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Vecchio 23-06-2008, 22.16.13   #1
Astral
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Predefinito Dimagrimento: camminata veloce o lenta?

Vorrei aprire una discussione per vedere come la pensate su questo argomento controverso. La corsa è lo sport che aiuta sicuramente a dimagrire di più, ma non tutti posso praticarlo, poichè se l'indice di massa corporea supera 29 ( per gli uomini mi pare) significa che con troppi kg, si danneggia l'apparato scheletrico ed opportuno invece praticare qualcosa come la camminata.

Qualcuno dice che la camminata veloce serve di più, perchè fa bruciare piu calore, mentre altri sostengono che la camminata lenta aiuta a bruciare maggiormente i grassi.

Sinceramente l'argomento è controverso, che ne pensate?
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Vecchio 23-06-2008, 23.41.33   #2
Ray
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Qualcuno dice che la camminata veloce serve di più, perchè fa bruciare piu calore, mentre altri sostengono che la camminata lenta aiuta a bruciare maggiormente i grassi.

Sinceramente l'argomento è controverso, che ne pensate?
Nel dubbio farei entrambe.
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Vecchio 23-06-2008, 23.47.37   #3
Kael
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Per il dimagrimento la cosa fondamentale da tenere sotto controllo è il battito cardiaco.
Un allenamento "aerobico" (cioè quello che ha il miglior rapporto efficacia/sforzo) è compreso in un determinato range di pulsazioni al minuto, che varia a seconda dell'età, peso, massa grassa nel corpo, etc.. Ad esempio fra i 120 e i 145 battiti al minuto l'allenamento è aerobico (cioè si dimagrisce maggiormente), se inferiore è pressochè inutile, se maggiore il cuore va troppo sotto sforzo e l'allenamento è comunque quasi inutile ai fini del dimagrimento.

Sintetizzando:
dai 0 ai 120 -----> allenamento anaerobico
dai 120 ai 145 ---> allenamento aerobico
dai 145 in su ----> allenamento anaerobico

I dati sopra sono un esempio, come detto varia a seconda di molti fattori, l'ideale quindi è consultare uno specialista in grado di calcolare l'esatto range del proprio allenamento aerobico (ci sono delle tabelle standard ma che ovviamente non possono tenere conto dei singoli casi). Una volta in possesso di questi dati, il tipo di allenamento è grossomodo ininfluente, qualcuno può preferire la camminata, altri lo step, altri ancora il nuoto o la stessa aerobica.
Nei negozi specializzati si trovano i misuratori del battito cardiaco che a quanto ero rimasto hanno un costo abbordabile a tutti, e a quel punto non resta che regolare l'attività dell'allenamento per restare dentro al proprio range (ad esempio rallentando se il battito supera il limite massimo). Quindi come vedi il discorso della camminata lenta o veloce è relativo... se uno è molto grasso è chiaro che andrà su coi battiti già andando lento, mentre uno più magro dovrà aumentare un po' di più la velocità..

Questo per un dimagrimento generale, poi se uno ha una massa grassa particolarmente localizzata, l'ideale è scegliere un'attività mirata a quella determinata fascia (ad esempio se uno è particolarmente grasso nella zona dei glutei consiglierei lo step)
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Vecchio 24-06-2008, 02.00.54   #4
Grey Owl
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Kael ha ben spiegato cosa è un'allenamento aerobico, per chi ha troppi kg e teme di danneggia l'apparato scheletrico consiglio di praticare il nuoto.
Non bisogna però esagerare con gli allenamenti per non vanificare quello che è il vantaggio del range aerobico. Una nuotata lenta e costante (endurance) fortifica tutta la massa mascolare e non sovraccarica la spina dorsale. Infatti un corpo immerso nell'acqua è alleggerito di circa il 70-80%, inoltre stimola la respirazione profonda e l'ossigenazione.

Il nuoto è uno sport consigliato a chi ha dolori ai lombari o articolari. E' consigliato anche come metodo riabilitativo in quanto diminuisce i carichi all'apparato scheletrico. Inoltre è uno sport che allenta le tensioni e lo stress accumulato nel lavoro e nella vita quotidiana.

