Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Forum > Tempio > Psicologia moderna e antica

 
 
Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Vecchio 31-05-2008, 02.18.48   #1
Grey Owl
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Grey Owl
 
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 2,100
Predefinito Pornografia, fantasie sessuali e masturbazione.

Vorrei discutere di un'argomento un pò difficile da trattare, è da un pò di tempo che penso a come aprire questo post, la mia intenzione è quella di parlarne da un punto di vista serio senza cadere nel pruriginoso o volgare.

Osservandomi noto che una parte della mia quotidianità è spesa dalla ricerca di immagini e fantasie sessuali. Dall'età di 14 anni in poi la masturbazione è stata una costante nella mia vita. Ho sempre ritenuto un fattore fisiologico avere questa pratica di autoerotismo al fine di provare piacere che nel tempo non ho mai abbandonato.

Quello che noto in me è una forma di ossessione riguardo la fantasia sessuale, ricerco immagini pornografiche e vivo fantasie sessuali (situazioni in ambito eterosessuale e convenzionale).

Lo scopo è quello di evadere e ricercare piacere, in genere è una pratica che associo come anti stress. Ne provo vergogna ed è per questo che ho deciso di aprire il post.
Questo lato di me lo nego, ne provo vergogna e lo subisco, lo ricerco nei momenti privati. Mi sono sempre detto "che male faccio se mi concedo un momento di intimo piacere?". Però noto che non riesco ad andare oltre al giustificarmi, non riesco ad analizzarmi in questo frangente ed è per questo che mi rivolgo al forum.

La dinamica è profonda, consueta, codificata nella sua meccanicità e questo mi turba. Posso desistere per un periodo ma poi ritorna con la fantasia, con la voglia di vedere immagini di corpi femminili nudi, di pratiche sessuali. In quel frangente sento un'eccitazione meccanica che parte dagli occhi e passa per la mente per giungere al piacere indotto.
Sono dipendente dalle immagini sessuali come dalla nicotina, dico che smetto ma poi non lo faccio mai, anche se non nuoce alla salute come le sigarette è però una dipendenza.

In una prima analisi noto che ho sempre separato la pratica di autoerotismo dalla mia attività sessuale di coppia, come dire sentimento e trasposto nell'attività di coppia e dall'altra sfogo e antistress.

Forse cè una repressione sessuale?
Probabilmente quello che non vivo nell'attività sessuale di coppia lo ricerco con la fantasia e nelle immagini.

Si tratta di una deviazione avuta nell'adolescenza?
Associo le prime esperienze a dei momenti emozionanti e peccaminosi. Subisco il fascino del peccato, del "vietato ai minori".

Voglio capire il meccanismo automatico che lavora dietro a questa pratica, ne vogliamo parlare?.

Ultima modifica di Grey Owl : 31-05-2008 alle ore 02.21.38. Motivo: Ho corretto errori di ortografia
Grey Owl non è connesso  
Vecchio 31-05-2008, 06.29.38   #2
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio
Vorrei discutere di un'argomento un pò difficile da trattare, è da un pò di tempo che penso a come aprire questo post, la mia intenzione è quella di parlarne da un punto di vista serio senza cadere nel pruriginoso o volgare.

Osservandomi noto che una parte della mia quotidianità è spesa dalla ricerca di immagini e fantasie sessuali. Dall'età di 14 anni in poi la masturbazione è stata una costante nella mia vita. Ho sempre ritenuto un fattore fisiologico avere questa pratica di autoerotismo al fine di provare piacere che nel tempo non ho mai abbandonato.

Quello che noto in me è una forma di ossessione riguardo la fantasia sessuale, ricerco immagini pornografiche e vivo fantasie sessuali (situazioni in ambito eterosessuale e convenzionale).

Lo scopo è quello di evadere e ricercare piacere, in genere è una pratica che associo come anti stress. Ne provo vergogna ed è per questo che ho deciso di aprire il post.
Questo lato di me lo nego, ne provo vergogna e lo subisco, lo ricerco nei momenti privati. Mi sono sempre detto "che male faccio se mi concedo un momento di intimo piacere?". Però noto che non riesco ad andare oltre al giustificarmi, non riesco ad analizzarmi in questo frangente ed è per questo che mi rivolgo al forum.

La dinamica è profonda, consueta, codificata nella sua meccanicità e questo mi turba. Posso desistere per un periodo ma poi ritorna con la fantasia, con la voglia di vedere immagini di corpi femminili nudi, di pratiche sessuali. In quel frangente sento un'eccitazione meccanica che parte dagli occhi e passa per la mente per giungere al piacere indotto.
Sono dipendente dalle immagini sessuali come dalla nicotina, dico che smetto ma poi non lo faccio mai, anche se non nuoce alla salute come le sigarette è però una dipendenza.

In una prima analisi noto che ho sempre separato la pratica di autoerotismo dalla mia attività sessuale di coppia, come dire sentimento e trasposto nell'attività di coppia e dall'altra sfogo e antistress.

Forse cè una repressione sessuale?
Probabilmente quello che non vivo nell'attività sessuale di coppia lo ricerco con la fantasia e nelle immagini.

Si tratta di una deviazione avuta nell'adolescenza?
Associo le prime esperienze a dei momenti emozionanti e peccaminosi. Subisco il fascino del peccato, del "vietato ai minori".

Voglio capire il meccanismo automatico che lavora dietro a questa pratica, ne vogliamo parlare?.
E' una nevrosi a mio parere causata da 2000 anni di insegnamenti secondo i quali il sesso e' peccato.
Se avessi vissuto in grecia nel 500 A. C. questo post non lo avresti ''postato''.
E piu' te ne vergogni ,piu' razionalmente ti condanni piu' la nevrosi emerge. Vedi quanto dicevamo sui Demoni..
Un buon contributo a risolvere questa nevrosi e' venuto da Papa Woityla con la sua teologia del corpo nella quale il sesso viene nobilitato facendo emergere il suo aspetto '' relazionale'' e non solo biologico (riprendo qui un post di Uno sulla Chiesa Cattolica nel quale mi pare desse al sesso solo questo rilievo ).
Papa woityla ha dato dignita' anche e proprio all'aspetto ludico dell'unione dei corpi come uno dei modi di relazionarsi di due persone che si amano.
E' comunque l'amore che evita il cattivo uso del corpo.
In questo senso credo che il paradosso di Uno '' PUO' BASTARE TENERSI PER MANO '' vada integrato :
piu' la relazione si approfondisce e si intensifica piu' tutto l'essere e quindi anche il corpo sente il bisogno di approfondire la conoscenza del corpo dell'altro a prescindere dai fini riproduttivi.
All'inizio puo' bastare tenersi per mano dopo non piu'.
Questa e' una nobilitazione del sesso proveniente da quella stessa fonte che lo ha condannato.
Di piu' non si poteva chiedere.
Ma c'e da fare ancora un percorso per accettare il sesso in quanto tale e cosi' guarire le nevrosi.
nikelise non è connesso  
Vecchio 31-05-2008, 12.40.36   #3
Astral
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Astral
 
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
Predefinito e' un po lunga non sono riuscito a sintetizzare

Inanzitutto Grey, complimenti per l'apertura dimostrata, perchè sicuramente questa fantasie sessuali ( ognuno secondo i propri gusti e propensioni) ce li hanno in molti e sopratutto uomini.

Non è facile raccontare queste cose, sopratutto davanti alle donne.

Non per fare discriminazioni, ma indubbiamente l'uomo non è più porco, ( scusate il termine) ma è perchè ha una sessualità di tipo visivo, mentre la donna è più di tipo tattile, poi ovviamente ci sono le eccezioni.

In generale queste cose avvengono nell'età dell'adolescenza, ma forse se non sono avvenute completamente in quell'età si ripercuotono anche oggi.

