Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Forum > Giardino Filosofico > Esperienze

 
 
Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Vecchio 31-08-2009, 17.36.01   #26
filoumenanike
Organizza eventi
 
L'avatar di filoumenanike
 
Data registrazione: 05-12-2008
Messaggi: 1,712
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
La mia anima canta, nel senso che mi riesce la vena poetica e mi viene da scrivere in un certo modo che altrimenti non succede.
Vi dirò che sta cosa mi impressiona un po'.
E' una sensazione che, invece, mi è familiare...quando soffri il tuo animo è pieno...è colmo di lacrime, si può piangere dentro con un effetto devastante! Scrivendo riesci a far sgorgare dal cuore le lacrime di cui è saturo, ti liberi lentamente e porti in superficie quanto più ti fa male, spesso si scrive e si piange contemporaneamente...ma poi si sta meglio, ci si sente più leggeri, come se fossi riuscita a confidare ad una persona amica le tue pene. E' molto bella la tua espressione " la mia anima canta", rispecchia in pieno l'esigenza dello spirito di alleggerirsi, secondo me scrivere non può che farti bene, in questa dura fase iniziale, poi quando starai meglio smetterai da sola perchè non sentirai più l'esigenza di farlo
filoumenanike non è connesso  
Vecchio 02-09-2009, 12.54.49   #27
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Stai soffrendo? Sii egoista... sfruttala!
Mah non mi è ben chiaro come fare.
Mi viene solo in mente di pensare a me e di cercarmi un lavoro che possa darmi da vivere, decentemente in questo mondo consumistico dove il lavoro data la Costituzione Italiana dovrebbe essere garantito per tutti ma pare si sia dimenticato mah!

Beh una cosa l'ho vista oggi la gelosia che mi stava prendendo l'ho fatta svicolare in altro loco: non ho potere sugli altri e non lo voglio anche se la tentazione urka se è alta.
Anche se è doloroso devo accogliere ciò che l'altro ha deciso e non sempre riesco a volte cado ma poi mi rialzo e ci riprovo.
Essere femminile vuol dire accogliere mentre il controllo è maschile e l'ho visto bene nelle mani di chi non mi ama più solo perchè mi ha perso di "vista".
Voglio avere fiducia nella Provvidenza.
E' tanto importante dire perchè se diamo per scontato che l'altro sappia o debba sapere o che sia come crede, di sapere tutto, saremo noi ad aver abdicato.
Il mio sogno? Voglio diventare adulta.
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 02-09-2009, 13.37.25   #28
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Quando mio padre mi dava ragione andando contro mia madre, che ella avesse torto o ragione egli le toglieva autorità, la abbassava al pari mio, diventava mia sorella e lui il padre che faceva differenze tra lei e me io ero la preferita e lei una dei tanti. Stesso trattamento negativo lo riservava a mio fratello e la conseguenza era che io ero l’eletta nella mia famiglia, peccato che il mondo non aveva la stessa testa di mio padre ma in più esigeva regole che lui non aveva saputo darmi. E tutto questo mi è costato caro.

Con quel suo comportamento mi ha insegnato a non accettare la mia parte femminile anzi a lottare contro di lei tanto da cercare di sbarazzarmene, vergognandomene. Invece lei era la parte forte quella che ha portato avanti il tutto nonostante le avversità mia madre riuscì a smettere di fumare mio padre no. Io somiglio a mia madre.
Come ho fatto a non vederlo sino ad ora?!!!?!


P.S. Capo non sapevo dove metterlo ma mi serviva scriverlo.
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 02-09-2009, 14.45.07   #29
webetina
Partecipa agli eventi
 
Data registrazione: 18-07-2009
Messaggi: 1,452
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Il mio sogno? Voglio diventare adulta.
E' un bellissimo sogno. Così nel frattempo puoi pensare a cosa fare da grande.
webetina non è connesso  
Vecchio 02-09-2009, 14.48.23   #30
logos
Cittadino/a
 
L'avatar di logos
 
Data registrazione: 17-07-2009
Messaggi: 97
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Quando mio padre mi dava ragione andando contro mia madre, che ella avesse torto o ragione egli le toglieva autorità, la abbassava al pari mio, diventava mia sorella e lui il padre che faceva differenze tra lei e me io ero la preferita e lei una dei tanti. Stesso trattamento negativo lo riservava a mio fratello e la conseguenza era che io ero l’eletta nella mia famiglia, peccato che il mondo non aveva la stessa testa di mio padre ma in più esigeva regole che lui non aveva saputo darmi. E tutto questo mi è costato caro.

