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Vecchio 23-08-2006, 17.40.02   #51
MaxFuryu
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c'è una domanda che mi viene spesso in mente, l'esperienza di Cat mi sembra un buon esempio:
se le paure sono spesso delle strutture esistenti nella nostra mente ma non nella realtà (esempio che la farfalla notturna possa essere un pericolo), in questo caso il convincersi che la paura non debba esistere (essere sicuri che la farfalla è innocua) non equivale a inserire un'altra struttura nella mente che è più potente e quindi rende irrisoria l'altra?
se si, in questo caso si può parlare di superamento reale della paura?
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Vecchio 23-08-2006, 19.19.01   #52
Haamiah
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Cosa significa avere paura o non avere paura di qualcosa?
Quando ci si interroga per es. se si ha paura della morte, molti risponderanno di no, altri diranno di averne una paura folle perchè non sanno cosa c'è nel 'dopo': chi è stato veramente sincero?
Come si fa a riconoscere il reale superamento di una paura?
Riuscendo a guardare in faccia alla paura, toccando la paura con mano, penso questo sia...ovvero essere 'dentro' la paura, essere un tutt'uno con essa e .......non morire di paura...

Faccio un esempio un pò scemo, però per vedere se ci può stare.....
poniamo che io abbia paura dei serpenti, ad un tratto passeggio per la campagna e una mia amica mi dice di aver visto un serpente e anche bello grosso, e pure lei ha paura.....io invece non l'ho visto e mi da fastidio non essere riuscita a vederlo, allora faccio di tutto per cercarlo, le chiedo in che punto lo ha visto esattamente, e ci ritorno pure altre volte, cercando e ricercando sperando di vederlo......cosa significa?
Desiderio di esorcizzare quella paura e al contempo vedere la propria reazione....o forse il fatto stesso di cercare indica già un superamento a priori e la ricerca di una confutazione?

Credo che in un certo senso è la stessa domanda che si pone Max
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Vecchio 23-08-2006, 19.55.37   #53
Kael
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Prendiamo l'esempio tipico... il buio. Mi fa paura perchè dentro c'è un'entità non precisata che aspetta solo di mangiarmi al momento opportuno.. Quindi io sono la preda e lei la predatrice. Ma se potenzialmente divento più "pericoloso" di lei (il chè non significa che poi devo manifestarlo) non posso più averne paura perchè da preda sarò diventato pradatore... e sarà lei ad avere paura di me...
In sostanza quindi, per vincere una paura, non devo evitarla (facendo quindi il suo gioco e aumentando la distanza, quindi la paura) ma anzi andarle sempre più vicino, fino a che potrò addirittura superarla... (lo dice la parola stessa: superarla, significa correre nella sua stessa direzione)... Se ho paura del cattivo e mi rifugio sempre più nel buono, il cattivo ai miei occhi diventerà sempre più cattivo e la paura aumenterà..

Sto parlando sempre a livello potenziale comunque. Se vado incontro a una tigre prima di essere diventato più pericoloso di lei probabilmente ci lascerò le penne... Così come se vado incontro al Sole prima di essere diventato più caldo di lui farò come Icaro e mi si scioglieranno le ali... E in fondo la paura a questo serve, a non farci fare il passo più grande della gamba e a farci affrontare poco per volta solo quello che siamo in grado, che è alla nostra portata, rimandando invece certe esperienze al futuro...
Poi sta a noi scegliere se restare sempre piccoli, e aver paura di tutto, o decidere di ampliarci in ogni direzione (pericolosità per raggiungere la tigre, calore per raggiungere il Sole, freddo per raggiungere lo spazio siderale etc..) e diventare più completi... (il chè ripeto che poi non bisogna manifestarlo.. ci sono i cosidetti "giganti buoni" che non farebbero male a una mosca, e questo proprio perchè sono coscienti della loro forza, si dominano... Spesso infatti si attacca per paura, come fanno gli animali, e cioè non ci si controlla...)

