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Vecchio 23-07-2007, 11.23.00   #1
Kael
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Predefinito Paralisi notturne

Si legge ormai quasi dappertutto in internet che le suddette paralisi sono il preludio dei tanto viturperati viaggi astrali..

Prima considerazione: non si tratta propriamente di una paralisi, ma la velocità di movimento è talmente lenta da sembrare appunto di star fermi. In quei momenti si cerca di muoversi ma sembra di andare alla velocità della sequoia nel mondo dei colibrì...

Secondo considerazione: si è perfettamente lucidi, ma non si tratta di un sogno lucido. Secondo me si resta intrappolati nel passaggio fra un mondo e l'altro, fra lo stato di veglia e quello di sonno, tanto che si percepisce perfettamente la realtà oggettiva fisica intorno, il proprio corpo, e tutto il resto, ma al contempo si vive anche una realtà non ordinaria.

Stanotte mi è capitato di provarne una, e ciò che è stato sconvolgente è il "ritorno"...
Dallo stato in cui mi trovavo, sono tornato alla "realtà" senza uno stop consequenziale, ossia io dal sogno non mi sono mai svegliato. Non ho percepito cioè un "intervallo" fra l'incubo e la veglia, ma sono passato dall'uno all'altra senza interruzioni... Difficile da spiegare... Avevo gli occhi aperti nel sogno, e se stavo dormendo nella realtà avrei dovuto avvertire di aprire gli occhi "veramente" per destarmi, invece non ho percepito questo passaggio.
Senza mai chiudere gli occhi sono passato dal sogno (in cui ero quasi paralizzato) alla veglia (in cui riuscivo poi a muovermi perfettamente)
Ecco, non ho percepito affatto il "risveglio". Se c'è stato, sogno e realtà sono collimati perfettamente, talmente bene da sfumare uno nell'altra e farmeli percepire come una cosa sola.

Altra cosa: nel momento del risveglio, qualsiasi sogno diventa tale, ossia ciò che prima in sogno era reale, si percepisce appunto come sogno, essendosi risvegliati ad una realtà più ampia. Nelle paralisi notturne invece non c'è questo passaggio, la realtà di prima resta tale, non si percepisce come sogno, ciò che si stava vivendo resta "reale" anche dopo essersi "svegliati".

Cosa sono allora queste paralisi? Sono sogni, o sono realtà non ordinarie che di tanto in tanto ci è dato da sperimentare? E' come se, nel passaggio fra veglia e sonno, si restasse in parte ancorati al corpo, ecco spiegata la difficoltà di movimento fisica (pensieri ed emozioni invece viaggiano alla solita velocità).
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Vecchio 23-07-2007, 11.27.53   #2
turaz
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a me un paio di volte è capitato di avere proprio "paralisi"
formicolio in tutto il corpo.
e il "risveglio" è arrivato tramite due colpi nelle orecchie.
poi non so dirti cosa è stato
so solo che le immagini in quello che non sentivo come sogno "fluttuavano"
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Vecchio 23-07-2007, 12.43.30   #3
griselda
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Secondo me non sono paralisi ma è qualcosa di te che si accorge che il corpo sta dormendo mentre si ricompatta con esso.
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Vecchio 23-07-2007, 12.44.50   #4
turaz
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parli di corpo astrale e via discorrendo?
può essere ma siamo sicuri non siano "creazioni mentali"?
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Vecchio 16-12-2008, 02.27.58   #5
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Si legge ormai quasi dappertutto in internet che le suddette paralisi sono il preludio dei tanto viturperati viaggi astrali..

Prima considerazione: non si tratta propriamente di una paralisi, ma la velocità di movimento è talmente lenta da sembrare appunto di star fermi. In quei momenti si cerca di muoversi ma sembra di andare alla velocità della sequoia nel mondo dei colibrì...

Secondo considerazione: si è perfettamente lucidi, ma non si tratta di un sogno lucido. Secondo me si resta intrappolati nel passaggio fra un mondo e l'altro, fra lo stato di veglia e quello di sonno, tanto che si percepisce perfettamente la realtà oggettiva fisica intorno, il proprio corpo, e tutto il resto, ma al contempo si vive anche una realtà non ordinaria.

Stanotte mi è capitato di provarne una, e ciò che è stato sconvolgente è il "ritorno"...
Dallo stato in cui mi trovavo, sono tornato alla "realtà" senza uno stop consequenziale, ossia io dal sogno non mi sono mai svegliato. Non ho percepito cioè un "intervallo" fra l'incubo e la veglia, ma sono passato dall'uno all'altra senza interruzioni... Difficile da spiegare... Avevo gli occhi aperti nel sogno, e se stavo dormendo nella realtà avrei dovuto avvertire di aprire gli occhi "veramente" per destarmi, invece non ho percepito questo passaggio.
Senza mai chiudere gli occhi sono passato dal sogno (in cui ero quasi paralizzato) alla veglia (in cui riuscivo poi a muovermi perfettamente)
Ecco, non ho percepito affatto il "risveglio". Se c'è stato, sogno e realtà sono collimati perfettamente, talmente bene da sfumare uno nell'altra e farmeli percepire come una cosa sola.

