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Vecchio 06-07-2011, 12.27.24   #26
Faltea
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Puo' essere che come dici tu la passione che si mette nel fare la dieta ad esempio sia subordinata a quella dell'esempio dello sport, ma allora le cose si complicano, perchè dimagrire in quel caso sarebbe solo la conseguenza della passione verso lo sport... e non mi torna l'esempio del voler diventare magro..
Anch'io come Sole credo che se la scelta è di vera volontà la passione ci deve essere, proprio per il fatto che è quest'ultima ad alimentarla..
Non sono d'accordo, la dieta con la passione centra poco.
La necessità ti da la volontà per decidere di metterti in dieta, proprio la mancanza di passione genera il non seguirla a puntino..

Quando si fa qualcosa per passione, è la stessa che ti spinge a proseguire, la dieta può diventare una passione, magari ti piace così tanto (esempio un po' così) pesare le cose (o contare la pasta come facevo io), contare le calorie, tenere l'alimentazione sotto stretto controllo che diventa una passione.
Sei ligia con una passione, non vedi l'ora di andare a farla, bascket, sport o ciò che sia.
La passione è un po' come una droga, ti fa star bene così tanto che può diventare una fissazione o peggio, un'ossessione (tenere tutto sotto controllo, ma si va ot).
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Non ho bisogno di chi la pensa come me, ma di crescere aprendo la mente a diversi modi di vedere e di pensare.
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Vecchio 07-07-2011, 00.56.50   #27
RedWitch
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Non sono d'accordo, la dieta con la passione centra poco.
La necessità ti da la volontà per decidere di metterti in dieta, proprio la mancanza di passione genera il non seguirla a puntino..

...
Fin qui si è detto, che la passione non deve essere per forza piacere, che quest'ultimo è una forma della passione, ma puo' anche diventare sofferenza, lacrime, gioia etc.

Se voglio davvero il cambiamento, se aspiro a diventare magra, perchè voglio essere magra anche se soffro vado avanti. La dieta sarà il mezzo per il raggiungimento dello scopo. Se non la seguo a puntino non voglio davvero essere magra (poi secondo me entrano in gioco anche altre variabili, tipo le divisioni interne etc)
La passione in questo caso non è per la dieta ma dovrebbe essere il motore che mi fa andare avanti verso lo scopo, verso la realizzazione di qualcosa a cui prima aspiro e poi concretizzo, seppur con fatica e sofferenza, ma anche gioia e soddisfazione se vedo che mi muovo verso il raggiungimento di quel che voglio...

Capisco poi il discorso che faceva anche Ray sulla passione per lo sport, la pallacanestro o altro..

Se ti viene un esempio migliore della dieta lo leggo volentieri, sto cercando di ragionare sull'argomento e che non mi è chiaro per cui ben venga ogni approfondimento.
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Vecchio 07-07-2011, 01.19.04   #28
griselda
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Ancora piu' precisamente la passione e' la proiezione del soggetto immediatamente su un'attivita' , un fare e poi mediatamente sull'oggetto che proviene da quell'attivita' , da quel fare .

Infatti la passione cessa quando questa proiezione viene ritirata e quell'attivita' non e' piu' specchio di chi ha agito ma e' solo una normale attivita' strumentale ad uno scopo esterno a noi
Nella passione scopo principale del fare siamo noi , e' realizzare noi stessi .
Trovo che possa essere spiegata così come hai fatto tu. Prendere la passione tra un uomo ed una donna e poi trasporla su tutto non dovrebbe poi essere sbagliato.
Quando provi passione per un altro essere proietti su di lui/lei te stesso o parti di te, poi a seconda del momento e dei tempi cade la proiezione e ti ritrovi senza passione o con la passione che si è esaurita a quel punto devi aver unità in te per continuare a fare quello che facevi prima.
Lo stesso si potrebbe dire con tutto quello per cui proviamo passione dall'hobbie, allo sport, alla musica etc quella cosa che in quel momento ti assorbe tutto intero non rimane fuori niente e questo non è frutto di sforzo ma è naturale forse proprio affinchè tu possa prendere coscienza di cosa voglia dire essere preso in toto da qualcosa essere unito verso qualcosa visto come siamos empre pieni di conflitti e divisi in noi stessi.
Poi però ci sono le ottave e quella che sembrava la passione della nostra vita scade perchè noi scivoliamo dentro in quei buchi settimini.
In questo caso per ritrovare la passione ci vuole un supersforzo o un aiuto esterno che ci spinga fuori dal "mare della tranquililità" e dove il vento della passione continua a soffiare per spingerci in avanti.
Qualcosa non mi convince perfettamente ma bon

