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Vecchio 01-06-2006, 12.41.28   #1
Umberto
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Predefinito Naturopatia: Basi filosofiche

Filosofia della Naturopatia


Principi fondamentali


La pratica della naturopatia puo' essere sintetizzata molto semplicemente quale metodo che aiuta a mantenere o a ritrovare l'equilibrio intrasistemico ed extrasistemico dell'essere umano in un modo non invasivo e piu' efficace possibile.
Tale approccio non è legato a nessuna modalita' o terapia particolari , ma risulta piuttosto orientato a una razionale integrazione di principi vitalistici operanti con la persona nel suo complesso e tesi ad educare il cliente lungo il percorso di benessere.

La naturopatia è basata sulla convinzione che l'organismo possieda la capacita' innata di riequilibrare se stesso – vis medicatrix naturae . Un corpo in equilibrio dinamico è capace di mantenersi sano , di vivere in armonia con l'ambiente.

Questa concezione comporta un modo di affrontare i problemi dell'essere umano che è profondamente diverso da quello della medicina convenzionale , diverso come obiettivi , diverso , in qualche misura , nella sua visione di cio' che il benessere rappresenta.

Sul piano pratico , per attivare e potenziare il meccanismo di riequilibrio i naturopati usano stimoli compatibili con la proprieta' autorisanatrice del corpo.
Le applicazioni fondamentali agiscono sull'intero organismo , e questo le differenzia dalle tecniche terapeutiche della medicina convenzionale e dal medico di medicina naturale , che interviene sulla patologia.

L'approccio della medicina convenzionale è specifico e analitico. Essa formula una diagnosi specifica distinguendo e classificando gli elementi di ogni malattia : febbre , dolori , localizzazione , modificazioni del sangue , e contempla per ciascuna una terapia specifica. In altri termini , la sua azione terapeutica affronta la malattia o i suoi sintomi.

La naturopatia , invece , non dirige il suo intervento alla funzione alterata , ma si propone di ristabilire l'armonia dell'organismo. A questo punto la naturopatia interviene a consolidare lo stato di equilibrio e benessere , supportando nei suoi propri settori la competenza del medico (allopatico e non convenzionale) nel rispetto reciproco.

Schematicamente , possiamo dire che i principi fondamentali della naturopatia sono:

1)Vis medicatrix naturae

La natura , mediante precisi meccanismi di riequilibrio , agisce ne corpo e nella mente per mantenere e ristabilire il benessere . I naturopati operano al fine di reintegrare e sostenere tali sistemi curativi intrinseci quando essi si siano indeboliti e fanno cio' utilizzando metodi e tecniche in armonia con i processi naturali.


2)Primum non nocere , innanzi tutto non nuocere

I naturopati utilizzano trattamenti non invasivi e sono in grado di valutare su quali clienti possono agire in modo sicuro e quali indirizzare ai medici.


3)Trovare la causa

Ogni disequilibrio ha una causa sottostante , spesso legata allo stile di vita , alla dieta o alle abitudini del singolo individuo. Un naturopata agisce in modo da trovare la causa sottostante il disequilibrio e quindi educare la persona a ritrovare e mantenere il suo stato ottimale di benessere.

4)Occuparsi della persona nella sua totalita'

Il benessere deriva da una complessa interazione di fattori fisici , emotivi , dietetici , genetici , ambientali , sociologici , legati allo stile di vita e di altro genere. I naturopati aprocciano la persona nel suo complesso , prendendo in considerazione tutti questi fattori.
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Vecchio 01-06-2006, 12.43.13   #2
Umberto
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6)Il naturopata come educatore

Un obiettivo primario della naturopatia è quello di “educare” la persona ponendo l'accento sulle responsabilita' verso il proprio benessere.





L'approccio Funzionale nella Naturopatia


Aspetti teoretici


1)La filosofia della funzione nel contesto naturopatico


Nel definire il termine “funzione , la maggior parte dei dizionari indica “lo scopo per il quale qualcosa è ideato o esiste”. Tale definizione ci porta a considerare l'idea di funzione nella categoria concettuale di “scopo” o “progetto” , inoltre ci suggerisce che non possiamo comprendere la funzione di una persona senza comprendere nel contempo lo scopo.