Mi è molto difficile crede, che sospendere la visione per un periodo porti alla soluzione, perchè sicuramente succederà che in un momento di debolezza riprendi come prima e più di prima ( e questo è cosi pure con diete e sigarette).

Io non condanno la pornografia ( apparte quella sugli animali e sui bambini che è illegale e anche se non lo fosse è da vietare).

Credo che la pornagrafia per certi soggetti, possa essere positiva nell'assurdo esempio:

io preferisco che qualcuno si sfoghi con un immagine o un video, piuttosto che su mia sorella ( vedere topi stupro).

Credo però che il messaggio della pornografia seppure invitante e seducente, possa in qualche modo intaccare il vero senso del sesso, ma anche dare un immagine distorta del partner che alla fine è un oggetto.

Può succedere quindi che inconsciamente si possano poi cercare dei partner ( e magari non ci piacciono nemmeno) per risimulare le immagini che ormai sono impresse dentro di noi.

Cosi come quando vedo un film comico, io ne apprendo le battute, e qualcosa dentra mi rimane, tanto più in un film porno.

Tornando invece alla pornografia: indubbiamente se ne facciamo uso, è evidente che la nostra vita sessuale è insoddisfacente, oppure siamo noi che non abbiamo un buon rapporto con la sessualità.

Quello che mi ha colpito è il fatto di concedersi un piacere: Che sia uno sfogo, un rimedio per concedersi un attimo di piacere, dopo tante frustrazioni?
Soltanto che poi se subentra la vergogna è anche un piacere mal vissuto. Se io vado alle giostre e poi mi pento di averlo fatto, non si può dire che mi sia molto divertito.

Vedi magari di analizzare più le cause, l'argomento è controverso, perchè se guardiamo 10 film horror, non pensiamo di esserne dipendenti, perchè invece con la pornografia lo pensiamo?
Astral non è connesso  
Vecchio 31-05-2008, 13.26.56   #4
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Devo dire che anche per quanto mi riguarda, avevo intenzione di affrontare una discussione di questo tipo.
Se non dal lato prettamente sessuale, da quello di " emozione forte " e ricerca di questa.
Probabilmente ci troviamo nello stesso bacino quindi male non fa.

Beh, forse è vero che una cattiva - nel senso di non completa e/o appagante - esperienza può portare a deviazioni che forse bisogna correggere.
Intendo per deviazioni quelle pratiche, di qualsiasi tipo e non da considerare in maniera esclusiva come negative, che, diciamo, escono fuori da un concetto del sesso tradizionale ormai condivisa, entrando in una forma alternativa di questo. Del resto pratiche di questo tipo, pur cambiando la manifestazione - infatti nel periodo a cui ha fatto riferimento Nike, ovvio, i film non esistevano ma c'era comunque la pratica reale - portano in se un qualcosa che giocoforza ci contagia.
Sto cercando anche io in questo periodo di " vedere " determinate caratteristiche e dinamiche e mi accorgo che non è affatto semplice!
Ho notato che, come tutto, anche questa "voglia" di emozioni forti, da soddisfare con immagini, oppure da vivere con fantasie o, ancora, da vivere su se stessi cercando di fare qualcosa di inusuale, al di fuori della norma, tornino ciclicamente ogni volta con una intensità maggiore.
Devo dire che ho qualche difficoltà sia a vederle e quindi osservarle e sia talvolta a resistere. Ciò significa che non ho ancora - e te pareva! - , una resistenza buona in questo senso.
Per il momento allora mi fermo a constatare, perchè mi pare di non potere fare altro, posto che l'equilibratura va fatta appena si possiedono i mezzi.

Per quanto mi riguarda la vergogna se pure è minore rispetto a prima, talvolta c'è e sicuramente mi condiziona. Quindi forse questo è un punto.
Altro punto è che ste fantasie hanno una doppia funzionalità come ho detto. Vale a dire sia quella di fornirci un appagamento, guardandole, che ha sede nell'istinto - l'animale comunque è presente; il dare libero sfogo a ciò che si tiene represso certamente attiva un meccanismo - e sia la funzione di colmare qualcosa che manca e lo si vuole fare attraverso questi modi.
Terzo punto, se è vero che con questo sistema mi nutro è anche vero che, mi pare, di nutrire altro da me
ossia qualcosa che, pur trovandosi all'interno è all'esterno.
Mi rendo conto che si capisce poco ma al momento son arrivato sin qui.
Certo è anche vero che siamo condizionati da ciò che vediamo e lasciamo entrare ma forse quando capita quello forse è il momento non di scacciarlo ma vedere che c'è un meccanismo che agisce in sordina.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso  
Vecchio 31-05-2008, 16.38.38   #5
cassandra
Cittadino/a Stabile
 
L'avatar di cassandra
 
Data registrazione: 21-06-2007
Messaggi: 624
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio
Dall'età di 14 anni in poi la masturbazione è stata una costante nella mia vita. Ho sempre ritenuto un fattore fisiologico avere questa pratica di autoerotismo al fine di provare piacere che nel tempo non ho mai abbandonato.


Lo scopo è quello di evadere e ricercare piacere, in genere è una pratica che associo come anti stress. Ne provo vergogna ed è per questo che ho deciso di aprire il post.


La dinamica è profonda, consueta, codificata nella sua meccanicità e questo mi turba. Posso desistere per un periodo ma poi ritorna con la fantasia, con la voglia di vedere immagini di corpi femminili nudi, di pratiche sessuali. In quel frangente sento un'eccitazione meccanica che parte dagli occhi e passa per la mente per giungere al piacere indotto.


Voglio capire il meccanismo automatico che lavora dietro a questa pratica, ne vogliamo parlare?.
Gray sei ti dicessi che ho scoperto il piacere ancor prima di te,non sapendo neanche che esisteva il sesso,l'amore etc. ti vergogni un pò meno? L'istinto come dice Jez c'è e si manifesta..capisco l'anti stress,capisco la vergogna,hai trattato un argomento difficile, (te ne sono vigliaccamente grata ),perchè probabilmente anche se ci pensavo,non ne avrei avuto il coraggio.Quello che ho notato è che c'è un surplus energetico di fondo,energia che non sapendo scaricare elevandola, trova sfogo verso il basso..nella masturbazione in questo caso.Qualcuno tempo fa mi parlò di sublimazione per poter correggere questa pratica,ma il come ancora mi sfugge..parlarne però mi ha aiutato,non so come mai,ma dal momento in cui ho tirato fuori il rospo,non ho più avuto esigenze particolari con la stessa frequenza..anzi direi che il tutto si è molto ridimensionato,anche se non ho ancora imparato a gestirlo..Mi viene da aggiungere che reprimere fa più male che bene,quindi non è quello il sistema per far risolvere la cosa,quanto imparare ad elevare le energie ..Da dove nasce il meccanismo non saprei,soprattutto perchè non è qualcosa di legato ad immagini o altro,quanto ad una sensazione che si fa strada e vuole uscire.. Credo che iniziare a parlarne sia stato fondamentale e insieme un passo alla volta, ne verremo a capo..
cassandra non è connesso  
Vecchio 31-05-2008, 21.38.49   #6
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio
Vorrei discutere di un'argomento un pò difficile da trattare, è da un pò di tempo che penso a come aprire questo post, la mia intenzione è quella di parlarne da un punto di vista serio senza cadere nel pruriginoso o volgare.

Osservandomi noto che una parte della mia quotidianità è spesa dalla ricerca di immagini e fantasie sessuali. Dall'età di 14 anni in poi la masturbazione è stata una costante nella mia vita. Ho sempre ritenuto un fattore fisiologico avere questa pratica di autoerotismo al fine di provare piacere che nel tempo non ho mai abbandonato.

Quello che noto in me è una forma di ossessione riguardo la fantasia sessuale, ricerco immagini pornografiche e vivo fantasie sessuali (situazioni in ambito eterosessuale e convenzionale).