In particola l'endurance è paragonabile ad una lenta camminata col vantaggio di avere una respirazione profonda e regolare, ne beneficia il cuore ed i polmoni ed anche la circolazione sanguigna. Tutto l'apparato muscolare si tonifica, dalle gambe ai glutei ed anche schiena, spalle e braccia.
Inoltre la pressione dell'acqua ed i relativi mulinelli effettuano un massaggio che stimola la tonicità della pelle. Si consuma circa dalle 500 alle 700 calorie in un'ora di nuoto leggero ovvero rimanendo nel range aerobico personale.

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Vecchio 24-06-2008, 07.49.42   #5
Astral
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Io avevo letto da qualche parte che la camminata veloce aiutava a bruciare maggiormente i carboidrati mentre la seconda i lipidi.

Anche come dice Ray, magari alternare le due non sarebbe male.

La valenza psicologica della camminata lenta, è che può essere presa come una passeggiata e non viene considerata come allenamento fisico.

In ogni caso ho provato sempre a giudicare dall'esperienza ma non ci ho visto troppe differenze, 3 ore di camminata costante, sono comunque 3 ore di camminata costante.

Anche se si bruciassero più grassi con quella lenta, se le calorie sono le stesse che siano grassi o carboidrati dov'è la differenza, sempre 300 sono.

Grey il nuoto fa molto bene, però per esempio a me irrobustisce a basta, anni fa persi molto con arti marziali, corsa e camminata, mentre il nuoto mi faceva poco, o forse era fatto male non saprei.
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Vecchio 24-06-2008, 09.52.05   #6
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La domanda che io mi porrei Astral non è quante calorie consumo con un singolo sforzo, esercizio etc... ma cosa mi farebbe velocizzare il metabolismo, perchè alla fine il trucco è li, il discorso calorie (i dietologi non me ne vogliano) è un modo per codificare e poter lavorare dando diete, cosa che ha una sua valenza ma come contorno. Se io mangio come un canarino ma ho il metabolismo lento se non ingrasso minimo non dimagrisco.
Quindi qualsiasi sforzo teso a dimagrire dovrebbe per forza lavorare sul metabolismo come prima cosa, poi il resto dopo.

Non è facile insegnare a modificare il metabolismo, in linea di massima: quelli che pensano con il corpo ce l'hanno veloce e quelli che si muovono con la mente ce l'hanno lento, una persona equilibrata fa le due cose correttamente.
Applicato al discorso del 3d che significa?
Significa che mentre cammini, che sia piano o veloce, non devi stare a pensare a quante calorie consumerai, non devi cronometrare da quanto tempo stai camminando, ne misurare quanta strada hai fatto... (esempi eh... solo per farti capire il concetto, poi bisognerebbe studiare il tuo modo esattamente) in questo modo il corpo si muoverà con più energia mentale che energia corporea e il metabolismo rimarrà fermo... magari potrai consumare 200 o 300 calorie che comunque recupererai al primo pasto.
Come tu stesso hai notato le arti marziali ti aiutavano di più perchè la mente era impegnata nella filosofia ed il corpo faceva il suo lavoro, nel nuoto invece la tua mente si annoiava o qualcosa di simile....
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Vecchio 24-06-2008, 10.44.08   #7
Astral
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Si a questo non c'ho pensato in realtà, si le calorie sono relative, perchè per esempio non mi spiego come mia madre a Natale si divora interi torroni di cioccalata senza mettere nulla, o quasi.

Sto pensando che magari anche camminando c'è poca presenza del corpo.

L'altra volta per esempio ho provato a concentrarmi sul corpo, cercando di sentire, ed ho notato che alla base c'è anche una erronea postura della camminata che influenza.

Un altro metodo con cui dimagri molto ( stranamente) e rimanendo tonico erano alcune posture di Hatha Yoga, quando le facevo sentivo proprio calore, che d'inverno spesso potevo farle anche quasi spogliato.

E 'interessante sta cosa di energia corporea e mentale.

