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Vecchio 08-10-2011, 08.00.01   #101
Grey Owl
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Si mangia per riempire un vuoto, quel senso di perdita di un qualcosa.
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Vecchio 08-10-2011, 09.00.35   #102
Astral
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Si ma perdita di cosa? Ammesso che si possa perdere qualcosa o qualcuno.

Forse dispersione energetica?
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Vecchio 10-10-2011, 13.16.46   #103
Faltea
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Secondo me è un'interpretazione errata che fa il corpo, cioè al cervello arriva la richiesta di un bisogno (da vedere ed approfondire quale) lo stesso non avendo i mezzi per soddisfarlo lo tampona con l'esigenza (finta) di cibo.
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Non ho bisogno di chi la pensa come me, ma di crescere aprendo la mente a diversi modi di vedere e di pensare.
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Vecchio 10-10-2011, 13.42.41   #104
Sole
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Mi succede che quando riesco per un periodo a controllare gli sforzi e mangio correttamente, non passa più di un mese, che dubito sembra che devo rifarmi di tutto e la fame nervosa ritorna con più violenza di prima. E' come se quando sto attento a mangiare mi reprimessi e poi esplodo tutto insieme.

Secondo me non hai represso, ma hai trattenuto più di quello che potevi o era giusto per i tuoi limiti, per cui l'argine ha straboccato e quando un fiume rompe gli argini lo fa con molta forza perchè aumenta la pressione dell'acqua.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 10-10-2011, 13.45.43   #105
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Secondo me è un'interpretazione errata che fa il corpo, cioè al cervello arriva la richiesta di un bisogno (da vedere ed approfondire quale) lo stesso non avendo i mezzi per soddisfarlo lo tampona con l'esigenza (finta) di cibo.
Ma allora è una interpretazione errata della mente?
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 10-10-2011, 15.50.46   #106
griselda
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Si ma perdita di cosa? Ammesso che si possa perdere qualcosa o qualcuno.

Forse dispersione energetica?
E un po' quello che ho detto all'inizio del 3d e quindi la tua frase è corretta ma mal interpretata dalla mente per aver automatizzato erroneamente quel bisogno/mancanza/necessità con bisogno/mancanza/necessità di cibo.

Se il nostro corpo ha in se un intelligenza innata quindi un meccanismo che è il pianto atto a farci sopravvivere da neonati e se questo poi viene usato anche per manifestare altro perchè usato con intelligenza per riempire altra fame, quindi mancanze diverse dal cibo, in pratica un segnale richiamo d'attenzione che se viene esaudito per altro otlre che per necessità/bisogno di cibo quindi per far andare il vapore con materiale grossolano energetico necessario al corpo per crescere...ecco che il bambino se ha bisogno di attenzione e riceve cibo, ha bisogno d'amore e riceve cibo, ha bisogno di calore e riceve cibo o il sostituto del cibo che il ciuccio, o succhiare il dito, o altro surrogato del cibo si creerà un circolo vizioso, una distorsione un meccanismo che riprenda quel mangiare, succhiare o altro per riempire quel che manca o è mancato anche fosse solo la frustrazione di un no.

Mangiare da piacere nel momento in cui si sta mangiando si sta bene ma quando non si ha fame è la mente che lo vuole perchè vuole arginare il dolore o pseudo tale con il piacere e quello più immediato è quello di ingurgitare qulacosa che replica in malo modo il senso di benessere che dava e da il senso di sazietà il soddisfare un bisogno primario come quello di mangiare che può venir stimolato da tutti i sensi.

Quindi posso mangaire anceh se sono sazio ma mi sto annoiando sensazione che non reggo che mi genera sofferenza e che quindi non voglio per cui scaccio con il cibo. Che poi mi genera senso di colpa e ancora disagio sofferenza e che cerco di calmare con il cibo.
Più sofferenza (tutto ciò che io ritengo sofferenza) voglio scacciare e più mangio senza aver fame fisica.
Almeno per ora così mi pare
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Ultima modifica di griselda : 10-10-2011 alle ore 15.55.57.
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Vecchio 10-10-2011, 20.36.17   #107
Faltea
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Ma allora è una interpretazione errata della mente?
Si, sicuramente.
Io la vedo come una "programmazione" errata. Ma ho ancora da cogliere la matrice, è radicata nell'infanzia.

