Vibrazioni e pensieri

[Edera]

Originalmente inviato da Kael

Quando dormiamo siamo "sintonizzati" su altro, il mondo logico razionale al quale siamo abituati esiste sempre ma per noi è come silenzio. Al momento del risveglio è come se ci rimettessimo sulla frequenza ordinaria, se hai presente le radio a manopole di un tempo si inizia a sentire un debole rumore che poi diventa sempre più forte finchè non troviamo la frequenza giusta dove i suoni e le voci diventano puliti.

Perfetto, sei stato chiarissimo... Grazie

[Telemaco]

Originalmente inviato da Edera

Ciao Telemaco.
Ma quindi quando dormiamo 'il secchio' si svuota e si riempie quando usciamo dal sonno? O il fatto di aver vissuto questo momento al risveglio non c'entra nulla?

Non ne ho esperienza, ma da qualche parte ho letto che durante il sonno la nostra coscienza si ricongiunge con la coscienza divina o va a ricaricarsi in sfere diciamo più alte...
Torna consapevole in noi al risveglio.
Forse hai vissuto quel preciso momento....

[Edera]

Originalmente inviato da Telemaco

Non ne ho esperienza, ma da qualche parte ho letto che durante il sonno la nostra coscienza si ricongiunge con la coscienza divina o va a ricaricarsi in sfere diciamo più alte...
Torna consapevole in noi al risveglio.
Forse hai vissuto quel preciso momento....

Non saprei
Come ho scritto l'unica cosa che ho vissuto è stato il momento in cui nitidamente ho avvertito i pensieri arrivare da fuori, proprio come li hanno sempre descritti i libri in cui parlano di meditazione o come diceva il mio maestro yoga. Ci ho sempre creduto in qualche modo ma per quanto mi sforzassi l'unica cosa che riuscivo a fare era 'immaginarmeli' come nuvole passeggere ecc ecc... Invece ora è diverso, in qualche modo mi sembra di sapere che i pensieri arrivano veramente da fuori, non sono miei, sono cose che trovo in giro su cui mi sintonizzo. Il che mi fa abbastanza sorridere se penso a l'importanza e al peso che ho sempre dato alle mie paturnie
Ho letto anch'io che la coscienza va altrove, in altre sfere... Ma ho deciso per la mia salute mentale che finchè non ne farò esperienza (ovviamente ammesso arrivi a farla)come è stato ora per i pensieri non ci bado. Ho bisogno di passettini piccoli e il più chiari possibile.

[Ray]

Originalmente inviato da Edera

Non saprei
Come ho scritto l'unica cosa che ho vissuto è stato il momento in cui nitidamente ho avvertito i pensieri arrivare da fuori, proprio come li hanno sempre descritti i libri in cui parlano di meditazione o come diceva il mio maestro yoga. Ci ho sempre creduto in qualche modo ma per quanto mi sforzassi l'unica cosa che riuscivo a fare era 'immaginarmeli' come nuvole passeggere ecc ecc... Invece ora è diverso, in qualche modo mi sembra di sapere che i pensieri arrivano veramente da fuori, non sono miei, sono cose che trovo in giro su cui mi sintonizzo. Il che mi fa abbastanza sorridere se penso a l'importanza e al peso che ho sempre dato alle mie paturnie
Ho letto anch'io che la coscienza va altrove, in altre sfere... Ma ho deciso per la mia salute mentale che finchè non ne farò esperienza (ovviamente ammesso arrivi a farla)come è stato ora per i pensieri non ci bado. Ho bisogno di passettini piccoli e il più chiari possibile.

Che vada altrove o semplicemente si riattivi, o entrambi, il discorso non cambia. Come ha detto Kael, al momento della riattivazione si innescano tutti i meccanismi e le caratteristiche che sono propri a quella singola coscienza e quindi si sintonizza su una certa frequenza e magneticamente attira corrispondenti pensieri presenti in giro, ri-riempiendosi come sua abitudine. Ogni modifica in questo senso può avvenire solo a coscienza attiva, ossia da svegli... nella misura di quanto si è svegli.