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Vecchio 26-06-2008, 23.39.21   #8
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In allenamento le giuste pulsazioni cardiache influiscono infatti sul metabolismo e lo accelerano, così come aiuta anche mangiare magari poco ma con una certa frequenza (anche ogni 2 ore)

Interessante invece il discorso di energia mentale e corporea... Io ad esempio le volte che facevo ciclette ci provavo anche a leggere una rivista o un libro, ma desistevo quasi subito perchè c'era "qualcosa" che non mi faceva concentrare. Adesso temo di aver capito.. usavo molta energia mentale
Funzionando bene quindi si potrebbe tranquillamente fare ciclette con energia corporea e contemporaneamente leggere un libro con energia mentale?
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Vecchio 27-06-2008, 10.14.05   #9
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Interessante invece il discorso di energia mentale e corporea... Io ad esempio le volte che facevo ciclette ci provavo anche a leggere una rivista o un libro, ma desistevo quasi subito perchè c'era "qualcosa" che non mi faceva concentrare. Adesso temo di aver capito.. usavo molta energia mentale


E' importante non confondere lo sforzo mentale (di volontà) con l'energia mentale, a prima vista si somigliano, però se uno sta attento sono diversi. Diciamo approssimatamente che lo sforzo mentale non ha molte (se non per nulla) elucubrazioni mentali, se occorre preparare qualcosa (esempio le scarpe da ginnastica o che altro) si limita a questo, non è la mente-cervello che continua a pensare a quante calorie consumerà, quanti km fare etc... queste sono cose che fa la mente usando (abusando) dell'energia mentale, a quel punto poi si continua ad usare ancora questa invece dell'energia corporea
Quote:


Funzionando bene quindi si potrebbe tranquillamente fare ciclette con energia corporea e contemporaneamente leggere un libro con energia mentale?
Teoricamente si, in pratica è difficile, il rischio è appunto che la mente si metta in movimento e poi visto che l'energia mentale è più raffinata il corpo goda nell'usare questa. Al contrario se si riuscisse a distinguere le due cose si potrebbe arrivare ad esperienze particolari (mistiche, sensoriali, non sono le definizioni esatte ma rende l'idea).
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Vecchio 27-06-2008, 12.46.58   #10
Astral
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Non ho capito una cosa.

Se faccio un esercizio e magari penso ad altro, distraendo la mente, oppure mentre faccio l'esercizio concentro l'attenzione sul corpo e su quello che sto facendo. Cosa è meglio?
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Vecchio 27-06-2008, 15.07.13   #11
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La domanda che io mi porrei Astral non è quante calorie consumo con un singolo sforzo, esercizio etc... ma cosa mi farebbe velocizzare il metabolismo,...[....]

Quindi qualsiasi sforzo teso a dimagrire dovrebbe per forza lavorare sul metabolismo come prima cosa, poi il resto dopo.

Non è facile insegnare a modificare il metabolismo, in linea di massima: quelli che pensano con il corpo ce l'hanno veloce e quelli che si muovono con la mente ce l'hanno lento, una persona equilibrata fa le due cose correttamente.


Significa che mentre cammini, che sia piano o veloce, non devi stare a pensare a quante calorie consumerai, non devi cronometrare da quanto tempo stai camminando, ne misurare quanta strada hai fatto... (esempi eh... solo per farti capire il concetto, poi bisognerebbe studiare il tuo modo esattamente)
in questo modo il corpo si muoverà con più energia mentale che energia corporea e il metabolismo rimarrà fermo...