Lo scopo è quello di evadere e ricercare piacere, in genere è una pratica che associo come anti stress. Ne provo vergogna ed è per questo che ho deciso di aprire il post.
Questo lato di me lo nego, ne provo vergogna e lo subisco, lo ricerco nei momenti privati. Mi sono sempre detto "che male faccio se mi concedo un momento di intimo piacere?". Però noto che non riesco ad andare oltre al giustificarmi, non riesco ad analizzarmi in questo frangente ed è per questo che mi rivolgo al forum.

La dinamica è profonda, consueta, codificata nella sua meccanicità e questo mi turba. Posso desistere per un periodo ma poi ritorna con la fantasia, con la voglia di vedere immagini di corpi femminili nudi, di pratiche sessuali. In quel frangente sento un'eccitazione meccanica che parte dagli occhi e passa per la mente per giungere al piacere indotto.
Sono dipendente dalle immagini sessuali come dalla nicotina, dico che smetto ma poi non lo faccio mai, anche se non nuoce alla salute come le sigarette è però una dipendenza.

In una prima analisi noto che ho sempre separato la pratica di autoerotismo dalla mia attività sessuale di coppia, come dire sentimento e trasposto nell'attività di coppia e dall'altra sfogo e antistress.

Forse cè una repressione sessuale?
Probabilmente quello che non vivo nell'attività sessuale di coppia lo ricerco con la fantasia e nelle immagini.

Si tratta di una deviazione avuta nell'adolescenza?
Associo le prime esperienze a dei momenti emozionanti e peccaminosi. Subisco il fascino del peccato, del "vietato ai minori".

Voglio capire il meccanismo automatico che lavora dietro a questa pratica, ne vogliamo parlare?.
In origine sia i bambini che le bambine scoprono il piacere manipolando il proprio corpo istintivamente e ne traggono piacere, scoprono alcune zone che stimolate ridanno una sensazione piacevole e chiaramente la ricercano.

Quindi secondo me se all'origine siamo uguali, con il tempo, ci differenzia l'educazione e anche il pensiero collettivo.

Ho letto anni fa un libro il rapporto Hite libro in cui l'autrice per la sua tesi di laurea, fece distribuire dei questionari che poi sarebbero stati compilati e inviati a lei in forma anonima.
Tra le tante domande del questionario vi era anche quelle sulla masturbazione, in cui veniva raccontato come la maggior parte delle donne si sentiva in colpa per desiderare di lasciarsi andare a tali pratiche, ma anche a lasciarsi proprio andare ad accettare la normalità della propria sessualità.

Masturbarsi è un rapporto con il proprio corpo, certo è che se diviene una via preferenziale dietro ci sarà altro, ma in se stessa credo sia una attitudine fisiologica normale.
Lascia comunque un senso di mancanza di qualcosa di solito che poi si scambia per vergogna o colpa.

Quando si sente in se quell'energia spingere di solito si fanno due cose o si fa ginnastica e la si sfoga così oppure si è condizionati dall'abitudine a dare soddisfazione materiale con masturbazione. Leggendo quanto detto da Jez nell'altro 3D del corpo se ho capito si può usare anche in altro modo da quello abituale.


Quindi siamo noi che abbiamo relegato a questa sensazione di eccitazione questa pratica che porta per un momento ad una piccola morte, come chiamano i francesi l'orgasmo.
Se non sbaglio però Uno ha anche scritto che questa piccola morte è utile, perchè cambia qualcosa al nostro interno, un solve e coagula specialmente se non è indirizzata verso qualcosa di specifico.



Per quanto riguarda le immagini a cui facciamo riferimento durante la masturbazione, mi da l'idea che siano legate a qualcosa che ci attira molto ma che anche non accettiamo, e quindi nella nostra solitudine ci lasciamo invadere per poi sentirci in colpa per averlo permesso. Forse il metodo giusto è cercare di capire dove nasce questa attrazione che fa si che nel momento in cui siamo pieni di energia il principale pensiero e azione tendono per quella scelta che a volte è una scelta che pare puramente egoistica altre volte opposta.


Secondo me reprimere senza cercare di comprenderne il motivo di questo bisogno è il peggiore dei modi di affrontare la questione.








__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 31-05-2008, 23.51.10   #7
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

oè cassi, non è che ci han per davvero separate in culla? Anch'io anch'io ho scoperto "quella cosa lì" molto presto..non diciamo quanto. In casa già non si parlava di sentimento figuriamoci di sesso, aggiungiamoci che era un paesello di montagna di circa mille anime...lo facevamo tutti in pratica Poi la cosa è passata, più perchè sbagliata che perchè risolta (per sbagliata intendo che non si doveva fare)
Ho passato anni ad essere praticamente a un passo dalla frigidità (si può dire vero, si?) specie dopo quanto capitato a 15 anni. Mi sono raffreddata, congelata. C'è voluto molto tempo prima che ricominciassi ad esplorarmi. Sono d'accordo con Cass che dice che c'è a volte un surplus di energie, alle volte la pressione è tale che c'è bisogno di farla uscire ma in questi casi io ho notato che se assecondo la pulsione solo come mezzo di esplosione (oddio come parlo) mi ritrovo più stanca e più frustrata di prima. Quel qualcosa che manca, quella gratificazione profonda che non ho raggiunto continua a lavorare sotto dandomi un senso di frustrazione che evito con cura. Quando invece gioco per giocare allora ecco si l'energia esce ma invece che sfinirmi mi fà stare meglio. Inutile dire che con la "materia umana" adatta mi ritrovo con più energia di prima.
(Chiedo scusa per le battutacce ma l'argomento m'imbarazza ancora un pò per cui mi risulata difficile non buttarlo almeno un pò sul ridere.)
Per me la masturbazione è stata una riscoperta, vabbè, è una riscoperta costante e continua e mi scioglie sempre un pochino di più per cui non riesco più a vederla come negativa.
Detto questo passiamo all'altra parte del discorso, quella forse più imbarazzante, la pornografia.
Anni fà oltre a pensare che la masturbazione fosse pratica dediicata agli sfigati credevo anche che la pornografia fosse per i maniaci sono "capitata" qualche mese fà su un sito di quel tipo e...mi ci sono soffermata...anche a me la cosa genera molto imbarazzo ma è vero, ci sono tornata diverse volte.
Forse perchè comunque l'abitudine a vivere la vita degli altri è molto radicata ancora, forse perchè subisco di molto il fascino del proibito forse perchè sotto sotto è una cosa che avrei sempre voluto vedere ma non mi sono mai permessa di farlo. Anni fà anche vedere in un cinema due che facevano l'amore mi faceva schifo (eh si) oggi mi rendo conto che non pensavo come mi raccontavo che il sesso tra due dovesse restare tra i due (anche se così è) ma coprivo con quel bel concetto il fatto che A ME facesse schifo l'atto sessuale e quindi "nè io nè gli altri"..più o meno
Oltre a questo c'era comunque il desiderio e la voglia di farlo. Un mix di repressione che mi ha praticamente portato ad essere frigida (si può dire, si?) e che ho superato solo entrando in confidenza con me stessa, con la masturbazione. Ora quando mi sono ritrovata l'ultima volta su quel sito e mi sono chiesta cosa diamine stessi facendo mi sono detta, come per altre cose, non faccio male a nessuno (tranne che alle ragazze che costringono a farlo per accontentare le mie pulsioni..ma è un'altra storia) viviamolo. Come per Cass quando ha deciso di parlare la cosa si è sgonfiata di molto, ha perso buona parte del fascino, ho visto video di ragazze che si stavano annoiando a morte e non ho potuto far a meno di ridere. Spinta erotica? Andata.
Ora Grey, non posso immaginare come vivi la cosa tu perchè immagino, credo, che per i maschi sia diverso (o forse è un'altra leggenda metropolitana) ma ho la sensazione, per quello che ho vissuto io, che tu stia cercando un contatto col tuo corpo, che tu abbia il desiderio di conoscerlo e di viverlo ma che utilizzi immagini al di fuori, più che altro perchè "così si fà" e che quindi alla fine tu riesca a soddisfare la pulsione fisica ma non quella interiore..idea mia eh..perchè associ il piacere ai corpi femminili, all'atto fisico e forse, dico forse non hai ancora vissuto la masturbazione oltre al gesto meccanico.
Mah, in realtà è un cieco che guida uno zoppo eh (cieca cieca si..ci sarà mica un nesso? ) una cosa che volevo chiederti, ma alla quale puoi tranquillamente non rispondere, come vivi questa ricerca del corpo di altre donne se pensi a tua moglie?
Hai fatto bene ad aprire questa discussione, te ne sono vigliaccamente grata pure io
dafne non è connesso  
Vecchio 01-06-2008, 00.08.25   #8
Grey Owl
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Grey Owl
 
