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Vecchio 06-07-2011, 12.16.07   #51
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Che intendi per fisica se non il corpo?
reazione fisica, anche violenta ma illogica. Come scatenare rabbia senza una motivazione razionale apparente.
Come un vulcano che metaforicamente si gonfia fino ad esplodere, il fisico non corporeo è far esplodere incanalando questa rabbia in azioni violente.
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Non ho bisogno di chi la pensa come me, ma di crescere aprendo la mente a diversi modi di vedere e di pensare.
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Vecchio 07-07-2011, 10.28.34   #52
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Attenzione (in generale, non sto dicendo a nessuno in particolare) a non associare repressione e anche psicosomatica solo a cose negative.
Si può reprimere anche una gioia (solo per esempio), e anche la psicosomatica può evidenziarne una.
Non diamo importanza alla cosa quando manifestiamo o reprimiamo gioia, benessere etc.. invece è importante anche questo, per diversi motivi. Il più banale è perchè questo ci aiuta a capire cosa ci rende felici, in salute etc... cosa non così scontata.
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Vecchio 07-07-2011, 12.36.38   #53
Faltea
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Attenzione (in generale, non sto dicendo a nessuno in particolare) a non associare repressione e anche psicosomatica solo a cose negative.
Si può reprimere anche una gioia (solo per esempio), e anche la psicosomatica può evidenziarne una.
Non diamo importanza alla cosa quando manifestiamo o reprimiamo gioia, benessere etc.. invece è importante anche questo, per diversi motivi. Il più banale è perchè questo ci aiuta a capire cosa ci rende felici, in salute etc... cosa non così scontata.
In che modo la psicosomatica può evidenziare una gioia?
Un esempio?
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Vecchio 07-07-2011, 17.09.24   #54
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Attenzione (in generale, non sto dicendo a nessuno in particolare) a non associare repressione e anche psicosomatica solo a cose negative.
Si può reprimere anche una gioia (solo per esempio), e anche la psicosomatica può evidenziarne una.
Non diamo importanza alla cosa quando manifestiamo o reprimiamo gioia, benessere etc.. invece è importante anche questo, per diversi motivi. Il più banale è perchè questo ci aiuta a capire cosa ci rende felici, in salute etc... cosa non così scontata.
Reprime una gioia? Oppure un talento qualcosa che ci piacerebbe fare, ma non facciamo?
Si è interessante partire da sto punti di vista, io per repressione non ho associato ne a gioie e a dolori soltanto ad aspetti del carattere e di noi che non accettiamo o non conosciamo.
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Vecchio 07-07-2011, 19.07.58   #55
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In che modo la psicosomatica può evidenziare una gioia?
Un esempio?
A me viene in mente quando ad esempio proviamo una bella emozione e i muscoli di tutto il corpo allentano la tensione e questo da un senso di piacere enorme in tutto l'essere. Una gioia repressa potrebbe lasciare qualcosa di frizzante nell'inconsio.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 08-07-2011, 01.49.58   #56
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........ Una gioia repressa potrebbe lasciare qualcosa di frizzante nell'inconsio.
Non capisco questa parte Sole, cosa significa che una gioia repressa potrebbe lasciare qualcosa di frizzante nell'inconscio?
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Vecchio 08-07-2011, 09.42.58   #57
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Non capisco questa parte Sole, cosa significa che una gioia repressa potrebbe lasciare qualcosa di frizzante nell'inconscio?
Boh!

