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Vecchio 13-02-2006, 14.46.29   #1
Uno
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Si dice: "mente aperta", significa che non c'è un confine/barriera che impedisce un flusso sia in entrata che uscita (i due sono legati anche se la tendenza è nel voler solo fare uscire, come a "conquistare" il mondo).
Al contrario quando lasciamo che la nostra mente si cristallizzi, cioè assuma una forma, degli schemi, dei reticoli (da qui cristallini) fissi ed immutabili (ance se è sempre relativo a qualcos'altro) la nostra mente diviene chiusa.
Ovviamente per mente adesso non sto intendendo, il cervello e i suoi ragionamenti (anche se questo è una delle sue manifestazioni evidenti e fisiche) ma il complessivo di capacità elaborative ivi compresi sentimenti ed istinti.
Mi rendo conto che quest'ultimo perido può sembrare strano e ci spendo due parole, ebbene se li osserviamo anche i sentimento, per esempio, hanno una loro elaborazione nel nostro Essere, elaborazione che può essere più o meno complessa... naturale o artificiosa... ma in in un individuo comune le risposte sono sempre in funzione di qualcos'altro.
Quindi dopo il preambolo (ampliabile) introduttivo arriviamo al titolo: autorinnovarsi è la capacità di non chiudersi in schemi rigidi, di rompere quelli già esistenti, e di essere sempre pronti con un senso di freschezza (accumunabile a quella dei bmbi) e stupore ad accogliere nuove prospettive .
So di aver scritto cose scontate... ma tanto scontate che nella realtà ben pochi le "accettano".
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Vecchio 13-02-2006, 18.01.06   #2
RedWitch
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autorinnovarsi è la capacità di non chiudersi in schemi rigidi, di rompere quelli già esistenti, e di essere sempre pronti con un senso di freschezza (accumunabile a quella dei bmbi) e stupore ad accogliere nuove prospettive
Essere sempre pronti ai cambiamenti? Al fatto che quel che va bene oggi, potrà non andare piu' bene domani, e, che allora necessariamente dovrà essere cambiato, per evitare di chiudersi in schemi preconfezionati, che ci danno l'illusione di sicurezze che in realtà non ci sono...
Ogni nuova prospettiva dovrebbe essere l'occasione per non restare fermi... per muoversi, e per non fermarsi... invece a volte, le nuove prospettive spiazzano... e per un po' si resta ancora ancorati allo schema precedente.. mentre si tenta di accogliere le nuove prospettive...
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Vecchio 14-02-2006, 11.40.08   #3
Sole
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A vederla così con distacco, è la cosa più semplice del mondo. E' lo è. Se si mantine alta l'attenzione non è difficile "cambiare" il punto e la freschezza è la semplicità delle cose che vengono generate senza attaccamento a quelle piccole questioni di principio a cui siamo tanto affezionati.
Alla fine la questione spesso è tutta là, conosciamo quel modo, e accorgersi che cambiarlo non è perdere dei punti di riferimento, ma generarne altri spostati un pò più in là è anche questo una circostanza "luminosa" ... però a volte ci rimaniamo talmente radicati attorno, come mitili ad uno scoglio, perchè siamo "affezionati" a quel modo di essere, "affezionati" a qualcosa che ancora non comprendiamo, "affezionati" all'unico modo di sentire qualcosa... lasciarlo significa ri-conoscerlo prima ... ma questo và visto.
Si gira sempre intorno a questo .... complicare, complicare fino a non poterne più ... fino a che è assolutamente necessario far traboccare il vaso ... e a versare l'ultima goccia siamo sempre noi ... e magari, la mettiamo in mano ad altri!

----------------

voglio la faccina che rotola .......
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Vecchio 15-02-2006, 12.04.19   #4
Uno
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Si ma volendo si può anche riempirlo apposta il vaso... con i giusti tempi ovviamente.. ma se aspettiamo sempre le gocce buonanotte...

