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Vecchio 18-12-2006, 13.34.49   #1
Grey Owl
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Predefinito Utilita' della ricerca.

La ricerca di se stessi e' basata sull'osservazione... osservarsi... nulla piu'...
La semplicita' va' a braccetto con la verita'... ma allora perche' e' cosi' difficile il percorso... la ricerca?... perche' e' cosi' "difficile" svegliarsi?... Vedere le cose per quello che sono?...
Mi osservo e vedo me stesso... mi vedo di spalle... vedo che scrivo queste parole... mi vedo pensare... che penso... e che sono anche chi pensa... ufff... terribile gioco di parole...

In verita' gli scritti parlano di dormienti... siamo persone che dormono... un sonno della coscienza... siamo identificati con il corpo... con le emozioni... con i nostri piccoli io...
Non e' un atto di fede in questo... "sento" che e' vero... avverto il vero in questo... ma allora come fare a svegliarsi da un sogno?... quando dormo non ho coscienza di dormire...

Solo al risveglio so' di aver dormito e magari sognavo... anche se nel cuore della notte mi sveglio magari per un brutto sogno... prima del risveglio non ero coscente di dormire...
Quanti al mondo possono dire di essersi svegliati dal sonno?... Non m'improrta fare una statistica... non e' questo... ma la domanda e'... come mai poche persone sentono la "necessita'" di svegliarsi dal sonno?...
Anzi... meglio... come mai poche persone "sentono" di dormire?... mi guardo attorno e vedo sonnambuli... io per primo... mi sento stordito... mezza persona intorpidita... misera coscienza...
Poi nel mio dormire incontro demoni... combatto una guerra silenziosa... chi mi vede non nota nulla... come potrebbe?... dormono nel loro sonno fatto di sogni privati... ognuno di noi e' privato...
privato della Coscienza... ed io combatto contro cosa?... Demoni che mi seducono... mi privano... mi demoralizzano... mi ostacolano...
Mi dicono... cosa trovi nella ricerca?... cosa cerchi?... perche' ti scorni?... cosa ce' di utile nella ricerca?... ed io non gli do' retta...
Poi mi dicono... se ti svegli poi tu non esisti piu'... ti dissolvi... sei il tuo sogno... se ti svegli cosa rimmarra' di te?...
Se ti svegli non potrai piu' amare come ami adesso... cosa ti spinge a svegliarti?... dormi... dormi... cosa vuoi di piu'?...
Mi seducono e mi minacciano... sono demoni... fatti di ombra... di dubbi... di paura...

Parlo con un compagno di viaggio e lui mi dice... credimi quando ti dico che se ti svegli non morirai... non perderai nulla... anzi... amerai come non mai...

A quelle parole sentii un click dentro me... non saprei definirlo... solo dissi... in verita' da quando cerco sento di amare di piu'... come la luce che squarcia il buio... il demone spari'...

Ufff... come e' semplice e come e' difficile... non e' utile la ricerca... per chi cerca non vi e' utilita'... esiste solo la verita'.
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Vecchio 18-12-2006, 13.47.23   #2
Sole
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La Ricerca è la ricerca dell'Amore
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Vecchio 18-12-2006, 14.09.18   #3
griselda
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Credo di comprendere il tuo stato d’animo ma cerco ugualmente di entrare in punta di piedi per dirti che… e mi fermo…. cosa ti dico? Che dormo anche io? Che possiamo piangere sulla spalla l’uno dell’altra per consolarci?
No questo è quello che facciamo quando diamo ascolto a quel qualcosa che dentro ci dice:” eh costa troppo! Eh ma poi cosa fai? Va che poi non sarai più tu! Eh ma sei sempre stato così perché dovresti cambiare sei miseria non riuscirai mai!” e via così… ecco forse dovremmo cercare sisi cercare di smettere di ascoltare quel mentitore che fino ad ora ci ha illuso di essere ciò che siamo…. Facile a dirsi eh? Ma molto impegnativo a farsi… allora che fare mollare e dargliela vinta? E no! Fosse l’ultima cosa che facciamo ci dobbiamo provare! Ci dobbiamo riuscire. Stringendoci con amore per cercare di diventare Amore.

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Vecchio 18-12-2006, 15.30.15   #4
Kael
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Parlo con un compagno di viaggio e lui mi dice... credimi quando ti dico che se ti svegli non morirai... non perderai nulla... anzi... amerai come non mai...
Concordo all' 80% col tuo compagno di viaggio... Ossia qualcosa si "perde"... ma non è nemmeno giusto dire perdere... direi piuttosto che qualcosa vada "Pagato"... ossia "dato" in cambio di altro...

Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma... Per chi impara a "Pagare" davvero, può usare tale legge per operare tutte le trasformazioni che vuole... Che poi una sostanza trasformata non è più quella di prima... ma non è nemmeno andata "persa"... Diciamo che è stata "usata"...

__________________

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Vecchio 18-12-2006, 15.33.30   #5
Uno
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Predefinito soldatini, buoni e cattivi, il gioco della vita

Il discorso merita ampi approfondimenti e adesso più di uno spunto veloce non riesco, comunque lo metto.

Da bambino, per quanto pacifista Grey, avrai giocato almeno una volta con i soldatini o con pupazzetti, ti sarai creato delle storie... avrai mosso tutti i pupazzetti ma uno ti ispirava particolarmente (eri un bambino mica altro ) giocare solo con avresti potuto però che storia misera sarebbe venuta fuori, come potevi esaltare le qualità di questo tuo eroe se non ci fossero stati altri pupazzetti che impersonavano altre qualità? La cosa si sarebbe fatta più ricca ed interessante se ti fosse capitato di incontrarti con amichetti con il loro "eserciti" di pupazzetti.... wow che bel gioco.....
Di ogni compagine o compagnia (alla Teatrale che ben si addice) sebbene via siano attori principali e comparse la commedia è una sola, eri sempre tu che muovevi tutti i tuoi pupazzetti, come il tuo amichetto muoveva i suoi, tra i tanti di ogni compagnia dopo aver esplorato tutte le possibili variabili uno rappresentava quello sveglio... comunque alla fine del gioco li riponevi nella stessa scatola.... questo è importante, comprendere questo aiuta a non sentirsi nè meglio nè peggio degli altri diversi ma simili, gli stessi ma separati.

Dobbiamo continuarlo questo discorso
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Vecchio 18-12-2006, 18.55.44   #6
Osiride
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La questione è intrigante. Getto qua e là qualche mia slegata riflessione
Noi conosciamo solo alcuni modi di "sussistere" della nostra Coscienza: stato di veglia, sonno senza sogni, sonno con sogni, morte.
E' difficile razionalmente ipotizzarne altri, così come ci è difficile ipotizzare dimensioni diverse ed ulteriori rispetto alle tre dimensioni note. Ma ciò non significa che non esistano.
Un ottimo esercizio (esiste qualche tecnica utile in merito) è proprio quello di cercare di "svegliarsi" all'interno di un sogno; all'inizio con lo "svegliarsi" all'interno del sogno ci si limita a prendere atto che si sta sognando; successivamente, perfezionando la tecnica dei c.d. sogni coscienti, si diventa il padrone del sogno, indirizzandolo dove si vuole, "creando" un nuovo mondo, come se si fosse un novello demiurgo. Riuscire a fare questo, per noi piccoli ricercatori, non conduce a nulla di pratico se non alla importante verità che, in ragione della regole dell'analogia, è possibile risvegliarsi anche nel corso di quella che chiamiamo "coscienza di veglia"; ed il giorno che riusciremo a tanto, analogamente a quanto facciamo nei sogni coscienti, diventeremo padroni del nostro destino e, forse, anche di quello degli altri. Gli "altri", quindi, diventano i burattini di una commedia che scriviamo noi. Ma l'ulteriore salto di qualità (salto della coscienza) è comprendere che anche da risvegliati stiamo recitando una commedia scritta da altri. Più precisamente, se vogliamo uscire dalla metafora, anche i risvegliati rimangono soggetti alle leggi di questo Universo fisico (leggi i primi versi aurei e comprenderai questa verità). Ma di salto in salto della Coscienza, consegue anche un salto ed una trasformazione del tuo essere biologico cosicchè giungi ad un punto (il completamento della Grande Opera Alchemica) dove sei un Risvegliato Assoluto, identificatò con quel Principio Creatore che ha generato il Tutto, libero anche dalle leggi che governano la Creazione. Ma la strada da percorrere è tanta, e tutta in salita.
E' in salita perchè in realtà i Demoni che vivono in noi sono tanti e tali che la Ricerca diventa un'impresa titanica; e tutti i Demoni, in un modo o nell'altro, ti chiedono: "Ma perchè lo fai?". E tu non sai dare una risposta precisa a questa domanda perchè la risposta non sta nella "Via" ma nella Meta, e ciò a differenza di tutto ciò che molti possono dirti. Ciò che ti spinge sempre avanti è solo l'esempio di altri che suscitano la tua stima e la tua ammirazione. Come vedi, in un modo o in un altro, è un atto di Fede.
ciao
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Vecchio 19-12-2006, 16.09.15   #7
Ray
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Solo al risveglio so' di aver dormito e magari sognavo... anche se nel cuore della notte mi sveglio magari per un brutto sogno... prima del risveglio non ero coscente di dormire...
Quanti al mondo possono dire di essersi svegliati dal sonno?... Non m'improrta fare una statistica... non e' questo... ma la domanda e'... come mai poche persone sentono la "necessita'" di svegliarsi dal sonno?...
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eri sempre tu che muovevi tutti i tuoi pupazzetti, come il tuo amichetto muoveva i suoi, tra i tanti di ogni compagnia dopo aver esplorato tutte le possibili variabili uno rappresentava quello sveglio...

