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Vecchio 02-10-2010, 11.35.24   #1
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Predefinito Guida centrale

Sono di essere nella casa dei miei, mio padre dorme in uno dei lettini della stanza che ho abitato da ragazza, c'è stato un rumore nella notte, ho svegliato gli altri e siamo entrati da lui che malgrado il baccano e la luce accesa continua a dormire. Dico di uscire ora, perchè lo stiamo disturbando, ma lui si sveglia e prevedo che non dormirà più come succede a me. Mi rendo conto infatti che è ancora la una e mezza e ce ne torniamo a dormire.

Poi non ricordo l'intermezzo, lui dice qualcuno deve andare a Siracusa per lavoro, mia sorella mi chiede se le faccio compagnia, ma poi è mia madre che deve guidare, e noi dietro. La cosa strana è che la guida è al centro del sedile, il volante è al centro, e mia madre si sistema al centro. Anche io dovrei guidare in quel modo, il parabrezza è come quello di un aereo, la visuale è aperta, ma non si riesce ad andare avanti, mille difficoltà per avanzare, ma date dalla guidatrice, che che non ha feeling con la macchina, la strada è troppo vicina, e il percorso sfugge lo stesso alla vista. Mi sveglia il mio gatto, per fortuna sono già le cinque.
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Vecchio 02-10-2010, 14.00.03   #2
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Mio padre indica una cosa da fare, un viaggio, ma non lo raggiungo.
Questa volta nel sogno è chiaro il meccanismo delle figure parentali che sembrano altri da noi. E' mia madre, ma sono io, ma è mia sorella, in sequenza ciclica repentina, frazioni di secondo. Questo mi da la prova che le figure dei sogni sono parti di noi che abbiamo inglobato sullo stampo di quelle parentali. Anche mio padre è come se fossi io, gli ho girato il mio problema col sonno.

La cosa della centralità mi incuriosisce. Mi ricorda il cavallo, il motorino, la moto, dove di sta in groppa centralmente.
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Vecchio 02-10-2010, 14.20.31   #3
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La cosa strana è che la guida è al centro del sedile, il volante è al centro, e mia madre si sistema al centro. Anche io dovrei guidare in quel modo, il parabrezza è come quello di un aereo, la visuale è aperta, ma non si riesce ad andare avanti, mille difficoltà per avanzare, ma date dalla guidatrice, che non ha feeling con la macchina, la strada è troppo vicina, e il percorso sfugge lo stesso alla vista.
Prendi quello che senti sia giusto per te, mi è giunto dall'intuito la seguente immagine che come ho già detto è mera farina della mia soggettività e non fonda su altro che il mio pensiero.

La guida centrale come quella degli aerei mi fa pensare che il tuo inconscio ti suggerisce che tu hai un controllo delle cose lontane da te mentre quelle contingenti ti sono oscurate. Come il pilota non vede la pista in prossimità delle ruote dell'aereo, anche tu senti di non avere controllo sugli accadimenti prossimi, mentre per la pianificazione a lungo termine ne sei in grado. L'utilizzo di un sì fatto mezzo (una specie di aereo guidato su una strada) ti mette in difficoltà oggettiva, non è il mezzo giusto per guidare in strada. Se si trattasse di volare la guida centrale è efficace in quanto vedi il panorama tutto e non serve vedere in prossimità dei piedi. Così il mezzo utilizzato per procedere passo dopo passo è inefficace (fare la strada da un luogo all'altro) ma se usato per volare da quel luogo all'altro ti sarebbe utile.

Il percoso fugge alla vista perchè il mezzo non è adeguato al suo uso, il feeling è difficile per l'uso che ne vuoi fare.
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Vecchio 02-10-2010, 16.09.31   #4
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Sono di essere nella casa dei miei, mio padre dorme in uno dei lettini della stanza che ho abitato da ragazza, c'è stato un rumore nella notte, ho svegliato gli altri e siamo entrati da lui che malgrado il baccano e la luce accesa continua a dormire. Dico di uscire ora, perchè lo stiamo disturbando, ma lui si sveglia e prevedo che non dormirà più come succede a me. Mi rendo conto infatti che è ancora la una e mezza e ce ne torniamo a dormire.
Due coincidenze: la prima è che questa parte mi ricorda quando lui è morto l'abbiamo sistemato nel lettino che era mio dove dormivamo insieme io e te, la luce era accesa ed era un baccano. Ebbi discussione con la mamma al solito anche in quel frangente...
Quando finalmente siamo andati tutti a riposare era proprio l'una e mezza.

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Poi non ricordo l'intermezzo, lui dice qualcuno deve andare a Siracusa per lavoro...
L'altra: proprio stamattina la madre nostra mi ha raccontato di un episodio in cui lui andò a Siracusa e si portò lei e la sorella...
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 02-10-2010 alle ore 16.35.26.
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Vecchio 03-10-2010, 11.57.18   #5
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Così il mezzo utilizzato per procedere passo dopo passo è inefficace (fare la strada da un luogo all'altro) ma se usato per volare da quel luogo all'altro ti sarebbe utile.

