La non vendente e il cane

[griselda]

Ho sognato che stavamo andando in auto con la famiglia io ero però su una macchina da sola e seguivo l' auto davanti.
Ad un certo punto ci troviamo in un posto e dico che secondo me quella strada è sbagliata ma non venendo ascoltata mi ritrovo a seguire sempre la prima auto.
Saliamo su una sopraelevata e mi accorgo che abbastanza larga da avere un corsia per ogni senso di marcia ma però da una parte trovo anche auto posteggiate per cui dico che se troviamo auto davanti non sarà molto piacevole. In ogni caso mi viene detto di continuare e io lo faccio.
Arriviamo così ad un punto senza via d'uscita se non quello di tornare indietro facendo fatica a fare inversione di marcia.
A quel punto mi rendo conto che non si riesce ad andare più da nessuna parte.
Ora non ricordo più bene come ma mi trovo a cercare aiuto.
Sono con un uomo e stiamo parlando, penso siamo fuori da un bar. Gli domando il cellulare per chiamare la mia famiglia perchè il mio non prende e poco dopo i miei sono li e io sono felice e correndogli incontro li bacio con affetto.
Nel frattempo mi trovo a salvare una ragazza non vedente da non so che guaio non me lo ricordo e poi ci troviamo a casa di quella ragazza che abbiamo accomapagnata.
I suoi genitori ci sono riconoscenti e ci domandano di restare li qulache tempo.
Lei è una donna bella ma più la guardo e più mi accorgo che somiglia a mia madre o almeno me la ricorda moltissimo. Osservandola meglio mi rendo conto che è per via del sorriso. Ha le labbra come le sue ma sopratutto i denti superiori un po' in fuori che spingono il labbro facendolo diventare sensuale. Dopo poco mi accorgo che i suoi denti un po' in fuori sono dovuti ad infiammazione delle gengive e mi dico che deve aver gli stessi problemi di stomaco di cui soffriva mia madre ma non posso dirglielo senza che mi venga chiesto quindi mi sposto....
Ad un certo punto mentre sono sul divano e guardo fuori dalla finestra vedo un cane nero che attraversando il laghetto davanti a casa punta dritto di me, è il loro cane e mi conosce quindi non ho paura. Quando però entra in casa, mi si avvicina mi tiro un attimo indietro pensando che si voglia scrollare l'acuq di dosso come sono soliti fare i cani. mentre lui inizia ringhiare. a qule punto mi spavento e mi tiro indietro cerncando di non fare gesti bruschi. vorrei gridare e chiamare gli altri ma ho paura di farlo irritare. Lui mi sale sopra e mi immobilizza. sento il suo peso e non mi posso muovere. però lui ha smesso di ringhiare. Non so se avere paura o cosa. Di certo non sono tranquilla. Con un filo di voce chiamo la persona la donna un nome: Anna Maria o qualcosa del genere. Lei arriva e fa scendere il cane, liberandomi dalla sua pressione.


La cosa che più mi ha impressioanto di questo sogno è stato il cane e il fatto che mi sentissi schiacciata dal suo peso.
E se il cane è un istinto, questo mi immobilizza. Il senso che ne traggo è questo.
Scrivendolo ora mi sono resa conto però che c'è anche una speranza di potermi liberare dalla sua pressione, anche se non c'è il suggerimento sul come, ma bon.

Sarà che per me i sogni sono quello che si dice nella favola di cenerentola.

[griselda]

Originalmente inviato da griselda

Ho sognato che stavamo andando in auto con la famiglia io ero però su una macchina da sola e seguivo l' auto davanti.
Ad un certo punto ci troviamo in un posto e dico che secondo me quella strada è sbagliata ma non venendo ascoltata mi ritrovo a seguire sempre la prima auto.
Saliamo su una sopraelevata e mi accorgo che abbastanza larga da avere un corsia per ogni senso di marcia ma però da una parte trovo anche auto posteggiate per cui dico che se troviamo auto davanti non sarà molto piacevole. In ogni caso mi viene detto di continuare e io lo faccio.
Arriviamo così ad un punto senza via d'uscita se non quello di tornare indietro facendo fatica a fare inversione di marcia.
A quel punto mi rendo conto che non si riesce ad andare più da nessuna parte.
Ora non ricordo più bene come ma mi trovo a cercare aiuto.

Mah! Comunque in questa parte penso che suby voglia dirmi che sono sempre gregaria e che pur non avendo idee diverse dagli altri sono portata a seguire quelle deglia ltri piuttosto che le mie.