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Vecchio 28-08-2006, 20.37.47   #54
sitael
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Le fobie e le paure fanno perte del nostro essere, senza di quelle non si capirebbe dove e da che parte andare...
Cioè ad esempio la paura della morte, se una persona non avrebbe paura della morte si toglierebbe facilmente la vita e cosi facendo tutti seguirebbero a catena.
Di certo una persona non deve essere ossesionata dalla paura della morte ma deve avere un po di paura....
Bisognerebbe che tutte quelle persone che uccidono avesero paura della morte che la asaporassero solo per un'attimo per capire come è bella la vita e di lascalla vivere.

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Vecchio 28-08-2006, 21.27.42   #55
Uno
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Cioè ad esempio la paura della morte, se una persona non avrebbe paura della morte si toglierebbe facilmente la vita e cosi facendo tutti seguirebbero a catena.
E non sarebbe meglio invece che avere paura della morte, avere amore per la vita?
(la cosa è più complessa, ma sarebbe già un buon inizio)

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Vecchio 29-08-2006, 00.12.42   #56
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Le fobie e le paure fanno perte del nostro essere, senza di quelle non si capirebbe dove e da che parte andare...
Cioè ad esempio la paura della morte, se una persona non avrebbe paura della morte si toglierebbe facilmente la vita e cosi facendo tutti seguirebbero a catena.
Di certo una persona non deve essere ossesionata dalla paura della morte ma deve avere un po di paura....
Bisognerebbe che tutte quelle persone che uccidono avesero paura della morte che la asaporassero solo per un'attimo per capire come è bella la vita e di lascalla vivere.

ti dirò Sit...per come la vedo io...la fobia ti porta nel caos....
e la paura ti fa agire in modo sconsiderato....due situazioni che
fanno perdere il controllo....
la paura che intendi tu....forse...è l' istinto di conservazione...
quel certo non so che... che ti impedisce appunto di fare azioni
sconsiderate....ad esempio...la paura di tuffarsi da uno scoglio
a picco sul mare...ti impedisce di farlo senza prendere le
giuste misure....poi magari ti tuffi....ma intanto non ti sei
precipitato rischiando l' osso del collo...
la paura ha sull' altro piatto della bilancia il coraggio....
il coraggioso in effetti...non è chi non ha paura di nulla
(quello è l' incosciente) ma chi pur avendo paura agisce...

forse fanno parte del nostro essere...torno sempre ai bambini...
(chiodo fisso il mio) un neonato non nasce pauroso...incazzato si...
le varie paure insorgono quando "sente" le paure intorno a se...
la mamma ansiosa...il padre possessivo (o viceversa)....
quindi la paura e le fobie vengono a far parte del nostro essere...
ma non sarebbero necessarie....
o no? che ne dici?
__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre

Ultima modifica di Era : 29-08-2006 alle ore 00.14.47.
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Vecchio 29-08-2006, 07.54.51   #57
sitael
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ti dirò Sit...per come la vedo io...la fobia ti porta nel caos....
e la paura ti fa agire in modo sconsiderato....due situazioni che
fanno perdere il controllo....
la paura che intendi tu....forse...è l' istinto di conservazione...
quel certo non so che... che ti impedisce appunto di fare azioni
sconsiderate....ad esempio...la paura di tuffarsi da uno scoglio
a picco sul mare...ti impedisce di farlo senza prendere le
giuste misure....poi magari ti tuffi....ma intanto non ti sei
precipitato rischiando l' osso del collo...
la paura ha sull' altro piatto della bilancia il coraggio....
il coraggioso in effetti...non è chi non ha paura di nulla
(quello è l' incosciente) ma chi pur avendo paura agisce...

forse fanno parte del nostro essere...torno sempre ai bambini...
(chiodo fisso il mio) un neonato non nasce pauroso...incazzato si...
le varie paure insorgono quando "sente" le paure intorno a se...
la mamma ansiosa...il padre possessivo (o viceversa)....
quindi la paura e le fobie vengono a far parte del nostro essere...
ma non sarebbero necessarie....
o no? che ne dici?
Certo quando siamo venuti al mondo non conoscevamo ancora la paura o le fobie...
Ma poi crescendo, crescono pure le paure,ansie,fobie,
Come il tuo esempio un bembino aprende tutte le paure della madre e le ansie che poi portera con se per sempre.
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Vecchio 29-08-2006, 08.02.10   #58
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E non sarebbe meglio invece che avere paura della morte, avere amore per la vita?
(la cosa è più complessa, ma sarebbe già un buon inizio)