Questa faccenda è interessante.

Come emerge dal discorso di Grey è impossibile stabilire che si sta dormendo se almeno una piccola parte non è sveglia. Chi dorme non sa di dormire e se se ne accorge il sogno "cambia" del tutto...

Provo a metterla così (attendo chiarimenti): Se tutti i pezzi (io) di una coscienza dormono la persona che li contiene dorme del tutto e non può svegliarsi.
Se invece è presente uno o più piccoli pezzi svegli all'interno di un dormiente, questo dormiente sperimenterà brevi momenti di veglia man mano che questo/i piccolo/i pezzo/i prende momentaneamente la poltrona di guida. A questo punto è possibile "sapere" che si sta dormendo anche se ci si è riaddormentati, ovvero se quel magari singolo piccolo io sveglio è stato rispodestato.
Il piccolo io sveglio ha il potere magnetico di attirare altri io a se, ovvero può "comunicare" (indurre) la sua svegliezza ad altri io, fino a formare un centro magnetico (complesso) che alla lunga "sveglierà" tutti (1, 2, 3 libero tutti si diceva a nascondino...). Però ha questo potere solo quando è al timone o cmq ne ha di più... da qui la fatica di tenerlo la più possibile, ovvero stare identificati con il nostro pezzo sveglio che all'inizio è assai piccolo.
Quindi molto dipende dalla presenza di piccoli io svegli che, per un motivo o per l'altro, si trovano a pilotare (i momenti di risveglio in cui si prende coscienza di dormire). Questa presenza Gurdj la fa risalire al genere di influenze di cui siamo stati nutriti...
si potrebbe anche dire che potenzialmente tutti i piccoli io di partenza sono svegli e che man mano si addormentano e noi si deve iniziare a muoversi prima che dormano tutti?
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Vecchio 19-12-2006, 20.39.47   #8
griselda
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Questa faccenda è interessante.

Come emerge dal discorso di Grey è impossibile stabilire che si sta dormendo se almeno una piccola parte non è sveglia. Chi dorme non sa di dormire e se se ne accorge il sogno "cambia" del tutto...