Come tu stesso hai notato le arti marziali ti aiutavano di più perchè la mente era impegnata nella filosofia ed il corpo faceva il suo lavoro, nel nuoto invece la tua mente si annoiava o qualcosa di simile....
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Teoricamente si, in pratica è difficile, il rischio è appunto che la mente si metta in movimento e poi visto che l'energia mentale è più raffinata il corpo goda nell'usare questa. Al contrario se si riuscisse a distinguere le due cose si potrebbe arrivare ad esperienze particolari (mistiche, sensoriali, non sono le definizioni esatte ma rende l'idea).
Riassumo un attimo per vedere se è giusto quel che ho capito.
Mi pare che questo approccio, questa divisione, possa andare bene per qualsiasi tipo di sport, dunque bisogna agire sul metabolismo e che non è semplice se non con " allenamento ", non solo corporeo ma di attenzione proprio.
Quindi tre energie, una che è lo sforzo di volontà, dunque quella mentale, che deve ( dovrebbe ) essere scissa dall'altra che è energia mentale generata/risultato dalla prima e poi quella corporea.
Si confondono spesso e bisognerebbe imparare a " vederle" per cercare, dopo, una scissione. L'ideale però sarebbe integrarle
Lo sforzo di volontà è quello ad esempio che ci fa preparare l'occorrente per andare in palestra, una specie di azione che se fatta con costanza porta ad un rito giornaliero.
L'energia mentale mi pare che, forse, si può dire derivata dallo sforzo mentale e quindi dalla volontà ( ? ).
Quando si esegue un esercizio, uno sport, si dovrebbe utilizzare " solo " l'energia corporea e non quella che proviene dalla mente. Di solito il corpo utilizza quest'ultima perché è più pura, forse anche meno pesante rispetto alla corporea appunto.
Mi viene in mente anche qualcosa che è forse collegabile coi centri mentale e motorio.
L'energia il corpo è come se la conservasse per " i momenti " di crisi per questo forse è avaro di quella mentale.
Mi sono accorto che facendo gli esercizi se non penso a quello che sto facendo, il che significa che vado in maniera automatica avendo, più o meno, imparato a fare quell'esercizio; se cerco quindi di fare " piazza pulita " nella mente ed a lavorare solo col corpo vado più liscio, non so come dire. Al contrario, se mentre sto facendo l'esercizio penso: " Mi manca una serie per finire l'esercizio ", non riesco a finirlo se non con ulteriore sforzo ed il corpo diviene pesante.

Stessa cosa se cerco di fare l'esercizio per la prima volta. Credo che forse sia inevitabile almeno per l'inizio l'utilizzo dell'energia mentale per imparare a farlo. Poi dovrebbe arrivare il momento in cui, una volta imparato, dovrebbe andare in automatico come quando metto un nastro nella bobina e lo lascio andare, senza preoccuparmi se e quanto manca alla fine o se l'ho messo bene o che altro.
E così o dovrebbe essere modificato l'approccio?
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 27-06-2008, 19.44.53   #12
Ray
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Non ho capito una cosa.

Se faccio un esercizio e magari penso ad altro, distraendo la mente, oppure mentre faccio l'esercizio concentro l'attenzione sul corpo e su quello che sto facendo. Cosa è meglio?
Tra le due senz'altro meglio la seconda... se fai un esercizio col corpo e pensi ad altro disperdi e lo fai male oltre a non "vivere" tutta l'esperienza, insomma non sei presente.
Con l'attenzione concentri la volontà su quel che fai, poi la mente dovrebbe stare in secondo piano per così dire, ascoltare il corpo.
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Vecchio 27-06-2008, 19.46.57   #13
cassandra
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Proprio stanotte ho deciso di voler rassodare..di iniziare a far qualcosa,invece di lamentarmi o complessarmi..insomma superare un limite di pigrizia che potrebbe portare con se buoni risultati sia sul piano fisico che complessivo..quindi anche se non si tratta di dimagrire,penso di essere in tema.
Diciamo che se ci ho capito qualcosa,ogni centro ha le sue funzioni,se lasciamo al mentale quello che è del fisico in questo caso,aumentiamo lo sforzo e dimezziamo il risultato..quindi mi viene che se voglio ottimizzare qualunque attività fisica,devo contemporaneamente tenere a bada la mente..concentrando tutto sul correre,sul camminare,etc.e non pensare troppo al come farlo e ad altro ancora,mentre sto facendo..
Mi è capitato spesso di correre pensando già di non reggere per più di un tot..ed in effetti così accadeva,come un autocondizionamento che probabilmente serviva alla parte pigra di me..ma era la mente a non volercela fare,mica il corpo se ci rifletto.
Quindi per concludere,più sono immerso nell'azione del fare,più il risultato sarà positivo e magari veloce?
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Vecchio 28-06-2008, 00.21.53   #14
Kael
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E' importante non confondere lo sforzo mentale (di volontà) con l'energia mentale, a prima vista si somigliano, però se uno sta attento sono diversi. Diciamo approssimatamente che lo sforzo mentale non ha molte (se non per nulla) elucubrazioni mentali, se occorre preparare qualcosa (esempio le scarpe da ginnastica o che altro) si limita a questo, non è la mente-cervello che continua a pensare a quante calorie consumerà, quanti km fare etc... queste sono cose che fa la mente usando (abusando) dell'energia mentale, a quel punto poi si continua ad usare ancora questa invece dell'energia corporea
Quindi sempre sulla ciclette il solo guardarsi le gambe e ordinare ai muscoli di contrarsi e spingere sui pedali non significa usare energia mentale? Non ci sono elucubrazioni in questo, c'è solo lo "sforzo" mentale. Le elucubrazioni iniziano quando si comincia a pensare "dai un ultimo sforzo, ormai manca poco"... in questo caso si usa energia mentale?


