Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
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Vecchio 23-10-2009, 12.21.49   #26
griselda
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Gri, lo so che adesso vorresti solo non vedere non sentire non parlare..forse scomparire. Forse, perchè io non sono te e posso solo immaginare.
Lontana da me l'idea di poterti dare una soluzione, mi spiace ma..

Ma se posso dirti una cosa, se posso suggeirti una cosa e poi vedi tu che farci..quella frasetta che ho nerettato, ecco, secondo me li perdi qualcosa.

Non pensare agli altri, anche se è un bel sentimento di condivisione e comprensione a muoverti, anche se forse ti da un pò di sollievo, rimani su di te e sul tuo dolore e lascialo sfogare.

Non ti dirò che è la cosa migliore che ti può capitare stare in stò stato perchè non riusciresti a non dirmi che sono stronza (e a ragione pure, eh, lo so, ci stò passando) ma è così

Non chiederti perchè, non chiederti che farai, non chiderti dove o come, lascia che la mente (che non è schifosa Gri ma solo impallata) gestisca solo quello che gli compete in quel momento e cioè impedirti di stare troppo male, di scaricare troppo sul fisico e sugli altri.

Scusa se mi sono permessa, questo è il tuo spazio, questo è il tuo momento, queste le lacrime che non riescono a trascinare fuori con loro il vero dolore, quello che brucia da morire... ma volevo dirti che ce la fai ce la fai eccome altrimenti neanche lo sentiresti tutto quello schifo

Pensa a te hai diritto di provare tutto quello che provi e sentire tutto quello che senti. Poi quello che non va bene se ne andrà o perderà d'importanza..coraggio
Cara Daf la mia mente in questo momento non comanda un cazzpita di niente, perchè se comandasse razionalmente lo so/sa cosa è giusto fare, ma è una dissociazione che sto vivendo tra la mente e le emozioni sarà emotività che ne so, la definisca chi ne sa di più.
E' li che sono divisa tra il sapere cosa è giusto tra il sentire della mia anima e i miei demoni che danzano come prima di una battaglia con le armi in mano...
Oh non sono mica santa eh?
Sono umana molto umana anzi forse addirittura sotto umana, per cui....se lasciassi le mie parti basse agire non sarei migliore di chi mi ha fatto questo, ne di nessun altro....Ma non sono nemmeno buona al punto di dare immediatamente un colpo di spugna e far finta che non sia successo niente.
Sono già brava che sono qui e sto ascoltando tutto mentre avrei voglia di scappare lontano di trovare una soluzione qualunque per non cuccarmi questo dolore....come quando si anche solo un mal di testa e subito si ingoia una pastiglia perchè non si sopporta di star male.
Ok non voglio neppure però crogiolarmici ne sentirmi una martire perchè non lo sono.
Fanbrodo.... eufemismo, non so cosa fareeeeeeeeeee!!!!
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Vecchio 23-10-2009, 13.00.28   #27
griselda
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Gris, non ho soluzioni da proporre... mi dispiace per questo momento difficile .. forza e coraggio
Ma speriamo che quel detto:"ciò che non ammazza ingrossa o ingrassa" funzioni non in grasso fisico che già ne ho accumulato troppo.
T.v.b.
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Vecchio 23-10-2009, 13.52.14   #28
stefano
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se ti può essere utile in questo momento.
osserva stop, lascia che sia tutto.
nulla ti può scalfire di ciò che ora stai osservando.
è purificazione (a mio sentire)

tieni lontani più che altro tutti quei "buoni" e "cattivi" che si originano nella tua mente.
se guardi il tuo post precedente vedi quante volte emergono.
è solo mente che in questo momento deve "mollare" ma fatica a farlo.
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Vecchio 23-10-2009, 16.57.25   #29
Ray
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Sono umana molto umana anzi forse addirittura sotto umana,
Vedi di non permetterti di parlare così della mia amica Grii eh. Umana sei, niente di meno.

___________

Dai Griselda, tieni duro. Vedrai che poi arriva il premio, e starai bene, forse come non lo sei mai stata.
Non mollare.