Per mia madre era fondamentale che i figli mangiassero, tanto. Forse il fatto di aver passato la guerra l'ha portata a ritenere il cibo risolutore e questo involontariamente l'ha passato a me..
Ma penso ci sia altro, più a fondo, ma per ora non ci arrivo.

Ieri pomeriggio sembravo una tossica senza dose, pazzesco. Ho avuto la classica giornata da "cibo-cibo" nella quale un mese fa avrei consumato formaggini vari, dolcetti, merendine fino ad arrivare a cena sazia ma con il piatto in tavola.
Ora no, dieta. Ad un certo punto ero una furia, una vipera.
Ho provato ad analizzare questa cosa ma non ne ero completamente cosciente, rifiutavo di avere qualcosa di strano anche con me stessa. Il classico discorso tra sordi, solo che lo faceva il mio Io sensato con il mio Io rabbioso...
Oggi riflettendoci su, entrambi gli Io erano concordi nel constatare che c'era un problema, ho rifiutato alla mia parte viziata il piacere del dolcetto e questa è diventata una belva.
Ma non è solo questo, c'è dell'altro. Non è solo un fattore emotivo, sono convinta che il fisico senta la mancanza di qualcosa e per questo mandi l'impulso al cervello, il quale non ha idea di come compensare ma nel tempo ha compreso che il cibo compensa un po' tutto, più o meno...
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Vecchio 22-10-2011, 16.00.30   #108
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Mi è capitato di vedere più e più volte di aver il desiderio di mangiare prima di aprire una pagina di matematica

Poi una riflessione:
prendiamo un bambino inappetente la madre ansiosa.
Il bambino arriverà a mangiare per calmare l'ansia della madre.
Questo porterà il bambino da adulto a mangiare per calmare la sua di ansia come da bambino calmava quella della madre.
Dovrei fare un sondaggio
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Vecchio 22-10-2011, 16.58.37   #109
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Tutto giusto, ma le soluzioni?

Comunque vi è una fame psicologica ma anche una fame da squilibrio biologico, tipo troppo insulina.
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Vecchio 22-10-2011, 18.09.55   #110
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Tutto giusto, ma le soluzioni?

Comunque vi è una fame psicologica ma anche una fame da squilibrio biologico, tipo troppo insulina.
Eh hai ragione le soluzioni non sono sempre facili e noi lo sappiamo bene.
Per il secondo problema credo che si trovino soluzioni anche farmaceutiche o alimentari mentre per la prima soffrire fino a che si resiste spostando il minimo di volta in volta?
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Vecchio 22-10-2011, 18.26.37   #111
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Io ho notato che se inizio la giornata bevendo d'acqua, il corpo mi fa venire continuamente sete, ed invece di richiedermi più cibo, mi richiede più acqua. Forse a volte avremmo bisogno di bere di più ed il corpo interpreta male.

Per la fame biologica sto provando la rodiola rosea, che aumenta anche i livello di seretonina, ed aiuta nello studio.

Poi c'è anche un'altra cosa che sottovalutiamo: parliamo di fame biologica, psicologica, ma nessuno parla di GOLA
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Vecchio 22-10-2011, 19.10.01   #112
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ma nessuno parla di GOLA
Parliamone,parliamone
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Vecchio 24-10-2011, 12.21.08   #113
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Sembra assurdo da dire, ma con la dieta la fame emotiva è andata scemando.
Ci sono state giornate che mi sembrava di impazzire, di essere in astinenza! Eppure ora quel senso di, che conosciamo tutti, non c'è più.
forse il fisico ha bisogno di un regime alimentare fisso? Di "essere messo in riga" e il mio "sottostare alle sue esigenze" pensando di far bene è stato solo un viziarlo?
Anche i dolci ora sono passati in secondo piano, voglia di cioccolata? Cos'é?


