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Vecchio 08-02-2007, 12.43.26   #26
griselda
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Non riesco a capire bene questa cosa Gri... io credo l'aspettativa nei confronti di un'altra persona, se questa mi delude, io soffro, mi arrabbio o altro, ma non riesco a vedere cosa c'entrino i sensi di colpa..
Ci provo eh? so intorcolata mica male oggi
Intendo che ci sono dei meccanismi strani ed inconsapevoli che pare vogliano farci scoprire per essere scoperti. Marò mi sa che sto complicando, spetta che ci riprovo.
Prendiamo una coppia...lui sente il desiderio di tradire, ma non accettando questo desiderio, non comprendendo da dove proviene e perchè....fa in modo inconsciamente di creare una aspettativa in se che proietta sulla partner, come lui si costringe così pretenderà dall'altra e se questa aspetttativa verrà delusa, e lui troverà mille modi per vederla delusa, avrà il lasciapassare per agire....
Non so se si capisce ma voglio dire che a volte le aspettative sono delle scuse che creiamo affinchè vengano disattese...la rabbia e la sofferenza in quel caso saranno la molla e la scusa per agire e fare ciò che non mi permetto di fare. In questo caso se mi osservo mi scopro.
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Vecchio 08-02-2007, 12.54.08   #27
Grey Owl
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Io creo l’aspettativa così se la deludi ho il lasciappassare ai miei sensi di colpa per poter fare ciò che in realtà voglio ma non accetto di fare.
Ma poi siccome non accetto comunque, la risultante di quello che farò, sarà negativa affinché io possa prenderne atto?
Intendi dire che "induci" una falsa aspettativa nell'altro... ovvero gli fai credere determinate cose di te che non sono tue?
Del tipo che... immagini che l'altro abbia "piacere" che tu sia in un certo modo e assecondi questo modo di essere anche se non fa' parte di te?

Poi se deludi l'altro disattendendo le "sue" aspettative nei tuoi confronti ti senti "autorizzata" ad avere sensi di colpa?
Del tipo che... ad un certo punto non reggi piu' la parte che ti sei imposta di "recitare" per compiacere all'altro ed arrivi ad un punto di rottura col personaggio inventato... in questo modo deludi le aspettative dell'altro ed hai l'autorizzarione ad avere dei sensi di colpa?

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Ma poi siccome non accetto comunque, la risultante di quello che farò, sarà negativa affinché io possa prenderne atto?
Questo passaggio non l'ho capito.. ma ci provo lo stesso a capire...
"Ma poi siccome non accetto comunque"... indica chiusura ad osservarsi... hai gia' emesso un verdetto su di te...
Tutto quello che fai ha come risultato un qualcosa che giudichi negativo a prescindere?... come fai a dirlo prima che accada?.... comunque vada sara' una "risultante negativa"?... e chi lo dice?... tu?... con che giudizio?... certo e' che hai un'aspettativa negativa del tuo fare...heheheh
Di cosa vuoi prendere atto?... del fatto che hai gia' deciso che la risultante (incognita) di quello che farai... sara' negativa?

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Vecchio 08-02-2007, 13.11.50   #28
griselda
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Intendi dire che "induci" una falsa aspettativa nell'altro... ovvero gli fai credere determinate cose di te che non sono tue?
Del tipo che... immagini che l'altro abbia "piacere" che tu sia in un certo modo e assecondi questo modo di essere anche se non fa' parte di te?

Poi se deludi l'altro disattendendo le "sue" aspettative nei tuoi confronti ti senti "autorizzata" ad avere sensi di colpa?
Del tipo che... ad un certo punto non reggi piu' la parte che ti sei imposta di "recitare" per compiacere all'altro ed arrivi ad un punto di rottura col personaggio inventato... in questo modo deludi le aspettative dell'altro ed hai l'autorizzarione ad avere dei sensi di colpa?


Questo passaggio non l'ho capito.. ma ci provo lo stesso a capire...
"Ma poi siccome non accetto comunque"... indica chiusura ad osservarsi... hai gia' emesso un verdetto su di te...
Tutto quello che fai ha come risultato un qualcosa che giudichi negativo a prescindere?... come fai a dirlo prima che accada?.... comunque vada sara' una "risultante negativa"?... e chi lo dice?... tu?... con che giudizio?... certo e' che hai un'aspettativa negativa del tuo fare...heheheh
Di cosa vuoi prendere atto?... del fatto che hai gia' deciso che la risultante (incognita) di quello che farai... sara' negativa?