La passione ci spinge in avanti da sola senza che ci sia sforzo da parte nostra è quel vento che ci muove è come una volontà automatica anche se ci costa fatica e sforzo, difficoltà e delusioni è quella che quando cadi ti fa rialzare è pienezza che altrimenti non si avrebbe e da essa nasce la voglia di vivere e da quanto ho letto anche la salute
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Vecchio 07-07-2011, 12.28.17   #29
Faltea
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La passione in questo caso non è per la dieta ma dovrebbe essere il motore che mi fa andare avanti verso lo scopo, verso la realizzazione di qualcosa a cui prima aspiro e poi concretizzo, seppur con fatica e sofferenza, ma anche gioia e soddisfazione se vedo che mi muovo verso il raggiungimento di quel che voglio...

Capisco poi il discorso che faceva anche Ray sulla passione per lo sport, la pallacanestro o altro..

Se ti viene un esempio migliore della dieta lo leggo volentieri, sto cercando di ragionare sull'argomento e che non mi è chiaro per cui ben venga ogni approfondimento.
Mi sa che il motore è la volontà scaturita dalla voglia/necessità/ambizione di diventare magra nel caso della dieta.

Forse per avere un quadro più chiaro bisogna affiancare la passione al desiderio.
Desiderio che arde va a braccetto con la passione che genera felicità, dolore, sofferenza, gioia...

Inoltre viene usata anche come affermazione, "che passione" per marcare il fatto che per fare quella cosa ci vuole molta determinazione (e qui in effetti ci si accosta anche alla dieta).
Oppure anche come "ha una passione per qual tipo lì", per affermare un profondo attaccamento che non è necessariamente (almento nell'affermazione) amore.
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Vecchio 11-07-2011, 10.09.09   #30
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In questo caso per ritrovare la passione ci vuole un supersforzo o un aiuto esterno che ci spinga fuori dal "mare della tranquililità" e dove il vento della passione continua a soffiare per spingerci in avanti.
Qualcosa non mi convince perfettamente ma bon
Uno molto bravo ha detto che il recupero della passione avviene attraverso la memoria , memoria del vissuto .
Tanto che parlando di Amore ma estensibile a tutto , considera la memoria addirittura come sinonimo di Amore .

Se ci pensi bene come fai a tener vivo un raporto in certi momenti ?
Con la memoria di quello che hai provato e che vuoi rivivere .
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Vecchio 11-07-2011, 12.08.46   #31
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Uno molto bravo ha detto che il recupero della passione avviene attraverso la memoria , memoria del vissuto .
Tanto che parlando di Amore ma estensibile a tutto , considera la memoria addirittura come sinonimo di Amore .
Uno inteso io? Non ricordo di aver scritto queste cose.

In realtà dovevo/volevo ancora rispondere al tuo penultimo post.

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Fermo restando che c'e' da dire ancora su cos'e' la volonta',

mi viene facile dire cos'e' la passione .

La passione e' spendere tutto quello che si E' nel fare qualcosa , e' l'essere immersi totalmente nel fare qualcosa tanto da annullarsi in quello che si fa' .

E' questa la passione perche' tutto noi stessi dipende da come riesce o non riesce quel che si fa ,
perche' NOI in quel momento SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO con passione.
E' un discorso analogo a quello dell'estasi quando soggetto ed oggetto coincidono e si prova un sentimento di annullamento nel tutto .
Questo sentire in questo modo quello che si fa e' sofferenza , pathos .
La volonta' e' al massimo grado stimolata nel fare con questo sentimento .