Altra cosa: nel momento del risveglio, qualsiasi sogno diventa tale, ossia ciò che prima in sogno era reale, si percepisce appunto come sogno, essendosi risvegliati ad una realtà più ampia. Nelle paralisi notturne invece non c'è questo passaggio, la realtà di prima resta tale, non si percepisce come sogno, ciò che si stava vivendo resta "reale" anche dopo essersi "svegliati".

Cosa sono allora queste paralisi? Sono sogni, o sono realtà non ordinarie che di tanto in tanto ci è dato da sperimentare? E' come se, nel passaggio fra veglia e sonno, si restasse in parte ancorati al corpo, ecco spiegata la difficoltà di movimento fisica (pensieri ed emozioni invece viaggiano alla solita velocità).
Credo che queste paralisi possano dare numerose indicazioni.
Il fatto è però riuscire a trovarle e riuscire a definire, pure interpretare, quello che si è percepito.
Molti, me compreso, hanno vissuto in questo frangente - che da un certo punto di vista si tratta secondo me di condizione atemporale - anche qualche esperienza particolare.
Ad esempio di ciò che accade abbastanza spesso, per il quale però molti avendone paura rimandano giu il tutto, ossia parecchi a mio avviso " sognano" in quei momenti la medesima cosa che si ripresenta sotto forme diverse, talvolta per più notti o anche in qualche notte particolare forse di luna piena.

C'è chi sogna un uomo che si poggia di fianco al letto o anche una donna ( o uomo, oppure talvolta qualcosa che potrebbe definirsi con sembianze non proprio umane ) poggiarsi sul torace e non permettere alcun movimento.
Posto che si tratta, secondo me della stessa cosa per non dire dello stesso sogno ( per tutti ) ma che si presenta con dinamiche e forme che possono variare da persona a persona, ad esempio come detto non ricordo dove si potrebbe addirittura richiamare il luogo ove abita " il sognatore", c'è forse un motivo, di fondo, per cui si presentano queste " paralisi" con il loro carico, talvolta, di paure, angosce, pensieri?
Secondo me c'è un motivo che, diciamo, può definirsi causa scatenante ma spesso se non si cerca di indagare questi fatti, non si vede e ce ne dimentichiamo fino alla volta successiva...in cui si presenta di nuovo.
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 16-12-2008, 13.21.25   #6
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Anche a me è capitato di ritrovarmi in una situazione simile alla tua Kael..... Hai provato anche tu una sorta di "euforia" subito dopo? Nel leggere il tuo scritto Ho provato la medesima "euforia".....
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Vecchio 18-12-2008, 20.30.25   #7
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Cosa sono allora queste paralisi? Sono sogni, o sono realtà non ordinarie che di tanto in tanto ci è dato da sperimentare? E' come se, nel passaggio fra veglia e sonno, si restasse in parte ancorati al corpo, ecco spiegata la difficoltà di movimento fisica (pensieri ed emozioni invece viaggiano alla solita velocità).
Hai presente i sonnambuli?
Quando qualcuno dormendo si muove ed agisce con il corpo (sonnambulismo) in sostanza e sintesi dorme con la coscienza di veglia ma il corpo per motivi variabili non dorme.
Il fenomeno che tu descrivi si avvicina all'opposto, il corpo dorme, ma la coscienza rimane sveglia, ma non abbastanza sveglia da essere completamente vigile, cosa che è ricercata in alcune esperienze esoteriche. Per poter arrivare a quella coscienza sveglia e vigile (con corpo che dorme o meno, all'inizio è più facile con il corpo che dorme per un discorso di risorse a disposizione) manca una "scarica energetica" che tra l'altro anche segna il passaggio da uno stato all'altro, l'altro sarebbe quello che in alcune filosofie orientali è chiamato turya.
Manca o è troppo leggera, sufficiente comunque per provare euforia, eccitazione.
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Vecchio 04-01-2009, 17.10.51   #8
Kael
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Il fenomeno che tu descrivi si avvicina all'opposto, il corpo dorme, ma la coscienza rimane sveglia, ma non abbastanza sveglia da essere completamente vigile, cosa che è ricercata in alcune esperienze esoteriche. Per poter arrivare a quella coscienza sveglia e vigile (con corpo che dorme o meno, all'inizio è più facile con il corpo che dorme per un discorso di risorse a disposizione) manca una "scarica energetica" che tra l'altro anche segna il passaggio da uno stato all'altro, l'altro sarebbe quello che in alcune filosofie orientali è chiamato turya.
Manca o è troppo leggera, sufficiente comunque per provare euforia, eccitazione.
Questa scarica sarebbe quello shock cosciente di cui parla Gurdi per fare il salto sull'ottava? O si parla proprio di un salto fra un'attenzione ed un'altra?
Come dice William si prova euforia, ma non solo dopo, anche durante. Un'euforia dovuta proprio ad una scarica elettrica che mi attraversa il corpo, se a basso voltaggio piacevole, ma in alcuni casi talmente intensa da provare perfino sofferenza e da dover così interrompere l'esperienza perchè i miei nervi non reggono. In questo caso l'euforia diventa dolore.
Kael non è connesso  
 


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