Interno-esterno

Noto che chi cerca di rinnovarsi o lo fa solo basandosi sul fuori.. spesso lato esteriore (capelli, moda etc..) o schemi mentali e modelli imposti dalla società... oppure lo fa solo basandosi su stesso... spesso questo prevale quando si cerca un cambiamento reale, non effimero... ma è egualmente sbagliato... avete presente una botte alla botte e una al cerchio?
Se non si guarda pure fuori e ci si chiude solo in se stessi o al massimo in chi reputiamo affine perdiamo la varietà delle famose gocce dl vaso... sempre siamo chiusi...
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Vecchio 15-02-2006, 16.50.49   #5
jezebelius
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Si ma volendo si può anche riempirlo apposta il vaso... con i giusti tempi ovviamente.. ma se aspettiamo sempre le gocce buonanotte...

Interno-esterno

Noto che chi cerca di rinnovarsi o lo fa solo basandosi sul fuori.. spesso lato esteriore (capelli, moda etc..) o schemi mentali e modelli imposti dalla società... oppure lo fa solo basandosi su stesso... spesso questo prevale quando si cerca un cambiamento reale, non effimero... ma è egualmente sbagliato... avete presente una botte alla botte e una al cerchio?
Se non si guarda pure fuori e ci si chiude solo in se stessi o al massimo in chi reputiamo affine perdiamo la varietà delle famose gocce dl vaso... sempre siamo chiusi...
Quindi il rinnovamento passa anche attraverso il confronto con ciò che sta fuori per agevolare il riempimento del vaso?
Confronto, naturalmente , che si basa anche nella interazione con gli altri in qualsiasi circostanza?
Esempio:
Se cerco la trasformazione dei miei lati " negativi " come l'energia che scaturisce da un litigio al fine di utilizzarla in altro modo, quale è il miglior modo se non attraverso, appunto, il confronto ?!
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 15-02-2006, 17.24.56   #6
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Quindi il rinnovamento passa anche attraverso il confronto con ciò che sta fuori per agevolare il riempimento del vaso?
Confronto, naturalmente , che si basa anche nella interazione con gli altri in qualsiasi circostanza?
Esempio:
Se cerco la trasformazione dei miei lati " negativi " come l'energia che scaturisce da un litigio al fine di utilizzarla in altro modo, quale è il miglior modo se non attraverso, appunto, il confronto ?!
Già... non è evitando e reprimendo i litigi che ne salti fuori ma trasformandoli...
Quindi anche cercare di isolarsi per evitare scambi troppo pericolosi non serve... alla lunga ci si cascherà comunque e magari senza consapevolezza...
L'unico modo è muoversi e cercare dentro di pari passo con il fuori.
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Vecchio 15-02-2006, 19.57.51   #7
RedWitch
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Alla fin fine, sempre qua torniamo.. se ci nascondiamo, sia da noi stessi che dagli altri, non andiamo da nessuna parte...
Trasformare un litigio in uno scambio .. se reprimiamo perchè vogliamo dimostrare a noi stessi quanto siamo bravi... non riusciamo ad osservare (e a modificare) quel che non va..o quello da cui ci facciamo sommergere (ad esempio la rabbia).. oppure siamo chiusi dentro le nostre "verità" senza lasciare spazio a chi potrebbe farci vedere qualcosa..
prima ancora... avere il coraggio di mettersi in gioco, accettare la possibilità che qualcuno ci dica che stiamo dicendo qualcosa di sbagliato, aprirsi verso nuove possibilità senza avere paura di parlare se non si conosce granchè l'argomento di discussione .. non nascondersi.. questo vale per me.. faccio ancora fatica
muoversi....
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Vecchio 15-02-2006, 21.30.23   #8
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Sono certo che d'un lato auto - rinnovarsi significhi anche accettare ciò che esula dalla visione individuale; fare tabula rasa delle certezze egoiche.
Concordo con Te Red la paura molte volte è il limite oltre il quale non si vuole andare; non si oltrepassa il confine poichè dopo lo stesso non si sa cosa può esservi.
