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Vecchio 10-10-2007, 17.17.14   #26
dafne
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Mi piace questa distinzione, sensibilità ed emozione. Sensibilità è legata ai sensi giusto? Quindi maggiori sono i segnali dei sensi che riesco a trattenere a interpretare più sono sensibile. Emotiva invece significa che mi faccio in un certo senso, guidare, travolgere dalle emozioni, una persona emotiva generalmente si vede perchè, ad esempio, scoppia a piangere facilmente oppure perchè s'incupisce in un secondo. Non avevo mai pensato invece all'effetto contrario, cioè al non esternare..si diventa insensibili... Quindi fatemi capire posso essere sensibile ma non emotiva, cioè posso "sentire" gli altri, le loro sensazioni/emozioni ma non farmi coinvolgere, ma non posso essere emotiva senza essere sensibile. Pare quasi che una sia causa dell'altra, o volendo restare in tema all'ultima discussione sui vizi potremmo vedere l'emotività come un vizio?
Sarà che essere emotiva troppo facilmente lo associo all'essere intuitiva cosa che invece dipende dalla sensibilità, giusto?
Intuitiva diversa da istintiva
meglio che mi piglio una pausa.....
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Vecchio 10-10-2007, 17.40.32   #27
turaz
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a mio parere l'emozione è una fase successiva alla "sensazione".
Mi spiego meglio.
tu in primis ricevi sensazioni e successivamente si crea in te un'emozione legata a quella sensazione.
quindi mi verrebbe da dire che l'emozione è già una fase attiva (consapevole o meno) mentre la sensazione è ricettiva.
più allunghi la "resistenza" all'emozione (quindi in sostanza meno si "scalda" l'energia che viene trasportata dal sangue) più diventi ricettiva e consapevole.

ciauzz

Ultima modifica di turaz : 10-10-2007 alle ore 17.46.04.
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Vecchio 10-10-2007, 18.09.14   #28
dafne
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a mio parere l'emozione è una fase successiva alla "sensazione".
Mi spiego meglio.
tu in primis ricevi sensazioni e successivamente si crea in te un'emozione legata a quella sensazione.
quindi mi verrebbe da dire che l'emozione è già una fase attiva (consapevole o meno) mentre la sensazione è ricettiva.
più allunghi la "resistenza" all'emozione (quindi in sostanza meno si "scalda" l'energia che viene trasportata dal sangue) più diventi ricettiva e consapevole.

ciauzz
ho capito cosa vuoi dire
(non ci credi eh? neanche io quasi... dai scusami scherzo )
ma quella "resistenza" che descrivi tu non è un sentimento?
ciao scappo
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Vecchio 10-10-2007, 18.16.41   #29
turaz
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no. è proprio resistenza.
l'emozione è una cosa il sentimento un'altra ancora.
il sentimento è come dice la parola sentire della mente
l'emozione è azione (attiva) di energia che viene trasportata dal sangue.
la sensazione è azione (di ricevere) legata ai sensi
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Vecchio 10-10-2007, 18.19.49   #30
turaz
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in sostanza
c'è un evento
sull'evento grazie ai sensi hai una sensazione (ricezione)
la sensazione se tocca la mente crea un sentimento
che passando l'input al corpo crea un'emozione.
occhio però che nel secondo passaggio ci può (e spesso c'è) un blocco.

questo a mio parere (e può darsi abbia detto scemenze)
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Vecchio 10-10-2007, 18.45.41   #31
cassandra
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Sensibilità ed emotività...come spiega bene Era sono due cose ben distinte.
Una volta mi capitò in Chiesa di provare un'emozione così forte da far tremare l'intera panca dove ero seduta con altre 3/4 persone,più cercavo di controllarla e più tremavo...mi sforzavo al massimo di far resistenza,non immaginando minimamente che avrei fatto meglio a lasciarmi andare a quello stato...
Purtroppo sono molto emotiva,ma adesso ho l'ancora di salvataggio...