L'enfasi posta dall'approccio funzionale sullo scopo e sul progetto è strettamente collegata al riconoscimento di una forza vitale.
Quando i naturopati riconoscono lo scopo e il progetto negli accadimenti fisiologici , essi stanno riconoscendo che la funzione dell'organismo viene guidata da una serie di principi.
Lo scopo e il progetto della naturopatia funzionale , di conseguenza , sono improntate allo spirito del vitalismo; inseguire tale possibilita' di comprensione è essenziale per un approccio funzionale.

2)L'approccio funzione e l'olismo in naturopatia

Parte / tutto

Piuttosto che concentare l'attenzione sulla malattia o su parti specifiche del corpo , la naturopatia prende in considerazione l'intera persona e il modo in cui interagisce con il suo ambiente.
Sottolinea quindi il collegamento tra il corpo , mente e spirito.
La naturopatia si basa sulle leggi della natura per le quali un insieme è formato da parti tra loro interdipendenti.
La terra , infatti è formata di vari sistemi come aria , terra , acqua , piante e animali.
Perchè la vita si mantenga , i vari sistemi non possono essere divisi , dal momento che cio' che accade ad uno influisce anche sugli altri. Nello stesso modo , un individuo è un insieme formato da parti fra loro interdipendenti : la parte fisica , mentale , emotiva e spirituale.
Di conseguenza , se una di esse non funziona al meglio , influira' su tutte le parti di tale persona. A sua volta , l'individuo nella sua totalita' , incluse tutte le sue parti , interagisce costantemente con l'ambiente circostante.
Poiché il concetto di funzione sottintende una ragione per l'esistenza di una cosa o per la presenza nell'universo , richiede anche di essere olistici e di prendere in considerazione l'holon che nell'antica filosofia greca significava sia “universo” sia “organismo”: il concetto di insieme diventa necessario per comprendere la funzione.

Il concetto di funzione necessita di un punto di vista su “parte” e “insieme” che sia alquanto differente dall'immagine di un puzzle i cui pezzi possono essere riuniti e incollati per ristabilire l'insieme da cui si erano originati. In questo esempio , le parti hanno un collegamento visibile con l'insieme , ma di per sé sono una serie diversa di pezzi di varie forme e dimensioni che non assomgliano in alcun modo all'insieme da cui provengono.
Da un punto di vista funzionale , invece di un puzzle , proponiamo l'idea di un ologramma.
Quando un ologramma si infrange , non si disperde in tanti pezzi di forme e dimensioni differenti che da soli non ricordano l'originale: al contrario , si divide in singole parti ognuna delle quali contiene l'ologramma completo e originale.
Da un punto di vista naturopatico , questa immagine implica che non si assegnano funzioni parziali a parti del corpo o sistemi anatomicamente distinti e che si considerano tutte parti , in quanto in esse
è racchiuso l'ologramma originale , ossia la potenzialita' dell'intero organismo.

Interno/esterno


Il dibattito classico natura/cultura , ereditarieta'/ambiente e genetica/esperienza è importante per un approccio al benessere centrato sulla persona.

Nel riconoscere che la funzione necessita di uno scopo , di un obiettivo verso cui dirigere l'attivita' , riconosciamo nel contempo che la funzione necessita di un potenziale , di un obiettivo che è possibile raggiungere : senza potenzialita' non vi è funzione.

Nell'approccio funzionale , non vi è questione piu' critica di quella di tale potenzialita' e della sua “posizione”. Fino a che punto tale potenziale è dentro di noi , dentro le nostre cellule , nei nostri pensieri , nei nostri geni? In che modo gli eventi esterni sono colegati ad esso?

