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Vecchio 23-01-2009, 10.32.58   #1
stella
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Predefinito Camera da letto

Ho sognato che la mia camera da letto aveva una porta che dava direttamente sulla strada, (mentre in realtà quella è una portafinestra al 6° piano) ed era sempre piena di gente allegra che si sedeva sulle sponde del letto come si trattasse delle sedie di un bar e tutti si conoscevano tra di loro e conoscevano me.
Poi il sogno si sposta all'esterno, stavo in una piazzetta e aspettavo una persona ma ero nervosa e avevo fretta perchè ero terribilmente in ritardo per il lavoro e avevo paura di non riuscire a fare in tempo.
Quando finalmente arriva la persona che stavo aspettando, mi dice di non preoccuparmi che tanto al lavoro se la cavavano benissimo anche senza di me.
Poi mi dice: andiamo a festeggiare e si torna in questa camera che è addobbata con tanti lampioncini colorati e un dj che fa musica e luci come si trattasse di una discoteca. L'atmosfera è molto festosa e chiassosa ma ad un certo punto mi rendo conto che quella è casa mia e mi chiedo cosa ci fa tutta questa gente quindi li caccio fuori e rimango sola ad aggirarmi per la casa vuota.
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Vecchio 23-01-2009, 16.08.38   #2
Ray
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La mia impressione è che l'inconscio ti sta comunicando che fai una certa confusione tra sfera sociale e sfera privata ("salotto" e "camera da letto"). Alla tua sfera privata si accede direttamente dall'esterno ed è piena di gente, il che può anche essere piacevole finchè non ti rendi conto che, appunto, quella è "casa" tua.
Forse la persona è un aspetto d'animo che, se da una parte cotiene le tue ansie (ti tranquillizza sul lavoro), dall'altra è però proprio quella che ti fa mescolare le due sfere, che ti riporta nel salotto/camera.
La soluzione, che quando c'è è in fondo al sogno, è proprio quella che metti in atto. Dopo aver preso coscienza del mescolio cacci tutti fuori da casa tua (a questo punto però anche dal salotto) e ti ritrovi da sola ad aggirarti per la casa, forse alla ricerca di un nuovo equilibrio da costruire una volta fatte le pulizie.

Non so se ti batte qualcosa... potresti riflettere a cosa ti viene da associare ai vari elementi del sogno, tipo camera, discoteca, tardi al lavoro, casa vuota eccetera.
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Vecchio 23-01-2009, 18.29.29   #3
stella
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La mia impressione è che l'inconscio ti sta comunicando che fai una certa confusione tra sfera sociale e sfera privata ("salotto" e "camera da letto"). Alla tua sfera privata si accede direttamente dall'esterno ed è piena di gente, il che può anche essere piacevole finchè non ti rendi conto che, appunto, quella è "casa" tua.
Forse la persona è un aspetto d'animo che, se da una parte cotiene le tue ansie (ti tranquillizza sul lavoro), dall'altra è però proprio quella che ti fa mescolare le due sfere, che ti riporta nel salotto/camera.
La soluzione, che quando c'è è in fondo al sogno, è proprio quella che metti in atto. Dopo aver preso coscienza del mescolio cacci tutti fuori da casa tua (a questo punto però anche dal salotto) e ti ritrovi da sola ad aggirarti per la casa, forse alla ricerca di un nuovo equilibrio da costruire una volta fatte le pulizie.

Non so se ti batte qualcosa... potresti riflettere a cosa ti viene da associare ai vari elementi del sogno, tipo camera, discoteca, tardi al lavoro, casa vuota eccetera.