Con quel suo comportamento mi ha insegnato a non accettare la mia parte femminile anzi a lottare contro di lei tanto da cercare di sbarazzarmene, vergognandomene. Invece lei era la parte forte quella che ha portato avanti il tutto nonostante le avversità mia madre riuscì a smettere di fumare mio padre no. Io somiglio a mia madre.
Come ho fatto a non vederlo sino ad ora?!!!?!


P.S. Capo non sapevo dove metterlo ma mi serviva scriverlo.
Griselda, scusa posso chiederti chi è più empatico, più emotivo dei due, cioè tra tuo padre e tua madre chi si lascia andare di più alle emozioni? Scusami se ti sto facendo una domanda indiscreta non rispondermi. Se sto uscendo dal tema, fatemelo presente.
logos non è connesso  
Vecchio 02-09-2009, 14.58.59   #31
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da logos Visualizza messaggio
Griselda, scusa posso chiederti chi è più empatico, più emotivo dei due, cioè tra tuo padre e tua madre chi si lascia andare di più alle emozioni? Scusami se ti sto facendo una domanda indiscreta non rispondermi. Se sto uscendo dal tema, fatemelo presente.
Perchè?
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 02-09-2009, 16.16.10   #32
logos
Cittadino/a
 
L'avatar di logos
 
Data registrazione: 17-07-2009
Messaggi: 97
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Perchè?
Scusami Griselda, ti ho posto una domanda senza darti il motivo per cui te la ponevo. Cerco di spiegare. Credo che diventare genitori di se stessi sia di fondamentale importanza. Vedi, nella mia esperienza, fin quando ho idealizzato mia mamma, ho ridotto me stessa. Quando ho
iniziato a ridimensionare la figura materna dentro di me, sono iniziata ad uscire da tanti problemi. Ho, ad un certo punto compreso che mio padre per quanto fosse un uomo confuso e talvolta profondamente irrazionale, mi aveva dato molto, mi aveva dato qualcosa di più, insieme a tanti problemi. Mi aveva insegnato ad amare, a vivere le emozioni, ad esprimerle.
Quando poi, per tanti versi, mi sono affrancata da entrambi i modelli per trovare un mio modo di essere, ecco sono uscita da stati depressivi molto forti. Ad un certo punto è come se mi fossi pacificata con me stessa fino a dire "chi mi ama mi segua". Non ho più cercato l'approvazione nè di babbo, nè di mamma interni. Ecco per ognuno di noi, l'uscita dal dolore la si compie incamminandosi per una propria via. Diceva qualcuno che il dolore è l'animale più veloce che porta alla perfezione.
logos non è connesso  
Vecchio 02-09-2009, 16.31.16   #33
luke
Organizza eventi
 
L'avatar di luke
 
Data registrazione: 27-03-2009
Messaggi: 2,273
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da logos Visualizza messaggio
Scusami Griselda, ti ho posto una domanda senza darti il motivo per cui te la ponevo. Cerco di spiegare. Credo che diventare genitori di se stessi sia di fondamentale importanza. Vedi, nella mia esperienza, fin quando ho idealizzato mia mamma, ho ridotto me stessa. Quando ho
iniziato a ridimensionare la figura materna dentro di me, sono iniziata ad uscire da tanti problemi. Ho, ad un certo punto compreso che mio padre per quanto fosse un uomo confuso e talvolta profondamente irrazionale, mi aveva dato molto, mi aveva dato qualcosa di più, insieme a tanti problemi. Mi aveva insegnato ad amare, a vivere le emozioni, ad esprimerle.
Quando poi, per tanti versi, mi sono affrancata da entrambi i modelli per trovare un mio modo di essere, ecco sono uscita da stati depressivi molto forti. Ad un certo punto è come se mi fossi pacificata con me stessa fino a dire "chi mi ama mi segua". Non ho più cercato l'approvazione nè di babbo, nè di mamma interni. Ecco per ognuno di noi, l'uscita dal dolore la si compie incamminandosi per una propria via. Diceva qualcuno che il dolore è l'animale più veloce che porta alla perfezione.
Condivido molto di ciò che dici: i genitori creano in noi dei genitori interni come li chiami dai quali bisogna riuscire ad affrancarsi.
In alcuni casi è una "im-pressione" piuttosto blanda ed entro pochi anni si cancella, in molti casi però è estremamente difficile ed anche se andiamo via di casa, o i nostri genitori invecchiano e muoiono , quelli interni continuano ad esistere.