P.S.Per Dafne...puoi arrivare ad avere il controllo dell'emotività lavorando su te stessa,può cambiare il tuo modo di essere sensibile,ma non diventerai insensibile perchè hai capito come funzionano alcuni meccanismi umani...puoi solo essere migliore se riesci a gestire determinate situazioni...
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Vecchio 10-10-2007, 19.04.21   #32
turaz
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non ho letto la spiegazione di Era... mannaggia
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Vecchio 10-10-2007, 22.52.42   #33
Ray
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, ma non posso essere emotiva senza essere sensibile.
A mio parere invece il mondo è pieno di gente emotiva per nulla sensibile. Se fosse sensibile ci penserebbe bene a restare emotiva...

Per sensibile qui intendo la capacità di "sentire" gli altri, di avere perlomeno una vaga idea di quel che provano. Altrimenti che senso avrebbe parlare di sensibilità? Certo è lagata ai sensi... ma allora tutti sono sensibili, nel senso di turi, percepisco il mio esterno. Per parlare di persone sensibili quindi, implicitamente parliamo di persone particolarmente sensibili, ovvero dotate di una capacità di sentire peculiare... quindi qualcosa che va al di la del normale percepire legato agli istinti di base.
Poi anche qui è una questione di gradi, di misura... partendo da un substrato di sensibilità più o meno comune a tutti, posso svilupparla e divenire capace di rendermi conto sempre meglio di quel che accade dentro l'altro.

Se sono emotivo questo è pressochè impossibile. Per emotivo intendo il senso comune che si da al termine... ovvero incapace di trattenere le emozioni. Sono tanto più emotivo quanto più è palese a tutti che sto provando una qualche emozione perchè mi scappa da tutte le parti. Che poi di solito sono emozioni piuttosto "basse"... nei momenti d'Amore, per quanto rari, solo chi è davvero sensibile (o un bambino) se ne accorge... dato che in quei momenti non c'è l'impulso a sparpagliare di qua e di la senza discernimento.

La capacità di provare emozioni, emozioni vere (uso del centro emotivo) la chiamo emozionalità e non emotività. Che poi sarebbe l'uso corretto del termine (nel senso che non mi sto inventando un mio lessico)... essendo appunto emozionalità legato al provare, avere... e emotività al lasciare andare, farsi dominare.

Le persone sensibili sono per forza di cose emozionali... dato che possono provare cosa succede all'altro. Le persone emotive trovano nell'emotività il limite alla loro emozionalità... emotività che è per lo più un reagire proprio di se stessi alle situazioni, non c'entra nulla quel che accade nell'altro... c'è la situazione, cio sono io io io, la mia reazione, la mia emozione, e io che la esprimo. L'altro non esiste. Come dicevo prima, se esistesse e io fossi quindi sensibile, mi renderei conto delgi effetti che la mia emotività avrebbe su di lui (di solito nefasti) e non potrei in nessun caso continuare a far finta di niente, a meno di diventare cattivo. Chi "decide" di essere e continuare ad essere emotivo diventa pian piano sempre più insensibile...

Vabbeh, ho usato le parole in modo forse inusuale e quindi posso aver confuso le idee a qualcuno, ma ho approfittato ( ) di questa opportunità per esprimere qualcosa che mi sta a cuore.

Ultima modifica di Ray : 10-10-2007 alle ore 22.55.42.
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Vecchio 10-10-2007, 23.33.47   #34
gibbi
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chissà perchè .... sento che sta cosa sta a cuore anche a me.
Si "decide" di essere emotivi Ray?
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Vecchio 10-10-2007, 23.49.56   #35
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Ho virgolettato, come hai riportato, ma si in un certo modo si decide, ma in quel modo minimo di cui si è capaci. Diciamo che, quando ci si scopre emotivi si può decidere di fare sforzi per sistemare un po' le cose. Oppure, come fanno molti, si può giustificarsi e rimettere la testa sotto la sabbia... in quel caso si "decide" di fregarsene... decide tra virgolette perchè è la famosa minor resistenza...
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Vecchio 11-10-2007, 09.03.50   #36
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A mio parere invece il mondo è pieno di gente emotiva per nulla sensibile. Se fosse sensibile ci penserebbe bene a restare emotiva...

