesso?
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Vecchio 18-05-2011, 08.55.39   #62
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Sarò sacrilego, ma per come la vedo io, dottrinalmente, la Messa prevedendo un atto di dolore con annessa confessione (per altro pubblica) prevde proprio l'accesso alla comunione. D'altronde proprio a questo serve la messa. La messa E' la comunione... e tutto quello che c'è prima serve a prepararsi.
Se poi consideriamo che non sempre il confessore è disponibile...

Anzi, in realtà il problema non si pone neanche. A che cosa serve la confessione? O meglio a chi? Serve a chi non riesce ancora a mantenersi entro un determinato limite "aggiustabile" da ciò che è previsto durante il rito. Data la propensione umana a raccontarsela ecco che ti vengono sotto con la confessione. Ma se durante la messa sono davvero pentito dei miei peccati e riesco a metteremi in comunione con l'alto abbastanza da mondarli, voglio che mi vengano a dire che sto commettendo sacrilegio a ricevere Cristo.
Qui intendevo.
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Vecchio 18-05-2011, 12.08.50   #63
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Anch'io, pur essendo cristiana, non frequento molto la Messa e i sacramenti, ma devo dire che sento la differenza dal punto di vista spirituale, di quando la frequentavo assiduamente ad oggi che lo faccio solo saltuariamente.
Ho incominciato a disertare la Messa da quando mi hanno negato la Comunione essendo divorziata e convivente, quindi quando ci vado faccio solo la Comunione spiritualmente quando si recita la formula "Signore io non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma dì soltanto una parola e l'anima mia sarà salvata".
L'appuntamento settimanale con Dio (Messa è appunto presentarsi davanti a Lui) aiuta a mantenere un percorso di fede. Durante l'anno liturgico, tramite le letture scelte in base al periodo dell'anno, si riceve la Parola di Dio attraverso le letture e soprattutto quella del Vangelo. In questo modo per quella settimana si tiene viva dentro di sè la Parola e questo dovrebbe impedire di distrarsi con altre cose materiali che distolgono da percorso che ci si è scelti.
La Confessione comunitaria che si fa prima della Comunione battendosi tre volte il petto, se uno non ha colpe gravi sulla coscienza permette di fare la Comunione, col patto però di accostarsi alla confessione appena possibile... anche parlare di confessione è fuorviante, sarebbe più giusto parlare di "riconciliazione"... se si lascia correre troppo consci di non aver fatto peccati mortali si perde il gusto di riconciliarsi con Dio, questo non si può fare in pubblico naturalmente, ma nel confessionale, specie se si sceglie sempre un confessore, oltre che a riconciliarsi con Dio si ha anche una guida o direzione spirituale, cosa più impegnativa che cambiare ogni volta confessore, ma che dà molto in termini di cammino e di crescita.
Comunque la Messa e la vita quotidiana vissuti in questo modo danno molti frutti, più si tralascia o per pigrizia o per disinteresse o per altri motivi, più si diventa fragili e aperti ad accogliere molte tentazioni e sollecitazioni e compromessi, al punto che non so più se definirmi cristana, cattolica, o una via di mezzo...
Il punto è che costa fatica ammettere che se qualcosa ci esclude dalla comunione vuol dire che si è sbagliato qualcosa di importante, vuol dire mettersi in discussione nel profondo, allora è più facile accampare mille scuse per non andare più alla Messa....
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Vecchio 18-05-2011, 12.58.28   #64
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Ah ok. Se ti sono sembrato perplesso hai capito male tu
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Vecchio 18-05-2011, 13.46.36   #65
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Anch'io, pur essendo cristiana, non frequento molto la Messa e i sacramenti, ma devo dire che sento la differenza dal punto di vista spirituale, di quando la frequentavo assiduamente ad oggi che lo faccio solo saltuariamente.
Ho incominciato a disertare la Messa da quando mi hanno negato la Comunione essendo divorziata e convivente, quindi quando ci vado faccio solo la Comunione spiritualmente quando si recita la formula "Signore io non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma dì soltanto una parola e l'anima mia sarà salvata".
L'appuntamento settimanale con Dio (Messa è appunto presentarsi davanti a Lui) aiuta a mantenere un percorso di fede. Durante l'anno liturgico, tramite le letture scelte in base al periodo dell'anno, si riceve la Parola di Dio attraverso le letture e soprattutto quella del Vangelo. In questo modo per quella settimana si tiene viva dentro di sè la Parola e questo dovrebbe impedire di distrarsi con altre cose materiali che distolgono da percorso che ci si è scelti.
La Confessione comunitaria che si fa prima della Comunione battendosi tre volte il petto, se uno non ha colpe gravi sulla coscienza permette di fare la Comunione, col patto però di accostarsi alla confessione appena possibile... anche parlare di confessione è fuorviante, sarebbe più giusto parlare di "riconciliazione"... se si lascia correre troppo consci di non aver fatto peccati mortali si perde il gusto di riconciliarsi con Dio, questo non si può fare in pubblico naturalmente, ma nel confessionale, specie se si sceglie sempre un confessore, oltre che a riconciliarsi con Dio si ha anche una guida o direzione spirituale, cosa più impegnativa che cambiare ogni volta confessore, ma che dà molto in termini di cammino e di crescita.
Comunque la Messa e la vita quotidiana vissuti in questo modo danno molti frutti, più si tralascia o per pigrizia o per disinteresse o per altri motivi, più si diventa fragili e aperti ad accogliere molte tentazioni e sollecitazioni e compromessi, al punto che non so più se definirmi cristana, cattolica, o una via di mezzo...
Il punto è che costa fatica ammettere che se qualcosa ci esclude dalla comunione vuol dire che si è sbagliato qualcosa di importante, vuol dire mettersi in discussione nel profondo, allora è più facile accampare mille scuse per non andare più alla Messa....