Quello che volevo dire è magari cercando stavolta di semplificare che spesso ci sono dei meccanismi interni che non riconosciamo, che non vediamo e che ci portano ad agire al contrario di ciò che appare ad una visione superficiale. Se non ti osservi ma punti lo sguardo sugli altri non trovarai mai i tuoi perchè.
Le nostre aspettative sono solo un mezzo che creiamo e che possono se osservate in profondità darci delle risposte chiare, ma su di noi mai sugli altri.
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Vecchio 08-02-2007, 21.18.32   #29
Era
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scusa Gri....ma le aspettative....se le nutro...sono le mie..
sono in pratica ciò che vorrei avvenisse.....giusto o sbagliato che sia....

mi aggiungo a chi non ha capito questo concetto espresso da te....

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Vecchio 08-02-2007, 21.47.51   #30
griselda
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scusa Gri....ma le aspettative....se le nutro...sono le mie..
sono in pratica ciò che vorrei avvenisse.....giusto o sbagliato che sia....

mi aggiungo a chi non ha capito questo concetto espresso da te....

Mi sa che dovrai aspettare perchè in fila mi ci sono messa anche io
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Vecchio 09-02-2007, 01.04.09   #31
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Prendiamo una coppia...lui sente il desiderio di tradire, ma non accettando questo desiderio, non comprendendo da dove proviene e perchè....fa in modo inconsciamente di creare una aspettativa in se che proietta sulla partner, come lui si costringe così pretenderà dall'altra e se questa aspetttativa verrà delusa, e lui troverà mille modi per vederla delusa, avrà il lasciapassare per agire....
Non so se si capisce ma voglio dire che a volte le aspettative sono delle scuse che creiamo affinchè vengano disattese...la rabbia e la sofferenza in quel caso saranno la molla e la scusa per agire e fare ciò che non mi permetto di fare. In questo caso se mi osservo mi scopro.
Provo a vedere se ho capito cosa intendi.
Tizio vuole tradire, o meglio ne sente il desiderio.
Non sapendo come fare, perchè gli sembra, consciamente, un'azione riprovevole, per andare con Caio, crea un'aspettativa, trasferendola sulla partner, Sempronio, che se non rispetterà questo parametro inconscio di Tizio, quest'ultimo farà in modo di assumere quell'aspettativa come scusante per tradire la sua prtner Sempronio, perchè adesso può visto che ne ha quasi il diritto, giustamente se l'è creato.
Nella sua mente insomma, Tizio, aveva dato una chance, a Sempronio, di essere come Tizio stesso, nella sua pretesa/aspettativa l'aveva pensata?
Per questo verso quindi Tizio "crea" l'aspettativa, che ha nei confronti della sua partner, soltanto per avere la possibilità di seguire il suo desiderio il quale, in un secondo momento, potrà essere giustificato al tribunale della sua coscienza.
In altri termini l'aspettativa come "mezzo" di giustificazione.
Nel senso" Io ho fatto di tutto per te Sempronio. Visto che ora non sei più come ti avevo dato la possibilità di essere, ti tradisco...ma la colpa non è mia".
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”

Ultima modifica di jezebelius : 09-02-2007 alle ore 01.06.32.
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Vecchio 09-02-2007, 02.33.27   #32
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Vecchio 08-04-2008, 13.10.22   #33
Kael
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A proposito di aspettative... bene, ieri leggendo un articoletto sul giornale che parlava della prima infanzia, mi sono reso conto di come queste associazioni meccaniche fra causa ed effetto iniziano già intorno ai 2-3 mesi di vita. Avete presente il classico giochetto del "bubussettete" che si fanno ai neonati? La mamma o il papà si coprono il viso con le mani, e al pronunciare la "formula magica" spostano le mani e fanno comparire dal nulla il loro viso. Il bimbo gioisce alla vista dei volti che riconosce appartenere alle persone che lo amano e si prendono cura di lui, e ciò lo fa scoppiare in fragorose risate.
Già dopo un paio di volte però che gli si fa questo giochetto, il bimbo assimila il meccanismo e ora quando la mamma o il papà si mettono le mani davanti al viso, in lui si crea l'aspettativa ed inizia ad emettere piccoli urletti per vedere il loro volto. E questo a 2-3 mesi di vita...