Facevo un parallelismo tra ciò che lascia una rabbia, un dispiacere e cercavo cosa potrebbe fare la gioia e cosa potrebbe lasciare nell'inconscio se viene repressa. Quel senso di allegria che non si sa da dove viene... soprattutto noi donnine lunatiche.
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Vecchio 08-07-2011, 10.27.42   #58
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In che modo la psicosomatica può evidenziare una gioia?
Un esempio?
Esempio, puoi diventare rossa in viso, soprattutto per una fortissima gioia inaspettata che eccita diversi sistemi endocrini, puoi piangere etc..
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Vecchio 08-07-2011, 10.38.23   #59
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Reprime una gioia? Oppure un talento qualcosa che ci piacerebbe fare, ma non facciamo?
Si è interessante partire da sto punti di vista, io per repressione non ho associato ne a gioie e a dolori soltanto ad aspetti del carattere e di noi che non accettiamo o non conosciamo.
Non ti è mai capitato di parlare con qualcuno convinto di non meritare nulla o comunque di meritare poco? (qualche esempio c'è anche qui in forum, ma non chiedetemi chi, si dice il peccato e non i peccatori ).

Queste persone evitano come la peste le occasioni di serenità, di divertimento etc.. se poi gli capita di trovarcisi si focalizzano subito sul dopo, della serie: "se proprio mi tocca gioire e divertirmi speriamo che sia indolore e duri poco"
Eh già... soffrono proprio nella gioia e nel divertimento perchè sono in una stato mentale abituale sul depresso andante e quindi anche solo uno svago potrebbe fare l'effetto di una luce intensa sull'occhio di chi è stato al buio per 3 giorni.
Ho fatto un esempio forte, ma in mezzo alla scala ci sono esempi praticamente per tutti, nella massa tutti si lasciano sfuggire (o se vogliamo reprimono) un'occasione di gioia, di svago etc... magari proprio mentre si lamentano di non averne mai o mentre freneticamente ne cercano una. Sarebbe tanto più semplice lasciar uscire quelle che già sono mature, ma per questo molto spesso occorre una semplicità che abbiamo sommerso con tonnellate di complicazioni inutili.
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Vecchio 08-07-2011, 12.15.21   #60
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Esempio, puoi diventare rossa in viso, soprattutto per una fortissima gioia inaspettata che eccita diversi sistemi endocrini, puoi piangere etc..
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Non ti è mai capitato di parlare con qualcuno convinto di non meritare nulla o comunque di meritare poco? (qualche esempio c'è anche qui in forum, ma non chiedetemi chi, si dice il peccato e non i peccatori ).

Queste persone evitano come la peste le occasioni di serenità, di divertimento etc.. se poi gli capita di trovarcisi si focalizzano subito sul dopo, della serie: "se proprio mi tocca gioire e divertirmi speriamo che sia indolore e duri poco"
Eh già... soffrono proprio nella gioia e nel divertimento perchè sono in una stato mentale abituale sul depresso andante e quindi anche solo uno svago potrebbe fare l'effetto di una luce intensa sull'occhio di chi è stato al buio per 3 giorni.
Ho fatto un esempio forte, ma in mezzo alla scala ci sono esempi praticamente per tutti, nella massa tutti si lasciano sfuggire (o se vogliamo reprimono) un'occasione di gioia, di svago etc... magari proprio mentre si lamentano di non averne mai o mentre freneticamente ne cercano una. Sarebbe tanto più semplice lasciar uscire quelle che già sono mature, ma per questo molto spesso occorre una semplicità che abbiamo sommerso con tonnellate di complicazioni inutili.
Capo questa è tutta roba buona da utilizzare e da guardare nel mio passato insomma fa al caso mio ma ho indagato poco grazie ho mesi di lavoro da fare sempre che non mi abbiocco
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Vecchio 08-07-2011, 12.44.18   #61
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Non ti è mai capitato di parlare con qualcuno convinto di non meritare nulla o comunque di meritare poco? (qualche esempio c'è anche qui in forum, ma non chiedetemi chi, si dice il peccato e non i peccatori ).

