Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Forum > Giardino Filosofico > Esperienze

 
 
Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Vecchio 04-05-2011, 10.43.57   #1
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito Fretta e velocità

A quanto pare fare le cose in fretta non significa farle velocemente almeno questo è quello che stò osservando lavorando.
Mi era già capitato facendo la cassiera ma adesso è ancora più palese.

Più mi agito (verbo interessante) per fare una cosa in poco tempo più spesso capita che di tempo ce ne metto il doppio.

Ho anche osservato in questi giorni che il tempo è proprio una fattore relativo alla propria percezione, ci sono delle volte che mi sono "allineata" al flusso del tempo e sono riuscita quasi a rallentarlo..mmm..non la sò spiegare sta cosa ma movimenti e tempo andavano in sincrono mentre in linea generale il tempo va più veloce (o almeno questa è la mia percezione) e in rari casi lentissimo.

Sospetto che sia una cosa legata alla consapevolezza corporea e mentale. I miei pensieri viaggiano veloci, tornando al lavoro sono così veloci che sono già alla fine della stanza da pulitre con la testa mentre con le mani stò ancora svuotando i cestini... è terribilmente frustrante, soprattutto per il corpo che, ho notato, tende ad andare in tilt, a farsi quasi trascinare dalla mente che gli dice daidaidaidai.
E più cerco di accellerare più il corpo si frena, come quei sogni in cui si vorrebbe correre ma il corpo non risponde e si rimane inchiodati per terra...

Insomma sono frettolosa, in alcune occasioni sono riuscita a prendermi qualche secondo, a visualizzare l'ordine con cui avrei dovuto fare le cose per ottimizzare il tempo e i gesti precisi.
Con queste informazioni ben chiare anche se non dettagliatissime sono stata veloce e ho rispettato io tempi. Il corpo ha fatto, la mente era impegnata a ricordarsi la sequenza.

Ma stà cavolo di mente non si tace mai e appena ottenuto un risultato taac che si fà venire mille perchè e mi rimanda in tilt immagino che qui ci stia quel non fidarsi del corpo, il bisogno di ipercontrollare tutto, frenando e incasinando.

In pratica devo cercare una via di mezzo perchè se seguo i miei pensieri mi distraggo e vado piano, se mi concentro sui pensieri questi interferiscono con le azioni e mi frenano ugualmente.

Un bel match
__________________
dafne non è connesso  
Vecchio 04-05-2011, 10.54.10   #2
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Più mi agito (verbo interessante) per fare una cosa in poco tempo più spesso capita che di tempo ce ne metto il doppio.
Dovresti agitarti solo prima dell'uso
Non la mente però.
Uno non è connesso  
Vecchio 04-05-2011, 19.17.03   #3
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio

Non la mente però.
Eh dirlo è facile... è la prima cosa che si shekera
__________________
dafne non è connesso  
Vecchio 04-05-2011, 22.14.49   #4
Astral
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Astral
 
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
Predefinito

Anche a me è capitato, più mi sbrigavo e più combinavo un casino, anche a lavoro cosi, quando mi mettevano fretta peggioravano solo le cose, mentre quando ero sintonizzato in me, mi sembrava di fare le cose con una certa calma ma efficiente.
Astral non è connesso  
Vecchio 04-05-2011, 23.33.35   #5
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
mentre quando ero sintonizzato in me, mi sembrava di fare le cose con una certa calma ma efficiente.
Eggià. E' quel "me" che mi manda in tilt, una cosa nuova, una parte nuova, un pò come i muscoli che non sapevo di avere (tipo quello della gamba che devo usare per modulare con la frizione... )

Riflettevo oggi sulla fretta.
Fretta significa non lasciare il giusto tempo alle cose, significa essere sempre in mezzo al vortice e non al centro, nella zona dove non soffia il vento.
Quest'immagine mi stà ritornando spesso e se mi sintonizzo in quella zona quando ci riesco accadono cose incredibili. Ma è raro purtroppo.

Fretta significa anche agganciarsi a un pensiero e corrergli dietro (il vento circolare del tornado). Se penso che devo lavare i piatti ecco che il pensiero dei piatti lavati e della cucina apposto è già lì mentre le mani sono ancora ferme e parte la frustrazione, l'ansia, e le mille chiachiere mentali per sanare il vuoto che c'è tra l'immagine già formata e quella reale.