Per carità, mooolto meglio per me! Ma è strano non trovate? Si direbbe che più rimani a cibi insipidi più la voglia cresce, invece..
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Vecchio 30-12-2011, 01.12.42   #114
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C'è una frase che ho sentito guardando un programma su un un tizio molto obeso che si sottoponeva a una dieta.
Ad un certo punto il trainer insisteva a chiedergli perchè mangiava perchè se non avesse capito che cosa lo spingeva a mangiare non sarebbe cambiato mai (ricorda nulla.?..sgrunt).

Bon la cosa che il tizio reprimeva era una cosa di un certo peso ma la frase che mi ha colpito mentre questo spiegava come stava cambiando è stata "..per tutti quelli che mangiano mangiando le proprie emozioni.."
Un clik.

Ok, razionalmente lo sapevo già, si mangia per compensare, per mandar giù un boccone amaro, per reprimere coprire mettersi un cuscinetto protettivo...ecc..ma il cosa mi sfuggiva nettamente. Il cibo da mandar giù sono le emozioni, quelle che non riusciamo a gestire o non vogliamo gestire. Poi ogni emozione ha il suo fatto scatenante, il suo sintomo ripetitivo ma questo tizio non voleva ammettere con se stesso e gli altri di essere omosessuale e ha avuto una frase splendida perchè ha detto che non voleva mostrare di sentirsi solo...emozioni. Le mangiamo assieme ai biscotti alla pizza magari e cerchiamo di digerirle ma non funziona, il corpo non può farlo e nemmeno la mente.

L'acqua discioglie, diluisce. La dieta rigida obbliga a un rigore mentale, elimina, pulisce e schiarisce le idee. Poi c'è indubbiamente la gola, che fà rima con pigrizia che in linea generale predispone al caos, al disordine.
Uhm..pappa buona per stanotte
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Vecchio 30-12-2011, 12.06.37   #115
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Daf, altro lato della medaglia, la rigidità della dieta mi ha portato a perdere l'appetito, per cui quello che asserivo sopra non è del tutto corretto.
Il mettere in riga il fisico ha creato un meccanismo strano che mi ha portato a rifiutare i cibo.
Mangiando alimenti insipidi, ho tolto il piacere (forse a livello mentale) del cibarsi.
Si può dire che involontariamente sono finita dall'altra parte.
Spaventata, mangiavo per forza, sono andata dal medico il quale mi ha imposto di mangiare quello che mi fa gola, di non abbuffarmi ma se avevo voglia di un cioccolatino o che di mangiarlo.
Dura, perché è la mente che controlla tutti questi meccanismi e se prende il sopravvento non ti fa piacere nulla.
Il giorno di Natale a denti alti ho mangiato un po' di quello che mangiavano gli altri, alla cena idem...
Ora si può dire che sto un po' meglio, ma spesso ancora mi trovo a mangiare per forza.
C'è qualcosa di sbagliato in questo e credo appunto che faccia parte della stessa medaglia.
Ho cercato di analizzare i pensieri, ma non ho trovato nulla di strano all'inizio. Ora ho visto che per togliermi la gola in automatico la mente pensava "tanto non ti piace" come la volpe con l'uva.
Siamo così fragili?
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Vecchio 12-02-2012, 14.54.07   #116
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per tutti quelli che mangiano mangiando le proprie emozioni.."
L'altro giorno ho iniziato ad avere paura e ieri mi sono mangiata l'immangiabile.
Mi vedevo dirmi che non dovevo ed infischiarmene assurdamente: volevo mangiare, volevo sentire i sapori e farli passare attraverso la gola.
Ho come una sensazione che non riesco a prendere per intero dalla gola. A volte ho proprio la sensazione che è lei a volere, vuole quel qualcosa che si sente lì dentro.
Come se dovessi prendere coscienza di qualcosa che non colgo, questa è comunque l'idea che mi sono fatta.
Mi è capitato di farmi fuori una scatoletta di caramelline alla menta fredda perchè le sentivo trapassarmi la gola provocandomi una sorta di piacere/dolore sottile.
E poi chiaramente il volere e rivolere provare quella sorta di piacere/dolore.
Provavo la stessa cosa quando il fumo passava in gola dandomi anche lì la sensazione di sentire la gola.
Ma perchè questo bisogno?
A cosa è legato?