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 2,100
Predefinito

Una cosa che ho notato in me è che nei rapporti intimi con mia moglie vi è un procedere verso l'atto attraverso un crescendo di passione. E' un percorso fatto di carezze e contatti che ci porta verso una maggior eccitazione, quello che in genere si chiamano preliminari. Vi è sintonia e complicità in quei momenti, fatto è che ci si accorge se uno dei due ha un cambio di intensità. E' un'incontro di corpi, di emozioni che s'intrecciano. Dopo aver raggiunto il culmine si rimane abbracciati, è un momento in cui ci si sente più vicini, ci si riposa dopo aver speso energie. L'atto sessuale è una partecipazione di corpo e di anima, di intima condivisione.

Nella masturbazione vi è una ricerca del climax, del coito rapido allo scopo di sfogare la pressione.

Nel mio periodo adolescenziale (dai 13 ai 17 anni) le ragazze erano idealizzate, il mio rapporto con loro era basato solo sull'amicizia, allo stesso tempo iniziavo a scoprire le riviste pornografiche. In quel periodo si è formata una netta divisione tra la "sessualità reale" e quella immaginata e vissuta nelle riviste allo scopo di sfogo.
Solo verso i 19-20 anni ho cominciato a fare esperienze intime con le ragazze e ad avere rapporti intimi.

La masturbazione mi pare quindi un retaggio della mia fase adolescenziale ed è legato a come mi rapportavo col mondo in quel periodo.

Non provo vergogna nel masturbarmi però mi accorgo che dopo l'atto quello che prima pareva un'esigenza, dopo non lo è più. Se prima un'immagine ricercata era attraente, dopo è deprecabile. La pornografia è la mercificazione di un atto fisico che in sè risulta essere un'attivita fisica, non ha nulla di erotico o eccitante.

Quello che cerco di analizzare è come poter gestire l'esigenza di volermi sfogare con la masturbazione. Quando sono in quello stato che nasce dentro me, la fantasia galoppa e sento dentro una pressione che sfocia nella masturbazione.

Non reprimo di certo, però ritengo giusto comprendere il meccanismo che per il momento non riesco a vedere e che subisco.
Parlarne apertamente in forum è un mezzo per portare fuori (allo scoperto) un lato della mia vita che vive nell'ombra.

Rispondo a Daf: Quando mi masturbo non penso a mia moglie e non la vivo come un'atto che la offenda. Ho notato che ricerco atti pornografici che stuzzicano la fantasia, in genere sono un pò estremi e non consueti (per intenderci la donna volgare e vogliosa). La donna disinibita e volgare mi eccita ma se rivedo la stessa scena o le stesse immagini dopo lo sfogo mi accorgo che non c'era nulla di eccitante. La pressione interiore è come un filtro che nasconde la cosa per quello che è, un atto fisico senza sentimento.

Ultima modifica di Grey Owl : 01-06-2008 alle ore 00.22.52. Motivo: Ho letto l'intervento di daf e rispondo...
Grey Owl non è connesso  
Vecchio 01-06-2008, 00.42.41   #9
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
......... una cosa che volevo chiederti, ma alla quale puoi tranquillamente non rispondere, come vivi questa ricerca del corpo di altre donne se pensi a tua moglie?
Anche se non sono Grey , vorrei provare a risponderti vivendo la cosa dall'altra parte (della donna)..
Senza fare un post chilometrico, dico che per me il sesso, è sempre stato un qualcosa da farsi solo con il/la partner e la pornografia mi ha sempre scandalizzato (sisi sono bigottissima da questo punto di vista). L'idea che un uomo che mi sta a fianco potesse guardare certe immagini, solo per il piacere di farlo, era talmente lontana da me che la escludevo a priori, vivendola quasi come un oltragio, una cosa sporca , e offensiva nei miei confronti.

Più sopra Astral ha scritto questo:
Citazione:
Tornando invece alla pornografia: indubbiamente se ne facciamo uso, è evidente che la nostra vita sessuale è insoddisfacente, oppure siamo noi che non abbiamo un buon rapporto con la sessualità.
Ecco, io da poco tempo, ho capito che non è affatto così, almeno non sempre, un amico mi ha dato una mano a capire che quello che per me poteva essere una cosa "sporca", e non piacevole nei miei confronti, per un uomo, è come dire.. normale.. e che questo non implica affatto che la vita sessuale sia poco soddisfacente. Ho idea che siano proprio due cose ben distinte (come diceva Grey, non pensa a sua moglie in quei frangenti), moglie e pornografia due universi separati.. con questo , non dico che comprendo a fondo chi abitualmente vede o fa uso di materiali di quel genere, ma sicuramente smettere di demonizzarli mi ha fatto capire un po' di cose..

Sul resto non ho granchè da dire (mi crea un po' di imbarazzo l'argomento), ma la masturbazione non la vedo come qualcosa da scacciare, per un adolescente penso sia un modo per conoscere il proprio corpo, da ragazzina immaginavo che se si aveva una vita sessuale soddisfacente, la masturbazione non servisse più, oggi non lo credo, forse è un modo per cercare una completezza...
RedWitch non è connesso  
Vecchio 01-06-2008, 01.17.26   #10
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
(come diceva Grey, non pensa a sua moglie in quei frangenti), moglie e pornografia due universi separati..
Questa cosa dei due universi separati è certamente vera, con conseguenza del non oltraggio verso la moglie, ed è certamente anche una situazione piuttosto diffusa al giorno d'oggi, però non credo si possa affermare che sia retaggio di una sessualità del tutto sana.

Si tratta comunque di divisione e ciò che è diviso difficilmente è sano. Purtroppo però penso che sia una condizione più o meno endemica alla nostra società attuale, e qui il background cattolico, spesso demonizzato a sproposito, invece ci sta tutto.

Quel che descrive Grey (parlo dalla parte maschile) parlando della sua adolescenza... una sessualità che prende due strade, che si divide in due parti, è cosa che capita a molti e non inizia nell'adolescenza ma ben prima.
Senza entrare troppo nei dettagli e allungare il post a dismisura mi limito ad accennare che questa divisione sposta da una parte determinate pulsioni che vengono di solito relegate nella fantasia e vestite del timore di attuare (che nutre il desiderio fantastico) e dall'altra strada altre pulsioni che consideriamo per cultura più "elevate", che in raltà sono figlie di una certa considerazione che abbiamo del femminile, legata solo ad una parte di esso e col-legata al materno.
Il che fa si che "certe cose" con la moglie non le facciamo proprio perchè ci sembrerebbe oltraggioso e che la moglie certi atteggiamenti non li assume per lo stesso motivo... e queste cose restano relegate nella fantasia. In pratica sposiamo la santa e sognamo la puttana (ovviamente non è un assoluto, ogni singola storia di vita incarna le possibili sfumature, ma di solito questa divisione c'è).

