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Vecchio 08-01-2005, 10.29.52   #1
pluto
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La malinconia per me è quella continua sensazione di colpa per aver sbagliato, per non riuscire ad andare avanti, per non voler più decidere niente.E' svegliarsi al mattino con il pensiero che la vita sia ormai finita.E' non aver più voglia di fare, è essere in conflitto con me stesso con la sensazione che ci sia qualcosa che non vada.E' il non essere contento di come sono andate le cose fino a questo momento.E' il non accontentarsi, il non sapersi adattare, il non riuscire a vedere più in là di un palmo di naso, il non accettare la situazione, il volere qualcosa di nuovo e non aver il coraggio di cambiare.Quello che scrivo è quello che ho dentro.A volte poi penso di stare troppo bene e di non accorgermi...e allora non riesco più a capire niente.
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Vecchio 08-01-2005, 14.59.04   #2
Uno
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A volte poi penso di stare troppo bene e di non accorgermi...e allora non riesco più a capire niente.
Questo è in parte vero, di solito siamo coscienti di avere un braccio quando ci fa male, però io so per esperienza che che se ne siamo coscienti anche senza dolore, non ha "bisogno" di farci male..... trasponiamo il tutto alla psiche (ma tutto sommato con l'esempio del braccio non ne eravamo poi fuori) e ci accorgiamo che il malessere (male-essere) ci segnala che qualcosa non va come dovrebbe.... e quindi? Direi come nell'esempio del braccio che sarebbe opportuno lavorare su se stessi senza aspettare passivamente l'arrivo del prossimo (sempre che non sia addirittura costante) malessere....
Scendendo sul personale tuo, Pluto, non puoi pensare che la vita sia finita, se sei qua (sul pianeta terra) un motivo c'è, non credo nella casualità delle cose (certo potresti crederci tu, e in quel caso non saprei cosa dirti).
Non tentare di smuovere le montagne sul colpo, poniti piccoli obbiettivi da poter poi portare avanti fino in fondo.... ti parlo per esperienza... quando si vuole mettere ordine in una stanza, la tentazione è di spostare tutto insieme , e poi si finisce di girare di posto a tutto e non risolvere niente, invece se si prende un oggetto per volta, si pensa se ci è ancora necessario e allora lo mettiamo nel suo giusto posto, oppure se non ci serve lo gettiamo.... se finisce la gionata e non abbiamo ancora ordinato la stanza, il giorno dopo riprenderemo da dove eravamo rimasti con l'appagamento morale che ci darà la forza di continuare.... quando invece vorremmo fare tutto insieme ogni giorno ritroviamo sempre lo stesso caos e reiniziamo da capo senza concludere niente...
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Vecchio 08-01-2005, 22.14.02   #3
*Sissi*
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Non tentare di smuovere le montagne sul colpo, poniti piccoli obbiettivi da poter poi portare avanti fino in fondo.... ti parlo per esperienza... quando si vuole mettere ordine in una stanza, la tentazione è di spostare tutto insieme , e poi si finisce di girare di posto a tutto e non risolvere niente, invece se si prende un oggetto per volta, si pensa se ci è ancora necessario e allora lo mettiamo nel suo giusto posto, oppure se non ci serve lo gettiamo.... se finisce la gionata e non abbiamo ancora ordinato la stanza, il giorno dopo riprenderemo da dove eravamo rimasti con l'appagamento morale che ci darà la forza di continuare.... quando invece vorremmo fare tutto insieme ogni giorno ritroviamo sempre lo stesso caos e reiniziamo da capo senza concludere niente...
è vero, su di me è così, quando penso di fare pulizie in grande, mi sento già stanca e mi siedo, se penso "mo' faccio la mia stanza, poi si vedrà, " poi comincio e mi viene voglia di continuare, insomma, mai obiettivi troppo lontani, ti stancano solo col pensiero.
Verranno altre occasioni Pluto, in bocca al lupo
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Vecchio 09-01-2005, 22.13.41   #4
Era
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La malinconia per me è quella continua sensazione di colpa per aver sbagliato, per non riuscire ad andare avanti, per non voler più decidere niente.E' svegliarsi al mattino con il pensiero che la vita sia ormai finita.E' non aver più voglia di fare, è essere in conflitto con me stesso con la sensazione che ci sia qualcosa che non vada.E' il non essere contento di come sono andate le cose fino a questo momento.E' il non accontentarsi, il non sapersi adattare, il non riuscire a vedere più in là di un palmo di naso, il non accettare la situazione, il volere qualcosa di nuovo e non aver il coraggio di cambiare.Quello che scrivo è quello che ho dentro.A volte poi penso di stare troppo bene e di non accorgermi...e allora non riesco più a capire niente.
già in conflitto con te stesso...forse è con te che devi fare pace..
prima che con il mondo...e poi ti consiglierei qualche coccola...
si da fare a te stesso... caspita..ti tratti proprio maluccio
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Vecchio 22-03-2005, 01.01.22   #5
pluto
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Oggi è uno di quei giorni che ho descritto più sopra, per fortuna c'è questo post e ci siete voi
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Vecchio 22-03-2005, 13.42.46   #6
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E oggi come va Pluto?
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Vecchio 22-03-2005, 13.55.10   #7
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Oggi è uno di quei giorni che ho descritto più sopra, per fortuna c'è questo post e ci siete voi
oggi è un altro giorno......come stai oggi?