Cosi' come la simpatia e' il sentire insieme ( sin ) la stessa cosa tra due persone : si avverte una momentanea fusione tra individui .
Non prenderla a male se correggo una cosa e puntualizzo sulle altre, non sto dicendo che sia sbagliato quello che hai scritto, non completamente, ma che si può chiarire meglio.


Spendere tutto si, ma non quello che si È, bensì quello che si HA.
L'Essere non si può spendere, quello che l'Essere ha acquisito (non beni materiali, anche se talvolta ci si mettono pure quelli) invece si può spendere.

Sull'annullamento possiamo vedere meglio la cosa. Innanzitutto è bene specificare che utilizziamo la parola annullamento ed non annientamento. Questo ci fa capire che operiamo una compensazione che praticamente porta a zero (non al vuoto) qualcosa che abbiamo, cioè la persona/personalità. Lo facciamo in quel momento e per quello scopo. Siamo talmente in comunione con quello che stiamo facendo che non ci serve la personalità per comunicare ed interagire, per relazionarci con la cosa o con l'altro. In questo senso siamo una cosa sola, ma non nel senso che si perde il nostro essere come si legge in certe interpretazioni di filosofie orientali. Siamo una cosa sola perchè non c'è più nulla (in senso assoluto) in mezzo che ci separa con l'oggetto in questione. Ma rimane il nostro nucleo più profondo che non si fonde con altro, si unisce ed aderisce perfettamente pur rimanendo cosa a se.
Quindi banalizzando possiamo dire che diamo ciò che abbiamo, per lo più la nostra persona ed in cambio otteniamo la passione. La passione infatti si definisce in due modi, in senso generale (es la passione per il calcio) e nel senso di qualcuno (es la passione di Cristo). Questo ce la rende estremamente materiale, almeno visivamente, e ci permette di sapere come adoperarla, acquisirne etc...
Con l'imitazione (di cui parlavamo in altro thread, imitazione è diverso da copia etc..) possiamo accedere anche alla passione di altri, invece con il praticare qualcosa possiamo accedere alla passione di quel praticare. Non mi viene passione per il calcio se non lo seguo mai, sebbene ci può essere una predisposizione innata in me per la cosa.


Mi fermo perchè se scrivo troppo si incasina ancor di più.
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Vecchio 11-07-2011, 16.25.52   #32
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Uno inteso io? Non ricordo di aver scritto queste cose.
Se eri tu avrei scritto bravissimo .
Questo era un altro , bravino anche lui se lo fecero Santo e lo chiamarono Agostino .
Ora leggo .
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Vecchio 11-07-2011, 16.28.55   #33
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Uno inteso io? Non ricordo di aver scritto queste cose.

In realtà dovevo/volevo ancora rispondere al tuo penultimo post.

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Fermo restando che c'e' da dire ancora su cos'e' la volonta',

mi viene facile dire cos'e' la passione .

La passione e' spendere tutto quello che si E' nel fare qualcosa , e' l'essere immersi totalmente nel fare qualcosa tanto da annullarsi in quello che si fa' .

E' questa la passione perche' tutto noi stessi dipende da come riesce o non riesce quel che si fa ,
perche' NOI in quel momento SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO con passione.
E' un discorso analogo a quello dell'estasi quando soggetto ed oggetto coincidono e si prova un sentimento di annullamento nel tutto .
Questo sentire in questo modo quello che si fa e' sofferenza , pathos .
La volonta' e' al massimo grado stimolata nel fare con questo sentimento .

Cosi' come la simpatia e' il sentire insieme ( sin ) la stessa cosa tra due persone : si avverte una momentanea fusione tra individui .
Non prenderla a male se correggo una cosa e puntualizzo sulle altre, non sto dicendo che sia sbagliato quello che hai scritto, non completamente, ma che si può chiarire meglio.

