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Vecchio 14-10-2007, 01.24.32   #26
jezebelius
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Jez domanda che forse può sembrarti frivola, ma per me ha un senso molto particolare...
Sei ingrassato quando hai smesso di fumare?

E la giro anche a tutti quelli che hanno smesso...
In effetti fumando anche, c'avevo il fisichetto.
Questo poi, appena smesso, proprio perchè sgranocchiavo di tutto pur di " occupare" il posto di quella sensazione che, prima, era di competenza dellla sigaretta, si è rilassato. A questo rilassamento ha contribuito, non di poco, il fattore " sgranocchio di tutto un po".
Si sono ingrassato, di almeno 5/7 chili, subito dopo smesso di fumare. Peso che, col passare del tempo, iniziava a diminuire, dopo qualche mese direi...4/5, associando al non fumo attività fisica per " riprendere" la forma ormai, più o meno, andata persa.
Da allora e cioè una volta ripresa, non l'ho più abbandonata. Si tratta alla fine di qualche mese ma se pure fosse un annetto....ne varrebbe, mia opinione personale, comunque la pena.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 14-10-2007, 10.58.58   #27
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Ci sono riuscito insomma, anche se ripeto, per i miei canoni, è stata una prova abbastanza dura.
Credo, concludendo, che chi non smette - e non è un'accusa, per carità visto che prima ero su quella barca - è perchè trova sempre più modi di raccontarsela ovvero sempre più spiegazioni col fine di " trovare" il vantaggio in tutto quel che fa.
Non sono del tuo stesso parere Jez... non cerco sempre modi nuovi per raccontarmela col fine di trovare il vantaggio nel fumare.

Anzi a volte mi alzo la mattina col fiato corto e con tutti gli effetti negativi che comporta fumare. Il mio lato razionale conosce tutti gli effetti del fumo (infarto, ipertensione, cancro, e chi più ne ha più ne metta). Allora mi sono domandato spesso cosè che mi fà continuare a fumare? Possibile che la dipendenza dalla nicotina sia così forte? La dipendenza psicologica? Non fumo per imitazione nel gruppo di amici... ho iniziato in un luogo lontano da occhi... in solitudine... ecco forse questa è la chiave di lettura?

Vi è qualcosa di più forte, terribilmente più forte dentro me che non mi fà smettere di fumare. Ed ancora oggi non l'ho ancora trovata questa "cosa".

Ma dire che me la racconto mi pare troppo semplicistico.
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Vecchio 14-10-2007, 13.25.18   #28
Shanti
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Originalmente inviato da Grey Owl
Ma dire che me la racconto mi pare troppo semplicistico.
Sono d’accordo con te. Quello che Jez scrive “è appunto la storia della sua vita: il fumo” e non è possibile generalizzare che sia così per tutti. Tanto per fare un esempio non mi dico “figuriamoci se capita proprio a me”, inoltre nei periodi in cui ho smesso non mi importava se intorno mi fumavano 10 persone, a me non interessava, tantomeno mi davano fastidio. Ma se c’è una cosa che ho imparato è che non si può mai dire, ho visto persone ricominciare a fumare anche dopo 15 anni dall’ultima volta, e quindi se e quando smetterò sarà un mio personale successo, non dirò a chi ancora fuma che cosa si racconta, perché mai mi sentirò fuori pericolo io stessa.
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Vecchio 14-10-2007, 15.41.45   #29
jezebelius
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Ho preso quel libro, l'ho iniziato e mollato a metà... E' vero che fa riflettere, e il fatto di non aver voluto andare fino all'ultima pagina mi aveva convinta che se avessi insistito alla fine avrei anche smesso di fumare... cosa che probabilmente non volevo affatto
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Sono tanti anni che fumo tabacco (cartina e tabacco)... da 24 anni fumo... azzarola... tanti in effetti.
Non ho mai pensato di smettere veramente... e ancora oggi non lo penso.
Iniziai a 17 anni di nascosto... fù un misto di eccitazione e peccato... lo associai subito all'eccitazione sessuale... strano perchè la prima impressione fù di morire... la gola bruciava e la testa girava. Non lo dissi per un anno a nessuno (anche se notavo i volti sospetti di mio fratello e mia madre). Poi me ne vergognai e non lo ammisi (se non costretto) che fumavo di nascosto.

