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Vecchio 21-04-2010, 15.11.35   #1
griselda
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Predefinito Bisogno di sballo

Scende sempre di più l'età della ricerca dello sballo del sabato sera.
Purtroppo ragazzi di età che va dai 13 in su riescono ad entrare in discoteche in cui possono accedere facilmente anche ai super alcolici.

Il divertimento sta nello sballo, non è importante il luogo o la musica, ma il mezzo per disinibirsi.
Ragazzi giovanissimi che non sapendo di non reggere l'alcol e i miscugli strani con bevande di cui abbiamo parlato in altri 3D finiscono in coma etilico. Ragazzi di ogni ceto sociale.
Questa è la moda del momento

Nella discoteca ragazzi e ragazze che girano come zombie in cerca di cosa non lo sanno più, e succedono cose allucinanti i cui risultati sono ragazze che rimangono gravide ma che non ricordano....

Da questo tipo di sballo è semplice passare a quello dato dallo spinello e via dicendo in un crescendo che fa davvero paura ha chi a dei figli di quella fascia di età, in cui la moda, gli amici, il sentirsi parte del gruppo, all'altezza degli altri, la fa da padrone

Tu genitore puoi fare il guardiano, puoi controllare, puoi mettere in guardia, puoi impedire di frequentare certe persone ma poi devi affidarti a Dio oppure impedire loro di uscire, perchè a scuola si trova in vendita ogni tipo di droga
Che mondo è questo che non salvaguarda i giovani, gli uomini di domani?
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Ultima modifica di griselda : 21-04-2010 alle ore 15.16.59. Motivo: non ho resistito ho dovuto mettere l'h ad un a :D
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Vecchio 21-04-2010, 16.24.08   #2
diamantea
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Tu genitore puoi fare il guardiano, puoi controllare, puoi mettere in guardia, puoi impedire di frequentare certe persone ma poi devi affidarti a Dio oppure impedire loro di uscire, perchè a scuola si trova in vendita ogni tipo di droga
Hai dimenticato di dire: incrociamo pure le dita!

Io faccio tutte queste cose insieme, scruto il loro fb, guardo nelle loro tasche con la scusa della biancheria sporca, indago con amici e tutto il resto.
Il grande ha 21 anni, ora lavora a tempo pieno e non ha molto tempo per le discoteche però ho scoperto che "fuma". Lui dice sempre sporadicamente ma come faccio a esserne così sicura? Prego che sia veramente così, nel fattempo martello con le solite prediche, qualcosa nel cervello resterà. Non mi ha mai dato molti problemi salvo qualche incidente con il motorino e la macchina ma niente di grave a lui, solo al mio sistema nervoso e alla mia tasca! Ma ora che lavora mi deve contribuire alle spese, e se rompe lui paga con tasca sua. Solo responsabilizzandosi cresce tenendosi lontano dai guai.

Il piccolo ha un'indole diversa, è ancora piccolo malgrado i suoi quasi 18 anni. Però quando va in discoteca vede gli altri bere e poi vomitare per bere di nuovo e ne resta inorridito.
Poi insomma lui per dei problemi di salute è cresciuto molto protetto, sa che non può bere o fumare, poi l'ho dovuto spingere fuori di casa per fargli prendere più sicurezza, fare una normale vita da adolescente, però si è preservato da certi pericoli.
Se ci arriverà più grande sarà con più consapevolezza avendo osservato negli altri i risultati, e lui per questo è molto maturo.

E' veramente una brutta siatuazione per i giovani. Credo che la colpa sia anche nostra che diamo loro tutto e subito, senza il piacere-dolore della conquista.
Mio figlio maggiore devo dire che ha sempre lavorato per guadagnarsi qualcosa per il motorino o le sue spesucce. Mi rinfacciava di non averlo mantenuto come certi suoi compagni che hanno avuto anche più del necessario senza lavorare, oggi invece sa che si trova più avanti perchè più maturo e responsabile e ha il piacere di comprare con i suoi guadagni.
Però non è ancora "fuori pericolo".

In questo volere ammortizzare il dolore o le difficoltà della vita di noi genitori velocizziamo la loro crescita ma in effetti gliela rallentiamo, quando saranno grandi scopriranno in maniera brutale le spine della vita.
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Vecchio 21-04-2010, 16.58.28   #3
griselda
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Hai dimenticato di dire: incrociamo pure le dita!

Io faccio tutte queste cose insieme, scruto il loro fb, guardo nelle loro tasche con la scusa della biancheria sporca, indago con amici e tutto il resto.
Il grande ha 21 anni, ora lavora a tempo pieno e non ha molto tempo per le discoteche però ho scoperto che "fuma". Lui dice sempre sporadicamente ma come faccio a esserne così sicura? Prego che sia veramente così, nel fattempo martello con le solite prediche, qualcosa nel cervello resterà. Non mi ha mai dato molti problemi salvo qualche incidente con il motorino e la macchina ma niente di grave a lui, solo al mio sistema nervoso e alla mia tasca! Ma ora che lavora mi deve contribuire alle spese, e se rompe lui paga con tasca sua. Solo responsabilizzandosi cresce tenendosi lontano dai guai.