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Teoricamente si, in pratica è difficile, il rischio è appunto che la mente si metta in movimento e poi visto che l'energia mentale è più raffinata il corpo goda nell'usare questa. Al contrario se si riuscisse a distinguere le due cose si potrebbe arrivare ad esperienze particolari (mistiche, sensoriali, non sono le definizioni esatte ma rende l'idea).
Quindi se ho ben capito usando (abusando) dell'energia mentale, questa è in surpluss (quanti km farò, quanto manca, etc.. tutte elucubrazioni) e il corpo può usarne una parte. Se invece non è abusata, se non sono elucubrazioni inutili ma magari sto leggendo un libro, e mi concentro solo su di esso, c'è la possibilità che questa resti confinata nella mente-cervello e allora mente e corpo funzioneranno insieme ognuno con l'energia che gli è propria... è cosi?
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Vecchio 10-07-2008, 10.28.01   #15
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Non mi è chiara una cosa.
Nel momento in cui la mente inizia ad elucubrare e cioè a dire: dai, dai l'ultimo sforzo che serve a fare massa e brucia calorie, ecc ecc in teoria a quel punto se ascolto il corpo dovrei sapere se è ora di fermare l'esercizio oppure no.
Se si inizia a pensare in questo senso è indice che il corpo chiede di fermarsi e ricerca risorse altrove (escludendo il fatto che manca concetrazione)? E sarebbe giusto fermarsi, rallentare l'esercizio o aumentare la concentrazione sul corpo?

Un'altra cosa un pò più individuale che molti medici a cui ho chiesto non hanno saputo rispondere.
Se resto inattiva sportivamente per tanto tempo, anche da una stagione all'altra, il primo giorno di attività, e solo il primo giorno poi mai più durante tutte l'allenamento, dopo un pò ho calo di tutto, tanto da diventare cieca e da avere conati, non c'è caramella di zuccheri che tenga, non c'è il fermarsi prima al primo avvertimento, accade e basta. non svengo ma il corpo reagisce proprio male.
La cosa più ovvia che mi vien da dire è che il mio ideale di allenamento deve essere a piccoli passi, tipo di 10 minuti in 10 minuti. Ma capire cosa mi accade non sarebbe male.. vi è mai successo, sapete come rimediare?
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 10-07-2008, 13.42.19   #16
Ray
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Non mi è chiara una cosa.
Nel momento in cui la mente inizia ad elucubrare e cioè a dire: dai, dai l'ultimo sforzo che serve a fare massa e brucia calorie, ecc ecc in teoria a quel punto se ascolto il corpo dovrei sapere se è ora di fermare l'esercizio oppure no.
Se si inizia a pensare in questo senso è indice che il corpo chiede di fermarsi e ricerca risorse altrove (escludendo il fatto che manca concetrazione)? E sarebbe giusto fermarsi, rallentare l'esercizio o aumentare la concentrazione sul corpo?
Mi vien da rispondere con una domanda: quando inizi ad elucubrare, non hai forse già iniziato prima?
Intendo: se la mente inizia a dire "dai forza, ancora uno sforzo"... non è che lo dice in risposta sempre alla mente che suggerisce di fermarsi? Lo chiedo perchè l'elucubrazione di solito è dialogo, quindi due o più parti della mente. Poi può darsi benissimo che a volte sia il corpo, ma credo si debba distinguere.