Concordi con te Uno, ma per capire come è bella vita e come è speciale viverla e come siamo fortunati a viverla, "io parlo per quelle persone che non sanno cosa vuol dire vivere"
Allora bisognerebbe che a queste persone venga messa da vanti la paura di perdere la vita, la paura di non esistere più, allora credo che capirebbero un po cosa stanno buttando via....
Le paure non giovano a nulla lo so...ed io ne ho tente da quando è morta mia madre, e l'unica cosa che ho fatto per sconfigere le mie paure è stata quella di non pensarle più di chiuderle in un cassetto che spero non si aprira mai più.

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Vecchio 29-08-2006, 10.59.41   #59
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Concordi con te Uno, ma per capire come è bella vita e come è speciale viverla e come siamo fortunati a viverla, "io parlo per quelle persone che non sanno cosa vuol dire vivere"
Allora bisognerebbe che a queste persone venga messa da vanti la paura di perdere la vita, la paura di non esistere più, allora credo che capirebbero un po cosa stanno buttando via....
Le paure non giovano a nulla lo so...ed io ne ho tente da quando è morta mia madre, e l'unica cosa che ho fatto per sconfigere le mie paure è stata quella di non pensarle più di chiuderle in un cassetto che spero non si aprira mai più.

Le persone che non sanno vivere non lo saprebbero neanche con la paura... la paura ti paralizza e quindi invece vivere ed imparare a vivere quelle persone continuano ad essere morte dentro... no?
Capisco che hai dovuto mettere tutto in un casetto ora, per te non c'era altro modo di saltarne fuori... ma prima o poi dovrai aprire quel cassetto... oppure non potrai più prendere le altre cose dentro quel cassetto...
Non è che non giovano a nulla, tutto quello che esiste serve a qualcosa.. quindi anche le paure hanno una loro funzione... il problema è quando ci lasciamo vincere da una paura, quando le permettiamo di vivere al posto nostro...
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Vecchio 29-08-2006, 11.42.27   #60
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Hanno già risposto in tanti ma vorrei ugualmente aggiungere il mio pensiero
La paura è quella che ti fa prendere le decisioni sbagliate, fa si che ti appoggi ad altri e che le prendano per te per poi ritrovarti ad avere sempre la stessa paura e gli stessi problemi. Se permetti alla paura di comandare ti farà tenere gli occhi chiusi e sbatterai la testa contro qualcosa.
Gli uomini fanno la guerra perché hanno paura e si trovano poi a lottare anche contro la paura della morte attraverso l’ideale.
La paura è come un verme strisciante che cresce con la tua energia diventando una anaconda che piano piano ti stritola per inghiottirti.
La paura è il braccio lungo della morte lei ti acchiappa per tirarti dentro la sua bocca e divorarti un pezzo alla volta mentre sei ancora vivo!
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Vecchio 29-08-2006, 11.48.56   #61
Sole
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Hanno già risposto in tanti ma vorrei ugualmente aggiungere il mio pensiero
La paura è quella che ti fa prendere le decisioni sbagliate, fa si che ti appoggi ad altri e che le prendano per te per poi ritrovarti ad avere sempre la stessa paura e gli stessi problemi. Se permetti alla paura di comandare ti farà tenere gli occhi chiusi e sbatterai la testa contro qualcosa.
Gli uomini fanno la guerra perché hanno paura e si trovano poi a lottare anche contro la paura della morte attraverso l’ideale.
La paura è come un verme strisciante che cresce con la tua energia diventando una anaconda che piano piano ti stritola per inghiottirti.
La paura è il braccio lungo della morte lei ti acchiappa per tirarti dentro la sua bocca e divorarti un pezzo alla volta mentre sei ancora vivo!
si.. ma la paura è anche l'amica che ti fà essere prudente mentre metti un piede davanti l'altro .. e poi puoi lasciarlo indietro quando nn hai più bisogno dopo aver visto come è fatto il selciato.