Ti capisco profondamente, d'altronde se uno ha un etica diversa rispetto al matrimonio non può prendersi troppo in giro. Certo se un prete pedofilo commette un peccato e poi pensa che basta confessarsi da un altro prete per poter fare la comunione, io rivedrei un'attimo queste regole.

Le regole vengono dai dieci comandamenti ma... ci sono stati due concigli vaticani ed ora ci sarà il terzo. Vi ricordo nel medioevo era peccato mortale anche pregare la Madonna, mentre oggi è una delle più gettonate nella preghiera.
Il problema non è se qualcosa è peccato, ma chi stabilisce arbitriaramente cosa lo è e cosa non lo è, e tutti i motivi dietro che sono annessi (molto spesso economici, e di potere).

Per quanto mi riguarda ciò che mi ha fatto allontanare dalla chiesa non è tanto il fatto che potevo essere in disaccordo sui discorsi sul sesso, in disaccordo sull'ipotesi di una reincarnazione, in disaccordo sulla magia o sull'esoterismo, in disaccordo sui temi come eutanasia, divorzio, aborto, coppie di fatto, in disaccordo sul fatto che il sacerdozio doveva essere maschile, in disaccordo che l'astrologia è peccato, ma sull'assolutismo religioso. Quest'ultimo infatti non lo sopportavo: soltanto i cattolici si salvano, le altre religioni sono false o del diavolo.

Come vedi io c'ho 10 motivi validi per non fare la comunione, però la decisione è chiara: o la faccio e me ne frego, perchè penso che Dio è superiore alle regole della chiesa che sono umane (quello che poi fa il 90% dei cattolici), oppure ti avvi su un altro percorso, perchè in pratica ti accorgi che certi principi non solo non condividi ma sei in antitesi con essi.