Si può dire quindi che le aspettative derivano sempre da associazioni mentali, per cui anche eventi diversi che però all'apparenza sono simili possono produrre in noi aspettative del tutto ingiustificate, o viceversa non producono aspettative dove invece potrebbero starci.
E' sempre la parte istintiva del cervello che crea le associazioni, da cui poi la parte emotiva produce le aspettative... Tenere a bada la parte associativa/istintiva del cervello, facendola lavorare solo laddove sia giustificata, è un impresa enorme e mi sono accorto a tal proposito di quanto sia utile l'esercizio sulle Nuvole...
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Vecchio 08-04-2008, 13.50.50   #34
griselda
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Credo che si Kael, in effetti, non so in che età viene registrata questa cosa, ma già solo il pianto del bambino e la coccola o il latte da parte della mamma nel neonato, crea secondo me un bel circolo vizioso, tanto più la mamma è ansiosa più si appresterà ad accudire il bambino anche quando non ne avrà necessità effettive creando aspettative che potrebbero essere così evitate e risolte da se stesso. Ricordo che alla prima vaccinazione a cui sottoposi mio figlio l'infermiera tentò di fermarmi dal calmare mio figlio che davanti ad un estarneo che lo "manovrava" piangeva come un forsennato, insomma mi spiegò ( con poco successo ) che il bambino ci sonda e che appena scopre che piangendo ottiene ecco che lui piange e piange creandosi un'aspettativa di risolvimento del problema da parte di altri.
Non so è chiaro ma il problema ho visto che poi con l'età non cambia se non si interviene a modificare e si porta con se per sempre.

P.S. battutaccia in aggiunta: sarà per questo che sul muro io ci vedo i cartoni animati? Mi aspetto la tv?
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Ultima modifica di griselda : 08-04-2008 alle ore 13.54.19.
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Vecchio 23-11-2011, 19.45.48   #35
RedWitch
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Non ho trovato una discussione specifica sull'argomento, anche se parliamo spesso e volentieri delle aspettative, e credo che tutti le abbiano sperimentate sulla propria pelle.

Da cosa nasce l'aspettativa che si riversa sull'altro?

Una cosa che mi è saltata all'occhio è l'abitudine, se sono abituata a ricevere qualcosa in un certo modo, la volta che questo qualcosa viene a mancare, mi spiazza e ci rimango anche un po' male.

L'aspettativa quindi, puo' essere alimentata dall'altro, anche se sono io che me la creo..

Poi credo c'entri il "bisogno di..." se ad esempio ho (o sento) bisogno di essere coccolata , se questo non avviene l'aspettativa non viene soddisfatta..

Poi? voi cosa avete osservato sulle vostre aspettative?

E quando ci si accorge che sono nate come si puo' invertite la rotta e smettere di aspettarsi qualcosa dagli altri?
Posto che la soluzione sarebbe fare le cose senza aspettarsi nulla alcune di queste aspettative si vedono solo nel momento in cui già esistono.. e quindi come fare? voi come fate?

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Vecchio 23-11-2011, 19.54.55   #36
Ray
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Da cosa nasce l'aspettativa che si riversa sull'altro?
Dall'anticipazione?
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Vecchio 23-11-2011, 20.07.45   #37
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Non ho trovato una discussione specifica sull'argomento,
C'è Red te la metto qui perchè Uno aveva detto delle cose interessanti:
http://ermopoli.it/portale/showthrea...ht=aspettative
Hai fatto bene a tirar fuori di nuovo l'argomento perchè viviamo di aspettative...io ad esempio non riesco a smettere di aspettarmi cose che non arrivano mai...so' de coccio
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Vecchio 24-11-2011, 02.36.39   #38
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Dall'anticipazione?
L'anticipazione ha a che fare con il fatto che non si vive quasi mai nel presente ma in questo caso spostati nel futuro? Grazie è un ottimo spunto

