Modo di relazione ovvero B-S-E-R

[Ray]

Originalmente inviato da Sole

Riordinando le idee farei questa distinzione:
bisogno reale è mosso da una volontà.
bisogno non reale è mosso da una mancanza.

Originalmente inviato da webetina

Leggendo in giro definizioni sembra che sia giusto parlare di volontà legata ad un bisogno sempre.

Beh nell'esempio Sole " se voglio una casa ho bisogno di soldi" forse il bisogno resta dietro il volere la casa e i soldi sarebbero il mezzo per realizzare il desiderio.

Secondo me ha ragione Tina. E' il bisogno che genera volontà, anche se può esserci una volontà non generata da un bisogno.

Nell'esempio della casa, pur essendo vero che ho bisogno di soldi per comprarmela, perchè la voglio? O perchè soddisfa un bisogno, tipo di un posto dove stare, sentirmi protetto eccetera, o magari perchè la voglio e basta senza averne veramente bisogno, tipo ne ho già una ma ne vorrei una più bella.
Ma quando vogliamo qualcosa non legata ad un bisogno per arrivare fino in fondo ci serve una forte volontà, che quasi nessuno ha di suo senza lavorarci su. Solitamente va a finire che lasciamo perdere se c'è da fare troppa fatica. Se siamo spinti da un bisogno invece esso alimenta la volontà, o quello che chiamiamo così... qualcosa che comunque sfugge alla nostra decisione.

D'altronde il bisogno originario spesso resta ignoto, parzialmente o del tutto. Se così non fosse non sarebbe possibile che qualcuno generi bisogni indotti (e conseguenti false volontà) in chicchessia.

[Sole]

Originalmente inviato da Ray

E' il bisogno che genera volontà, anche se può esserci una volontà non generata da un bisogno.

Si ok, ma nel caso in cui è il bisogno che genera la volontà allora bisogno e volontà coincidono: ho freddo ho bisogno/voglio coprirmi. Nel caso di una volontà mirata ad uno scopo, la volontà si avvale di una serie di sottobisogni per arrivare allo scopo. E' vero che se voglio diventare presidente degli Usa ho bisogno di una marea indefinita di cose da realizzare ed anche le voglio, ma la volontà che muove tutto è a monte e non si identifica direttamten con i sottobisogni, o almeno solo limitatamente.

D'altronde il bisogno originario spesso resta ignoto, parzialmente o del tutto. Se così non fosse non sarebbe possibile che qualcuno generi bisogni indotti (e conseguenti false volontà) in chicchessia.

E' quello che cercavo di esprimere con "bisogni maschera", sicuramente espresso malamente.

[Ray]

Originalmente inviato da Sole

Si ok, ma nel caso in cui è il bisogno che genera la volontà allora bisogno e volontà coincidono: ho freddo ho bisogno/voglio coprirmi.

Non coincidono. Ho bisogno di riscaldarmi. Cerco nella mia esprienza o nel mio istinto o chissadove come posso fare e trovo, ad esempio, che voglio coprirmi.
A volte sembra coincidano, mi rendo conto, ma se guardi bene trovi sempre uno spostamento, seppur minimo. Se ciò che voglio non è ottenibile o non funziona il bisogno permane e io cerco un altro modo (altra volontà, la sposto) e continuo così finchè ho forza vitale.

Originalmente inviato da Sole

Nel caso di una volontà mirata ad uno scopo, la volontà si avvale di una serie di sottobisogni per arrivare allo scopo. E' vero che se voglio diventare presidente degli Usa ho bisogno di una marea indefinita di cose da realizzare ed anche le voglio, ma la volontà che muove tutto è a monte e non si identifica direttamten con i sottobisogni, o almeno solo limitatamente. .

Si questa dei sottobisogni è vera, ma non sono bisogni che hanno la stessa forza di quelli che generano la volontà. Si potrebbero chiamare "cose che mi servono per ottenere quello che voglio". Come ad esempio: voglio laurearmi e quindi ho bisogno, tra le altre cose, di passare questo esame".
E infatti sono difficili da mantenere... si deve stare sempre lì a ricordarsi quello che si vuole ottenere.

[Kael]

Originalmente inviato da webetina

mi chiedo a questo punto se la volontà di fare qualcosa si possa considerare bisogno, perchè se non è così avrei sbagliato esempio, non si parlerebbe più di bisogno , ne ci sarebbe più sensazione.