Il fumo lo associo ad una mancanza di sicurezza in me... la psicologia moderna direbbe che sostituisce il capezzolo della madre... ma è qualcosa di più profondo... se fumo al buio non è lo stesso "piacere". Anche l'occhio vuole la suaq parte... anzi sopratutto l'occhio... Strano che mi serva un fumo pestilento per respirare lentamente... è un momento per me in cui scarico le tensioni e ripenso alle cose accadute... un vizio non cè dubbio... che ancora oggi non riesco a levare.
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Ho provato 3 o 4 volte a smettere e ogni volta ci sono riuscita imponendomi una data precisa, [.....] Quello che mi ha sempre fregata è stato il fumare la prima dopo tanto tempo, per quanto schifo mi facesse alla fine ricominciavo. E la prima la cercavo sempre in un momento di forte rabbia .
Non ho mai cercato altri rimedi per smettere, corsi, agopuntura, cerotti o orecchini, perchè ho sempre pensato che il meccanismo che mi farebbe ricominciare (ora come ora sono certa che non mi sentirei "fuori pericolo" nemmeno se avessi smesso per parecchi anni) sarebbe lo stesso per me, e penso che ognuno debba trovare il suo metodo anche se alla fine si riconduce sempre allo sforzo di volontà.
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... non cerco sempre modi nuovi per raccontarmela col fine di trovare il vantaggio nel fumare.

Anzi a volte mi alzo la mattina col fiato corto e con tutti gli effetti negativi che comporta fumare.
Il mio lato razionale conosce tutti gli effetti del fumo (infarto, ipertensione, cancro, e chi più ne ha più ne metta). Allora mi sono domandato spesso cosè che mi fà continuare a fumare? Possibile che la dipendenza dalla nicotina sia così forte? La dipendenza psicologica? Non fumo per imitazione nel gruppo di amici... ho iniziato in un luogo lontano da occhi... in solitudine... ecco forse questa è la chiave di lettura?

Vi è qualcosa di più forte, terribilmente più forte dentro me che non mi fà smettere di fumare. Ed ancora oggi non l'ho ancora trovata questa "cosa".

Ma dire che me la racconto mi pare troppo semplicistico.
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Sono d’accordo con te. Quello che Jez scrive “è appunto la storia della sua vita: il fumo” e non è possibile generalizzare che sia così per tutti. Tanto per fare un esempio non mi dico “figuriamoci se capita proprio a me”, inoltre nei periodi in cui ho smesso non mi importava se intorno mi fumavano 10 persone, a me non interessava, tantomeno mi davano fastidio. Ma se c’è una cosa che ho imparato è che non si può mai dire, ho visto persone ricominciare a fumare anche dopo 15 anni dall’ultima volta, e quindi se e quando smetterò sarà un mio personale successo, non dirò a chi ancora fuma che cosa si racconta, perché mai mi sentirò fuori pericolo io stessa.
Onde evitare che mi linciate... riprendo quello che ho scritto più su, poi ognuno la prende come vuole.
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Devo dire che la forza di volontà gioca un ruolo fondamentale. Credo che sia alla base. E' ovvio che ognuno avrà ed ha i suoi metodi ma in ognuno di questi è ravvisabile almeno un briciolo di quella volontà che ci vuole per smettere di fumare.
Se non sono " convinto" che la sigaretta " nuoce alla salute" ( e mi pare che se anche lo dice, la maggior parte ne è convinta nel senso superficiale: figurati se vado a pensare che starò male come se l'è passata Tizio...figurati se capiterà proprio a me; meccanismo subdolo che si attiva quasi per tutto mi sa, anche, per esempio, all'alcool e, a questo collegato, agli incidenti stradali ), non farò nulla in maniera intensa, estrema, radicale per smettere.
Il dire che Tizio se la racconta, naturalmente, vuole solo individuare un meccanismo, per chi crede di averne.