Non devi neppure dirlo sono qua per questo e per chiarire ,lo sai .
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Vecchio 11-07-2011, 17.02.55   #34
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Se eri tu avrei scritto bravissimo .
Questo era un altro
Ah ecco mi pareva
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Vecchio 12-07-2011, 08.17.34   #35
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Una domanda forse OT, ma la Volontà si può associare a un chakra? al sesto per esempio. Il mio insegnante di yoga ha detto che nella tradizione il sesto è il comando o il potere non ridordo bene, dovrò chiedere meglio.
Magari Sole che sei più esperta... io pensavo, alla luce dei miei ultimi ragionamente, che per esprimere la Volontà vera occorre una certa consapevolezza che si distacca dalle emozioni che ci permette di agire invece di re-agire e che lo sviluppo di questo chakra servisse anche a questo.
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Vecchio 12-07-2011, 17.38.03   #36
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Una domanda forse OT, ma la Volontà si può associare a un chakra? al sesto per esempio. Il mio insegnante di yoga ha detto che nella tradizione il sesto è il comando o il potere non ridordo bene, dovrò chiedere meglio.
Magari Sole che sei più esperta... io pensavo, alla luce dei miei ultimi ragionamente, che per esprimere la Volontà vera occorre una certa consapevolezza che si distacca dalle emozioni che ci permette di agire invece di re-agire e che lo sviluppo di questo chakra servisse anche a questo.
Mi accodo, interessante vorrei sentire a riguardo/approfondire..
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Vecchio 12-07-2011, 19.47.48   #37
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Una domanda forse OT, ma la Volontà si può associare a un chakra? al sesto per esempio
Io penso che la Volontà così intesa sia associabile a tutto l'essere che partecipa alla Volontà stessa.. che è poi la somma del tuo ragiona-mente (bellissimo lapsus/errore ).
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Vecchio 12-07-2011, 19.56.07   #38
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io pensavo, alla luce dei miei ultimi ragionamente, che per esprimere la Volontà vera occorre una certa consapevolezza che si distacca dalle emozioni che ci permette di agire invece di re-agire e che lo sviluppo di questo chakra servisse anche a questo.
Io penso che questo lavorone che sottointendi per arrivare alla Volontà, con il quale son d'accordo, già di per se faccia molto bene all'armonico funzionamento dei chakra. E che almeno per me, non ci sia miglior modo per "sviluppare" il collega-mente.
Ma non ho capito se stai chiedendo se sia il caso di fare esercizi con il sesto (nel qual caso ti risponderei che per me non è opportuno lavorare solo su un chakra) o se è solo un collegamento che cercavi.
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Vecchio 13-07-2011, 09.19.25   #39
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Rispondo per me...
Mi chiedevo se la volontà era governata da questo chakra se era una caratteristica e se risiedeva lì o poteva essere più concentrato lì, di conseguenza un maggior lavoro su quel chakra aiuterebbe la chiarificazione su ciò che si vuole. Potrebbe essere un veicolante, il lavorare su quel chakra quando si ha un dubbio legato alla volontà, dovrebbe dipanarlo.

Personalmente lavoro sui chakra separatamente a seconda delle necessità, perché dici che non va bene?
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Vecchio 13-07-2011, 09.43.34   #40
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Ieri sera ho chiesto al mio insegnante. Il sesto chakra è il comando, ovvero la guida, la Volontà espressa con consapevolezza in quanto si è già superato quelli inferiori legati al corpo, alla materia. Si ha la capacità di vedere senza l'ausilio dei sensi corporei, in quanto tutto è racchiuso lì.
Più meno questo il senso, lui spiega diversamente ma il senso era questo.
Mi accodo alla domanda di Faltea, perchè non va bene?

Sole, non intendo solo quello, ma solo un collegamento, o una collocazione. Poi sono d'accordo con te, innanzitto lavorare su tutti i chakra armonicamente, anche perchè il sesto è la visione d'insieme quindi non può escludere gli altri.
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Ultima modifica di diamantea : 13-07-2011 alle ore 09.46.58.
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Vecchio 13-07-2011, 10.03.29   #41
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Magari ci spostiamo nella discussione dei chakram che a me interessa sempre portare avanti per chiarirmi cose e approfondirle, ma non trovo mai interessati. Vi arruolo .