per te

Tristezza
per favore va via
tanto tu in casa mia
no, non entrerai mai

c'è tanta gente che ha bisogno di soffrire
e ogni giorno piange un pò
invece io voglio vivere e cantare
e devo dirti di no

tristezza
per favore vai via
non aver la mania
di abitare con me

ormai dipingerò di rosso la mia stanza
appena parti lo farò
al posto tuo ho già invitato la speranza
e finalmente vivrò


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Vecchio 22-03-2005, 16.22.10   #8
pluto
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Oggi va un po' meglio ragazzi, vi ringrazio
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Vecchio 25-03-2009, 17.03.16   #9
Sole
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Non tentare di smuovere le montagne sul colpo, poniti piccoli obbiettivi da poter poi portare avanti fino in fondo.... ti parlo per esperienza... quando si vuole mettere ordine in una stanza, la tentazione è di spostare tutto insieme , e poi si finisce di girare di posto a tutto e non risolvere niente, invece se si prende un oggetto per volta, si pensa se ci è ancora necessario e allora lo mettiamo nel suo giusto posto, oppure se non ci serve lo gettiamo.... se finisce la gionata e non abbiamo ancora ordinato la stanza, il giorno dopo riprenderemo da dove eravamo rimasti con l'appagamento morale che ci darà la forza di continuare.... quando invece vorremmo fare tutto insieme ogni giorno ritroviamo sempre lo stesso caos e reiniziamo da capo senza concludere niente...
Involontariamente ho fatto così per certe cose e ho scoperto una cosa che è il risultato di ciò che inviti a fare.
Iniziando a sistemare piccole cose, senza considerare il quadro generale, all'improvviso ti accorgi e realizzi che la stanza è in ordine.
Cerco di spiegare nel pratico; se ho un enorme blocco la tentazione è quella di buttarsi a terra, di sprecare energie dietro provando in tutti i modi a risolvere, non si sa bene come, il blocco. Potrà sembrare troppo semplice eppure correggendo, lavorando e perseguendo piccoli risultati, uno dietro l'altro all'improvviso si scopre che il blocco si è in parte o del tutto sciolto e allora capisci cosa vuol dire abbandonare l'idea ossessiva e iniziare a lavorare serenamente su se stessi passo dopo passo. Perchè un enorme blocco, o piccolo blocco, è costituito da tanti piccoli elementi che lo sotterrano. Così come la polvere sul tavolo.
Al solito però, il problema è ricordarsi di se stessi (ho inserito il link) al prossimo avvistamento di enorme blocco!
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Vecchio 26-03-2009, 00.56.40   #10
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La famosa sindrome dello scoiattolo che deve fare tutto e tutto in un giorno...come la conosco bene...grande slancio, fervore, come dici bene si butta per aria tutto pronti a tutto e poi...l'energia finisce...nella migliore delle ipotesi a stanza finita ma poi..c'è tutto il resto della casa nel peggiore (per me sempre quello) ritrovandosi con un gran caos, con ancora più confusione di prima e infinitamente stanchi.