Provo a metterla così (attendo chiarimenti): Se tutti i pezzi (io) di una coscienza dormono la persona che li contiene dorme del tutto e non può svegliarsi.
Se invece è presente uno o più piccoli pezzi svegli all'interno di un dormiente, questo dormiente sperimenterà brevi momenti di veglia man mano che questo/i piccolo/i pezzo/i prende momentaneamente la poltrona di guida. A questo punto è possibile "sapere" che si sta dormendo anche se ci si è riaddormentati, ovvero se quel magari singolo piccolo io sveglio è stato rispodestato.
Il piccolo io sveglio ha il potere magnetico di attirare altri io a se, ovvero può "comunicare" (indurre) la sua svegliezza ad altri io, fino a formare un centro magnetico (complesso) che alla lunga "sveglierà" tutti (1, 2, 3 libero tutti si diceva a nascondino...). Però ha questo potere solo quando è al timone o cmq ne ha di più... da qui la fatica di tenerlo la più possibile, ovvero stare identificati con il nostro pezzo sveglio che all'inizio è assai piccolo.
Quindi molto dipende dalla presenza di piccoli io svegli che, per un motivo o per l'altro, si trovano a pilotare (i momenti di risveglio in cui si prende coscienza di dormire). Questa presenza Gurdj la fa risalire al genere di influenze di cui siamo stati nutriti...
si potrebbe anche dire che potenzialmente tutti i piccoli io di partenza sono svegli e che man mano si addormentano e noi si deve iniziare a muoversi prima che dormano tutti?
Vediamo se ho capito ciò che hai scritto.
Tutti siamo cresciuti in mezzo al sonno ci siamo nutriti di impressioni e di reazioni, ciò che abbiamo visto e vissuto abbiamo imparato di conseguenza a fare come delle belle scimmiette. A lungo andare gli stessi movimenti le stesse azioni ci hanno portato a svegliare con qualche botta in testa un Io quello che in quel momento guidava il carro. Quando quell'Io ritorna alla guida del carrò noi siamo svegli per quel tempo in cui lui rimane alla guida. Ma magari è piccolino quindi va accresciuto mentre è alla guida. Possiamo richiamarlo alla guida quando vogliamo e in che modo? Lui è quello che sa e quindi quando ci vediamo di nuovo comportarci come se non avessimo mai compreso nulla, sappiamo che non è lui alla guida e facciamo pausa per richiamarlo? Se è così vuol dire che non dobbiamo perderci di vista neppure un secondo perchè come nel gioco dei quattro cantoni (vi ricordate?) appena uno si sposta un altro è li pronto a prendere il suo posto e tu sei fuori ad aspettare il momento giusto per riappropriarti del tuo posto. Quindi si ritorna all'importanza dell'Osservazione. Ma anche direi a come fare per far crescere quel/i piccolo/i Io.
A questo punto entra in gioco lo sforzo che deve fare per crescere.
Ho capito qualcosa oppure solito minestrone?

Ultima modifica di griselda : 19-12-2006 alle ore 20.43.44.
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Vecchio 19-12-2006, 22.34.50   #9
Ray
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Non proprio. La mia ipotesi (sta cosa è assai connessa con "primi passi") è che uno o un po' di piccoli io sono già svegli, o meglio ancora svegli.
Invece la maggior parte, tutti gli altri, dormono perchè hanno avuto modo di addormentarsi. E noi dormiamo perchè per la quasi totalità del tempo guida uno di questi io, o agglomerato di io, addormentati.
Poi ogni tanto capita che, per qualche motivo (innamoramento, trauma ecc) passa alla guida uno di questi io svegli e, per il tempo che riesce a restar su, siamo svegli. Poi torniamo a dormire.
Ma intanto questi piccoli io svegli sotto lavorano e, in un modo o nell'altro, più o meno subconsciamente per come la vediamo noi, cercano di darci dei richiami... di tornar su.

Se si riesce a formare un agglomerato di io svegli abbastanza forte da farsi sentire, noi sentiamo appunto che dormiamo più di quel che potremmo, che siamo meno svegli di quel che potremmo. Da qui la possibile decisione di fare fatica, di iniziare una ricerca.

Gli agglomerati si formano per magnetismo, per gravità. L'io sveglio è in grado di attirare a se altri io con caratteristiche di un certo tipo e di indurre (induzione) l'informazione della "sveglitudine". Questo se ha abbastanza energia, sia che gli venga fornita dalla nostra fatica, sia da influssi esterni.

E qui veniamo agli influssi (G. li chiama di tipo A e di tipo B) i quali determinano quanti io restano svegli e quanto... come dire che i vari io, lasciati la, secondo me tendono ad addormentarsi, inoltre certi influssi accelerano questo processo mentre altri lo rallentano.

Bon, ripeto, è un'ipotesi... ancora in fase di miglioramento inoltre...
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Vecchio 19-12-2006, 22.50.45   #10
Sole
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Gli agglomerati si formano per magnetismo, per gravità. L'io sveglio è in grado di attirare a se altri io con caratteristiche di un certo tipo e di indurre (induzione) l'informazione della "sveglitudine". Questo se ha abbastanza energia, sia che gli venga fornita dalla nostra fatica, sia da influssi esterni.

E qui veniamo agli influssi (G. li chiama di tipo A e di tipo B) i quali determinano quanti io restano svegli e quanto... come dire che i vari io, lasciati la, secondo me tendono ad addormentarsi, inoltre certi influssi accelerano questo processo mentre altri lo rallentano.

Bon, ripeto, è un'ipotesi... ancora in fase di miglioramento inoltre...
Leggendoti mi veniva l'immagine di un Universo che si forma all'interno della Coscienza. Bello.

