Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Forum > Tempio > Psicologia moderna e antica

 
 
Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Vecchio 08-10-2006, 00.32.52   #1
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito Meccanicità dell'uomo e re-azioni (a catena)

Avete presente il gioco del domino, quando da una pedina che si "sbilancia" e cade, si genera una reazione a catena di proporzioni considerevoli che fa cadere via via tutte le altre pedine?

In un esempio simile stamattina un uomo ha avuto un diverbio in parcheggio con un altro automobilista. Così, arrivato al lavoro irritato, si è sfogato con un suo collega, irritandolo, che a sua volta a fine turno è arrivato a casa ancora irritato e si è sfogato con la moglie, la quale poi, irritata, se l'è presa eccessivamente con la figlia che poi.... etc etc

Come una "patata bollente", l'uomo non è in grado di "trattenere" e si passa a catena rabbia, nervosismo, odio... ma anche gioia, divertimento, sorrisi...
Nessuno agisce ma si trova costretto a subire l'azione dell'altro che a sua volta è una re-azione a qualcosa di antecedente, e così via... fino al principio.

Ogni "colpevole", se osservato attentamente ed in modo imparziale, si scopre essere stato PRIMA anch'esso vittima. Beccano il serial killer, il tifoso di calcio violento, o lo spiritualista fanatico... e poi si scopre che sono persone con alle spalle un'infanzia allucinante sotto tutti gli aspetti, emotivo e intellettuale, costretti a ogni sorta di sopruso etc..
Vittime che generano vittime che generano vittime... questa è un po' la (triste) storia dell'umanità..

Pedine incapaci di "reggere" le spinte a cui sono sottoposte, e si buttano giù via via una con l'altra, in quella che è una vita totalmente meccanica e priva di qualsiasi tipo di libertà...
L'uomo è una macchina, e come tale basta muovere il PRIMO ingranaggio, dopodichè tutti gli altri ingranaggi si muovono automaticamente, impossibilitati a fare diversamente.

Da una prima Azione realmente volontaria atta a ferire qualcuno (male) si propaga poi tutta una serie di re-azioni prive della minima volontà (inconsapevolezza)
Smetterà l'uomo di essere un ingranaggio nelle mani di non sa ben chi? Lo vorrà davvero?
__________________

Kael non è connesso  
Vecchio 08-10-2006, 00.50.04   #2
Shanti
Partecipa agli eventi
 