Per sensibile qui intendo la capacità di "sentire" gli altri, di avere perlomeno una vaga idea di quel che provano. Altrimenti che senso avrebbe parlare di sensibilità? Certo è lagata ai sensi... ma allora tutti sono sensibili, nel senso di turi, percepisco il mio esterno. Per parlare di persone sensibili quindi, implicitamente parliamo di persone particolarmente sensibili, ovvero dotate di una capacità di sentire peculiare... quindi qualcosa che va al di la del normale percepire legato agli istinti di base.
Poi anche qui è una questione di gradi, di misura... partendo da un substrato di sensibilità più o meno comune a tutti, posso svilupparla e divenire capace di rendermi conto sempre meglio di quel che accade dentro l'altro.

Se sono emotivo questo è pressochè impossibile. Per emotivo intendo il senso comune che si da al termine... ovvero incapace di trattenere le emozioni. Sono tanto più emotivo quanto più è palese a tutti che sto provando una qualche emozione perchè mi scappa da tutte le parti. Che poi di solito sono emozioni piuttosto "basse"... nei momenti d'Amore, per quanto rari, solo chi è davvero sensibile (o un bambino) se ne accorge... dato che in quei momenti non c'è l'impulso a sparpagliare di qua e di la senza discernimento.

La capacità di provare emozioni, emozioni vere (uso del centro emotivo) la chiamo emozionalità e non emotività. Che poi sarebbe l'uso corretto del termine (nel senso che non mi sto inventando un mio lessico)... essendo appunto emozionalità legato al provare, avere... e emotività al lasciare andare, farsi dominare.

Le persone sensibili sono per forza di cose emozionali... dato che possono provare cosa succede all'altro. Le persone emotive trovano nell'emotività il limite alla loro emozionalità... emotività che è per lo più un reagire proprio di se stessi alle situazioni, non c'entra nulla quel che accade nell'altro... c'è la situazione, cio sono io io io, la mia reazione, la mia emozione, e io che la esprimo. L'altro non esiste. Come dicevo prima, se esistesse e io fossi quindi sensibile, mi renderei conto delgi effetti che la mia emotività avrebbe su di lui (di solito nefasti) e non potrei in nessun caso continuare a far finta di niente, a meno di diventare cattivo. Chi "decide" di essere e continuare ad essere emotivo diventa pian piano sempre più insensibile...

Vabbeh, ho usato le parole in modo forse inusuale e quindi posso aver confuso le idee a qualcuno, ma ho approfittato ( ) di questa opportunità per esprimere qualcosa che mi sta a cuore.
Grazie Ray, non avevo mai pensato a questa distinzione, alla differenza tra emotivo ed emozionale.

Possiamo dire che se mi vien voglia di abbracciare qualcuno e non mi fermo nemmeno un secondo a chiedermi se lui/lei vogliono essere abbracciati sono emotiva?
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Vecchio 11-10-2007, 09.29.45   #37
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Grazie Ray, non avevo mai pensato a questa distinzione, alla differenza tra emotivo ed emozionale.

Possiamo dire che se mi vien voglia di abbracciare qualcuno e non mi fermo nemmeno un secondo a chiedermi se lui/lei vogliono essere abbracciati sono emotiva?
Con il mondo di oggi rischi che se è un lui etero o una lei non etero ci provino pure

A parte gli scherzi il fulcro è nel capire quando è un moto dell'anima (passatemi il termine che messo così non dice nulla) o un appagare dei bisogni.
Ripetendo Ray emotività o emozionalità, o per dirla in maniera più evidente emozione pura senza costrutti mentali, neanche nascosti sotto palate di buonismi.
Detta con i sottotitoli, se abbracci qualcuno veramente in maniera pulita, per far uscire (emo-azione), portare in superficie un tuo moto dell'anima verso quella persona, anche se di fronte hai il più/la più cinico/a, freddo/a, insensibile etc... non potrà mai prendere male la cosa, se lo fa ci deve mettere veramente molto del proprio.... la reazione più facile e che si tiri indietro per paura di essere travolto/a, paura di non reggere il tuo impeto. (che questo che ho scritto non sia la scusa per qualcuno di credersi il re dell'amore incondizionato... finchè continuo a pensare che sto amando qualcuno non lo amo completamente, finchè non riesco a pensare che sto amando qualcuno non lo amo completamente)
Il discorso è diverso invece nella maggior parte dei casi, emotività, come detto in un post più sopra non fai uscire la luce ma tutta la fiamma.. questa brucia te e chi è il soggetto delle tue attenzioni. La situazione è tale che invece che occuparti di far luce (esternare, portare fuori) in maniera spontanea ci pensi e ripensi (ma non coscientemente... se no mezzo lavoro sarebbe fatto) e così non badi alla lampada che brucia tutto.