Questa divisione, come dicevo, la ritengo endemica della nostra società ed è un male minore che forse abbiamo trovato/innescato per salvarci sia dalla repressione bigotta che dalla impossibilità genitoriale sana di una coppia invischiata di lascivia (genitorialità sana nella modalità richiesta da questa società che si è sviluppata). In questa frattura, evidentemente mica tanto lieve, si è sviluppata e ha prosperato la pornografia.

Bon, ho chiacchierato troppo e mi sono allontanato dal motivo per cui Grey ha aperto il post, sempre se ho comrpeso quale è, e cioè che ne facciamo di questa frattura se ci mettiamo a Cercare e arriviamo al punto in cui sentiamo che sta cosa stride/frena/rompe i cosiddetti... ci sono molte risposte che potremmo trovare, per esempio molte Vie parlano comuqnue di sacrificio delle passioni (da non confondere con repressione che prevede il non voler sentire), ma immagino si possa espandere, se è questo l'argomento.
Ray non è connesso  
Vecchio 01-06-2008, 09.39.44   #11
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Mi sono espressa male, non volevo chiedere a Grey se pensa a sua moglie mentre lo fà ma come vive questo suo bisogno dopo. In parte mi ha già risposto e m'incuriosisce questa cosa che è uscita dei mondi separati, degli scomparti. Io come Red troverei estremamente difficile prender di buona lena che il mio compagno abbia bisogno di estraniarsi in quel modo ma a differenza di anni fà non mi scandalizzerei più se ogni tanto diventasse un gioco tra noi..ogni tanto
Per quanto riguarda le fantasie sessuali per mesi ne ho avute di tremende, roba da far arrossire il diavolo come dicevo allora, ho sperimentato un rapporto di tipo solo-sesso lo ammetto e ho scoperto quanto tutte le immagini che mi proiettavo nel cervello scatenassero il desiderio solo perchè irrealizzabili. La cosa stupefacente (per me) che è capitata con quella persona è che era partito mettendo in chiaro che era solo sesso (se ci penso adesso me ne vergogno un pò ma pace, sono passata da una storia di due anni a un matrimonio di dieci a un'altra storia seria per cui ho realizzato che quella della botta e via era ormai per me una tappa obbligata) per trovarsi alla fine coinvolto emotivamente. Ragion per cui si è defilato..
Per un piccolo periodo ho persino pensato di diventare lesbica ma credo fosse davvero uno scoperchiare un pentolone di "non si fà" che adesso è quasi vuoto.
Forse anche quella delle immagini erotiche e pornografiche è una forma di dipendenza, dico forse, personalmente mi ci sono addentrata ma il grande fascino iniziale se n'è andato (preferisco fare che guardare mi ha risposto un caro amico un giorno..e non tutti i torti..hehehe) però ogni tanto mi torna il pensiero lì e in quel momento devo aciuffare il pensiero che me ne ha fatto uscire (nello specifico che è ridicolo guardare due che fanno finta di godere) e la cosa si smonta. Insomma guardo la realtà invece della proiezione che me ne son fatta.Come dici bene Grey dopo ti rendi conto che non c'era nulla di eccitante. Così come non c'è alcunchè di eccitante nel fre sesso con qualcuno solo perche c'è una pulsione che spinge, alla fine si è in due a masturbarsi e anche neanche...ma questo è OT.
dafne non è connesso  
Vecchio 01-06-2008, 11.40.02   #12
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Descrivo alcuni fatti oggettivi senza collegarli e/o relazionarli ad altro, in modo che ognuno possa trarne un proprio pensiero.

L'uomo perdendo il pelo ha iniziato ad avere l'esigenza di coprirsi, partendo dalle zone genitali e proseguendo verso il resto del corpo, cosa accaduta agli albori di queste nostra cosiddetta civiltà.
Spesso negli animali, oltre al pelo altri mezzi nascondono alla vista gli organi genitali, fosse solo la posizione in cui si muovono, camminano... ma anche il fatto che alcuni li hanno interni (e non solo le femmine)

Oltre all'uomo sembrerebbe che solo nei delfini e in alcuni tipi di scimmie si faccia sesso fuori dai periodi estrali (volgarmente detto di calore.. cosa che la dice lunga, su alcune considerazioni da voi fatte)

Negli animali la bellezza, possenza etc.. funge solo da richiamo per essere selezionati, ma se non c'è disponibilità, se mettete in una gabbia un animale brutto/a con uno/a bello/a, giovane, si accoppieranno lo stesso, se invece mettiamo in una sorta di grande fratello due esseri umani che non si piacciono no.

Per ora mi fermo, ma è chiaro che in alcune cose siamo diversi dagli animali ed in altre siamo uguali. Come sempre in tutto, l'unico modo per vedere è avere un termine di paragone.
Uno non è connesso  
Vecchio 01-06-2008, 13.37.01   #13
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Descrivo alcuni fatti oggettivi senza collegarli e/o relazionarli ad altro, in modo che ognuno possa trarne un proprio pensiero.

L'uomo perdendo il pelo ha iniziato ad avere l'esigenza di coprirsi, partendo dalle zone genitali e proseguendo verso il resto del corpo, cosa accaduta agli albori di queste nostra cosiddetta civiltà.
Spesso negli animali, oltre al pelo altri mezzi nascondono alla vista gli organi genitali, fosse solo la posizione in cui si muovono, camminano... ma anche il fatto che alcuni li hanno interni (e non solo le femmine)

Oltre all'uomo sembrerebbe che solo nei delfini e in alcuni tipi di scimmie si faccia sesso fuori dai periodi estrali (volgarmente detto di calore.. cosa che la dice lunga, su alcune considerazioni da voi fatte)

Negli animali la bellezza, possenza etc.. funge solo da richiamo per essere selezionati, ma se non c'è disponibilità, se mettete in una gabbia un animale brutto/a con uno/a bello/a, giovane, si accoppieranno lo stesso, se invece mettiamo in una sorta di grande fratello due esseri umani che non si piacciono no.

Per ora mi fermo, ma è chiaro che in alcune cose siamo diversi dagli animali ed in altre siamo uguali. Come sempre in tutto, l'unico modo per vedere è avere un termine di paragone.
Beh in effetti, guardando gli animali e il discorso dell'estro, forse una delle questioni principali che poi può generare problemi e cinfusioni è proprio che noi possiamo sottrarci dal sesso.
Ray non è connesso  
Vecchio 01-06-2008, 15.00.10   #14
stella
Organizza eventi
 