Più gli agglomerati svegli si aggregano più controllano e dissolvono gli gli agglomerati addormentai o si aggregano a quelli svegli formando un Io sempre più grande e una espansione di coscienza maggiore.
Ma .. se così fosse, in un Individuo, quindi perfettamente integrato, non esisterebbe più il rischio di addormentarsi. Ma non mi pare possa essere così, pensiamo a Gesù che dovette comunque combattere con il Diavolo nel deserto nei suoi 40 giorni.
Sappiamo che l'abitudine tende ad addormentare, avere l'abitudine di ricordarsi di se in una maniera consueta ogni giorno, anche questo può tendere ad addormentare, si rischia di sentirsi gratificati dando forza ad un io dormiente. Quindi, come dici, nn mi pare un'ipotesi tanto strana l'idea di rinnovarsi periodicamente con induzioni esterne ma anche interne allo scopo di mantenere una certa presenza.
Temo però che gli influssi esterni, all'inizio del cammino, siamo notevolmente più importanti di quelli interni.
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Vecchio 19-12-2006, 23.40.14   #11
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Ma .. se così fosse, in un Individuo, quindi perfettamente integrato, non esisterebbe più il rischio di addormentarsi.
Perchè?
Scusa, ma non credo si possa dedurre questo da quel che ho detto. Come prima cosa ho detto che i vari io, lasciati a se stessi, tendono ad addormentarsi (altrimenti resterebbero svegli no?), inoltre se ipotizziamo l'individuo perfettamente integrato come colui che ha svegliato tutti i suoi io e li tiene tutti legati, egli è sveglio solo finchè lo fa. Lasciato li a se stesso si addormenta. D'altra parte un qualsiasi motore, se non alimentato, si spegne.

Porti la bella immagine dell'universo interno... condivido. Ma l'universo esterno è ben lungi dall'essere stabile, dal non tendere all'annichilimento, dal non rischiare di addormentarsi...
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Vecchio 19-12-2006, 23.52.17   #12
Sole
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Vedi che succede quando una parla da sola ahah.... la frase che citi era una riflessione in progress.

Per il resto sono d'accordo nn c'è modo di stabilizzarsi comodi sulla poltrona, deve esserci continuo movimento.
Fermandosi ci si raffredda.
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Vecchio 20-12-2006, 21.11.14   #13
Kael
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La faccenda dei "piccoli io" si può vedere anche da un'altra ottica.
Innanzittutto, cosa sono?
Nel caso dell'uomo ordinario, soggetto a tutta una serie di influenze esterne (e quindi accidentali) si creano molteplici volontà, non solo differenti le une dalle altre, ma spesso anche in disaccordo fra loro.
Per esempio, passando davanti ad una gelateria e sentendo l'odore di gelato, si crea in me una piccola "volontà" che vorrebbe spingermi a mangiare il gelato. Successivamente, passo davanti ad una rosticceria, e un altra "volontà" si crea in me: quella di mangiarmi un pollo.
Di questo passo, arriverà sera che in me si saranno alternate centinaia, migliaia di piccole volontà diverse, le une che non si preoccupavano minimamente delle altre, ma solo di se stesse.