La biologia molecolare ci insegna che non esiste un interno intoccabile. Le nostre esperienze esterne , inclusa l'alimentazione , modificano continuamente l'espressivita' dei nostri geni. Il controllo dell'espressivita' genetica è assolutamente criptato: i geni possiedono siti e legami e sequenze che ne modificano l'spressivita'.
E' stato dimostrato che diversi componenti nutrizionali modificano tale espressivita' , compresi gli acidi linoleico , gli isoflavoni , la quercetina , l'acido ellagico , la vitamina A e la vitamina B6.
La potenzialita' è sempre presente anche quando il quoziente intellettivo suggerisce altrimenti.
Anche nella nostra essenza genetica siamo sempre comunque al di fuori di noi stessi , collegati attraverso il nostro potenziale.
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Vecchio 01-06-2006, 12.46.52   #3
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Causa/effetto


Nel IV secolo a.C. in un trattato intitolato “Fisica” , Aristotele descrisse la dottrina delle quattro cause: la causa formale (eidos) che produce l'essenza costitutiva di un fenomeno ; la causa materiale
(hyle) che fornisce la materia e l'incarnazione; la causa efficiente (kinoun) che inizia il cambiamento e , infine , la causa ultima (telos) che fornisce uno scopo finale per il cambiamento stesso.
Poiché il termine “causa” ha diversi significati , Aristotele spiego' “Ne consegue che esistono diverse cause dello stesso fenomeno e non solo in virtu' di un attributo concomitante , per cui sia l'arte dello scultore sia il bronzo sono cause della statua”.

E' la nostra “filosofia” a farci apparire equilibrabile o passibile di prevenzione una disfunzione: dipende in primo luogo da cioì che ha causato la disfunzione stessa , ossia nel nostro concetto di causalita'.

3)I sistemi dell'organismo

Prospettive storiche e filosofiche


Nelle universita' di medicina si impara l'anatomia e la fisiologia secondo un approccio sistematico; si impara a conoscere i sistemi e gli apparati , i singoli organi , i tessuti , le cellule e gli spazi subcellulari come entita' separate che interagiscono a vicenda per creare forma e funzione.
Tale approccio è stato utile nello sviluppare un metodo di ricerca nell'eziologia di molte malattie ed è stata largamente convalidata per tutta la storia della medicina da un incredibile progresso nella diagnosi e nella cura delle malattie , nella sua pratica chirurgica e nello sviluppo di farmaci per la riduzione dei sintomi associati a patologie specifiche.

La natuopatia segue una linea di pensiero che non è in alternativa a quella medica ma complementare.

In alcune discipline dell'ecologia e delle scienze ambientali , gli scienziati potevano classificare tutte le piante e gli animali di un ecosistema e tuttavia non comprendere il funzionamento di tale ecosistema nel suo insieme. Sorse quindi il bisogno di indirizzarsi verso problemi piu' ampi , per esempio il modo in cui i vari compartimenti all'interno dell'ecosistema interagiscono per dare vita alle funzioni e alla sua sopravvivenza.

Da questo punto di vista , è possibile considerare la naturopatia come una disciplina specializzata nell'ambito piu' ampio dell'ecologia umana.
Per comprendere l'equilibrio e lo squilibrio , è richiesta l'analisi dell'interazione funzionale tra gli apparati e l'ambiente umano. Inoltre , si deve osservare l'interazione funzionale tra l'ambiente umano complessivo e i sistemi di controllo ed elaborazione al suo interno.
La naturopatia sposta l'attenzione dalla patologia alla sua traduzione in funzione omeodinamica.
Vede la disfunzione come una manifestazione della rottura di un meccanismo che stabilisce il controllo e la capacita' di recupero. Per riattivare tali processi , la naturopatia usa una gamma ampia di metodi: l'alimentazione naturale , l'adattamento all'ambiente , le modifiche allo stile di vita , la regolazione dello schema di attivita' o stress e la sua selezione di strumenti è basata sulle esigenze precipue dell'individuo.
Il modello della medicina convenzionale ha un grande valore nella diagnosi e nella cura , e conseguentemente , ha un'ampia applicazione nel rispondere a vari stati specifici. Il modello naturopatico viene applicato alle condizioni che trascendono il singolo organo. Trattasi di funzioni fisiologiche squilibrate che richiedono un modello maggiormente integrato per definire un approccio che possa migliorare il risultato a lunga scadenza.
Tale modello integrato si basa sulla concezione secondo cui la disfunzione non è specifica di un organo ma è l'alterazione dei processi integrati omeodinamici.