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Vecchio 23-10-2009, 17.12.14   #30
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Ma speriamo che quel detto:"ciò che non ammazza ingrossa o ingrassa" funzioni non in grasso fisico che già ne ho accumulato troppo.
T.v.b.
Ciao Gri per me questo 3d si lega e spiega l'altro invertire la rotta .
Sono queste le cose ed altre ma della stessa intensita' le sole che ti possono far cambiare stato d'essere .
Solo cosi' si inverte la rotta , nessun'altra forza ci riesce men che meno la volonta' o l'osservarsi seduti in poltrona .
Purtroppo e' cosi' che funziona .
Bisogna passare per queste cose per porre le proprie certezze in se' e non in altro .
Non so se ti e' utile ma quello che oggi ti danna domani lo ringrazierai.
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Vecchio 25-10-2009, 00.13.45   #31
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Cara Daf la mia mente in questo momento non comanda un cazzpita di niente, perchè se comandasse razionalmente lo so/sa cosa è giusto fare, ma è una dissociazione che sto vivendo tra la mente e le emozioni sarà emotività che ne so, la definisca chi ne sa di più.
E' li che sono divisa tra il sapere cosa è giusto tra il sentire della mia anima e i miei demoni che danzano come prima di una battaglia con le armi in mano...
Oh non sono mica santa eh?
Sono umana molto umana anzi forse addirittura sotto umana, per cui....se lasciassi le mie parti basse agire non sarei migliore di chi mi ha fatto questo, ne di nessun altro....Ma non sono nemmeno buona al punto di dare immediatamente un colpo di spugna e far finta che non sia successo niente.
Sono già brava che sono qui e sto ascoltando tutto mentre avrei voglia di scappare lontano di trovare una soluzione qualunque per non cuccarmi questo dolore....come quando si anche solo un mal di testa e subito si ingoia una pastiglia perchè non si sopporta di star male.
Ok non voglio neppure però crogiolarmici ne sentirmi una martire perchè non lo sono.
Fanbrodo.... eufemismo, non so cosa fareeeeeeeeeee!!!!
concordo con te, sei bravissima, ci sono momenti in cui le emozioni negative sono così forti che non riusciamo a far altro che soffrire e ci sembra tutto troppo difficile e faticoso, ma arriva sempre il giorno in cui scopriamo (quasi con sorpresa per la mia esperienza) che siamo tornati liberi, e quel passato doloroso diventerà un punto di forza perchè l'abbiamo attraversato senza soccombere e scopriamo di avere delle capacità che non ci sognavamo.
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Vecchio 25-10-2009, 22.10.17   #32
stella
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A me ha colpito prima di tutto il titolo: "Dopo il big ben" che come immagine mi dà un'enorme esplosione con tutto il caos che ne deriva....
Ora sei in pieno caos con una ridda di emozioni contrastanti, demoni che cercano guerra e pensieri razionali che li contrastano.
Io ho vissuto un abbandono un po' di anni fa dopo un matrimonio di 20 anni e mi è sembrato che tutto il mondo mi crollasse addosso perchè dovevo in qualche modo riprendermi la mia vita.
Quello che si prova è rabbia e dolore, rabbia verso chi mi aveva lasciata e anche verso me stessa che non ho saputo o potuto evitarlo...
Pensavo in quel periodo che più buio di così non poteva essere...
Il fatto è che ero la prima che pensavo di non riuscire ad accettare quella situazione, anche se mi rendevo conto che le cose si erano messe in un modo che non poteva essere altrimenti.
Non ho soluzioni da proporti ma ti posso solo dire che ho dovuto fare mia una frase sentita in un film che non ricordo il titolo: "Ha da passar la nottata"... intesa nel senso che per quanto cupa e tempestosa e difficile è la notte deve spuntare il nuovo giorno.
Sono sicura che ce le farai perchè da come ti conosco in Ermopoli ti considero una persona forte e saggia...

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Vecchio 25-10-2009, 22.56.26   #33
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Non vi quoto tutti ma vorrei ringraziavi uno per uno per l'affetto che mi dimostrate e che mi ha scaldato il cuore, sinceramente grazie a tutti.
Che dire....hai ragione Stella su tutto ciò che hai scritto anche la citazione che hai fatto è proprio fedele al momento.
Non so come andrà a finire tutto questo...a volte ho tante speranze a volte no, insomma l'equilibrio in questo momento è qualcosa di sconosciuto, tanto che mi pare di essere su un'altalena.