Se dovessi associare i vari elementi del sogno, direi che senz'altro la camera da letto rappresenta la mia sfera privata, la casa la associo a me stessa (il sogno della casa è un mio sogno ricorrente, secondo gli stati d'animo la sogno grande o piccola, vuota o piena, a volte ci vedo i miei familiari, a volte gente sconosciuta....)
Il lavoro è sempre separato dalla casa, e spesso sogno di non riuscire ad arrivarci perchè c'è qualcosa che mi fa restare indietro e questo mi crea ansia, anzi mi sono dimenticata di dire che il fatto che questa persona mi consolasse dicendo che al lavoro non avevano bisogno di me per andare avanti, da un lato mi tranquillizzava ma dall'altro mi dispiaceva un po' perchè è bello sentirsi insostituibili.... e lo so che è sbagliato ma tant'è la mia sensazione nel sogno... e questo è un altro aspetto da esaminare meglio secondo me, visto che in realtà al lavoro arrivo sempre puntuale ma quando per qualche motivo rimango assente ciò mi crea molte ansie anche se sono giustificata.
La persona mi è più difficile da associare, potrebbe essere un mio aspetto interno o forse rappresenta la persona con cui vivo, che tende sempre a tranquillizzarmi, ma nello stesso tempo ha portato un certo scompiglio e allegria nella mia vita, forse al punto che non riesco più a ritagliarmi uno spazio tutto mio in cui nessuno dovrebbe entrare.
La discoteca forse rappresenta una persona giovane che vive con me a cui piace la musica e ballare che entra nel mio privato, ma poi ho preso coscienza che tutta questa confusione mi toglie uno spazio vitale di cui ho esigenza per cui ho cacciato tutti dalla "mia" camera.
Quello che mi lascia perplessa è che la casa alla fine è rimasta vuota, questo mi fa pensare che in questo modo passo da un estremo all'altro, il sociale e tutto quello che vuoi ci sta bene nel salotto ma bisogna entrare dalla parte giusta cioè dalle scale...
Forse questo sogno mi vuole dire di crearmi e difendere uno spazio tutto mio ma mi vuol dire anche che se esagero da un estremo all'altro rimango sola.
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Vecchio 24-01-2009, 20.39.20   #4
filoumenanike
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Ho sognato che la mia camera da letto aveva una porta che dava direttamente sulla strada, (mentre in realtà quella è una portafinestra al 6° piano) ed era sempre piena di gente allegra che si sedeva sulle sponde del letto come si trattasse delle sedie di un bar e tutti si conoscevano tra di loro e conoscevano me.
... tanto al lavoro se la cavavano benissimo anche senza di me.
Poi mi dice: andiamo a festeggiare e si torna in questa camera ...L'atmosfera è molto festosa e chiassosa ma ad un certo punto mi rendo conto che quella è casa mia e mi chiedo cosa ci fa tutta questa gente quindi li caccio fuori e rimango sola ad aggirarmi per la casa vuota.
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Se dovessi associare i vari elementi del sogno, direi che senz'altro la camera da letto rappresenta la mia sfera privata, la casa la associo a me stessa e .... visto che in realtà al lavoro arrivo sempre puntuale
La discoteca forse rappresenta una persona giovane che vive con me a cui piace la musica e ballare che entra nel mio privato, ma poi ho preso coscienza che tutta questa confusione mi toglie uno spazio vitale di cui ho esigenza per cui ho cacciato tutti dalla "mia" camera.
azzardo qualche ipotesi, non ti conosco e dunque mi baso istintivamente solo sul sogno... la prima cosa che mi ha colpito è che per entrare nella tua camera si deve entrare da una porta finestra e questo ingresso è piuttosto trasgressivo, nel sogno dunque permetti ad estranei di entrare nella tua sfera intima e ne sei felice, ancora vai contro le regole quando decidi di non andare al lavoro e di rientrare a far festa...sei serena poi improvvisamente ti rendi conto di aver esagerato, non puoi permettere che altri scombinino la tua casa (vita) e reagisci a queste intrusioni cacciando via tutti. (senso di colpa?)
due desideri contrastanti e in opposizione, il primo è quello di cedere un pò di spazio alla trasgressività, di buttarsi nella mischia, di lasciar da parte anche il lavoro, il secondo è il desiderio di ritrovare nella solitudine l'equilibrio che ti ha sempre difeso da agenti esterni e fuorvianti...sembra quasi che tu sia in un momento di decisioni, di percorsi diversi da quelli soliti o per lo meno da quelli che sei solita fare
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Vecchio 24-01-2009, 23.57.55   #5
stella
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azzardo qualche ipotesi, non ti conosco e dunque mi baso istintivamente solo sul sogno... la prima cosa che mi ha colpito è che per entrare nella tua camera si deve entrare da una porta finestra e questo ingresso è piuttosto trasgressivo, nel sogno dunque permetti ad estranei di entrare nella tua sfera intima e ne sei felice, ancora vai contro le regole quando decidi di non andare al lavoro e di rientrare a far festa...sei serena poi improvvisamente ti rendi conto di aver esagerato, non puoi permettere che altri scombinino la tua casa (vita) e reagisci a queste intrusioni cacciando via tutti. (senso di colpa?)
due desideri contrastanti e in opposizione, il primo è quello di cedere un pò di spazio alla trasgressività, di buttarsi nella mischia, di lasciar da parte anche il lavoro, il secondo è il desiderio di ritrovare nella solitudine l'equilibrio che ti ha sempre difeso da agenti esterni e fuorvianti...sembra quasi che tu sia in un momento di decisioni, di percorsi diversi da quelli soliti o per lo meno da quelli che sei solita fare
Grazie Filo, sotto questo aspetto non l'avevo pensato.
In effetti la mia vita e il mio carattere sono sempre stati abbastanza ordinati e lineari e nel rispetto delle regole, ma da un po' di anni in qua è cambiata perchè non vivo più da sola come mi era capitato quando sono venuta ad abitare in questa casa, quindi ho dovuto modificare anche le mie abitudini e condividere tutto o quasi.
La trasgressione ci può stare in quanto mi sono trovata a sperimentare un nuovo modo di vivere che non mi sarei mai pensata qualche anno prima.... con un matrimonio finito alle spalle e una nuova convivenza.
L'unico punto fermo è rimasto il lavoro, ma anche lì qualche volta mi sono assentata (pur sempre giustificata) per passare dei momenti felici ma con un senso di colpa di sottofondo, mentre quando mi assentavo per motivi più seri questo non mi creava ansia.