L'avatar di Shanti
 
Data registrazione: 19-12-2004
Messaggi: 1,350
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Kael
Da una prima Azione realmente volontaria atta a ferire qualcuno (male) si propaga poi tutta una serie di re-azioni prive della minima volontà (inconsapevolezza)
Smetterà l'uomo di essere un ingranaggio nelle mani di non sa ben chi? Lo vorrà davvero?
L'uomo prima di tutto dovrebbe prendere coscienza del suo comportamento, cercarne i motivi, che molte volte come scrivi arrivano dall’infanzia. Ma credo che a volte non basti visto che la reazione è impulsiva, non si riesce a trattenere. Credo ci voglia un lavoro più profondo, anche di osservazione continua, e poi una sorta di perdono verso tutte quelle persone di cui si è sentito vittima. A questo punto la catena si dovrebbe spezzare evitando di far cadere altre pedine. Certo lo deve volere davvero.
Shanti non è connesso  
Vecchio 09-10-2006, 11.42.25   #3
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Sono d'accordo con Shanti.. l'osservazione dovrebbe essere una costante per evitare che tutta la nostra vita sia un insieme di reazioni , anzichè azioni consapevoli.. penso soprattutto che la volontà del singolo sia importante...
se io mi arrabbio perchè Tizio mi ha fatto uno sgarro, poi riverso la rabbia su qualcuno che non c'entra niente, e farò innervosire il terzo.. e così via.. se parto da me stesso, se per esempio Tizio mi fa arrabbiare e provo ad usare la rabbia in altra maniera, anzichè scaricarla su chi mi sta intorno, a modo mio, inizio a spezzare una catena.. certo, una persona da sola, farà ben poco, ma una goccia, unita ad un'altra goccia, e ad altre gocce...
Non so se l'uomo smetterà mai di essere un ingranaggio mosso da reazioni inconsapevoli, ma se intanto si incominciasse .. chissà..
RedWitch non è connesso  
Vecchio 10-10-2006, 13.25.07   #4
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch
Sono d'accordo con Shanti.. l'osservazione dovrebbe essere una costante per evitare che tutta la nostra vita sia un insieme di reazioni , anzichè azioni consapevoli.. penso soprattutto che la volontà del singolo sia importante...
se io mi arrabbio perchè Tizio mi ha fatto uno sgarro, poi riverso la rabbia su qualcuno che non c'entra niente, e farò innervosire il terzo.. e così via.. se parto da me stesso, se per esempio Tizio mi fa arrabbiare e provo ad usare la rabbia in altra maniera, anzichè scaricarla su chi mi sta intorno, a modo mio, inizio a spezzare una catena.. certo, una persona da sola, farà ben poco, ma una goccia, unita ad un'altra goccia, e ad altre gocce...
Non so se l'uomo smetterà mai di essere un ingranaggio mosso da reazioni inconsapevoli, ma se intanto si incominciasse .. chissà..
Mhm...non credo che ci sarà un reale cambiamento anche se da qualche lato( quindi qualche goccia ) ne viene fuori qualcosa. Sostanzialmente l'uomo è sempre stato "preda " ed al tempo stesso prodromo attivo della sua meccanicità. Questo fa si che le forze istintive, quelle che sono perennemente presenti, possano giocare un ruolo fondamentale.
Nel passaggio del sentimento d'ira ad esempio, ma anche come nel passaggio di un sorriso perchè si è allegri, per questo verso cambiando la forma esteriore, si subisce qualcosa di esterno, appunto, come si è fatto notare. Ora il sorriso come anche l'ira sono due facce, secondo me, della stessa medaglia. In ogni caso si " subisce " qualcosa, che sia negativo o positivo; similare potrebbe intendersi l'assorbire come una spugna rilasciando all'esterno quello che pochi attimi prima ha agito (su di noi) inconsapevolmente.
Questo " generare " la catena offre un circolo vizioso da cui, secondo me, è difficile liberarsi. Pensiamo ad esempio quali risultati si possono ottenere nello sfruttare questa meccanicità. In sintesi " dare " quello di cui in quel momento la società ha bisogno per renderla, in questo modo ancora più schiava. Ovviamente non faccio riferimento alla dietrologia occulta ci mancherebbe ma certo sarebbe interessante capire le dinamiche alle quali la società, composta da singoli, è interessata.
Per questo verso quindi la " patata bollente " assume un connotato particolare. Scotta, quindi ci si libera del tubero ma al tempo stesso si è gia assorbito...quello che la patata portava con se...no?
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso  
Vecchio 06-07-2007, 14.51.43   #5
cassandra
Cittadino/a Stabile
 
L'avatar di cassandra
 
Data registrazione: 21-06-2007
Messaggi: 624
Predefinito

L'uomo tende spesso a giustificare i suoi atteggiamenti,non assumendosi la responsabilita'di certe azioni , parandosi dietro frasi del tipo: Sono Fatto/a Così...C'è Di Peggio...Non è Colpa Mia...Sono Stato Provocato...etc.etc. appellarsi a tali scuse per non affrontare se stessi è all'ordine del giorno...
L'ignoranza credo sia il vero limite per un radicale e collettivo cambiamento...se ognuno di noi si rendesse conto di quanto potere inespresso c'è dentro di noi,forse potrebbe innescarsi un meccanismo di osservazione generale e sicuramente piu'salutare e costruttivo.
Certi insegnamenti andrebbero inseriti nel contesto scolastico secondo me,l'educazione civica non basta,tante volte neanche l'educazione in famiglia è adeguata...bisognerebbe prima di tutto spiegare ai bambini chi siamo e cosa è davvero importante capire per vivere sereni ed in pace con il mondo,ma forse l'ignoranza stessa,insieme alla scarsa informazione sono speculazioni che subiamo piu'o meno inconsapevolmente da sempre...
cassandra non è connesso  
Vecchio 08-07-2007, 00.51.06   #6
Faltea
Partecipa agli eventi
 
Data registrazione: 18-03-2007
Messaggi: 1,164
Predefinito

Secondo me dipende tutto da noi, noi intesi in prima persona.
Se ci rendiamo consapevoli che siamo parte di questa catena, siamo anche in grado di spezzarla.
Libero arbitrio

