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Ermopoli
L'antica città della conoscenza |
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13-12-2007, 18.42.47
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#1
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
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Medici e malati
"Una gran parte di quello che i medici sanno è insegnato loro dai malati"
Marcel Proust
Che cosa curiosa.. stamani parlavo delle madeleines di Proust e ora sulla home c'era questo aforisma...
Di primo impatto, quello che mi viene in mente è che affinchè esistano i medici devono esistere i malati, e che anche il medico, come in tutti i campi della vita, per poter diventare davvero medico non ha bisogno esclusivamente del titolo di studi, anche della pratica, e per imparare deve osservare i malati, i sintomi che lamentano, che possono essere diversi per una stessa malattia, ma che solo con il tempo il medico riuscirà a riconoscere, grazie a tutti i malati che avrà visto in passato .. si può dire che il medico ha la possibilità di conoscere attraverso gli altri cose che non ha sperimentato personalmente.
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13-12-2007, 18.55.22
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#2
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Organizza eventi
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
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Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch
"Una gran parte di quello che i medici sanno è insegnato loro dai malati"
Marcel Proust
.. si può dire che il medico ha la possibilità di conoscere attraverso gli altri cose che non ha sperimentato personalmente.
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Corcordo in pieno. Alla fine il malato è un " libro" che abbisogna di essere letto in ogni sua "parte" e che mostra, inevitabilmente, i suoi sintomi ed è da questi che il medico individua, anche in base al suo sapere, di cosa soffre quel malato. Si può dire che un sintomo o una malattia esiste a prescindere dal medico e dalla sua conoscenza.
Si potrebbe, poi, allargare il significato di questo aforisma, dicendo che ognuno potrebbe vedersi come un " medico" .
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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14-12-2007, 16.20.07
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#3
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 29-05-2004
Messaggi: 2,671
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Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch
"Una gran parte di quello che i medici sanno è insegnato loro dai malati"
Marcel Proust
Che cosa curiosa.. stamani parlavo delle madeleines di Proust e ora sulla home c'era questo aforisma...
Di primo impatto, quello che mi viene in mente è che affinchè esistano i medici devono esistere i malati, e che anche il medico, come in tutti i campi della vita, per poter diventare davvero medico non ha bisogno esclusivamente del titolo di studi, anche della pratica, e per imparare deve osservare i malati, i sintomi che lamentano, che possono essere diversi per una stessa malattia, ma che solo con il tempo il medico riuscirà a riconoscere, grazie a tutti i malati che avrà visto in passato .. si può dire che il medico ha la possibilità di conoscere attraverso gli altri cose che non ha sperimentato personalmente.
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e direi che hai ragione Reddina tuttavia....
sai qual' è il guaio? che molti medici non osservano affatto e sullo sperimentare personalmente
se ne guardano bene (anzi benissimo)
basta osservarli mentre loro non ti osservano: tu di qua che descrivi i tuoi acciacchi...lui di la che scrive ...
e pensare che basterebbe osservare!!!!
p.s. sulla sperimentazione ce ne sarebbe da rire un sacco e una sporta....a parte quella sugli animali
o su chi sceglie per denaro di diventare cavia (in america è diffusissimo)...c'è l' uso (tremendo) ultimmente (o forse no) di sperimentare su chi è ignaro (carcerati..e sugli stessi malati in cliniche o ospedali)....
ebbè la privacy la fa da padrone ovunque....anche in questo caso è privacy che di più non si può
__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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14-12-2007, 19.23.07
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#4
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
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La sperimentazione di nuove cure andrebbe fatta sui politici che non fanno il loro dovere .
Credo che la "nostra" medicina, si basa molto sulla sintomatologia, e molto poco sulle cause prime.
Calcola molto i fattori fisici, fisiologici, biologici, e di rado quelli psicologici.
Senza malattia non esisterebbero i medici?
Non sono molto daccordo: infatti secondo me ( a livello di utopia) un medico è tanto bravo, nella misura in cui riesce a prevenire le malattie.
Un medico non dovrebbe essere solo quello che cura, ma sopratutto quello che aiuta a mantere sempre la salute ad alti livelli.
Ovviamente questo è il mio pensiero, che appunto nella situazione di oggi, è una bolla di sapone.
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