Per come la vedo io, lavorare solo sull'occhio destro (è un esempio) chiudendo l'occhio sinistro con una benda, non porta ad una vista ottimale. Ma poi non penso nemmeno che sia possibile farlo, tra loro i nostri buchineri sono collegati come si può lavorare su uno senza che influisca su gli altri.. e questo è uno dei motivi che più mi fan dubitare di un lavoro solo un chakra se non si ha una consocenza di essi diretta e profonda. E chi l'ha? A me pare che certi libri raccontino fantasie soprattutto quando descrivono petali e colori.
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Vecchio 13-07-2011, 14.34.36   #42
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....che è poi la somma del tuo ragiona-mente (bellissimo lapsus/errore ).
Sole mi sto accorgendo solo ora che il lapsus era mio, all'inizio non capivo che volevi dire, non lo vedevo proprio, solo adesso rileggendomi l'ho visto.
La vista mi gioca brutti scherzi a volte, rileggo anche cento volte senza vedere poi d'un tratto si apre la visione esatta.

Mi piace la tua proposta di arruolamento, mi ritengo iscritta.
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Vecchio 13-07-2011, 23.50.56   #43
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Vorrei soffermarmi un attimo su questa differenza tra volontà e Volontà.
Una cosa il PIEV mi ha dato, ovvero cogliere questa differenza tra l'azione e la re-azione.
Se ne è parlato tante volte ma è come il mio lapsus, l'ho visto solo ora pur avendolo letto tante volte.