Il piccolo ha un'indole diversa, è ancora piccolo malgrado i suoi quasi 18 anni. Però quando va in discoteca vede gli altri bere e poi vomitare per bere di nuovo e ne resta inorridito.
Poi insomma lui per dei problemi di salute è cresciuto molto protetto, sa che non può bere o fumare, poi l'ho dovuto spingere fuori di casa per fargli prendere più sicurezza, fare una normale vita da adolescente, però si è preservato da certi pericoli.
Se ci arriverà più grande sarà con più consapevolezza avendo osservato negli altri i risultati, e lui per questo è molto maturo.

E' veramente una brutta siatuazione per i giovani. Credo che la colpa sia anche nostra che diamo loro tutto e subito, senza il piacere-dolore della conquista.
Mio figlio maggiore devo dire che ha sempre lavorato per guadagnarsi qualcosa per il motorino o le sue spesucce. Mi rinfacciava di non averlo mantenuto come certi suoi compagni che hanno avuto anche più del necessario senza lavorare, oggi invece sa che si trova più avanti perchè più maturo e responsabile e ha il piacere di comprare con i suoi guadagni.
Però non è ancora "fuori pericolo".

In questo volere ammortizzare il dolore o le difficoltà della vita di noi genitori velocizziamo la loro crescita ma in effetti gliela rallentiamo, quando saranno grandi scopriranno in maniera brutale le spine della vita.
Bon credo che tutti noi genitori facciamo romanzine e prediche e poi incrociamo chi le dita chi prega ognuno ha i suoi riti immagino perchè se devono fare un'esperienza la faranno nonostante tutto. Come dici giustamente, meglio quando sono più grandi, in modo da avere magari anche la capacità di razionalizzare e poi risolvere eventuali conseguenze.

Sono d'accordo anche sulla responsabilità dei genitori, ma fino ad un certo punto, perchè a volte, anche come descrivi tu, pur essendo gli stessi genitori di due figli, le esperienze che vivono sono diverse perchè ognuno è diverso dall'altro.
Per cui non si sa mai bene cosa fare, una cosa va bene per uno poi la stessa non va bene per l'altro e si rimane spiazzati anche quando si è convinti di aver fatto il meglio che si poteva.
Alcuni genitori ancora oggi non hanno dialogo con i figli, altri sono molto permissivi, altri fanno finta di non vedere perchè non vogliono affrontare problemi più grossi di loro che non saprebbero da che parte prenderli. Altri pensano che meglio che se la cavino da subito da soli e che è tutta esperienza. Insomma è tutta una serie di fai da te farcito di affetto e altro.
Una cosa è certa hanno troppi soldi a disposizione, perchè bere costa e pure il resto, erba compresa, si parla tanto di problemi economici e poi questi ragazzini maneggiano un sacco di soldi per la loro età, cosa che trovo assurda visto che non lavorano, ma le cui madri pare lavorino solo per concedere tutto ciò che è possibile concedere ad un figlio, sicuramente non è così, ma quello che ne può risultare è questo: tutto mi è dovuto.
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Vecchio 21-04-2010, 21.19.23   #4
Uno
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Ho sentito in tv parlare di "paghette" che pensavo fossero solo per i figli degli Agnelli e company. Poi magari a quelli non le danno.
Ho sentito cose anche tipo più di 100/150 euro a settimana
Forse sono fuori dal mondo, forse non guadagno abbastanza e mi pare una esagerazione (se uno ha 2 figli serve quasi uno stipendio da operaio) o forse gli intervistati hanno esagerato perchè c'era la telecamera.

D'altro canto se hai una figlia e non le ricarichi il telefonino se va bene vende foto di nudo dal cellulare, se va male...

Non è un buon momento per essere genitori, ma il primo passo (soprattutto per i genitori di figli più piccoli) è non avere la necessità di dimostrare qualcosa attraverso i figli.
Per capirci un grossissima fetta della degenerazioni moderna è nata quando i genitori magari si privavano di tutto ma il figlio non poteva andare a scuola vestito peggio del figlio del vicino o con uno zaino meno costoso etc.. (esempi eh, ma poi vale su tutto il discorso).
Questo accade a tutte le età in forme diverse, non sempre con i soldi ma la dinamica è la stessa.
Il figlio deve essere vestito così
Il figlio deve fare lo sport così
Il figlio deve suonare uno strumento così
Il figlio deve diventare dottore

etc.....

Tutto quello che questi genitori non sono potuti essere non hanno potuto fare, ma sto già parlando di 2 0 3 generazioni fa, in sostanza dei genitori dagli anni 50/60 in poi, nella prima ripresa dal dopo guerra. Dopo la cosa è inevitabilmente continuata sulla stessa strada in crescendo.
Quindi per la generazione di mia nonna chi poteva avere un figlio geometra o ragioniere era già una bella conquista, per la generazione dei miei genitori una laurea per i genitori di adesso paradossalmente un lavoro come si deve, perchè quando niente vale niente....

