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Vecchio 11-08-2010, 09.44.55   #1
Uno
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Predefinito La ripresa economica c'è, ma come?

Guardandomi in giro vedo che lavoro più o meno inizia a girarne, ma come ha detto un rappresentate locale di associazione artigiani, con cui condivido la tesi, si ricomincia a fare di più con meno.
In pratica le piccole aziende ricominciano ad aver commesse di lavoro, ma hanno paura ad assumere o a occupare anche provvisoriamente personale. Preferiscono fare meno lavoro, farlo con straordinari, far aspettare, magari pagare penali... ma non rischiano di prendere gente oltre ai soliti che hanno già in organico.
Questa è una situazione che più o meno esiste sempre, solo che normalmente se una azienda, piccola o grande che sia, riceve proposte ad un certo punto decide di fare piccoli passi oppure rifiuta il lavoro in più. Oggi si cerca di non rifiutare per i tempi di vacche magre da recuperare o che si temono per il futuro, ma non si investe in tal senso.
In soldoni le aziende vivono alla giornata prendendo quello che possono senza pianificare troppo.
Questo è un altro effetto di quella che io chiamo "crisi economica fittizia", paralizzare i medio-piccoli.
Comunque beghe politiche a parte (tipo elezioni anticipate e robe simili che influenzano sempre) qualcosa dovrebbe ricominciare a muoversi, man mano che sale il lavoro le piccole aziende devono decidere se ricominciare ad assumere o rifiutare.
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Vecchio 11-08-2010, 10.17.14   #2
Sole
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In effetti è un fenomeno che c'è sempre stato entro certi limiti solo che ad oggi così ne va della qualità del lavoro svolto. Passi per il ritardo che se un committente ha pazienza aspetta, ma il lavoro fatto ne risentirà. Troppi straordinari fan si che il lavoratore benchè possa prendere qualcosa di più nello stipendio abbia anche meno tempo per se stesso e a lungo andare logora soprattutto in certi settori. Per cui ripresa ma come sempre a scapito dei principi.. famiglia, crescita individuale intesa anche come semplicemente un hobbby.
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Vecchio 11-08-2010, 20.03.46   #3
filoumenanike
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"crisi economica fittizia"
Crisi economica fittizia???
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Vecchio 11-08-2010, 20.28.57   #4
Grey Owl
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Porto il mio esempio, nella ditta in cui lavoro il nuovo titolare (figlio del vecchio titolare) ha richiesto la CIGO (cassa integrazione guadagni ordinaria) e quando ha potuto, ha sottoscritto il contratto di solidarietà.
Anche se il lavoro comincia a girare il nuovo titolare non abbandona la vecchia via ma allo stesso tempo chiede di fare straordinari vicino la consegna. Inoltre il turn over è bloccato e quando scadono i contratti a termine non vengono rinnovati. Forse nella mia ditta si sta sviluppando un progetto di ristrutturazione che la crisi ha soltanto accelerato.

Una cosa positiva l'ha portata questa crisi, tutti i nostri conocrrenti hanno chiuso o sono in profonda crisi, costretti a ridurre gli organici.

Nel mio settore, l'editoria, la crisi è iniziata prima della crisi mondiale. Con l'accesso ad internet della massa, con iPad, e quant'altro, la carta stampata ha perso mercato, molti editori si stanno spostando sul web.
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Vecchio 17-03-2011, 17.41.21   #5
Astral
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Non so quanto si possa parlare di ripresa economica, forse per chi è sopravvissuto... per chi ha perso il lavoro o lo sta ancora cercando (stime intorno al 30%) non è un bel periodo, e sicuramente è ricchezza in meno che si crea.

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In effetti è un fenomeno che c'è sempre stato entro certi limiti solo che ad oggi così ne va della qualità del lavoro svolto. Passi per il ritardo che se un committente ha pazienza aspetta, ma il lavoro fatto ne risentirà. Troppi straordinari fan si che il lavoratore benchè possa prendere qualcosa di più nello stipendio abbia anche meno tempo per se stesso e a lungo andare logora soprattutto in certi settori. Per cui ripresa ma come sempre a scapito dei principi.. famiglia, crescita individuale intesa anche come semplicemente un hobbby.
Concordo, e come ho detto su altri topic ho notato che si fanno più straordinari con la differenza che qui non vengono pagati, al massimo ti fanno recuperare le ore se prendi un giorno di malattia oppure ti rispondono: se l'azienda chiude recuperiamo tutti.
10 ore di lavoro più 2, 3 che passi nei mezzi, significa uscire la mattina presto e tornare la sera tardi, ed andare a dormire perchè la mattina ti devi rialzare.