Siamo sempre noi a dover trasformare la paura in alleato.
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Vecchio 29-08-2006, 12.10.54   #62
sitael
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Le persone che non sanno vivere non lo saprebbero neanche con la paura... la paura ti paralizza e quindi invece vivere ed imparare a vivere quelle persone continuano ad essere morte dentro... no?
Capisco che hai dovuto mettere tutto in un casetto ora, per te non c'era altro modo di saltarne fuori... ma prima o poi dovrai aprire quel cassetto... oppure non potrai più prendere le altre cose dentro quel cassetto...
Non è che non giovano a nulla, tutto quello che esiste serve a qualcosa.. quindi anche le paure hanno una loro funzione... il problema è quando ci lasciamo vincere da una paura, quando le permettiamo di vivere al posto nostro...
hai ragione tu non si possono nascondere in un casseto tutte le paure ma bisogna tenerle dentro in un modo che non faccano del male...

Si tante persone sono morte dentro e a loro non spaventa più la paura della morte ma anzi la vivono ogni giorno...
Bisognerebbe solo afrontere le nostre paure ma avolte è molto difficile.
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Vecchio 29-08-2006, 12.12.59   #63
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Hanno già risposto in tanti ma vorrei ugualmente aggiungere il mio pensiero
La paura è quella che ti fa prendere le decisioni sbagliate, fa si che ti appoggi ad altri e che le prendano per te per poi ritrovarti ad avere sempre la stessa paura e gli stessi problemi. Se permetti alla paura di comandare ti farà tenere gli occhi chiusi e sbatterai la testa contro qualcosa.
Gli uomini fanno la guerra perché hanno paura e si trovano poi a lottare anche contro la paura della morte attraverso l’ideale.
La paura è come un verme strisciante che cresce con la tua energia diventando una anaconda che piano piano ti stritola per inghiottirti.
La paura è il braccio lungo della morte lei ti acchiappa per tirarti dentro la sua bocca e divorarti un pezzo alla volta mentre sei ancora vivo!
E avolte la paura più grande sai qual'è?? è quella di non avere paura.
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Vecchio 29-08-2006, 12.55.40   #64
Sole
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Le persone che non sanno vivere non lo saprebbero neanche con la paura... la paura ti paralizza
.

Uhmmm ... la paura paralizza il corpo. Dove si forma la paura? nel corpo emozionale.. sono emozioni distorte che risuonano e stordiscono, fanno venire i brividi le corde stonate e distorte..
Il corpo emozionale quindi subisce un trauma nel funzionameto e paralizza il corpo fisico .. ma allora mi viene da pensare che il corpo emozionale è il campo elettrico che dà elettricità al corpo e se va in tilt o ha un buco nel funzionamento il corpo si blocca. Non si riesce più a fare determinate cose fino addirittura alla paralisi.

Senza il corpo emozionale il corpo fisico nn si muove... è un pò azzardata!?


p.s.
Forse questo post stava meglio in Coscienza o in Fisiologia esoterica ... si può spostare in caso, così porta fuori tema .. o forse no.
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Vecchio 29-08-2006, 12.59.57   #65
Ray
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Uhmmm ... la paura paralizza il corpo. Dove si forma la paura? nel corpo emozionale..

.
Perchè, la mente non ne è presa?
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Vecchio 29-08-2006, 14.04.30   #66
RedWitch
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Non so dove si formi la paura, ma una cosa di cui sono assolutamente certa, è che la mente lavori molto per amplificare le nostre paure/fobie. E' solo a quel punto che permettiamo che il nostro corpo si paralizzi a lungo, altrimenti credo che la paura sarebbe solo un attimo... e poi saremmo in grado di usarla; se permettiamo alla mente di sfuggirci, se permettiamo di farci sommergere , ci facciamo usare... e il corpo piano piano si paralizza...
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Vecchio 29-08-2006, 14.37.34   #67
sitael
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Uhmmm ... la paura paralizza il corpo. Dove si forma la paura? nel corpo emozionale.. sono emozioni distorte che risuonano e stordiscono, fanno venire i brividi le corde stonate e distorte..
Il corpo emozionale quindi subisce un trauma nel funzionameto e paralizza il corpo fisico .. ma allora mi viene da pensare che il corpo emozionale è il campo elettrico che dà elettricità al corpo e se va in tilt o ha un buco nel funzionamento il corpo si blocca. Non si riesce più a fare determinate cose fino addirittura alla paralisi.