Sono con un uomo e stiamo parlando, penso siamo fuori da un bar. Gli domando il cellulare per chiamare la mia famiglia perchè il mio non prende e poco dopo i miei sono li e io sono felice e correndogli incontro li bacio con affetto.

Qui invece ho l'impressione che mi dica che ho trovato un modo per comunicare nonostatne non sia il mio infatti con questo modus riesco ad incontrarmi con i miei famigliari e a scambiare affetto.

Nel frattempo mi trovo a salvare una ragazza non vedente da non so che guaio non me lo ricordo e poi ci troviamo a casa di quella ragazza che abbiamo accomapagnata.
I suoi genitori ci sono riconoscenti e ci domandano di restare li qulache tempo.

Qui pare abbia salvato una parte di me che è impossibilitata a vedere quindi però ce ne una che vede

Lei è una donna bella ma più la guardo e più mi accorgo che somiglia a mia madre o almeno me la ricorda moltissimo. Osservandola meglio mi rendo conto che è per via del sorriso. Ha le labbra come le sue ma sopratutto i denti superiori un po' in fuori che spingono il labbro facendolo diventare sensuale. Dopo poco mi accorgo che i suoi denti un po' in fuori sono dovuti ad infiammazione delle gengive e mi dico che deve aver gli stessi problemi di stomaco di cui soffriva mia madre ma non posso dirglielo senza che mi venga chiesto quindi mi sposto....

Qui invece osservo un particolare che mi unisce a mia madre ma diversamente da prima trovo similitudini che razionalizzo ma anche apprezzo

Ad un certo punto mentre sono sul divano e guardo fuori dalla finestra vedo un cane nero che attraversando il laghetto davanti a casa punta dritto di me, è il loro cane e mi conosce quindi non ho paura. Quando però entra in casa, mi si avvicina mi tiro un attimo indietro pensando che si voglia scrollare l'acuq di dosso come sono soliti fare i cani. mentre lui inizia ringhiare. a qule punto mi spavento e mi tiro indietro cerncando di non fare gesti bruschi. vorrei gridare e chiamare gli altri ma ho paura di farlo irritare. Lui mi sale sopra e mi immobilizza. sento il suo peso e non mi posso muovere. però lui ha smesso di ringhiare. Non so se avere paura o cosa. Di certo non sono tranquilla. Con un filo di voce chiamo la persona la donna un nome: Anna Maria o qualcosa del genere. Lei arriva e fa scendere il cane, liberandomi dalla sua pressione.

Qua invece pare che con una parte di me sono riuscita a togliermi la pressione di un grosso istinto che mi schiacciava.

Ehm Ray , si fa così oppure sono lontana?

[Ray]

Non mi sembrava niente male, comunque la mia opinione conta poco... è chi sogna che può trarre qualcosa disignificativo dai suoi sogni.

Originalmente inviato da griselda

Mah! Comunque in questa parte penso che suby voglia dirmi che sono sempre gregaria e che pur non avendo idee diverse dagli altri sono portata a seguire quelle deglia ltri piuttosto che le mie.

E che così facendo ti infili, con gli altri, in un vicolo cieco... o almeno sembra.

[griselda]

Originalmente inviato da Ray

Non mi sembrava niente male, comunque la mia opinione conta poco... è chi sogna che può trarre qualcosa disignificativo dai suoi sogni.



E che così facendo ti infili, con gli altri, in un vicolo cieco... o almeno sembra.

Già ricorda molto il cieco che conduce l'altro cieco....

E' che nonostante lo veda non riesco ancora a farci niente su sta cosa sia relativa alla responsabilità da cui istintivamente, ormai, fuggo sia dalla scelta con paura di sbagliare e quindi la responsabilità delle conseguenze è talmente radicato che sfugge ancora
Sabato dovevo scegliere il colore di uno scialle che mi piaceva era come se mi si fosse paralizzata la mente non riuscivo a scegliere mi sentivo come quando sai che devi correre ma non ti muovi ancora, come se tutti i muscoli fossero pronti ma tu non riesci a muoverne uno.
Farsi salire l'ansia per sceglere uno scialle è pazzesco, dovrebbe essere un piacere....la paura di scegilere la facecva salire come se ci fosse stata una punizione grave se avessi preso un colore piuttosto che un altro e poi non avrei potuto un giorno abbinarlo a tutto. Con la mania di perfezione che mi tiene sempre con le spalle al muro.
E' allucinante.