Tutti quei "deve" che ho messo sopra (deve essere vestito così etc...) significano che poi si arriva a pagare qualsiasi costo pur di ottenere quel "deve", costo economico ma anche di permissività.
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Vecchio 21-04-2010, 21.47.14   #5
griselda
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Ho sentito in tv parlare di "paghette" che pensavo fossero solo per i figli degli Agnelli e company. Poi magari a quelli non le danno.
Ho sentito cose anche tipo più di 100/150 euro a settimana
Forse sono fuori dal mondo, forse non guadagno abbastanza e mi pare una esagerazione (se uno ha 2 figli serve quasi uno stipendio da operaio) o forse gli intervistati hanno esagerato perchè c'era la telecamera.

D'altro canto se hai una figlia e non le ricarichi il telefonino se va bene vende foto di nudo dal cellulare, se va male...

Non è un buon momento per essere genitori, ma il primo passo (soprattutto per i genitori di figli più piccoli) è non avere la necessità di dimostrare qualcosa attraverso i figli.
Per capirci un grossissima fetta della degenerazioni moderna è nata quando i genitori magari si privavano di tutto ma il figlio non poteva andare a scuola vestito peggio del figlio del vicino o con uno zaino meno costoso etc.. (esempi eh, ma poi vale su tutto il discorso).
Questo accade a tutte le età in forme diverse, non sempre con i soldi ma la dinamica è la stessa.
Il figlio deve essere vestito così
Il figlio deve fare lo sport così
Il figlio deve suonare uno strumento così
Il figlio deve diventare dottore

etc.....

Tutto quello che questi genitori non sono potuti essere non hanno potuto fare, ma sto già parlando di 2 0 3 generazioni fa, in sostanza dei genitori dagli anni 50/60 in poi, nella prima ripresa dal dopo guerra. Dopo la cosa è inevitabilmente continuata sulla stessa strada in crescendo.
Quindi per la generazione di mia nonna chi poteva avere un figlio geometra o ragioniere era già una bella conquista, per la generazione dei miei genitori una laurea per i genitori di adesso paradossalmente un lavoro come si deve, perchè quando niente vale niente....

Tutti quei "deve" che ho messo sopra (deve essere vestito così etc...) significano che poi si arriva a pagare qualsiasi costo pur di ottenere quel "deve", costo economico ma anche di permissività.
Preciso, preciso, il bello è che ho sempre detto, per gli altri eh, che il guaio dei figli sono i genitori, solo che erano parole morte.
Caspita è tutto vero hai fatto un disegno che più veritiero non si può.
Anche chi come me non vorrebbe mai alla fine si fa tirare dentro in qualche modo o per una cosa o per l'altra.
Mi domando spesso come facciano dei ragazzini che non sono figli di Onassis o Rockfeller si diceva ai miei tempi a poter fare tutto quello che fanno e avere sempre il cellulare in mano, vestiti all'ultimo grido....?
E poi chi anche non cedendo a questo ha il figlio/figlia che decide di arrotondare facendo cose fuori dalla legge o dalla morale.
Sì è proprio un brutto momento per fare i genitori sopratutto perchè non siamo ancora diventati adulti noi.
Dobbiamo proprio tutti tenere d'occhio quel "deve" con cui ci impicchiamo da soli
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Vecchio 22-04-2010, 17.07.51   #6
Sole
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Forse non c'entra nulla ma visto la piega del discorso lo racconto.
Un giorno ero in autobus ed inevitabilmente sentivo parlare due ragazzetti vicino a me, avranno avuto si e no 16/17 anni. Uno era vestito di tendenza con pantaloni calati, capello lunghetto davanti agli occhi ecc ecc. L'altro più curato, per niente sbragato, e capello corto. Il "capello corto" diceva che per settembre aveva in programma di fare un viaggetto in inghilterra e che per fare questo avrebbe dovuto mettere abbastanza soldi da parte durante l'estate, di quelli che gli davano per la paghetta oltre un lavoretto estivo dopo la fine della scuola, e poi la differenza eventualmente l'avrebbero messa i genitori. Lo sbragato in tutta risposta gli ha detto che non ce l'avrebbe mai fatta, avrebbe dovuto rinunciare all'estate e al mare e a tutto quello che di bello c'è per l'estate a quell'età. La risposta dell'altro è stata: ma si, se ti interessa si fa.

Lo racconto per dire che anche io vedo un momento drammatico per educare i figli, non solo perchè vengono sempre più a mancare i valori e il valore delle cose ma perchè per quanto vuoi educare la società è quella che è e fuori il mondo bisogna viverlo.
Però penso che sia tuttavia ancora possibile far crescere un ragazzo sano se ci si ricorda del suo bene e quello dell'autobus era un esempio.