Integrazione dei sistemi


Nella naturopatia la percezione dell'organismo come un insieme di parti separate ma collegate viene sostituita dall'immagine del corpo come un ologramma.
Tutti gli organi sono costantemente impegnati in una comunicazione reciproca che rende le distinzioni una questione di definizioni piuttosto che di funzioni.
Negli ultimi 10 anni , la medicina è stata testimone di una rivoluzione nel campo della biologia molecolare.
Oggi sappiamo , per esempio , che i codificatori dell'espressivita' genetica vengono prodotti non solo da differenti organi , ma anche dall'esposizione a vari agenti presenti nella dieta e nell'ambiente , quali le sostanze chimiche e le radiazioni elettromagnetiche.
Abbiamo imparato che i processi da cui si origina la malattia o il benessere di una persona non sono controllati dai soli geni; al contrario , la modificazione della funzione deriva anche dall'alterazione dell'espressivita genetica , tramite la trasmissione di nuovi messaggi fisiologici inerenti alla regolazione e il controllo individuali.

I naturopati considerano l'uomo come un universo o punto di riferimento in cui la sua serie unica di collegamenti , potenziali e diversita' si realizza.

La naturopatia si concentra sul mantenimento della stabilita' e del pluripotenziale degli organi. Da questa prospettiva , tutti i sintomi specifici di un organo che l'uomo percepisce in un qualsiasi momento , riflettono variazioni omeodinamiche ad ampio raggio , e risultano in un nuovo stato fisiologico metastabile caratterizzato da una stabilita' inferiore e da una riduzione dei livelli di liberta' metabolica e di efficienza: minore è la liberta' , piu' numerosi saranno i sintomi manifesti e si avra' l'aspetto di una classica patologia. Nondimeno , è il ruolo regolante , integrativo e omeodinamico dell'insieme ad essere alterato , non una serie circoscritta di funzioni nell'ambito della sfera d'azione di un organo specifico.

La triade della salute


Se la salute è uno stato di equilibrio dinamico , sia all'interno del corpo che fra esso e lambiente , essa dipende dall'integrazione bilanciata dei tre livelli funzionali: strutturale-biochimico-emozionale.
I naturopati sono convinti che la struttura fisica influenza fortemente lo stato di salute , che le tensioni muscolari e i difetti posturali , dovuti a fattori occupazionali o a stress , compromettono la conduzione nervosa , la circolazione e indirettamente , la nutrizione degli organi. L'integrita' biochimica-fisica è legata alla qualita' degli alimenti/ambiente e dalle sostanze da essi derivanti , che possono influenzare la composizione dei liquidi organici (sangue , linfa , ecc.).



Ultima modifica di Umberto : 01-06-2006 alle ore 12.56.40.
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Vecchio 01-06-2006, 12.49.46   #4
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Una parte importante della pratica naturopatica è la promozione di un'alimentazione salubre , problema che implica , oltre alla qualita' dei cibi , la capacita' fisico-chimica dell'organismo di assimilarli.
Ritengono i fattori psico-emozionali una forza potente nel controllo della salute , e in particolare una forza che influenza il benessere , fisico e biochimico.
I naturopati non solo riconoscono la reciproca interdipendenza dei tre livelli funzionali , ma considerano la forza vitale dell'individuo il fattore determinante in assoluto dell'equilibrio omeostatico.
Nel fissare i loro obiettivi : ripristino dei meccanismi compensatori , regime alimentare salubre e integrazione psicoemozionale , i naturopati si appellano ai principi che sono alla base della salute
.

Per capire meglio quale sia , secondo i naturopati , il ruolo dei fattori strutturali , psicoemozionali e biochimici nel governo della salute e i principi e gli scopi del trattamento naturopatico , prenderemo
in considerazione la concezione della malattia.


5) Natura della malattia

Se coordiniamo l'opera di alcuni studiosi che hanno compiuto ricerche in campo biologico , partendo dalle generazioni precedenti possiamo mettere a punto una teoria dell'evoluzione della m alattia che puo' fungere da base a un sistema preventivo efficace.
Puo' essere considerato un paradigma che permette di interpretare la malattia cronica quello postulato da Josef Issels nella sua teoria della patogenesi del cancro.
Secondo questo autore il cancro potrebbe essere una malattia generalizzata che si sviluppa in cinque fasi . Da queste fasi trarrebbero origine quasi tutte le malattie con cui i medici si trovano confrontati.