C'è bisogno di una Volontà superiore per tenere a bada queste molteplici volontà accidentali, che sappia stroncarle sul nascere e che impedisca loro di assumere un certo controllo... Le sensazioni infatti, non trovando ostacoli, danno il via ad un meccanismo che porta a "formare" queste "piccole volontà", e a "fare presa" su altre preesistenti.
Mai e poi mai però, fintanto che l'uomo avrà un corpo fisico, potrà "liberarsi" delle sensazioni... Si tratta solo di mantenere un certo controllo, ossia di mantenere una certa Volontà che sappia far rimanere ognuno al suo posto...
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Vecchio 20-12-2006, 23.13.14   #14
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C'è bisogno di una Volontà superiore per tenere a bada queste molteplici volontà accidentali, che sappia stroncarle sul nascere e che impedisca loro di assumere un certo controllo.....
Possiamo dire che questa Volontà è conseguenza di quella parte di " io ", e quindi getta le basi attraverso la sua azione, che, come dice Gris, per quell'attimo si è posto al comando?
Nel senso che è ovvio il derivante scossone, per la persona, che un avvicendamento di questo tipo porta ma neno ovvio, almeno dal mio punto di vista, capire come " nasce " una Volontà che Ordina poi un certo controllo, laddove questo non era assolutamente presente...
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 20-12-2006, 23.17.52   #15
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Non uso le citazioni perchè prendo e rispondo un pò a tutti anche se apro altri fronti, come viene fuori dal solito "come in alto.... " che mi tocca sempre citare il mio discorso giustamente si poteva vedere sia nel senso noi individui (per quanto non formati con i piccoli io etc) che ci troviamo in una società di dormienti, sia dei piccoli io enll'individuo e anche di una struttura che non definirò adesso se non marginalmente, che a seconda del punto di vista si può chiamare Spirito Monade, Famiglia, Catena Genetica, serie di incarnazioni etc etc.
Se riusciamo svegliarci come detto da Osiride gli altri diventano burattini etc... questo però va espresso un pò più in esteso per evitare fraintendimenti, diventano burattini non perchè li comandiamo, li schiavizziamo, perchè se in un vaso ci fossero 10 palline che rimbalzano ed una fosse capace anche di dare una certa direzione al suo moto, questa pallina inevitabilemente condizionerebbe il moto delle altre tramite i rimbalzi quanto le tocca, allo stesso modo non sarebbe completamente indipendente dentro il vaso perchè o evita le altre palline o se le cozza si assoggetta ai rimbalzi che ne derivano, ha solo il vantaggio di poter scegliere entro certi limiti.
Stesso discorso vale per per gli altri tipi di insiemi per esempio i piccoli Io o l'altro che non ho definito.
Adesso il discorso verte (come se fosse semplice) su come una parte dell'insieme, sia nel micro che nel macro, possa svegliarsi... è tutta una questione di opportunità che sono veramente pari in questo caso, un'opportunità (più di una, ma non infinite, dipende se non la coglie prima qualcun'altro dello stesso insieme) viene data a tutti, chi la coglie si sveglia.... mors tua vita mea, sembra crudele ma è la legge dell'universo.... ricordiamoci che stiamo parlando di elementi dello stesso insieme... quindi l'insieme comunque vivrà e gli elementi riverseranno la forza, le qualità e tutto in quello che li rappresenta.... e vivranno in questo.
es. i piccoli io... quello che prende il controllo principale comanda tutto l'individuo... ma come detto sopra lo può fare solo attraverso le relazioni con gli altri, l'io più sveglio non significa per forza il più buono, più bravo etc.... se un piccolo io avaro riesce meglio a controllare l'individuo ecco che se arriva a cristallizzarsi (cioè a rendere più o meno permanente quella configurazione) l'individuo totale sarà avaro.

il discorso è molto complesso... anche se una volta compreso abbastanza semplice, qui ho messo sul piatto l'1%, possiamo sviscerarlo in parte solo continuando a girarci intorno e cercando di vederlo da tutti i punti di vista

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Vecchio 21-12-2006, 01.17.16   #16
Haamiah
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es. i piccoli io... quello che prende il controllo principale comanda tutto l'individuo... ma come detto sopra lo può fare solo attraverso le relazioni con gli altri, l'io più sveglio non significa per forza il più buono, più bravo etc.... se un piccolo io avaro riesce meglio a controllare l'individuo ecco che se arriva a cristallizzarsi (cioè a rendere più o meno permanente quella configurazione) l'individuo totale sarà avaro.

Il risvegliarsi dovrebbe corrispondere al conoscere se stessi, autodeterminarsi e comprendere esattamente il proprio ruolo, o forse missione nell'incarnazione terrena.
E' credo il seguire la propria Stella, quando si dice nascere sotto una cattiva stella, penso non sia solo un modo di dire...se io conoscerò esattamente il mio ruolo quello dovrò seguire con tutto me stesso.....chi nasce leone non potrà essere pecora...e viceversa....