I vari "tu" sono retorici, non mi riferivo a te in particolare, qui almeno... magari poi do una lucidata agli specchi
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Vecchio 11-10-2007, 09.49.33   #38
dafne
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finchè continuo a pensare che sto amando qualcuno non lo amo completamente, finchè non riesco a pensare che sto amando qualcuno non lo amo completamente)
Scusami, non sono sicura di avere capito..."se continuo a pensare che stò amando non stò amando completamente", perchè non è solo pensare ma anche sentire?
"se non riesco a pensare che sto amando non amo completamente" questa faccio fatica a capirla...
Forse che amare è sia pensiero che sentimento?
Dovrei soffermarmi di più su quel completamente..

l'amore è come una corrente di energia, una fiamma dici tu, ma come fai a "pensarla"?
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Vecchio 11-10-2007, 10.07.25   #39
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l'amore è come una corrente di energia, una fiamma dici tu, ma come fai a "pensarla"?
Ci sono vari tipi di amore che l'uomo può provare, ed è errato associarli credendo che sia sempre lo stesso tipo di amore... C'è l'amore razionale, quello fisico e quello sentimentale. Non credo occorra dare troppe spiegazioni, anche se in estrema sintesi l'amore razionale è quello che ti spinge ad amare perchè razionalmente quella è la persona migliore per te, con la quale vai più d'accordo etc... l'amore fisico invece è quello sensuale, quello che ti spinge a voler andare a letto con quella persona... l'amore sentimentale infine è quello fra i tre che più si avvicina al vero amore, perchè ti spinge a volere il bene dell'altro, ad aiutarlo nei momenti di difficoltà etc..

L'Amore maiuscolo, quello che Uno definisce "vero moto dell'anima" dovrebbe essere l'integrazione dei tre, quando ami una persona con tutto il tuo essere, cioè con corpo, mente e cuore. In quel caso allora sei in equilibrio, la fiamma resta interna e fuori emani una luce che scalda... se manca uno dei tre perdi l'equilibrio e la fiamma rischia di uscire... con conseguente rischio d'incendi....
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Vecchio 11-10-2007, 10.19.14   #40
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Scusami, non sono sicura di avere capito..."se continuo a pensare che stò amando non stò amando completamente", perchè non è solo pensare ma anche sentire?
E' una specie di Koan, se te lo dico subito perdi tutto il gusto

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Vecchio 11-10-2007, 10.27.31   #41
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Ci sono vari tipi di amore che l'uomo può provare, ed è errato associarli credendo che sia sempre lo stesso tipo di amore... C'è l'amore razionale, quello fisico e quello sentimentale. Non credo occorra dare troppe spiegazioni, anche se in estrema sintesi l'amore razionale è quello che ti spinge ad amare perchè razionalmente quella è la persona migliore per te, con la quale vai più d'accordo etc... l'amore fisico invece è quello sensuale, quello che ti spinge a voler andare a letto con quella persona... l'amore sentimentale infine è quello fra i tre che più si avvicina al vero amore, perchè ti spinge a volere il bene dell'altro, ad aiutarlo nei momenti di difficoltà etc..