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Un'altra cosa un pò più individuale che molti medici a cui ho chiesto non hanno saputo rispondere.
Se resto inattiva sportivamente per tanto tempo, anche da una stagione all'altra, il primo giorno di attività, e solo il primo giorno poi mai più durante tutte l'allenamento, dopo un pò ho calo di tutto, tanto da diventare cieca e da avere conati, non c'è caramella di zuccheri che tenga, non c'è il fermarsi prima al primo avvertimento, accade e basta. non svengo ma il corpo reagisce proprio male.
La cosa più ovvia che mi vien da dire è che il mio ideale di allenamento deve essere a piccoli passi, tipo di 10 minuti in 10 minuti. Ma capire cosa mi accade non sarebbe male.. vi è mai successo, sapete come rimediare?
L'idea che mi sono fatto è che il corpo rompa gli argini... nella corsa viene chiamato "spezzare il fiato"... ovvero viene indotto a pescare in riserve che preferisce non usare e che, fino a quel momento, non doveva più usare per mancanza di allenamento e quindi per metabolismo più basso. Insomma cambia serbatoio... il passaggio può avere gli effetti che dici tu e che hanno un range di soggettività. A mio avviso, dato che comunque accade una volta sola (poi il corpo impara a farlo senza traumi) basta resistere.
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Vecchio 10-07-2008, 14.13.24   #17
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Tornando all'argomento, io invece volevo sapere se velocizzando o rallentando la camminata in base all'ascolto della musica, tramite l'MP3, significa che il corpo si sta adattando alla mente, e quindi è sconveniente?

PER SOLE: Capita, può essere una reazione del corpo, quando succede a me, invece credo che sia una parte di me ( quella a cui piace stare sdraiata e sul letto) che si oppone all'esercizio fisico, che trova sproporzionato.
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Vecchio 10-07-2008, 14.24.25   #18
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Tornando all'argomento, io invece volevo sapere se velocizzando o rallentando la camminata in base all'ascolto della musica, tramite l'MP3, significa che il corpo si sta adattando alla mente, e quindi è sconveniente?
La musica la ascolti con la mente? Il corpo è sordo?

Saper andare a ritmo, al di la che si tratti di camminare, ballare o che, è una cosa importante, basti pensare all'importanza della musica, del ballo e in particolare delle percussioni in molte tradizioni. Le percussioni sopratutto in quelle tradizioni o parti di esse, più legate alla "terra", anche se percepire il ritmo e sapersi accordsare ad esso è porta verso ritmi che non tutti sentono, ved itutte le storie sua musica delle sfere eccetera.
Quello che di buono la mente potrebbe fare è ascoltare il corpo andare a ritmo... corpo che se ri-lasciato convibrare con la musica, si adegua al ritmo quasi "da solo".
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Vecchio 10-07-2008, 16.20.35   #19
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Mi vien da rispondere con una domanda: quando inizi ad elucubrare, non hai forse già iniziato prima?
Intendo: se la mente inizia a dire "dai forza, ancora uno sforzo"... non è che lo dice in risposta sempre alla mente che suggerisce di fermarsi? Lo chiedo perchè l'elucubrazione di solito è dialogo, quindi due o più parti della mente. Poi può darsi benissimo che a volte sia il corpo, ma credo si debba distinguere.
Si infatti credo che sia da riconcentrarsi e controllare la realtà dei fatti.


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L'idea che mi sono fatto è che il corpo rompa gli argini... nella corsa viene chiamato "spezzare il fiato"... ovvero viene indotto a pescare in riserve che preferisce non usare e che, fino a quel momento, non doveva più usare per mancanza di allenamento e quindi per metabolismo più basso. Insomma cambia serbatoio... il passaggio può avere gli effetti che dici tu e che hanno un range di soggettività. A mio avviso, dato che comunque accade una volta sola (poi il corpo impara a farlo senza traumi) basta resistere.
Ho sempre pensato ad una cosa del genere, ma mi ha fatto anceh sempre strano l'unicità della cosa. QUindi stando a questo è come se il corpo diemnticasse come fare ogni volta e all'improvviso si ricorda.. una svegliata insomma.