A volte quando si parla di situazioni familiari di un certo tipo ci si sente rispondere "guarda che questa situazione va bene anche a te perchè altrimenti te ne andresti via di casa", non capendo, specie chi determinate dinamiche infantili non le ha vissute, che non è dalla mamma e dal papà fisici che bisogna prendere le distanze, ma da quelli che abbiamo dentro e che ci porteremmo appresso pure se andassimo al polo nord.

P.S. x logos: scusa se la domanda è troppo personale , ma in che modo sei riuscita ad affrancarti dai genitori interiori, seguendo quale strada?

Ultima modifica di luke : 02-09-2009 alle ore 16.33.38.
luke non è connesso  
Vecchio 02-09-2009, 16.48.33   #34
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da logos Visualizza messaggio
Scusami Griselda, ti ho posto una domanda senza darti il motivo per cui te la ponevo. Cerco di spiegare. Credo che diventare genitori di se stessi sia di fondamentale importanza. Vedi, nella mia esperienza, fin quando ho idealizzato mia mamma, ho ridotto me stessa. Quando ho
iniziato a ridimensionare la figura materna dentro di me, sono iniziata ad uscire da tanti problemi. Ho, ad un certo punto compreso che mio padre per quanto fosse un uomo confuso e talvolta profondamente irrazionale, mi aveva dato molto, mi aveva dato qualcosa di più, insieme a tanti problemi. Mi aveva insegnato ad amare, a vivere le emozioni, ad esprimerle.
Quando poi, per tanti versi, mi sono affrancata da entrambi i modelli per trovare un mio modo di essere, ecco sono uscita da stati depressivi molto forti. Ad un certo punto è come se mi fossi pacificata con me stessa fino a dire "chi mi ama mi segua". Non ho più cercato l'approvazione nè di babbo, nè di mamma interni. Ecco per ognuno di noi, l'uscita dal dolore la si compie incamminandosi per una propria via. Diceva qualcuno che il dolore è l'animale più veloce che porta alla perfezione.
Prima di tutto ti ringrazio di aver raccontato ciò che è successo a te.

Mio padre era empatico per via di una menomazione che lo affliggeva, emozioni negative in casa mia erano il pane quotidiano. Mia mamma non era empatica ma molto emotiva sì. Insomma in casa bisognava girare con l'elmo e lo scudo. E pure la lancia vah.

Nella mia vita ho idealizzato mio padre fuggendo da ciò che era mia madre, ma da ciò che, credo, non piaceva a mio padre e che per "risonanza", credo, diventò anche il mio sentire.

Però oggi pensavo ad una cosa che ha detto Uno sempre se l'ho capita bene eh, in caso mi correggi Capo mi pare che abbia detto che bisogna iniziare almeno da ciò che abbiamo avuto, che siamo, ma se io ho sempre ripudiato mia madre mi sono oltre che resa mezza orfana, tagliata via una base, sulla quale potevo poggiare, ho camminato zoppa?
Ora, forse, se non sto facendo più confusione ancora, sto pensando di riappropriarmene, un po' come il detto che fa: per imparare a comandare bisogna prima obbedire, mentre io le solo ho disubbidito.
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA

Ultima modifica di griselda : 02-09-2009 alle ore 16.52.41. Motivo: punteggiatura
griselda non è connesso  
Vecchio 02-09-2009, 17.56.29   #35
luke
Organizza eventi
 
L'avatar di luke
 
Data registrazione: 27-03-2009
Messaggi: 2,273
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Prima di tutto ti ringrazio di aver raccontato ciò che è successo a te.

Mio padre era empatico per via di una menomazione che lo affliggeva, emozioni negative in casa mia erano il pane quotidiano. Mia mamma non era empatica ma molto emotiva sì. Insomma in casa bisognava girare con l'elmo e lo scudo. E pure la lancia vah.

Nella mia vita ho idealizzato mio padre fuggendo da ciò che era mia madre, ma da ciò che, credo, non piaceva a mio padre e che per "risonanza", credo, diventò anche il mio sentire.