Il bisogno di sballarsi c'era anche quando ero ragazzina io, c'è dagli anni 60, ma era la società diversa, l'educazione.. solo che allo stato attuale se prima erano un gruppo gli sbandati, adesso gli emarginati sono quelli che vogliono guadagnarsi il viaggio in Inghilterra.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 22-04-2010, 19.26.22   #7
MaxFuryu
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A riguardo ho sempre pensato che ci fosse connessa anche la questione della responsabilità e della fiducia.
Dare delle responsabilità ai figli, equivale anche a dare fiducia, ed è questo un grosso problema per i genitori, i quali giustamente vorrebbero avere tutto sotto controllo, e se potessero priverebbero di qualsiasi scelta personale i figli, pur di non farli sbagliare. Eppure ci sono esperienze che prima o poi tutti i ragazzi fanno, che i genitori ne siano al corrente o meno, a volte è molto peggio fare degli errori nell'età sbagliata, sia troppo giovani che troppo grandi.
Essere superprotettivi equivale a dire: "tu fai quello che dico io, e tutte le cose belle le fai grazie a me, e ogni tuo sbaglio è uno sbaglio mio", facendo così si sollevano i ragazzi da qualsiasi responsabilità e anzi si impongono degli obblighi che nella maggior parte dei casi sfociano con la voglia di ribellione o di evasione.
al contrario naturalmente non si può lasciare un ragazzo con responsabilità maggiori di quelle che può gestire.
In sostanza volevo dire che per quanto difficile sia rendersi conto del grado di maturazione dei propri figli, farlo in modo corretto eviterebbe tante cose spiacevoli, forse non certe esperienze che purtroppo sono quasi inevitabili (non mi riferisco alle cose più gravi).

ho conosciuto 2 tipi di ragazzi, quelli con tanta libertà e quelli al contrario senza fiducia, ho assistito a sere in cui entrambi i tipi ad esempio hanno bevuto più del dovuto e magari non si sentivano di guidare, i primi hanno potuto dire: "mi sdraio in macchina e quando mi sveglio me ne torno a casa, avviso i miei". i secondi erano quelli che avevano il genitore al telefono: "è tardi, torna subito ecc...ecc..."
giovani certo, ma a volte incoscienti non solo per motivi propri, tutto sta nell'educazione.
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Vecchio 23-04-2010, 04.46.22   #8
Ombra
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Chi li ha mai visti 150 € a settimana di paghetta. A me ne hanno sempre dati 150 al MESE!!!
Forse che non mi sono perso per la povertà a cui mi hanno costretto?!
Comunque credo che molto influiscano anche modelli negativi. Quando la società non produceva c'era anche meno ricerca dello sballo a tutti i costi.
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Vecchio 23-04-2010, 09.51.01   #9
Edera
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Io ne conosco con 150 euro di paga alla settimana da studente. Devo dire però che questo non ha mai toccato droga o alcool, mentre io che una paga del genere non l'ho mai nemmeno sognata, in adolescenza ho fatto le mie.
Non credo sia un discorso solo economico, lo sballo è qualcosa che ha che fare con la necessità di addormentare la coscienza e di riempire un vuoto che non si percepisce finché non si arriva da soli a darsi una raddrizzata. Se si chiede a un giovane che fa uso di sostanze perché lo fa, non ti risponde: perché altrimenti sento il vuoto, ti risponde che lo fa perché gli piace e si diverte.
Solo se si riesce a fare quel saltino dentro se stessi ci si accorge del buco e delle sostanze che si assumevano per riempirlo. Prima di questo quello che si fa lo si fa pensando di volere davvero farlo.
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Vecchio 09-06-2010, 13.00.03   #10
griselda
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Ok età difficile genitori mancanti....ma i gestori di locali?
Non esiste una legge che vieta di vendere alcolici ai ragazzi sotto i sedici anni?
Allora perchè discoteche, bar, locali vari lo fanno fregandosene della legge? (il degrado è ovunque e avanza a macchia d'olio se lo si lascia avanzare)
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Vecchio 09-06-2010, 15.12.38   #11
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Ok età difficile genitori mancanti....ma i gestori di locali?
Non esiste una legge che vieta di vendere alcolici ai ragazzi sotto i sedici anni?
Allora perchè discoteche, bar, locali vari lo fanno fregandosene della legge? (il degrado è ovunque e avanza a macchia d'olio se lo si lascia avanzare)
La legge c'è eccome, ma non tutti la osservano e il motivo è molto semplice, il denaro.
Ogni bicchiere rifiutato è denaro perso.
Cmq al di sotto dei sedici anni è difficile che gli danno da bere, gliela leggono in faccia l'età. Il problema viene arginato dai compagni più grandi che vanno al banco e prendono per gli altri. Storia vecchia...
Mio figlio maggiore lavora in un bar aperto anche il sabato notte. Il prosecco scorre a fiumi, un bicchiere 5,00 euro! Tutti giovani ma maggiorenni. Quando non è convinto dell'età gli chiede il documento. A chi ha bevuto già troppo gli rifiuta la consumazione, ma quello poi va dal proprietario e magari la spunta su un altro bicchiere...
Il gestore vuole solo vendere, non vuole mettersi al posto della coscienza del cliente.
Onestamente non lo so se mio figlio fosse il gestore anzichè un dipendente come si comporterebbe. Io mi auguro allo stesso modo.
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Vecchio 09-06-2010, 16.31.42   #12
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La legge c'è eccome, ma non tutti la osservano e il motivo è molto semplice, il denaro.
Ogni bicchiere rifiutato è denaro perso.
Cmq al di sotto dei sedici anni è difficile che gli danno da bere, gliela leggono in faccia l'età. Il problema viene arginato dai compagni più grandi che vanno al banco e prendono per gli altri. Storia vecchia...
Mio figlio maggiore lavora in un bar aperto anche il sabato notte. Il prosecco scorre a fiumi, un bicchiere 5,00 euro! Tutti giovani ma maggiorenni. Quando non è convinto dell'età gli chiede il documento. A chi ha bevuto già troppo gli rifiuta la consumazione, ma quello poi va dal proprietario e magari la spunta su un altro bicchiere...
Il gestore vuole solo vendere, non vuole mettersi al posto della coscienza del cliente.
Onestamente non lo so se mio figlio fosse il gestore anzichè un dipendente come si comporterebbe. Io mi auguro allo stesso modo.
Per me il limite ai sedici anni è già troppo basso, non hanno ancora la coscienza formata per avere accesso a certi articoli... certo che il denaro piace ma la responsabilità che poi chiediamo ai ragazzi non se la prende nessuno. Mah! Basta poco per diventare dipendenti di qualunque cosa abbiamo visto in altro 3D qui in forum e come tuteliamo i minori (gli uomini del domani) ? Dando loro da bere per vil denaro.
Comunque fosse solo un bicchierino di vino... invece no, super alcolici mischiati a altro di dolce per rendere più facile l'accettazione di qualcosa che il fisico sa che non fa bene.
Ed è inoltre una vergogna che i liquori e l'alcol in generale sia a portata di tutti e venduto senza problemi quando si sa benissimo che può dare assuefazione e rendere dipendenti.
E poi ci pensiamo evoluti si in campo tecnico siamo evoluti, abbiamo fatto evolvere le macchine ma noi stiamo involvendo.
Bravo al tuo ragazzo Diam
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Vecchio 09-06-2010, 16.40.02   #13
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Il gestore vuole solo vendere, non vuole mettersi al posto della coscienza del cliente.
E' vero che il gestore vuole principalmente vendere ma credo non sia suo compito mettersi al posto della coscienza del cliente anche perché se dovesse avere coscienza per tutti i clienti che non ce l'hanno...
Se un minorenne ubriaco gli chiede da bere è suo dovere rifiutarlo ma se e a chiederlo è un maggiorenne che magari regge bene l'alcool e questo poi lo passa al minorenne non può fare molto...