E' ovvio che il " problema" per chi non ha pensato veramente di smettere non si pone proprio ed è anche vero, come diveva Ray più su, che bisogna stare attenti a ciò, una volta eliminato il fumo come vizio, che al posto di questo potrebbe " uscire".
E' anche vero che da " la storia della mia vita: il fumo" però non si può non ammettere che chi ha intenzione, ma veramente, di smettere la volontà, come detto, gioca un ruolo fondamentale. Il caso è quello di saper rinunciare ad un " piacere" - perchè di questo si tratta almeno nella sua manifestazione esteriore - a fronte di altro che sarà altro piacere o meno ma sempre in conseguenza e nei limiti di ciò che si vuole per se. Va da se che se " questo altro piacere" non si vuole...allora è inutile anche l'eliminazione di quel piacere precedente; sarebbe scomodo, in un certo senso, secondo me.
Detto questo - vi prego...le pietre no...però se avete qualche pomodoro è ben accetto, fresco possibilmente - quando parlo di " vantaggio", in senso generico, alla fine è proprio questo ossia che vantaggio posso trarre dallo smettere di fumare?
Se non ne vedo...allora è anche normale, come ho detto, non smettere - anche se a mio avviso andrebbero almeno considerate la conseguenze fisiche - ma se ne vedo, probabilmente il discorso cambia.
Cioè..per chiarirci...mi sa di contraddizione il fatto che da un lato si fumi mentre dall'altro, pur se consci di tutto ciò che porta, al di la degli aspetti fisici e malanni collegati a questi, non si fa nulla per smettere.
La vedo io...molto probabilmente ma lungi dal volere che anche altri la vedano. Questo sicuramente, a volte, si volge al contrario e mi rendo conto che potrebbe essere un mio limite.
Insomma se "non mi va" ( e non voglio ) perchè dovrei...smettere?
Spero che sia chiaro questo passaggio.
Credo che anche in questo caso del fumo l'osservazione possa aiutare e non nego, che chiunque " potenzialmente" possa cadere nel pozzo, o se gia lo è stato, ricadervi.
Quindi a quel punto, il ri-cadere potrebbe anche evidenziare, per quel momento, una mancanza di attenzione. Anche in questo cerco di rimanere attento. Ovvio che ciò, come quello che ho scritto, è una cosa mia ma forse neanche no.
Anche per quel che riguarda la " forte rabbia", devo dire che anche a me è capitato ( e continua anche se non ogni volta, sarei ipocrita a non ammetterlo) ma cerco di rimanere attento, chiedendomi il perchè in quel momento " ho bisogno" di quella cosa.
Solo se lascio spazio mi rendo conto che può prendere il sopravvento. Ad esempio mi sono trovato in una sorta di " meccanismo" automatico, di cui parlava Red sopra, per il quale dicevo a me stesso..." ma cosa ti potrebbe fare una sigaretta, ora ne se uscito....hai la possibilità di smettere quando vuoi".
In parte credo che sia vero, nel senso che solo chi ha una ferrea volontà, non ci sono Santi...quello smette quando vuole.
Visto che io mi rendo conto di avere una limitazione mi alleno anche su questo aspetto...
Alla fine tutto ciò che si trova nel profondo, secondo me, ha una sua manifestazione attraverso gesti, comportamenti e quant'altro.
Il fumo, probabilmente ricade in questo settore e cercare di " rompere" uno schema....forse porta con se dei vantaggi. Ad esempio che questa struttura è la risultante di altro come una debolezza o altro.
Concludo che anche io " ho iniziato" a fumare da solo, pur se gli altri gia lo facevano in gruppo. La sensazione, Grey, è stata la stessa per cui ti capisco. Ma sempre " da solo " sono arrivato a smettere. Come dire io ho iniziato ed io decido di finirla.
Poi ognuno vede quello che vuole e non mi sento di dire ad altri come e cosa fare, anzi.
Sarebbe interessante però discutere sul fatto se anche altri vedono o hanno visto, le stesse cose più o meno.
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Dr. Marc Haven
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Vecchio 14-10-2007, 16.07.01   #30
stella
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Tanto per fare un esempio non mi dico “figuriamoci se capita proprio a me”, inoltre nei periodi in cui ho smesso non mi importava se intorno mi fumavano 10 persone, a me non interessava, tantomeno mi davano fastidio. Ma se c’è una cosa che ho imparato è che non si può mai dire, ho visto persone ricominciare a fumare anche dopo 15 anni dall’ultima volta, e quindi se e quando smetterò sarà un mio personale successo, non dirò a chi ancora fuma che cosa si racconta, perché mai mi sentirò fuori pericolo io stessa.
Anch'io ho conosciuto una persona che ha ripreso a fumare dopo più di 10 anni..... il fatto è che una persona che è stata fumatrice è diversa da una persona che non ha mai fumato... non si può mai essere sicuri di esserne fuori del tutto.
Al contatto con la sigaretta, per quanto fastidio possa dare, è come se in testa si accendesse una lampadina e ritorna la dipendenza psicologica e anche quella fisica per cui una non è mai una sola....
Io penso che smettere di fumare sia un fatto individuale, ma una cosa è vedere fumare altre persone che non si conoscono, un'altra la persona che vive insieme a noi....
Specie se c'è ancora la dipendenza psicologica, è una continua tortura.
E' anche vero che più o meno inconsciamente si cerca di trovare giustificazioni al proprio fumare....
Il fatto è che paradossalmente a certe cose che sono molto nocive sotto tutti i punti di vista non si riesce a rinunciare...
Infatti quasi tutto quello che fa male crea dipendenza.
Che si inizi a fumare in compagnia, o in solitudine e di nascosto, il vero problema è sempre la dipendenza se no quasi tutti avrebbero smesso spontaneamente e le sigarette si venderebbero molto di meno... visto che non costano poco oltre agli anni di vita media che tolgono...
Quando hai cercato di smette di fumare, avevi qualcuno che ti fumava accanto ????
Io vorrei smettere, ma visto che la persona che vive con me non ne vuole sapere di smettere con me, mi è doppiamente difficile....
Non sarebbe facile lo stesso, ma almeno non vedendolo fumare non vengono in mente i momenti in cui si condivide anche una sigaretta....
E superare insieme questo scoglio del fumo sarebbe fantastico !!!!
Ma è irremovibile in questo senso, o forse è solo un pretesto per non guardare in me stessa e "me la racconto" per giustificarmi ????
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Vecchio 14-10-2007, 16.34.31   #31
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Secondo me dipende da cosa hai legato alle sigarette più è grossa la diipendenza e più è difficile smettere ( spero che Uno mi smentisca)

