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Vecchio 22-03-2008, 18.25.05   #1
RedWitch
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Predefinito Mestieri scomparsi o quasi

Sarebbe carino, se vi va, anche attraverso le nostre esperienze di bambini, ricordare, quei mestieri, che abbiamo avuto la fortuna di conoscere e che oggi purtroppo, complice la grande distribuzione, e una società che non lascia più loro spazio, stanno scomparendo (o sono scomparsi).

Comincio io.. da bambina ( e un po' oltre), quando andavo al cinema, c'era tra il primo e il secondo tempo l'intervallo. A quel punto, arrivava l'omino della merenda (non ho idea di come si chiamasse), ma chi non se lo ricorda? Arrivava con il suo carrettino carico di pop corn, del famoso cornetto e le bibite zuccherose e per i bambini era un momento di festa, con 1000 lire si prendevano i pop corn, o il gelato..
Purtroppo, almeno qui da me, non li ho più visti, ormai in tutti i Multisala ci sono i bar (carissimi oltretutto), e anche , in quei pochi cinema piccoli che sono rimasti non esiste più nè l'intervallo nè l'omino della merenda.

Altra figura, sempre per rimanere al cinema era l'addetto alla proiezione dei film, che nessuno vedeva mai, se non la sua ombra da dietro la stanza in cui veniva proiettata la pellicola. Mio nonno faceva questo mestiere, e mi raccontava quanta attenzione servisse per inserire bene le pellicole (oggi sono è tutto in digitale anche al cinema credo), e anche le pubblicità dovevano essere inserite "a mano" prima dello spettacolo.

Un altro ricordo che conservo, anche se più recente è quello del negozietto di alimentari in un piccolo paese di campagna, la proprietaria, che preparava per noi ragazzini il panino per merenda.. in quel negozio c'era un po' di tutto.. frutta, verdura, prodotti per la pulizia di casa e della persona, formaggi, salumi, scatolame.. quando ero bambina esistevano anche qui in città questi piccoli negozi, oggi purtroppo sono rarissimi.

Ce ne sono tanti altri...

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Vecchio 22-03-2008, 18.50.24   #2
Grey Owl
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Davanti al cinema Ariston del mio paese c'era sempre una vecchia signora col carretto che vendeva lupini, brustoline, mais tostato, gazzosa, rotelle di liquerizia, mentine, noccioline.
Ricordo l'arrotino che passava con una ape-car modificata con dietro la mola per arrotare i coltelli.
Ricordo il cocomeraio che vendeva fette di anguria davanti al campo di calcio del paese.
Ricordo il cantastorie(viulan) il giovedì al mercato vicino all'edicola di piazza.
Ricordo il venditore di pentole che urlava alle signore durante il mercato.
Ricordo il venditore di porchetta che iniziava la cottura il mercoledì pomeriggio per la vendita il giovedì.
Ricordo il contadino con le uova e le galline lungo la carreggiata del suo podere.
Ricordo il casaro con i maiali fare il formaggio (parmigiano reggiano).
Oramai tutti o quanti mestieri scomparsi, assorbiti dalla industrializzazione.
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Vecchio 22-03-2008, 22.10.33   #3
griselda
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Da me in città al cinema c'era l'omino che fine primo tempo vendeva i gelati e le bibite che aveva in un contenitore che teneva a tracolla ed in mano una pila per muoversi nel buio nel caso fosse ancora in sala alla ripresa del film.
Poi c'era l'operatore che di solito dormiva in una stanzetta attigua.