Il problema non è manco di natura sessuale: ci sono chiese cristiane che accettano tutti divorziati, separati, omosessuali, sacerdozi femminili. Il problema è se hai dubbi sulla dottrina: ovvero se io credo nella reincarnazione, o leggo libri di esoterismo, oppure per te Gesù è un maestro come tanti e non Dio, allora bisognerebbe un attimo riflettere.

Ray: Ho sbagliato aggettivo, mo so perplesso io
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Vecchio 18-05-2011, 14.03.59   #66
griselda
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Sono giorni e giorni che penso al matrimonio e al Sacramento che lo sigilla.
Penso che il non decidere e trovarsi immersi nel cattolicesimo ( si dice così?) intendo ritrovarsi cattolici senza aver deciso di esserlo e poi ritrovarsi nel matrimonio è un attimo come una scivolata sull'olio che ti porta automaticamente....lo fanno tutti...è la cosa che bisogna fare....per chi poi? Penso che lo si faccia più per gli altri che per noi. E allora che senso ha?
Io trovo che non ha più senso niente o ben poco.
Ci fanno partecipare a dei Riti che agiscono a nostra insaputa ....facciamo tutte queste cosa senza coscienza senza aver scelto nulla a me pare una cosa da brivido.
Ok che è la mia parte di controllo che evidentemente parla ma non lo trovo giusto. Altro che sonno ci si muove solo perchè si immersi nella folla che trascina?
Poi si arriva verso i 40/50 e ci si lascia o ci si tradisce perchè ci si rende conto che il matrimonio ha ucciso l'amore che si provava. E allora tutti ( o buona parte) a rincorrere un'adolescenza con i suoi amori nascosti o si rimane legati senza amore come degli estranei pieni di risentimento ma legati da interessi economici le uniche cose che sono rimaste tali.
Età in cui al limite si può prendere in considerazione il matrimonio sempre se nel frattempo si è seguito una via che ha permesso di diventare adulti veramente.
Non si può mettere un arma nelle mani di un bambino come allo stesso modo un sentiero in mano a chiunque che non sia preparato a percorrerlo senza che questo lo lasci perchè si rende conto di non capire, di non essere in grado e questo lo allontanerà o cercherà di adattarlo a sè per non sentirsi fuori del tutto.
Gli si da il Battesimo e poi quattro chiacchiere durante sette anni di catechismo e se il seme del misticismo è già insito in se allora qualcosa è possibile he fiorisca e dia dei frutti nel senso che inizierà una sua ricerca personale per approfondire il tutto o prenderà i voti. E tutti gli altri? A sentirsi in colpa e maledetti da Dio o comunque inadeguati? Oppure come tanti che conosco che si sentono a posto qualunque cosa fanno perchè tanto si possono confessare e perchè Gesù è morto per questo? Mi pare che ognuno prende quel che riesce e come può ma molto pochi comprendono veramente.
Se la religione è un cammino per evolvere spiritualmente, per come viene fatta ora, non la trovo un metodo adeguato, a meno che, ripeto non prendi i Voti e segui il sentiero del prete.
O sbaglio o c'è qualcosa che non vedo
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Ultima modifica di griselda : 18-05-2011 alle ore 14.07.48. Motivo: Non ho ancora letto Astral
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Vecchio 18-05-2011, 14.21.23   #67
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Quest'ultimo infatti non lo sopportavo: soltanto i cattolici si salvano, le altre religioni sono false o del diavolo.
Ecco, questa è una delle cose che non riesco proprio a capire
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Vecchio 18-05-2011, 14.31.55   #68
Astral
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Non si può mettere un arma nelle mani di un bambino come allo stesso modo un sentiero in mano a chiunque che non sia preparato a percorrerlo senza che questo lo lasci perchè si rende conto di non capire, di non essere in grado e questo lo allontanerà o cercherà di adattarlo a sè per non sentirsi fuori del tutto.
Gli si da il Battesimo e poi quattro chiacchiere durante sette anni di catechismo e se il seme del misticismo è già insito in se allora qualcosa è possibile he fiorisca e dia dei frutti nel senso che inizierà una sua ricerca personale per approfondire il tutto o prenderà i voti. E tutti gli altri? A sentirsi in colpa e maledetti da Dio o comunque inadeguati? Oppure come tanti che conosco che si sentono a posto qualunque cosa fanno perchè tanto si possono confessare e perchè Gesù è morto per questo? Mi pare che ognuno prende quel che riesce e come può ma molto pochi comprendono veramente.
Se la religione è un cammino per evolvere spiritualmente, per come viene fatta ora, non la trovo un metodo adeguato, a meno che, ripeto non prendi i Voti e segui il sentiero del prete.
O sbaglio o c'è qualcosa che non vedo
C'è un dibattito sul fatto che rivere il battesimo sia un impedimento oppure invece una grazia. Nel catechismo ti assicuro che bambini esemplari che sapevano tutto e che erano assidui ai principi cattolici, dopo la cresima si perdono e li senti bestemmiare in giro.