La sigaretta a me da un senso di appagamento... in quel momento ho una defaiace che riempio con l'accendere la sigaretta. Poi logico avendo il vizio di fumare fumo anche quando non c'è questo meccanismo, perchè cmq fumare in quel momento che ne ho bisogno mi fa stare bene e quindi va a sollecitare la zona "piacere" e se ne rimane dipendenti.

Quando ho iniziato da ragazzina (meglio che non metto l'età) iniziai per sfida ai miei genitori e per sentirmi grande.

Non si supera nessun problema fumando questo è chiaro ci lega ulteriormente ad altro che è pure peggio. Ricordo che quando ero fuori con gli amici faceva figo accendere la sigaretta quando si era inc...ti, oppure perchè ci si doveva dare un tono una parvenza di superiorità per affrontare ciò che ci faceva paura. Credo che le dinamiche siano ancora le stesse non sono migliorate perchè fumavo anzi sono rimaste ed in più fumo

Credo che quando avrò preso fiducia sul riuscire a fare.... senza bisogno di affrancarmi ad altro smettererò di fumare.
Senza questi presupposti smettere di fumare mi farebbe solo spostare il problema irrisolto su altro.

Potrei iniziare con eliminare il superfluo quello legato al piacere, dopo mangiato ad esempio, dopo la caramella etc gà questo credo sia un buon inizio... mentre lavoro sul resto.
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Vecchio 14-10-2007, 17.33.05   #32
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Quando hai cercato di smette di fumare, avevi qualcuno che ti fumava accanto ????
Nel mio caso sì ma non mi dava problemi, anche se ammetto che è più facile cadere nella tentazione, più che altro perchè hai le sigarette più a portata di mano. Una volta abbiamo smesso in due per parecchi mesi, a ricominciare sono stata io... e lui subito dietro.
Quello che secondo me frega, almeno nel mio caso, è fumare la prima dopo tanto tempo... non è mai successo che rimanesse un caso isolato
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Vecchio 14-10-2007, 18.10.24   #33
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Nel mio caso sì ma non mi dava problemi, anche se ammetto che è più facile cadere nella tentazione, più che altro perchè hai le sigarette più a portata di mano. Una volta abbiamo smesso in due per parecchi mesi, a ricominciare sono stata io... e lui subito dietro.
Quello che secondo me frega, almeno nel mio caso, è fumare la prima dopo tanto tempo... non è mai successo che rimanesse un caso isolato
Fumare la prima dopo tanto tempo è proprio quello che non si dovrebbe fare....
Per quanto riguarda smettere in due, ci ho pensato e ne ho risolto che se uno vuole veramente lo fa anche se la persona che vive insieme continua a fumare... è una questione di volontà, perchè una cosa che si vuole veramente si finisce per ottenerla...
Quindi il mio nicchiare si riduce a vorrei ma non voglio farlo adesso, e mi paro con la scusa che non posso con uno che mi fuma davanti nei momenti più critici....