pulire però è un lavoro che inizia ma mai finisce, anche questo è un punto che ho faticato e forse ancora fatico a mandar giù...accidenti alla pigrizia
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Vecchio 26-03-2009, 22.53.26   #11
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Quando mi capitano quei periodi malinconici, direi quasi depressivi, di impotenza delle mie forze rispetto a quello che so che andrebbe fatto, e per reazione mi viene quella voglia di fare, ho adottato il metodo di scegliere una cosa e di farla a fondo, e una volta fatta mi torna il buon umore, anzi per essere più esatta il buon umore mi torna già facendo il lavoro.
In questo periodo che viene dedicato alle pulizie di primavera, non vedo l'ora di spalancare porte e finestre e fare entrare l'aria fresca.
Facendo un parallelo lo stesso avviene per il mio lavoro interno, troppe cose accumulate, alcune non servono più, altre vanno rinfrescate e messe in ordine, altre vanno ripulite a fondo ed è anche ora di far entrare aria nuova, la malinconia è una nostalgia che si sente per qualcosa che si vorrebbe o che si aveva e che si è persa, anche nella casa è così, tante volte me la immagino come la vorrei e come era all'inizio quando ogni cosa era al suo posto e sapeva di "nuovo" senza quella patina grigia che viene con gli anni e la tristezza viene per il non riuscirci, quindi per scacciare la malinconia e far tornare il buon umore mi metto al lavoro e i risultati rendono non solo alla casa ma anche al mio stato psicologico, e questo senza bruciare tutte le energie.
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Vecchio 27-03-2009, 18.44.37   #12
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Quando mi capitano quei periodi malinconici, direi quasi depressivi, di impotenza delle mie forze rispetto a quello che so che andrebbe fatto, e per reazione mi viene quella voglia di fare, ho adottato il metodo di scegliere una cosa e di farla a fondo, e una volta fatta mi torna il buon umore, anzi per essere più esatta il buon umore mi torna già facendo il lavoro.
In questo periodo che viene dedicato alle pulizie di primavera, non vedo l'ora di spalancare porte e finestre e fare entrare l'aria fresca.
Facendo un parallelo lo stesso avviene per il mio lavoro interno, troppe cose accumulate, alcune non servono più, altre vanno rinfrescate e messe in ordine, altre vanno ripulite a fondo ed è anche ora di far entrare aria nuova, la malinconia è una nostalgia che si sente per qualcosa che si vorrebbe o che si aveva e che si è persa, anche nella casa è così, tante volte me la immagino come la vorrei e come era all'inizio quando ogni cosa era al suo posto e sapeva di "nuovo" senza quella patina grigia che viene con gli anni e la tristezza viene per il non riuscirci, quindi per scacciare la malinconia e far tornare il buon umore mi metto al lavoro e i risultati rendono non solo alla casa ma anche al mio stato psicologico, e questo senza bruciare tutte le energie.
Non solo non bruci energie ma ricarichi quelle che avevano bisogno di uno sprint. Infatti immergersi con tutti noi stessi, anche nelle pulizie, permette di concetrarsi, impegnarsi in usa specie di "meditazione" (passatemela se si scapisce il senso) che poi da i suoi risultati. Ti rigeneri, ricarichi o anche ti dis-trai dai pensieri assillanti e ossessivi che ogni giorno ci accompagnano. Purchè non diventi la droga per togeliersi dal quotidiano
Inoltre certi lavori permettono di usare il corpo che spesso è seduto e inespresso.
Se è vero che la casa (le pulizie ci stanno proprio bene) è la proiezione del nostro vissuto interiore allora aria fresca e spolverare .serve a ricreare uno stato di benessere così come chiudersi al primo pensiero ossessivo che arriva o farci trascinare dentro questioni che ci stancano. Questo presuppone che si sia a conoscenza dell'ossessione che attanaglia la mente e delle questione che ci risucchia lasciandoci senza fiato. Presuppone sempre una visione e un quadro generale dei problemi della casa... una conoscenza della casa.
