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Vecchio 08-10-2010, 11.37.19   #1
dafne
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Ieri mattina:

Sono a scuola, banchi in fila lunga non distaccati a due a due, lezione di francese.
Stanno correggendo un esercizio io stò sfogliando il libro perchè non lo trovo, giro e rigiro le pagine ma non so dov'è.
Poi mi rendo conto che c'è silenzio e che tocca a me andare avanti, arrossisco e chiedo al compagno alla mia destra di dirmi la pagina. Mi batte il cuore forte.
La pagina è la 24 ma io arrivo alla 30 e poi torno troppo indietro e poi troppo avanti...mormoro qualcosa all'insegnante tipo "un secondo arrivo arrivo " ma sta cacchio di pagina non la trovo, è come se non esistesse.
Mi agito tantissimo sono violacea e il cuore mi batte a mille in più ho il riflesso della luce della finestrella davanti, quella appena alla sinistra del prof che mi osserva, proprio negli occhi.
E' come se riflettesse sulla neve invece che sul libro non ci vedo quasi più. Muovo il libro e mi vuovo io come per cercare di evitare quella luce ma non c'è verso e non ci vedo quasi più.

Il prof mi dice qualcosa del tipo "con calma con calma" ma non ho orecchie per percepire il tono se calmo o sarcastico nè le parole successive. Ormai ho il cuore che mi batte nelle orecchie come un tamburo.Sono in fiamme. Tremo persino.

Alla fine arriva sta malefica pagina e il malefico esercizio tiro appena un sospirro e scopro che l'esercizio l'o fatto si...per la metà che hanno già corretto e che dovrei leggere il secondo pezzo, quello che non ho fatto!!

A quel punto inizio a sfiatare come una pentola a pressione, inizio ad avere freddo e guardo il prof con le lacrime agli occhi quasi, glielo dico forse che non l'ho fatto quel pezzo ma quello prima e forse mosso da compassione di fronte al mio stato mi dice "va bene Daf dai facciamolo adesso come se fosse un esercizio a prima vista"
Ho preso due tre respiri e ho iniziato a leggere ma mi sono svegliando ringraziando e amando la sveglia perchè avevo ancora il suono del mio battito cardiaco a martellarmi nelle orecchie e quel senso di cecità a darmi l'ansia.....


Stamattina:
(volevo scriverlo subito perchè era molto più vivido ma non ci sono riuscita, mannaggia, spero di ricordare bene mentre scrivo)

E' sera, c'è festa, vado con delle amiche in una grande casa. Ho la borsetta o il portafoiglio, comunque qualcosa di piccolo. Mi dicono di non portarlo alla festa perchè potrei perderlo e mi convincono, anche se sono reticente, a lasciarlo assieme ad altri portafogli nonricordodove. Anche le mie amiche mettono là però.

Entro e mi accorgo che sono tutti vestiti in maschera, accidenti, sono maschere teatrali d'epoca,ma sono di buon umore e penso che ho su un bel vestito, ampio, con la gonna larga e lunga che somiglia un pò a quei costumi di scena. Ho anche una specie di scialle anche se sembra più uno sciarpone.

Giro e mi diverto, di fronte a un corridoio con degli enormi specchi a tutta parete (tipo quegl armadi a pannelli specchiati) mi guardo e sono soddisfatta di quello che vedo, tondetta ma non malaccio ( )

Continuo a girare e poi ad un certo punto ho bisogno del portafoglio. Cerco e ricerco e vado dalle mie amiche ma il portafogli non c'è. Non ricordo più esattamente la dinamica ma ad un certo punto vien fuori che dev'essere tutto in una grande station vagon, mi urto un pò perchè io non l'avevo messo li ma va bene, sono felice è una bella serata, avanti.

Solo che non è nemmeno lì. Mi dicono che sicuramente la tizia X l'ha messo nella sua borsa, per sicurezza. Peccato che la tizia X non ci sia e ci sia solo la sua borsa, che mi pare enorme, mi pare bianca. Nessuno la apre però e a me viene il sospetto che mi stiano "usando" per frugarci dentro e cercare altro.