Per quasi tutta la mia vita fumando non ho mai gustato il cibo non mi intressava il cibo grossolano mi interessavano di più le impressioni, nutrivo più l'anima del corpo.

Prima fumando non usavo il gusto come senso, non ho mai fatto esperienza del cibo come modo di riempirmi. Fumavo e mi anestetizzavo in certo modo.

Adesso mi vedo come se volessi attraverso il cibo nutrire l'anima ma alla fine riesco solo a gonfiarmi di grasso inutilmente.

Io sono portata per gli eccessi, sono quella che mangia un certo cibo sino a nausearsi e poi non lo vuole più vedere per mesi anni etc
Perchè invece facendo la dieta finita la dieta che mi è costata sforzo, sacrificio fatica e sofferenza piano, piano riprendo i chili che avevo perso, in pratica una situazione frustrante e mi pare anche inutile.
L'unica soluzione mi pare quella di seguire la mi indole dell'eccesso per risolvere e passare dall'altra parte.
Ma seguire l'eccesso nel cibo cosa vuol dire? Mangiare in modo assurdo e continuato tutti i giorni a tutte le ore sovraccaricando il corpo e creando una specie di corto circuito?
Non mi è chiaro

Eh si sono esasperata da questo ossessivo bisogno di cibo di cui il mio corpo però non ha assolutamente bisogno.
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Vecchio 12-02-2012, 21.51.59   #117
dafne
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Sono ingrassata di nuovo anch'io Gri, non ancora tantisssimo ma abbastanza da suonare campanacci d'allarme.

Da ragazza mangiavo quel che volevo e non ingrassavo. Anche nei brevi periodi di soddisfazione è capitato.
Ho notato che ci sono periodi di stress che mi fanno ingrassare con l'acqua, o quasi, e periodi di "buona" che metabolizzano più rapidamente il cibo. Indubbiamente l'età rallenta il process, sigh, ma c'è qualcos'altro.

Ho una mia idea, forse fantasiosa e che potrebbe non servirti a nulla ma credo che oltre al fisico si sia modificato qualcosa nel mio metabolismo, crescendo, non solo fisico ma anche emozionale.

Ho raggiunto questo pensiero:
Se voglio farmi passare la fame e restare magra mi tocca la dieta a vita. Azz
Non si tratta più di togliere qualcosa che è momentaneamente in eccesso ma un eccesso solidificato nel tempo, adipe affezzionato altro che grassetto leggero

Comunque le emozioni da mandar giù sono indigeste come il sangue, stà che alla fine o le soffochi digerendo altro oppure le ributti su.
Meccanismo tipico dei disturbi alimentari no?

Prima ho cercato di farci caso. Ero sazia, fisicamente ma volevo mangiare mangiare mangiare.C'erano degli avanzi ed era un vero peccato....
Dentro qualcosa mi diceva piantala o rigetterai ma qualcos'altro voleva voleva voleva.
Forse quello che tu identifichi con la gola.

Ma non era qualcos'altro, ero sempre io. Razionalmente sapevo che stavo ingoiando più di quel che potevo ma volevo volevo lo stesso perchè quel qualcosa voleva proprio rigettare.
E' pazzesco anche solo da pensare ma il meccanismo espulsivo era il desiderio nascosto.
Non l'ho ancora rielaborato ma in fondo coincide con la tua sensazione di dover esagerare fino a esplodere.
Il problema è che non ne siamo capaci. Io perlomeno, non riesco, il rigetto è una situazione che evito sempre al limite, per un pelo, oppure se è autoindotto è sempre blandito perchè organizzato dalla mente. Non sò se si capisce.

Forse non sono emozioni particolari a essere soffocate (soffocare significa togliere aria, curioso che si usi questo verbo con delle "cose" come le emozioni normalmente associate all'acqua....) ma le emozioni in generale.

