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Principi Maschili e Femminili
 Principi Maschili e Femminili


Inviato da  Uno
  21-03-2008
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E' uno dei fondamenti per la comprensione dell'Universo, del Creato, non per nulla possiamo definirli principi.
Leggendo una recente discussione nel nostro forum mi rendo conto che molti ne hanno un'idea non ben definita, se dovessi darne una definizione sintetica (benchè riduttiva ed incompleta) direi che il principio maschile è tutto ciò che impressiona, che imprime qualcosa nel principio femminile.
Volendo invece espandere il discorso diciamo che il principo maschile è la possibilità di scegliere, di cambiare, di modificare qualcosa, invece il principio femminile è quello in grado di accogliere questo cambiamento, questa scelta, il primo (maschile) è attivo, il secondo (femminile) è passivo.
La genetica scolastica, la spiegazione sul sesso dei bambini prossimi nascituri che ora insegnano fin dalle scuole più basse ci può aiutare a capire, il cromosoma maschile contiene una X ed una Y si dice XY, il femmilie ha due XX, è chiaro che se le donne potessero procreare senza l'apporto maschile continuerebbero a produrre (scusate la fredezza della parola) solo donne, la varianza è possibile solo grazie a quella Y presente nel cromosoma maschile. Se l'uomo avesse due Y si instaurerebbe un conflitto per la dominanza con il risultato della non nascita.
Per andare avanti nel discorso dobbiamo togliere tutte le valenze negative che alle parole che useremo si sono associate nei secoli, se parlo di "attivo" e/o "posizione dominante" non dobbiamo dimenticare che sto parlando dei principi e non degli uomini e delle donne, che ci tengo a sottolineare, hanno pari dignità, possibilità, etc etc.... e pari pregi e difetti in base alle azioni etc...
Dall'esempio dei cromosomi abbiamo già evidenziato perchè sopra parlavo di scelta e di ricezione della stessa, prendendo l'esempio, che nel discorso in forum è uscito, del vino e dell'acqua semplicemente ci rendiamo conto che il vino ha in se anche l'acqua, l'acqua non ha il vino, con del vino da versare in una brocca d'acqua, indipendentemente dalla quantità e dal corrispondente annacquamento ho la possibilità di fare la scelta acqua e vino, se ho solo acqua, la scelta non esiste, se ho solo vino la scelta non può concretizzarsi.
Il principio femminile è passivo, ricettivo, ma questo non deve indurci a pensare che non conti nulla (per usare un modo di dire immediato) si può essere madri o no, si può accogliere o meno, è una scelta anche questa sebbene diversa e su un piano diverso.
Dobbiamo sprecare due parole sul termine scelta, questa parola usata da sola significa sempre la cosa migliore, da eletto... (elezione, anche attuale in questi mesi) significa sempre prendere il meglio, decidere la variante migliore, altrimenti bisogna aggiungere qualcosa, per esempio "cattiva" (cattiva scelta) o usare modi di dire tipo: di seconda o ultima, o terz'ultima etc etc... scelta.
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Quindi rivedendo il tutto perchè una scelta (La scelta, non seconda etc..) si concretizzi occorre un principio (maschile) che contiene l'informazione necessaria alla creazione, ove per creazione intendiamo l'azione del fare dal nulla, cioè l'azione per cui qualcosa che prima non esisteva emerga nel creato, inoltre occorre il principo femminile che possa accogliere questa informazione, altrimenti la cosa rimane nel regno delle idee. La parte dell'accoglimento a prima vista può sembrare meno importante, è la causa per cui un certo tipo di idee hanno reso la condizione della donna non giusta ed equa per secoli, in realtà l'accoglimento, la ricettività per essere tale deve avere una forza e dei metodi anche quando questi non sono evidenti.
Un esempio diverso dai soliti potrebbe essere il sole e la sua luce ed un albero e l'ombra che produce, il sole è il principio maschile, l'albero è il principio femminile, la parte illuminata dell'albero (che senza sole non si vedrebbe) e la sua ombra sono il prodotto, la creazione. Senza sole non può esserci la scelta, non possiamo vedere l'albero e non può esserci l'ombra, ma senza albero non potrà formarsi.
Ciò che il principio maschile imprime sul principio femminile forma, ciò che il principio femminile riceve è formato.
Non può esserci l'opposto senza una degenerazione sarebbe come dire che l'albero toglie la luce al sole, intendo proprio una zona buia, almeno per una quantità corrispondente all'albero. In questo caso avremmo un sole non completo, mentre nel caso dell'ombra dell'albero abbiamo una forma fisica che segue il movimento del padre in rapporto alla madre, cioè il sole può manifestarsi sulla terra ed agire (seppure limitatamente alla situazione) con tutta la sua natura di sole, luce davanti l'oggetto e ombra dietro.
Questa può essere solo una breve e sintetica introduzione, ma credo sia sufficiente per sviluppare la riflessione su questi argomenti ed eventualmente introdurre altri discorsi ad essi collegati.
A titolo di ulteriore spunto riflessivo, aggiungo solo che i due principi così predisposti sono necessari perchè possano esserci sempre nuovi perfezionamenti, perchè siano possibili nuove scelte anche se queste necessitano il salto di qualità, cioè passare dalla procreazione alla creazione. Occorre che le madri (che in questo caso possono essere anche uomini, o parti dell'uomo, maschio, basta pensare ad una mente che partorisce un'idea per esempio) siano ricettive ma anche pronte al nuovo
  #1  
By Uno on 21-03-2008, 01.58.08
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