Al presente non mi trovo in un momento particolare di decisioni ma forse non ho ancora trovato l'equilibrio giusto e nel mio inconscio che viene fuori nei sogni si crea questa confusione e questo desiderio di ordine, forse originato da un senso di colpa che lavora sotto.
Ma non saprei bene di cosa mi reputo colpevole, se non di aver infranto quelle regole che erano un punto fermo della mia vita, o almeno così credevo...
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Vecchio 25-01-2009, 02.33.58   #6
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Grazie Filo, sotto questo aspetto non l'avevo pensato.
In effetti la mia vita e il mio carattere sono sempre stati abbastanza ordinati e lineari e nel rispetto delle regole, ma da un po' di anni in qua è cambiata perchè non vivo più da sola come mi era capitato quando sono venuta ad abitare in questa casa, quindi ho dovuto modificare anche le mie abitudini e condividere tutto o quasi.
La trasgressione ci può stare in quanto mi sono trovata a sperimentare un nuovo modo di vivere che non mi sarei mai pensata qualche anno prima.... con un matrimonio finito alle spalle e una nuova convivenza.
L'unico punto fermo è rimasto il lavoro, ma anche lì qualche volta mi sono assentata (pur sempre giustificata) per passare dei momenti felici ma con un senso di colpa di sottofondo, mentre quando mi assentavo per motivi più seri questo non mi creava ansia.