Esse sono caratterizzate dai seguenti momenti:

I fattori causali provocano = un danno secondario che causa = un'alterazione dell'ambiente e una diminuizione della resistenza che determinano = una predisposizione alle infezioni e alle modificazioni patologiche che danno luogo = sintomi morbosi indipendentemente dai sintomi finali o dalla patologia che ne è alla base , è possibile immaginare una sequenza eziologica uguale.

I fattori causali prenatali e postnatali corrispondono alle malattie ereditarie e acquisite.

Tra i fattori prenatali

possiamo annoverare i “miasmi” (tossicosi ereditate , derivanti da infezioni subite da generazioni precedenti , che si ritengono presenti in ogni cellula dell'organismo) e le noxae , ambientali e parassitarie.

L'inquinamento ambientale ad opera di farmaci , nicotina , alcool , traumi psichici della madre , fattori alimentari e radiazioni , pregiudica la salute dell'embrione nell'utero , che è fortemente vulnerabile , specie nei primi 3 mesi di gravidanza. Percio' il neonato viene al mondo con un'ipoteca
che è la somma totale di tutti i danni subiti dalle generazioni precedenti e che è impressa nelle strutture genetiche; Questo carico negativo è sicuramente in parte responsabile del successivo deterioramento della salute e facilita l'instaurarsi di malattie croniche.

Fattori Postnatali

Questa zavorra tossica ereditaria puo' aumentare dopo la nascita per opera dei vari fattori devitalizzanti che possono essere esterni (esogeni) o interni (endogeni).

Sono fattori esogeni gli agenti ambientali : l'inquinamento , i traumi , fisici e psichici e l'alimentazione impropria.

Sono fattori endogeni le noxae presenti nell'organismo : una flora batterica intestinale abnorme , gli allergeni , ecc.
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Vecchio 01-06-2006, 12.53.27   #5
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Teorie tossiemiche

Sono basate sul principio che i prodotti di rifiuto del metabolismo (cataboliti) , insieme alle tossine chimiche provenienti dall'ambiente , si accumulano nei tessuti provocando danni cellulari che ostacolano le funzioni vitali.

L'accumulo di queste sostanze patogene è una delle cause primarie di malattie.

Individualmente e collettivamente , le cellule abbisognano non solo di un adeguato apporto di ossigeno e di sostanze nutritizie , ma anche di efficienti meccanismi eliminatori per potersi liberare dei prodotti di rifiuto del metabolismo.
Mantengono questo equilibrio “dinamico” delle cellule i sistemi circolatorio , linfatico , nervoso e il tessuto connettivo.
I naturopati rivolgono particolare importanza al funzionamento ottimale di questi organi ai fini del ripristino della conservazione della salute. Misure quali il digiuno , l'idroterapia e i vari drenaggi mirano infatti a promuovere l'attivita' eliminatoria.
La fase eliminatoria evidenzia lo sforzo che l'organismo compie per eliminare l'eccedenza di sostanze tossiche. Secondo i naturopati l'inibizione degli eventi escretori porta fatalmente all'imagazzinamento e alla degenerazione.
Questa fase è definita da alcuni studiosi
blocco mesenchimale”.

Inoltre , quando le funzioni escretorie sono compromesse il SRE ( Sistema Reticolo Endoteliale) puo' attivarsi onde contribuire ad eliminare il carico supplementare di tossine.

Ma alla fine la mancanza di un “drenaggio” adeguato sfocera' nella cosidetta “omotossicosi”, stato nel quale il sangue e i tessuti non depurati fungono da base di manifestazioni morbose di ogni genere.

Questa “impurita'dei tessuti” sarebbe presente in molti soggetti , che pur non manifestando una malattia in atto , si trovano in uno stato di salute subnormale , o C.E.S.E. (cumulatif effects of subclinical everithing) come definito dall' O.M.S.

Percio' la stabilita' dell'ambiente interno , considerata dai naturopati di capitale importanza ai fini della prevenzione della malattia cronica , è importante nella stessa misura anche ai fini della malattia acuta da batteri e da virus.
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