Poi c'era l'ombrellaio, l'arrotino, quello che raccoglieva le pentole vecchie, quello che ritiirava carta e cartone ferro.
Il gelataio che faceva il gelato in proprio e quando lavorava si sentiva un profumo in tutta la via e vendeva dal retro attraverso un piccolo vetro che dava sulla strada.
Poi c'erano le lavanderie dove si lavavano le lenzuola e le si ritirava lavate e stirate.
Per ora non mi viene altro ma di sicuro ci sarà.
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Vecchio 22-03-2008, 22.55.53   #4
Shanti
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Un altro ricordo che conservo, anche se più recente è quello del negozietto di alimentari in un piccolo paese di campagna, la proprietaria, che preparava per noi ragazzini il panino per merenda.. in quel negozio c'era un po' di tutto.. frutta, verdura, prodotti per la pulizia di casa e della persona, formaggi, salumi, scatolame.. quando ero bambina esistevano anche qui in città questi piccoli negozi, oggi purtroppo sono rarissimi.
Ho uno di questi negozietti che sembrano piccoli bazar proprio sotto casa, un altro a nemmeno 100 m. e li trovo comodissimi, qui da me sono tutti situati nelle viuzze minori mentre per tutta la via del centro sfavillano supermercati e negozi di lusso di ogni tipo con prezzi da capogiro, anche per questo penso che queste piccole attività riescano a sopravvivere da così tanto tempo.
Un'altra cosa che mi ha stupito da quando vivo qui è vedere passare i camioncini con tanto di megafono a vendere la verdura fresca, oppure abbigliamento e cose per la casa.
Qualche tempo fa passeggiando in un paese qui vicino sono passata davanti a una vetrina da cui si vedeva una stanza arredata come un grande salone, con mobili in legno rustico, non riuscivo a capire che cos'era, sembrava un'esposizione, poi ho notato sulle scale davanti alla porta d'entrata tre o quattro cassette piene di frutta e un biglietto sul vetro: "Suonare il campanello" Caspita, ho pensato, che comodità, me ne sto in casa a farmi gli affari miei e quando qualcuno vuole comprarmi la frutta tanto suona il campanello
Tra i mestieri di una volta ricordo quello del calzolaio, non se ne trovano più ormai.
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Vecchio 23-03-2008, 00.34.51   #5
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Ricordo l'arrotino che passava con una ape-car modificata con dietro la mola per arrotare i coltelli.
Il "mio" arrotino arrivava a cavallo di una particolare bicicletta - carretto ( un vero laboratorio ambulante) munita di una pesante mola che egli azionava pigiando con ritmo sul pedale ; ricordo anche un barattolo dal quale scendevano gocce d'acqua e ....particolare che affascinava noi ragazzini già incuriositi (e intimoriti) da quelle vere e proprie nubi di scintille in mezzo alle quali lavorava tranquillo era che ,conclusa l'affilatura , prima di consegnare l'oggetto , "tastava" il filo della lama ridiventata lucida con gesti velocissimi delle mani...
Arrivava due o tre volte l'anno ed il suo "arrotinoooo" gridato a squarciagola e accompagnato dal suono di una trombetta richiamava oltre alle donne anche i contadini per falci e falcetti e il macellaio.
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Vecchio 23-03-2008, 09.16.59   #6
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PER RED: ai cinema qui, ci sono ancora i ragazzi che all'intervallo vendono i popcorn e le bevande, ma sono sicuro che sono diversi da quelli di una volta .

Io invece ricordo quelli che vendevano le granite ( grattachecche) fatte col ghiacchio, ed anche quelli che vendevano lo zucchero filato.

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Vecchio 24-03-2008, 19.59.48   #7
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Ricordo l'arrotino che passava con una ape-car modificata con dietro la mola per arrotare i coltelli.
Ricordo il cocomeraio che vendeva fette di anguria davanti al campo di calcio del paese.
Ricordo il cantastorie(viulan) il giovedì al mercato vicino all'edicola di piazza.
L'arrotino qui passa ancora ogni tanto con il suo camion, "l'arrotino e l'ombrellaio signore e signori" , anche se non è più come un tempo. Sempre di venditori ambulanti ricordo il pescivendolo, che con il suo camioncino raggiungeva anche le zone un po' lontane dal mare, poi esiste ancora un cocomeraio qui, che nelle notti di estate oltre che le fette di anguria offre i frutti di bosco in bicchiere di carta.. è un vecchietto che sta li da una vita con la sua bancarella organizzatissima, con tanto di frighi e tv ..