Più che altro io penso che non sia sempre facile applicare questo sistema BSER, spesso infatti non è così lineare come il bisogno di nutrimento di un bambino (alla cui espressione arriva prontamente la risposta della madre) ma spesso un bisogno alla base genera poi un insieme di sottobisogni, come ad esempio se ho bisogno di costruirmi un tavolo ho bisogno del legno, delle viti, di andare a comprare la vernice, etc..
Anche nel tuo esempio quel "dove è richiesta", in riferimento al bisogno di cultura, sottintende un bisogno più a monte, un parametro da soddisfare che può aver a che fare col trovare un lavoro, col sentirsi accettati, etc..
Dì per se la cultura non rappresenta un bisogno primario, può essere un desiderio ma allora come ti sei accorta anche tu non rientra nei bisogni, oppure fa parte di quei sottobisogni nei quali però è difficile far rientrare il sistema BSER, o per lo meno non è così immediato.

[webetina]

Originalmente inviato da Kael

Più che altro io penso che non sia sempre facile applicare questo sistema BSER

In effetti non mi importa tanto che sia questo il sistema o un altro, ma devo dire che ha suscitato in me la sensazione che mi possa giovare uno schema del genere, ripeto anche diverso. Due anni fa entrai quì proprio perchè non riuscivo a controllate attacchi di adrenalina non riuscendo a collegarli al bisogno che mortificavo. Ci sto ancora lavorando. Mi sono accorta che lavorare sugli schemi mi aiuta moltissimo.

[Astral]

Forse perchè facciamo esempi semplici, ma vedendo tanta gente repressa e frustrata, mi domando quanti bisogni rimangono inappagati.
Tipo un precario che deve farsi una famiglia, e che non ha accesso al mutuo:

1) Bisogno di farsi una famiglia
2) bisogno di una casa per farsela
3) Bisogno di una situazione salda
4) Bisogno dei precedenti bisogni affinchè il rapporto rimanga saldo con la sua partner

[Uno]

Originalmente inviato da Kael

Più che altro io penso che non sia sempre facile applicare questo sistema BSER, spesso infatti non è così lineare come il bisogno di nutrimento di un bambino (alla cui espressione arriva prontamente la risposta della madre) ma spesso un bisogno alla base genera poi un insieme di sottobisogni, come ad esempio se ho bisogno di costruirmi un tavolo ho bisogno del legno, delle viti, di andare a comprare la vernice, etc..
Anche nel tuo esempio quel "dove è richiesta", in riferimento al bisogno di cultura, sottintende un bisogno più a monte, un parametro da soddisfare che può aver a che fare col trovare un lavoro, col sentirsi accettati, etc..
Dì per se la cultura non rappresenta un bisogno primario, può essere un desiderio ma allora come ti sei accorta anche tu non rientra nei bisogni, oppure fa parte di quei sottobisogni nei quali però è difficile far rientrare il sistema BSER, o per lo meno non è così immediato.

Il concetto non è però se si conclude sempre il ciclo, spesso non si conclude per diversi motivi, ma di fatto il ciclo (anche con eventuali varianti) c'è.

Le stranezze della lingua... bisogno, pare quasi un sogno doppio e/o ripetuto

[webetina]

Originalmente inviato da Uno

Il concetto non è però se si conclude sempre il ciclo, spesso non si conclude per diversi motivi, ma di fatto il ciclo (anche con eventuali varianti) c'è.

Vuoi dire che non si conclude nel senso che partendo da un bisogno non si arriva al suo soddisfacimento, ma c'è lo stesso il ciclo perchè comunque se c'è un bisogno ci sarà sicuramentebte una sensazione a cui seguirà una espressione o movimento al fine di avere la risposta che soddisfi il bisogno anche se non sarà quella giusta?

[Kael]

Originalmente inviato da Uno

Il concetto non è però se si conclude sempre il ciclo, spesso non si conclude per diversi motivi, ma di fatto il ciclo (anche con eventuali varianti) c'è.

Si era quello che intendevo, probabilmente non mi sono espresso bene. Il ciclo resta, ma quando non è lineare è difficile avere una buona visione d'insieme e di tutte le trame che descrive.
Ad esempio ho notato una cosa, che forse può aiutare qualcuno a fare un po' di chiarezza nello schema: la sensazione è sempre contraria rispetto al bisogno, ad esempio se il bisogno è di nutrimento (riempire lo stomaco) la sensazione è di fame (stomaco vuoto).
Così se la sensazione è di inadeguatezza, il bisogno non è di cultura in senso stretto ma più in generale di essere adeguati (ci sono persone che possono benissimo aver poca cultura e stare bene così).
Questo ovviamente non vale per quei bisogni che si inseriscono impropriamente nella catena...