Che la malinconia sia solo una finestra da aprire?
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Vecchio 28-03-2009, 01.22.20   #13
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Quando mi capitano quei periodi malinconici, direi quasi depressivi
La malinconia è uno stato d'animo leggermente giù di tono, si sente nostalgia per il passato, un velo di ansia per il futuro, inerzia di fare qualsiasi cosa per noi , quando, invece, cara Stella accosti la malinconia alla depressione il salto è grosso, ho vissuto per anni vicino ad una persona depressa e ti posso garantire che nessun espediente per risollevarla è buono, neppure pulire tutta la casa da cima a fondo! Il depresso è come se avesse una parte di sè già morta, la vita non lo attira, rifugge tutte le occasioni d'incontro con gli altri, il suo mutismo è qualcosa di raggelante e tu sprechi mille energie per poterlo risollevare da quel pozzo profondo in cui lentamente è caduto, senza riuscire a trovare appigli per fermarsi! Certo oggi ho paura anche della malinconia...non bisogna cedere a stati d'animo pesanti e indugiarci a lungo, si deve fare come dici, scuotersi e cercare anche nell'azione fisica quella necessaria spinta a non cadere più in giù, recuperare le poche forze per distrarre la mente da tristi pensieri che inevitabilmente si affollano e ci tolgono la voglia di vivere, trovare la gioia nelle piccole cose, frase banale ma vera, trovare negli altri ciò che ci manca, scoprire che possiamo aiutarci l'un l'altro e che una nostra parola può fare molto a chi si ritrova in un labirinto senza vie di uscita!
La primavera è rinascita, è gioia ma spesso destabilizza il fisico e allora tiriamoci sù, io mi dedico alle piante, le curo, le poto, le trapianto...se potessi vedere le mie mani sono tutte martoriate dalle foglie taglienti di un tronchetto della felicità che è diventato un baobab! se volete possiamo scambiarci consigli utili per i nostri hobby
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Vecchio 28-03-2009, 02.12.41   #14
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L'altra mattina mentre andavo a fare una camminata per allungare un po' il tragitto sono finita nei campi vicino al cimitero e al campo di calcio, appena un attimo e mi sono distratta mi sono arrivati una serie di pensieri che mi stavano facendo diventare malinconica, appena ho sentito salire un nodo alla gola mi sono detta: ma che stai a fare? Va che non è mica successo niente stai lasciandoti andare a ricordi e immaginazione guardati intorno: c'era un bel sole, il cielo blu, gli alberi in fiore nulla appariva malinconico.
In altri momenti invece sono assalita dalla malinconia se ho mangiato pesante, mi pare strano lo so, ma mi è capitato più volte che il non aver digerito il pranzo si ripercuotesse sull'umore facendolo diventare nero come la malinconia.
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Vecchio 28-03-2009, 11.46.30   #15
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In altri momenti invece sono assalita dalla malinconia se ho mangiato pesante, mi pare strano lo so, ma mi è capitato più volte che il non aver digerito il pranzo si ripercuotesse sull'umore facendolo diventare nero come la malinconia.
Non lo trovo tanto strano perchè per digerire il corpo immette la maggior parte delle energie per cui al corpo ne restano poche e siccome non siamo capaci ancora di utilizzare le giuste energie dei nostri centri principali ognuna per se, ecco che tu come me se ci son problemi nel corpo la cosa lasci inconsciamente che incida sul centro emotivo.