L'avatar di stella
 
Data registrazione: 09-04-2006
Messaggi: 2,233
Predefinito

L'essere umano può sottrarsi al sesso incanalando l'energia sessuale in altro, che può essere qualcosa di superiore alla materia.
Può anche sfogare questa energia senza bisogno del contatto con l'altro sesso, per mezzo appunto delle fantasie sessuali e della pornografia, e questo vale sia per gli uomini che per le donne.
Al di là di questi discorsi, io penso che andando avanti coi tempi l'atto sessuale si è sempre di più staccato dalla procreazione, per cui una coppia può scegliere quando avere un figlio o anche di non averne senza rinunciare al sesso.
Così però si snatura sempre di più questo atto che a volte diventa un semplice sfogo, anche quando c'è l'amore tra due persone.
Il farlo poi da soli, se all'inizio altro non è che una scoperta del proprio corpo e delle sensazioni che può dare, dall'altro dovrebbe tendere a cercare di ricreare la stessa situazione fisica e mentale con la persona dell'altro sesso che ci è vicina.
Capita anche che pur amando e stando bene con un'altra persona non si abbia il coraggio di chiedere o fare quello che si sente dentro di sè, pensando che nessuno come se stessi ci può conoscere così a fondo e intimamente, farlo da soli è un compromesso con se stessi e di cui non è necessario dare spiegazioni o giustificazioni a nessuno, senza nulla togliere all'amore e all'attrazione per l'altra persona.
In queste pulsioni forse emerge la nostra parte ombra, che comunque è necessaria per il nostro equilibrio, se non l'accontentassimo ne risentirebbe anche la nostra parte in luce e anche il nostro rapporto con l'altra persona.
A volte nemmeno la persona stessa riesce ad ammettere questo fino in fondo, e la riprova ne è che passato quel momento le stesse immagini e fantasie che hanno portato all'eccitazione poi danno quasi un senso di fastidio... quasi che la mente razionale cercasse di mentire e di giustifcare in questo modo la parte più interna e istintuale... che pur è una parte di sè.
Quindi quello che si esterna con l'altra/o non è il proprio essere, una parte di sè rimane sempre segreta e forse è a questa che si attinge e si sfoga quell'energia che ci fa essere equilibrati con gli altri...
stella non è connesso  
Vecchio 01-06-2008, 15.13.54   #15
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
Quindi quello che si esterna con l'altra/o non è il proprio essere, una parte di sè rimane sempre segreta e forse è a questa che si attinge e si sfoga quell'energia che ci fa essere equilibrati con gli altri...
Questa parte la trovo molto interessante.
Ciò che nascondiamo di noi, perchè l'io razionale non lo accetta, comunque esiste dentro di noi sia che facciamo finta che non ci sia reprimendolo sia che lo alimentiamo soffermandoci ed alimentandolo con la masturbazione.
Quello che io posso aver visto è che la tendenza è alimentando certi pensieri che questi poi vogliono entrare nella materia per essere realizzati. Se repressi possono sfociare in peggio. Come va gestita questa cosa con la mediazione? La bestiolona va nutrita quel tanto che basta per non far si che ci porti via la razionalità e chenon ci faccia agire istintivamente?
Del tipo oggi ti do da mangiare consapevolmente perchè anche tu ci sei, hai bisogno di esistere, perchè comuque sei parte di me, ma sono io che comando e quindi ti centellino il cibo, poi in caso possiamo fare anche degli scambi...


Per rispondere al quesito di Uno invece mi pare che l'istinto animale sia insito in noi, ma che con il tempo noi abbiamo acquisito anche un altro corpo, quello dei sentimenti che va anch'esso nutrito e legato all'agire, proprio per diversificarci dall'origine.
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 01-06-2008, 16.08.40   #16
Astral
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Astral
 
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Per ora mi fermo, ma è chiaro che in alcune cose siamo diversi dagli animali ed in altre siamo uguali. Come sempre in tutto, l'unico modo per vedere è avere un termine di paragone.
Tranne i pappagalli che li metto nella gabbia ma non si accoppiano mai.

Il discorso secondo me è relativo e complicato. Molte volte è assenza ed insoddisfazione sessuale, ma se si ha un partner, non si potrebbe considerare una specie di tradimento virtuale?

Quando si parla di incanalare l'energia sessuale, io non credo proprio sia da tutti: non credo ad esempio che la creatività artistica seppure eccellente e appagante possa sostituire un atto sessuale.
Astral non è connesso  
Vecchio 01-06-2008, 17.19.48   #17
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Tranne i pappagalli che li metto nella gabbia ma non si accoppiano mai.

Il discorso secondo me è relativo e complicato. Molte volte è assenza ed insoddisfazione sessuale, ma se si ha un partner, non si potrebbe considerare una specie di tradimento virtuale?

Quando si parla di incanalare l'energia sessuale, io non credo proprio sia da tutti: non credo ad esempio che la creatività artistica seppure eccellente e appagante possa sostituire un atto sessuale.
Ad esempio io l'ho vissuto così per tanto tempo tanto da farne quasi una malattia come si suole dire. Non ammettevo che l'altro non dovesse dipendere da me, e sotto un certo punto mi sentivo sminuita. Ci ho messo un sacco di tempo ad accettare che non fosse un tradimento, ma sopratutto che non lo era per me se lo avessi fatto. Al di là che non mi piace la pornografia che trovo ginnastica da letto, però avevo anche io le mie attrattive che si spostavano su i film erotici, quelli in cui non si vede niente ma esiste la passione tra i due. Io bandivo da me la visione di questi film e con questo mio sacrficio esigevo che anche l'altro tenesse lo stesso comportamento.

Controllavo me e controllavo pure l'altro in modo che non facesse ciò che io non potevo/volevo fare. Vah che sono contorta bene.

Alla fine è forse un tradimento verso se stessi non tenere conto di quello che si è, non prendendo in considerazione che comunque quella parte esiste che la si voglia vedere o meno, non se ne possono scorgere ne accettare le motivazioni.
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 01-06-2008, 23.28.58   #18
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio

Il discorso secondo me è relativo e complicato. Molte volte è assenza ed insoddisfazione sessuale, ma se si ha un partner, non si potrebbe considerare una specie di tradimento virtuale?

.

Per me si, tanto quanto, a voler pignoleggiare, pensare a qualcun'altro anche se solo per qualche momento.
Che poi avevamo detto tempo fà che tradire gli altri è in primis tradire se stessi.
Ora, continuo a pensare che parlare e affrontare certe necessità, anche se animali, porti sempre a qualcosa di buono, forse l'ho già scritto ma preferisco una sana masturbazione a un rapporto superficiale e saltuario. Questo per quel che mi riguarda. Ci stà anche parlare di calori (stò riferendo spunti generali al mio personale, se non va bene cancella pure il post, grazie) solo che dal mio punto di vista sono partita da li per poter riscoprire quanto c'era di bello e anche di puro in un rapporto, che si parta dal coccolarsi fino ad arrivare in quel posto dove non si hanno più confini definiti, non avrei mai potuto lasciarmi andare, abbandonarmi davvero se non avessi scoperto che il corpo e il sesso possono essere animali quanto speciali. In un altro post si era detto che il primo rapporto dà l'imprinting a tutto il resto, potrebbe essere che la scoperta del proprio corpo e la reazione a questo dia l'imprinting anche al bisogno di masturbarsi con materiale pornografico o meno. Magari lo facevano i "maschi veri" della scuola e da lì in qualche remoto angolino è rimasta l'idealizzazione dal maschio che prova piacere a guardare donne nude (Grey non sto parlando di te, stò solo azzardando delle riflessioni )
Ci sono persone che paiono totalmente immuni a certe "necessità", forse sono persone che molto semplicemente sono riuscite a crescere in armonia con la propria fisicità oppure che riescono a reprimerla talmente da non considerarla nemmeno. Ma ognuno ha la sua storia no?
Al di la di questo quando esistono due mondi differenti in cui costantemente ci si trova a dividersi concordo con Ray che qualcosa che non và c'è e Grey lo ha esposto piuttosto bene raccontandoci del suo disagio. E' difficile dare qualche indicazione anche perchè bisognerebbe entrare molto nel personale per sondare certe dinamiche, forse considerarla, come ho già detto, una dipendenza e come tale osservarla dandosi dei piccoli obbiettivi (tipo per diminuire i caffè ecc) potrebbe farti scattare qualcosa. Conosco un sacco di gente che urla vergogna alla pornografia e poi si fà i filmati in testa, allora tanto vale dirlo e affrontare la cosa no?
dafne non è connesso  
Vecchio 02-06-2008, 14.00.12   #19
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Tranne i pappagalli che li metto nella gabbia ma non si accoppiano mai.
Ok, in effetti l'esempio non rende perchè si sa che la cattività diminuisce molto il bisogno riproduttivo e di conseguenza di accoppiamento, ma io che invece da bambino ho avuto per molti anni dei canarini (meno influenzati dalla cattività) posso assicurarti che sorvolano su parentele, incesti e età seguendo la natura.

