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Ermopoli
L'antica città della conoscenza |
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11-02-2007, 23.52.48
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#1
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Bannato/a
Data registrazione: 14-12-2006
Messaggi: 1,893
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La Morte
Dai processi di morte di prodotti si analizza quello che può essere il destino umano:
1) l'esistenza di tre "morti" (o di tre fasi critiche) prima che il "prodotto" abbia raggiunto il suo stadio finale;
2) una "preparazione" precede la prima morte;
3) ad ogni "trapasso" il prodotto soggetto al processo evolutivo è sottoposto ad un trauma, ad uno shock, che si va facendo sempre meno sentito e meno gravoso, così come sempre meno "pesante" diventa la relativa scoria;
4) il prodotto finito appartiene ad un "al di là" rispetto all'ambiente di provenienza. Perché possa conservare inalterate le sue proprietà e non subire contaminazioni, esso deve essere tenuto lontano dalle condizioni ambientali di origine;
5) le scorie, o sottoprodotti, vengono utilizzate come materia prima in un ciclo di trasformazioni a livello inferiore, fino alla loro riduzione a particelle elementari.
"Solo il quarto corpo segna il raggiungimento del massimo sviluppo che all'uomo è possibile nelle condizioni terrestri di esistenza. Esso è immortale nei limiti del sistema solare. La vera volontà appartiene a questo corpo. Esso è l''io' reale, l'anima dell'uomo, il padrone. È il principio attivo in rapporto agli altri tre corpi presi insieme". Da: "Vedute sul Mondo Reale" di Georges Ivanovic Gurdijeff (Leninakan 1873 - Parigi 1949).
Processi di estrazione: a) farina dal frumento; b) vino dall'uva; c) fibra tessile vegetale (lino e canapa) dalla pianta; d) metalli dai minerali; e) ferro dai suoi minerali.
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16-02-2007, 21.41.39
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#2
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Amministratore
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,695
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Ci sono Tradizioni che parlano di tre livelli di Iniziazione principali, ma comunque ai fini del discorso adesso non ci interessa.
Il punto tre << ad ogni "trapasso" [..] che si va facendo sempre meno sentito e meno gravoso, così come sempre meno "pesante" diventa la relativa scoria >> è valido solo dal nostro punto di vista, chi si trovi al 2° o 3° non farà meno fatica.... o proporzionalmente a ciò che è non avrà da eliminare meno...
Voglio porre l'attenzione sul fatto che nel primo passaggio c'è bisogno di più azione da fuori, nel secondo la maggior parte del lavoro è interno... cioè il prodotto ha acquisito le caratteristiche per lavorare, nel terzo passaggio c'è ancora bisogno di un "intervento" esterno, la tabella del vino è quella che lo rende meglio, la pigiatura e il passaggio che porta al mosto hanno bisogno di un intervento esterno, la fermentazione procede quasi da sola... poi c'è il travaso che il vino non fa da solo ovviamente.
Dovessi definire la cosa a livello umano userei termini come Risveglio, Pratica/Azione, Illuminazione.
Oggi molti confondono il Risveglio (di cui poi magari hanno dei barlumi) con l'Illuminazione...
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16-02-2007, 22.02.08
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#3
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
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ma a che fare anche con le sette tappe del loto?
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21-02-2007, 12.04.33
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#4
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Bannato/a
Data registrazione: 14-12-2006
Messaggi: 1,893
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ultimamente ho letto che l'illuminazione sarebbe soltanto una tappa intermedia di un cammino e cioè:
Intuizione, Iniziazione, Missione, Illuminazione, Metamorfosi, Risveglio e Divinizzazione della Materia
e risiamo ai sette livelli, non so se Astral intendeva questo indicando le sette tappe del loto.
interessante sarebbe di conoscere o riuscire a scoprire (attraverso che è più avanti) dove saremmo, se questo può avere senso.
cioè rassicurarsi oppure darsi da fare venendo a conoscenza del tratto di strada da percorre, che se no si potrebbe verificare per assurdo che chi immagina di essere al 7 livello non lo è e viceversa (lo so è improbabile ma non è detto)
Ultima modifica di 'ayn soph : 21-02-2007 alle ore 12.07.02.
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21-02-2007, 13.12.15
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#5
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Amministratore
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,695
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Oddio... come detto in un'altro thread da Ray potremmo dividere tutto per Pisolo, Brontolo, Eolo etc.... oppure, se adesso deicidessimo che il percorso spirituale è in 4 tappe e gli diamo nome brodo, minestrone, spaghetti, e fusilli.