Da quello che dice Uno penso intenda che l'io che si risveglia è quello che è giunto a conoscere se stesso...il più forte, quello dominante.
Quindi si andrà oltre le categorie di bene e di male. o meglio si trascenderanno tali categorie, sul piano duale non vi è possibilità di evolversi se non attraverso di esse, e l'una è complementare all'altra, e non potrà esservi luce senza le tenebre....nella ricerca si parla sempre di andare verso la luce, verso l'unità, ma la luce, l'unità, trascendono il bene e il male...quindi.....
....boh, questo mi è venuto........
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Vecchio 21-12-2006, 10.00.13   #17
Kael
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Adesso il discorso verte (come se fosse semplice) su come una parte dell'insieme, sia nel micro che nel macro, possa svegliarsi...
A tal proposito Gurdjieff ne parla come di una Casa senza Padrone (parabola per altro spesso ricorrente anche nei Vangeli) composta da centinaia di servitori che hanno completamente dimenticato i loro doveri. Senza chi li possa controllare, creano il caos. Ognuno vuole comandare e si alternano al potere per un giorno o pochi minuti appena, prendendo decisioni di cui gli altri spesso non ne sono al corrente, ma sarà la "Totalità" dell'uomo a pagarne le conseguenze. Per vanità o spesso solo per divertimento, uno di questi servi può, mentre è lui a comandare, fare una promessa, firmare una cambiale o impegnarsi in cose molto delicate. Tanto non sarà più lui a dover tenere fede a queste promesse, ma saranno tutti i servi futuri che si alterneranno al potere che dovranno pagare per questo "scherzo"... spesso per la vita intera dell'uomo.

A questo punto dunque, la sola possibilità di salvezza è che un gruppo di servitori più sensati, si riuniscano ed eleggano un "sovrintendente temporaneo" che, grazie alla loro forza di gruppo, possa ristabilire un certo ordine nella Casa: la cuoca in cucina, il giardiniere in giardino, e così via...
Chiaro è che questo gruppo, più piccolo sarà, e più piccolo sarà il potere conferito a questo "sovrintendente temporaneo"... viceversa, più il gruppo sarà forte e compatto, più sarà il potere che il sovrintendente rappresenterà (e, in un certo modo, potrà quindi usare gli altri servi indisciplinati come burattini, rimettendo ognuno ai propri posti)
In questo modo, la Casa sarà pronta per l'arrivo del Vero Sovrintendente, il quale a sua volta la preparerà per l'arrivo del Padrone...
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Vecchio 21-12-2006, 10.26.55   #18
Osiride
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La dottrina del Risveglio non è solo farina del Meyrink, ma in tutte le tradizioni esoteriche si menziona il Sonno ed il Risveglio. Anche in quella cristiana, per esempio. Però, secondo me, bisognerebbe fare chiarezza su un punto al fine di evitare fraintendimenti o disillusioni.
Il risveglio da un sonno, anche se pesante, avviene sempre e senza particolari sforzi; magari gli occhi sono cisposi, l'alito pesante, la testa un macigno, ma ci risvegliamo sempre....ci sia o non ci sia una sveglia o qualcuno che ci scuote dall'incoscienza.
Il Risveglio, invece, almeno nell'ambito temporale di una sola vita, non è certo...non è senza sforzi...non è semplice. Ed allora è necessario che una sveglia ci sia o ci sia un Risvegliato che ci scuota. Tutto molto semplice e banale. Ma come ci risveglia una sveglia? Come ci risveglia un Risvegliato?
La "sveglia" è un evento traumatico che modifica, alterandoli, i nostri schemi mentali....un grande Amore, una grande sofferenza, anche l'odio a volte (ma raramente) è in grado di mutare l'individuo (vedi Paolo di Tarso); altri usano come Sveglia le "acque corrosive", ma questa sveglia batterà l'ora della loro morte spirituale (oltre che fisica) se non saranno già stati preparati al consumo di quelle sostanze. Anche il Sesso può essere una "sveglia"...e qui il discorso ci porterebbe troppo lontano, perchè anche questo strumento di "risveglio" non è immune da seri pericoli per la psiche.
Il modo migliore è essere risvegliato da un Risvegliato (che ovviamente assume la qualifica di Maestro)...come fa a risvegliarsi? Mi limito solo a qualche esempio, ma credo che esistano modi diversi e più "sottili ed occulti" per il Maestro di svegliare il discepolo.
Il Maestro può "mutare" gli scehmi mentali del discepolo già solo con la sua presenza e vicinanza. Il suo campo elettromagnetico, s'impone e plasma quello del discepolo. Gesù riuscì in questo modo ad avere, anche se uno solo, discepolo prediletto a cui trasferì tutto il suo sapere, Giovanni. Ma attenzione: l'energia del Maestro esaltà le virtù del discepolo, ma anche i suoi vizi....quindi prima di stare troppo vicini ad un vero Maestro, bisogna essersi un pò mondati. Altro modo è l'insegnamento...anche l'insegnamento è una efficace sveglia... insegnamento delle verità, ma anche del metodo di catarsi e di purificazione.
Il discorso dovrebbe andare avanti, ma oggi ho poco tempo. Ciao a tutti.
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Vecchio 21-12-2006, 12.01.17   #19
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Anche io sono un pò di corsa, grazie del contributo, solo una cosa (al volo poi magari ci torno)