Però il mio portafogli mi serve e alla fine la apro.
Non so bene se apro la cerniera perchè mi sembra di ricordare che si è lacerata facilmente come se la stoffa fosse plastchina leggerissima. in alto, verso l'apertura vera. Un taglio lungo tutta la lunghezza della borsa.

Eh bon il portafoglio nun c'è

A quel punto mi metto in parte sconfortata, che faccio adesso?, ho anche le chiavi di casa dentro,quando mi si avvicina uno con un bigliettino, neanche lo guardo. Allora mi dice qualcosa del tipo "tu hai bisogno del ladro giusto" e lo guardo. Che voce pacata e rassicurante!Occhi intensissimi, molto scuri, cerco di spostarmi ma mi dice che cosa cerco e (mannaggia la pupazza che non ho scritto subito tutto e quindi non son più certa delle parole esatte ) e per convincermi che è la persona giusta fà riferimento a un trenino.
Ora, non ricordo più bene, ma quelle parole sul trenino mi fanno sobbalzare, persino snel sonno mi sono resa conto che era un fatto realmente accaduto (una sorta di battuta su un trenino da prendere non sò) così tanto reale che nel sonno sono riuscita a ricordare dei dettagli della cosa che invece ora mi sfuggono completamente

Eh bon anche qui c'è un pò di confusione sò che ad un certo punto la faccia di questa persona è molto molto vicina alla mia, mi stà dicendo qualcosa, forse sempre riferimenti al fatto che ci conosciamo, e sorride sotto i baffi come se la sapesse lunga, è anche giovane osservo gli occhi scuri le sopracciglia folte e il viso sfilato, un pò magro e mentre ragiono sull'età mi rendo conto che è un altro personaggio, non il primo.
Allora butto l'occhio dietro e in effetti l'altro si è un pò discostato e ci stà guardando da dietro, come se fosse leggermente seccato ma non proprio. Quasi cercasse di capire cosa stà succedendo e stò per chiamarlo quando...suona la sveglia

L'espressione del viso del giovane comunque mi è rimasta impressa, la sensazione che mi conoscesse da molto ma che ci fossimo persi molto prima anche. Non sono nemmeno sicura di chi dei due mi abbia detto che avevo bisogno del ladro giusto ma so per certo che stavo che era vero e che poteva risolvere il problema....
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Vecchio 08-10-2010, 12.11.35   #2
dafne
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Sono a scuola, banchi in fila lunga non distaccati a due a due, lezione di francese.
Stanno correggendo un esercizio io stò sfogliando il libro perchè non lo trovo, giro e rigiro le pagine ma non so dov'è.
Poi mi rendo conto che c'è silenzio e che tocca a me andare avanti, arrossisco e chiedo al compagno alla mia destra di dirmi la pagina. Mi batte il cuore forte.
La pagina è la 24 ma io arrivo alla 30 e poi torno troppo indietro e poi troppo avanti...mormoro qualcosa all'insegnante tipo "un secondo arrivo arrivo " ma sta cacchio di pagina non la trovo, è come se non esistesse.
Mi agito tantissimo sono violacea e il cuore mi batte a mille in più ho il riflesso della luce della finestrella davanti, quella appena alla sinistra del prof che mi osserva, proprio negli occhi.
E' come se riflettesse sulla neve invece che sul libro non ci vedo quasi più. Muovo il libro e mi vuovo io come per cercare di evitare quella luce ma non c'è verso e non ci vedo quasi più.

Il prof mi dice qualcosa del tipo "con calma con calma" ma non ho orecchie per percepire il tono se calmo o sarcastico nè le parole successive. Ormai ho il cuore che mi batte nelle orecchie come un tamburo.Sono in fiamme. Tremo persino.

