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Vecchio 23-10-2007, 15.52.39   #1
dafne
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E' da un pò che ho questo rospo in gola...pensavo di postarlo in Gogna ma in realtà è solo la mia esperienza per cui trovo più corretto metterlo qui.
In volere è potere ho accennato a una psicoterapeuta che dovrebbe farsi un giro in città..grrr...che tormento..la questione è questa, ho due bambini, vivaci,uno più dell'altro, soprattutto il più piccolo.
Non ama le regole e le imposizioni e "reagisce" in modo diciamo poco ortodosso...salta per la classe si nasconde o fa il muso per un'ora..ok ogni tanto lancia qualche colore ..
Embè? direte voi? Embè è quello che ho detto anch'io in fin dei conti nella stessa classe ci sono diversi "soggetti irrequieti",un bimbo che scappa di classe dalle finestre(giuro giuro) un altro che passa magari mezz'ora ululando..ecc
Ma
C'è sempre un ma
Io sono separata e quindi, come non dirlo, i miei figli non sono troppo vivaci ma "disturbati"
Mi chiama la maestra d'italiano alla fine dell'anno scolastico ad agosto e mi dice in tre parole che per l'anno appena trascorso è riuscita ad arginare il problema (problema?) ma che per l'anno in arrivo non sapendo CHI sarebbe arrivato ad affiancarla non mi poteva garantire lo stesso tipo di collaborazione ( )che se il piccolo avesse continuato così e le altre maestre non fossero state comprensive come quelle andate (anche perchè insomma, ormai va IN SECONDA ELEMENTARE...come se fosse al liceo...) si poteva rischiare che vesisse fatta una segnalazione scolastica e che al bambino venisse affiancata una maestra di sostegno
No dico, non so se vi rendete conto di cosa significa affiancare a un bimbo una maestra di sostegno.
Io per l'amor del cielo ho sempre ammesso che i bimbi avevo uno scorretto modo di gestire le emozioni,(il più grande si chiude a riccio però, per cui non rompe i c...e le maestre non si sognano di fare segnalazioni guarda un pò...) io per prima ai primi giorni di scuola l'anno scorso ho chiesto un colloquio per presentare il piccolo e spiegare che l'approccio duro con lui scatena reazioni esagerate, non ho chiuso gli occhi sul problema e non ho neanche mai pensato che dovessero essere loro educatrici a risolverlo...ma una maestra di sostegno!
Bon,nota positiva, la maestra è una di quelle ultime rare
creature che fanno il loro lavoro perchè lo amano, mi ha spiegato che anche per lei la cosa è assurda ma che era già capitato e non voleva capitasse al mio bimbo...
allora, via di consulenze, psicoterapeuti al lavoro, per dirmi che il piccolo non ha disturbi (ma daaaaiiiii..)
quello che ancora oggi mi brucia un pochino però ragazzi è il fatto che se mio marito ci fosse probabilmente tutto questo non sarebbe successo, così come i figli iperattivi di coppie ancora assieme non suscitano alcun problema..tranne in casi davvero gravi...non lo trovo giusto, chi lo dice che avere entrambi i genitori in casa sia una garanzia che la crescita psicologica del piccolo sia corretta?
Uffa...per carità, a me è servito, portare loro ha messo in gioco me ma continuo a pensare al fatto che c'è la possibilità che il mio bimbo venga segnalato come "disturbato" (quando i soli disturbati siamo noi adulti) e che si ritrovi una maestra accanto solo per lui come se avesse un handicap (e poi magari chi l'handicap ce l'ha davvero resta solo perchè non ci sono i fondi..)
Non so ragazzi, al di la del sentirmi punta perchè se si comporta così non sono stata una buona madre trovo sia irritante che una situazione familiare complicata come quella di un genitore solo debba essere caricata anche del pregiudizio, ripeto, ho inteso che la maestra nel suo indicarmi un gruppo di psicoterapeuti ha voluto darci una mano, lasciando che potessi gestire io la cosa da fuori senza far intervenire la struttura scolastica, con tutto ciò che comporta e di questo le sono davvero grata ma chi non ha questa fortuna?
Io oggi vedo solo il positivo che è uscito e che sta uscendo ma dovevo dirlo anche perchè non credo di essere la sola ad essersi trovata ad avere problemi perchè sola.
Non è giusto, ecco, adesso posso andare oltre
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Vecchio 23-10-2007, 16.04.16   #2
turaz
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io sono figlio di genitori separati.
quando avevo 7 anni si separarono ma non sono mai stato un individuo "irrequieto" in classe.
non è la separazione in se a mio avviso l'importante
quanto se a tuo figlio non manchi qualcosa a livello interiore (dialogo e un pizzico di rispetto)
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Vecchio 23-10-2007, 16.08.54   #3
dafne
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Si certo Turaz ma il post non era su questo ma sul fatto che, a priori, se sei vivace in classe e i tuoi sono assieme, ok, note e comunicazioni, se i tuoi sono separati allora sei disturbato...
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Vecchio 23-10-2007, 16.23.37   #4
turaz
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non penso sia solo per quello amica mia.
sicura di non essere tu a continuare ad accusarti di quella cosa spostando l'attenzione?
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Vecchio 23-10-2007, 16.44.18   #5
jezebelius
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Mhm...non so da quale lato affrontare la cosa...ci provo..!
E' vero come spesso accade il " luogo comune" è quello che, oltre a tante altre cose, intralcia sia la vita singola e sia quella della collettività. Intralcia nel senso che molti vorrebbero, ad esempio, fare altro e si ritrovano a modificare il proprio atteggiamento più che per reale cambiamento, per conformazione...oserei dire....!
Non so però, facendo un volo pindarico, se anche in questo caso si possa parlare di " conformazione" di atteggiamenti visto che l'insegnante di sostegno - meno male che l'hai trovata brava - scatta quando per il bimbo/a si nota qualcosa che se non visto subito, potrebbe in qualche modo viziare il suo percorso di crescita.
Il dato, mi pare, è che ci sono - visto che è questo di cui stiamo parlando - bambini i quali sia a scuola, o anche a casa, si comportano in un certo modo.
Però, oltre al luogo comune guarderei anche altro e cioè che non è da escludere che forse la mancanza di uno o di entrambi i genitori possa avere delle conseguenze sulla crescita e sulla formazione del bambino. Queste ovviamente non è detto che non vi possano essere anche con la presenza dei genitori ci mancherebbe. Di fatto conosco una coppia la quale è stata " richiamata" per il comportamento del bimbo ( all'asilo tra l'altro) e a questo è stata affiancata l'insegnante di sostegno.
Che le cose, per questi settori " delicati", nel nostro paese non funzionino a dovere o anche abbastanza, non ci piove, è vero e la situazione avrebbe la necessità di essere " portata" a livelli normali, diciamo così. Ma, per altro verso, non dovrebbe piovere neanche sulla circostanza che in effetti si verificano situazioni di questo tipo ed i motivi possono essere i più disparati.
In questo dunque ci vedo anche una nota positiva, nel senso che è " meglio tardi che mai".
Secondo me da tutto ciò si potrebbe trarre, ulteriormente, uno spunto e cioè, senza sensi di colpa, affrontare la cosa nel miglior modo possibile cercando di prendere coscienza del fatto che il bimbo, forse, ha bisogno di altro se non di più. Non dico che il genitore che si trova in questa situazione ne sia l'artefice ma quanto meno è proprio a lui che questo tipo di " responsabilità" richiede il maggiore onere, anche se si trova in una condizione non perfettamente agiata o equilibrata con la presenza del partner, per cui tocca a lui fornire quel maggiore equilibrio compensando ciò che manca.
Molto spesso anche chi è in coppia, stabilmente intendo, non vede ciò soffermandosi solo sull'atteggiamento del piccolo e questo comunque è escluso dal "luogo comune"