Mi ha colpito quello che ha scritto Faltea che ha proprio smesso di sentire lo stimolo della fame.

Non sono molto esperta di malattie alimentari ma forse esistono delle cose comuni sul piano fisico che possono poi essere portate per analogia sull'emozionale.
Potremmo provare a vederle insieme partendo da quello che si dice sempre e vedere se è così..

Tipo.

Si mangia senza necessità fino a stare male per colmare un vuoto, una mancanza di tipo affettivo.

Gli eccessi alimentari sono paragonabili alla febbre da shopping o al continuo desiderio sessuale.

Chi è in preda a una crisi non capisce null'altro se non il desiderio che lo stà travolgendo.


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Vecchio 12-02-2012, 22.19.04   #118
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Io sono portata per gli eccessi, sono quella che mangia un certo cibo sino a nausearsi e poi non lo vuole più vedere per mesi anni etc
Fino a quando arrivi alla saturazione?
In qualche modo associo questo processo con altra esigenza di saturare nominata da Ray nel 3d della trasmutazione.
Cioè energeticamente si sente l'esigenza di saturare delle parti ma non sapendolo fare nella zona giusta e nel modo giusto saturiamo con ciò usiamo per compensare, cioè il cibo.
Non so come funziona questo processo di saturazione, e a cosa serve di preciso, però se l'intuizione è giusta si potrebbe affrontare l'argomento sotto altra luce e in altro luogo.
Potresti dire qualcosa in merito Ray, se la mia intuizione è giusta?
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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Vecchio 12-02-2012, 22.41.21   #119
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Sono ingrassata di nuovo anch'io Gri, non ancora tantisssimo ma abbastanza da suonare campanacci d'allarme.

Da ragazza mangiavo quel che volevo e non ingrassavo. Anche nei brevi periodi di soddisfazione è capitato.
Ho notato che ci sono periodi di stress che mi fanno ingrassare con l'acqua, o quasi, e periodi di "buona" che metabolizzano più rapidamente il cibo. Indubbiamente l'età rallenta il process, sigh, ma c'è qualcos'altro.

Ho una mia idea, forse fantasiosa e che potrebbe non servirti a nulla ma credo che oltre al fisico si sia modificato qualcosa nel mio metabolismo, crescendo, non solo fisico ma anche emozionale.

Ho raggiunto questo pensiero:
Se voglio farmi passare la fame e restare magra mi tocca la dieta a vita. Azz
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Comunque le emozioni da mandar giù sono indigeste come il sangue, stà che alla fine o le soffochi digerendo altro oppure le ributti su.
Meccanismo tipico dei disturbi alimentari no?

Prima ho cercato di farci caso. Ero sazia, fisicamente ma volevo mangiare mangiare mangiare.C'erano degli avanzi ed era un vero peccato....
Dentro qualcosa mi diceva piantala o rigetterai ma qualcos'altro voleva voleva voleva.
Forse quello che tu identifichi con la gola.

Ma non era qualcos'altro, ero sempre io. Razionalmente sapevo che stavo ingoiando più di quel che potevo ma volevo volevo lo stesso perchè quel qualcosa voleva proprio rigettare.
E' pazzesco anche solo da pensare ma il meccanismo espulsivo era il desiderio nascosto.
Non l'ho ancora rielaborato ma in fondo coincide con la tua sensazione di dover esagerare fino a esplodere.
Il problema è che non ne siamo capaci. Io perlomeno, non riesco, il rigetto è una situazione che evito sempre al limite, per un pelo, oppure se è autoindotto è sempre blandito perchè organizzato dalla mente. Non sò se si capisce.

Forse non sono emozioni particolari a essere soffocate (soffocare significa togliere aria, curioso che si usi questo verbo con delle "cose" come le emozioni normalmente associate all'acqua....) ma le emozioni in generale.

Mi ha colpito quello che ha scritto Faltea che ha proprio smesso di sentire lo stimolo della fame.

Non sono molto esperta di malattie alimentari ma forse esistono delle cose comuni sul piano fisico che possono poi essere portate per analogia sull'emozionale.
Potremmo provare a vederle insieme partendo da quello che si dice sempre e vedere se è così..