Citazione:
Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio
Porto il mio esempio, nella ditta in cui lavoro il nuovo titolare (figlio del vecchio titolare) ha richiesto la CIGO (cassa integrazione guadagni ordinaria) e quando ha potuto, ha sottoscritto il contratto di solidarietà.
Anche se il lavoro comincia a girare il nuovo titolare non abbandona la vecchia via ma allo stesso tempo chiede di fare straordinari vicino la consegna. Inoltre il turn over è bloccato e quando scadono i contratti a termine non vengono rinnovati. Forse nella mia ditta si sta sviluppando un progetto di ristrutturazione che la crisi ha soltanto accelerato.

Una cosa positiva l'ha portata questa crisi, tutti i nostri conocrrenti hanno chiuso o sono in profonda crisi, costretti a ridurre gli organici.

Nel mio settore, l'editoria, la crisi è iniziata prima della crisi mondiale. Con l'accesso ad internet della massa, con iPad, e quant'altro, la carta stampata ha perso mercato, molti editori si stanno spostando sul web.
Concordo, il futuro è nelle nuove tecnologie, nel web, anche io ho dovuto modificare il campo di lavoro.
Da un lato non è poi cosi negativo se si taglieranno meno alberi.
Il paese nostro dovrebbe incentivare l'industria del videogioco che altrove è la quarta risorso economica, dopo armi, cibo e medicinali!
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Vecchio 17-03-2011, 20.27.41   #6
Ray
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Guardandomi in giro vedo che lavoro più o meno inizia a girarne, ma come ha detto un rappresentate locale di associazione artigiani, con cui condivido la tesi, si ricomincia a fare di più con meno.
In pratica le piccole aziende ricominciano ad aver commesse di lavoro, ma hanno paura ad assumere o a occupare anche provvisoriamente personale. Preferiscono fare meno lavoro, farlo con straordinari, far aspettare, magari pagare penali... ma non rischiano di prendere gente oltre ai soliti che hanno già in organico.
Questa è una situazione che più o meno esiste sempre, solo che normalmente se una azienda, piccola o grande che sia, riceve proposte ad un certo punto decide di fare piccoli passi oppure rifiuta il lavoro in più. Oggi si cerca di non rifiutare per i tempi di vacche magre da recuperare o che si temono per il futuro, ma non si investe in tal senso.
In soldoni le aziende vivono alla giornata prendendo quello che possono senza pianificare troppo.
Questo è un altro effetto di quella che io chiamo "crisi economica fittizia", paralizzare i medio-piccoli.
Comunque beghe politiche a parte (tipo elezioni anticipate e robe simili che influenzano sempre) qualcosa dovrebbe ricominciare a muoversi, man mano che sale il lavoro le piccole aziende devono decidere se ricominciare ad assumere o rifiutare.
Porto il mio esempio personale perchè, oltre a confermare quanto dici, mi permette forse di approfondire l'aspetto psicologico della questione... aspetto che ritengo anch'io sia indotto e che rallenta di molto una possibile ripresa.

Devo prendere qualcuno a tempo determinato... non è che posso scegliere tra far fare straordinari (che comunque pago in una buona misura... la cosa del recupero è una fregnaccia, lo puoi fare con qualche ora, ma quando poi si accumulano prima o poi li devi tirare fuori) e assumere, devo proprio assumere. Anche perchè ci son le ferie estive da fare e noi garantiamo servizi continuati. Insomma serve il classico sostituto estivo più anche uno sfogo per il lavoro che è un po' cresciuto.
Finora, dato che si, c'era un piccolo incremento, ma non si sapeva per quanto e quanta roba effettivamente, concorde con tutti, non ho preso nessuno (e tutti si son fatti carico). Adesso però (non adesso, da qualche settimana) è evidente che non posso fare altro.