Però oggi pensavo ad una cosa che ha detto Uno sempre se l'ho capita bene eh, in caso mi correggi Capo mi pare che abbia detto che bisogna iniziare almeno da ciò che abbiamo avuto, che siamo, ma se io ho sempre ripudiato mia madre mi sono oltre che resa mezza orfana, tagliata via una base, sulla quale potevo poggiare, ho camminato zoppa?
Ora, forse, se non sto facendo più confusione ancora, sto pensando di riappropriarmene, un po' come il detto che fa: per imparare a comandare bisogna prima obbedire, mentre io le solo ho disubbidito.
Credo che in determinate situazioni sarebbe utile anche riuscire a perdonare ( a prescindere che dei danni o le ingiustizie siano state fatte o meno), perchè, parlo in generale, trascinarsi dietro rabbia verso determinate persone, ad esempio i genitori, ci fa stare peggio, ci brucia camionate di energia e ci predispone poi a vedere le cose solo in un certo modo, quindi si rischia solo di aggravare la situazione.Poi certo a parole è facile...
luke non è connesso  
Vecchio 02-09-2009, 18.22.59   #36
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
Credo che in determinate situazioni sarebbe utile anche riuscire a perdonare ( a prescindere che dei danni o le ingiustizie siano state fatte o meno), perchè, parlo in generale, trascinarsi dietro rabbia verso determinate persone, ad esempio i genitori, ci fa stare peggio, ci brucia camionate di energia e ci predispone poi a vedere le cose solo in un certo modo, quindi si rischia solo di aggravare la situazione.Poi certo a parole è facile...
No, no hai ragione Luke, solo che prima di perdonare se ho ben capito bisogna tirar fuori tutto. Oltretutto non è facile vedere almeno io ho fatto e faccio tanta fatica, esiste come una protezione sino a che non sei pronto a vedere quel qualcosa, almeno credo. Ma il perdono viene dopo, altrimenti è un raccontarsela perchè il perdono porta con se il cambiamento, ma non è un perdono intellettuale. Non so come dirlo ma ho l'impressione che una parte di me sapeva la verità e cosa stava avvenendo di sbagliato ma non poteva esprimerla ma la sentiva.
Il non vedere gli sbagli di mio padre nei confronti di mia madre, mi ha portato a pensare ed agire in modo sbagliato, e non solo a cercare negli uomini, l'unica persona che credevo mi avesse mai amata...io incolpavo mia madre invece il problema era mio padre che riempiva i suoi vuoti usando me e rovianando la mia crescita e la mia vita. Io non potrei mai odiarlo ma ho come la sensazione che una parte di me occulta l'abbia odiato. Chissà forse ora che ho capito lo perdonerà.
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 02-09-2009, 18.35.31   #37
luke
Organizza eventi
 
L'avatar di luke
 
Data registrazione: 27-03-2009
Messaggi: 2,273
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
... Non so come dirlo ma ho l'impressione che una parte di me sapeva la verità e cosa stava avvenendo di sbagliato ma non poteva esprimerla ma la sentiva.
Il non vedere gli sbagli di mio padre nei confronti di mia madre, mi ha portato a pensare ed agire in modo sbagliato, e non solo a cercare negli uomini, l'unica persona che credevo mi avesse mai amata...io incolpavo mia madre invece il problema era mio padre che riempiva i suoi vuoti usando me e rovianando la mia crescita e la mia vita. Io non potrei mai odiarlo ma ho come la sensazione che una parte di me occulta l'abbia odiato. Chissà forse ora che ho capito lo perdonerà.
Bè sai non è che si parla di cose iniziate quando eravamo adulti e vaccinati, ma di eventi e situazioni magari risalenti a parecchi decenni prima, è normale non essersi accorti pienamente di alcune cose o non averle viste ed analizzate al meglio allora, adottando le opportune contromisure...poi quando una vocina tenta di dirci (magari in modo un pò criptico) qualcosa, la si ignora o non si ascolta completamente e poi un bel giorno ci ritroviamo con un bubbone dentro grosso così.
luke non è connesso  
Vecchio 02-09-2009, 20.43.15   #38
logos
Cittadino/a
 
L'avatar di logos
 
Data registrazione: 17-07-2009
Messaggi: 97
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
Condivido molto di ciò che dici: i genitori creano in noi dei genitori interni come li chiami dai quali bisogna riuscire ad affrancarsi.
In alcuni casi è una "im-pressione" piuttosto blanda ed entro pochi anni si cancella, in molti casi però è estremamente difficile ed anche se andiamo via di casa, o i nostri genitori invecchiano e muoiono , quelli interni continuano ad esistere.