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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 23-10-2007, 16.55.50   #6
dafne
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non penso sia solo per quello amica mia.
sicura di non essere tu a continuare ad accusarti di quella cosa spostando l'attenzione?
Spostando l'attenzione?
Ho paura a chiederti spiegazioni perchè finiremmo su un terreno che è oltremodo fuori dagli intenti di questo post, spiacente se è sembrato un "vi prego ditemi quanto sono povera e brava" in realtà come ho scritto da un fatto negativo (l'ipotetica segnalazione scolastica) ne è uscito fuori un momento di crescita. AL DI LA DI QUESTO continuo a ritenere assurdo che una separazione ponga dei bimbi in posizione disagiata rispetto ai compagni. Ho smesso di accusarmi nel momento stesso in cui ho deciso, la situazione era insostenibile mi sono fatta carico della mia scelta e avanti..che poi mi senta responsabile per l'atteggiamento scorretto dei miei bimbi..beh..sarei piuttosto cieca se lo negassi, i bambini apprendono i loro comportamenti da chi li alleva, punto. Su questo stiamo lavorando, ma il lavoro è mio Turaz prima di ogni altra cosa sono io che devo cambiare..non so se mi spiego bene..ma mi resta lo shock della maestra di sostegno (non ho nulla contro le maestre di sostegno per favore, solo che ci deve essere sempre un'esigenza reale dietro)
Per un bambino essere isolato dal resto della classe con una maestra tutta per lui non è un premio, specie se il bimbo è sensibile si sentirà un "diverso", questo io trovo assurdo, solo perchè ha avuto per genitori due bambini che han giocato a casetta
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Vecchio 23-10-2007, 17.04.43   #7
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tanto di cappello Dafne.
Sento cuore in ciò che dici.
Un abbraccio
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Vecchio 23-10-2007, 17.07.45   #8
dafne
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Mhm...non so da quale lato affrontare la cosa...ci provo..!
E' vero come spesso accade il " luogo comune" è quello che, oltre a tante altre cose, intralcia sia la vita singola e sia quella della collettività. Intralcia nel senso che molti vorrebbero, ad esempio, fare altro e si ritrovano a modificare il proprio atteggiamento più che per reale cambiamento, per conformazione...oserei dire....!
Non so però, facendo un volo pindarico, se anche in questo caso si possa parlare di " conformazione" di atteggiamenti visto che l'insegnante di sostegno - meno male che l'hai trovata brava - scatta quando per il bimbo/a si nota qualcosa che se non visto subito, potrebbe in qualche modo viziare il suo percorso di crescita.
Il dato, mi pare, è che ci sono - visto che è questo di cui stiamo parlando - bambini i quali sia a scuola, o anche a casa, si comportano in un certo modo.
Però, oltre al luogo comune guarderei anche altro e cioè che non è da escludere che forse la mancanza di uno o di entrambi i genitori possa avere delle conseguenze sulla crescita e sulla formazione del bambino. Queste ovviamente non è detto che non vi possano essere anche con la presenza dei genitori ci mancherebbe. Di fatto conosco una coppia la quale è stata " richiamata" per il comportamento del bimbo ( all'asilo tra l'altro) e a questo è stata affiancata l'insegnante di sostegno.
Che le cose, per questi settori " delicati", nel nostro paese non funzionino a dovere o anche abbastanza, non ci piove, è vero e la situazione avrebbe la necessità di essere " portata" a livelli normali, diciamo così. Ma, per altro verso, non dovrebbe piovere neanche sulla circostanza che in effetti si verificano situazioni di questo tipo ed i motivi possono essere i più disparati.
In questo dunque ci vedo anche una nota positiva, nel senso che è " meglio tardi che mai".
Secondo me da tutto ciò si potrebbe trarre, ulteriormente, uno spunto e cioè, senza sensi di colpa, affrontare la cosa nel miglior modo possibile cercando di prendere coscienza del fatto che il bimbo, forse, ha bisogno di altro se non di più. Non dico che il genitore che si trova in questa situazione ne sia l'artefice ma quanto meno è proprio a lui che questo tipo di " responsabilità" richiede il maggiore onere, anche se si trova in una condizione non perfettamente agiata o equilibrata con la presenza del partner, per cui tocca a lui fornire quel maggiore equilibrio compensando ciò che manca.
Molto spesso anche chi è in coppia, stabilmente intendo, non vede ciò soffermandosi solo sull'atteggiamento del piccolo e questo comunque è escluso dal "luogo comune"


