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Vecchio 12-01-2010, 16.56.53   #1
Enoch
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Predefinito Impossibilità di sognare in modo razionale

A tutti sarà capitato di rendersi conto di sognare.
Il problema è che a volte il sogno finisce quasi immediatamente dopo tento di "interagire" con gli eventuali personaggi che sono presenti.

L'ultima volta che mi è successo ho chiesto alla persona presente nel sogno chi fosse in realtà, invitandola a guardarmi negli occhi (ero alterato) nel darmi la risposta.
La risposta non è venuta ma quasi immediatamente l'immagine del sogno è scomparsa, mentre stavo guardando negli occhi la persona , lasciandomi "al buio".

Se invece proprio perchè è un sogno decido di fare cose assurde quale buttarmi da un burrone, oppure a volare , il sogno prosegue indisturbato.

Capita anche a voi? Se si, vi siete dati una spiegazione?

Una possibile spiegazione è che quando sogniamo la nostra mente razionale non è attiva, oppure chi stà sognando non siamo noi, ma qualcun'altro lo fà al posto nostro.

L'ultima frase non è stata chiarissima (anche perchè non ho io stesso le idee chiare al riguardo) ma spero renda l'idea.
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Vecchio 12-01-2010, 19.28.44   #2
Ray
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L'ambiente non è difficile da manipolare (puoi anche fartelo come ti pare), mentre i personaggi che incontri possono avere una certa autonomia, anche se magari si tratta di manifestazioni di qualche nucleo inconscio.
In ogni caso l'attenzione diretta può tendere a fare "rimbalzar" via dall'oggetto osservato o con cui si interagisce, mentre una indiretta può rendere le cose più semplici (non che sia semplice l'attenzione indiretta).
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Vecchio 13-01-2010, 00.10.26   #3
Kael
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Il "problema" suppongo sia che il sogno, essendo di per sè illusione, non è tollerato dalla parte razionale dopo che si è accorta di star sognando. Come se qualcosa dicesse insistentemente "non è reale", finchè il sogno appunto svanisce. Io infatti quando divento troppo cosciente, semplicemente mi sveglio.
Credo dipenda da una razionalità non ancora ben addestrata, nel senso che è lei che ostacola il resto del sogno se non è uno strumento che sappiamo controllare completamente.

Il famoso esempio per cui se ti dico "non pensare assolutamente al gatto", quasi sicuramente tu al gatto ci hai appena pensato..
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Vecchio 13-01-2010, 00.49.35   #4
griselda
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A me è capitato di rendermi conto di stare sognando proprio a causa di una discrepanza con la realtà, ma a quei tempi cercavo questo tipo di esperienze.
Devo dire che anche se c'erano delle cose illogiche tipo dita che si allungano, o il fatto che potessi volare o spostarmi dove volevo solo volendolo, non mi faceva svegliare. Mi svegliavo a fatica a volte e perchè volevo svegliarmi perchè avevo paura.
Invece era solito sfumare il sogno nell'incoscienza completa come se dopo un po' terminassi la benzina e non avendone più andassi alla deriva.
Ora invece non cercandoli più, se nel sogno mi capita qualcosa di anomalo non inerente alla realtà mi sveglio di colpo.
Questa cosa mi incuriosisce mica poco.
Per la relazione con altre persone in quei sogni non ricordo di averne avute dirette, ma mi era stato insegnato a non fissare mai niente ma di guardare tutto come se lo facessi con la coda dell'occhio, facile a dirsi ahahah non li hai gli occhi li.
Altro non mi viene.
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Vecchio 13-01-2010, 11.13.08   #5
Falketta
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Credo che una parte "razionale" sia vigile e presente anche quando sognamo.
Sennò, come potremmo renderci conto che stiamo sognando mentre stiamo facendo un incubo, riuscendo così a non farci travolgere dalla paura? Come potremmo decidere di aprire le braccia e volare via da una situazione spiacevole perchè "Tanto è un sogno e tutto è possibile?"
E' vero quello che leggo sull'attenzione diretta che fa svanire i sogni: le volte che ho tentato di prolungare un sogno gradevole che mi faceva stare bene sono soltanto riuscitata a farlo svanire!
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Vecchio 15-01-2010, 13.55.10   #6
Faltea
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In ogni caso l'attenzione diretta può tendere a fare "rimbalzar" via dall'oggetto osservato o con cui si interagisce, mentre una indiretta può rendere le cose più semplici (non che sia semplice l'attenzione indiretta).
Fisica...
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Vecchio 15-01-2010, 14.02.10   #7
Faltea
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Per me è difficile solo vedere le mie mani... ogni tanto riesco a muoverle davanti agli occhi, ogni tanto nulla, sono come di pietra.
L'altra sera stavo cadendo/svolazzando giù da un palazzo ed ho deciso (volontà) di volare.
Appena sono incappata in un'altro uomo-volatile, puff tutto buio.
Sempre quando incappo in qualcosa di non materiale, tutto sparisce. Anche il gatto l'ultima volta è sparito solo che poi non è diventato buio ma stile favola ha lascaito la nuvoletta di fumo