Il fatto che si dice ovvero " mettersi in gioco" , non è cosa da poco suppongo. Lo vedo anche per me.
Anche nel mio caso mettersi in prima fila con se stessi e per se stessi al fine di attivare quella osservazione che per molto tempo è mancata; Essere " aperti " in maniera tale da destrutturare ciò che ha evidenziato la vita fin qui ma al contempo evitare, come ha detto Uno, di chiudersi ulteriormente ( in una fittizia operazione in altre parole senza il confronto ) senza sapere, in questo caso, che si sta percorrendo una via la quale a lungo andare non porterà da nessuna parte, molte volte illudendosi di aver cambiato qualcosa, è un ulteriore passo che non va dissatteso.
Dall'altro lato, invece far nascere la consapevolezza che si è " umani " e questa mi pare che sia la parte più difficcile, poichè la si puo dare a bere all'esterno, a coloro che ci sono attorno ( neanche poi tanto ma questo dipende dalle persone con la quali " si ha a che fare " ) ma è con noi stessi che il giudizio assume forma anche al di la della concretizzazione di sensi di colpa.
Sappiamo che nella maggior parte dei casi si adotta un comportamento secondo il quale è più semplice non azionare nessun meccanismo di cambiamento nonchè più semplice vivere come si è sempre vissuto.
Adottare una " purezza " di intenti, invece, incastonati nonchè purificati nei comportamenti per rendere l'analisi di se stessi non più intaccabile da ciò che deriva dal " come si deve sembrare agli occhi dell'esterno " non credo che possa essere insegnata o acquisita da intellettualismi o da qualsivoglia circostanza esterna.
Auto rinnovarsi non è cosa da poco e come dice Uno bisogna saper bilanciare il " dentro " e il " fuori ". Quale dovrebbe essere allora l'unità di misura da adottare? Quando, in questo caso, si ha la certezza di aver raggiunto l'equilibrio?
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Vecchio 03-05-2006, 14.06.23   #9
RedWitch
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Al contrario quando lasciamo che la nostra mente si cristallizzi, cioè assuma una forma, degli schemi, dei reticoli (da qui cristallini) fissi ed immutabili (ance se è sempre relativo a qualcos'altro) la nostra mente diviene chiusa.
.........................................
ma in in un individuo comune le risposte sono sempre in funzione di qualcos'altro.
Quindi dopo il preambolo (ampliabile) introduttivo arriviamo al titolo: autorinnovarsi è la capacità di non chiudersi in schemi rigidi, di rompere quelli già esistenti, e di essere sempre pronti con un senso di freschezza (accumunabile a quella dei bmbi) e stupore ad accogliere nuove prospettive .
So di aver scritto cose scontate... ma tanto scontate che nella realtà ben pochi le "accettano".
Autorinnovarsi... forse non c'entra, ma mi è venuta in mente sta cosa, e la posto.. auto rinnovarsi... potrebbe anche significare, non aspettare sempre che qualcuno faccia da trascinatore... accomodarsi, in attesa, che ci sia sempre qualcun altro che per noi apra la strada, rinnovi per noi.. per poi seguirlo.. magari adattandosi si, ma comunque rispondere sempre in base a qualcosa che ci viene proposto.. Auto rinnovarsi, dovrebbe credo significare, essere in grado da soli di muoversi, senza spinte e senza trascinamenti.. senza che ci debba per forza essere qualcosa o qualcuno a tenere alta l'attenzione....
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Vecchio 03-05-2006, 17.02.21   #10
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Autorinnovarsi... forse non c'entra, ma mi è venuta in mente sta cosa, e la posto.. auto rinnovarsi... potrebbe anche significare, non aspettare sempre che qualcuno faccia da trascinatore... accomodarsi, in attesa, che ci sia sempre qualcun altro che per noi apra la strada, rinnovi per noi.. per poi seguirlo.. magari adattandosi si, ma comunque rispondere sempre in base a qualcosa che ci viene proposto.. Auto rinnovarsi, dovrebbe credo significare, essere in grado da soli di muoversi, senza spinte e senza trascinamenti.. senza che ci debba per forza essere qualcosa o qualcuno a tenere alta l'attenzione....