Grazie per la risposta !!!! E' stata illuminante per leggermi dentro...
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Vecchio 15-10-2007, 09.20.12   #34
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Io non fumo da una vita, e sono un baobab, però i miei genitori e fratelli fumavano, bene io non ho problemi fisici, a parte il peso il cui problema mi colpisce sopratutto quando voglio comprare un vestito o qualcosa del genere. Vorrei raccontare un'esperienza che mi è capitata: avevo (purtroppo ora non c'è più) un amico carissimo accanito fumatore. Lavorava come un dannato alle prese con partite doppie e contabilità per gestire un grosso distribiture sull'autostrada dove i soldi scorrono a fiumi. Era molto attento e correttissimo nel suo lavoro, sempre in compagnia di una sigaretta.
La sera era intrattabile, ed il mattino con la prima sigaretta, sempre stanco.
Si prese qualche giorno di vacanza, vide in farmacia uno strumentino che generava una piccola scossetta anti fumo, chiese informazioni al farmacista e senza venderglielo glielo lo fece provare.
Da quel momento non toccò più una sigaretta, ingrassò, è vero, ma la ragione fu che con una bocca più "pulita", come diceva, apprezzava gusti dimenticati lasciandosi un po' andare, ma scopriva nuovi piaceri, anche nel lavoro con maggior serenità, trovò nuove soluzioni.
Il suo mondo cambiò, cominciava a lavorare prima, per terminare, la sera, molto prima.
Questa è una storia vera.
Il fumo altrui mi causa mal di testa, ma non ho mai preteso che qualcuno smettesse di fumare in mia presenza, me ne sono sempre andato via.
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Vecchio 15-10-2007, 09.43.30   #35
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simpaticamente mi viene in mente Zeno Cosini...
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Vecchio 19-11-2007, 22.28.20   #36
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11 gg che non fumo e la cosa strana è stato iniziare a non fumare in una situazione in cui me ne sarei fumata 10 insieme..tipo ricovero del mio bimbo in seguito ad una gastroenterite e vari casini al seguito.
All'uscita dall'ospedale avrei voluto riprendere..il duro è tornare alla quotidianità e non fumare. Osservando ciò mi sono resa conto di quanto pensassi che la sigaretta mi riempisse le giornate. Ne avverto più mancanza nella monotonia, che nella corsa necessaria.
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Vecchio 20-11-2007, 14.15.38   #37
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Riscontro anch'io quello che dici Elle e sono d'accordo,premesso che non ho mai tentato di smettere di fumare,ma tante volte se sono presa da qualcosa profondamente mi distraggo e non ci penso,poi quando mi fermo un attimo si accende la scintilla ed in automatico ne prendo una...
Un'altra cosa che noto è che il desiderio,l'idea della sigaretta, è quello che mi frega,nel senso che se resto senza,quasi la bramo e come spesso accade dopo che le ho comprate, l' accendo mi dico "beh tutto qui!"...una vera schiavitù insomma...
Se riesci a proseguire su questa strada,nonostante il momento difficile fai bene a mio parere,chissà che un giorno non prenda anch'io esempio da te,stai dimostrando una grande forza di volontà che è da sprone anche per me...
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Vecchio 28-11-2007, 15.53.10   #38