L'adolescenza è un periodo difficile, ma sono sicuro che c'è qualcosa nel camino che non va, camino che non può essere riservato solo ai preti. Loro infatti devono istruire e fare da intermediari, ma anche il popolo cristiano è un popolo sacerdotale, se non è formato lui, abbiamo dei cattolici all'acqua di rose che sono spettatori e non parte attiva della chiesa.

Il vero cristiano c'ha un compito non indifferente: è quello che ammonisce i peccatori e consola gli afflitti che sopporta i molesti, che fa evangelizzazione anche a lavoro, a casa, alle feste o in discoteca.
Invece? Molti si vergognano pure a dire che vanno in chiesa... perchè? (non è una domanda riferita a Griselda ma è in generale)



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Ecco, questa è una delle cose che non riesco proprio a capire
Ci fu un Cardinale non ricordo il nome, non so se era Bertone o Martini o Ruini che affermò che la salvezza era solo in Gesù Cristo. Va da se che un buddista, un ebreo o un islamico è già fuori la salvezza.
Fortunatamente poi si rimediò a questa affermazione assolutista, quando il papa Giovanni Paolo II° fece il dialogo con le varie religioni.
E' vero che ci sono tanti falsi percorsi e false religioni, sette e movimenti che non ti portano a nulla, ma dire che la Chiesa è l'unica, mi sembra un po' uno slogan da campagna pubblicitaria.
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Vecchio 18-05-2011, 14.47.15   #69
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C'è un dibattito sul fatto che rivere il battesimo sia un impedimento oppure invece una grazia. Nel catechismo ti assicuro che bambini esemplari che sapevano tutto e che erano assidui ai principi cattolici, dopo la cresima si perdono e li senti bestemmiare in giro.

E' questo il punto che prima di poter seguire una religione ci sono tutti dei passaggi che è necessario fare a meno che tu non sia un mistico. Almeno io la penso così per ora
Quote:


L'adolescenza è un periodo difficile, ma sono sicuro che c'è qualcosa nel camino che non va, camino che non può essere riservato solo ai preti. Loro infatti devono istruire e fare da intermediari, ma anche il popolo cristiano è un popolo sacerdotale, se non è formato lui, abbiamo dei cattolici all'acqua di rose che sono spettatori e non parte attiva della chiesa.

Il vero cristiano c'ha un compito non indifferente: è quello che ammonisce i peccatori e consola gli afflitti che sopporta i molesti, che fa evangelizzazione anche a lavoro, a casa, alle feste o in discoteca.
Invece? Molti si vergognano pure a dire che vanno in chiesa... perchè? (non è una domanda riferita a Griselda ma è in generale)


Ma come fai a fare qualcosa che non senti dentro e/o lo fai solo per seguire l'onda ma non perchè nasce o scaturisce dal tuo cuore? E' questo il punto.
Uno si redime quando il suo cuore cambia non perchè la mente lo vuole
Quote:



Ci fu un Cardinale non ricordo il nome, non so se era Bertone o Martini o Ruini che affermò che la salvezza era solo in Gesù Cristo. Va da se che un buddista, un ebreo o un islamico è già fuori la salvezza.
Fortunatamente poi si rimediò a questa affermazione assolutista, quando il papa Giovanni Paolo II° fece il dialogo con le varie religioni.
E' vero che ci sono tanti falsi percorsi e false religioni, sette e movimenti che non ti portano a nulla, ma dire che la Chiesa è l'unica, mi sembra un po' uno slogan da campagna pubblicitaria.
Qui bisogna capire che cosa si intende per salvezza...ed io non lo so con sicurezza
Secondo: in Cristo perchè Lui ha cambiato le cose prima c'era la Legge di Mosè (e quindi certe religioni è come se non fossero adeguate ai tempi una volta ho letto che ognuno di questi Grandi Uomini portava nel mondo una Coscienza diversa e maggiore di volta in volta da donare agli uomini) e lui poi ci ha aggiunto il Perdono, Lui è il Maestro dei Maestri anche se altri non lo riconoscono come tale questo Lui E' poi magari un giorno ci sarà qualcuno che potrà fare cose più grandi? Non so può darsi
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Vecchio 18-05-2011, 15.07.20   #70
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IL fatto che il cattolicesimo ritenga di essere l'unico depositario della Via per la salvezza penso sia un fenomeno comune anche alle altre religioni, evidentemente ciascuno pensa che la strada indicata sia l'unica giusta e quindi "consiglia caldamente" di seguire solo quella. Poi è ovvio che ci possono essere anche emotivi meno nobili, tipo conservazione del potere ecc.
Per esempio il buddismo considera Buddha come la massima espressione possibile a livello evolutivo, mentre Gesù è posto a livello di bodhisattva (mi pare è..potrei anche sbagliare), oppure per l'Islam è considerato un Profeta, non paragonabile a Maometto.
Certo si può ribattere che il cattolicesimo Buddha e Maometto non se li fila proprio.
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Vecchio 18-05-2011, 17.38.35   #71
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Ti capisco profondamente, d'altronde se uno ha un etica diversa rispetto al matrimonio non può prendersi troppo in giro. Certo se un prete pedofilo commette un peccato e poi pensa che basta confessarsi da un altro prete per poter fare la comunione, io rivedrei un'attimo queste regole.

Le regole vengono dai dieci comandamenti ma... ci sono stati due concigli vaticani ed ora ci sarà il terzo. Vi ricordo nel medioevo era peccato mortale anche pregare la Madonna, mentre oggi è una delle più gettonate nella preghiera.
Il problema non è se qualcosa è peccato, ma chi stabilisce arbitriaramente cosa lo è e cosa non lo è, e tutti i motivi dietro che sono annessi (molto spesso economici, e di potere).

Per quanto mi riguarda ciò che mi ha fatto allontanare dalla chiesa non è tanto il fatto che potevo essere in disaccordo sui discorsi sul sesso, in disaccordo sull'ipotesi di una reincarnazione, in disaccordo sulla magia o sull'esoterismo, in disaccordo sui temi come eutanasia, divorzio, aborto, coppie di fatto, in disaccordo sul fatto che il sacerdozio doveva essere maschile, in disaccordo che l'astrologia è peccato, ma sull'assolutismo religioso. Quest'ultimo infatti non lo sopportavo: soltanto i cattolici si salvano, le altre religioni sono false o del diavolo.

Come vedi io c'ho 10 motivi validi per non fare la comunione, però la decisione è chiara: o la faccio e me ne frego, perchè penso che Dio è superiore alle regole della chiesa che sono umane (quello che poi fa il 90% dei cattolici), oppure ti avvi su un altro percorso, perchè in pratica ti accorgi che certi principi non solo non condividi ma sei in antitesi con essi.