Che dici, ci può stare?
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Vecchio 28-03-2009, 13.17.23   #16
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Non lo trovo tanto strano perchè per digerire il corpo immette la maggior parte delle energie per cui al corpo ne restano poche e siccome non siamo capaci ancora di utilizzare le giuste energie dei nostri centri principali ognuna per se, ecco che tu come me se ci son problemi nel corpo la cosa lasci inconsciamente che incida sul centro emotivo.

Che dici, ci può stare?
Beh dico che ci sta sì, almeno per me pare sia così, inconsciamente va ad incidere sul centro emotivo.
Che poi è un cane che si morde la coda e crea un circolo vizioso.
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Vecchio 28-03-2009, 19.23.55   #17
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La malinconia è uno stato d'animo leggermente giù di tono, si sente nostalgia per il passato, un velo di ansia per il futuro, inerzia di fare qualsiasi cosa per noi , quando, invece, cara Stella accosti la malinconia alla depressione il salto è grosso, ho vissuto per anni vicino ad una persona depressa e ti posso garantire che nessun espediente per risollevarla è buono, neppure pulire tutta la casa da cima a fondo! Il depresso è come se avesse una parte di sè già morta, la vita non lo attira, rifugge tutte le occasioni d'incontro con gli altri, il suo mutismo è qualcosa di raggelante e tu sprechi mille energie per poterlo risollevare da quel pozzo profondo in cui lentamente è caduto, senza riuscire a trovare appigli per fermarsi! Certo oggi ho paura anche della malinconia...non bisogna cedere a stati d'animo pesanti e indugiarci a lungo, si deve fare come dici, scuotersi e cercare anche nell'azione fisica quella necessaria spinta a non cadere più in giù, recuperare le poche forze per distrarre la mente da tristi pensieri che inevitabilmente si affollano e ci tolgono la voglia di vivere, trovare la gioia nelle piccole cose, frase banale ma vera, trovare negli altri ciò che ci manca, scoprire che possiamo aiutarci l'un l'altro e che una nostra parola può fare molto a chi si ritrova in un labirinto senza vie di uscita!
La primavera è rinascita, è gioia ma spesso destabilizza il fisico e allora tiriamoci sù, io mi dedico alle piante, le curo, le poto, le trapianto...se potessi vedere le mie mani sono tutte martoriate dalle foglie taglienti di un tronchetto della felicità che è diventato un baobab! se volete possiamo scambiarci consigli utili per i nostri hobby
Cara Filo, lo so bene cosa è la depressione, ce l'ho avuta per anni e confermo che non è facile uscirne, il depresso si chiude talmente in se stesso che nessuno stimolo riesce a smuoverlo....
A me per uscirne è stato necessario cambiare tutto a partire dal posto in cui vivevo e ricominciare da capo passo dopo passo, ma è una storia lunga e pesante da raccontare.
Ho accostato l'essere malinconici al quasi depressi solo perchè la malinconia forse è il primo passo, si rimpiange qualcosa e viene la nostalgia e ci si rifugia nel passato, si vorrebbe far qualcosa ma si diventa indolenti e si tende a lasciarsi andare e ci si sente in colpa per questo, e più ci si sente così più si diventa cupi... anche il malinconico tende a rinchiudersi nel suo mondo, ma c'e una bella differenza: la malinconia, soprattuto quando è occasionale, passa appena si sente uno stimolo verso qualcosa, la depressione no.
Per questo quando si sente arrivare la malinconia è meglio darsi da fare per risolverla, prima che diventi una costante del nostro modo di essere.
Dopo le mie esperienze negative, mi spavento anche delle giornate malinconiche e cerco subito qualcosa da fare per uscire da questo modo di sentirmi....
La primavera per me è una stagione in cui mi piace rinnovarmi e rinnovare la casa, per quanto riguarda le piante da curare, confesso che non ho il pollice verde ma mi piace usare la manualità per altre cose che posso realizzare con le mie mani....