Tutto si può fare quando si conosce la materia... però a volte vedo che alcuni moderni (e non mi riferisco ovviamente ad Ayn) hanno mania di inventare nuovi termini o classificazioni per poi alla fine dire le stesse cose ma molto, molto più ingarbugliate....
Per esempio... il termine Illuminazione corrisponde già a Metamorfosi e Divinizzazione della Materia... senza queste due cose non può esservi Illuminazione... ma dipende sempre che cosa si intende con una parola e cosa è realmente.
Il Risveglio non può essere dopo l'Illuminazione... se non inizio a comprendere chi sono, se non mi conosco, se non divento un individuo prima che cosa si Illumina?
Le sette tappe del loto corrispondono alla fine al Risveglio
Avere qualcuno che ci dica "sei qui" ammesso che sia possibile (perchè bisognerebbe trovare qualcuno in grado che sia disposto a farlo) sarebbe minimo inutile e pure controproducente.... avete presente quelli che per costituzione lavorano un paio di mesi, mettono via un pò di soldi e poi stanno a casa finchè non li hanno finiti?
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22-02-2007, 23.00.13
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#6
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
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intendevo il percorso del fiore, dalle radice, alla sbocciature del loto( illuminazione).
Comunque c'è anche una tappa prima del percorso, che è quella dove l'uomo non si accorge di nulla e vive diciamo soltanto nel materialismo.
Comunque è un discorso lungo, e può essere visto con varie sfumature, non è che rigidamente devono essere sette tappe
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22-02-2007, 23.19.19
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#7
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Amministratore
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,695
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Citazione:
Originalmente inviato da Astral
intendevo il percorso del fiore, dalle radice, alla sbocciature del loto( illuminazione).
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Ah ok, io intendevo il percorso orientale che ha tale nome, avevo capito che parlassi di quello
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12-04-2007, 12.35.21
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#8
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E' praticamente nato/a qui
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,030
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Citazione:
Originalmente inviato da 'ayn soph
Dai processi di morte di prodotti si analizza quello che può essere il destino umano:
1) l'esistenza di tre "morti" (o di tre fasi critiche) prima che il "prodotto" abbia raggiunto il suo stadio finale;
2) una "preparazione" precede la prima morte;
3) ad ogni "trapasso" il prodotto soggetto al processo evolutivo è sottoposto ad un trauma, ad uno shock, che si va facendo sempre meno sentito e meno gravoso, così come sempre meno "pesante" diventa la relativa scoria;
4) il prodotto finito appartiene ad un "al di là" rispetto all'ambiente di provenienza. Perché possa conservare inalterate le sue proprietà e non subire contaminazioni, esso deve essere tenuto lontano dalle condizioni ambientali di origine;
5) le scorie, o sottoprodotti, vengono utilizzate come materia prima in un ciclo di trasformazioni a livello inferiore, fino alla loro riduzione a particelle elementari.
"Solo il quarto corpo segna il raggiungimento del massimo sviluppo che all'uomo è possibile nelle condizioni terrestri di esistenza. Esso è immortale nei limiti del sistema solare. La vera volontà appartiene a questo corpo. Esso è l''io' reale, l'anima dell'uomo, il padrone. È il principio attivo in rapporto agli altri tre corpi presi insieme". Da: "Vedute sul Mondo Reale" di Georges Ivanovic Gurdijeff (Leninakan 1873 - Parigi 1949).
Processi di estrazione: a) farina dal frumento; b) vino dall'uva; c) fibra tessile vegetale (lino e canapa) dalla pianta; d) metalli dai minerali; e) ferro dai suoi minerali.
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Quindi questo lo stesso procedimento delle tre fasi Alchemiche? Come l'oliva, l'uva... l'uomo?
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12-04-2007, 14.00.17
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#9
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Partecipa agli eventi
Data registrazione: 18-03-2007
Messaggi: 1,164
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Ritengo sia puramente soggettivo il concetto di "stadi", dipende anche da che filone religioso, culturale o etico uno segua per definire il "chi sei".
Direi anche dal momento in cui uno si trova a vivere...
Ci sono varie teologie in merito, ognuna profonda a modo suo ed ognuna che aspira all'ascesa.
(I "corsetti" appunto... )
Varie correnti di pensiero che si seguono.. Stadi che portano a stadi.
Il confonto aiuta a capire il livello di Conosccenza che uno ha, confronto diretto che abbisogna di tempo per una reale "classificazione", sia su stadio personale (chi sono) sia su stadio esterno (chi sei).
Ma poi si rischia di cadere nel giudizio, positivo se è autocritica costruttiva, negativo se è sentirsi superiori ad altri....