Mi vengono in mente anche tutti quei servizi di taxi che ti portano a casa quando sei ubriaco, alcuni locali lo mettono proprio a disposizione come un servizio del locale stesso, a volte anche autobus... Da una parte è un bene perché questi arrivano a casa fisicamente interi e non fanno danno a terzi ma dal punto di vista della coscienza? E' come dire : addormentati pure, calati nell' oblio tanto noi garantiamo per te... Non mi sembra molto sano.. Certo è che bisogna scegliere il male minore quindi...
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Vecchio 09-06-2010, 18.22.37   #14
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Qualche sera fa, ho visto in tv l'intervista di una ragazza che ha subito un trapianto di fegato a causa di un'epatite tossica fulminante (così l'ha definita lei) che ha avuto origine da mezza pasticca di extasy, (tralasciando la parte pubblicitaria dell'intervista), la cosa che ha poi cercato di ribadire è stato quanto poco ci voglia per rovinarsi la vita, rischiarla e addirittura perderla... nonostante questo sembra che l'età in cui i ragazzi iniziano a bere, fumare, e prendere certe porcherie si stia abbassando.. pero' vorrei anche dire che oggi, per me da genitore, è facile dire che certe esperienze vorrei che non toccassero mai mia figlia, dall'altra parte pero' mi rendo conto che non posso impedirgliele se dovrà/vorrà farle.. come io ho fatto le mie cretinate da ragazzina, perchè lei dovrebbe esserne esente? credo che al di là dei baristi proprietari dei locali, che ora non so con quanta facilità diano da bere ai minori di 16 anni, ma non credo che siano tutti delinquenti attaccati ai soldi e basta , (sono poi d'accordo con Edera, basta uno che nel gruppo sia sopra i 16 anni e il gioco è fatto) l'educazione deve venire dalla famiglia, per quanto difficile sia, e per quanto oggi viviamo in un mondo dove essere genitori è difficilissimo... pero' cercare di parlare coi figli, cercare di fargli capire che la vita è un e se se la giocano per mezza pasticca poi non si torna indietro.. e cercare di esserci come genitori (in tutti i sensi) ...
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Vecchio 09-06-2010, 19.09.54   #15
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Io sono stata una madre rompiballe con il grande. Da ragazzino lo controllavo spesso, lo chiamavo al cell e gli chiedevo dove si trovasse e subito arrivavo nel posto. La sera facevo la ronda anzichè stare a casa a guardare la tv. Poi parlavo con amici in giro, con altri genitori che lo conoscevano e mi informavano se lo vedevano, e con chi, e dove, insomma lui mi detestava perchè venivo a sapere tutto ancor prima che tornasse a casa.
Poi c'era l'ora della predica che andava sorbita fino all'ultima goccia...
Era come il tiro alla fune, un pò tiravo un pò mollavo ma mai crollare o vincere.
Questo ha dato i suoi buoni frutti, gli ha impedito di mettersi nei guai, di frequentare persone o locali che non mi piacevano.
Purtroppo mio marito è stato molto assente come padre ed io mi sono dovuta difendere da sola come meglio ho potuto.
Oggi è bravo ragazzo, serio, tranquillo, lavora e crede in alcuni valori. Non è proprio fuori pericolo, è ancora molto giovane e le insidie sono tante ma sta crescendo.