A volte quando si parla di situazioni familiari di un certo tipo ci si sente rispondere "guarda che questa situazione va bene anche a te perchè altrimenti te ne andresti via di casa", non capendo, specie chi determinate dinamiche infantili non le ha vissute, che non è dalla mamma e dal papà fisici che bisogna prendere le distanze, ma da quelli che abbiamo dentro e che ci porteremmo appresso pure se andassimo al polo nord.

P.S. x logos: scusa se la domanda è troppo personale , ma in che modo sei riuscita ad affrancarti dai genitori interiori, seguendo quale strada?
Non ti preoccupare, ti rispondo volentieri.
Mi sono affrancata da certe gabbie interiori dopo aver toccato il fondo melmoso della depressione. Cioè ad un certo punto sentivo che dentro di me si scontravano mio padre e mia madre e quanto litigavano... Era come se avessi perso completamente la mia identità, ero sopraffatta dalla paura di non farcela, sentivo delle forze contrastanti. Insomma come una barca in mezzo alla tempesta...Che direzione dovevo prendere? Che fare?
Bè ho deciso di vivere. Ho compiuto un atto di volontà, per quanto la mia volontà fosse fiaccata. Così piano piano, mi sono data dei compiti da fare ogni giorno. Cose che possono apparire banali: annaffiare le piante, potare le rose, occuparsi con più passione della cura della casa. Bè la nebbia ha iniziato a diradarsi nella mia mente. Compiendo degli atti di volontà ho acquistato un po' di fede in me stessa ed ho iniziato a comprendere in che cosa sbagliavo. Il passo successivo è stato sentire che babbo e mamma interni tacevano, anzi si erano quasi integrati per lasciare posto alla persona che sono oggi. Non è molto comunicabile come esperienza, mi dispiace se non sono stata esaustiva caro Luke.
logos non è connesso  
Vecchio 02-09-2009, 21.57.50   #39
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da logos Visualizza messaggio
Che direzione dovevo prendere? Che fare?........
Ho compiuto un atto di volontà....
Così piano piano, mi sono data dei compiti da fare ogni giorno. Cose che possono apparire banali: annaffiare le piante, potare le rose, occuparsi con più passione della cura della casa. Bè la nebbia ha iniziato a diradarsi nella mia mente. .....
Questa cosa l'ho verificata anch'io, nelle piccole cose quotidiane di ogni giorno, in quelle ripetitive soprattutto trovavo/trovo un sollievo curioso di cui purtroppo non sono ancora sempre subito cosciente (me ne accorgo quando smetto...non provo più sollievo e vado a cercare il perchè )

Credo che un domani chiamerò questo sollievo ordine per il momento è solo un inzio di.

Però mi piace l'idea che poi questo ordine possa metter a tacere anche i litiganti.... grazie per lo spunto.
dafne non è connesso  
Vecchio 02-09-2009, 22.53.54   #40
luke
Organizza eventi
 
L'avatar di luke
 
Data registrazione: 27-03-2009
Messaggi: 2,273
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da logos Visualizza messaggio
Non ti preoccupare, ti rispondo volentieri.
Mi sono affrancata da certe gabbie interiori dopo aver toccato il fondo melmoso della depressione. Cioè ad un certo punto sentivo che dentro di me si scontravano mio padre e mia madre e quanto litigavano... Era come se avessi perso completamente la mia identità, ero sopraffatta dalla paura di non farcela, sentivo delle forze contrastanti. Insomma come una barca in mezzo alla tempesta...Che direzione dovevo prendere? Che fare?
Bè ho deciso di vivere. Ho compiuto un atto di volontà, per quanto la mia volontà fosse fiaccata. Così piano piano, mi sono data dei compiti da fare ogni giorno. Cose che possono apparire banali: annaffiare le piante, potare le rose, occuparsi con più passione della cura della casa. Bè la nebbia ha iniziato a diradarsi nella mia mente. Compiendo degli atti di volontà ho acquistato un po' di fede in me stessa ed ho iniziato a comprendere in che cosa sbagliavo. Il passo successivo è stato sentire che babbo e mamma interni tacevano, anzi si erano quasi integrati per lasciare posto alla persona che sono oggi. Non è molto comunicabile come esperienza, mi dispiace se non sono stata esaustiva caro Luke.
No no anzi hai detto cose utili e l'indicazione dei piccoli atti di volontà non mi ha lasciato indifferente...può essere un modo per dirsi "questo lo faccio io come dico io e senza dover rendere conto e/o farsi dire bravo da nessuno".
Magari è un inizio che può consentire dopo un pò di tenersi quello che di buono ci hanno dato e disattivare le parti in cui hanno sbagliato...