io forse oggi non ho la capacità di esprimermi per bene scusatemi, quello che mi ha urtato è stato il trovarmi di fronte al fatto "tuo figlio è disturbante per cui gli diamo una maestra di sostegno" attenzione, maestra di sostegno non psicoterapeuta o comunque un'esperta in grado di seguirlo in un certo modo. In pratica, il bimbo disturba la lezione, la classe segue la maestra "normale" ma lui ne ha una sua che gli spiega la lezione con calma e nei tempi necessari...un bambino vivace non è un ritardato, ho apprezzato molto di più la maestra di scuola che mi ha detto PRIMA che si inneschi questo meccanismo vai da degli esperti così io (maestra) quando arriveranno le nuove colleghe e saranno disturbate da tuo figlio potrò dire che E' GIA' IN TERAPIA.
Oltre a questo ho notato con disappunto( bon forse avete ragione e me ne dovrei fregare..) che bambini con lo stesso comportamento ma con i genitori entrambi in casa non hanno avuto questo iter.
PS
scusa se lo sottolineo, ma genitori sono quasi sempre gli artefici degli atteggiamenti non corretti dei bimbi, specie così piccoli (poi intervengono amicizie ambiente ecc) questo non fa dei genitori dei mostri ma non è che mio figlio si è "inventato" che per attirare l'attenzione deve alzare la voce...
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Vecchio 23-10-2007, 17.21.10   #9
griselda
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Dafne
Sei stata fortunata anche se ti pare di no, la maestra che sarebbe subentrata non la conosceva nessuno e poteva essere ancora peggio della prima. Avrebbe potuto dare uno schiaffo a tuo figlio, come è successo al mio, il che sarebbe stato molto peggio ti posso assicurare. (piangeva e non voleva più tornare a scuola) Siamo tutti esseri umani e sbagliamo, ma prima di riuscire a predonare quella maestra mi sono fatta del male ed ancora devo fare attenzione quando ci penso.
Guardiamo ad oggi, hai ripreso in mano la situazione? Ecco Nessuno è perfetto ma possiamo renderci responsabili di noi stessi e rimettere mano a ciò che ci può essere sfuggito per mille motivi che la vita ci mette davanti. Ti sei tirata su le maniche ed hai agito senza piangerti adosso: quindi tanto di cappello!
Le scuole purtroppo sono stereotipate se esci dagli schemi sei diverso , ma lo stesso vale per tutta la società, il punto è non crederci e dare sempre il massimo in quello che si fa. Se si trovano errori si può sempre rimediare non siamo perfetti ma perfettibili.
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Vecchio 23-10-2007, 20.26.31   #10
Ray
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E' vero che i genitori sono quasi sempre i responsabili (non artefici) degli atteggiamenti scorretti dei figli, ma come dici Dafne, mica solo loro, anche gli altri ambienti contano e, guarda un po', contano anche i bimbi, i quali hanno una loro struttura particolare.