[Edera]

Originalmente inviato da Ray

Ogni modifica in questo senso può avvenire solo a coscienza attiva, ossia da svegli... nella misura di quanto si è svegli.

E' durato pochi istanti dopo appunto è tornato tutto nella norma. Quello che riuscirei a fare in questo momento volendo, sarebbe tentare di osservarli come ho sempre fatto fin'ora ma non riuscirei a rivivere la stessa sensazione nitida della loro provenienza esterna. E' stato un attimo spontaneo e brevissimo come se si fosse inceppato qualcosa sul meccanismo di riempimento e fosse avvenuto in maniera più lenta, da me avvertibile. Però mentre li osservo, potrei ricordarmi di quella sensazione precisa e forse questo aiuterebbe o migliorerebbe l'auto-osservazione.

[A4L8]

Scusate l'intromissione, forse si sta parlando anche di materia con energia e magnetismo e tanto altro ancora ma soprattutto di archetipi e ologrammi o sono OT?

[griselda]

Originalmente inviato da Uno

Non intendevo l'inconscio anche se naturalmente è collegato, parlavo proprio di pensiero in senso fisiologico e materiale.
E' comunque vero che se non sono nostri pensieri ma pensieri che raccogliamo e ridistribuiamo senza elaborazione è sicuramente l'inconscio che si occupa di ciò.



Perchè il secchio ha un limite, si può dilatare ma non di colpo ed in maniera automatica, quindi quando è pieno che sia acqua o melma dobbiamo scaricarla per forza. Come in alto così in basso questo avviene in tutti i nostri processi.



In due modi, cercando fonti pulite ed elaborando quello che abbiamo nel secchio.
La nostra attenzione può essere usata per elaborare i pensieri che girano già per la nostra mente o per catturarne altri. L'attenzione è limitata da alcune caratteristiche della nostra struttura psico-fisico-energetica comunque su una scala di 100 possiamo (decidendo o meno) di destinare 50 all'elaborazione e 50 alla ricezione, oppure 60 e 30, 20 e 80 etc...

A dire il vero, oltre alla ricezione e all'elaborazione c'è la trasmissione, ma questa è molto raramente fatta con attenzione, di solito si parla per parlare, per svuotare il secchio. Trasmettere con attenzione significherebbe poter decidere con la volontà che alcune cose del mio secchio non devono uscire in presenza di alcune persone perchè possono loro far del male. Questo comporta del dolore (non intendo per forza fisico, anche poi tutto è collegato) ma anche l'espansione del secchio.

Comunque a primi stadi di crescita individuale è molto importante lavorare su quello che si fa entrare nel secchio e alla sua elaborazione.

Una piccola precisazione, quando parlo di ricezione e trasmissione non intendo solo di e con le parole. E' sottointeso che chi sta percorrendo un cammino di crescita dovrebbe limitare il parlare finchè non sa cosa dice e non sa di rispargere acqua almeno un pò purificata, però non si trasmette solo con il parlare e di certi meccanismi non si diventaerà consapevoli fino ad un certo punto della strada.

Originalmente inviato da Uno

Non si può generalizzare, comunque passare del tempo con delle persone che parlando cose serie o magari pure si fanno una risata sana piuttosto che persone che spettegolano, parlano male di altri, sono invidiose etc....
La cosa si può girare sulle letture, sui multimedia, perfino sulle ferie etc..

lo so che messo così il discorso può dare adito a fraintendimenti, può sembrare che io dica che certi tipi di persone bisogna scansarle, non è così. Però se io vado in giro con un gruppo di naziskin, di tifosi violenti, di ideologicamente corrotti etc... se va bene non mi ci perdo, ma devo avere molta forza... ma chi me lo fa fare?
Al contrario in rapporti 1 a 1 o molti a 1 se questa persona desidera pulire la propria mente il vantaggio è notevole sia per la fonte che per chi riceve.

Sto parlando di fonti indirette, se parliamo proprio di fonte reale al minimo bisognerebbe trovare chi pensa (o ha emesso, codificato, scritto, trasmesso etc) realmente e non chi solo travasa pensieri dell'etere.