Anche a me manca di sentirmi "adulto" , come mi sembra abbia detto Griselda,a volte e cioè essere indipendente nel prendere le decisioni e nel pagarne le conseguenze che eventualmente dovessero esserci, senza girarmi, in modo figurato ovviamente, per cercare un cenno di assenso o dissenso: sono condizioni che possono capitare dopo aver ricevuto un'educazione impostata in un certo modo e che ha il pregio di farti essere educato, gentile, ligio al dovere, serio ecc ma ti inibisce altri aspetti del carattere che in determinati momenti e situazioni della vita servirebbero come se non più di quelli che ho citato.
luke non è connesso  
Vecchio 03-09-2009, 10.30.26   #41
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
Condivido molto di ciò che dici: i genitori creano in noi dei genitori interni come li chiami dai quali bisogna riuscire ad affrancarsi.
In alcuni casi è una "im-pressione" piuttosto blanda ed entro pochi anni si cancella, in molti casi però è estremamente difficile ed anche se andiamo via di casa, o i nostri genitori invecchiano e muoiono , quelli interni continuano ad esistere.

A volte quando si parla di situazioni familiari di un certo tipo ci si sente rispondere "guarda che questa situazione va bene anche a te perchè altrimenti te ne andresti via di casa", non capendo, specie chi determinate dinamiche infantili non le ha vissute, che non è dalla mamma e dal papà fisici che bisogna prendere le distanze, ma da quelli che abbiamo dentro e che ci porteremmo appresso pure se andassimo al polo nord.

P.S. x logos: scusa se la domanda è troppo personale , ma in che modo sei riuscita ad affrancarti dai genitori interiori, seguendo quale strada?
Senza nulla togliere a quanto avete detto sui modi per affrancarsi, i genitori interni esistono a priori, sono archetipi se vogliamo, e coi nostri genitori persone si riempiono. Affrancarsi dai nostri genitori naturali è conoscere le particolari influenze che essi hanno e hanno avuto su di noi, e scelte che ci han fatto fare eccetera. E rendersi conto, se è vero, che possiamo farne a meno. Insomma l'archetipo va "svuotato" piuttosto che zittito. Fatto ciò possiamo osservare come Padre e Madre agiscono in noi a prescindere dai nostri genitori tizio a caia.. ma bon, siamo ot, però magari è uno spunto da riprendere altrove.
Ray non è connesso  
Vecchio 03-09-2009, 11.01.07   #42
luke
Organizza eventi
 
L'avatar di luke
 
Data registrazione: 27-03-2009
Messaggi: 2,273
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Senza nulla togliere a quanto avete detto sui modi per affrancarsi, i genitori interni esistono a priori, sono archetipi se vogliamo, e coi nostri genitori persone si riempiono. Affrancarsi dai nostri genitori naturali è conoscere le particolari influenze che essi hanno e hanno avuto su di noi, e scelte che ci han fatto fare eccetera. E rendersi conto, se è vero, che possiamo farne a meno. Insomma l'archetipo va "svuotato" piuttosto che zittito. Fatto ciò possiamo osservare come Padre e Madre agiscono in noi a prescindere dai nostri genitori tizio a caia.. ma bon, siamo ot, però magari è uno spunto da riprendere altrove.
Si può essere vero... i genitori che abbiamo sono solo degli "attivatori" materiali di alcune tendenze o archetipi che avevamo dentro già per conto nostro per qualche motivo; di archetipi poi ce ne sono tanti ma ogni individuo credo sia soggetto ad alcuni specifici. Magari uno è condizionato più dall'archetipo Madre un altro da quello vecchio saggio ecc
luke non è connesso  
 


Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum

Discussioni simili
Discussione Autore discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Religioni Uno Esoterismo 69 28-10-2005 22.50.38
Ti lascio un sasso Era Letteratura & Poesia 0 10-07-2005 13.57.38


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 22.04.21.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271