Non è cosa facile, forse un'utopia.
Ma la teoria è stabile.
Se tizio mi sbraita contro le sue frustrazioni ed io sto ferma e subisco, le scaricherò di conseguenza poi su chi è più vicino o più debole di me.
Se reagisco, in modo comunque corretto s'intende (altrimenti la cura supererebbe il male), e ritorco questi sbraiti su chi me li sta sciorinando, rendo a chi mi sta dando.
Ristabilisco una sorta di equilibrio e di conseguenza non dovrebbe rimanere nulla da scaricare a qualcun'altro e la catena si dovrebbe spezzare....

Faltea non è connesso  
Vecchio 08-07-2007, 11.10.03   #7
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Ci sono 3 modi (principali ed infinite sfumature) di spezzare queste catene:
io e l'altro capo lo vogliamo,

1) quindi spezziamo in maniera naturale rimanendo in rapporti

io lo voglio e l'altro no

2) interrompiamo completamente i rapporti

3) rimaniamo in rapporti (a volte succede per diverse circostanze della vita), ma io non do spazio all'altro per giochetti


La terza è l'ideale per vari motivi dato che la prima è rara... ma il post iniziale di Kael intendeva che adesso ragionando a freddo sappiamo tutti come e cosa fare (più o meno) ma quando siamo dentro un episodio?
Quando qualcuno mi provoca sono in grado di rispondere (o non rispondere) secondo quello che voglio realmente e non per reazione?
Se rispondete si, ocio che potrei divertirmi a metter-vi alla prova
Uno non è connesso  
Vecchio 08-07-2007, 12.00.13   #8
Era
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Era
 
Data registrazione: 29-05-2004
Messaggi: 2,671
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
3) rimaniamo in rapporti (a volte succede per diverse circostanze della vita), ma io non do spazio all'altro per giochetti


La terza è l'ideale per vari motivi dato che la prima è rara... ma il post iniziale di Kael intendeva che adesso ragionando a freddo sappiamo tutti come e cosa fare (più o meno) ma quando siamo dentro un episodio?
Quando qualcuno mi provoca sono in grado di rispondere (o non rispondere) secondo quello che voglio realmente e non per reazione?
Se rispondete si, ocio che potrei divertirmi a metter-vi alla prova
no...almeno per ora no.....
razionalmente è facile....intanto non sono nella situazione....
(diciamo che me la racconto )
quando si è dentro la situazione...scattano una serie di
meccanismi: autodifesa....aggressività....rabbia...ego....
alibi...coda di paglia...tutte situazioni che
fanno agire emotivamente (istinto)
nonostante mi racconto che sono consapevole....magari
si...10 minuti al giorno? ...non lo sono affatto e
questo non spezza nessuna cateta ma le irrobustisce...

rimanere in rapporto con l' altro non dando spazio a
giochetti...sarebbe l' ideale....vorrebbe dire che la catena
se non è spezzata è sulla via di esserlo

il libero arbitrio...mi darebbe la possibilità di spezzare si...
ma anche di porgere l' altra guancia senza che il tutto
mi tocchi...ma questo è un altro film anche perchè
di sto libero arbitrio ne facciamo un pò quel che ci pare
__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
Era non è connesso  
Vecchio 08-07-2007, 12.38.04   #9
Faltea
Partecipa agli eventi
 
Data registrazione: 18-03-2007
Messaggi: 1,164
Predefinito

[quote=Era;35857

il libero arbitrio...mi darebbe la possibilità di spezzare si...
ma anche di porgere l' altra guancia senza che il tutto
mi tocchi...ma questo è un altro film anche perchè
di sto libero arbitrio ne facciamo un pò quel che ci pare[/quote]