Alla fine arriva sta malefica pagina e il malefico esercizio tiro appena un sospirro e scopro che l'esercizio l'o fatto si...per la metà che hanno già corretto e che dovrei leggere il secondo pezzo, quello che non ho fatto!!

A quel punto inizio a sfiatare come una pentola a pressione, inizio ad avere freddo e guardo il prof con le lacrime agli occhi quasi, glielo dico forse che non l'ho fatto quel pezzo ma quello prima e forse mosso da compassione di fronte al mio stato mi dice "va bene Daf dai facciamolo adesso come se fosse un esercizio a prima vista"
Ho preso due tre respiri e ho iniziato a leggere ma mi sono svegliando ringraziando e amando la sveglia perchè avevo ancora il suono del mio battito cardiaco a martellarmi nelle orecchie e quel senso di cecità a darmi l'ansia.....
Sospetto che questo sia una sorta di ricapitolazione, o comunque un vedere un meccanismo che mi appartiene in modo distaccato, da spettatore. Così facendo ho potuto sia sentire fisicamente l'insieme delle modificazioni intriori (soprattutto il picco in discesa, sentito come un sfiato mi ha fatto impressione) sia dei contorni.
I compagni erano tutto sommato quieti e anche l'insegnante. Può essere che sia legato alla ricerca che avevo avviato sulla paranoia

Oppure è un rielaborare una situazione che stò vivendo, che mi mette in moltissima ansia, che mi coglie prima in difficoltà e poi in difetto (l'esercizio non l'ho fatto tutto) ma che prende una piega positiva perchè nonostante tutto riesco a risolvere, anzi, mi è permesso di risolvere..

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Vecchio 08-10-2010, 12.26.07   #3
dafne
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(volevo scriverlo subito perchè era molto più vivido ma non ci sono riuscita, mannaggia, spero di ricordare bene mentre scrivo)

E' sera, c'è festa, vado con delle amiche in una grande casa. Ho la borsetta o il portafoiglio, comunque qualcosa di piccolo. Mi dicono di non portarlo alla festa perchè potrei perderlo e mi convincono, anche se sono reticente, a lasciarlo assieme ad altri portafogli nonricordodove. Anche le mie amiche mettono là però.

Entro e mi accorgo che sono tutti vestiti in maschera, accidenti, sono maschere teatrali d'epoca,ma sono di buon umore e penso che ho su un bel vestito, ampio, con la gonna larga e lunga che somiglia un pò a quei costumi di scena. Ho anche una specie di scialle anche se sembra più uno sciarpone.

Giro e mi diverto, di fronte a un corridoio con degli enormi specchi a tutta parete (tipo quegl armadi a pannelli specchiati) mi guardo e sono soddisfatta di quello che vedo, tondetta ma non malaccio ( )

Continuo a girare e poi ad un certo punto ho bisogno del portafoglio. Cerco e ricerco e vado dalle mie amiche ma il portafogli non c'è. Non ricordo più esattamente la dinamica ma ad un certo punto vien fuori che dev'essere tutto in una grande station vagon, mi urto un pò perchè io non l'avevo messo li ma va bene, sono felice è una bella serata, avanti.

Solo che non è nemmeno lì. Mi dicono che sicuramente la tizia X l'ha messo nella sua borsa, per sicurezza. Peccato che la tizia X non ci sia e ci sia solo la sua borsa, che mi pare enorme, mi pare bianca. Nessuno la apre però e a me viene il sospetto che mi stiano "usando" per frugarci dentro e cercare altro.

Però il mio portafogli mi serve e alla fine la apro.
Non so bene se apro la cerniera perchè mi sembra di ricordare che si è lacerata facilmente come se la stoffa fosse plastchina leggerissima. in alto, verso l'apertura vera. Un taglio lungo tutta la lunghezza della borsa.