Quello che entra da qualche parte deve uscire, se il secchio è più grande entra (e si elabora) più roba ma anche ne esce di più.
Se non esce con le parole esce con i gesti, i comportamenti, gli esempi etc...

Tuo figlio è un pò para###. In questa maniera scarica su di te la responsabilità. Se indovini quello che vuole e questo qualcosa funziona bene come lo immagina non ti deve nulla, neanche un pò di gratitudine, mica te l'ha chiesto...
Se la cosa non funziona come si aspetta, se tu non capisci quello che voleva etc... la colpa è tua.
Se quel qualcosa che vuole un domani crea dei problemi ad altri o a lui lo stesso è colpa tua perchè lui non ti aveva chiesto nulla.

Lascialo sbrodolarsi un pò quando ha un problema, insegnagli a chiedere, anche perchè se non impara poi avrà problemi nella vita ad iniziare dalle relazioni più strette con l'altro sesso fino a cosa più banali.

Non è che ti cito perchè voglio una risposta ma perchè voglio ricordarmi delle cose che qui hai scritto ma sono passate attraverso la mia mente e poi chissà dove sono finite .,.. o forse è proprio legato a quel che dici di non svuotare subito il secchio....evidentemente mi sono fatta e mi faccio prendere dalla fretta di scrivere una volta era dimostrare di aver capito tanto che non riesco a rileggermi nel passato sembro il sapientino....
Chiaro che se entra e sosta poco, poi è logico mi sa che non rimane niente elaboro per troppo poco tempo e mai per iscritto tranne ultimamente ecco perchè probabilmente ho colto cosa volevi dire solo oggi.

L'altra che è quella di fare attenzione a ciò che facciamo entrare e le frequentazioni sono importanti per chi comincia ed io che avevo anche capito non ho trattenuto sta cosa perchè.....booh forse volevo averne la riprova e cosa è successo che ho lasciato entrare nel secchio pensando che ce l'avrei fatta a non farmi condizionare che ero forte ora che....e invece una volta riepito di melma senza lavare con acqua di fonte ho inquinato il secchio con le consueguenze logiche del caso. Poi hai voglia a ripulire tutto ce ne vuole di acqua di fonte e olio di gomito.
Certo è però che non è possibile vivere in una campana di vetro perchè il mondo fuori è quello che è però un po' di attenzione la si può mettere in più.

L'altra cosa del parlare è da quando mi hai scritto che chiacchiero tanto in tag che ci penso, so che non lanci mai il sasso nello stagno senza che le sue onde concentriche debbano raggiungere la periferia apportando con se un motivo importante.....
Io sono diventata un po' il sapientino del momento, in pratica invece che riptere ciò che credo nella mia mente lo spando in giro per l'aere, cioè alcune cose che sono diventate parte del mio modo di pensare le dico come fossero cose che tutti devono sapere perchè li aiuterebbe a vivere meglio addirittura volevo domandare se era lecito o no spiegarlo ai giovani cose che hanno attinenza con la psicologia tipo proiezioni, specchio, aspettative.....invece dovevo e devo tenermi tutte queste cose per me.....gulp

Poi mi lamento che non mi dedichi tempo quando quel che mi hai detto o mi dici non riesco a farlo mio per intero perchè non lo tengo abbastanza dentro da farlo fiorire o/e fruttificare.
Me lo ricorderò?
Ai posteri l'ardua sentenza

[diamantea]

Originalmente inviato da Uno

Più che amplificarsi cadono i filtri

Uno, potresti chiarirmi meglio cosa vuol dire "cadono i filtri"?
Penso sempre in termini di difese ma mai di filtri e per quanto conosca il significato di questo termine non mi riesce di capire in questo contesto come funziona la questione.
Ho idea che le mie inquietudini notturne siano connesse ai filtri, e che il tutto sia connesso anche ad una certa ora della notte. Se ho un incubo o mi sveglio inquieta è sicuro che sono intorno alle tre del mattino, orario in cui c'è maggior silenzio nell'aria, maggior buio, minore capacità di reagire razionalmente.