Uhm..su quest'ultima cosa devo riflettere ancora, ultimamente il chiacchiericcio mentale comincia ad innervosirmi ma non ancora abbastanza evidentemente perchè non riesco che a dominarlo per brevissimo tempo.

Capita così anche a te Astral?
__________________
dafne non è connesso  
Vecchio 04-05-2011, 23.46.49   #6
Astral
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Astral
 
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
Predefinito

io penso che ognuno di noi ha un ritmo interno oltre che esteriore. Ci sono persone per esempio (ma anche certi animali o piante) che hanno dei cicli più veloci, ed altri che sono più lenti.
Ad esempio io sono cresciuto tardi: la mia infanzia, la mia fanciullezza, la mia adolescenza, posso dirli che li ho calcolati come cicli di 10 anni, mentre per altri sono cicli di 6 o 7 anni.
C'ho messo quasi 10 mesi per nascere (come i somari), e quando faccio le cose le faccio più lentamente.
Il risultato è che molto spesso le imparo con maggiore efficienza, e difficilmente poi le dimentico.

Scusa se t'ho risposto con tutta st'introduzione, ma ora c'arrivo alla tua domanda: ognuno di noi ha un ritmo più o meno veloce o lento, ma posso dire che di fronte alla società questo ritmo può essere inadeguato.

In casi quotidiani e concreti si manifesta col datore che ti mette fretta, ma anche il gestirsi male il tempo, perchè si pensa di averne tanto, e poi bisogna finire tutto insieme perchè non si è fatto nulla prima.
Quello che ho notato è che se ho fretta di raggiungere un obbiettivo (dimagrire, migliorarmi nella musica, nel lavoro, o spiritualmente) sta sicuro che non ottengo proprio nulla, mi viene solo l'ansia e sto punto a capo.
Se invece sono troppo lento a raggiungere gli obbiettivi, subentra, la noia, la depressione cominciano a venirti i dubbi se devi rinunciare o meno ed è ugualmente negativo.
Il ritmo a livello globale invece lo vedo più come pressioni a sposarsi, fare figli, trovare un indipendenza etc.

Bisogna prendere solo l'input, che ci fa comprendere che dobbiamo essere più veloci, o più lenti. Lo sto capendo solo ora forse troppa ansia deriva anche da questo o troppa depressione, considerazione azzardata la mia, ma ci si può riflettere.

Nel tuo caso ti devi sbrigare a fare i piatti, dovresti esserne consapevole, poi con tutta rilassatezza e tranquilla, ti dirigi nel lavandino, e li fai iniziando piano e prendendo il ritmo più velocemente.

Certo se ho un appuntamento e sono in ritardo, bisogna prendere la consapevolezza che ormai è tardi. Questo mi fa riflettere tutte le volte che ormai è tardi per perseguire i propri obbiettivi, ed occorre una pausa per rivalutare ed aspettare il prossimo giro (o ciclo se preferisci)

Astral non è connesso  
Vecchio 05-05-2011, 00.10.24   #7
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

Però alcuni sotto stress riescono a dare il meglio, mentre altri vanno letteralmente nel pallone. Secondo voi perchè sta cosa? (io un'idea ce l'avrei, ma ci sto ancora pensando e nel caso posterò le mie conclusioni)

__________________

Kael non è connesso  
Vecchio 05-05-2011, 00.20.03   #8
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Però alcuni sotto stress riescono a dare il meglio, mentre altri vanno letteralmente nel pallone. Secondo voi perchè sta cosa? (io un'idea ce l'avrei, ma ci sto ancora pensando e nel caso posterò le mie conclusioni)


L'idea che ho è che ciascuno ha una sua portata di tensione, superato quel limite diventa stress, non è più gestibile e fa "saltare" . Credo anche che la portata si possa aumentare.

RedWitch non è connesso  
Vecchio 05-05-2011, 00.21.17   #9
Astral
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Astral
 
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Però alcuni sotto stress riescono a dare il meglio, mentre altri vanno letteralmente nel pallone. Secondo voi perchè sta cosa? (io un'idea ce l'avrei, ma ci sto ancora pensando e nel caso posterò le mie conclusioni)

Mi ricordo di una discussione di Uno sulla fretta che l'abbinava a qualcosa di freddo e frammentato e sul fare le cose più o meno veloci. Dicci tranquillamente la tua idea.