Il problema non è manco di natura sessuale: ci sono chiese cristiane che accettano tutti divorziati, separati, omosessuali, sacerdozi femminili. Il problema è se hai dubbi sulla dottrina: ovvero se io credo nella reincarnazione, o leggo libri di esoterismo, oppure per te Gesù è un maestro come tanti e non Dio, allora bisognerebbe un attimo riflettere.
In un brano del Vangelo Gesù dice che un solo peccato non sarà perdonato, quello contro lo Spirito Santo (Mt. 12 - 32).
Quindi chi non crede che Gesù sia il Figlio di Dio, non sarà perdonato...
Per quanto riguarda la dottrina della Chiesa, e i vari punti difficili da accettare, io dico che la chiesa non obbiga nessuno, e non ci nega la comunione durante la Messa, come fa il sacerdote a sapere chi è degno e chi non lo è ?
La lacerazione è nella nostra coscienza, e lo scopo della Comunione, a parte di essere in comunione con Dio e con le altre persone, dovrebbe spingerci ad agire come ha agito e insegnato Gesù, se no non ha alcun senso farla, se fuori dalla Chiesa non si arriva trasformati, lasciandolo agire in noi...
Per quanto riguarda i preti pedofili questa è una bruttissima storia che va estirpata e punita nel modo adeguato, ma questo non toglie nulla se quello stesso prete ti dà la comunione, basta che tu credi nella forza del Sacramento.
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Vecchio 18-05-2011, 18.44.45   #72
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Per quanto riguarda la dottrina della Chiesa, e i vari punti difficili da accettare, io dico che la chiesa non obbiga nessuno, e non ci nega la comunione durante la Messa, come fa il sacerdote a sapere chi è degno e chi non lo è ?
Se sanno che hai un compagno/a perchè sei separata o gay per esempio possono negartela. Ai pazzi poi la negano però ovviamente hanno i loro giusti motivi.
C'era sul giornale di quello che fu cacciato pure dal coro della parrocchia solo perchè appunto era gay, poi vabbè magari se la sarà cercata, però se sanno...

No la Chiesa non nega nulla a nessuno, sebbene siamo l'unico paese dell'Europa in cui una sera si ed una sera no, il papa entra nelle nostre sale da pranzo. Indubbiamente non c'è imposizione, ma c'è un ribadire molto forte, a livello mediatico e nazionale.
Questo non avviene per esempio con altre religioni.

Si è vero... il prete può essere un mostro, ma in quel momento rappresenta colui che trasforma il corpo di Cristo e lo rende miracolo.
Questo mi fa riflettere che per fare i miracoli non occorre essere Santi.
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Vecchio 18-05-2011, 20.13.51   #73
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Se sanno che hai un compagno/a perchè sei separata o gay per esempio possono negartela. Ai pazzi poi la negano però ovviamente hanno i loro giusti motivi.
C'era sul giornale di quello che fu cacciato pure dal coro della parrocchia solo perchè appunto era gay, poi vabbè magari se la sarà cercata, però se sanno...

No la Chiesa non nega nulla a nessuno, sebbene siamo l'unico paese dell'Europa in cui una sera si ed una sera no, il papa entra nelle nostre sale da pranzo. Indubbiamente non c'è imposizione, ma c'è un ribadire molto forte, a livello mediatico e nazionale.
Questo non avviene per esempio con altre religioni.
Lo so, pure io non posso fare la comunione perchè sono divorziata e ho un compagno, ma non per questo condanno la chiesa, anche se effettivamente ho perso quell'impulso di andarci tutte le domeniche, come ho detto prima, ma capisco che questo è un modo di difendere il sacramento del matrimonio.