Senza il corpo emozionale il corpo fisico nn si muove... è un pò azzardata!?


p.s.
Forse questo post stava meglio in Coscienza o in Fisiologia esoterica ... si può spostare in caso, così porta fuori tema .. o forse no.
Tante persone quando hanno un fortissimo spavento rimangonno immobili adiritura si blocca il respiro...
Esistono tanti tipi di paure una è quella che ti ho descritto l'altra è quella che ti rimanne dentro e ti porta ad altre cose....come "l'ansia"
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Vecchio 29-08-2006, 14.43.01   #68
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COME LIBERARSI DALLE PAURE E DALLE FOBIE

Per trasformare un atteggiamento, un modo di reagire, per liberarci di ciò che ci impedisce di star bene con noi stessi, vi sono tre tappe essenziali:
  • prenderne coscienza (non si può cambiare nessuna reazione di cui non siamo coscienti);
  • l’accettazione (si tratta qui di riconoscere, di ammettere la situazione qual è. Fintantoché non ammettiamo onestamente di aver bisogno di aiuto, non passiamo all’azione per chiederlo). Le prime tappe del percorso degli alcolisti anonimi consistono nell’accettare di essere alle prese con un problema di alcolismo, e nel riconoscere la propria incapacità a liberarsene da soli;
  • l’azione (non è quello che sappiamo che può cambiare il nostro modo d’essere, ma ciò che facciamo con quello che abbiamo scoperto).
Queste tre tappe sono fondamentali in tutto il processo di trasformazione o di guarigione; puoi dunque servirtene per liberarti delle tue paure o delle tue fobie.
La maggior parte delle paure che proviamo sono inconsce.
1. Ecco un semplicissimo esercizio per sviluppare la presa di coscienza: scrivi spontaneamente tutto ciò che ti viene in mente e che comincia con “non vorrei”. Ad esempio, non vorrei essere malato, non vorrei perdere il lavoro, eccetera. Poi rileggi queste tue frasi sostituendo il “non vorrei” con “ho paura”, e ti sarai fatto un’idea piuttosto precisa delle paure che hai.
Puoi rifare l’esercizio anche se già ne conosci il significato; ciò che importa, una volta che avrai scoperto la paura che porti in te, è di accettarla, di concederti il fatto che puoi aver paura. Ammettere una difficoltà o una debolezza significa essere già in cammino per superarla.
Ricordo un certo periodo della mia vita in cui diverse persone trovavano che avevo un’aria altera, snob. E tuttavia si trattava solo del meccanismo di compensazione, per mascherare un senso di inferiorità, la paura di non essere amata. Ne parlai con la direttrice del centro di crescita personale che frequentavo, le dissi che mi sentivo a disagio rispetto all’idea che le persone si facevano di me, giacché non ero come si immaginavano. Lei mi rispose:«E allora? Hai pure il diritto di avere l’aria snob». Non avevo mai pensato che potessi essere autorizzata ad avere quell’aria. Accettai la cosa, dicendomi che l’importante non era tanto ciò che gli altri pensavano di me, quanto ciò che io pensavo di me stessa. Questa accettazione mi permise di capire la ragione del mio atteggiamento, e riuscii a superarlo.

L’azione riguarda il mezzo da usare per far fronte alla tua paura, per liberartene, per acquisire più fiducia in te e nella vita.
La fiducia è il miglior antidoto contro la paura. Ci sono paure che potrai affrontare, altre che dovrai addomesticare, e altre ancora per le quali bisognerà che tu ti conceda il tempo necessario a liberartene. Ciò che importa, è scegliere il mezzo più adeguato alla situazione in cui ti trovi. Vediamo qualche esempio.
Hai un nuovo lavoro, e hai paura di non essere all’altezza. Puoi ripeterti cento volte «dentro di me ho tutte le carte in regola per riuscire, e ho successo in tutto»; ma puoi anche crearti un’immagine mentale: ti rilassi per bene e ti visualizzi con il tuo datore di lavoro che ti fa i complimenti. Se non riesci a vederti, cerca di immaginare almeno la sua voce. Il risultato sarà altrettanto buono.
Ti sei appena comprato una casa e hai paura che ti manchino i soldi; puoi chiederti:«Mi è mai mancato il necessario, fin qui?». Convinciti allora che, se non ti è mai mancato, non ti mancherà mai. Ed è giusto così. Se una delle tue lezioni di vita fosse collegata alla mancanza del necessario, non avresti più soldi da un pezzo.