Io nella voglia di sballo ci metto pure nel conto un altro pericolo, la voglia della velocità. Motorini truccati, corse con le macchine, guida troppo sicura e veloce sono quei pericoli che stanno trasformando le nostre strade in cimiteri.
Il motorino a 14 anni, per me è troppo presto.
Nella fretta di fare crescere i nostri ragazzi rischiamo di non farli arrivare mai alla vecchiaia.
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Qualche sera fa, ho visto in tv l'intervista di una ragazza che ha subito un trapianto di fegato a causa di un'epatite tossica fulminante (così l'ha definita lei) che ha avuto origine da mezza pasticca di extasy, (tralasciando la parte pubblicitaria dell'intervista), la cosa che ha poi cercato di ribadire è stato quanto poco ci voglia per rovinarsi la vita, rischiarla e addirittura perderla... nonostante questo sembra che l'età in cui i ragazzi iniziano a bere, fumare, e prendere certe porcherie si stia abbassando.. pero' vorrei anche dire che oggi, per me da genitore, è facile dire che certe esperienze vorrei che non toccassero mai mia figlia, dall'altra parte pero' mi rendo conto che non posso impedirgliele se dovrà/vorrà farle.. come io ho fatto le mie cretinate da ragazzina, perchè lei dovrebbe esserne esente? credo che al di là dei baristi proprietari dei locali, che ora non so con quanta facilità diano da bere ai minori di 16 anni, ma non credo che siano tutti delinquenti attaccati ai soldi e basta , (sono poi d'accordo con Edera, basta uno che nel gruppo sia sopra i 16 anni e il gioco è fatto) l'educazione deve venire dalla famiglia, per quanto difficile sia, e per quanto oggi viviamo in un mondo dove essere genitori è difficilissimo... pero' cercare di parlare coi figli, cercare di fargli capire che la vita è un e se se la giocano per mezza pasticca poi non si torna indietro.. e cercare di esserci come genitori (in tutti i sensi) ...
Hai ragione su tutto perchè anche io la penso come te, eppure mi trovo davanti a cose che non avrei mai pensato, proprio perchè esiste il dialogo, perchè come genitori ci siamo, e tutto il resto che hai detto....
Il punto è che vale di più l'altra cosa che hai menzionato dopo: "se devono fare l'esperienza la faranno". Alla fine si finisce sempre e solo lì.
Però come abbiamo già detto altrove se magari l'età è un pochetto più alta è meglio, almeno io penso questo. Perchè con l'età si affrontano le cose anche in modo diverso.
In questo periodo ad esempio io non riconosco più mio figlio, anche se per carità è un bravo ragazzo ma è la sua mente che non riconosco è cambiato, sta crescendo ma paradossalmente pare più piccolo, non lo so spiegare, ma è l'adolescenza credo. L'educazione della famiglia anche quando c'è stata pare scomparire gli amici / le ragazze / il gruppo sono più importanti, ma probabilmente è invece ancora da qualche parte in attesa di esser messa in pratica e dovrei avere più fiducia e meno ansia, ma facile a dirsi ma difficile a farsi quando si è dentro a ballare.
Da me poi la cosa che mi da davvero noia è un bar, in cui i ragazzi vanno perchè il proprietario è il padre di un loro coetaneo....non puoi vendere alcolici ai ragazzini e come se lo facessi a tuo figlio.
Poi se uno è adulto non mi interessa basta che abbia la coscienza di non guidare faccia quel che vuole, affari suoi se non lede gli altri. Ma magari è stato un ragazzino anche lui e qualcuno non si è preso la briga di non dargli da bere...
E comunque tempo fa non mi ricordo dove l'ho letto, si diceva che in India per via che è colpa del Karma....si lasciava che avvenissero cose inammissibili solo perchè se gli capitava era così che doveva andare, questa cosa non mi è molto chiara. Ok non chiuderli in una campana di vetro ma neppure lasciarli fare quel che vogliono perchè tanto se deve succedere succederà.
Io credo che vada fatta prevenzione poi se nonostante questa succede uguale, ok doveva succedere. Ma esistono delle leggi che vanno rispettate almeno le poche che sono rimaste.
Ma comunque è un età difficile da vivere da genitori in questo periodo provare per credere recitava quel tizio
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Vecchio 09-06-2010, 19.56.57   #17
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Nella fretta di fare crescere i nostri ragazzi
Non so se siamo noi a farli correre ma sta difatto che ancora non hanno la coscienza formata che già hanno fatto un sacco di cose alle quali dovrebbero solo pensare o forse neppure.
Bere, correre come dici anche tu, e poi lo vogliamo lasciare in un angolo? No eh, parliamone e il sesso? Dai dove corrono? Chi li spinge e verso cosa?
A trent'anni cos'è saranno già stanchi di tutto?
Mah
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Vecchio 09-06-2010, 20.35.14   #18
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E' la società che ci fa correre, tutti quanti.
I ragazzi devono anche guadagnare qualche soldino da mettere da parte per fare un acquisto mirato. Devono lavorare guardando il futuro, una meta da raggiungere. Tutto e subito, tutto e facile se no poi gli viene la depressione... anche noi genitori ci siamo svilirizzati, non possiamo dire di no che poi creiamo frustrazione.