L'Amore maiuscolo, quello che Uno definisce "vero moto dell'anima" dovrebbe essere l'integrazione dei tre, quando ami una persona con tutto il tuo essere, cioè con corpo, mente e cuore. In quel caso allora sei in equilibrio, la fiamma resta interna e fuori emani una luce che scalda... se manca uno dei tre perdi l'equilibrio e la fiamma rischia di uscire... con conseguente rischio d'incendi....
Capisco, credo di avere qualche "problemino" con l'amore razionale, forse perchè mi hanno abituata a pensare all'amore in senso religioso, quel dare di cuore a tutti ovunque e comunque...
C'è un'altra cosa che mi chiedo, quando ho "dato" in modo incondizionato (è capitato, raramente ma è capitato) l'ho vissuto come un vero e proprio slancio, fantastico al momento mi sono sentita poi totalmente svuotata e infelice, questo perchè non sono rimasta in equilibrio e quindi, come dite voi, la fiamma è uscita fuori?
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Vecchio 11-10-2007, 10.39.07   #42
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Capisco, credo di avere qualche "problemino" con l'amore razionale, forse perchè mi hanno abituata a pensare all'amore in senso religioso, quel dare di cuore a tutti ovunque e comunque...
C'è un'altra cosa che mi chiedo, quando ho "dato" in modo incondizionato (è capitato, raramente ma è capitato) l'ho vissuto come un vero e proprio slancio, fantastico al momento mi sono sentita poi totalmente svuotata e infelice, questo perchè non sono rimasta in equilibrio e quindi, come dite voi, la fiamma è uscita fuori?
Le volte che è capitato a me invece mi sono sentito pieno e felice...
Sei propria sicura fosse incondizionato o, nel tuo profondo, un minimo di aspettativa c'era? Voglio dire, alle volte si fanno gesti del genere solo per sentirsi bravi agli occhi degli altri... è un aspettativa anche questa.

Però ho come il sospetto che non fosse incondizionato perchè non era spontaneo, ma artificioso. Come dire che in un certo senso ti sei "costretta" a farlo (vedi condizionamenti religiosi di cui parlavi sopra) ma non era realmente quello che volevi tu.
Se mi costringo a fare una cosa che non comprendo (magari ci riesco mentalmente, ma non con tutto il mio essere) non sarà veramente "mia" e di conseguenza probabilmente mi sentirò svuotato e infelice come è capitato a te...

Capita spesso che razionalmente la mente vuole una cosa che però il corpo ad esempio rifiuta e dunque vanno in conflitto...
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Vecchio 11-10-2007, 10.51.02   #43
dafne
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Le volte che è capitato a me invece mi sono sentito pieno e felice...
Sei propria sicura fosse incondizionato o, nel tuo profondo, un minimo di aspettativa c'era? Voglio dire, alle volte si fanno gesti del genere solo per sentirsi bravi agli occhi degli altri... è un aspettativa anche questa.

Però ho come il sospetto che non fosse incondizionato perchè non era spontaneo, ma artificioso. Come dire che in un certo senso ti sei "costretta" a farlo (vedi condizionamenti religiosi di cui parlavi sopra) ma non era realmente quello che volevi tu.
Se mi costringo a fare una cosa che non comprendo (magari ci riesco mentalmente, ma non con tutto il mio essere) non sarà veramente "mia" e di conseguenza probabilmente mi sentirò svuotato e infelice come è capitato a te...

Capita spesso che razionalmente la mente vuole una cosa che però il corpo ad esempio rifiuta e dunque vanno in conflitto...
Ci ho pensato, in realtà non era direzionata verso una persona in particolare, era come ho detto un vero e proprio slancio, che però forse non ero preparata a sopportare..mah non te lo so spiegare.
Se lo devo immaginare però potrei dirti che era come se fosse uno scatto per una corsa ai 100 mt senza aver fatto un minimo di allenamento, mentre oggi non ho più di queste "partenze brucianti" ...
Più che costringermi a farlo, più che capirlo mentalmente l'ho fatto e basta, ecco è stata proprio una pulsione, si può dire così? mmm..cuore e corpo ma mente no?...possibile? ci devo pensare...
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Vecchio 11-10-2007, 10.55.48   #44
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Amare è Amare punto.
tutto avviene semplicemente.
in equilibrio corpo, mente spirito.
non c'è spazio per altro (pensieri, parole,azioni)
ci sono momenti di consapevolezza infiniti che in un attimo portano fuori dal tempo "kronos" e ci fanno entrare in "aion"
è l'attimo che diventa infinito espandendosi nell'eternità
un salutone