Però devo dire una cosa, tra tanto caos sono riuscita a trarre anche qualcosa di utile. Ho tratto un altro tassello della mia vita e scusate se è poco... quel qualcosa è apparso davanti ai miei occhi dopo aver buttato fuori parole, urla, confidenze, cattiverie, insomma tutto quello che avevo dentro....altro che trattenere per ora sono lontano anni luce, tanto che oggi mi sono detta devo smetterla di cercare di volere o fare cose di cui non sono pratica, cose che vorrei saper fare, ma che era meglio solo osservarmi mentre sono me stessa, mentre faccio un po' come sento, beh così facendo mi sono liberata ma anche ho visto una cosa che mi ero nascosta per ben 30 anni.
E mi sono resa conto quanto può far male non avere il coraggio di accettare, qualcosa di sè, di essere quello che si è e di vedersi per quello che si è. Così facendo ho condizionato notevolemente la mia vita, se avessi affrontato quel problema mi sarei risparmiata molti dolori inflitti e subiti.
Questo mi porta a considerare ancora una volta che da tutto ciò che ci capita, da ciò che avviene possiamo trarre anche un qualcosa di utile probabilmente bisogna solo aver fiducia, spesso è più facile a dirsi che a farsi.
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Vecchio 26-10-2009, 09.49.51   #34
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Mi è stato detto che evangelizzo in quel momento è come se mi fossi svegliata ci ho pensato un attimo, ho guardato indietro e....ossignur è vero. Andiamo bene mi sono detta adesso mi prendo il pastorale e vado in giro per il mondo a portare il Verbo.
Altra cosa non accetto il confronto, tu non la puoi pensare diversamente da me altrimenti sei out. Le due cose sono parallele.
E sono come un setaccio che attraverso le sue maglie trattiene ciò che ritiene giusto ed elimina ciò che ritiene sbagliato.
Peccato che però ognuna di queste azioni è sporcata dalla paura insomma sono dettate da del bel opportunismo. E' male se fa male o può far male a me.

In questi giorni ho pensato anche al ciò che si è scritto su ciò che ci danna che ci rafforza e devo dire che faccio fatica ad accettare sta cosa perchè guardando indietro, senza compiangermi ben inteso eh, ma di danni ne ho ricevuti tantini e a quest'ora se così fosse dovrei essere talmente forte da saper superare qualunque cosa, ma a quanto pare non mi vedo ne mi sento così.
Poi c'è anche una frase che sono tre anni che mi gira in testa che è capire cosa vuol dire essere un'anima dannata.
Sempre in questi giorni mi sono accorta che se non avessi alcune paure che sono alla base della piramide di M., la vita potrebbe essere un'avventura...perchè la Provvidenza esiste davvero anche per chi non ci crede (ahahah) e lei pareggia ogni squilibrio e sa di cosa hai bisogno in quel momento e te lo mette davanti, poi se sei duro come un legno non te ne accorgi e non riesci a cogliere, ma Ella è li sempre pronta a pareggiare anche se come nell'arco dell'anno la luce gioca non stando mai ferma, non durando sempre lo stesso tempo, anche il resto si muove ma poi con gli equinozi ci ricorda che tutto si pareggia con tempi che sono dell'universo e non i nostri.
Ah è già lungo ma vorrei fermare un'altra cosa, ho la tendenza a soffrire come un cane ad infilarmi nel buco nero sino in fondo, più in fondo che si possa andare prendendo ogni briciola di dolore che si possa trovare ed ingoiare tutto, poi rigettare tutto perchè ho fatto indigestione. E' come una cosa automatica istintiva, chissà forse l'ho imparata per sopravvivere a quanto detto sopra per il danno. Ma sta di fatto che poi cerco di rimettere in ordine e di tenere solo ciò che di bello è. Cerco di vedere, poi i lati positivi e di gettare alle ortiche quelli brutti.
Questa cosa ultima però non riesco a capire se possa essere ok ma è quello che faccio.
Credo che questo sia anche il guaio per cui non ho mai imparato niente dai miei casini, perchè prima non facevo introspezione, chissà se oggi possa essere diverso, chissà!
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Vecchio 26-10-2009, 11.29.50   #35
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Predefinito Considerazioni ad alta voce tra me e me

Mamma mia sto sperperando tutta la mia energia, tant'è che non riesco a leggere niente, per più di 10 secondi, e non ho voglia di fare niente. Già sono pigra di natura ora in questo momento è come se il mio toro avesse deciso di fare l'indiano ovvero toro seduto.
In compenso mi viene meglio il T.A. sempre però al mattino appena sveglia.
Altra cosa che faccio è quella di lasciare uscire la rabbia e spando adrenalina a gogo e non solo oppure piango in pratica non so cosa sia meglio tra i due per disperdere.
La rabbia è troppa per usarla per pulire casa anche se ne avrebbe bisogno e poi comunque fa una deviazione come se avessi un trasformatore che scambia rabbia in dolore e piango. Credo sia il sentirmi impotente che la trasforma.