Io risponderei ni...
Ci sono situazioni in cui riesco a spezzare la catena, a ristabilire una sorta di equilibrio.
Con situazioni estranee se le posso definire così, con i colleghi, capi, il classico cretino in macchina... ecc.
Ma quando si parla di persone vicine, partner, amici, genitori va tutto a farsi friggere...
Infatti era teoria, anche se personalmente ci sto lavorando su e da parecchio.
Chissà dove sono arrivata ed a che livello di auto-coscenza mi trovo...
Mah..
Sul libero arbitrio Era hai perfettamente ragione, ma lo stesso farne quello che vogliamo è pur sempre libero arbitrio
Faltea non è connesso  
Vecchio 08-07-2007, 17.07.01   #10
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Sarebbe già tanto accorgermi che sto per scattare prima di farlo ma per fare questo dovrei accorgermi e sapere già per cosa scatto quando sono provocata ( per tutto? ) perchè se non mi accorgo e non lo so sono già dentro peli alzati, unghie fuori, denti aguzzati, bava alla bocca? Ma anche questo poi dipende da chi ho davanti quindi il giudizio condiziona il mio comportamento. Quindi non sono mai in libero arbitrio ma condizionata da qualcosa. E se poi non reagisco perchè mi reprimo il primo che capita sotto ne paga le conseguenze. Mica facile....
griselda non è connesso  
Vecchio 08-07-2007, 18.22.37   #11
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
3) rimaniamo in rapporti (a volte succede per diverse circostanze della vita), ma io non do spazio all'altro per giochetti


La terza è l'ideale per vari motivi dato che la prima è rara... ma il post iniziale di Kael intendeva che adesso ragionando a freddo sappiamo tutti come e cosa fare (più o meno) ma quando siamo dentro un episodio?
Quando qualcuno mi provoca sono in grado di rispondere (o non rispondere) secondo quello che voglio realmente e non per reazione?
Se rispondete si, ocio che potrei divertirmi a metter-vi alla prova
Vero, soprattutto perchè è una specie di "continuo" allenamento.. se continuo a rimanere in rapporti con una persona a cui ho sempre permesso giochetti, modificarmi è un allenamento ottimo.. imparare a non cedere a certi giochetti appunto, a non reagire costantemente nella stessa maniera ..
Per rispondere alla tua domanda.. io per riuscire a dire realmente quello che voglio, devo essere presente a me stessa e sforzarmi comunque, perchè la prima reazione è sempre meccanica.. per fare un esempio, ho la tendenza a dire di si a tutti, salvo poi mordermi la lingua un secondo dopo e magari "rodere" per non aver saputo dire di no.
Il meccanismo è sempre lo stesso, direi di si a tutti per non avere seccature (almeno in apparenza, perchè dopo naturalmente le pago ) .
A freddo si sa perfettamente come ci si dovrebbe comportare, è nel momento in cui ci si trova nella situazione che scatta il meccanismo, quello stesso a cui si è abituati da una vita, per romperlo, bisogna comunque sforzarsi un po', non basta essere presenti , bisogna proprio andare contro a quel modo di fare (soffrendo un po', ma ne vale la pena)
RedWitch non è connesso  
Vecchio 08-07-2007, 19.24.16   #12
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Racconto un episodio che mi è capitato qualche giorno fa.
Ero in auto ed ero più o meno presente a me stesso ( il fatto è che me ne sono accorto subito dopo appena ho osservato la situazione).
Ad un certo punto una signora si getta, a piedi dal marciapiedi, in mezzo alla strada per cui freno di scatto.
Il ragazzo con lo scooter dietro di me - non a debita distanza di sicurezza -inizia a farmi una schifezza, proprio perchè avevo frenato di colpo.
La signora passa nel frattempo ma una situazione del genere, in quel momento me la aspettavo.
Lo scooter si mette di fianco alla portiera dell'auto ed il suo conducente continua a sbraitare; li per li lo guardo allibito...pensando " ma questa che ca...volo vuole".
Mi passa di qualche metro...poi...gli busso...col clacson facendogli cenno di rallentare( devo dire che ero tra l'attento..e l'istintivo...insomma non riuscivo bene ad essere totalmente presente).
A questo punto me lo ritrovo di nuovo dal lato guida e gli faccio presente - ripeto tra l'istintivo e il quasi attento - che la signora si era gettata in mezzo la strada e che non potevo metterla sotto. Per cui, visto che spettava a lui tenersi a debita distanza e visto che stava correndo, probabilmente toccava a lui stare un po più attento: lo scooterista non ha più parlato, questa volta guardandomi,lui, allibito...e non sapendo che altro dire è andato via.
Quello che mi ha gettato " addosso" però, son riuscito a percepirlo, più o meno, e forse mi ha dato la possibilità di aumentare la mia attenzione.
Non so...mi sembrava di aver "trasformato" quello di cui ero stato investito dal ragazzo...per me...
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso  
Vecchio 09-07-2007, 00.04.25   #13
Shanti
Partecipa agli eventi
 