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C'è Red te la metto qui perchè Uno aveva detto delle cose interessanti:
http://ermopoli.it/portale/showthrea...ht=aspettative
Hai fatto bene a tirar fuori di nuovo l'argomento perchè viviamo di aspettative...io ad esempio non riesco a smettere di aspettarmi cose che non arrivano mai...so' de coccio
Grazie Grii, se Uno ha tempo e voglia possiamo anche unire le discussioni , scusate non la ricordavo proprio.
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Vecchio 24-11-2011, 03.14.32   #39
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Quindi si può dire che, alla fin fine, i "delusi" provocano loro stessi, più o meno consciamente, la delusione delle loro aspettative. Questo fatto però, che a loro quasi sempre pare negativo perchè foriero di sofferenza, è l'esatto opposto e cioò il momento in cui possono essere maggiormente coscienti delle loro difficoltà e muovere per migliorarsi.
Ecco terrei in evidenza questo ogni volta che ho aspettative deluse sono io che cerco fuori, come dice bene Kael, quel che invece dovrei trovare dentro per cui la cosa migliore è rinforzarsi smettendo di aspettarci cose da fuori, perchè fino a che ce le daranno gli altri saremmo dipendenti da loro
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Vecchio 24-11-2011, 03.33.50   #40
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Paradosso..... aspettare un risultato provocato... o aspettare un risultato "casuale"?
Nel senso che utilizzando la stessa parola possiamo dare due valenze al discorso... e raffigurarla come retta o cerchio.... se aspettiamo un risultato che dipende solo da altri è una retta anzi un punto su una retta, se aspettiamo ciò che contribuiamo (non dobbiamo mai dimenticare di non essere soli e dover giocare sugli equilibri) a creare è un cerchio... aspettiamo ma allo stesso tempo ci muoviamo, agiamo per cui siamo l'inzio dell'aspettativa ma anche la sua fine...
So di non essermi espresso in maniera chiara (magari è uno spunto per qualcuno per espandere) ma adesso non arrivo ad altro.
Vediamo se ho capito:
L'aspettativa punto in una retta è casuale
Mentre il cerchio è un'aspettativa che se vogliamo che funzioni dobbiamo essere nel mondo quello che vogliamo, quindi parte da una parte e arriva dall'altra.
Del tipo se io continuo a riempire le aspettative altrui starò male per le mie disattese, se invece farò quel che è giusto fare arriverà solo quel che deve e che parte perchè deve arrivare perchè è il momento di ricevere ma che nel complesso è impossibile da stabilre da noi.
Per ora arrivo a questo
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Vecchio 24-11-2011, 11.33.18   #41
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Vediamo se ho capito:
L'aspettativa punto in una retta è casuale
Mentre il cerchio è un'aspettativa che se vogliamo che funzioni dobbiamo essere nel mondo quello che vogliamo, quindi parte da una parte e arriva dall'altra.
Del tipo se io continuo a riempire le aspettative altrui starò male per le mie disattese, se invece farò quel che è giusto fare arriverà solo quel che deve e che parte perchè deve arrivare perchè è il momento di ricevere ma che nel complesso è impossibile da stabilre da noi.
Per ora arrivo a questo
Se io mi aspetto che una palla mi arrivi in mano da sola sto aspettando una casualità. Se però la lancio contro il muro posso aspettarmi che rimbalzi verso di me, se poi la lancio con una certa attenzione cercando di prevedere bene il punto d'impatto e la forza allora posso aspettarmi che mi arrivi proprio in mano. Sono l'inizio e la fine della mia aspettativa... il cerchio.
Devo però ricordarmi che, se pure la lancio con attenzione e questa non mi arriva proprio in mano allora vuol dire che non ho calcolato bene qualcosa, chessò il muro ha delle asperità o la palla non è del tutto tonda, insomma dalla "delusione" imparo roba nuova.

E' chiaro che se al posto di muro e palla ci sono persone, quindi mosse anche da istanze interne e non unicamente dai miei stimoli, le cose sono molto più compesse, ed ecco che devo giocare sugli equilibri di cui diceva Uno sopra.
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Vecchio 24-11-2011, 12.45.42   #42
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Se io mi aspetto che una palla mi arrivi in mano da sola sto aspettando una casualità. Se però la lancio contro il muro posso aspettarmi che rimbalzi verso di me, se poi la lancio con una certa attenzione cercando di prevedere bene il punto d'impatto e la forza allora posso aspettarmi che mi arrivi proprio in mano. Sono l'inizio e la fine della mia aspettativa... il cerchio.
Devo però ricordarmi che, se pure la lancio con attenzione e questa non mi arriva proprio in mano allora vuol dire che non ho calcolato bene qualcosa, chessò il muro ha delle asperità o la palla non è del tutto tonda, insomma dalla "delusione" imparo roba nuova.