Se il tuo piccolo ha delle difficoltà a gestire determinate situazioni allora si che devi misurare il linguaggio... il messaggio quello deve restare (se sano) ma se ha difficoltà a digerirlo si deve fare per gradi.

Non sottovalutare la separazione... senza prendertene strane colpe, resta un evento decisamente importante nella vita del bambino e va tenuto in seria considerazione quando si analizzano atteggiamenti e comportamenti, Magari che tutti i separati si rivolgessero ad un professionista... (poi ovvio che ci sono professionisti e professionisti), fosse altro per dei consigli o dei periodici colloqui, magari per stabilire che va tutto bene (coi dentisti si fa no?). Se fosse un po' più diffuso sarebbe meno additato...

Discorso maestre di sostegno... la vergogna è quando invece di servire ai bimbi servono alle maestre. Ci sono situazioni dove sono necessarie o auspicabili ed altre situazioni dove le maestre semplicemente sono tropo rigide o pigre per fare il loro dovere: gestire la classe. E' difficile distinguere a volte perchè le due cose si mescolano...

Comunque non è che automaticamente se una maestra lo chiede il sostegno arriva. Non so come è nella tua regione, ti consiglio di informarti bene chi ha competenza su cosa, ma è probabile che per avere un sostegno serva una dichiarazion di handicap emesso da una commissione dell'azienda sanitaria locale (nei distretti sanitari ci sono le UOBA, unita operative bambini e adolescenti che hanno anche queste competenze).
Purtroppo in molti luoghi è prassi abusare di queste dichiarazioni per avere dei sostegni che altrimenti non sono previsti. In pratica, di fronte ad un disturbo per esempio del comportamento, per il quale NON E' PREVISTO NULLA, viene emesso certificato di handicap e così si può assegnare il sostegno (che a volte magari serve)... ma non è possibile che venga fatto senza l'approvazione dei genitori (a meno che il bambino non sia affidato a qualche ente, come il comune).