Io credo che dipenda anche da alcuni soggetti, se ho una bassa soglia dello stress e difficoltà a smaltire è deleterio per le prestazioni. Se invece riesco a gestirlo, si c'è un miglioramento delle prestazioni. Se oltre all'input di chi mi mette fretta, ne metto altri io (anche inconsciamente) probabilmente c'è troppo stress...

Astral non è connesso  
Vecchio 10-06-2011, 22.35.37   #10
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Però alcuni sotto stress riescono a dare il meglio, mentre altri vanno letteralmente nel pallone. Secondo voi perchè sta cosa? (io un'idea ce l'avrei, ma ci sto ancora pensando e nel caso posterò le mie conclusioni)

Io sono del tipo che va neò pallone...anche se in rarissimi casi la pressione mi ha aiutata a rendere meglio.

Ho visto che in questi giorni mi prende la fretta che però in realtà è frettolosità, in pratica faccio le cose in modo approsimativo e superficiale. Non ho le sequenze.

Mi risulta difficilissimo da spiegare ma è come se con la fretta mettessi vicini i fotogrammi delle cose da fare in modo sconclusionato. L'avevo già visto guidando, Quando sono sotto pressione mollo il controllo di botto e mi ritrovo nel caos.
Non sò perchè qualcuno invece abbia bisogno dello stress per rendere meglio ma credo che sia come per le competizioni sportive, lo stress della vittoria spinge a oltrepassare il proprio limite.

Ecco, forse, e dico forse, in quelli come me il raggiungimento di un limite provoca la frenata, il caos e il blocco mentre in altri lo stress spinge sull'accelleratore e aiuta a sperare il limite stesso

Ancora più forse la fretta è una sorta di velocità tarda, ossia il voler velocizzare qualcosa ma in ritardo sul tempo necessario per farlo...muble muble
__________________

Ultima modifica di dafne : 10-06-2011 alle ore 22.37.16. Motivo: aggiunta
dafne non è connesso  
Vecchio 10-06-2011, 23.26.58   #11
diamantea
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di diamantea
 
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,266
Predefinito

Forse si dovrebbe distinguere lo stress come accumulo di fatica o pensieri che mandano in tilt il sistema dalla tensione dell'arco teso, che fa accumulare e convergere l'attenzione e l'energia in alcune azioni o pensieri utili o reali che fanno fare anche più cose insieme velocemente e bene. In questo stato di tensione l'attenzione è massima, così come la concentrazione e la presenza in quello che si fa anche in poco tempo seguendo più cose contemporaneamente.
Nello stress vi è un accumulo anche di pensieri parassiti che appesantiscono e ci fanno fare le cose frettolosamente e male.
Uno mi ha detto che è possibile fare molte cose insieme ma sempre una alla volta. Questo dovrebbe voler dire che la mente sia capace di concentrarsi su più cose se non viene disturbata da pensieri parassiti che stressano invalidando il buon esito.
Dovrebbe essere la prerogativa del genio poliedrico quella di convogliare e concentrare tutta l'attenzione e tutta l'energia in una sola direzione ma così velocemente da spostarla su un'altra direzione e poi su un'altra ancora quasi da sembrare fermo, da sembrare fare le cose contemporaneamente.
La stessa velocità di cui parlava sempre Uno nel 3d della felicità, almeno così mi sembra di capire ragionando velocemente.
__________________
"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
diamantea non è connesso  
Vecchio 11-06-2011, 00.29.34   #12
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Però alcuni sotto stress riescono a dare il meglio, mentre altri vanno letteralmente nel pallone.
Non c'è una reale differenza, sta solo nella quantità di tensione sopportabile, anche se questa alla fin fine fa sembrare anche enorme la differenza tra i due tipi.

Invece a me sembra che chiunque abbia un livello di tensione ottimale... giusto la del suo limite. Quando è a quel livello da il meglio. Oltre va in acido. Sotto rende meno.
La differenza è che per qualcuno quel limite è altino e magari anche è abbastanza ampio il range della massima tensione, per qualcun altro il limite e bassino ed è già rotto da un po' quando l'altro sta ancora avvicinandosi alla massima tensione.