Eh bon il portafoglio nun c'è

A quel punto mi metto in parte sconfortata, che faccio adesso?, ho anche le chiavi di casa dentro,quando mi si avvicina uno con un bigliettino, neanche lo guardo. Allora mi dice qualcosa del tipo "tu hai bisogno del ladro giusto" e lo guardo. Che voce pacata e rassicurante!Occhi intensissimi, molto scuri, cerco di spostarmi ma mi dice che cosa cerco e (mannaggia la pupazza che non ho scritto subito tutto e quindi non son più certa delle parole esatte ) e per convincermi che è la persona giusta fà riferimento a un trenino.
Ora, non ricordo più bene, ma quelle parole sul trenino mi fanno sobbalzare, persino snel sonno mi sono resa conto che era un fatto realmente accaduto (una sorta di battuta su un trenino da prendere non sò) così tanto reale che nel sonno sono riuscita a ricordare dei dettagli della cosa che invece ora mi sfuggono completamente

Eh bon anche qui c'è un pò di confusione sò che ad un certo punto la faccia di questa persona è molto molto vicina alla mia, mi stà dicendo qualcosa, forse sempre riferimenti al fatto che ci conosciamo, e sorride sotto i baffi come se la sapesse lunga, è anche giovane osservo gli occhi scuri le sopracciglia folte e il viso sfilato, un pò magro e mentre ragiono sull'età mi rendo conto che è un altro personaggio, non il primo.
Allora butto l'occhio dietro e in effetti l'altro si è un pò discostato e ci stà guardando da dietro, come se fosse leggermente seccato ma non proprio. Quasi cercasse di capire cosa stà succedendo e stò per chiamarlo quando...suona la sveglia

L'espressione del viso del giovane comunque mi è rimasta impressa, la sensazione che mi conoscesse da molto ma che ci fossimo persi molto prima anche. Non sono nemmeno sicura di chi dei due mi abbia detto che avevo bisogno del ladro giusto ma so per certo che stavo che era vero e che poteva risolvere il problema....
Questo credo che sia un pò più complesso, forse perchè è "fresco e non frollo" ahaha

Vabbeh. stò seria

Sono ad una festa, quindi situazione positiva. Il portafogli o la borsetta rappresenta la mia casetta, la mia protezione in un certo senso, perchè dentro ho documenti soldi e, a quanto dico dopo, persino le chiavi di casa.

Affido tutto ciò a qualcun altro per essere libera di divertirmi, ballare ecc, senza rischiare di perdere qualcosa.

Poi però non trovo più nulla, le cose affidate non sono dove dovrebbero essere. Continuo ad essere serena finchè non mi ritrovo a dover aprire la borsa di qualcun altro. Non si sa bene chi. Una borsona enorme e che contiene di tutto. Infatti interessa anche ad altri.

Visto che devo recuperare le mie cose la apro, si apre facilmente, li taglia quasi da sola, il tessutino è inverosimilmente leggero.

Ma non c'è niente neanche li.

Questo è il punto in cui comincio a preoccuparmi e che entra in scena questo personaggio che mi dice che ho bisogno del ladro giusto.

In pratica che ho seguito il consiglio sbagliato, o qualcosa del genere.

La sensazione di presenza fisica è la cosa che maggiormente m'è rimasta oimpressa. Sospetto che più che un simbolismo questo rappresenti una persona vera e propria, il riferimento al trenino, non so se era un giochetto o un disegnino, mi danno la certezza che mi stà dicendo la verità anche se la mia memoria fa acqua.

Non sò più bene come ma le persone alla fine sono due, quello giovane che mi stava così addosso che pareva flirtasse e l'altro. Ho quasi il sospetto di avercelo messo io il flirtone per quel mio vizio del ciuffo di voler sempre trovare un principe azzurro dappertutto e che a momenti mi frego di nuovo perchè il "ladro giusto" è dietro che ci guarda...mah...se solo mi ricordassi per bene chi ha detto la frase del ladro

Chissà magari come in altri sogni mi faccio la seconda puntata così mi riprendo anche la questione trenino. Che forte, per un attimo nel sogno ho avuto la sensazione che se mi ci fossi concentrata totalmente sartei riuscita a ricordare tutto per bene. Poi però il tizio mi si è avvicinato alla faccia...uhm...magari l'ha fatto apposta per non perdere il contatto che avevo con lui/loro?