Ultima modifica di stella : 28-03-2009 alle ore 19.32.55.
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Vecchio 28-03-2009, 22.23.35   #18
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facendolo diventare nero come la malinconia.
Davvero la vedi nera? Se dovessi dare un colore alla malinconia sceglierei il grigio nebbia, oppure il color seppia, come certi paesaggi in una giornata d'autunno senza sole.
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Vecchio 28-03-2009, 23.22.01   #19
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Davvero la vedi nera? Se dovessi dare un colore alla malinconia sceglierei il grigio nebbia, oppure il color seppia, come certi paesaggi in una giornata d'autunno senza sole.
Ci ho pensato prima di scriverlo, perchè effettivamente la vedo grigia anch'io, però ho scelto il nero perchè spesso si dice di umore nero, quindi per rendere meglio l'idea ho usato questo colore.
Che poi il nero è inteso come buio, perdere la luce della realtà, ed entrare nel buio della sala cinematografica. Ok la pianto
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Vecchio 28-03-2009, 23.34.09   #20
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Forse è un altro sentire ma a me non sempre la malinconia sembra una brutta cosa, dipende da quanto mi faccio avviluppare o, forse, da quanto mi faccio ributtare nel passato.
Non so come spiegarmi senza un esempio, alle volte penso ai miei bimbi, a quando erano dei frugoletti, a quando era facile accontentarli e ai sorrisoni che mi facevano...alle volte provo malinconia per quel periodo e mi commuovo pure ma se riesco ad essere qui, presente e soprattutto contenta della mia giornata la malinconia diventa struggente e bella come una suonata al pianoforte o un tramonto pieno di calore.
Se invece sono scontenta e triste la malinconia diventa tristezza e poi un senso cupo di dolore...
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Vecchio 29-03-2009, 00.01.07   #21
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Cara Filo, lo so bene cosa è la depressione, ce l'ho avuta per anni e confermo che non è facile uscirne, il depresso si chiude talmente in se stesso che nessuno stimolo riesce a smuoverlo....
A me per uscirne è stato necessario cambiare tutto a partire dal posto in cui vivevo e ricominciare da capo passo dopo passo, ma è una storia lunga e pesante da raccontare.
Ho accostato l'essere malinconici al quasi depressi solo perchè la malinconia forse è il primo passo, si rimpiange qualcosa e viene la nostalgia e ci si rifugia nel passato, si vorrebbe far qualcosa ma si diventa indolenti e si tende a lasciarsi andare e ci si sente in colpa per questo, e più ci si sente così più si diventa cupi... anche il malinconico tende a rinchiudersi nel suo mondo, ma c'e una bella differenza: la malinconia, soprattuto quando è occasionale, passa appena si sente uno stimolo verso qualcosa, la depressione no.
Per questo quando si sente arrivare la malinconia è meglio darsi da fare per risolverla, prima che diventi una costante del nostro modo di essere.
Dopo le mie esperienze negative, mi spavento anche delle giornate malinconiche e cerco subito qualcosa da fare per uscire da questo modo di sentirmi....
La primavera per me è una stagione in cui mi piace rinnovarmi e rinnovare la casa, per quanto riguarda le piante da curare, confesso che non ho il pollice verde ma mi piace usare la manualità per altre cose che posso realizzare con le mie mani....

Scusami se ti ho parlato della depressione, non potevo immaginare che tu l'avessi provata di persona !

Anche a me capita che un buon lavoro manuale, come ripulire a fondo la casa, mandi via il malumore e allora diamoci da fare, teniamo fuori dalla nostra casa la polvere...e la malinconia
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Vecchio 29-03-2009, 02.23.17   #22
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Mi rendo conto che i toni di significato che diamo alle parole, soprattutto quando si parla di stati d'animo, sono molto soggettivi. Lo dimostrano i colori di cui hanno parlato Gris e Sha.

Tuttavia una distinzione di massima la tenterei. La malinconia, prescindendo dalle tonalità in cui si può presentare e dalle direzioni che può prendere (come descrive Daf) è pur sempre uno stato d'animo caratterizzato da emozioni.
La depressione, quella vera, è una difesa dalla disperazione e, via via, le emozioni le toglie.
Spesso chiamiamo depressione la malinconia... anche se spesso nella depressione l'unica cosa che si riesce a sentire è la malinconia.

Dovremmo quindi evitare di cercare continuamente di non sentirla. Ed imparare a conoscerla. E valorizzarla. Questo permette di non rifugiarcisi e di non alimentarla quando fa comodo.
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Vecchio 21-05-2011, 23.51.27   #23
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La depressione, quella vera, è una difesa dalla disperazione e, via via, le emozioni le toglie.
Spesso chiamiamo depressione la malinconia... anche se spesso nella depressione l'unica cosa che si riesce a sentire è la malinconia.
Dovremmo quindi evitare di cercare continuamente di non sentirla. Ed imparare a conoscerla. E valorizzarla. Questo permette di non rifugiarcisi e di non alimentarla quando fa comodo.
E' verissimo la depressione, significa non provare nulla o avere talmente poca energia e volontà che tutto diventa insipido, pure il piacere.

Io a volte mi sento malinconico, ora non mi capita come prima, ma quando mi capitava, "mi piaceva" perchè non sono solo rimpianti di cose che avresti potuto o voluto fare, ma sono anche ricordi di cose belle che hai fatto e che non torneranno più, ma saranno sempre inglobate nel libro di storia della tua vita e fanno parte di te.
Molti artisti e poeti poi hanno sfruttato questo emozione per trasformarla (o sublimarla?) nelle loro creazioni.

Quando si hanno delle emozioni andrebbero trasformate costruttivamente, il problema subentra quando non le si hanno...
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