Al presente non mi trovo in un momento particolare di decisioni ma forse non ho ancora trovato l'equilibrio giusto e nel mio inconscio che viene fuori nei sogni si crea questa confusione e questo desiderio di ordine, forse originato da un senso di colpa che lavora sotto.
Ma non saprei bene di cosa mi reputo colpevole, se non di aver infranto quelle regole che erano un punto fermo della mia vita, o almeno così credevo...
sai stella qualche volta è difficile, soprattutto perchè incosciamente non si vuole,comprendere le nostre pulsioni e i sogni un pò ci aiutano, da come ti esprimi la tua vita si è basata su regole rigide, mi sembra di aver capito che sei religiosa e i sensi di colpa potrebbero nascere incosciamente dall'aver deviato dalle norme cristiane, che dire... secondo me hai tutta la capacità e l'intuito per gestire la tua vita al meglio
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Vecchio 25-01-2009, 15.54.31   #7
jezebelius
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Ho sognato che la mia camera da letto aveva una porta che dava direttamente sulla strada, (mentre in realtà quella è una portafinestra al 6° piano) ed era sempre piena di gente allegra che si sedeva sulle sponde del letto come si trattasse delle sedie di un bar e tutti si conoscevano tra di loro e conoscevano me.
Poi il sogno si sposta all'esterno, stavo in una piazzetta e aspettavo una persona ma ero nervosa e avevo fretta perchè ero terribilmente in ritardo per il lavoro e avevo paura di non riuscire a fare in tempo.
Quando finalmente arriva la persona che stavo aspettando, mi dice di non preoccuparmi che tanto al lavoro se la cavavano benissimo anche senza di me.
Poi mi dice: andiamo a festeggiare e si torna in questa camera che è addobbata con tanti lampioncini colorati e un dj che fa musica e luci come si trattasse di una discoteca. L'atmosfera è molto festosa e chiassosa ma ad un certo punto mi rendo conto che quella è casa mia e mi chiedo cosa ci fa tutta questa gente quindi li caccio fuori e rimango sola ad aggirarmi per la casa vuota.
Pur non tralasciando ciò che è stato detto, azzardo qualcosa.
La casa insomma che sta in basso - mentre come dici casa tua si trova in alto - come per indicare che c'è ancora da " sistemare " qualcosa.
Certo è che, considerando la camera da letto come la parte intima, hai fatto entrare chiunque in quella sfera e di ciò sei stata contenta per i primi tempi. Una condivisione che, bene o male, ci stava ed era necessaria.

Il lavoro, andare al, forse indica appunto sia quel che hai ( ancora ) da fare e per il quale - in senso ampio ovviamente - credi di essere in ritardo e sia una esortazione, sotto forma di ansia, che tu stessa ti dai dando però a questa molta importanza.
Questo avere paura di non esserci, di non essere presente, di pensare probabilmente che a lavoro possono - anche - fare a meno di te, ti genera attrito.
Un senso del dovere che deve esserci ma che non deve prendere il sopravvento. Di fatti la persona che viene - tu stessa secondo me - ti dice che in effetti non c'è ragione per cui preoccuparsi. L'attesa di questa, funzionale a quel'ansia...
Torni a casa. In fondo però ti accorgi che com'era prima - dunque persone che siedono sul letto, ora il salotto che è addobbato come un discoteca, che forse indica quell'aspetto giovanile che ancora "ospiti " e col quale vorresti collaborare, avere una sinergia - non ti va e passi all'estremo opposto cacciando via tutti. Come se volessi rimanere da sola scoprendo poi, purtroppo e per fortuna, che non è quello il da farsi.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 25-01-2009, 18.47.45   #8
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Pur non tralasciando ciò che è stato detto, azzardo qualcosa.
La casa insomma che sta in basso - mentre come dici casa tua si trova in alto - come per indicare che c'è ancora da " sistemare " qualcosa.
Certo è che, considerando la camera da letto come la parte intima, hai fatto entrare chiunque in quella sfera e di ciò sei stata contenta per i primi tempi. Una condivisione che, bene o male, ci stava ed era necessaria.

Il lavoro, andare al, forse indica appunto sia quel che hai ( ancora ) da fare e per il quale - in senso ampio ovviamente - credi di essere in ritardo e sia una esortazione, sotto forma di ansia, che tu stessa ti dai dando però a questa molta importanza.
Questo avere paura di non esserci, di non essere presente, di pensare probabilmente che a lavoro possono - anche - fare a meno di te, ti genera attrito.
Un senso del dovere che deve esserci ma che non deve prendere il sopravvento. Di fatti la persona che viene - tu stessa secondo me - ti dice che in effetti non c'è ragione per cui preoccuparsi. L'attesa di questa, funzionale a quel'ansia...
Torni a casa. In fondo però ti accorgi che com'era prima - dunque persone che siedono sul letto, ora il salotto che è addobbato come un discoteca, che forse indica quell'aspetto giovanile che ancora "ospiti " e col quale vorresti collaborare, avere una sinergia - non ti va e passi all'estremo opposto cacciando via tutti. Come se volessi rimanere da sola scoprendo poi, purtroppo e per fortuna, che non è quello il da farsi.
Anche questa interpretazione è molto interessante, ci devo riflettere perchè mi offre ulteriori spunti su quello che l'inconscio mi vuole comunicare.
Grazie

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