Se fosse simbolico invece direi che c'è qualcosa che ho perso e che non trovo perchè guardo nel posto sbagliato e che finalmente ho trovato il modo,se voglio, di "scassinare" la borsa giusta...sperèm, in ogni caso va bene. ladri veri o meno
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Vecchio 08-10-2010, 13.56.57   #4
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una situazione che stò vivendo, che mi mette in moltissima ansia,
Secondo me questo è un punto fermo.
La scuola, il linguaggio diverso da imparare, il non riuscire a fermarti sulla pagina giusta ecc ecc non ti dice niente?
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Vecchio 08-10-2010, 14.00.59   #5
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Per il secondo, che è molto pieno di cose, prova a concentrarti intanto su questo pezzo iniziale.

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Il portafoglio è dove tieni i soldi (energia) e le "chiavi di casa". In fondo sai che non dovresti ascoltare chi ti dice di non portarlo, ma poi fai come vogliono e ti racconti che va bene perchè anche altre fanno così.
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Vecchio 08-10-2010, 20.23.12   #6
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Secondo me questo è un punto fermo.
La scuola, il linguaggio diverso da imparare, il non riuscire a fermarti sulla pagina giusta ecc ecc non ti dice niente?
Penso sia riferito ai miei figli. Appena ho aperto gli occhi ho pensato a mio figlio maggiore anche se non so se gli capita così. Ma a me si quando entro in conflitto con loro e non riesco a trovare il modo giusto per sbloccare lo stato d'empasse.
E appena lo trovo è.....in bianco
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Vecchio 08-10-2010, 23.08.33   #7
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Il portafoglio è dove tieni i soldi (energia) e le "chiavi di casa". In fondo sai che non dovresti ascoltare chi ti dice di non portarlo, ma poi fai come vogliono e ti racconti che va bene perchè anche altre fanno così.
Mi è capitato di pensare che questo portafoglio racchiude soldi, quindi energia, documenti, quindi identità, chiavi di casa, quindi protezione, rifugio.

Se dovessi scegliere un aggettivo direi indipedenza.

Ho messo la mia indipendenza da parte, non me la sono tenuta vicina vicina,a portata, per andare a fare festa. (per scansare le resposabilità in pratica)

Facevan tutte così e come un caprone ho fatto uguale tale era il miraggio di tanta festa.

E alla festa c'era gente in maschera, quindi fasulla, o comunque che si nascondeva.
Io non sono in maschera ma il mio vestito mi pare si adatti ugualmente, quindi mi sono miscelata senza problemi e mi sono anche rimirata allo specchio perchè mi sentivo leggera e felice, per niente male.

Poi però ho desiderato andar via e la mia indipendenza, ossia la possibilità di scegliere, non ce l'avevo più.

Non so cosa mi rappresenta la macchina, forse un altro simbolo d'indipendenza che non mi appartiene.

Poi passo a una grossa borsa, una borsa da donna di quelle che si usano molto adesso molto lunghe e capienti,COI MANIGLIONI, quasi borsoni da spiaggia (le signore inoriidiranno per questa descrizione). E' bianca panna ma sembra quasi un opale, biancastra.

Me la indicano perchè li dentro ci sono molte cose di tutti, mi convincono ad aprirla, a forzarla, e percepisco che hanno uno scopo, vogliono anche loro qualcosa.

Il fatto che ci siano molti oggetti in comune in un oggetto prettamente femminile dovrebbe farmi pensare alla mamma?

Comunque quel che cerco non lo trovo neanche lì.