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Vecchio 10-07-2008, 17.32.05   #20
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La musica la ascolti con la mente? Il corpo è sordo?

Saper andare a ritmo, al di la che si tratti di camminare, ballare o che, è una cosa importante, basti pensare all'importanza della musica, del ballo e in particolare delle percussioni in molte tradizioni. Le percussioni sopratutto in quelle tradizioni o parti di esse, più legate alla "terra", anche se percepire il ritmo e sapersi accordsare ad esso è porta verso ritmi che non tutti sentono, ved itutte le storie sua musica delle sfere eccetera.
Quello che di buono la mente potrebbe fare è ascoltare il corpo andare a ritmo... corpo che se ri-lasciato convibrare con la musica, si adegua al ritmo quasi "da solo".
Hai proprio ragione Ray, e mi accorgo non solo che la mente non segue il corpo, ma spesso non segue manco la musica, mentre cammino, pensa, riflettle, vuole risolvere quella situazione, si preoccupa della giornata, ed in tanto dopo un ora di passeggiata, mi accorgo che i brani musicali, sono partiti e non so stati ascoltati manco per il cavolo.

Grazie per avermi aiutato a tirare fuori st'importante riflessione.
Astral non è connesso  
Vecchio 11-07-2008, 00.19.12   #21
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Ho sempre pensato ad una cosa del genere, ma mi ha fatto anceh sempre strano l'unicità della cosa. QUindi stando a questo è come se il corpo diemnticasse come fare ogni volta e all'improvviso si ricorda.. una svegliata insomma.

Puoi vederla come una svegliata, io la vedo più come riutilizzare un binario più complesso (e che da più possibilità) in una stazione che viaggiava con meno treni del suo possibile a aveva quindi "addormentato" quel binario.
Avviene anche nelle diete dimagranti. Il corpo, pur avendo riserve da bruciare per sopravvivere (grasso in eccesso) preferisce, tramite fame, chiedere altro cibo da digerire subito invece di accedere alle riserve, perchè fa più fatica a prendere le energie di la e fa prima a prenderle da altro cibo.
Se invece non mangi lo stesso, dopo un po' si restringe lo stomaco, il corpo prende dalle riserve e manda meno fame. Quindi il trauma è singolo.
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Vecchio 16-07-2009, 11.56.25   #22
RedWitch
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.......................
Quindi qualsiasi sforzo teso a dimagrire dovrebbe per forza lavorare sul metabolismo come prima cosa, poi il resto dopo.

Non è facile insegnare a modificare il metabolismo, in linea di massima: quelli che pensano con il corpo ce l'hanno veloce e quelli che si muovono con la mente ce l'hanno lento, una persona equilibrata fa le due cose correttamente.
Applicato al discorso del 3d che significa?
Significa che mentre cammini, che sia piano o veloce, non devi stare a pensare a quante calorie consumerai, non devi cronometrare da quanto tempo stai camminando, ne misurare quanta strada hai fatto... (esempi eh... solo per farti capire il concetto, poi bisognerebbe studiare il tuo modo esattamente) in questo modo il corpo si muoverà con più energia mentale che energia corporea e il metabolismo rimarrà fermo... magari potrai consumare 200 o 300 calorie che comunque recupererai al primo pasto.
Come tu stesso hai notato le arti marziali ti aiutavano di più perchè la mente era impegnata nella filosofia ed il corpo faceva il suo lavoro, nel nuoto invece la tua mente si annoiava o qualcosa di simile....
Riprendo da qui, perchè non mi è chiaro come sia possibile andare a modificare il metabolismo.. nell'esempio che hai fatto sulle arti marziali hai detto che la mente era impegnata nella filosofia mentre il corpo faceva il suo lavoro. Allora poniamo che io vada a camminare, la mente dovrebbe essere concentrata su quel che fa, oppure per esempio impegnata nell'osservare il panorama affinchè il corpo possa fare il suo lavoro?

Perchè nel primo caso, ok, posso concentrarmi sul corpo , sull'esercizio che sto facendo ed evitare di pensare "ma quando finisce? o cose del genere.. ma se è necessario che la mente faccia un altro lavoro rispetto al corpo, andando in palestra come si fa?