Mi rendo conto che la materia è complicata, però me ne intendo, se serve chiedete, eventualmente apriamo un tread specifico, purtroppo può servire a molti.

Ah, ricordati che a volte la soluzione più facile è cambiare scuola... (se le cose dovessero farsi "strane" per il bambino non è facile, soprattuto se ha amici).

Ho riletto e sto post è una minestra... tanti argomenti e nessuno approfondito... bon sono qua (intendo per le questioni "burocratiche"... per il bambino siamo tutti qua)
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Vecchio 23-10-2007, 21.14.02   #11
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sposo il discorso di Ray in pieno...
la cosa strana è che quando davvero necessita
un' insegnate di sostegno per problemi gravi (handicap)
pare ci siano mille difficoltà (ci sono stata dentro a sta cosa)

per come la penso dopo la scuola per diventare insegnanti
che sia di scuola materna fino ad arrivare all' università
questi ipotetici insegnanti dovrebbero imparare ad insegnare....
i tuoi sono vivaci e i motivi sono mille più uno...ma se solo
provi a chiedere ad genitori di bambini "tranquilli" sentirai risponderti che per l' insegnante sono bambini
chiusi che socializzano con difficoltà (non sempre eh
ma spessino è così...l' edeale è "farglieli" secondo il loro
desiderio )

critiche a parte
non trascurerei alcuni "segnali" che i bambini lanciano
mascherando bene che tuttavia rivelano un disagio
portato da tanti motivi...