Il percoso fugge alla vista perchè il mezzo non è adeguato al suo uso, il feeling è difficile per l'uso che ne vuoi fare.
Quello che hai intuito è assai forte e non riesco ad elaborarlo. Posso dire che è in me la tendenza a precorrere i tempi, nel lavoro è stata una costante, ho trasformato l'attività nei momenti giusti ma solo perchè avevo anticipato gli eventi, e c'è sempre qualcosa che coltivo parallelamente alla routine, che mi dia le basi per una nuova svolta, o alternativa.
Anche nei confrotni della morte cerco di fare lo stesso, sento dentro di me di dovermi preparare di continuo nel caso mi cogliesse all'improvviso. Chi ha vicinanza con me trova continuo stimolo al rapporto, difficlile che si annoi, ma questo ha un prezzo per l'amplificazione esagerata con cui vivo questo stato di proiezione nel futuro, la mia mente è accelerata, c'è l'ansia di dovermi distaccare dal momento, vedo come nemico l'attaccamento a ciò che già ho, e quindi devo rimotivarmi di continuo, mi dò la ricarica da sola, prima ancora che sia scarica, le fasi non sono umane.

Non so nemmeno io se c'entra il discorso, ma la tua pensata è notevole. Grazie Grey

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Due coincidenze: la prima è che questa parte mi ricorda quando lui è morto l'abbiamo sistemato nel lettino che era mio dove dormivamo insieme io e te, la luce era accesa ed era un baccano. Ebbi discussione con la mamma al solito anche in quel frangente...
Quando finalmente siamo andati tutti a riposare era proprio l'una e mezza.

L'altra: proprio stamattina la madre nostra mi ha raccontato di un episodio in cui lui andò a Siracusa e si portò lei e la sorella...
Non ho ricordo ne dell'una nè dell'altra cosa coscientemente, è un blocco solido la morte del papà e lo scontro con lui prima, come pure la mia assenza nell'ultimo periodo della sua vita. Tanto non ho voglia di scongelare, e di continuo egli è presente nei mie sogni, pacifico e accomodante. Non mi basterebbe il resto della mia vita anche se fosse lungo, vorrei potere accettare che sia così, non è colpa di nessuno, ma non è giusto che il mio tempo debba essere ancora rubato dalle dinamiche del passato. Io e papà ci incontriamo nel sogno, e man mano facciamo la pace. Infondo potrebbe essere una strada migliore della terapia, e fa meno torto alle mie energie. So da pò di tempo che devo accettare questi incontri, e ormai mi accade che vado a dormire preparata alle scene e agli incontri, ho perfino qualche momento di sogno lucido. Mi sto concendendo questa seconda dimensione come opportunità e serenamente, prima o poi forse metterò un pò di più nella coscienza. Saluti a Mimmetta bella, e alla sua Padrona

Ultima modifica di webetina : 03-10-2010 alle ore 12.08.52.
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Vecchio 03-10-2010, 13.34.05   #6
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...ma questo ha un prezzo per l'amplificazione esagerata con cui vivo questo stato di proiezione nel futuro, la mia mente è accelerata, c'è l'ansia di dovermi distaccare dal momento, vedo come nemico l'attaccamento a ciò che già ho, e quindi devo rimotivarmi di continuo, mi dò la ricarica da sola, prima ancora che sia scarica, le fasi non sono umane.

Non so nemmeno io se c'entra il discorso, ma la tua pensata è notevole.
Penso che hai centrato la questione, questa tua capacità di proiezione nel futuro ha in parte tolto energie al momento presente, al vivere il momento con tutta la sua semplicità, con tutta la sua potenza emotiva.

Scusami ancora, è OT quello che ti scrivo ma penso che tu abbia colto nel segno, quello che hai scritto c'entra eccome. I mezzi e gli animali che incontri nei tuoi sogni (cavalli, aerei, e quant'altro) sono trumenti che fanno parte di te, quello che è una costante è il suo utilizzo, il suo feeling. Tu sei in possesso di tutti gli strumenti. Il rapporto con i tuoi strumenti è il punto, il feeling di cui parli è il punto centrale. Hai un mondo interiore incredibilmente ricco ma non trovi la via per esprimerlo, per utilizzarlo.

Scusami ancora se ho espresso una mia opinione e se questa ti può aver causato frizioni non richieste. Cerco attraverso l'interpretazione dei tuoi sogni la via per uscire da un periodo (oramai troppo lungo) di autocastazione delle mie intuizioni. Oramai mi è chiaro che ho scelto i tuoi sogni per lavorare su questo mio aspetto che ho sacrificato per tanto tempo. Spero che questa mia scelta non sia un problema per te.

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Vecchio 03-10-2010, 21.08.43   #7
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Oramai mi è chiaro che ho scelto i tuoi sogni per lavorare su questo mio aspetto che ho sacrificato per tanto tempo. Spero che questa mia scelta non sia un problema per te.

Ma è bellissimo, due piccioni con una fava, tu esprimi il tuo talento, io accresco le opportunità di lavorare coi miei sogni . Che c'è di meglio, io ormai non riesco a fermarmi, a meno che qualcuno veramente non mi abbatta! Sto proprio a vedere dove mi porteranno questi viaggi con tutti questi veicoli, animali e non.
Grey per me sei una rivelazione, scrivi ciò che ti pare, tanto ciò che non mi serve non lo prendo, tranquillo, e non scusarti più di non essere più esperto, quì non credo qualcuno lo pretenda. Sto già ricevendo più di quanto mi aspettassi.
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