Inoltre pensavo che la paura in me ha anche un suo ruolo, motivo per cui forse non riesco ad eliminarla, essa è anche un deterrente contro gesti e azioni di cui non si è padroni. Probabilmente essa è una delle ultime cose di cui ci si libera (?) perchè senza, se non si è più che equilibrati e con dei Principi si può fare tanto male.
Insomma la vedo come un'altalena di quelle ad asse o come una stadera, se non metto peso di un certo rilievo dall'altra parte, non potrò mai tenerla in equilibrio.
Sarà questa la compensazione di cui parlava tanto tempo fa Kael?


P.S. Capo se divento logorroica fermami per piacere.
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Ultima modifica di griselda : 26-10-2009 alle ore 11.32.21. Motivo: p.s.
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Vecchio 26-10-2009, 11.55.10   #36
stefano
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secondo me molte delle cose che hai sviscerato sono corrette.
Un abbraccio
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Vecchio 26-10-2009, 15.13.10   #37
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Predefinito Qualcosa non quadra

E c’è qualcosa che non va...
C’è qualcosa di strano in tutto questo...
Mi domando perché
Mentre soffro mi sento viva
Viva come non ero stata più da tanto tempo
Mi domando se sono io strana
Oppure se uno strano scherzo della vita
Soffro e mi dispero
Eppure ascoltando il mio cuore così straziato
Ho ricominciato a sentire i suo battiti
Ed ho ritrovato una parte di me stessa
Che avevo perso molto tempo fa.
Che cosa strana la sofferenza
Ho quasi la sensazione
Oltre a tutto il resto che conosco
che se cerchi di anestetizzarti il cuore
La sofferenza ti farà capire
Che è non è stata la scelta giusta.
Che non possiamo rinunciare ad un parte di noi.
Anche se è la stessa che ci porterà apparentemente alla rovina
O da qualche parte nel futuro senza la palla di cristallo
Senza un qualsiasi tipo di controllo.
Amare
Dovrebbe
Comandare il mio cuore.
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Vecchio 26-10-2009, 16.23.10   #38
stefano
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eh si.
bellissima intuizione.
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Vecchio 27-10-2009, 00.05.52   #39
stella
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E c’è qualcosa che non va...
C’è qualcosa di strano in tutto questo...
Mi domando perché
Mentre soffro mi sento viva
Viva come non ero stata più da tanto tempo
Mi domando se sono io strana
Oppure se uno strano scherzo della vita
Soffro e mi dispero
Eppure ascoltando il mio cuore così straziato
Ho ricominciato a sentire i suo battiti
Ed ho ritrovato una parte di me stessa
Che avevo perso molto tempo fa.
Che cosa strana la sofferenza
Ho quasi la sensazione
Oltre a tutto il resto che conosco
che se cerchi di anestetizzarti il cuore
La sofferenza ti farà capire
Che è non è stata la scelta giusta.
Che non possiamo rinunciare ad un parte di noi.
Anche se è la stessa che ci porterà apparentemente alla rovina
O da qualche parte nel futuro senza la palla di cristallo
Senza un qualsiasi tipo di controllo.
Amare
Dovrebbe
Comandare il mio cuore.

Davvero, se si anestesizza il cuore non ci si può sentire vivi, e nemmeno rinunciando a una parte di noi.
E' proprio nei momenti di crisi, quando non si ha nulla da perdere, che si vedono queste cose, per il resto poche volte ci sentiamo veramente vivi tanto siamo occupati a tenere stretto quello che abbiamo o a mantenere un certo livello di esistenza.

La sofferenza e il dolore ci plasmano anche se fanno male, solo che quando ci si è dentro si spera sempre che passi in fretta... e sembra quasi di non vivere la realtà ma di essere sospesi in una dimensione strana.
Il pianto anche è liberatorio, pensa che io in quel periodo mi ero bloccata tanto che non riuscivo nemmeno a piangere nè a ridere.... poi, quando il pianto finalmente è uscito e il groppo si è sciolto, ho capito che ero ancora io...