Tipo.

Si mangia senza necessità fino a stare male per colmare un vuoto, una mancanza di tipo affettivo.

Gli eccessi alimentari sono paragonabili alla febbre da shopping o al continuo desiderio sessuale.

Chi è in preda a una crisi non capisce null'altro se non il desiderio che lo stà travolgendo.


No, no hai perfettamente ragione sul metabolismo è cambiato è proprio così. Non so come funzioni perfettamente ma so e sento che è cambiato ma era già mutato prima che smettessi di fumare perchè già avevo preso dei chili quattro o cinque mi pare, e non mi era mai capitato senza eccedere nell'alimentazione.
Va da sè, che il rallentamento è dovuto all'età da una parte e dall'altra c'è stato un problema per me legato allo smettere di fumare che ha inciso, ma bon dico si può rimediare....ma non riuscirci è frustrante e questo è un altro di quei sentimenti che peggiora la situazione.

Sai che il tuo discorso sul rigettare....mi ha ricordato che questo mi capitava prima di smettere di fumare (chiedo scusa se menziono questa cosa ma per me è una tappa a cui far riferimento ) saltuariamente di esagerare con il cibo, sempre senza coscienza visto che me la sono ricordata ora....e rigettavo...
Ora invece la cosa è diversa nel senso che mangio con quell'eccesso come hai ben descritto tu, sapendo di non fare il mio bene ma non resistendo all'impeto che mi invade e mi travolge, so che ingrasserò e in quel momento a quella parte di me che si sta strafogando non gliene frega niente. Poi il coccodrillo.....piange.
Stasera mi sono osservata bene ero come invasata dovevo masticare, era come uno di quei personaggi da film ch enon mangia da un sacco di tempo era una sorta di frenesia e ora il mio stomaco non rigetta più e io ingrasso tengo tutto dentro menomale che almeno l'intestino ora funziona altrimenti chissà....? Però ho ripreso tutti i chili e sai perchè?
Perchè ho evitato la bilancia non volevo farmi male il doppio: mangiando e poi fustigandomi. Sì ci sono riuscita a non torturarmi dopo aver mangiato, perchè mi sono detta se vuoi mangiare mangia ma non salire sulla bilancia perchè in verità non vuoi dimagrire o se lo vuoi lo pretendi con un miracolo e per farlo devi diventare una maga bene ieri però volendomi comprare un bel maglioncino ho visto spogliandomi davanti ad uno specchio non mio (anche questo è il colmo che qui non mi veda come mi sono vista là) ho preso coscienza del grasso in eccesso e che ho ripreso i chili che avevo perso.

Sì anche a me quel che ha detto Faltea mi ha fatto pensare....però non penso sia qualcosa che ha attinenza con me io sono convinta che smetterei di mangiare se riempissi con altro....quindi il lavoro credo che sia relativo a quel vuoto ad arrendercisi, un po' come hai scritto tu dicendo che dovresti arrenderti alla dieta perenne (sempre se ho capito bene eh?)
Il mio ora non è affettivo, non mi manca l'affetto, non mi manca l'attenzione, non mi manca quel che desidero allora mi domando cosa mi manca??????? Che cosa è quel vuoto?
E mi sono risposta che la sensazione di essere viva, voglio sentirmi viva!
Mi manca di sentire Dio dentro di me.....ma non so come fare non ho ancora imparato come ha scritto Uno da qualche part, mi spiace non ricordo dove.....che è quella sensazione che si prova quando si è innamorati ma che non è necessario esserlo
Non voglio essere blasfema ma io vorrei capire cosa ha a che vedere Dio con l'adrenalina e con la capacità di rimanere senza attaccare o fuggire io voglio capire questa cosa e sono sicura che se la imparo smetto di mangiare in eccesso.
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Vecchio 12-02-2012, 22.46.38   #120
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Fino a quando arrivi alla saturazione?
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Cioè energeticamente si sente l'esigenza di saturare delle parti ma non sapendolo fare nella zona giusta e nel modo giusto saturiamo con ciò usiamo per compensare, cioè il cibo.
Non so come funziona questo processo di saturazione, e a cosa serve di preciso, però se l'intuizione è giusta si potrebbe affrontare l'argomento sotto altra luce e in altro luogo.
Potresti dire qualcosa in merito Ray, se la mia intuizione è giusta?
Sì brava è questa l'idea che mi sono fatta speriamo che Ray ce ne possa parlare
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Siete sicure che oltre la fame nervosa, non si tratti gola, ingordigia, avidità, voglia di appagamento e di piacere nei cibi?
La fame nervosa può essere di natura psicologica o anche biologica (ad esempio cali di insulina etc.).