Mangio troppo pesante a cena?
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Vecchio 19-01-2010, 19.44.16   #8
Enoch
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L'ambiente non è difficile da manipolare (puoi anche fartelo come ti pare), mentre i personaggi che incontri possono avere una certa autonomia, anche se magari si tratta di manifestazioni di qualche nucleo inconscio.
In ogni caso l'attenzione diretta può tendere a fare "rimbalzar" via dall'oggetto osservato o con cui si interagisce, mentre una indiretta può rendere le cose più semplici (non che sia semplice l'attenzione indiretta).
A dire la verità non ho mai provato a manipolare l'ambiente del sogno.
A prima vista non mi sembra così facile da fare.
Quale è la tecnica da usare?
Semplicemente immaginare un luogo diverso o degli oggetti, ed essi appaiono automaticamente?

Per quanto riguarda l'attenzione in che cosa consiste fare attenzione in maniera indiretta, potresti essere più preciso o fare un'esempio pratico?
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Vecchio 19-01-2010, 20.05.15   #9
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Sembrerebbe che tutte le volte che dormiamo facciamo sogni, ma poi ce ne ricordiamo solo una parte.
Come mai?

Secondo me perchè il sogno non lo facciamo noi , tanto è vero che lo subiamo quasi passivamente, ma è la nostra seconda personalità che lo stà facendo (chiamiamola inconscio o mente irrazionale).

E' un poco come la storia del dr. jekill e mr. hide, il quale è schizofrenico, che non ha coscienza di cosa stà facendo o cosa ha fatto l'altra persona che è in lui.
Quindi se nel sogno l'inconscio è cosciente al 100% non possiamo ricordarci cosa stiamo sognando, d'altro canto se la nostra mente razionale è lucida al 100% non possiamo sognare poichè è l'inconscio che genera il mondo onirico.
L'unica possibilità di ricordarci i sogni è durante i momenti di transizione in cui una percentuale delle due parti è attiva.
Questo succede, ipotizzo, perchè non siamo perfetti e quindi non siamo un tutt'uno con le nostre componenti.
Se la parte razionare ed irrazionale di noi stessi fossero perfettamente integrate (e sapessero comunicare tra di loro) probabilmente potremmo ricordarci i sogni al 100% poichè non esisterebbero due personalità distinte di cui solo 1 può avere il sopravvento sull'altra, ma solo una.

Conclusione: siamo tutti schizofrenici?
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Vecchio 19-01-2010, 20.14.10   #10
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Conclusione: siamo tutti schizofrenici?
Bella domanda, se la guardi alla Gurdijeff direi di si, nel senso che un io non sa cosa fa l'altro io,perchè se ce ne uno al comando gli altri sono altrove, cioè non è che siamo come dr J. ma se tutti gli io fossero coscienti di se e degli altri saremmo in una condizione diversa.
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Vecchio 20-01-2010, 01.03.06   #11
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A dire la verità non ho mai provato a manipolare l'ambiente del sogno.
A prima vista non mi sembra così facile da fare.
Quale è la tecnica da usare?
Semplicemente immaginare un luogo diverso o degli oggetti, ed essi appaiono automaticamente?
E' una questione di desiderio, l'ambiente reagisce ad esso... più o meno.

La cosa dell'attenzione indiretta non mi viene semplice da spiegare... il guaio è che non sappiamo fare attenzione bene quando facciamo attenzione. Ci dimentichiamo di noi e finiamo nella (o sulla) cosa su cui stiamo facendo attenzione... e in un ambiente dove la materia è meno grossolana interferiamo maggiormente.
In pratica, se nel fisico quando faccio attenzione ad una sedia fatta di legno mi scappo tutto e finisco addosso alla sedia, questa non si muove (anche se la altero comunque) perchè è di legno. Ma immagina cosa succederebbe se fosse fatta di materia uguale o simile di quella della mia attenzione... o immagina che la mia attenzione fosse fatta di legno e riporta tutto nel mondo fisico. La travolgerei e smetterebbe di essere una sedia.

Più che diretta o inidiretta si tratta di imparare a fare attenzione restando dentro di noi... porre il centro dell'attenzione tra noi e l'oggetto osservato in modo da percepire entrambi. Dato come siamo abituati potremmo chiamarla attenzione indiretta, anche se non è proprio corretto.
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Vecchio 20-01-2010, 09.48.21   #12
Enoch
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Se ho capito bene il tuo pensiero, Ray, l'attenzione indiretta potrebbe essere paragonabile a come se dovessi 'attirare' dentro di me l'oggetto, non 'andare' io da lui ?

Non so che cosa centra ma a questo proposito mi viene in mente il famoso proverbio: "se la montagna non viene da Maometto, Maometto va dalla montagna"
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Vecchio 20-01-2010, 11.59.12   #13
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Se ho capito bene il tuo pensiero, Ray, l'attenzione indiretta potrebbe essere paragonabile a come se dovessi 'attirare' dentro di me l'oggetto, non 'andare' io da lui ?