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Riscontro anch'io quello che dici Elle e sono d'accordo,premesso che non ho mai tentato di smettere di fumare,ma tante volte se sono presa da qualcosa profondamente mi distraggo e non ci penso,poi quando mi fermo un attimo si accende la scintilla ed in automatico ne prendo una...
Un'altra cosa che noto è che il desiderio,l'idea della sigaretta, è quello che mi frega,nel senso che se resto senza,quasi la bramo e come spesso accade dopo che le ho comprate, l' accendo mi dico "beh tutto qui!"...una vera schiavitù insomma...
Se riesci a proseguire su questa strada,nonostante il momento difficile fai bene a mio parere,chissà che un giorno non prenda anch'io esempio da te,stai dimostrando una grande forza di volontà che è da sprone anche per me...
L'idea della sigaretta è quello che mi frega...effettivamente Cass, hai sottolineato il nodo centrale...quello più difficile da sciogliere. Quando fumavo, se ero eccessivamente nervosa pensavo già alla prossima sigaretta come un toccasana..la cosa assurda è che nel mentre io stessi già fumando. Ero Patologica in sintesi
E allora ho provato a rendermi conto mentalmente di cosa mi accadesse.
L'essere in emergenza, mi ha dato onestamente l'input per risolvere la dipendenza fisica..come sai la prima settimana è la peggiore e la seconda è la più a rischio, dopo dovresti essere fuori almeno dalla dipendenza fisica.
L'idea no....cioè io ancora bramo stupidamente in alcuni momenti la sigaretta,
quello che faccio di diverso rispetto a prima nel momento in cui me la offrono o nel momento in cui vorrei scendere a comprarle è dirmi chiaramente che basta un tiro solo per ricadere nel tunnel di 4 euri e 20 al giorno per ingurgitare di proposito qualcosa che probabilmente mi farà crepare come mio padre o che al minimo mi ha fatto diventare i denti gialli, le gengive sanguinanti, i vestiti puzzolenti, i capelli scialbi e la pelle color ittero.......e questo riconosco che dopo averlo compreso appieno mi sta trattenendo dal...
Solo che...solo che erroneamente sono in cerca di quella dose di masochismo giornaliera che si risolveva con la sigaretta...ed è per questo che in alcuni istanti sono preda di veri attacchi di fame...bon..queste sono le mie riflessioni dopo 3 settimane esatte...anche come orario dall'ultima sigaretta
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Vecchio 28-11-2007, 23.06.40   #39
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Complimenti per le tre settimane Elle e non mollare !!!
Ho smesso di fumare 19 anni fa ...come te ero stanca di avere la sigaretta come primo pensiero del mattino , ero stufa del suo puzzo su capelli , abiti , addosso insomma....Le prime due settimane è stato un vero incubo , la terza una tortura perchè la tentazione di faceva più forte e poi pian piano(ma molto piano)...Non ho mai più "desiderato una sigaretta" e oggi sono una di quelle ex fumatrice molto rompi
Da quando ho smesso però faccio spesso lo stesso sogno : qualcuno mi offre una sigaretta che io accetto , l'accendo per poi immediatamente gettarla a terra spaventata per essermi dimenticata di aver smesso di fumare e mi sveglio agitatissima
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Vecchio 28-11-2007, 23.17.54   #40
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e oggi sono una di quelle ex fumatrice molto rompi
Da quando ho smesso però faccio spesso lo stesso sogno : qualcuno mi offre una sigaretta che io accetto , l'accendo per poi immediatamente gettarla a terra spaventata per essermi dimenticata di aver smesso di fumare e mi sveglio agitatissima
Che le due cose siano collegate?