Un altro modo di prendere coscienza delle tue paure sta nel prestare attenzione a tutto ciò che ti fa esitare, a ciò che non osi dire o fare.
Ad esempio, se ti propongo di parlare di un tuo progetto durante una serata dedicata alla raccolta di fondi per un’opera umanitaria, ecco che ti prende l’angoscia: non sai se devi accettare. Vuoi certamente contribuire all’opera umanitaria, ma non ti senti in grado di parlare davanti a un pubblico così numeroso. Puoi soffermarti a cercare la paura che ti angoscia e ti fa esitare; è la paura d’essere criticato? di ciò che gli altri possono dire o pensare? di venire ridicolizzato? di fare delle gaffes?
Forse nella tua memoria emozionale c’è un ricordo del tipo: dovevi parlare davanti a tutta la classe, e hai detto una scemenza; i compagni si sono messi a ridere e tu ti sei sentito ridicolo.

La paura di perdere una persona che ci è cara può molto spesso renderci possessivi e soffocanti. E’ proprio ciò che conduce l’essere amato a volersene andare per respirare.
Ricordati che l’amore, per essere sano e vivo, ha bisogno di respirare: se soffoca, l’amore muore. La fiducia permette all’amore di fiorire. Per superare questa paura, accetta semplicemente che le persone che incrociano il tuo cammino si presentano a te per farti evolvere, e tu, a tua volta, per aiutarle nel loro cammino.
Trattenere la persona che ami, significa spingerla ad andarsene.
Approfittare degli istanti in cui l’altro è presente, ringraziare di tutto ciò che si può condividere giorno per giorno può invece solo rinforzare il legame che vi unisce. Se un giorno la persona che ami dovesse andarsene (perché muore o per un’altra ragione)quegli istanti privilegiati che ti avranno colmato la coppa del cuore ti permetteranno di dare quest’amore a un altro. Se invece dedichi tutti questi momenti alla paura, la persona amata se ne andrà e la tua coppa sarà vuota, dopodiché ti aggrapperai a qualcun altro, con la speranza di riempirla di nuovo. Di fatto riproduciamo sempre la stessa sceneggiatura, fino a che la nostra maturità affettiva sarà sufficiente per smettere d’amare come fa il bambino che è mamma-dipendente.

Per superare la paura di ciò che può capitarti, accetta che, quale che sia il cambiamento, è sempre per il meglio.
Anche, se all’inizio, il cambiamento ti spinge a prendere un po’ le distanze, è solo per avanzare un altro po’. Ecco un’altra affermazione che potrà aiutarti di fronte alle situazioni incerte:«Ho fiducia nella mia situazione presente perché Dio, lo Spirito della Saggezza dell’Amore, è con me per guidarmi e sostenermi. Tutto si sistema ora divinamente per me. Trovo la soluzione ideale per la mia situazione».
Quanto all’opinione altrui, sappi che, qualsiasi cosa tu faccia, non potrai mai impedire agli altri di pensare. Permetti loro di non essere d’accordo, di non capire, ma agisci secondo il tuo sentire e le tue aspirazioni, perché non sei venuto a questo modo per rispondere alle aspettative altrui, ma per la tua evoluzione personale.
La paura dell’opinione altrui è collegata alla paura di non essere amato e apprezzato. Apprezzandoci e rispettandoci, attireremo necessariamente amore e rispetto. Quest’affermazione può aiutarti:«Sono una persona formidabile, diversa dagli altri ma altrettanto importante. Mi rendo conto che posso molto, e che gli altri mi apprezzano molto. D’ora in poi agirò in funzione delle mie aspirazioni e del rispetto che ho per me». “Osare” è l’antidoto migliore contro la paura! Dice un proverbio indù:«Si muore per non aver osato».