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.quindi prima di stare troppo vicini ad un vero Maestro, bisogna essersi un pò mondati.
per questo c'è il detto: "quando l'allievo è pronto il Maestro arriva", se è un vero Maestro riesce a tenersi al largo quando l'allievo non è pronto, quando si attacca in maniera sbagliata, quando influisce troppo su di lui..... senza scappare.... sa come fare. Questo non toglie che l'aspirante allievo (e anche l'allievo accettato dico io) deve darsi da fare per tenersi pulito e pronto.... invece si pretenderebbe la manna.....
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Vecchio 21-12-2006, 13.36.09   #20
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Da quello che dice Uno penso intenda che l'io che si risveglia è quello che è giunto a conoscere se stesso...
Come giunge a conoscere se stesso chi sta dormendo?
Come può il risveglio, essere conseguenza di una facoltà (il conoscere se stessi) ottenibile solo attraverso il risveglio stesso?
Non so se capisci quello che intedo, ma le due cose coincidono. Non posso conoscere me stesso senza essere sveglio, e non posso essere sveglio senza conoscere me stesso.

Però... è anche vero che Gurdi parla della necessità di piccoli io sensati per eleggere questo "sovrintendente temporaneo" (centro magnetico)... quindi ciò implica già un qualche "trauma" che abbia scosso il loro sonno...
Si potrebbe parlare di questo...
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Vecchio 21-12-2006, 19.52.59   #21
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Secondo me la ricerca è un procedere esclsuivamente sperimentale puro...affidarsi a ciò che dicono gli altri, ai suggerimenti di coloro che magari sono anche "autorevoli" secondo il senso comune, può essere un clamoroso errore capace di impedire qualsiasi ricerca.
Conosco Gurdejeff, Ouspensky, Meyrink e tutti coloro che, in un modo o nell'altro, hanno esposto la c.d. dottrina del Risveglio. Ma personalmente diffido e non mi fido.
La Ricerca ed il modo di Ricercare è molto più semplice di quanto sembri; tutto ciò di cui abbiamo bisogno è in noi.
Il solo fatto di prendere atto che siamo "dormienti" ci pone ad un livello di Coscienza tale da permetterci di iniziare a Conoscere noi stessi....ed in gradino in gradino, si "amplia" la Coscienza e si approfondisce la Conoscenza.
"Butta i tuoi libri ed imbianca l'ottone", sosteneva qualche buon Alchimista. La manna non cade dal cielo e nessuno farà questo lavoro per noi...soprattutto falliremo se crederemo di non riuscire a farlo.
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Vecchio 21-12-2006, 22.25.28   #22
'ayn soph
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Cari tutti,
è già qualche giorno che mi sono registrato,
e leggendo questo topic pensavo a quanto profonda è la vostra riflessione, e anche ho pensato che forse potrei collaborare a questo vostro bel dialogo.
ora il fatto è che ci sono troppe cose in ballo.
I mondi, l'io, gli specchi e l'uomo............
non so da dove iniziare.
'ayn soph non è connesso  
Vecchio 22-12-2006, 00.24.51   #23
Uno
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magari con il tempo capirai come iniziare nella giusta maniera.... ayn
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Vecchio 22-12-2006, 02.06.04   #24
Haamiah
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Come giunge a conoscere se stesso chi sta dormendo?
Come può il risveglio, essere conseguenza di una facoltà (il conoscere se stessi) ottenibile solo attraverso il risveglio stesso?
Non so se capisci quello che intedo, ma le due cose coincidono. Non posso conoscere me stesso senza essere sveglio, e non posso essere sveglio senza conoscere me stesso.

Infatti è impossibile....e se rileggi il mio post ho detto: "risvegliarsi dovrebbe corrispondere a conoscere se stessi", per cui uno non è conseguenza dell'altro, ma se sei l'uno sei l'altro.....ovvero quando giungi a conoscere te stesso sei sveglio....

Concordo anche con quanto dice Osiride, da un lato c'è il Maestro che può condurre/aiutare l'allievo a risvelgiarsi, ma d'altro canto dovrà pure esserci l'Intento Puro, sempre e costante, e senza di questo non serviranno nè libri nè Maestri......

Una domanda che viene è, scusate la banalità.....il risvegliato capisce di essere giunto là quando......?
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