Non so che cosa centra ma a questo proposito mi viene in mente il famoso proverbio: "se la montagna non viene da Maometto, Maometto va dalla montagna"
Nessuno dei due.

Se io parlo con te (facciamo finta che siamo di fronte) e il fuoco della mia attenzione è su di te, io non percepisco me stesso e ti perturbo, ti vengo addosso). Se il fuoco è su di me non ti capisco.
Ma se metto il fuoco tra me e te in modo da far rientrare nel campo percettivo sia me che te la perturbazione è minima, non ti invado ma continuo a percepirti.
E' una cosa che si può provare e imparare anche fuori dai sogni... se ci provi capisci cosa intendo (almeno spero).
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Vecchio 14-06-2010, 11.49.31   #14
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Sembrerebbe che tutte le volte che dormiamo facciamo sogni, ma poi ce ne ricordiamo solo una parte.
Come mai?
Riprendo una mia vecchia domanda, a cui stavo ancora pensando, aggiungendone un'altra:

La quantità di sogni ricordati è un indice affidabile del grado di sviluppo di una persona?

In poche parole: se mi ricordo tutto sono perfetto, se non mi ricordo niente sono un rottame?
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Vecchio 14-06-2010, 12.36.15   #15
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La quantità di sogni ricordati è un indice affidabile del grado di sviluppo di una persona?

In poche parole: se mi ricordo tutto sono perfetto, se non mi ricordo niente sono un rottame?
Non necessariamente, piuttosto è indice del tipo di orientamento di quella persona in quel momento e in genere del grado di comunicazione con l'inconscio. Quando si fanno certi lavori sui sogni, anche solo psicologicamente e sia da soli che supportati, i sogni aumentano. Aumentano anche in certi momenti per noi particolari, quando magari abbiamo qualcosa di particolare in lavoro, per poi ridiminuire quando siamo grossomodo in "equilibrio", ossia in condizione statica.
Chiaro che colui che si conoscesse del tutto non avrebbe bisogno di sognare, non dormendo perlomeno... perchè avrebbe libero accesso ad ogni parte di se, ma sta cosa che so già che alcuni la useranno per raccontarsela, va considerata come paradigma, come limite. In linea di massima la presenza di sogni indica un certo movimento nei lavori e un periodo fecondo.

Il discorso però andrebbe approfondito, queste sono indicazioni generiche che valgono quello che valgono.
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Vecchio 14-06-2010, 21.42.02   #16
Enoch
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Chiaro che colui che si conoscesse del tutto non avrebbe bisogno di sognare, non dormendo perlomeno... perchè avrebbe libero accesso ad ogni parte di se,
Ho sentito in rete un alchimista ( o presunto tale ) che dice di essere in continuo stato "REM" nel senso che il suo cervello produce le stesse onde del medesimo stato di sonno anche da sveglio.
Appena chiude gli occhi è già in grado di "sognare" e di avere visioni.
E' però da valutare se quello stato mentale non è da ricondurre solamente alle proprietà indubbiamente psicoattive dei preparati alchemici che introduce nel suo corpo oppure al fatto che ha sviluppato delle doti psichiche.

Sembrerebbe comunque che il corpo si rigeneri durante la fase REM.
Sarebbe quindi auspicabile che quella configurazione di funzionamento mentale duri il più possibile, almeno per quanto riguarda il fatto che dovrebbe ritardare l'invecchiamento.
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Vecchio 14-06-2010, 22.15.01   #17
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Sembrerebbe comunque che il corpo si rigeneri durante la fase REM.
Sarebbe quindi auspicabile che quella configurazione di funzionamento mentale duri il più possibile, almeno per quanto riguarda il fatto che dovrebbe ritardare l'invecchiamento.
Non credo sia questione di durata nel tempo ma di qualità del REM. Ci sono persone che dormono poco ma hanno un REM pieno che li ricarica in poco tempo, ed altri che dormono tanto senza ricaricarsi adeguatamente.
Ho letto al riguardo, bastano pochi minuti ma pieni nel REM, è da vedere da cosa dipende tale abbandono nel riposo assoluto della mente che fa connettere alla "fonte" per ricaricarsi.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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Vecchio 08-03-2011, 17.25.42   #18
Enoch
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Non mi aspetto una risposta, comunque vi sottopongo alcune mie "perle" oniriche.
Sembrano barzellette ma mi sono successe davvero.

Durante un sogno pieno di inseguimenti nei miei confronti per farmi la pelle (ed io altrettanto ) mi sono reso conto di essere in piena attività onirica.
Mi sono fermato, mi sono fatto raggiungere dai miei inseguitori e gli ho spiegato che non avevo più intenzione di "giocare" e di uccidere.
Loro mi hanno candidamente risposto: "ma a noi che ce ne importa, tanto se ci uccidi veniamo risuscitati al computer!"


In una altra occasione mi sono reso conto di sognare ed ho fatto una domanda al mio interlocutore facendogli notare che stavamo sognando .
Esso mi ha risposto che il mio super io si stava sbagliando!
Enoch non è connesso  
 


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