Una piccola documentazione....
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Vecchio 29-08-2006, 15.58.30   #69
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Chi ha scritto quella "documentazione" Sitael?
Te lo chiedo intanto per non violare diritti di copyright.... e poi perchè se la pensi buona un conto è copiarla un conto è raccontarcela con parole tue... la seconda sarebbe molto più bella ed importante per te e per noi.
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Vecchio 29-08-2006, 18.17.31   #70
sitael
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Chi ha scritto quella "documentazione" Sitael?
Te lo chiedo intanto per non violare diritti di copyright.... e poi perchè se la pensi buona un conto è copiarla un conto è raccontarcela con parole tue... la seconda sarebbe molto più bella ed importante per te e per noi.
Mi dispiace ma sono partita con lentusiasmo dell'agomento e non ho pensato a scrivere l'autore...
La prossiama volta cetero con parole mie,
Grazie tanto.
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Vecchio 29-08-2006, 20.22.34   #71
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Originalmente inviato da sitael
Tante persone quando hanno un fortissimo spavento rimangonno immobili adiritura si blocca il respiro...
Esistono tanti tipi di paure una è quella che ti ho descritto l'altra è quella che ti rimanne dentro e ti porta ad altre cose....come "l'ansia"
quello è un attacco di panico Sit...
e l' ansia non è una vera e propria "paura" si lo è...ma ha una matrice
diversa....così come ogni paura ha una radice...uno sviluppo...e una
risposta diversa....e lo spavento...è forse la più veloce a passare...

si sono andata fuori tema
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Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
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Vecchio 30-08-2006, 08.57.59   #72
sitael
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quello è un attacco di panico Sit...
e l' ansia non è una vera e propria "paura" si lo è...ma ha una matrice
diversa....così come ogni paura ha una radice...uno sviluppo...e una
risposta diversa....e lo spavento...è forse la più veloce a passare...

si sono andata fuori tema
Certo Un attacco di panico o pure l'ansia rimane dentro per tanto tempo...
Ma pure la paura quella avote può diventare da una semprice paura a una grande ossessione.
Di pende da paura a paura....

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Vecchio 30-08-2006, 09.35.47   #73
Uno
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Mi dispiace ma sono partita con lentusiasmo dell'agomento e non ho pensato a scrivere l'autore...
E non l'hai fatto ancora
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Vecchio 30-08-2006, 13.21.25   #74
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Volevo riprendere un attimo da questo punto, che rappresenta credo il senso più profondo di tutto il thread.
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Originalmente inviato da Uno
E principalmente la paura è quella che ci impedisce di avanzare lungo un percorso evolutivo (chiamiamolo psicologico, spirituale, esoterico è lo stesso) è la prima cosa che dobbiamo vincere per arrivare ad un risultato concreto, finchè avremo paura di qualcosa non andremo da nessuna parte, come allo stesso tempo finchè non siamo in grado di accettare tutto saremo lo stesso bloccati, non sto parlando del "volemose bene a tutti i costi" stile new age, trovo che sia la solita distorsione di un concetto importante, sto parlando di accettare veramente tutto e tutti, poi naturalmente con qualcuno si potranno intrattenere rapporti, con altri no (oltretutto non dipende solo da noi) ma finchè chiuderemo volontariamente una sola porta perchè non accettiamo una cosa (paura, è lo stesso cerchio) non saremmo liberi
Poi in un post seguente Uno diceva che secondo lui si ha paura di ciò che non si controlla (e questo mi trova assolutamente d'accordo, come ho scritto nel post sopra... ho paura della tigre perchè, essendo meno pericoloso di lei, non la controllo ma avviene il contrario)
Quindi se parliamo di accettare tutto e tutti come una tappa fondamentale per un percorso evolutivo, ciò implica di rinunciare ad avere un qualsiasi tipo di "desiderio" di controllo... quindi quello che si potrebbe chiamare uno "svuotamento" dell'ego.
Rinunciando a voler controllare tutto e tutti, il mio ego inizia a perdere autorità (visione soggettiva) e mi rimetto al controllo di un'entità superiore che espande i suoi confini agli altri e accetta tutto e tutti (visione oggettiva)
Più facile a dirsi che a farsi, come è stato detto.... però possiamo continuare questo thread e parlarne (appunto! ) ancora molto cercando di analizzare meglio la cosa...

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Vecchio 30-08-2006, 16.09.54   #75
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