Queste persone evitano come la peste le occasioni di serenità, di divertimento etc.. se poi gli capita di trovarcisi si focalizzano subito sul dopo, della serie: "se proprio mi tocca gioire e divertirmi speriamo che sia indolore e duri poco"
Eh già... soffrono proprio nella gioia e nel divertimento perchè sono in una stato mentale abituale sul depresso andante e quindi anche solo uno svago potrebbe fare l'effetto di una luce intensa sull'occhio di chi è stato al buio per 3 giorni.
Ho fatto un esempio forte, ma in mezzo alla scala ci sono esempi praticamente per tutti, nella massa tutti si lasciano sfuggire (o se vogliamo reprimono) un'occasione di gioia, di svago etc... magari proprio mentre si lamentano di non averne mai o mentre freneticamente ne cercano una. Sarebbe tanto più semplice lasciar uscire quelle che già sono mature, ma per questo molto spesso occorre una semplicità che abbiamo sommerso con tonnellate di complicazioni inutili.
In parte mi riconosco nella descrizione, la gioia la vivo sempre come qualcosa di strano, che deve passare presto per far tornare la non -gioia.

Presumo il tutto si svolga a livello inconscio, per via di blocchi vari, educaizoni, sensi di colpa ecc, perchè a livello cosciente non sento di non meritare nulla, anzi penso che un certo credito con l'universo dovrei averlo, poi se non è così o se l'incasso non avverrà mai...ciccia.

Qualche spazio "personale" di gioia o comuque di quiete cerco di ritagliarmelo, visto che sono uno di quelli che si lamentano che le occasioni non arrivano mai , anche una giornata in campagna, un bel libro, qualche sport, non riesco ancora ad apprezzare e stare sereno in tutto quantocol giusto distacco, , tipo lavoro, giornate noiose ecc, però già qualche momento così forse serve per non stare al buio completo con poi l'effetto di cui Parla Uno quando, e se, dovesse arrivare un pò di luce intensa.
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Vecchio 08-07-2011, 13.03.06   #62
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Esempio, puoi diventare rossa in viso, soprattutto per una fortissima gioia inaspettata che eccita diversi sistemi endocrini, puoi piangere etc..
forse dovrei approfondire il discorso psicosomatico...
E' un evento psicico che si materializza in un reazione fisica, ma ciò avviene perché non riesce ad uscire da un'altra parte, da un canale "corretto".
Allora l'esempio non regge o non regge la mia interpretazione di psicosomatico.
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Vecchio 08-07-2011, 13.08.12   #63
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Boh!

Facevo un parallelismo tra ciò che lascia una rabbia, un dispiacere e cercavo cosa potrebbe fare la gioia e cosa potrebbe lasciare nell'inconscio se viene repressa. Quel senso di allegria che non si sa da dove viene... soprattutto noi donnine lunatiche.
In effetti mi capita spesso di avere quel senso di "gioia del non so che" ed in effetti ora che mi ci fai pensare ci sono momenti in cui reprimo la gioia, la reprimo coscientemente perché "non è il caso", quel farlo perché sei in mezzo alla gente e non puoi esternare ciò che senti a modo tuo, chi ti sta vicino non te lo permette.

Io sarei quella che butta le braccia al collo in mezzo al locale/negozio/piazza dopo una buona notizia. Mio marito se solo ci provi si imbarazza tutto e ti dice "ma c'è gente!"
Allora reprimo...
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Vecchio 08-07-2011, 14.39.31   #64
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forse dovrei approfondire il discorso psicosomatico...
E' un evento psicico che si materializza in un reazione fisica, ma ciò avviene perché non riesce ad uscire da un'altra parte, da un canale "corretto".
Allora l'esempio non regge o non regge la mia interpretazione di psicosomatico.
A voler dipanare la matassa per bene ci vorrebbe un pò. Comunque.... più che qualcosa che esce da un canale non corretto di solito (se non sempre) ci troviamo di fronte a reazioni fisiche spropositate rispetto alla norma, quindi reazioni che definiamo disturbi.
Potremmo, in merito all'esempio che ti ho fatto, spaccare il capello in 4 e disquisire su cosa è fisicamente considerabile normale provando gioia. Magari per te arrossire potrebbe essere normale, mentre dal mio punto di vista è già una reazione superiore al normale sebbene non grave. Comunque per tagliare la testa al toro (povera bestia) possiamo lasciar perdere l'arrossire e considerare chi si fa venire un infarto dalla gioia. Questo sono sicuro che lo puoi considerare non normale e un disturbo.