Io alla storia del metabolismo lento o veloce credo poco, può essere che chi ha esagerato prima, si trova gli effetti adesso. Io per esempio prima consumavo di meno, e ora che sono più grande consumo di più.

Consumo circa 2000 kcal al giorno da sedentario, il problema perchè non dimagrisco è che ne introduco sempre di più
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Astral
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Vecchio 13-02-2012, 01.12.07   #122
dafne
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Il problema non è ingrassare Astral, poi le altre confermeranno o meno, ma è il meccanismo di ingurgito-strafogo che non si riesce a controllare.
La gola è un'altra cosa secondo me perchè ti permette di gustare e assaporare ogni boccone.

La dieta perenne Griii non è una condanna (anche se una parte di me la vive come tale..immagino quella che vuole nutrirsi di schifezze..) ma piuttosto quella che per la mia natura pare essere l'unica soluzione che dia effettivamente un risultato.
L'anno scorso più o meno in questo periodo ho iniziato a testare le rimunce sul cibo, a quelle dello zucchero nel caffè ai dolci ecc ecc e ha funzionato.
Poi vari meccanismi e scivoloni mi hanno rimesso sulla strada solcata e ..amen...tocca ricominciare da capo ma stavolta mi rendo conto che non è un periodo, tipo Quaresima che devo intraprendere ma uno stile di vita che devo adottare (e non solo in campo alimentare) e a cui dedicarmi finche qualcosa in me non sarà effettivamente cambiato.

Devo dirti che leggendo te e Diam ho avuto la nuova sensazione he forse ho già saturato, che i vuoti che cerco di colmare siano semplicemente vuoti, una sorta di deformazioni oramai, tipo cicatrici profonde, e che insistere a volerle coprire-riempire non faccia altro che saturarmi maggiormente ma altrove.

Ho fatto un paio di sogni almeno in tema, mannaggia a me e a quando mi ascolto, quello del disegno del roseto in canonica e quello degli archi e zabaione.
Eh bon.

Quando ti prende la fame complulsiva e riesci a fermarti, almeno un secondo, tu che cosa senti?
Io il vuoto, il tempo. Ho sempre la sensazione che non c'è più tempo quando ho famaccia mentre quando ho smesso di mangiare mi sono trovata con un sacco di risorse in più che non sapevo gestire. Il motivo credo per cui ha funzionato alla grande mentre lavoravo e non avevo la costante presenza di figli e famiglia a ricordarmi chi ero.

Ma a quanto pare chi sono mi piace meno, o mi fà paura o semplicemente non sò come comportarmi. Si chiama ansia da prestazione, mi ci hanno tirato su a colazione pranzo e cena e io altrettanto stò facendo coi figli.

Torna qualcosa?
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Vecchio 13-02-2012, 02.26.00   #123
Ray
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Fino a quando arrivi alla saturazione?
In qualche modo associo questo processo con altra esigenza di saturare nominata da Ray nel 3d della trasmutazione.
Cioè energeticamente si sente l'esigenza di saturare delle parti ma non sapendolo fare nella zona giusta e nel modo giusto saturiamo con ciò usiamo per compensare, cioè il cibo.
Non so come funziona questo processo di saturazione, e a cosa serve di preciso, però se l'intuizione è giusta si potrebbe affrontare l'argomento sotto altra luce e in altro luogo.
Potresti dire qualcosa in merito Ray, se la mia intuizione è giusta?
Potrei sbagliarmi ma ho idea che si tratti di tutt'altro di quel che parlavo in quel tread.