Mio figlio minore è un periodo che mi tormenta con le sue continue richieste e insoddisfazioni e critiche su tutto. Ieri mi ha fatto talmente svilire che gli ho detto con molta convinzione di andare a vivere da suo padre per un pò, che sono stanca di lui e delle sue lagne, non voglio più fare la madre a queste condizioni.
Lui ci è rimasto male, non si aspettava questa risposta. Oggi è più tranquillo e non l'ho sentito lamentare nemmeno un pò, così gli ho detto che può restare a casa con me. Io so che non è materialmente possibile che loro vadano dal padre ma il messaggio è stato recepito nel modo giusto, calma e rispetto reciproco, sono stanca al limite.
Ho usato il metodo Uno, un piccolo male per togliere male...
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Vecchio 09-06-2010, 20.55.58   #19
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Il motorino a 14 anni, per me è troppo presto.
Il motorino? Adesso con quella furbata criminal-commerciale delle minicar se un ragazzo (o una ragazza) ha i genitori che possono permettersi 20000 euro, per non esser da meno degli altri, a 14 anni è libero/a di stamparsi, con la sua bella macchinetta, su un muro.
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Vecchio 09-06-2010, 21.29.01   #20
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Il motorino? Adesso con quella furbata criminal-commerciale delle minicar se un ragazzo (o una ragazza) ha i genitori che possono permettersi 20000 euro, per non esser da meno degli altri, a 14 anni è libero/a di stamparsi, con la sua bella macchinetta, su un muro.
Si hai ragione, non le ho menzionate solo perchè sono talmente costose che se le possono permettere in pochi, mentre il motorino ce l'hanno praticamente tutti.
Da noi poi scarseggiano pure i controlli per il casco e le modifiche al motore ed i ragazzi hanno pure imparato a scappare al posto di blocco tanto sanno che i carabinieri non devono sparare ne inseguirli, come usava prima e qualche ragazzo ci ha rimesso così la pelle.
Che tragedie familiari, da brivido.
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Vecchio 10-06-2010, 13.26.55   #21
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Il motorino? Adesso con quella furbata criminal-commerciale delle minicar se un ragazzo (o una ragazza) ha i genitori che possono permettersi 20000 euro, per non esser da meno degli altri, a 14 anni è libero/a di stamparsi, con la sua bella macchinetta, su un muro.
Perlomeno adesso c'è il patentino, io ho avuto il motorino a 14 anni o poco più senza nessun bisogno di patente, anzi all'epoca non era neanche obbligatoria l'assicurazione. Mio padre me l'ha fatta fare lo stesso ed è stata una cosa poositiva perchè una volta mi è servita, anche se non si è trattato di una cosa grave.
Io non trovo che 14 anni sia presto di per se. Dipende da molti fattori, tra cui il rispetto delle norme e il buon senso dei ragazzi. Vero è che il traffico di adesso è diverso da quello dei miei tempi, ma è anche vero che i motorini sono molto più sicuri dei trabbicoli su cui andavo in giro io.
Penso che in condizioni sociali decenti sia invece importante che diventino autonomi negli spostamenti, anche se solo per quanto unn motorino può permettere. Ma se lo usano bene, per andare a sport o scuola eccetera non ci vedo nulla di male. Certo, anche in condizioni di norme rispettate il rischio incidenti esiste, ma noi possiamo insegnargli a tenere i rischi al minimo, non azzerarglieli. Poi ricordiamoci una cosa: la legge permette che si guidi a 14 anni, mica obbliga. Se riteniamo non sia il caso che guidino a quell'età basta dire loro di no. Se invece abbiamo difficoltà a dire loro no non possiamo però pretendere che lo faccia la legge al posto nostro.
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Vecchio 10-06-2010, 15.45.24   #22
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Se per motorino intendiamo una cosa a due ruote, niente passeggeri e velocità massima di 40Km orari sono d'accordo con te Ray.

Se per motorino intendiamo portare altra gente, velocità di 100 e forse pure passa km orari e la massa di un'auto per quanto piccola... per me 14 anni sono pochi. Mettiamoci pure lo spritz di moda....