Bellissimo il cantastorie Grey, non ho mai avuto la fortuna di conscerne uno (Sorcio a parte )

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Qualche tempo fa passeggiando in un paese qui vicino sono passata davanti a una vetrina da cui si vedeva una stanza arredata come un grande salone, con mobili in legno rustico, non riuscivo a capire che cos'era, sembrava un'esposizione, poi ho notato sulle scale davanti alla porta d'entrata tre o quattro cassette piene di frutta e un biglietto sul vetro: "Suonare il campanello" Caspita, ho pensato, che comodità, me ne sto in casa a farmi gli affari miei e quando qualcuno vuole comprarmi la frutta tanto suona il campanello
Qui questa usanza c'è un po' nelle campagne, in genere ci sono delle freccione fatte con il cartone che indicano la casa in cui si possono trovare i prodotti tipici regionali (in genere frutta o miele), poi nelle stradine di campagna, si trovano ancora la domenica contadini con bancarelle improvvisate, quando è stagione , compro sempre le ciliegie e le fave da questi signori

E.. lo spazzacamino? ve lo ricordate?

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Vecchio 24-03-2008, 21.17.50   #8
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....
Il gelataio che faceva il gelato in proprio e quando lavorava si sentiva un profumo in tutta la via e vendeva dal retro attraverso un piccolo vetro che dava sulla strada.
Grazie Gri , ho ricordato anche il profumo e la corsa , finita la scuola , a comprare il "nuovo" gelato, il ghiacciolo (detto bacs ma non ricordo perchè), costava 5 lire e se eri fortunato e trovavi il bastoncino con la scritta raddoppia ....toccava proprio tornare da Giocondo , esibire lo stecchino per riceverne un'altro(gratis).
Il ghiacciolo più richiesto era quello di colore bianco(gusto limone) perchè guardandolo in controluce ci si illudeva di riuscire a vedere la scritta viola del"raddoppia" sul bastoncino....

C'era anche il materassaio...arrivava a primavera con la macchina per la cardatura che sistemava nella cantina della vicina di casa (lavorava per quella famiglia in cambio dell'ospitalità) .
Qui si recavano tutte le donne con delle federe o altri contenitori di tela pieni di lana preventivamente lavata , sfilacciata con le mani e fatta asciugare . Venivano stesi dei grandi teli sopra i quali la lana veniva rovesciata , si creavano dei veri e proprio mucchi con tanto di cartello con il cognome della proprietaria scritto sopra ....la macchina risputava la lana che sembrava panna montata e poi veniva infilata nelle vecchie tele (se il materasso o il guanciale veniva solo rinnovato) o in quelle nuove fornite dalle donne ... il materassaio lavorando velocemente con ago(ne) e filo , pressando con molta abilità la lana dentro il telo , riscostruiva il materasso.
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Vecchio 24-03-2008, 23.04.00   #9
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Il "mio" arrotino arrivava a cavallo di una particolare bicicletta - carretto ( un vero laboratorio ambulante) munita di una pesante mola che egli azionava pigiando con ritmo sul pedale ; ricordo anche un barattolo dal quale scendevano gocce d'acqua e ....particolare che affascinava noi ragazzini già incuriositi (e intimoriti) da quelle vere e proprie nubi di scintille in mezzo alle quali lavorava tranquillo era che ,conclusa l'affilatura , prima di consegnare l'oggetto , "tastava" il filo della lama ridiventata lucida con gesti velocissimi delle mani...
Arrivava due o tre volte l'anno ed il suo "arrotinoooo" gridato a squarciagola e accompagnato dal suono di una trombetta richiamava oltre alle donne anche i contadini per falci e falcetti e il macellaio.
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C'era anche il materassaio...arrivava a primavera con la macchina per la cardatura che sistemava nella cantina della vicina di casa (lavorava per quella famiglia in cambio dell'ospitalità) .
Qui si recavano tutte le donne con delle federe o altri contenitori di tela pieni di lana preventivamente lavata , sfilacciata con le mani e fatta asciugare . Venivano stesi dei grandi teli sopra i quali la lana veniva rovesciata , si creavano dei veri e proprio mucchi con tanto di cartello con il cognome della proprietaria scritto sopra ....la macchina risputava la lana che sembrava panna montata e poi veniva infilata nelle vecchie tele (se il materasso o il guanciale veniva solo rinnovato) o in quelle nuove fornite dalle donne ... il materassaio lavorando velocemente con ago(ne) e filo , pressando con molta abilità la lana dentro il telo , riscostruiva il materasso.
abitavamo nella stessa via? grazie a te.
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Vecchio 25-03-2008, 02.56.53   #10
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In un paese vicino al mio è sorto un'associazione degli antichi mestieri che
si propone lo scopo di pubblicizzare e mantenere vive nelle nuove generazioni le attività artigianali estinte o in via di estinzione. La loro principale attività consiste in esibizioni nelle fiere, nelle quali i maestri artigiani danno dimostrazione degli antichi procedimenti di lavoro impiegando attrezzature d'epoca. I mestieri presentati sono l'arrotino, il bottaio, il barbiere, il calzolaio, il carradore, il cestaio, il cordaio, il fabbro, il falegname, la filatrice, il lattoniere, il liutaio, il maniscalco, il meccanico, l'ombrellaio, il pittore, il ramaio, il sarto, lo scopaio, il seggiolaio, il sellaio, la tessitrice, il tornitore, il vasaio, la cardatrice e lo statuaio.