Non prendo punto per punto quel che avete detto negli ultimi post, non ho quindi intento di rispondere a tutte le cose che sono emerse, vorrei solo aggiungere una cosa.

Parlate di metabolismo, di ingrassare, di mangiare troppo eccetera. Mi domando, ma un po' di sport ne fate?
Per carità, non dico certo che un po' di sport risolve eventuali questioni emotive legate al cibo o incasinamenti alimentari veri e propri, però magari aiuta (anche ad alzare il metabolismo si).

Anche a me piace mangiare, piace molto. A volte esagero (posto che in realtà esageriamo quasi tutti quasi sempre anche quando non esageriamo, dato che siamo abituati a mangiare molto molto di più di quel che occorrerebbe... di questo abbiamo paralto e straparlato in altri tread sull'alimentazione), dicevo che a volte esagero, soprattutto se mi capita di mangiare in qualche posto dove fanno qualcosa che mi paice parecchio. O magari mi faccio una birra in più, altra cosa che ingrassa.
Oggi ad esempio siamo andati a pranzo con amici in un ristorante dove si mangia carne benissimo e mi sono pappato una costatona (più altro). Bon, non ho cenato ovviamente, ok mi sono appesantito e domani ad allenamento probabilmente pagherò.

Per carità, non sto dicendo che esagerare va bene. Non va bene. Ma un conto è esagerare ogni tanto conducendo vita sedentaria, un altro facendo attività.
Per come sono organizzate le vite della maggior parte delle persone che non hanno più vent'anni un po' di sport non è sostituibile altro che da un lavoro faticoso. Non è sostituibile neanche da un po' di yoga e qualche passeggiata... parlo di sudare, fare fatica... qualcosa che faccia perdere un paio di chili in un'ora, che ok che si riprendono nelle sette-dieci ore successive (per lo più sono liquidi) ma fanno muovere il metabolismo.
L'alternativa, per come la vedo io, è mangiare il giusto (pigliate il nutrimento di una persona tipo e dividete almeno per tre) o arrendersi ad un tot di chili in più.

Il problema, oltre che più sentito, è anche più diffuso nelle donne. Ma le donne fanno anche molto meno sport. Vedo settimanalmente molti sportivi della mia età (quarantina), anche donne, e se anche qualcuno un paio di chili in più ce li ha, la differenza con chi non fa sport è enorme a parità di età... anche quelli più in carne sono decisamente più tonici e hanno mille problemi in meno di digestione.

Bon, adesso non volevo fare un pistolotto sullo sport come panacea di ogni male (non lo è, dico solo che se non si esagera è meglio farlo che no), però oltre a cercare giustamente i legami emotivi con la sovralimentazione, perchè non si prova ogni tanto a farsi una corsetta e qualche flessione?
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Ray non è connesso  
Vecchio 13-02-2012, 10.09.25   #124
Astral
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Vorrei aggiungere quello che dice Ray, che si possono smaltire gli eccessi con la corsa e lo Yoga si, ma bisognerebbe fare quello fisico (tipo streching per intenderci) 1 ora al giorno, tutti giorni sempre.

I benefici di un attività fisica non sono solo sul dimagrimento, ma producono anche lo sviluppo dell'ormone del buon umore.

Attenzione però a non esagerare, troppo stress dovuto all'attività fisica, produce cortisolo, responsabile sia di ingrassamenti, sia di altri problemi.
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Vecchio 13-02-2012, 11.34.12   #125
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Ho frequentato una palestra l'anno scorso, per 3 volte la settimana, tutto l'anno. Devo dire che a parte l'impressione di essere un criceto sulla ruota, fisicamente stavo meglio, non ho certo risolto i miei problemi col cibo ma stavo meglio, in generale
Al ritorno dalle vancaze non ho fatto più niente e la sedentarietà di questi 6 mesi non mi ha giovato affatto... Non so se ricominciare con la palestra, mi annoia un po', forse sarebbe meglio andare fuori a correre.. Ma quanto correre? A che andatura?
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