Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Forum > Tempio > Esoterismo

 
 
Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Vecchio 07-08-2005, 17.35.48   #1
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

racconta che in un’isoletta disabitata del Giappone dei ricercatori stavano osservando e studiando il comportamento di un tipo di scimmie. Poiché, a un certo punto, il cibo scarseggiava, gli studiosi fecero portare, via elicottero, diversi carichi di patate. Le patate, chiaramente, non erano lavate, erano, quindi, tutte sporche di terra.
Le scimmie non sembravano impazzire per quel tipo di cibo ma, visto che era quello disponibile, se ne nutrivano. Un giorno, una giovane scimmia femmina che chiameremo Yoko, ebbe l’idea di lavare la patata prima di mangiarla. Decisamente le parve migliore e, da quel momento, Yoko lavò sempre le patate prima di mangiarsele. Per diverso tempo Yoko fu l’unica a lavare le patate finché un giorno, un’altra scimmia incominciò a lavarle, era una vecchia scimmia femmina che poteva essere la madre di Yoko. Poco alla volta sempre più scimmie femmine lavavano le patate prima di mangiarle. Poi fu la volta dei giovani maschi non ancora adulti e, infine, per ultimi, i maschi adulti. Quando il numero delle scimmie che lavava le patate prima di mangiarsele, raggiunse un certo quantum, che nella storia si dice di cento, gli studiosi si accorsero che tale abitudine, nuova per quella razza, era passata a tutte le scimmie sulla faccia della terra. Come se fosse scattato un certo meccanismo, non appena si fosse raggiunto il numero necessario per farlo scattare a livello universale.


Dicono che sia una leggenda metropolitana, ma che sia così o una metafora o vera l'importante è ciò che esprime cioè una legge che funziona in questo modo.... un esempio semplice? Guardate con quanta facilità un bambino oggi traffica con un telecomando o più avanti con un pc.... la discussione potrebbe continuare su come sfruttare questa conoscenza....
Uno non è connesso  
Vecchio 07-08-2005, 20.06.37   #2
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

Io qui (Jung permettendo) tirerei in ballo l'inconscio collettivo...
Nel momento in cui un pensiero si forma, esso è captabile anche dagli altri (ma non sapevo fosse limitato ad una specie animale in particolare). Cioè le forme pensiero usate dai gatti ad esempio, non sono utilizzabili dai cani?

E poi quanto centra lo spirito di gruppo, con l'inconscio collettivo?
E' lui che lo governa?
Kael non è connesso  
Vecchio 08-08-2005, 12.07.15   #3
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Bravo Kael hai inserito degli spunti interessanti e visto che la città è in similferie continuiamo noi il discorso.
Inconscio collettivo.... è sicuramente il mezzo con cui si propaga l'informazione, e in cui essa prende forza...
Dunque passano da una famiglia/genere all'altra? Si che passano... solo che la legge di affinità ovviamente avvantaggia la specie... però tanto per rimanere sul pratico una scimmia impara più facilemente cose degli uomini di una rana (sempre se questa riesca poi).
Lo Spirito di gruppo sicuramente gestisce tutte la dinamiche all'interno del suo gruppo ma l'inconscio collettivo non è limitato ad un gruppo (beh del resto anche lo spirito di gruppo è unito a tutto il resto), al nostro livello per avere un idea abbastanza ampia dovremmo prendere in considerazione lo Spirito della Terra che più di qualcuno chiama Gaia.
Una cosa interessante e più vicina a noi potrebbe essere usando il "come in alto così in basso" Macrocosmo/microcosmo, pensare che anche dentro noi un 'azione fino ad un certo punto non si fissa ma se la ripetiamo un certo numero di volte (che dipende dal modo/attenzione con cui si compie questa azione) essa crea in noi un "essere" che vive di vita propria.... es imparo a scrivere, devo stare attento alle lettere una per una, ad un certo punto in me c'è lo scriba (nel senso di saper scrivere) che agisce anche anche senza la mia attenzione.... in questo caso è positivo, mi fa comodo avere uno in me che scrive (purchè scriva quello che voglio) ma se prende forza qualcuno che fa cose che non mi piacciono? E se questo diventa tanto autonomo da impedirmi di rendermene conto?
Uno non è connesso  
Vecchio 08-08-2005, 12.38.10   #4
Era
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Era
 