E' chiaro che se al posto di muro e palla ci sono persone, quindi mosse anche da istanze interne e non unicamente dai miei stimoli, le cose sono molto più compesse, ed ecco che devo giocare sugli equilibri di cui diceva Uno sopra.
Tipo l'aspettativa sulla dieta, se sgarro mi ritornerà un'aspettativa che verrà delusa.
Se metto a posto il tiro, e faccio la dieta come si deve poi magari aggiungo anche un po' di moto, mi osservo mentre mangio, lavoro sull'ansia, ecco che ho aggiustato il tiro e l'aspettativa che ho riguarda ciò che io ho impegnato su di essa. Questo è un cerchio. Ah ecco perchè l'aspettativa parte insieme alla dieta ok
Ma il fare senza aspettarsi niente allora vale solo per e verso gli altri.
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Vecchio 24-11-2011, 14.22.59   #43
Faltea
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Che cos'è l'aspettativa?
Aspettarsi un qualcosa da qualcuno.
Ma perché dovrei aspettarmelo? Perché penso di meritarmelo perché ho fatto questo e quello? Perché lo chiedo ed allora mi deve essere dato?
Ci vedo molto ioioioioio....
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Non ho bisogno di chi la pensa come me, ma di crescere aprendo la mente a diversi modi di vedere e di pensare.
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Vecchio 24-11-2011, 14.53.33   #44
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Il problema dell'aspettativa non la speranza di ottenere qualcosa, quella va pure bene, soprattutto se mi muovo perchè accada. Il problema è che incassiamo prima di ottenere, cosa che era già emersa tempo fa in un'altra discussione che, se non erro, parlava di debiti e crediti da un punto di vista energetico o simili.

Cosa vuol dire che incassiamo prima? Che nella nostra testa ci figuriamo che le cose vadano come vogliamo (e fin qui ha un senso) e incassiamo il godimento di questa anticipazione primma che si verifichi.
In questo modo se le cose poi si verificano pareggiamo (e tiriamo un sospiro di sollievo, cala l'ansia ) e non godiamo davvero se invece vanno diversamente ci troviamo con un conto in rosso... abbiamo speso prima e poi non è arrivato quel che doveva pareggiare. E li iniziano i dolori... nel senso che paghiamo con dolore, in forma di delusione o altro.

Bon, se non è chiaro faccio un esempio.
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Vecchio 24-11-2011, 15.33.39   #45
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Il problema dell'aspettativa non la speranza di ottenere qualcosa, quella va pure bene, soprattutto se mi muovo perchè accada. Il problema è che incassiamo prima di ottenere, cosa che era già emersa tempo fa in un'altra discussione che, se non erro, parlava di debiti e crediti da un punto di vista energetico o simili.

Cosa vuol dire che incassiamo prima? Che nella nostra testa ci figuriamo che le cose vadano come vogliamo (e fin qui ha un senso) e incassiamo il godimento di questa anticipazione primma che si verifichi.
In questo modo se le cose poi si verificano pareggiamo (e tiriamo un sospiro di sollievo, cala l'ansia ) e non godiamo davvero se invece vanno diversamente ci troviamo con un conto in rosso... abbiamo speso prima e poi non è arrivato quel che doveva pareggiare. E li iniziano i dolori... nel senso che paghiamo con dolore, in forma di delusione o altro.

Bon, se non è chiaro faccio un esempio.
Ma pensa l'avevo li davanti e non la vedevo l'ansia ed invece hai ragione eccome!
L'aspettativa me la calma e se poi non viene evasa, perchè l'ho solo immaginata, l'ansia ritorna e anche maggiorata.
Quindi dietro all'aspettativa ci sono ansie che colmiamo o crediamo di colmare con l'aspettativa immaginata del tipo: "se mi arriva l'attenzione io valgo". Se mi saluta allora ci tiene a me, se fa quello è perchè....è tutto uno spostare sull'altro cercare un ritorno, aspettarsi fuori quel che manca dentro.
In pratica dentro c'è sempre un vuoto da colmare che lanciamo sugli altri invece che o accontentarci o fregarsene?
O cosa?
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