Quello che volevo evidenziare ai fini del discorso è che il tabù (il cui etimo è controverso, la versione in cui originerebbe dal polinesiano: sacro, proibito; non è secondo me sufficiente, vedo molto connessa la parola tabula in lingue a noi più vicine) non è e non può essere imposto da nessuna religione in nessun modo, queste al massimo possono far leva su questi tabù per eventuali propri fini (giusti o sbagliati che siano, credo che poco ci interessi ai fini di questo discorso), il tabù è innato nell'uomo... come nei regni inferiori animali.
Se non ragioniamo su questo, sul perchè l'uomo (ma anche il regno animale) nasconde (lasciamo perdere casi particolari e mode) il proprio corpo ed in particolare gli organi sessuali non potremmo mai capire tutti gli altri meccanismi.
Sappiamo che il bambino non ha vergogna, non ha neanche pulsioni sessuali però... e si che esplora il proprio e l'altrui (se sono più bambini insieme che giocano) corpo come più può, ad un certo punto però cambia.. la prova è che un bambino di una certa età se viene molestato da un pedofilo anche se non capisce bene cosa sta succedendo e cosa sta subendo, prova fastidio. E' evidente che qualcosa cambia nel lasso di pochi anni, per questo potrei per esempio dire a Nike che in età adulta l'esplorazione corporea non ha la stessa valenza di quella infantile, anche qualora l'individuo non sia riuscito a completarla nel giusto momento (cosa che spiega molte cose) non riuscirà più a recuperarla così, innescando dinamiche complicate da smatassare.
Per ora mi sono limitato al passaggio del termine dell'età infantile, ma sappiamo bene che anche se la nostra cultura ha perso moltissimo in tal senso c'è un'altro passaggio, quello della pubertà.

Ancora non insisto a definire troppo le cose, vorrei che la riflessione fosse comune
Uno non è connesso  
Vecchio 02-06-2008, 16.50.16   #20
Astral
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Astral
 
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
Predefinito

PER UNO: Si gli animali si accoppiano anche tra di loro, l'esempio che fai rende, l'ho notato coi gatti sotto casa.


Penso che per liberarsi veramente dalla pornografia, potrebbe occorre un azione della mano sinistra estrema, e non applicabile a tutti: è cruda.

Bisognerebbe trovare una persona sconosciuta, e applicare quei desideri su di lei, finchè non ci si rende conto dell'esperienza vuotissima, allora forse si torneranno a vedere i film romantici.

Altrimenti si potrebbe iniziare con il seguire la via dell'astinenza e vedere cosa succede.

Il problema di fondo è qui divago un po', è che la pornografia secondo me è studiata apposta, per procurare determinate sensazioni, ed in un certo senso è anche un ottimo modo per bloccare il risveglio spirituale delle persone.

Non la condanno come la chiesa cattolica, dicendo che è peccato, però in questo caso posso concordare con la chiesa, sul fatto che sono immagini che si imprimono nella mente e occorre stare attenti agli effetti che scatenano ( come i film molto violenti del resto).

Astral non è connesso  
Vecchio 02-06-2008, 18.15.38   #21
stella
Organizza eventi
 
L'avatar di stella
 
Data registrazione: 09-04-2006
Messaggi: 2,233
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio

Quello che volevo evidenziare ai fini del discorso è che il tabù (il cui etimo è controverso, la versione in cui originerebbe dal polinesiano: sacro, proibito; non è secondo me sufficiente, vedo molto connessa la parola tabula in lingue a noi più vicine) non è e non può essere imposto da nessuna religione in nessun modo, queste al massimo possono far leva su questi tabù per eventuali propri fini (giusti o sbagliati che siano, credo che poco ci interessi ai fini di questo discorso), il tabù è innato nell'uomo... come nei regni inferiori animali.
Se non ragioniamo su questo, sul perchè l'uomo (ma anche il regno animale) nasconde (lasciamo perdere casi particolari e mode) il proprio corpo ed in particolare gli organi sessuali non potremmo mai capire tutti gli altri meccanismi.
Sappiamo che il bambino non ha vergogna, non ha neanche pulsioni sessuali però... e si che esplora il proprio e l'altrui (se sono più bambini insieme che giocano) corpo come più può, ad un certo punto però cambia.. la prova è che un bambino di una certa età se viene molestato da un pedofilo anche se non capisce bene cosa sta succedendo e cosa sta subendo, prova fastidio. E' evidente che qualcosa cambia nel lasso di pochi anni, per questo potrei per esempio dire a Nike che in età adulta l'esplorazione corporea non ha la stessa valenza di quella infantile, anche qualora l'individuo non sia riuscito a completarla nel giusto momento (cosa che spiega molte cose) non riuscirà più a recuperarla così, innescando dinamiche complicate da smatassare.
Per ora mi sono limitato al passaggio del termine dell'età infantile, ma sappiamo bene che anche se la nostra cultura ha perso moltissimo in tal senso c'è un'altro passaggio, quello della pubertà.

Ancora non insisto a definire troppo le cose, vorrei che la riflessione fosse comune

Nella pubertà ci sono forti cambiamenti nell'organismo e anche il corpo cambia, per cui si comincia a provare vergogna delle parti intime e si cerca di nasconderle, è in atto una vera tempesta ormonale, e si diventa adatti alla riproduzione, in pratica si può gestire il segreto della vita.
Se prima l'esplorazione del corpo era come esplorare qualsiasi altra cosa, con la pubertà ci si rende conto che quelle parti del corpo danno un certo potere sugli altri... e ci si rende conto che sono anche fonte di piacere, cosa che nell'infanzia non accadeva, quindi entra in gioco anche una certa malizia.

Vedo anche un legame con la genesi, come se il genere umano ad un certo punto della sua infanzia, l'età dell'innocenza, in cui potevano passeggiare nudi senza provare vergogna, dopo aver mangiato dell'albero della conoscenza sentono l'esigenza di coprirsi perchè provano vergogna, da qui nasce il tabù...
stella non è connesso  
Vecchio 02-06-2008, 18.59.33   #22
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Quello che volevo evidenziare ai fini del discorso è che il tabù (il cui etimo è controverso, la versione in cui originerebbe dal polinesiano: sacro, proibito; non è secondo me sufficiente, vedo molto connessa la parola tabula in lingue a noi più vicine) non è e non può essere imposto da nessuna religione in nessun modo, queste al massimo possono far leva su questi tabù per eventuali propri fini (giusti o sbagliati che siano, credo che poco ci interessi ai fini di questo discorso), il tabù è innato nell'uomo... come nei regni inferiori animali.
Se non ragioniamo su questo, sul perchè l'uomo (ma anche il regno animale) nasconde (lasciamo perdere casi particolari e mode) il proprio corpo ed in particolare gli organi sessuali non potremmo mai capire tutti gli altri meccanismi.
Se il tabù è insito nell'uomo e anche nell'animale, se l'uomo appena non ha più avuto i peli a protezione ha cercato di coprirsi (a partire proprio dagli organi genitali) è chiaro che il discorso sesso non è scindibile da questo tabù.. ed in effetti il bambino che non si vergogna di esplorare il proprio corpo o quello di altri bambini è perchè ancora non ha pulsioni sessuali, appena comincia ad averle le cose cambiano di molto, la pubertà credo sia il momento di massima scoperta, ma anche fa certe cose di nascosto e non le va a raccontare... probabilmente se un bambino in età infantile completa quella esplorazione che significa conoscenza e non ricerca del piacere (ma anche vergogna) come in età più adulta, avrà molti meno problemi ad affrontare poi nella vita il sesso in generale.. e forse quella divisione che si viene a creare tra la "santa e la prostituta"a cui accennava Ray potrebbe in quel caso non esserci..

Se pero' questo tabù è innato nell'uomo, se è indispensabile per lui coprire gli organi genitali e poi anche il resto del corpo francamente non vedo l'uscita... hai voglia a dire di vivere il sesso serenamente, ma ci sarà sempre qualcosa in noi che riporta a quel famoso tabù.. o no?
RedWitch non è connesso  
Vecchio 02-06-2008, 20.41.09   #23
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Ok, in effetti l'esempio non rende perchè si sa che la cattività diminuisce molto il bisogno riproduttivo e di conseguenza di accoppiamento, ma io che invece da bambino ho avuto per molti anni dei canarini (meno influenzati dalla cattività) posso assicurarti che sorvolano su parentele, incesti e età seguendo la natura.