Mi fermo un attimo qui per vedere se giunge altro.
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Vecchio 09-10-2010, 10.20.38   #8
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,COI MANIGLIONI.
Qui mi sono solo scappate le maiuscole, non era per sottolineare. Ho provato a editare ma il pc ha deciso che era ora di dormire e mi ha sparato fuori
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Vecchio 13-09-2011, 22.40.58   #9
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Sono ad una festa, quindi situazione positiva. Il portafogli o la borsetta rappresenta la mia casetta, la mia protezione in un certo senso, perchè dentro ho documenti soldi e, a quanto dico dopo, persino le chiavi di casa.

Affido tutto ciò a qualcun altro per essere libera di divertirmi, ballare ecc, senza rischiare di perdere qualcosa.

Poi però non trovo più nulla, le cose affidate non sono dove dovrebbero essere. Continuo ad essere serena finchè non mi ritrovo a dover aprire la borsa di qualcun altro. Non si sa bene chi. Una borsona enorme e che contiene di tutto. Infatti interessa anche ad altri.

Visto che devo recuperare le mie cose la apro, si apre facilmente, li taglia quasi da sola, il tessutino è inverosimilmente leggero.

Ma non c'è niente neanche li.

Questo è il punto in cui comincio a preoccuparmi e che entra in scena questo personaggio che mi dice che ho bisogno del ladro giusto.

In pratica che ho seguito il consiglio sbagliato, o qualcosa del genere.

La sensazione di presenza fisica è la cosa che maggiormente m'è rimasta oimpressa. Sospetto che più che un simbolismo questo rappresenti una persona vera e propria, il riferimento al trenino, non so se era un giochetto o un disegnino, mi danno la certezza che mi stà dicendo la verità anche se la mia memoria fa acqua.

Non sò più bene come ma le persone alla fine sono due, quello giovane che mi stava così addosso che pareva flirtasse e l'altro. Ho quasi il sospetto di avercelo messo io il flirtone per quel mio vizio del ciuffo di voler sempre trovare un principe azzurro dappertutto e che a momenti mi frego di nuovo perchè il "ladro giusto" è dietro che ci guarda...mah...se solo mi ricordassi per bene chi ha detto la frase del ladro

Chissà magari come in altri sogni mi faccio la seconda puntata così mi riprendo anche la questione trenino. Che forte, per un attimo nel sogno ho avuto la sensazione che se mi ci fossi concentrata totalmente sartei riuscita a ricordare tutto per bene. Poi però il tizio mi si è avvicinato alla faccia...uhm...magari l'ha fatto apposta per non perdere il contatto che avevo con lui/loro?

Se fosse simbolico invece direi che c'è qualcosa che ho perso e che non trovo perchè guardo nel posto sbagliato e che finalmente ho trovato il modo,se voglio, di "scassinare" la borsa giusta...sperèm, in ogni caso va bene. ladri veri o meno
Mi chiedo...è possibile che più che un sogno simbolico questo sia un sogno premonitore? Si lo sò che è passato un anno ma questa festa somiglia molto a quest'estate da adolescente tardiva che ho vissuto. Al fatto che ho "mollato" sulle questioni serie e importanti e ho fatto un viaggio nell'effimero, in mezzo all'apparire ad ogni costo e anche se ne ho tratto beenficio (mi specchio e mi piaccio) poi al momento di andare non trovo più il portafogli.

Come dire che non è in mezzo a questo genere di persone che posso trovare la mia indipendenza, neanche loro sanno cos'è, tanto che mi fanno aprire una borsa che non è di nessuno...

Mi serve il ladro giusto. E' da una decina di giorni (fatalità) che penso che non ho un modello, non ho una figura di riferimento su cui basarmi per migliorare e arrivare al tipo di persona che vorrei essere. Nessuna delle persona che ho attorno, fisicamente intendo, ha le caratteristiche che cerco.

Poi mi ha colpito, lo ammetto, sta cosa del giovane che mi distrae. In effetti un giovane ha catturato la mia attezione...anche se per niente... ...Questa cosa m'inquieta un pò però perchè vorrebbe dire che, in qualche modo, l'incontro è avvenuto ma io (masantissimocielocosadevofaremivorreistrozzare) non l'ho colto.

Mah.
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