Per inciso la malattia in generale sempre questo è: una reazione più o meno spropositata rispetto a qualcosa, che sia fisico, psichico etc...
Poi da questa prima reazione possono nascere complicanze che incidono altri settori e complicare notevolmente la visione di insieme, ma in linea di massima l'unico problema che crea lavorare su un canale con l'energia di altro è che sprechiamo e poi non ne abbiamo per quello che serviva.

Per capirci, se ho del legno che mi dovrebbe servire per costruire dei mobili e invece lo uso per costruire un garage al posto del cemento etc... quel legno non creerà problemi più di tanto al garage, magari al massimo potrà durare di meno se non è fatto bene, comunque ho sempre anche il cemento per andare avanti, rifare etc, però non avrò più nulla per fare i mobili, quindi l'arredamento si ammalerà, sarà malato, non il garage su cui ho usato il materiale (energia) sbagliato.

Comunque tornando al discorso psicosomatica, sebbene l'accezione più usata sia di associare o relazionare questa parola a disturbo è un termine che ha un perchè di esistere anche per conto suo.
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Vecchio 08-07-2011, 21.22.26   #65
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A voler dipanare la matassa per bene ci vorrebbe un pò. Comunque.... più che qualcosa che esce da un canale non corretto di solito (se non sempre) ci troviamo di fronte a reazioni fisiche spropositate rispetto alla norma, quindi reazioni che definiamo disturbi.
Potremmo, in merito all'esempio che ti ho fatto, spaccare il capello in 4 e disquisire su cosa è fisicamente considerabile normale provando gioia. Magari per te arrossire potrebbe essere normale, mentre dal mio punto di vista è già una reazione superiore al normale sebbene non grave. Comunque per tagliare la testa al toro (povera bestia) possiamo lasciar perdere l'arrossire e considerare chi si fa venire un infarto dalla gioia. Questo sono sicuro che lo puoi considerare non normale e un disturbo.

Per inciso la malattia in generale sempre questo è: una reazione più o meno spropositata rispetto a qualcosa, che sia fisico, psichico etc...
Poi da questa prima reazione possono nascere complicanze che incidono altri settori e complicare notevolmente la visione di insieme, ma in linea di massima l'unico problema che crea lavorare su un canale con l'energia di altro è che sprechiamo e poi non ne abbiamo per quello che serviva.

Per capirci, se ho del legno che mi dovrebbe servire per costruire dei mobili e invece lo uso per costruire un garage al posto del cemento etc... quel legno non creerà problemi più di tanto al garage, magari al massimo potrà durare di meno se non è fatto bene, comunque ho sempre anche il cemento per andare avanti, rifare etc, però non avrò più nulla per fare i mobili, quindi l'arredamento si ammalerà, sarà malato, non il garage su cui ho usato il materiale (energia) sbagliato.