Non c'è nulla che non va in te, è un preconcetto pensare che nella sofferenza o nelle prove forti della vita non si viva, invece è il contrario, e forse questo succede perchè usciamo dai soliti schemi e si sono rotti quei meccanismi per cui viviamo "dormendo", sono i momenti in cui siamo noi stesse genuinamente e abbiamo il tempo per guardarci dentro e scoprire come siamo e recuperare quelle parti di noi che avevamo accantonato forse pensando di essere migliori o per compiacere a qualcuno.

Grazie per la condivisione di questa esperienza, so quanto è difficile condividere certe emozioni ma nello stesso tempo mettere nero su bianco aiuta moltissimo, sia chi scrive che chi legge.

Un forte abbraccio

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Vecchio 27-10-2009, 14.04.06   #40
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Un forte abbraccio

Anche a te
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Vecchio 27-10-2009, 22.55.48   #41
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Può esistere anche la via di mezzo, non solo stare malissimo e stare bene, ma si può ricominciare stando ancora male e lentamente risalire, ricapitolare, rinascere, rifiorire e magari ricadere, risoffrire..
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Vecchio 26-11-2010, 02.33.43   #42
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Nella vita c'è un tempo per tutto: un tempo per amare un tempo per odiare, un tempo per perdonare e un tempo per ricominciare....e via dicendo

Ho dovuto subire tre tradimenti prima di comprendere che se semino vento raccolgo tempesta. Son testona sì ma prima o poi ci arrivo
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Vecchio 26-11-2010, 13.18.46   #43
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Io sono certo che ci sono margini per costruire qualcosa di nuovo, ma non sarà una passeggiata e non sarà una cosa veloce, soprattutto non dovrà essere perchè l'abitudine è meglio dell'ignoto, dovrebbe essere perchè pur con tanti luccichini effimeri sopra, sotto c'era qualcosa di..... solido? No, non c'era nulla di solido, ma c'era... c'è un progetto, il che dal mio punto di vista è molto ma molto meglio. Spero che riusciate a vederlo anche voi.
Ci vorrà tempo anche per lui che adesso non è consapevole di quello che ha perso ed intendo il progetto, non i luccichini.
Quella parola mi ha riportato alla mente, me ragazza, stanca di tutte le storie d'amore che avevo avuto fino a quel momento.

Stanca delle amicizie false.

Disillusa dall'amore in generale ma sopratutto dalle persone che avevo conosciuto e che per/con le quali avevo sofferto. Ebbi come un lampo in cui vidi che la mia fame d'amore avrebbe potuto distruggermi.

Dopo l'ultimo fallimento dopo l'ultima delusione, dopo l'ultimo dolore decisi che non volevo più quella vita effimera che stavo conducendo.

Ho deciso di cambiare la mia vita non volevo più quello che avevo desiderato sino a quel momento perchè mi aveva sempre portato le stesse cose.

Fu in quel momento che incontrai mio marito. Allora futuro marito.

Aveva tutte le caratteristiche che avrei voluto conoscere ed anche diventare, un mio amico mi mostrò la sua foto di lui sapevo che era single che studiava, che aveva una famiglia per bene ma sopratutto aveva appena un anno e mezzo più di me.
Lo volli conoscere.
Lo amai da subito.
Ma la vita non ci permise di metterci subito insieme e poi ci tenne separati per un anno di naia.
Durante la quale nacquero i primi dissidi/contrasti.
Con i miei problemi fame d'amore di paura di essere abbandonata e bisogno di essere nutrita costantemente quel distacco mi traumatizzò.
Finalmente avevo trovato l'uomo della mia vita e il militare me lo portava via. Un anno ora è niente ma un anno a quell'età e con quella sete di amore e di attenzioni e di calore è un'immensità oceanica.

In famiglia non ero mai riuscita a ricevere calore per cui percepivo un freddo siderale in quel periodo.
Ed ogni volta che percepivo freddo mi saliva un desiderio forte di calore di amore di attenzioni di sentirmi, si sentirmi perchè sentirmi viva lo percepivo solo attraverso gli altri.
Sul mio diario dopo averlo conosciuto scrissi a lettere cubitali:
IL RISVEGLIO
Le poesie che scaturivano da quell'amore erano diverse erano pulite erano ciò che volevo nel momento in cui scelsi di volerlo.