Non credo nemmeno io che esista qualcuno che possa classificarti, dirti che sei al livello 2 o 3..
Ma poi alla fine del livello c'è il mostro come nei videogames?????
Suvvia...
Bah forse sono andata fuori tema.....
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12-04-2007, 14.33.28
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#10
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E' praticamente nato/a qui
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
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Citazione:
Originalmente inviato da Faltea
Ma poi alla fine del livello c'è il mostro come nei videogames?????
Suvvia...
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Si che c'è... e ha sempre più poteri.
Il paragone con le fasi dell'alchimia regge a mio avviso, operate le debite proporzini analogiche. D'altra parte dove vediamo scritto "morte" possiamo scrivere "solve" e così via...
E' chiaro che le "fasi" sono suddivisioni che ci aiutano a capire meglio, ma non sono così arbitrarie come si possa pensare, inoltre non sono neanche così distinte, come si diceva in "alchimia".
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12-04-2007, 19.09.41
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#11
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Partecipa agli eventi
Data registrazione: 18-03-2007
Messaggi: 1,164
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Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Si che c'è... e ha sempre più poteri.
Il paragone con le fasi dell'alchimia regge a mio avviso, operate le debite proporzini analogiche. D'altra parte dove vediamo scritto "morte" possiamo scrivere "solve" e così via...
E' chiaro che le "fasi" sono suddivisioni che ci aiutano a capire meglio, ma non sono così arbitrarie come si possa pensare, inoltre non sono neanche così distinte, come si diceva in "alchimia".
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La distinzione delle fasi è puramente legata al credo/culto/filone/idea che si persegue, se, come me, si è un miscuglio di tutto e si ha capito che alla fin fine sono tutte collegate... bé concordo totalmente.
Non vi è alcuna distinzione.
Sul concetto alchimia.... passo. Ho una conoscenza troppo limitata.
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03-11-2009, 19.22.50
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#12
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
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E' molto interessante questo thread, vorrei tirarlo su per vedere se ne può uscire ancora qualcosa di utile.
Prenderei soprattutto in considerazione la tabella del vino, che è quella che più si avvicina al processo alchemico. Tre morti come tre solve e coagula, tre corvi che appaiono in ognuna delle tre opere.
Corvo che rappresenta la putrefazione di cui vorrei parlare. Cos'è la putrefazione? E' quel calore interno che trasforma, perchè senza di lui il succo d'uva resterebbe sempre succo d'uva, non producendo nessun mosto...
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04-11-2009, 02.07.09
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#13
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 2,100
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Si parla di putrefazione del corpo quella fase di decomposizione che comincia immediatamente dopo la morte.
In particolare dopo la morte avvengono due fenomeni che sono l'autolisi, che è lo scioglimento dei tessuti dai propri prodotti chimici interni e la putrefazione che è la scissione degli elementi costitutivi dei tessuti operata dai batteri.
Durante la putrefazione si liberano dei gas dal caratteristico odore dovuto ad un composto chimico organico dal nome di putrescina e dalla cadaverina. Essi sono prodotti dalla rottura degli aminoacidi dei tessuti. E' particolare notare che la stessa cadaverina è sintetizzata dalle cellule vive e sane.
Oltre a questi composti vanno inclusi nei gas prodotti dalla putrefazione anche il metantiolo e l'acido butirrico.
Il fuoco fatuo è un fenomeno che può accadere in particolari condizioni in cui una miscela di metano, magnesio e potassio, a contatto con l'aria innesca una fiammata.
Ma vi sono forme anomale di decomposizione tipo la mummificazione che è dovuta ad una rapida disidratazione dei tessuti. La rapida evaporazione priva i tessuti dell'acqua necessaria per lo sviluppo dei germi della putrefazione.
Oppure la macerazione che è dovuto all'immersione dei tessuti in acqua. In questo caso non avviene una vera e proria putrefazione. Vi è anche la saponificazione che consiste nella formazione di adipocera ovvero di un sapone insolubile dall'aspetto oleoso lardaceo e dall'odore sgradevole. La saponificazione avviene in presenza di sali di calcio e di magnesio presenti nell'acqua o nel terriccio umido in cui si trova il cadavere e sopratutto in assenza di aria.
La corificazione è una trasformazione coriacea del copro cadaverico in modo da assumere l'aspetto del cuoio. Pare sia dovuto alle casse di zinco ermeticamente chiuse.
Per concludere la putrefazione ha bisogno di una giusta quantità di terra, aria e acqua per innescare il fuoco (fatuo).
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