Osservandomi ho notato che ho delle forti resistenze a fare questa assunzione. Un po' sono sensate: la tipologia dei servizi che offriamo richiede una formazione specifica piuttosto ampia (per il nostro livello) e quindi mi secca sempre un po' l'assunzione a tempo determinato perchè si tratta sia di abbassare temporaneamente il livello del servizio, sia investire in formazione per qualcuno che poi molto probabilmente non posso tenere. Quindi tendo a prendere qualcuno se ho una seria speranza di poterlo poi confermare finito il giro delle sostituzioni, magari per un numero di ore inferiore. Negli ultimi due anni ci sono riuscito (quindi creando due posti di lavoro).
Però vedo che ho anche altre resistenze, che non trovano spiegazione nel razionale. I numeri parlano chiaro: devo assumere. Però ho un po' paura e credo seriamente sia indotta dalla situazione esterna.
Per carità, a mare le paure irrazionali e assumo. Ma il discorso è un altro: io credo di essere uno che, nella media della popolazione, è capace di osservarsi un minimo meglio. Nonostante ciò devo compiere una certa fatica per vincere le pressioni indotte. E comunque qualche danno hanno fatto (in altri anni avrei già qualcuno da un paio di settimane). Moltiplichiamo questo per praticamente tutti ed eleviamolo a potenza per tutti quelli che vanno dietro alla corrente senza farsi troppe domande e vediamo la ripresa che non abbiamo e potrebbe esserci.
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Vecchio 17-03-2011, 21.13.49   #7
Astral
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Porto il mio esempio personale perchè, oltre a confermare quanto dici, mi permette forse di approfondire l'aspetto psicologico della questione... aspetto che ritengo anch'io sia indotto e che rallenta di molto una possibile ripresa.

Devo prendere qualcuno a tempo determinato... non è che posso scegliere tra far fare straordinari (che comunque pago in una buona misura... la cosa del recupero è una fregnaccia, lo puoi fare con qualche ora, ma quando poi si accumulano prima o poi li devi tirare fuori) e assumere, devo proprio assumere. Anche perchè ci son le ferie estive da fare e noi garantiamo servizi continuati. Insomma serve il classico sostituto estivo più anche uno sfogo per il lavoro che è un po' cresciuto.
Finora, dato che si, c'era un piccolo incremento, ma non si sapeva per quanto e quanta roba effettivamente, concorde con tutti, non ho preso nessuno (e tutti si son fatti carico). Adesso però (non adesso, da qualche settimana) è evidente che non posso fare altro.

Osservandomi ho notato che ho delle forti resistenze a fare questa assunzione. Un po' sono sensate: la tipologia dei servizi che offriamo richiede una formazione specifica piuttosto ampia (per il nostro livello) e quindi mi secca sempre un po' l'assunzione a tempo determinato perchè si tratta sia di abbassare temporaneamente il livello del servizio, sia investire in formazione per qualcuno che poi molto probabilmente non posso tenere. Quindi tendo a prendere qualcuno se ho una seria speranza di poterlo poi confermare finito il giro delle sostituzioni, magari per un numero di ore inferiore. Negli ultimi due anni ci sono riuscito (quindi creando due posti di lavoro).
Però vedo che ho anche altre resistenze, che non trovano spiegazione nel razionale. I numeri parlano chiaro: devo assumere. Però ho un po' paura e credo seriamente sia indotta dalla situazione esterna.
Per carità, a mare le paure irrazionali e assumo. Ma il discorso è un altro: io credo di essere uno che, nella media della popolazione, è capace di osservarsi un minimo meglio. Nonostante ciò devo compiere una certa fatica per vincere le pressioni indotte. E comunque qualche danno hanno fatto (in altri anni avrei già qualcuno da un paio di settimane). Moltiplichiamo questo per praticamente tutti ed eleviamolo a potenza per tutti quelli che vanno dietro alla corrente senza farsi troppe domande e vediamo la ripresa che non abbiamo e potrebbe esserci.

Un meccanismo questo che sicuramente esiste, e che forse tu ne rendi conto, altri o la maggior parte no.
Credo che l'influenza esterna possa essere data dal fatto che le cose potrebbero peggiorare, e si è più prudenti ad assumere pure se serve, perchè magari si pensa che serve lavorare in quel momento e poi potrebbero tornare periodi morti.
Ovviamente queste domande se le pongono gli imprenditori con gli scrupoli e che come dici tu tengono comunque a mantenere lo stesso livello del servizio (ritorno d'immagine dell'azienda, e conservazione utenza).

Si ci sta... non entro in merito poi in altri meccanismi senno diventerei pesante ed andrei ot.

Vorrei aggiungere che tale meccanismo succede anche nel campo immobiliare. C'è chi ha il denaro e può permettersi di comprare una casa, ma ha paura ad accedere ad un mutuo oppure se sono risparmi preferisci tenerli piuttosto che investirli su un immobile.
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