__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 24-10-2007, 10.17.50   #12
dafne
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Ho riletto e sto post è una minestra... tanti argomenti e nessuno approfondito... bon sono qua (intendo per le questioni "burocratiche"... per il bambino siamo tutti qua)
Carisimo Ray...un minestrone
come hai ragione
ci ho passato tutta la sera a rimuginarci su, mi sono persino messa a tavolino carta e penna in mano.
Due sono le cose che mi hanno colpito ieri sera, che chi ha letto non ha capito per bene cos'è successo e il fatto che finito di scrivere non ero soddisfatta, manco per niente..
Sul primo punto, che non è stato compreso, ci ho pensato e in genere sono due i motivi per cui non ci si capisce (in genere) uno è che chi riceve il messaggio non è attento, due chi si esprime non si esprime per bene. Voi siete sempre molto attenti a ciò che viene scritto per cui, per forza di cosa, io non sono stata chiara. Eppure a me sembrava di aver raccontato con chiarezza..dopo un pò di elucubrazioni mi sono resa conto che, probabilmente, non ho scritto quello che volevo dire.
Altro campanello, un pò di mal di stomaco e la sindrome del ghiro (sonno da crollo sul letto alle otto) mi han detto chiaramente che quel messaggio andava compreso.
Intanto specifico per bene cos'è accaduto. Mio figlio più piccolo richiede alle maestre di scuola un sacco di attenzione, ha quello che viene definito "il rifiuto dell'autorità" per cui a regole imposte in modo rigido risponde con delle esplosioni di esuberanza che a volte sono sfociate in rabbia quando è stato ripreso duramente.(mi hanno anche detto che non sa distinguere le emozioni..bon su questo sto ancora cercando di capirci qualcosa) Bene, con la maestre di scuola ne ho parlato subito e il primo anno delle elementari è passato con qualche nota e reali e oggettive difficoltà solo con la specialista di musica. Avevo fatto una serie di colloqui nel mentre con la psicologa dell'Ussl che non ha fatto altro che dirmi che i miei figli erano ancora un pò scossi dalla separazione turbolenta e, soprattutto, dai traslochi che abbiamo fatto in successione, inoltre due maschi con il padre assente era "normale" si contendessero l'attenzione dalla mamma...fin qui tutto ok, la tipa mi ha tranquillizzato, mi ha detto "ci vuole tempo". Poi a giugno mi chiama la maestra di scuola e mi dice, appunto, che il piccolo dà troppi problemi e che si rischia che venga fatta una segnalazione alla scuola e che intervenga una maestra di sostegno. (a questo punto Ray non so dirti se ha calcato la mano e se effettivamente è possibile una segnalazione non per handicap ma per difficoltà comportamentali) A questa maestra riconosco il merito di avermi avvisata e di avermi indicato una struttura di sua conoscenza dove ho portato il piccolo ma dove mi sono messa in gioco per prima io e dove ho chiesto venisse "visto" anche il più grande. Ad oggi i colloqui con i bimbi sono già finiti, si sta passando alla fase "strategie con le maestre di scuola" mentre io continuo a colloquiare col counseler.
(anche se con voi viaggio più rapida.. )
Bene, chiarita la storia (spero) veniamo alle motivazioni. Ho scritto perchè mi ha irritato vedere, notare che il fatto che io fossi separata ha fatto passare direttamente i miei figli da vivaci a disturbati. Questo è quello che ho scritto, in effetti è così ma a mente fredda devo dire che ha anche un senso questa cosa, che ci sia un occhio di riguardo a situazioni zoppicanti come quelle di genitori separati..quindi?
Mi sono osservata, non ho scritto per sentirmi dire "ma che brava che sei" perchè avrei riportato esempi più lacrimevoli, non c'è neanche sotto il senso di colpa per la separazione, come ho scritto a Turaz ho le prove giorno per giorno che è stata la scelta migliore (il minore dei mali) non mi devo convincere di questo.
Quindi? Quel messaggio è li per dirmi qualcosa, qualcosa che mi irrita ma che non riesco a vedere in pieno.
Anche i miei si sono separati quando ero piccola, ho pensato fosse legato a questo, ho pensato anche che mi avesse fatto star male il presunto "fallimento" come genitore..ma..ho fatto un passettino ancora verso dentro e ho notato come solo i miei figli ad oggi riescano davvero a farmi scattare la rabbia. Quando litigano, quando si alleano e mi sfidano mi parte il furore..che poi a guardarlo bene altro non è che paura mascherata .
Ma di cosa?
Mi rendo conto che anche questo post è un altro minestrone ma ci devo capire qualcosa, ho la sensazione che ci sia dietro una questione molto importante, una specie di "tappo" emotivo.
mi fermo, lascio spazio a quanto detto...grazie ragazzi per aver saltato via il buonismo (tipo oh poverina..) è l'ultima cosa di cui ho bisogno.
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Vecchio 24-10-2007, 10.20.14   #13
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che chi ha letto non ha capito per bene cos'è successo
chi ha letto e risposto
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Vecchio 24-10-2007, 10.22.24   #14
dafne
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Vecchio 24-10-2007, 13.30.47   #15
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rifiuto dell'autorità?
mmm... che rapporto ha tuo figlio con il tuo ex marito?
non so se lo hai già fatto ma osserverei per bene (così a sensazione).
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Vecchio 24-10-2007, 14.04.19   #16
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rifiuto dell'autorità?
mmm... che rapporto ha tuo figlio con il tuo ex marito?
non so se lo hai già fatto ma osserverei per bene (così a sensazione).
lo vede una volta al mese quando lui (il padre) ha voglia...e lui (il padre) si impone sempre in modo brutale, ma con tutti non solo con lui (figlio)
va più d'accordo col piccolo che col grande comunque(il padre)
ora
cosa c'entra con me?
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Vecchio 24-10-2007, 14.07.19   #17
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ustika... la risposta è già li... bella e fatta...
autorità=padre...
tuo figlio rifiuta l'autorità perchè ci vede suo padre e ciò gli causa "shock"

associazione mentale di tuo figlio= tutte le autorità sono come papà quindi brutali nei miei confronti...
(ecco perchè mal sopporta i rimproveri)
turaz non è connesso  
Vecchio 24-10-2007, 14.40.09   #18
griselda
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ustika... la risposta è già li... bella e fatta...
autorità=padre...
tuo figlio rifiuta l'autorità perchè ci vede suo padre e ciò gli causa "shock"

