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Vecchio 22-02-2008, 00.26.37   #1
Sole
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Predefinito Perchè votare?

E' una domanda che mi faccio sempre più spesso. Se non posso davvero scegliere chi esegue la volontà mia e della cittadinanza sul come gestire una comunità, perchè devo votare? Cosa devo votare? Che principio voto se la persona non esiste? Il voto è un diritto o un dovere? Perchè se è un dovere vuol dire che chi voto è sopra a me,. ma invece è al mio servizio e in tal caso allora è un diritto. Ma perchè dunque ce lo fanno passare come un dovere facendoci crede che ci son sopra?
L'unica cosa ad oggi che mi spinge a continuare sta cosa (il mio voto) è che l'aver espresso una volontà, a prescindere da quale sia, mi fa acquistare il diritto di lamentarmi se le cose non vanno come dovrebbero andare. Si, perchè non è che voto un programma, sappiamo già a prescindere che non sarà mai realizzato per come ce lo raccantano, non voto un meritevole personaggio benefattore della comunità che fa il politico perchè ama il paese, macchè.. le sappiamo ste cose, ormai non ci ingannano sulla propaganda. Allora perchè voto? Per aver diritto e dovere di lementela. Si!
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 22-02-2008, 01.55.10   #2
Ray
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Vista dall'altra parte si potrebbe chiedersi quanto è pericolso non votare.
Lungi ormai da essere una forma di dissenso generalizzata è facile che venga vissuta e/o spacciata per una forma di disinteresse che, manipolata, poi "autorizza" sempre più a fare il comodo che gli pare.
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Vecchio 22-02-2008, 10.49.42   #3
RedWitch
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Mi sono chiesta spesso perchè votare Sole, viste le scelte che abbiamo.. ma una scheda nulla per me, significa togliersi la possibilità di scegliere quantomeno il male minore, se un giorno tutti decidessero di non votare lasceremmo a loro pieno potere (e già così non è che le alternative siano molte..)
Diritto o dovere? per me sono entrambe le cose..
Il dovere di pensare bene dove mettere la crocetta (dico più che altro a me..) e il diritto di scegliere per quanto limitato sia senza lasciare che le cose vadano per conto loro del tutto..
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Vecchio 22-02-2008, 16.57.42   #4
jezebelius
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Condivido.
Di questo periodo non dei migliori per l'Italia, la classe politica fa un po quel che crede. E' vero che per certi versi è sopra o meglio alcuni che di questa fan parte almeno voglio sperare, oltre che al cittadino si sentono proprio al di sopra di tutto e di tutti.
Non voglio entrare nel merito pure perchè tutti ci rendiamo conto di quel che stiamo, sia politicamente e sia socialmente, attraversando. Dico solo che un piccolo mezzo al momento, il voto, non può secondo me essere definito potente in quanto questa caratteristica è collegabile a quanto si è capaci di indirizzare la forza collettiva, nelle mani del cittadino è recarsi, appunto, a votare. Si può anche discutere sull'aspetto giusto o sbagliato che sia, o anche su chi grida che non è il caso di andarci. Il voto può attivare per conseguenza tante riflessioni e certo se posso fare la mia parte, contribuendo con questo pur nella consapevolezza che può essere vanificata l'azione - ma alla fine sappiamo che nulla lo è - credo che come non solo Red ha detto, anche scegliere il male minore è sempre meglio che dare via libera a chi potrebbe usufruire dello spazio lasciato libero dalla collettività, ormai demoralizzata davanti a quel che deve affrontare ogni giorno.
Da qui poi si possono fare mille considerazioni sulla mancanza del voto di preferenza e sull'invece presenza di un sistema che presenta chi non è scelto dal cittadino ma al contrario da una politica che va oltre misura o anche di " chi " fa parte di una lista. Ragioni che forse potrebbero spaziare a 360°.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso  
Vecchio 23-02-2008, 20.45.17   #5
Sole
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La mia domanda era più ceh altro provocatoria. Infatti votare è assumere una voce. Purtroppo ce lo fanno sembrare sempre più inutile, più falso, più non-importante... anche io lo percepisco così ma so che contro sta cosa va combattuto. Purtroppo temo che i dati veri al cittadino non arriveranno mai, ma arriveranno a loro.. perchè per poterli falsare devono sapere come sono le cose e un indice di dissenso e malcontento arriva..

boh
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Vecchio 06-03-2008, 18.38.19   #6
Sole
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Se un pochino seguiamo l'informazione in questi giorni sappiamo delle elezioni americane.
Secondo me il loro metodo ha si delle lacune fallimentari ma come principio non è male.
In questo periodo stanno eleggendo i candidati. Significa che non sono belli e pronti e confezionati che ci piacciano o meno ma sono eleggibili dal popolo.
Quelle che vengono scelti attraverso le elezioni poi parteciperanno alle elezioni finali di Presidente degli USA.
Questo metodo lo trovo appropriatamente democratico, certo è vero che cmq a presentarsi sono quelli che il partito ha deciso ma almeno c'è la scelta "del meno peggio" che non è consolante ma almeno è una scelta.
Di contro a questo metodo elettorale ci sono le liste. Nessun Americano ha diritto al voto se prima non si iscrive alle liste elettorali e per iscriversi devono essere liberi da pendenze di qualsiasi genere... queste pendenze non sono definite per cui una multa è una pendenza.. chi sceglie chi deve e chi non deve votare può arbitrariamente decidere di escludere chi vuole.. e questo è meno democratico.

Questo per dire che non ci vuole nulla a fare un plebiscito anche qui e votare il candidato, a me piacerebbe scegliere la faccia da cui sarò rappresentata. Lo hanno provato a fare per il presidente di un partito e pare sia andata benissimo, perchè allora non farlo per chi ci rappresenta e governa?

Propongo il plebiscito sul Presidente del Consiglio Italiano.
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