Ero così felice in quel periodo che persino il mio corpo si era trasformato e non era solo per il fatto che mi stavo trasformando in una donna ma perchè l'amore mi trasforma, mi ha sempre trasformata in qualcosa di bello.

Il guaio è stato idealizzare troppo.
Ma sopratutto non pensare.
E attendersi che tutto potesse arrivare da Babbo Natale o che si trovasse in giro come la Manna del Vecchio testamento.
Desiderare che il mio rapporto con lui non fosse mai come quello dei miei genitori non poteva passare solo da quello che pensavo potesse essere il sesso è importante, basilare, ma se c'è solo quello manca di tante altre cose. Cose che non avevo mai conosciuto e che invece lui sì e che quindi desiderava.

Poi per punirlo del suo continuo lamentarsi anche il sesso perse attrattiva, chi può amare una persona che dalla mattina alla sera ti dice che sei questo e quell'altro?
Ma io l'amavo, l'avevo scelto, l'avevo tanto cercato e cercai di cambiare di assecondarlo ma lo facevo per lui non per me, e con il passare del tempo questo fare per lui diventò un peso tale che scaturì in risentimento. Anche perchè più tentavo di accontentarlo e più mi scappava ciò che ero e le liti continuavano e continuavano. Sino a che hanno iniziato a diradarsi e quasi siamo diventati due persone che dividono un appartamento. Due che non potevo neppure definire amici.

Il rancore aleggiava nell'aria della nostra casa, ognuno incolpava anche se non più apertamente l'altro di non essere quello di cui ci si era innamorati e in qualche modo ci sentivamo traditi.

Il passo dal sentirsi al tradire reale fu come scendere un gradino.

Prima io poi lui non è importante.

L'importante è il tradimento che abbiamo fatto in primis a noi stessi, quando non siamo stati in grado di portare avanti il nostro progetto: perchè l'amore c'era, solo non eravamo stati in grado di alimentarlo e il fuoco se non lo alimenti si nasconde sotto le braci.

E se qualcuno fa quello che dovremmo fare noi si può alzare di nuovo e bruciare tutto perchè fuori dai sassi del nostro proggetto iniziale.

Invece di fare come fanno le vestali di curare il nostro fuoco lo lasciammo nascondere sotto le braci e quando meno ce lo aspettavamo uscendo bruciò quasi tutto come dicevo sopra.

Ma andiamo per gradi.

La prima volta presi atto che c'era qualcosa che non andava ma la mancanza ancora di ciò che mi aspettavo venisse da fuori mi portò ancora ricostruire nello stesso modo e il castello era di nuovo di sabbia e bastò una mareggiata perchè si disfasse di nuovo.
E lo feci anche la seconda volta.
La terza invece che dare colpe in giro feci quello che non mi era stato possibile fare prima: mettermi in discussione.
Fare questo mi fece rendere conto delle mie mancanze.
Questo non mi fece smettere di soffrire non cancellò l'odio che era vivo in me, ma mi diede la forza di sentirlo tutto e anche la sofferenza perchè in fondo, in fondo, in fondo finalmente vidi che mi ero dimenticata ancora una volta del mio progetto e di quello che avevo desiderato per noi tantissimi anni prima.
Mi sono resa conto che avevo idealizzato qualcosa e non volevo vedere la realtà perchè la realtà vuole verità e vuole sacrificio e abnegazione.
Ora so che ho scelto, che ho un progetto da portare avanti, so che posso fare del mio meglio e che quello che ne verrà sarà quello che ho dato.

Non è facile, ma ringrazio Dio di avere ancora la possibilità di portare aventi il mio progetto.

A volte sono sconfortata e allora la tentazione arriva puntuale e mi suggerisce di nuovo la via più breve per saldarmi, ma non mi frega più.
Lui ce la sta mettendo tutta come me. Per lui affettuosità, romanticismo, sono cose effimere lui è concreto, materiale ed entra in scena solo quando è necessario io invece mi preoccupo anche per l'inesistente, siamo due opposti ma non per questo non ci amiamo fatichiamo ad incontrarci perchè le nostre mancanze sono diverse e non riempiamo spontaneamente.
Ma non per questo non è possibile rispettarci e imparare ad amarci veramente ora che il sesso non è più quella componente che ci spinge a restare insieme.
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