Quello che volevo evidenziare ai fini del discorso è che il tabù (il cui etimo è controverso, la versione in cui originerebbe dal polinesiano: sacro, proibito; non è secondo me sufficiente, vedo molto connessa la parola tabula in lingue a noi più vicine) non è e non può essere imposto da nessuna religione in nessun modo, queste al massimo possono far leva su questi tabù per eventuali propri fini (giusti o sbagliati che siano, credo che poco ci interessi ai fini di questo discorso), il tabù è innato nell'uomo... come nei regni inferiori animali.
Se non ragioniamo su questo, sul perchè l'uomo (ma anche il regno animale) nasconde (lasciamo perdere casi particolari e mode) il proprio corpo ed in particolare gli organi sessuali non potremmo mai capire tutti gli altri meccanismi.
Sappiamo che il bambino non ha vergogna, non ha neanche pulsioni sessuali però... e si che esplora il proprio e l'altrui (se sono più bambini insieme che giocano) corpo come più può, ad un certo punto però cambia.. la prova è che un bambino di una certa età se viene molestato da un pedofilo anche se non capisce bene cosa sta succedendo e cosa sta subendo, prova fastidio. E' evidente che qualcosa cambia nel lasso di pochi anni, per questo potrei per esempio dire a Nike che in età adulta l'esplorazione corporea non ha la stessa valenza di quella infantile, anche qualora l'individuo non sia riuscito a completarla nel giusto momento (cosa che spiega molte cose) non riuscirà più a recuperarla così, innescando dinamiche complicate da smatassare.
Per ora mi sono limitato al passaggio del termine dell'età infantile, ma sappiamo bene che anche se la nostra cultura ha perso moltissimo in tal senso c'è un'altro passaggio, quello della pubertà.

Ancora non insisto a definire troppo le cose, vorrei che la riflessione fosse comune
Uno e' vero quello che dici sul nascondere il corpo ma un conto e' il pudore un conto e' il tabu' che presuppone una condanna .Ed e' quello che ha fatto la religione cristiana ed e' , per me il vero danno che se noti traspare in tutti gli interventi sino ad ora di tutti.
Il pudore inveci lo avevano anche i greci nonostante fossero estremamente liberi sessualmente.
Devo fare un esempio che mi sovviene .Ulisse quando naufrago abbruttito e nudo approda nell'isola dei Feaci ed incontra Nausica con l'abito bianco sulla spiaggia , la vede e sente il bisogno di coprirsi con una fronda. Perche'?
Per me solo perche' era , in quel momento, brutto inadeguato non certo perche' la nudita' era condannata.
Aspetto pero' altre interpretazioni.
Finche' dentro di noi fare sesso non e' inteso come un bisogno fisiologico, come bere e mangiare ......non risolveremo il problema.
nikelise non è connesso  
Vecchio 02-06-2008, 21.45.15   #24
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Ok, in effetti l'esempio non rende perchè si sa che la cattività diminuisce molto il bisogno riproduttivo e di conseguenza di accoppiamento, ma io che invece da bambino ho avuto per molti anni dei canarini (meno influenzati dalla cattività) posso assicurarti che sorvolano su parentele, incesti e età seguendo la natura.

Quello che volevo evidenziare ai fini del discorso è che il tabù (il cui etimo è controverso, la versione in cui originerebbe dal polinesiano: sacro, proibito; non è secondo me sufficiente, vedo molto connessa la parola tabula in lingue a noi più vicine) non è e non può essere imposto da nessuna religione in nessun modo, queste al massimo possono far leva su questi tabù per eventuali propri fini (giusti o sbagliati che siano, credo che poco ci interessi ai fini di questo discorso), il tabù è innato nell'uomo... come nei regni inferiori animali.
Se non ragioniamo su questo, sul perchè l'uomo (ma anche il regno animale) nasconde (lasciamo perdere casi particolari e mode) il proprio corpo ed in particolare gli organi sessuali non potremmo mai capire tutti gli altri meccanismi.
Sappiamo che il bambino non ha vergogna, non ha neanche pulsioni sessuali però... e si che esplora il proprio e l'altrui (se sono più bambini insieme che giocano) corpo come più può, ad un certo punto però cambia.. la prova è che un bambino di una certa età se viene molestato da un pedofilo anche se non capisce bene cosa sta succedendo e cosa sta subendo, prova fastidio. E' evidente che qualcosa cambia nel lasso di pochi anni, per questo potrei per esempio dire a Nike che in età adulta l'esplorazione corporea non ha la stessa valenza di quella infantile, anche qualora l'individuo non sia riuscito a completarla nel giusto momento (cosa che spiega molte cose) non riuscirà più a recuperarla così, innescando dinamiche complicate da smatassare.
Per ora mi sono limitato al passaggio del termine dell'età infantile, ma sappiamo bene che anche se la nostra cultura ha perso moltissimo in tal senso c'è un'altro passaggio, quello della pubertà.

Ancora non insisto a definire troppo le cose, vorrei che la riflessione fosse comune
Gli animali quando quando vanno in calore, il loro sesso si evidenzia, addirittura alcuni animali cambiano colore per dare il via alle danze, che per alcuni animali vuol dire addirittura la morte per la conquista, un'impulso talmente forte per via della sopravvivenza della specie.
Questo mi fa pensare a quanto potere hanno visivamente gli organi genitali. Una specie di retaggio ereditato dalla parte animale insita in noi, iscritto nel dna.
Nella Bibbia si dice di coprire le nudità e guai a quei genitori che si mostrano nudi ai figli.
Caspita se hanno questa potenza altro che tabù, possono scatenare in noi istinti profondi e attirare di tutto.
Poi l'uomo si abbina a questa visione al potere che suscita o lo sfrutta o ne viene sfruttato, e si sa che l'imprinting o l'iniziazione sono per sempre.
E' per questo?
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso  
Vecchio 02-06-2008, 22.41.15   #25
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Gli animali quando quando vanno in calore, il loro sesso si evidenzia, addirittura alcuni animali cambiano colore per dare il via alle danze, che per alcuni animali vuol dire addirittura la morte per la conquista, un'impulso talmente forte per via della sopravvivenza della specie.
Questo mi fa pensare a quanto potere hanno visivamente gli organi genitali. Una specie di retaggio ereditato dalla parte animale insita in noi, iscritto nel dna.
Nella Bibbia si dice di coprire le nudità e guai a quei genitori che si mostrano nudi ai figli.
Caspita se hanno questa potenza altro che tabù, possono scatenare in noi istinti profondi e attirare di tutto.
Poi l'uomo si abbina a questa visione al potere che suscita o lo sfrutta o ne viene sfruttato, e si sa che l'imprinting o l'iniziazione sono per sempre.
E' per questo?
Questo che dice Griselda secondo me è centrato. Quando negli umani compaiono gli impulso sessuali, e quindi gli organi iniziano a funzionare (per funzionare qualcosa abbisogna di energia alla corretta vibrazione... e se funziona genera un campo, campo che emette e riceve) si inizia a sentire la necessità di coprirli.
A differenza degli animali noi abbiamo la possibilità di fare sesso sempre, non solo nei periodi di estro, ovvero siamo sempre disponibili, mentre alcuni animali, come diceva Gris, segnalano la loro disponibilità in modi evidenti.
E' quindi forse possibile che coprire equivalga a schermare, in diverse misure a seconda dello schermo (immagino che il metallo delle cinture di castità sfruttasse determinate proprietà del metallo stesso).
Ray non è connesso  
 


Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 12.48.13.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271