Si Red, sono assolutamente d'accordo con te, questa è anche responsabilità individuale, non possiamo certo aspettare che ci sia sempre qualcuno a toglierci le castagne dal fuoco, nulla ci piove come la manna dal cielo, dobbiamo rimboccarci le maniche....possiamo si accettare suggerimenti e imparare da chi ne sa più di noi, e, a sua volta saper ascoltare chi invece si rivolge a noi, ma dobbiamo 'muoverci' da soli.



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Vecchio 03-05-2006, 22.13.51   #11
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Si Red, sono assolutamente d'accordo con te, questa è anche responsabilità individuale, non possiamo certo aspettare che ci sia sempre qualcuno a toglierci le castagne dal fuoco, nulla ci piove come la manna dal cielo, dobbiamo rimboccarci le maniche....possiamo si accettare suggerimenti e imparare da chi ne sa più di noi, e, a sua volta saper ascoltare chi invece si rivolge a noi, ma dobbiamo 'muoverci' da soli.
Penso anch'io che non bisogna sempre aspettare la spinta dal di fuori ma agire in prima persona, certo questo dipende dalle situazioni, a volte abbiamo bisogno di una spinta, a volte siamo noi che dobbiamo darla a noi stessi e a chi ci sta vicino.

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Vecchio 04-05-2006, 13.41.46   #12
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Interna o esterna sempre spinta è.

Anzi, forse è sempre interna...
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Vecchio 04-05-2006, 16.35.50   #13
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Interna o esterna sempre spinta è.

Anzi, forse è sempre interna...

Certo se tu vuoi muovere un masso, per quanto tu lo spingi, se però quello non vuol muoversi....
Troviamo sempre il pelino nell'uovo eh
Ma è anche vero che potrebbe esserci un piccolo sasso che già rotola di suo, se poi gli tirano un bel calcio, allora la cosa cambia....ma il sassolino già si muoveva....


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Vecchio 04-05-2006, 19.28.55   #14
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Certo se tu vuoi muovere un masso, per quanto tu lo spingi, se però quello non vuol muoversi....
Troviamo sempre il pelino nell'uovo eh
Ma è anche vero che potrebbe esserci un piccolo sasso che già rotola di suo, se poi gli tirano un bel calcio, allora la cosa cambia....ma il sassolino già si muoveva....


Io dico che il sassolino se lo prendo a calci si muove anche se era fermo.... ma devo essere io un uomo... avere una certa forza, il sasso piccolo...
Insomma è una questione di masse ed energie.... e leggi a cui sottostare... se posso prendere a calci il sassolino oppure no perchè mi fa male il piede per esempio...
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Vecchio 04-12-2007, 19.22.57   #15
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Madò Uno allora prendimi a calci...
Comunque anche qui l'intenzione,la volontà,l'impegno, c'entrano eccome,se voglio muovermi,quindi auto-rinnovarmi non basta lavorare sull'interno e sull'esterno, ma anche nel collettivo secondo me.
Penso che se non avessi trovato Ermo ad esempio,hai voglia a desiderare di cambiare,di trovare risposte...ma come fare,da sola, non sarei stata in grado di capirlo...spingersi (svegliarsi)a vicenda è fondamentale,come anche confrontarsi,il calcio ci può stare se hai chi è disposto a dartelo... se costui ne ha voglia in quel frangente... ed anche perchè no, se il piede non gli fa male...(magari aspettando un aiuto esterno, il momento giusto per te passa e neanche te ne accorgi )
Faccio un esempio,ieri ho parlato con mio fratello diverse ore,credo di aver comunicato con lui per la prima volta dopo anni...non c'era la maschera della sorella impeccabile,non c'era l'altra permalosa e sul chi va là,non c'era nessuna bugia montata ad arte per apparire anzicchè essere,non c'era la sorella forte, c'eravamo noi due ,forse lui un pò meno ,ma comunque la mia apertura l'ha sentita,si è lasciato andare ed è stato molto bello...finalmente ero di nuovo con mio fratello,gli ho detto cose di me che non avrei mai pensato di riuscire a dire,ma ho sentito di farlo perchè voglio che mi conosca per quel che sono,basta... l'attrice è in pensione!
Quando sono andata via da casa sua ero felice,mi sentivo bene e credo che per lui è stato lo stesso,ci siamo aperti l'uno con l'altra...quell'incontro ha avuto un senso vero .
Questo mi ha dimostrato che è giusto lavorare su se stessi in solitario (sia dentro che fuori),ma allo stesso modo è necessario lavorare rapportandosi all'esterno nel senso degli altri...in solitudine corri il rischio di pensare di essere a buon punto ed uscendo di casa accorgerti che invece non è cambiato nulla,un vero cammino è a 360° da un certo punto in poi, (probabilmente a partire da quando te ne accorgi)in altro modo rischi solo di perder tempo illudendoti di fare....o comunque fai tutto tranne che muoverti.
cassandra non è connesso  
Vecchio 04-12-2007, 20.29.50   #16
Astral
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Posso far entrare proprio tutto dentro la mia mente?