Ultima modifica di turaz : 11-10-2007 alle ore 10.58.08.
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Vecchio 11-10-2007, 10.57.27   #45
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Amore è consapevolezza piena.
Amore semplicemente è.
quando lo si prova lo si riconosce e ci si rende conto che il resto non conta nulla.
Scusate se mi sono dilungato.
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Vecchio 11-10-2007, 10.59.53   #46
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Più che costringermi a farlo, più che capirlo mentalmente l'ho fatto e basta, ecco è stata proprio una pulsione
Ecco il senso della frase di Uno, credo che adesso magari riesci a vederla un po' meglio... (anche se per vederla davvero bene ce ne vuole di tempo... )
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finchè continuo a pensare che sto amando qualcuno non lo amo completamente, finchè non riesco a pensare che sto amando qualcuno non lo amo completamente
Ad ogni modo non è che quelle volte sei partita in quarta?

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Vecchio 11-10-2007, 11.19.55   #47
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Posso toglierti un pò di romanticismo?

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Amare è Amare punto.
tutto avviene semplicemente.
in equilibrio corpo, mente spirito.
non c'è spazio per altro (pensieri, parole,azioni)
non noti una contraddizione?
E non sto giocando sulle parole... la seconda frase per esempio impedisce anche un abbraccio, il che non è poi male posso amarti (sul serio) anche dandoti ceffoni e viceversa odiarti dandoti baci... ma non è bloccando a priori l'esternazione che si stabilisce il vero amore... nel senso che se amo una persona non devo per forza toccarla, ma non sarebbe normale neanche per forza non dovere toccarla... questo vale anche per pensieri e parole
Non sono sicuro che capirai cosa intendo e soprattutto che penserai di aver detto le stesse cose.... ma intanto l'ho buttata li...

Quote:

ci sono momenti di consapevolezza infiniti che in un attimo portano fuori dal tempo "kronos" e ci fanno entrare in "aion"
è l'attimo che diventa infinito espandendosi nell'eternità
un salutone
Questo è perdersi... se non tieni un piede nel Kronos mentra l'altro va nel'Aion ti perdi, ubriachi e ti fai travolgere dall'emotività anche se rimani rigido come un baccalà..

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Vecchio 11-10-2007, 11.19.56   #48
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Ecco il senso della frase di Uno, credo che adesso magari riesci a vederla un po' meglio... (anche se per vederla davvero bene ce ne vuole di tempo... )


Ad ogni modo non è che quelle volte sei partita in quarta?


In quarta eccome!! e non ti dico quanto male mi son fatta, ma come si dice "impara l'arte e mettila da parte" che non so se c'entra ma alla peggio la spingiamo..

oookkkk me ne vado a riflettere sul koan di Uno, si in effetti comincio a vederci un senso..
baci
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Vecchio 11-10-2007, 11.25.33   #49
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Questo è perdersi... se non tieni un piede nel Kronos mentra l'altro va nel'Aion ti perdi, ubriachi e ti fai travolgere dall'emotività anche se rimani rigido come un baccalà..

concordo pienamente))
come concordo che nella prima parte c'è una contraddizione.
ho descritto un momento vissuto.
il momento in cui di "lampo"appare l'Amore nell'aion.
che come dici giustamente va vissuto tenendo un piede nel kronos.
ma in quell'attimo all'inizio è come se tutto si fermasse.
c'è un momento in cui c'è solo Amore.
nell'attimo successivo pensieri parole e azioni ripartono con una nuova consapevolezza

posso darti un bacino ))?

Ultima modifica di turaz : 11-10-2007 alle ore 11.28.17.
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Vecchio 11-10-2007, 12.50.06   #50
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Da quanto avete scritto mi è sorta una domandina...
Si può essere emotivi in alcune situazioni,sensibili od emozionali in altre?
Da profana penso che le cose possano coesistere,anche se le confondiamo...avere le idee chiare in merito,imparare a riconoscerle una per una, è il primo passo per correggere la serie di errori che siamo portati a fare in base a questi stati?
Per il resto è tutto molto chiaro...grazie
cassandra non è connesso  
 


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