associazione mentale di tuo figlio= tutte le autorità sono come papà quindi brutali nei miei confronti...
(ecco perchè mal sopporta i rimproveri)
Mi domando se non sia più l'atteggiamento nostro di madri che si oppongono con forza a questo modus del padre a non aumentarne il danno.
Se mio marito sbaglia nei confronti di mio figlio, se io mi metto dalla parte del figlio contro il marito questo ha un risultato.
Se mi schiero con il padre intervenendo sui figli facendogli capire che il papà ha un modo burbero di fare, ma che ha ragione e che gli vuole cmq bene ha un'altro risultato.
Poi posso anche parlare con il padre e spiegare ciò che lui non vede e suggerire di essere un po' diverso..... di impegnarsi anche lui ......
Per fare questo bisognerebbe mettere da parte il nostro vissuto però.... mettere da parte ciò che a noi non va bene dell'altro altimenti il messaggio forte e chiaro che passerà sarà il nostro sentire giusto o sbagliato che sia.
Spero che se ho detto cavolate qualcuno mi corregga, ho anche io a cuore questo discorso, sono una mamma e il libretto di istruzioni non ce lo danno al momento del parto.
Ci si impegna al massimo per essere dei buoni genitori ma a quando pare non è mai abbastanza.
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Vecchio 24-10-2007, 15.23.18   #19
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ci vuole a mio sentire "dialogo e collaborazione" tra tutti.
e soprattutto "chiarezza" e disponibilità a crescere tutti insieme mettendo da parte l'orgoglio di ognuno e ponendosi tutti sullo stesso ipotetico piano.
un dialogo aperto e schietto con il bimbo è a mio avviso utilissimo
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Vecchio 24-10-2007, 15.42.25   #20
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Mi domando se non sia più l'atteggiamento nostro di madri che si oppongono con forza a questo modus del padre a non aumentarne il danno.
Se mio marito sbaglia nei confronti di mio figlio, se io mi metto dalla parte del figlio contro il marito questo ha un risultato.
Se mi schiero con il padre intervenendo sui figli facendogli capire che il papà ha un modo burbero di fare, ma che ha ragione e che gli vuole cmq bene ha un'altro risultato.
Poi posso anche parlare con il padre e spiegare ciò che lui non vede e suggerire di essere un po' diverso..... di impegnarsi anche lui ......
Per fare questo bisognerebbe mettere da parte il nostro vissuto però.... mettere da parte ciò che a noi non va bene dell'altro altimenti il messaggio forte e chiaro che passerà sarà il nostro sentire giusto o sbagliato che sia.
Spero che se ho detto cavolate qualcuno mi corregga, ho anche io a cuore questo discorso, sono una mamma e il libretto di istruzioni non ce lo danno al momento del parto.
Ci si impegna al massimo per essere dei buoni genitori ma a quando pare non è mai abbastanza.
Carissima
il libretto se c'era me lo son perso ...hai ragione non bisognerebbe mai entrare in conflitto col coniuge specie se ha rimbrottato il bambino perchè altrimenti togli credibilità all'atro davanti al bimbo appunto.
Mettersi sullo stesso piano del bimbo non so, forse nel momento in cui si spiega qualcosa ma per come lo stanno spiegando a me bisogna sempre mantenere la posizione di genitori, quindi di adulti, senza però irrigidirsi troppo. I bambini hanno bisogno di regole, di paletti. Questa è un'altra cosa che mi sento dire spesso.
In effetti io sono stata lasciata molto più libera rispetto ai miei fratelli, ma questa libertà non ha fatto che farmi sentire persa....mentre mia sorellla per esempio si è sentita soffocare da mio padre che è piuttosto all'antica (ci sono 9 anni di differenza per quello lei lo ha vissuto di più) Come vedi non ci si azzecca mai
l'unica è raccogliere l'esperienza di chi ci è passato e cercare di osservare, come sempre, quali sono gli schemi appresi da piccoli che ripetiamo...
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Vecchio 24-10-2007, 15.54.25   #21
turaz
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mi infilo in punta di piedi ma volevo far presente un punto:
dafne...sei sicura che il tuo "sentirti persa" (insicurezza)non nasca da quello di cui parlavamo prima...?
Ossia che tuo padre per te è stato "assente" e quindi tu non avevi un'autorità di riferimento su cui basarti...?

ciauzz
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Vecchio 24-10-2007, 16.10.47   #22
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mi infilo in punta di piedi ma volevo far presente un punto:
dafne...sei sicura che il tuo "sentirti persa" (insicurezza)non nasca da quello di cui parlavamo prima...?
Ossia che tuo padre per te è stato "assente" e quindi tu non avevi un'autorità di riferimento su cui basarti...?