Ad esempio immaginiamo qualcuno che ci vuole male e ci comincia a dire delle cose brutte, se ho un piccolo filtro, posso trarre spunto dalle sue critiche rimanendo però sereno, se invece sono troppo ricettivo non c'è il rischio che mi prenda tutto?

Autorinnovarsi potrebbe significare quindi scrollare questi filtri dai cristalli, ma non eliminare i filtri?
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Vecchio 05-12-2007, 10.55.39   #17
turaz
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Madò Uno allora prendimi a calci...
Comunque anche qui l'intenzione,la volontà,l'impegno, c'entrano eccome,se voglio muovermi,quindi auto-rinnovarmi non basta lavorare sull'interno e sull'esterno, ma anche nel collettivo secondo me.
Penso che se non avessi trovato Ermo ad esempio,hai voglia a desiderare di cambiare,di trovare risposte...ma come fare,da sola, non sarei stata in grado di capirlo...spingersi (svegliarsi)a vicenda è fondamentale,come anche confrontarsi,il calcio ci può stare se hai chi è disposto a dartelo... se costui ne ha voglia in quel frangente... ed anche perchè no, se il piede non gli fa male...(magari aspettando un aiuto esterno, il momento giusto per te passa e neanche te ne accorgi )
Faccio un esempio,ieri ho parlato con mio fratello diverse ore,credo di aver comunicato con lui per la prima volta dopo anni...non c'era la maschera della sorella impeccabile,non c'era l'altra permalosa e sul chi va là,non c'era nessuna bugia montata ad arte per apparire anzicchè essere,non c'era la sorella forte, c'eravamo noi due ,forse lui un pò meno ,ma comunque la mia apertura l'ha sentita,si è lasciato andare ed è stato molto bello...finalmente ero di nuovo con mio fratello,gli ho detto cose di me che non avrei mai pensato di riuscire a dire,ma ho sentito di farlo perchè voglio che mi conosca per quel che sono,basta... l'attrice è in pensione!
Quando sono andata via da casa sua ero felice,mi sentivo bene e credo che per lui è stato lo stesso,ci siamo aperti l'uno con l'altra...quell'incontro ha avuto un senso vero .
Questo mi ha dimostrato che è giusto lavorare su se stessi in solitario (sia dentro che fuori),ma allo stesso modo è necessario lavorare rapportandosi all'esterno nel senso degli altri...in solitudine corri il rischio di pensare di essere a buon punto ed uscendo di casa accorgerti che invece non è cambiato nulla,un vero cammino è a 360° da un certo punto in poi, (probabilmente a partire da quando te ne accorgi)in altro modo rischi solo di perder tempo illudendoti di fare....o comunque fai tutto tranne che muoverti.

quando si riesce a essere "nudi" (senza maschere) uno di fronte all'altro si vede realmente "cio che è" e in un attimo si entra in quello che a me piace chiamare "aion" (tempo verticale)
tutto è interdipendente
lavoro del singolo per poi passare alla coppia e alla comunità.

un salutone
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