Comunque tornando al discorso psicosomatica, sebbene l'accezione più usata sia di associare o relazionare questa parola a disturbo è un termine che ha un perchè di esistere anche per conto suo.
Stai dicendo che bisognerebbe fare ogni cosa con l'enegia giusta e non usare quella mentale per fare cose che dovremmo fare con quella fisica ....?
Io non saprei da che parte iniziare
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Vecchio 08-07-2011, 21.36.35   #66
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Eh già... soffrono proprio nella gioia e nel divertimento perchè sono in una stato mentale abituale sul depresso andante e quindi anche solo uno svago potrebbe fare l'effetto di una luce intensa sull'occhio di chi è stato al buio per 3 giorni.
Ho fatto un esempio forte, ma in mezzo alla scala ci sono esempi praticamente per tutti, nella massa tutti si lasciano sfuggire (o se vogliamo reprimono) un'occasione di gioia, di svago etc... magari proprio mentre si lamentano di non averne mai o mentre freneticamente ne cercano una. Sarebbe tanto più semplice lasciar uscire quelle che già sono mature, ma per questo molto spesso occorre una semplicità che abbiamo sommerso con tonnellate di complicazioni inutili.
La difficoltà per me inizia già nel fatto di riconoscerla la gioia
Poi quando ho un attimo di gioia mi viene come un senso di gelo...paura che poi io debba pagarla cara questa gioia e quindi raffeddandomi la perdo immediatamente.
Poi, non so se per le cose che ho scritto sopra ma mi capita di non gioire perchè do per scontato o perchè non vivo a pieno il momento...non mi guardo intorno non godo di quel che ho e c'è, non riempio il momento di quel che è già pieno questo lo notavo anche oggi e non è bello e neppure corretto

Per il discorso di non meritare io non me ne rendo conto ma a volte mi è stato detto ma non me ne rendo conto se è vero o no ne perchè ne per come

Mi interesserebbe capire cos' è una gioia che è già matura e come si fa a lasciarla uscire
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Vecchio 10-07-2011, 14.39.58   #67
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A voler dipanare la matassa per bene ci vorrebbe un pò. Comunque.... più che qualcosa che esce da un canale non corretto di solito (se non sempre) ci troviamo di fronte a reazioni fisiche spropositate rispetto alla norma, quindi reazioni che definiamo disturbi.
Potremmo, in merito all'esempio che ti ho fatto, spaccare il capello in 4 e disquisire su cosa è fisicamente considerabile normale provando gioia. Magari per te arrossire potrebbe essere normale, mentre dal mio punto di vista è già una reazione superiore al normale sebbene non grave. Comunque per tagliare la testa al toro (povera bestia) possiamo lasciar perdere l'arrossire e considerare chi si fa venire un infarto dalla gioia. Questo sono sicuro che lo puoi considerare non normale e un disturbo.

Per inciso la malattia in generale sempre questo è: una reazione più o meno spropositata rispetto a qualcosa, che sia fisico, psichico etc...
Poi da questa prima reazione possono nascere complicanze che incidono altri settori e complicare notevolmente la visione di insieme, ma in linea di massima l'unico problema che crea lavorare su un canale con l'energia di altro è che sprechiamo e poi non ne abbiamo per quello che serviva.

Per capirci, se ho del legno che mi dovrebbe servire per costruire dei mobili e invece lo uso per costruire un garage al posto del cemento etc... quel legno non creerà problemi più di tanto al garage, magari al massimo potrà durare di meno se non è fatto bene, comunque ho sempre anche il cemento per andare avanti, rifare etc, però non avrò più nulla per fare i mobili, quindi l'arredamento si ammalerà, sarà malato, non il garage su cui ho usato il materiale (energia) sbagliato.

Comunque tornando al discorso psicosomatica, sebbene l'accezione più usata sia di associare o relazionare questa parola a disturbo è un termine che ha un perchè di esistere anche per conto suo.
In effetti ho sempre associato la parola psicosomatico con la definizione: disturbo che procura malessere/malattia.
Ma in sé, può essere causato anche nell'esagerazione della gioia, il reprimere questa gioia o l'averla repressa può generare degli scatti euforici immotivati che fanno parte della psicosomatica...
Le persone depresse tendono ad avere dei periodi di gioia irrefrenabile, spendono, spandono, vanno in giro hanno un sacco di energia e sono euforici con dei periodi di disperazione totale che non riescono nemmeno ad uscire dal letto. Apatia psicosomatica.

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