Chiaro che, come tutti i limiti, anche questo per chiunque è spostabile.
Ray non è connesso  
Vecchio 11-06-2011, 08.47.10   #13
centomila
Ristruttura la casa
 
L'avatar di centomila
 
Data registrazione: 22-12-2007
Messaggi: 305
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Io sono del tipo che va neò pallone...anche se in rarissimi casi la pressione mi ha aiutata a rendere meglio.

Ho visto che in questi giorni mi prende la fretta che però in realtà è frettolosità, in pratica faccio le cose in modo approsimativo e superficiale. Non ho le sequenze.

Mi risulta difficilissimo da spiegare ma è come se con la fretta mettessi vicini i fotogrammi delle cose da fare in modo sconclusionato. L'avevo già visto guidando, Quando sono sotto pressione mollo il controllo di botto e mi ritrovo nel caos.
Non sò perchè qualcuno invece abbia bisogno dello stress per rendere meglio ma credo che sia come per le competizioni sportive, lo stress della vittoria spinge a oltrepassare il proprio limite.

Ecco, forse, e dico forse, in quelli come me il raggiungimento di un limite provoca la frenata, il caos e il blocco mentre in altri lo stress spinge sull'accelleratore e aiuta a sperare il limite stesso

Ancora più forse la fretta è una sorta di velocità tarda, ossia il voler velocizzare qualcosa ma in ritardo sul tempo necessario per farlo...muble muble
Come afferma Ray la tensione, la pressione spinge a dare il massimo. Se si oltrepassa il limite sopportabile tuttavia si fa peggio che se si fosse agito con la lentezza di un bradipo. E' comunque vero che, piano piano, il limite si può spostare. L'asticella si può alzare..........ovviamente non sino all'infinito.

Questo, io credo, vale per tutti.

Non ho capito se, nel tuo caso, vai sotto pressione per una tensione interiore immotivata o per cause oggettive.

Se ciò avviene perchè hai un milione di cose da fare insomma e il tempo scarseggia o per altri, non ben precisati, motivi.
__________________
L'unico vero insuccesso nella lotta consiste nello smettere di combattere.
centomila non è connesso  
Vecchio 11-06-2011, 09.09.16   #14
Astral
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Astral
 
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
Predefinito

In genere per esperienza personale quando mi si impone di andare più veloce, faccio sempre peggio, perchè se su certe cose già ci metti grinta ed energia, spingere di più significa solo sollecitare lo stress...
Astral non è connesso  
Vecchio 22-06-2011, 00.02.06   #15
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Ho l'impressione che la frettolosità dipenda anche dalla pigrizia.
Per la verità qualcuno un tempo ha cercato di dirmi che sono tanto pigra che appena devo fare qualcosa vorrei che fosse fatta all'istante per non dover faticare.. ...ma non ero in grado di capirlo.

Adesso magari...ho notato che rimando le cose fino all'ultimo, per pigrizia appunto, mascherata da poca voglia dovuta a scarsa capacità (mia) mentre invece solo pigrizia è.
Così devo affrontare la cosa da fare con un tempo decisamente scarso, se non nullo, e allora mi parte la fretta. La frettolosità è superficialità. La velocità invece viene da una certa conoscenza o, perlomeno, da una certa dose di concentrazione che invece nella fretta proprio non c'è.

Messa così mi rendo conto che è ancira nebulosa ma ci stò lavorando. Soprattutto su quel "come argino la pigrizia?" per il quale temo esista solo una risposta. Forzarsi a fare di più e subito finchè non si acquisisce una certa resistenza al rimandare e una certa capacità di concentrare fino a velocizzare. Cosa che per un pigro potrebbe diventare una bella tentazione...no?
__________________
dafne non è connesso  
 


Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum

Discussioni simili
Discussione Autore discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Superata la velocità della luce-possibile viaggiare nello spazio? Sole Scienza 3 10-04-2009 10.34.13
Tempo Velocità e Spazio Uno Filosofia 21 07-01-2008 10.52.45
Crescere in fretta RedWitch Discorsi da Comari 10 22-11-2007 23.45.55
La fretta Kael Psicologia moderna e antica 24 16-04-2007 19.47.57


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 01.36.16.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271