Data registrazione: 29-05-2004
Messaggi: 2,671
Predefinito

cosa potrebbe diventare autonomo o troppo forte da impedirmi
il controllo del mio essere "intero"?

non credo possa essere un situazione positiva (questo mi viene anche
se non è esatto) perchè mi permetterebbe nell' errore di comprendere

forse è un sentimento terra terra... materiale voglio dire...quindi poco
evoluto...che so: rabbia...rancore...invidia...paura....
dipendenti da queste cose...probabilmente non ci rendiamo conto...



può essere?
__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
Era non è connesso  
Vecchio 08-08-2005, 15.24.29   #5
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

Beh penso che le abitudini siano sempre e comunque sbagliate, anche se sono abitudini "buone" in sé, perchè tolgono coscienza e così ci ritroviamo a fare le cose senza rendercene conto...
Ad esempio so che Galileo scriveva un giorno da destra verso sinistra, e l'altro da sinistra verso destra... questo per tenere sempre aperta la mente a nuove prospettive, e non fossilizzare appunto il pensiero in degli schemi prestabiliti, che alla lunga non ci permettono di arrivare ad una visione più ampia delle cose...

Però come nascono queste abitudini, questi "qualcuno" che operano senza la nostra interazione cosciente?
Io credo che siano insiti nella natura umana, dovuti probabilmente al nostro passato di puri animali, quando appunto in noi non c'era coscienza e ci governava lo Spirito di gruppo. Allora avevamo solo abitudini, niente azioni coscienti, e così, l'uomo di oggi, (anche se in parte se ne è liberato) può ancora trovare tali abitudini nell'inconscio collettivo...

Credo però che l'uomo debba liberarsi da questo inconscio collettivo, debba diventare indipendente (o individuato), perchè come detto, anche se le abitudini sono buone in se, che merito ne avremmo, se non fosse la nostra volontà a suggerircele?

Effondere nuove abitudini (positive) nell'inconscio collettivo, cosicchè altri possano beneficiarne? Non so... l'unica abitudine che io penso possa essere valida, sarebbe quella di non avere abitudini!
Kael non è connesso  
Vecchio 08-08-2005, 17.50.02   #6
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Capisco quello che intendi e a suo tempo mi sono posto il problema... ma definiamo abitudine... abitudine è una cosa che si fa senza prestare il minimo di attenzione ad essa... l'esempio che ho fatto della scrittura forse non era espresso benissimo... intendevo che l'acquisizione del movimento della penna è mio, ho permesso a qualcosa in me di formarsi e prefezionarsi non ci trovo nulla di male, purchè sia Io in quando individuo individuato a comandare tale azione poi sai com'è è bene fare una cosa per volta ma in questo momento che sto pigiando i tasti preferisco concentrare tutta la mia attenzione su cosa ti sto scrivendo piuttosto che se uso l'indice per la lettera h e il medio per la lettera p (per esempio).
Se rimanendo nell'esempio io dovessi durante il giorno pigiare dei tasti perchè non riesco a farne a meno cioè "lo scrittore" che è in me comanda allora qualcosa non va....
Torniamo al macrocosmo.... il pianeta terra intero è un individuo.... ma non significa che per esserlo debba uccidere tutti noi no?
Poi l'inconscio che sia il nostro individuale o quello collettivo (per quanto non ci sia un confine tra i due) ci occorre.... è la benzina per il nostro motore se fosse tutto conscio saresti Dio perfetto e immutabile... ma non sperimenteresti la vita perchè non ci sarebbbe bianco e nero, luce e ombra etc etc... ci sarebbe il vuoto.
Nell'incoscio collettivo dovremmo (se è questo il nostro compito, volontà) che è possibile amare..... si c'è già.... ma ci sono forze che inseriscono l'odio e qualcuno dovrà pur bilanciare no?
Basta ricordarsi di essere al di sopra del bene e male, e mezzi coscienti (o volerlo diventare)
Uno non è connesso  
Vecchio 08-08-2005, 19.04.14   #7
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

Sai, a tal proposito sto scrivendo un romanzo..:
Parla di un improbabile futuro in cui tutti gli uomini sulla terra sono diventati cattivi, crudeli, egoisti... (come se non lo fossero già abbastanza )
Sulla terra regna il terrore, si ammazzano l'un l'altro, portandosi all'autodistruzione...
L'unica salvezza della terra è riposta in Jakob, un ragazzo dal cuore "puro" che un anziano maestro, prima di morire, sta crescendo ed istruendo. Gli spiega che tutti sono in fondo la stessa persona, e perciò finchè ci sarà un solo uomo buono al mondo, tutti lo saranno un po'....
E il male non potrà trionfare...