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Si infatti Turaz, sono stata più libera di mia sorella perchè papà non era più in casa e mia madre ci ha messo un pò a riprendersi, con un fratello e una sorella grande probabilmente pensava che fossi controllata lo stesso..
e pensa che questa pseudo libertà mi viene continuamente rinfacciata, come se io avessi avuto molto di più di lei.
Così come mi sottolineano sempre che sono stata l'unica che si è coccolato, per quello che può coccolare un orso...hehehehe
ma...in riferimento al post iniziale comincio a pensare che le liti dei miei figli mi urtano perchè mi riportano al tempo in cui tutto si è frantumato attorno a me ...anche se c'è altro attorno...
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Vecchio 24-10-2007, 16.32.12   #23
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pensa a questo:
tutti dicevano che tu eri la più" coccolata e bla bla bla" ma tu non l'hai vissuta così anzi...

che forse chi ti stava attorno non avesse diciamo così gli "occhiali" giusti per capire come stavi nel profondo da una parte e dall'altra che forse tu ti sia persa qualche pezzo nel frattempo proprio a causa di quel "malessere"?
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Vecchio 24-10-2007, 16.45.00   #24
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I bambini hanno bisogno di regole, di paletti. Questa è un'altra cosa che mi sento dire spesso.
Credo che il punto risieda nel non averli ricevuti se non ci sono stati insegnati, prima di tutto dobbiamo imparare a mettercerli da soli per poi poterli trasmettere.
Perchè dico questo? Perchè anche io sono cresciuta con troppa libertà, un padre assente, anche se c'era, e la mia educazione delegata alla madre unica voce in capitolo. I paletti non li ha mai messi e quando ha cercato di farlo non è stata in grado di farli rispettare, risultato non li ho appresi. Ora mi ritrovo con mio figlio a dare amore quando invece dovrei mettere un paletto, devo forzarmi di ricordare che fa crescere più un no che mille si e di fare la madre invece che l'amicona,o la"psicoterapeuta".
Ma sono sincera faccio fatica perchè non so deve attingere, se lavoro in automatico faccio guai e spesso mi ritrovo ad improvvisare se non ho prima lavorato su di me. Mi devo mantenere sotto stretta osservazione.
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Vecchio 24-10-2007, 16.58.22   #25
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Credo che il punto risieda nel non averli ricevuti se non ci sono stati insegnati, prima di tutto dobbiamo imparare a mettercerli da soli per poi poterli trasmettere.
Perchè dico questo? Perchè anche io sono cresciuta con troppa libertà, un padre assente, anche se c'era, e la mia educazione delegata alla madre unica voce in capitolo. I paletti non li ha mai messi e quando ha cercato di farlo non è stata in grado di farli rispettare, risultato non li ho appresi. Ora mi ritrovo con mio figlio a dare amore quando invece dovrei mettere un paletto, devo forzarmi di ricordare che fa crescere più un no che mille si e di fare la madre invece che l'amicona,o la"psicoterapeuta".
Ma sono sincera faccio fatica perchè non so deve attingere, se lavoro in automatico faccio guai e spesso mi ritrovo ad improvvisare se non ho prima lavorato su di me. Mi devo mantenere sotto stretta osservazione.
aspetta che ti stropiccio
è così
un esempio classico?
quando il nano vuole una cosa che non gli vuoi/puoi dare e inizia a sbraitare a picchiare i piedi a fare scene...dimmi che non ti è mai capitato
e a quel punto in altalena tra la rabbia per la scenata e il mal di pancia perchè i lacrimoni sono veri accidenti sai che il no è giusto ma magari cedi al si perchè non sai come gestire quel gran caos che è l'insieme dei tuoi sentimenti e dei suoi.
Il marito in quel caso può sostenere o, se lo hai scelto non troppo bene ti ritrovi a fianco la copia sputata del tuo papà mancato che...si gira e ti lascia li a gestire la cosa. Il nano ottine ciò che vuole,vince? NO facci caso, (lo vedo perchè me lo hanno fatto notare non perchè sono brava) l'interesse per la cosa ottenuta in quel modo svanirà in brevissimo tempo e di li a poco ci riproverà con altro.
Questo me lo hanno spiegato è un "mettere alla prova" mamma e papà, mettendo alla prova i genitori i figli si costruiscono in un certo senso i loro paletti interiori.
Se la darò sempre vinta al piccolo crescerà non solo pensando che basta imporsi per ottenere SUBITO una cosa ma anche che mamma e papà non sono nessuno..e addio senso dell'autorità..così perlomeno la vedo in questo momento..
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