Poi ognuno ha il suo percorso di vita, ma volevo solo dire, anche riprendendo il discorso di Gri, che la Chiesa dovrebbe fornire migliori spiegazioni sui sacramenti, specie quello del matrimonio, ma non nega niente a nessuno nel senso che a chi chiede un sacramento non può negarlo, sono gli sposi che poi non vivono nel sacramento che dovrebbe dare la grazia per superare le crisi e gli ostacoli che si presentano, quindi è l'atteggiamento delle persone a non essere aperto alla grazia e alla fede, comunque la formula del matrimonio parla chiaro:
"finchè morte non ci separi" quindi con il divorzio si spezza questo legame, è come uccidere anzitempo il compagno più debole, quindi si è fuori della grazia di Dio, ma se non si trova un'altra persona con cui vivere, la comunione si può sempre fare, non si può più quando si inizia un nuovo legame.
Comunque il discorso è compesso....
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Vecchio 18-05-2011, 20.37.07   #74
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Un giorno per lavori hanno chiuso i rubinetti dell'acqua del condominio. Due minuti dopo averlo scoperto m'è venuta una sete tremenda..

Tornando all'eucarestai mi trovo curiosamente nella posizione opposta.
Vado a messa e potrei fare tranquillamente la comunione. Ma non la stò facendo.

Mi arrabbiavo anch'io moltissimo all'idea di non poter accedere all'Eucarestia per via della mia separazione (ho scoperto poi che quello non è motivo di rifiuto) e adesso..non ci riesco.

Mi sono anche confessata di recente ma oggi poemriggio mentre ascoltavo il Sacerdote mi sono chiesta se ero davvero pronta a ricevere il corpo di Cristo.

La chiesa suggerisce persino di essere a digiuno almeno da un'oretta per accedere al sacramento nel modo migliore e io...io sono in indigestione di tutto di nuovo.

Non me la sono sentita. Per un attimo mi sono chiesta che cosa avrebbe pensato il Don ma se me l'avesse chiesto (e non lo farà) gli dirò la pura verità, mi si agitano dentro pensieri e istinti poco chiari e decisamente poco puliti quindi non me la sento di farla per ora.

Poi, è vero, non stà a me decidere che cosa è perdonabile o meno, nel momento in cui ho affidato la mia guida a un sacerdote gli devo il minimo di ascoltare quello che mi dice, per cui riporterò il problema ma per oggi no, non ce l'ho fatta ma ero lì. seduta, c'ero e questo mi ha dato tantissimo lo stesso.

Un paio di anni fà mi pare, proprio in città, era uscito un discorso sul generis e mi ricordo benissimo di avere notato con stupore quanto astio e rabbia provassi per la chiesa. Mi aveva colpito molto la cosa perchè sono in disaccordo anche con altre pseudo religioni ma non mi ci infervoravo così tanto.
Oggi so perchè ero così arrabbiata, e sottolineo che è un percorso mio non stò dicendo che questo valga anche per voi, ma mi mancava Dio ma non ero in grado di accettare in primis di mettermi al di sotto di un'autorità ( non che ora...) e poi di dover rivedere tutti i miei atteggiamenti in base a leggi già decise per tutti e non "su misura" per me.
Senza considerare poi che non mi lascio amare. Figurarsi amare...e il nucleo della religone, quello che probabilmente attira e vibra un pò con tutti, è proprio l'amore incondizionato.
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Vecchio 18-05-2011, 20.41.32   #75
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"finchè morte non ci separi" quindi con il divorzio si spezza questo legame, è come uccidere anzitempo il compagno più debole, quindi si è fuori della grazia di Dio, ma se non si trova un'altra persona con cui vivere, la comunione si può sempre fare, non si può più quando si inizia un nuovo legame.
Comunque il discorso è compesso....
Spè, a me han detto una cosa diversa.
Il divorzio in sè non inficia la partecipazione alla Cominione, quello che lo impedisce è il convivere, o comunque avere dei rapporti carnali con un altra persona che non sia il marito. Per quel discorso che il sesso al di fuori del matrimonio è peccato grave.
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