Le minicar le vedrei a 18/20 anni con patente A, e solo a 21(se non di più) cilindrate più grandi.
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Vecchio 10-06-2010, 17.09.53   #23
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Un ragazzo anche se ha 14 anni non si accontenta del 50 ma va subito dal meccanico che anche senza un'autorizzazione del genitore potenzia il motore. E' un bel businnes in quanto i pezzi costano ed il motore fatto per sopportare prestazioni più limitate si guasta più spesso.
I ragazzini corteggiano i meccanici peggio delle ragazzine.
Spesso i padri sono d'accordo ad apportare piccole modifiche perchè un 50 è frustrante nella ripresa.
Anche mio figlio ha potenziato il suo a mia insaputa, poi lo ha depotenziato quando me ne sono accorta per poi ripotenziarlo quando ho abbassato la guardia...
I ragazzi sono tremendi, bugiardi, non rispettano le regole. Io ne ho risparmiati tanti agli incroci, vogliono passare per forza, sorpassano a destra, sono un pericolo costante.
Il casco è un optional, corrono il rischio del sequestro pur di non rovinarsi le pettinature a chiodino.
Dal venerdì sera alla domenica sera c'è l'allerta nei reparti di traumatologia degli ospedali. Ogni fine settimana ci sono incidenti di ragazzi con i motorini in età compresa fra i 14 e i 16 anni, e tanti perdono la vita, perchè a quell'età si pensa che le cose accadano sempre agli altri mai a se stessi, quando lo scoprono spesso è troppo tardi.
Io a mio figlio il motorino gliel'ho comprato a poco meno di 16 anni dopo tante insistenze, perchè lo vedevo troppo magro e distratto e avevo ragione.
Dopo nemmeno 20 giorni tornava da scuola con tanto di casco, forse il caldo o la fame svenne sul motorino svegliandosi mentre rotolava in terra, il motorino sull'altro lato della strada, di solito trafficata anche da camion, ma in quel momento non passava nessuno nemmeno per soccorrerlo. Non si fece nulla, riprese il motorino e tornò a casa. Un miracolo! E tutti gli altri?
E' un'età delicata, di crescita e troppa poca coscienza. Se si organizzano con i pulman o a piedi o in bici per qualche anno in più non è un male.
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Vecchio 10-06-2010, 19.25.53   #24
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Se per motorino intendiamo una cosa a due ruote, niente passeggeri e velocità massima di 40Km orari sono d'accordo con te Ray.

Se per motorino intendiamo portare altra gente, velocità di 100 e forse pure passa km orari e la massa di un'auto per quanto piccola... per me 14 anni sono pochi. Mettiamoci pure lo spritz di moda....

Le minicar le vedrei a 18/20 anni con patente A, e solo a 21(se non di più) cilindrate più grandi.
Attualmente la legge prevede che i minorenni non possano portare passeggeri, inoltre a seconda dell'età c'è il limite di cilidrata e relativa potenza e a mio avviso sono tarate abbastanza bene. Concordo con te sulle minicar, sarei un po' più lasco coi 40 all'ora... ma io abito in una città con molte salite ripide e tutti i motorini qui sono sempre stati un po' più potenti del solito. In realtà, più che la velocità, è necessaria un minimo di potenza in più. Qui c'è sempre stata una certa tolleranza su piccoli aumenti ma di fronte a grossi e pericolosi cambiamenti i sequestri piovevano. Adesso il problema non si pone, gli scooter escono dal negozio con tutta la potenza necessaria alla bisogna.

Si deve distinguere, parlo anche con Diam, tra ciò che è permesso e ciò che è illecito. Andare senza casco è illegale e qui da me non lo fa nessuno. Se lo fai ti pizzicano subito e sono guai grossi. Non ne vedo neanche uno senza casco. Stesso discorso per i motori truccati palesemente... poi forse alcune piccole modifiche passano inosservate, ma devono essere piccole.
Le norme che ci sono secondo me sono adeguate... basterebbe che vengano rispettate e fatte rispettare.
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Vecchio 10-06-2010, 19.59.27   #25
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Le norme che ci sono secondo me sono adeguate... basterebbe che vengano rispettate e fatte rispettare.
Dici bene Ray, ma il problema è proprio rispettare le norme.
Qui al sud le norme si rispettano poco perchè pochi sono i controlli. I ragazzi per loro natura sono portati a non rispettare le regole, gli organi di controllo preposti a farlo non ci sono, o sono insufficienti, se ti vedono fanno finta di non vederti, o ti vedono solo nel periodo estivo giusto per limitare l'incidenza di mortalità o di invalidità temporanea o perenne che costa allo Stato.
Non c'è una vera coscienza verso il rispetto delle regole e della vita stessa.
Qui il problema è come proteggere i ragazzi da loro stessi nell'età critica finchè non diventano abbastanza grandi per farlo da soli.

Da noi ci sono moltissimi centauri tutto l'anno dato il bel clima e le strade a tornanti che circondano l'Etna e le catene montuose di tutta la Sicilia, ma gli adulti sono attenti, corredati da tute e caschi ad alta protezione, quando muore uno di loro è una disgrazia, quando muore un ragazzo è un'imperizia.
Le nostre strade sono ormai piene di lapidi e fiori che io francamente proibirei, è peggio che andare al cimitero e nessuno le guarda più come monito per rallentare.
Stiamo diventando un Paese di vecchi, già che di bambini ne nascono meno, poi i giovani muoiono stupidamente per la voglia di sballo, tra alcol, droga e alta velocità.
Capite la mia ansia notturna.
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