L'avatar di Shanti
 
Data registrazione: 19-12-2004
Messaggi: 1,350
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Faltea
Io risponderei ni...
Ci sono situazioni in cui riesco a spezzare la catena, a ristabilire una sorta di equilibrio.
Con situazioni estranee se le posso definire così, con i colleghi, capi, il classico cretino in macchina... ecc.
Ma quando si parla di persone vicine, partner, amici, genitori va tutto a farsi friggere...
Sono d'accordo con te: con le situazioni estranee è più facile, anche nel caso di persone non vicinissime (i parenti non congiunti per esempio) ma comunque sempre a vista, mantenere il rapporto ma sempre a debita distanza, cioè non stando ai giochetti.
Per le situazioni con le persone a noi più vicine è più difficile, forse perchè ci si conosce di più e a volte si crede di sapere già prima come reagirebbe l'altro e ci si mette sulla difensiva o pronti all'attacco: eppure ci potrebbero essere anche delle sorprese...
Shanti non è connesso  
Vecchio 09-07-2007, 10.00.37   #14
turaz
Richiesta Cancellazione
 
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 2,098
Predefinito

ma che problema avete con la "distanza"?
turaz non è connesso  
Vecchio 09-07-2007, 10.02.25   #15
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Che problema?Quale distanza?

RedWitch non è connesso  
Vecchio 09-07-2007, 10.58.21   #16
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Faltea Visualizza messaggio
Io risponderei ni...
Ci sono situazioni in cui riesco a spezzare la catena, a ristabilire una sorta di equilibrio.
Con situazioni estranee se le posso definire così, con i colleghi, capi, il classico cretino in macchina... ecc.
Ma quando si parla di persone vicine, partner, amici, genitori va tutto a farsi friggere...
Infatti era teoria, anche se personalmente ci sto lavorando su e da parecchio.
Chissà dove sono arrivata ed a che livello di auto-coscenza mi trovo...
Citazione:
Originalmente inviato da Shanti Visualizza messaggio
Sono d'accordo con te: con le situazioni estranee è più facile, anche nel caso di persone non vicinissime (i parenti non congiunti per esempio) ma comunque sempre a vista, mantenere il rapporto ma sempre a debita distanza, cioè non stando ai giochetti.
Per le situazioni con le persone a noi più vicine è più difficile, forse perchè ci si conosce di più e a volte si crede di sapere già prima come reagirebbe l'altro e ci si mette sulla difensiva o pronti all'attacco: eppure ci potrebbero essere anche delle sorprese...

Io invece non sono per niente d'accordo con voi, quello che dite vale sulla carta (o sul monitor) ma nella realtà basta un'inezia di variabile per cambiare il gioco in tavola.
Basta che nella situazione, da voi definita controllabile, vi sia qualcuno al cui parere tenete, basta che la situazione vi ricordi anche solo lontanamente qualcosa già vissuto, basta che via siano parecchie persone che osservano (anche se sono persone a cui non tenete) e che la non risposta vi faccia sentire impotenti o inadeguati etc etc etc ma ne potremmo trovare miliardi... e per quanto facciate la cernita: " ah con questa no, non ci cascherei" capiterà sempre quella in cui siete impreparate....

A meno che... non vi sia una preparazione di fondo che vada al di la del singolo caso, troppo complicata per sintetizzarla.
Uno non è connesso  
Vecchio 09-07-2007, 11.38.33   #17
turaz
Richiesta Cancellazione
 
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 2,098
Predefinito

già...
in questi ultimi tempi me ne sono capitate

ciauzz
turaz non è connesso  
Vecchio 09-07-2007, 11.42.54   #18
turaz
Richiesta Cancellazione
 
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 2,098
Predefinito

io sono in questa fase e penso che nel mio caso a questo punto sia necessaria una "preparazione" di fondo.
penso sia arrivato il momento del "maestro"
turaz non è connesso  
 


Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 07.54.31.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271