Oggi un ragazzo "moderno" non conosce come si costruisce una scarpa, una sedia oppure come arrivano le uova che trova nella vaschetta sullo scaffale oppure le fettine di carne confezionate. Non ha più la possibilità di imparare osservando gli "anziani" al lavoro, tutto avviene nelle fabbriche e tutto si trova "magicamente" negli scaffali dei supermercati.
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Vecchio 25-03-2008, 17.28.39   #11
cassandra
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Anch'io ho qualche ricordo in merito,ad esempio una vecchina che vendeva i palloncini gonfiati ad elio,con noccioline,pistacchi,etc.ed anche un chiosco che ogni estate vendeva spighe,fette di anguria e castagne,entrambi si posizionavano sul corso principale e l'odore si diffondeva per metri e metri..ancora vari artisti che vendevano i loro quadri per strada...fortunatamente l'arrotino c'è ancora,ha il suo furgone ed anche una colonna sonora che lo accompagna,ma i calzolai noto che stanno scomparendo Proprio ieri ho visto in tv un programma sulle vigne,vini etc. ed anche in questo campo c'è sempre meno gente che cura le viti ed anche chi costruisce botti o anfore per conservarlo, sono ormai figure che stanno scomparendo,non solo in Italia per di più...riguardo alle piccole botteghe invece dalle mie parti ce ne sono diverse,ma negli anni lasciano sempre più posto ad altri tipi di attività moderne..
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Vecchio 21-10-2010, 17.58.33   #12
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A proposito di spazzacamini, sapete che gli spazzacamini italiani si sono uniti in una organizzazione e che ogni anno, organizzano un ritrovo per fare conoscere e non dimenticare la loro professione?


Tra gli altri mestieri che stanno scomparendo, c'è anche il campanaro (anche se come si diceva altrove per qualcuno non è che questa figura sia il massimo ),: quest'estate sono venuta a conoscenza che in un paesino di campagna c'è un anziano che da moltissimi anni svolge questa professione, con amore e che non ha trovato un valido sostituto che si prendesse cura del campanile e delle "sue" campane, che saranno sostituite da una registrazione.. peccato, quante cose che stiamo perdendo..
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Vecchio 15-05-2011, 21.40.19   #13
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L'intercalatore, è colui che dava o imitava le seguenze di un animazione da film o grafica, da far elaborare all'animatore. Sebbene possa sembrare una professiona recente, in realtà non lo è.
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