Credo che molte delle mie azioni derivano dalle emozioni, o dall'inconscio per cui le azioni sotto questo influsso non sono vere azioni, ma re-azioni, la sensazione è sempre quella di non aver centrato il bersaglio, di aver mancato la cosa importante, di non aver fatto la scelta giusta. Il non sapere quel che si vuole potrebbe derivare da una dipendenza dalle emozioni che spingono le re-azioni, ci danno l'illusione che siamo noi a decidere invece è qualcos'altro che esula dal nostro vero volere, dalla nostra vera volontà in quanto non ne siamo a contatto perchè manteniamo o tratteniamo o reprimiamo l'energia al basso senza farla risalire verso l'alto, per questo chiedevo il collegamento con il chakra.
Io sento la necessità della spinta emozionale, altrimenti mi assale la noia o la depressione, si crea un'abitudine all'emotività che se non arriva non ci si sente vivi.
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Vecchio 14-07-2011, 00.26.10   #44
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Ho dimenticato di dire la cosa più importante. Sto cercando di fare ordine in mezzo a tutto l'emotivo che sale di continuo, che si libera e mi ingombra la scrivania. Mi è successo con l'Autostoppista, ed ora è più mascherato in quanto distribuito nei vari post ma posso vedere con chiarezza che l'ufficio è disordinato, tante carpette sono state aperte e non riposte nella giusta collocazione perchè non conosco la loro giusta destinazione, tante le ricaccio da dove sono venute e poi gli incubi mi assalgono, tutto ributtato alla rinfusa, di nuovo da lavorare, da sistemare. Sono confusa perchè non distinguo bene ciò che è emotivo da ciò che non lo è, probabilmente è tutto e solo emotivo e questo mi crea confusione. Vedo la luce illusoria dell'emotivo, tutto mi sembra vero e tutto mi sembra falso. Come la fiammiferaia che vedeva le immagini dalla luce effimera del fiammifero, le sembravano vere ma non lo erano.
La volontà di ordinare ce l'ho ma non riesco a farlo in mezzo a questo marasma che tira energia da tutte le parti. Infatti sono in caduta e questo mi deprime.
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Ho dimenticato di dire la cosa più importante. Sto cercando di fare ordine in mezzo a tutto l'emotivo che sale di continuo, che si libera e mi ingombra la scrivania. Mi è successo con l'Autostoppista, ed ora è più mascherato in quanto distribuito nei vari post ma posso vedere con chiarezza che l'ufficio è disordinato, tante carpette sono state aperte e non riposte nella giusta collocazione perchè non conosco la loro giusta destinazione, tante le ricaccio da dove sono venute e poi gli incubi mi assalgono, tutto ributtato alla rinfusa, di nuovo da lavorare, da sistemare. Sono confusa perchè non distinguo bene ciò che è emotivo da ciò che non lo è, probabilmente è tutto e solo emotivo e questo mi crea confusione. Vedo la luce illusoria dell'emotivo, tutto mi sembra vero e tutto mi sembra falso. Come la fiammiferaia che vedeva le immagini dalla luce effimera del fiammifero, le sembravano vere ma non lo erano.
La volontà di ordinare ce l'ho ma non riesco a farlo in mezzo a questo marasma che tira energia da tutte le parti. Infatti sono in caduta e questo mi deprime.
Vero quello che dici qui , si sente che la tua e' una furia distruttiva da baccante invasa dal furore .
Devi pero' solo ( per modo di dire solo) integrare la forza che viene dall'emozione e dall'inconscio con una piu' attenta analisi degli obbiettivi , che devi ben bene selezionare e dei mezzi per conseguirli .
Meglio : anche a me capita di seguire l'intuizione e di agire immediatamente e senza pensare per quella convinzione di aver ben Compreso la situazione e quello che si deve fare ma mentre agisco cerco di verificare se l'intuizione ha a monte uno scopo che merita , che vale e soprattutto se il mezzo scelto e' quello giusto .
Se la prima analisi sullo scopo spesso conferma l'intuizione , la seconda sul mezzo non sempre e anzi spesso e' superficiale , trascurata quasi apposta perche' non gli do' troppa importanza prevalendo l'entusiasmo che porta con se' l'individuazione di uno scopo che merita e che esalta .
Spesso lo scopo e' giusto ma il mezzo e' sbagliato ad esempio non e' il luogo , il tempo il modo adatto per dire qualcosa .
Ma piu' importante e' prima verificare se l'intuizione dello scopo e' corretta .
Non dimentichiamo che l'intuizione se e' rapidissima ed efficace e' pero' estranea alla coscienza , come il 3d dell'autostoppista ha insegnato e questo comporta che ti ritrovi quasi sempre ad agire prima di aver ben esaminato la congruita' , la corrispondenza tra scopo e mezzo .
E' in questo passaggio che bisogna stare attenti e se necessario fare un passo indietro .
Passo indietro che esige un bello sforzo quando ormai si e' lanciati in avanti a fare e si e' anzi ormai obbligati , costretti a fare dal nostro Essere che vuole affermare con quello scopo quello che E' .

A volte ,ancora , lo scopo e' giusto ed e' anche elevato , merita e sembra meritare in assoluto a prescindere dal contesto ( come quando si deve salvare o difendere qualcuno che sta per essere sopraffatto ) , il mezzo e' inadatto ma si deve andare avanti lo stesso a fare perche' arrestarsi e' peggio , significa far prevalere un altro scopo che riteniamo qualitativamente inferiore e piuttosto che fare niente e' meglio continuare pur sbagliando qualcosa nel mezzo .
In questo caso l'effetto dell'errore sul mezzo e' compensato ampiamente dal beneficio che ne viene al proprio Essere dall'aver affermato con la realizzazione , pur parziale , di quello scopo , qualcosa di proprio , di autentico , di irripetibile per se' , ripeto pur nel modo sbagliato .

