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Vecchio 09-10-2006, 00.51.47   #1
BiblioTopo
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Predefinito Fole da 5inque minuti

Nella tradizione folica topesca com-paio-no (uah uah faccio impazzire Kael) delle fole piccole, che durano poco.
Durano poco ma servono assai, dato che sovente accade che i nipotopi costringono i nonnitopi alla fola serale, epperò necessitano anche di dormire presto... insomma 'na foletta e a nanna.

Ve ne pongo di seguito alcune. Al solito, buona lettura e poi tornate pure a nanna...

Dimenticavo... le fole sono tramadate striminzite... sta poi al nonnotopo di turno arricchirle e dilungarle all'uopo o lasciarle piccine all'utenza d'emergenza... io ve le allungo un pochettino solo... temo che pure vi facciano male, o reggete bene?
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Ultima modifica di BiblioTopo : 09-10-2006 alle ore 00.54.23.
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Vecchio 09-10-2006, 01.04.37   #2
BiblioTopo
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Predefinito Il cedro superbo

Accadde che un seme di cedro venne dal vento trasportato in una zona dove crescevano solo arbusti e piante basse e sgraziate. Così avveniva proprio perchè in quella zona soffiava spesso un forte vento che non permetteva agli alti fusti di svilupparsi per benino.

Insomma sto semino, un po' fuori zona, riesce a buttar fuori legno grazie alla protezione proprio degli arbusti e cresce un pochetto.

Quando inizia a farsi alberello la gente che passava lo nota e si spertica in lodi per la sua snellezza e bellezza e va stupita per la stranezza della crescita, in una zona solitamente bruttina.

quando l'alberello diventa alberetto inizia ad orgoglirsi per la complimentazione. E ci si abitua. E ci si adegua. E non vuol più stare senza.

Accede però che dopo un po' anche la gente che lo lodava si abitua a lui e smette di lodarlo, trovandolo normale a vedersi.
Al che l'alberetto inizia a ri-sentirne. E si chiede come mai non lo lodano più. Forse che non si vede bene quanto è bello e snello ed elegante?

Si convince che è così. La colpa è degli arbusti che gli stanno intorno e che nascondono parte del suo tronco. Non si vede bene la figura slanciata, egli non è ancora alberone infatti.

Insomma inizia a lamentarsi con la gente che sti arbusti nascondono la sua bellezza e che vanno tolti. Anche la gente godrebbe di più alla sua vista, ammirandolo tutto e non solo i ciuffi alti.

La gente si fa convincere e un giorno toglie tutti gli arbusti. Finalmente l'alberetto è visibile in tutta la sua promettente bellezza.
La gente lo gode e lui ne gode pure.

Purtroppo però egli non è ancora abbastanza forte, se mai lo sarebbe stato. E al primo vento, assenti gli arbusti che ancora lo proteggevano, viene sradicato e sbattuto la e qua.

'notte...
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Vecchio 09-10-2006, 12.05.26   #3
RedWitch
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L'alberello era cresciuto proprio grazie a quegli arbusti sgraziati che lo proteggevano, ma appena ha ritenuto di poterne fare a meno, per vanità, ha fatto in modo che ciò che lo aveva aiutato a crescere, e, che lo avrebbe protetto ancora, avendone bisogno, fosse distrutto... distruggendo sè stesso...
bella fola Topetto, ci dovrebbe insegnare, che tutto intorno a noi va rispettato, ... la vanità è una brutta bestia...

Tanti formaggi per te
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Vecchio 09-10-2006, 16.55.54   #4
griselda
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Anche l’uomo quando sale i gradini della vanità, del sentirsi importante, trasforma questa importanza in qualcosa che lo allontana sempre di più da chi ha permesso lui di salire così in alto. Perde la memoria insieme all’umiltà e a causa di questo “crolla inesorabilmente a terra”, come tutti quelli che dimenticano le proprie origini e con esse, come recita quel antico proverbio: quel“l’unione che fa la forza.”
Bella fola B.T. grazie tanti gustosi formaggetti a te.
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Vecchio 09-10-2006, 20.51.45   #5
Ray
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Beh, da un punto di vista esoterico, pardon esostrano, c'è anche un bel messaggio per quelli che pretendono di "salire" senza essersi bene "ancorati" per terra... eliminando le "brutture", le protezioni delle "parti basse"...

Ultima modifica di Ray : 09-10-2006 alle ore 20.54.20.
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Vecchio 09-10-2006, 23.02.43   #6
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Predefinito Il foglio bianco

In tempi antichelli, un foglio di carta sopraffina dormiva adagiato e beato nel cassetto più alto.

Era fatto della miglior carta, tratta dal miglior legno seccato a regola d'arte con l'ultimo sole di Settembre, era sottilissimo e grazie a questo era bianchissimo. Egli era molto fiero della sua bianchezza e si vantava sovente con gli altri fogli che, invece, essendo di carta meno pregiata, erano più marroncini.

Un giorno l'uomo lo trasse dal cassetto e col pennino intinto nell'inchiostro ci scrisse, con fregi e attenta calligrafia, la sua miglior poesia. Poi usò il tampone su di lui ma lo lasciò lo stesso sul piano del tavolo ad asciugare.

Allora il foglio iniziò a lamentarsi con gli altri fogli marroncini:
"ma guardate che mi ha fatto quel bruto! Guardatemi adesso! Ero così bianco, la mia bianchezza era perfetta! Adesso invece son tutto rovinato da tutto questo nero che m'ibratta... beati voi marroncini che non avete nerezza se non sparsa già nel vostro marrone... almeno non risalta."