Poi mi sono arenato perchè non so come terminarlo....

Però l'idea di fondo è quella no?
Kael non è connesso  
Vecchio 08-08-2005, 20.35.58   #8
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Bel romanzo
Sai perchè quell'ultima speranza del'umanità può cambiare le sorti? Perchè in realtà anche se manifestassero tutti, lui compreso, il male, manifestarlo non significa essere fatti di male completamente, in noi ci sono entrambi male e bene altrimenti non esisteremmo. Quindi questo prescelto può "semplicemente" riattivare la manifestazione del bene nei suoi simili.
Ma noi come tutto l'universo abbiamo bene e male ed enetrambi sono necessari per la creazione... si scambiano di ruolo quello che prima è male poi (o da un altro punto di vista) diventa bene
Uno non è connesso  
Vecchio 26-01-2012, 03.57.08   #9
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Bel romanzo
Sai perchè quell'ultima speranza del'umanità può cambiare le sorti? Perchè in realtà anche se manifestassero tutti, lui compreso, il male, manifestarlo non significa essere fatti di male completamente, in noi ci sono entrambi male e bene altrimenti non esisteremmo. Quindi questo prescelto può "semplicemente" riattivare la manifestazione del bene nei suoi simili.
Ma noi come tutto l'universo abbiamo bene e male ed enetrambi sono necessari per la creazione... si scambiano di ruolo quello che prima è male poi (o da un altro punto di vista) diventa bene
Bella questa ormai antica discussione ( come quella del raffreddore e starnuto emersa da poco ).
Per Gris volevo dire che qui Uno ha espresso bene quello che nell'aforisma sulle virtu' Nice ha detto con poche parole e cioe' che bisogna essere pronti a buttare a mare le virtu' quando hanno ormai perso forza propulsiva e diventano male come il male o quello che appariva male puo' diventare bene .

Bene e male si scambiano il ruolo ......... non e' da approfondire questo concetto ?
Forse non qui , forse altrove .

Ultima modifica di nikelise : 26-01-2012 alle ore 04.13.10.
nikelise non è connesso  
Vecchio 26-01-2012, 09.58.14   #10
Astral
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Astral
 
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
Predefinito

C'è sempre uno che inizia però, quindi se tante persone, diciamo 100 raggiungesserò la santità, la raggiungerebbe tutto il mondo?
__________________
Astral
Astral non è connesso  
Vecchio 26-01-2012, 11.44.49   #11
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
C'è sempre uno che inizia però, quindi se tante persone, diciamo 100 raggiungesserò la santità, la raggiungerebbe tutto il mondo?
Forse , ma si vede che 100 santi in contemporanea nel mondo non ci sono
nikelise non è connesso  
Vecchio 26-01-2012, 14.25.50   #12
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
C'è sempre uno che inizia però, quindi se tante persone, diciamo 100 raggiungesserò la santità, la raggiungerebbe tutto il mondo?
Non sempre è uno solo che inizia, a volte l'idea giunge più o meno contemporaneamente a tanti.
Dipende dai tempi, se per un'idea i tempi non sono giusti (prematuri o in ritardo) è molto facile che questa idea arrivi se non a uno solo a pochi. Se il tempo è maturo è quasi sicuro che l'idea trovi terreno fertile in tanti.

In ogni caso 100 santi non rendono santi tutti, rendono, diciamo, più evidente la via per la santità... ma la strada bisogna comunque farla.
Come il bambino di oggi con il telecomando, con il pc, con il cellualre etc... impara prima, in una maniera che sembra quasi innata. Magari impara senza che nessuno gli insegni, ma pur sempre deve imparare.
Uno non è connesso  
 


Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum

Discussioni simili
Discussione Autore discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
I nuclei simmetrici della vita Fausto Intilla Scienza 35 19-10-2006 12.44.22
I pericoli delle cure di sostituzione ormonale Era Benessere fisico 11 30-08-2005 01.41.04
Che fantastica storia è la vita Era Testi Canzoni 0 24-06-2004 13.31.48


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 01.17.13.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271