Questo aspetto , questa soluzione intermedia se vuoi imperfetta e' comunque assai importante perche' e' cosi' che si costruisce quello che dobbiamo diventare , la nostra vera individualita' pur nell'imperfezione del mezzo ed allora si accetta , si deve accettare , l'effetto negativo che viene dal mezzo errato : ad esempio l'aver sbagliato tempo , luogo e modo nel dire qualcosa .
In questo caso ci saranno da affrontare altre difficolta' quali le reazioni dell'interlocutore al mezzo sbagliato che hai usato .
Si leveranno strali su come hai sbaglaito e su come sei passata dalla parte del torto per aver sbagliato sul come e sul quando pur avendo ragione sul perche' .
E dovrai resistere allora allo sconforto e al dubbio di ver sbagliato tutto .
Sara' un momento non facile perche' spesso quel tuo errore sara' usato pretestuosamente per annullare quello di buono e di intimamente tuo hai intuito .
In ogni caso meglio sarebbe stato prestare la dovuta attenzione anche al mezzo che hai usato perche' poi ti tocca far altro e notevole sforzo per conservare dentro di te l'intuizione corretta dello scopo .

Spero che sia chiaro senno' dimmi che analizziamo meglio .

Ultima modifica di nikelise : 14-07-2011 alle ore 02.55.32.
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Vecchio 14-07-2011, 09.34.02   #46
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Io per il momento non rientro nel vivo del discorso, ma vorrei dirti una cosa Tea.
Non te la prendere eh... ma prova a pensare e dimmi secondo te uno che legge e che non ha seguito i tuoi 1700 e passa post che ne sa e capisce di:
fiammiferaia
autostoppista
Piev (questo magari si trova anche altrove)
e altro... questi li ho presi solo dagli ultimi due post, ma lo fai praticamente sempre.

poi il discorso è che ci sono zone, tipo questa in cui si discute delle cose in termini più "accademici" e generali, altre zone in cui invece ci sta l'ioioio per un percorso individuale con il sostegno degli altri.
Va bene fare l'esempio personale anche qui se aiuta nel discorso, ma bisogna rispiegarlo anche se ne abbiamo già parlato per 6 pagine in un altro post, perchè altrimenti il discorso lo capisci solo tu e chi ha seguito i tuoi vari ragionamenti in giro per il forum.
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Vecchio 14-07-2011, 13.33.25   #47
diamantea
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Vecchio 17-07-2011, 18.39.01   #48
Faltea
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Magari ci spostiamo nella discussione dei chakram che a me interessa sempre portare avanti per chiarirmi cose e approfondirle, ma non trovo mai interessati. Vi arruolo .

Per come la vedo io, lavorare solo sull'occhio destro (è un esempio) chiudendo l'occhio sinistro con una benda, non porta ad una vista ottimale. Ma poi non penso nemmeno che sia possibile farlo, tra loro i nostri buchineri sono collegati come si può lavorare su uno senza che influisca su gli altri.. e questo è uno dei motivi che più mi fan dubitare di un lavoro solo un chakra se non si ha una consocenza di essi diretta e profonda. E chi l'ha? A me pare che certi libri raccontino fantasie soprattutto quando descrivono petali e colori.
Se l'occhio destro (tanto per rimanere in tema ) vede peggio di quello sinistro, lavorarlo singolarmente può migliorarlo. Se lavoro con entrambi il sinistro coprirà le mancanze del destro, vedrò bene ma lavorando con entrambi chi si sforzerà di più sarà sempre il sinistro perché è quello che funziona meglio...
Lavorare singolarmente serve proprio a portare l'occhio pigro a livello dell'altro occhio. Idem con i chakra.
Non servono poi delle conoscenze accademiche per lavorare singolarmente sui chakra come non serve una super conoscenza per lavorare con un'occhio solo. Se lo sai fare con due, lo sai fare con uno...
Ovvio che più si sa più risultato si ottiene, dipende un po' da cosa si vuol ottenere.
__________________
Non ho bisogno di chi la pensa come me, ma di crescere aprendo la mente a diversi modi di vedere e di pensare.
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Vecchio 17-07-2011, 23.19.46   #49
Sole
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Falty, scusa se ti sembrerà una rispostaccia, ma come ho provato a dire con scarso successo, esiste il thread adatto qui non siamo proprio più in argomento e a me proprio non piace distogliere eccessivamente e senza necessità l'attenzione di tutti dall'argomento trattato. Siccome la questione diventerebbe tanto lunga da trattare.. non credo si possa continuare la questione qui.
Se cerchi e ti interessa trovi il thread
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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