Rispose un marroncino:
"Ti sbagli ancora, come sbagliavi a vantarti prima. La nerezza di cui ti lamenti è il motivo per cui verrai conservato... noi invece dureremo assai poco".
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Vecchio 10-10-2006, 08.54.39   #7
Grey Owl
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Ma lo sai topino che noto un denominatore comune nel tuo dire... e' la superbia... le tue fole parlano spesso di questo... "si vantava sovente..." oppure "alberetto inizia ad orgoglirsi..." e poi ci sei tu... mmmm... che vorra' dire?...


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Vecchio 10-10-2006, 18.20.09   #8
Ray
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La maggior parte delle favole ha un contenuto morale. Questo le fa apprezzare al popolo e, in tempi magari difficili per gli argomenti esoterici, le fa accettare da un eventuale potere di stampo moralistico. Inoltre fa si che vengano tramandate e raccontate ai bambini... così, credendo (a ragione) di dare un insegnamento morale, viene ache piantato un semino di altro tipo che poi, un giorno, forse germoglierà e andrà a fare parte del giardino spirituale del Ricercatore, se così avrà da essere.

Si è inoltre rilevato spesso un significato di tipo psicologico. Questo le fa apprezzare ad un certo tipo di cultura e fa si che vengano studiate, pubblicate ecc.... insomma, tramandate.

Quel che però può interessare a noi è che molte favole, come è stato già detto in altri tread, contengono appunto un significato anche esoterico che può tornar utile cogliere.

A me questa del foglio di carta pare una metafora alchemica... con un'indicazione piuttosto chiara... bianca direi...
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Vecchio 10-10-2006, 21.02.22   #9
BiblioTopo
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Massì massì, superbia alchimia, nulla importa. Come dissi già io non mi occupo... ri-cordo, riporto, miglioro e narro, altro non serve.
Le interpretanze eso-psico-socio-moral lascio a voi umani che vi divertite... noi bibliotopi nulla comprendiamo e tutto raccontiamo...

Ma siccome oggi mi sento toperoso (topo generoso) vi dico un segretino sulla natura dei topi, per scansar equivocamenti.
Noi topi, siccome siamo più evoluti di voi umani, non abbiamo l'insconcio. Nono, per nulla. Se proprioproprio non potete immaginar sta cosa, spiego. I topi son privi di quel che voi umani, leggo, chiamate insconci meccanismi. Ovvero parti di voi che non sapete. Noi siam troppo piccoli e tutto vediamo. Porto esempio di quel che chiamate superbia, così continuate a non capire.

Quando lavoro a volte progetto. Quando progetto penso a fare. Quando penso a fare penso a me. Quando penso a me, se ci penso molto, capita che mi vien su desiderio di attenzione. Allora sto attento. Certe volte basta certe volte no. Se non basta l'attenzione che mi do, cerco di attirarne altra, cioè qualla degli altri. Tutto qui, questo accade, non altro.
Niente subsconci strani, menchemeno esostrani.

Ah, direte voi, ma quali volte l'attenzione che ti dai basta e quali no? Eccerto, voi umani catalogate... e fate bene, forse un giorno vi evolverete in BiblioUmani.
Allora ogni topo ha un certo quantitativo di formaggianza dentro se. La formaggianza è quella roba che estraiamo dal formaggio e che usiamo per fare. Vabbeh, insomma, a farla breve... quando sale un desiderio, tipo di attenzione, noi ci si sdoppia in due... diciamo Biblio e Topo. E la formaggianza va un po' qua e un po' la. Biblio vuole l'attenzione e Topo attento sta. Se ne ha più Topo di Biblio (di formaggianza) allora basta stare attento, se invece ne ha più Biblio di Topo allora serve altra, di altri.

Ecco, tutto qua. Niente insconci, niente superbia, niente alchimia... solo formaggio...

Vabbeh va, torno in cantina...
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Ultima modifica di BiblioTopo : 10-10-2006 alle ore 21.05.18.
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Vecchio 02-05-2009, 00.41.18   #10
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Originalmente inviato da BiblioTopo Visualizza messaggio
Massì massì, superbia alchimia, nulla importa. Come dissi già io non mi occupo... ri-cordo, riporto, miglioro e narro, altro non serve.
Le interpretanze eso-psico-socio-moral lascio a voi umani che vi divertite... noi bibliotopi nulla comprendiamo e tutto raccontiamo...

Ma siccome oggi mi sento toperoso (topo generoso) vi dico un segretino sulla natura dei topi, per scansar equivocamenti.
Noi topi, siccome siamo più evoluti di voi umani, non abbiamo l'insconcio. Nono, per nulla. Se proprioproprio non potete immaginar sta cosa, spiego. I topi son privi di quel che voi umani, leggo, chiamate insconci meccanismi. Ovvero parti di voi che non sapete. Noi siam troppo piccoli e tutto vediamo. Porto esempio di quel che chiamate superbia, così continuate a non capire.

Quando lavoro a volte progetto. Quando progetto penso a fare. Quando penso a fare penso a me. Quando penso a me, se ci penso molto, capita che mi vien su desiderio di attenzione. Allora sto attento. Certe volte basta certe volte no. Se non basta l'attenzione che mi do, cerco di attirarne altra, cioè qualla degli altri. Tutto qui, questo accade, non altro.
Niente subsconci strani, menchemeno esostrani.

Ah, direte voi, ma quali volte l'attenzione che ti dai basta e quali no? Eccerto, voi umani catalogate... e fate bene, forse un giorno vi evolverete in BiblioUmani.
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