Vorrei capire che tipo di attività fisica possa aiutarmi a perdere un po' di peso, e avevo pensato alla palestra, ma se poi sto li a guardare l'orologio sperando che finisca l'ora di tortura è inutile..

Non mi è nemmeno molto chiara la differenza tra sforzo mentale ed energia mentale, forse è per questo che faccio caos col resto, in sostanza se mi perdo in elucubrazioni mentre faccio attività fisica non sto usando energia corporea ma abuso di quella mentale? E' per questo che il metabolismo continua ad essere lento? ponendo che si riesca a tenere un minimo "ferma" la mente, in cosa deve essere impegnata mentre faccio esercizio fisico? ..
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Vecchio 16-07-2009, 12.14.46   #23
stefano
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in pratica devi immergerti completamente in qualsiasi cosa fai senza avere pensieri sulla stessa.
devi in sostanza "staccare" la mente.
così almeno credo
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Vecchio 16-07-2009, 12.40.46   #24
griselda
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Originalmente inviato da stefano Visualizza messaggio
in pratica devi immergerti completamente in qualsiasi cosa fai senza avere pensieri sulla stessa.
devi in sostanza "staccare" la mente.
così almeno credo
Caspita a voja, io è tutta estate che cerco di mettere in pratica sta cosa con scarsi, ma che scarsi direi nulli risultati.
L'unico modo per mantenere la mente come dici tu l'ho sperimentato scendendo da una collina, ero talmente concentrata, per non inciampare e cadere, che non avevo il tempo necessario per pensare ad altro. Ho sfruttato questa cosa per il tempo che sono stata in vacanza però mangiavo al ristorante per cui non so se non sono dimagrita perchè non funzionava o perchè mangiavo poco ma super condito o perchè non andava bene neppure così.
Se così fosse dovrei salire su un tapis roulant e metterlo ad una velocità tale da non permettermi di diminuire la velocità, quindi da rimanere concentrata per non cadere, visto che qui in pianura non saprei dove trovare una collinetta. Questo perchè per ora non so fare diversamente e mi domando anche se potrebbe essere utile allenarsi in questo modo oppure non è utile
per allenare la concentrazione oltre a fare partire il metabolismo.
Tu come fai?
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Vecchio 16-07-2009, 12.45.21   #25
stefano
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Caspita a voja, io è tutta estate che cerco di mettere in pratica sta cosa con scarsi, ma che scarsi direi nulli risultati.
L'unico modo per mantenere la mente come dici tu l'ho sperimentato scendendo da una collina, ero talmente concentrata, per non inciampare e cadere, che non avevo il tempo necessario per pensare ad altro. Ho sfruttato questa cosa per il tempo che sono stata in vacanza però mangiavo al ristorante per cui non so se non sono dimagrita perchè non funzionava o perchè mangiavo poco ma super condito o perchè non andava bene neppure così.
Se così fosse dovrei salire su un tapis roulant e metterlo ad una velocità tale da non permettermi di diminuire la velocità, quindi da rimanere concentrata per non cadere, visto che qui in pianura non saprei dove trovare una collinetta. Questo perchè per ora non so fare diversamente e mi domando anche se potrebbe essere utile allenarsi in questo modo oppure non è utile
per allenare la concentrazione oltre a fare partire il metabolismo.
Tu come fai?
posso dire quello che ho testato.
ad esempio se vado a correre mentre corro non penso alla corsa in se, osservo in un certo senso e mi limito a quello.
Osservo il mio corpo e le sensazioni di esso, osservo l'ambiente che mi circonda, cerco di captare colori e suoni ma tutto senza "sforzo".
non so se sia un modo corretto ma così facendo dopo un pò la testa si svuota e la mente è come disattivata e mi ritrovo concentrato in quello che faccio.
oppure qui a lavoro, se ho un lavoro da fare, stacco la mente da tutto il resto, non penso a "cosa dirà il cliente" o il capo per fare esempi ma è come se mi autoosservassi lavorare concentrandomi unicamente sull'azione che compio.
paradossalmente è come se non sentissi i suoni che mi circondano in quei momenti

Ultima modifica di stefano : 16-07-2009 alle ore 12.48.14.
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