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Vecchio 29-11-2007, 00.36.25   #41
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queste risate sono per la carineria che hai scritto Ray !

O.T.

queste invece quelle che mi farò quando, magari guardando un cupolone , mi ricorderò di essere una ex fumatrice rompi
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Vecchio 29-11-2007, 01.10.55   #42
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Ok, me la sono cercata

?

Però, a parte gli scherzi e prese in giro varie, un fondo di verità per uno spunto può anche esserci. Molti ex fumatori sono rompi... come se avessero (e molti dicono proprio di averla) paura di riprendere e quindi magari si irrigidiscono. Il sogno potrebbe, tra le altre cose, segnalare questa paura.
E' chiaro che ci sono molti altri elementi da tenere in considerazione ma anche questo non lo scarterei...
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Vecchio 29-11-2007, 01.57.41   #43
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...
Però, a parte gli scherzi e prese in giro varie, un fondo di verità per uno spunto può anche esserci. Molti ex fumatori sono rompi... come se avessero (e molti dicono proprio di averla) paura di riprendere e quindi magari si irrigidiscono. Il sogno potrebbe, tra le altre cose, segnalare questa paura.
E' chiaro che ci sono molti altri elementi da tenere in considerazione ma anche questo non lo scarterei...
Per come la vivo io ...la paura di riprendere c'è senz'altro e il mio sogno ricorrente ne è, come hai giustamente evidenziato , una riprova.Forse smettere mi è costato così tanto che al solo pensiero di doverci ripassare ...
Nel mio quotidiano però il problema fumo non sussiste, nel senso che non ci penso proprio.
Come ex fumatrice sono stata particolarmente rompi quando non vigeva il divieto di fumo (almeno così come è disciplinato oggi ) ...e un viaggio in treno , come una cena al ristorante o un caffè al bar si trasformavano molto spesso in una vera sofferenza , almeno per me .
Un fastidio fisico ( occhi respiro odore) che poi sconfinava nell'intolleranza verso quella massa di soggetti fumanti incuranti di chi stava loro accanto e che magari cercava di assaporare un piatto o sorseggiare un caffè.
Ritengo di essere stata una fumatrice molto "educata" , mai in casa d'altri se non fumatori, mai a tavola se non a fine cena e previo consenso dei commensali, attenta alla presenza dei bambini e rispettosa del fastidio che mi capitava di notare negli altri . Forse anche per questo poi una ex molto rompi ... Oggi , a mio parere, per i non fumatori non c'è più motivo alcuno di lamentarsi

?
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Vecchio 29-11-2007, 20.21.57   #44
Ray
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Come ex fumatrice sono stata particolarmente rompi quando non vigeva il divieto di fumo (almeno così come è disciplinato oggi ) ...e un viaggio in treno , come una cena al ristorante o un caffè al bar si trasformavano molto spesso in una vera sofferenza , almeno per me .
Un fastidio fisico ( occhi respiro odore) che poi sconfinava nell'intolleranza verso quella massa di soggetti fumanti incuranti di chi stava loro accanto e che magari cercava di assaporare un piatto o sorseggiare un caffè.
Concordo in pieno su questo. Davano fastidio anche a me che fumo.


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Ritengo di essere stata una fumatrice molto "educata" , mai in casa d'altri se non fumatori, mai a tavola se non a fine cena e previo consenso dei commensali, attenta alla presenza dei bambini e rispettosa del fastidio che mi capitava di notare negli altri . Forse anche per questo poi una ex molto rompi ... Oggi , a mio parere, per i non fumatori non c'è più motivo alcuno di lamentarsi

?
Ah, ma allora eri rompi anche da fumatrice... bon, allora non vale...

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Vecchio 29-11-2007, 20.24.58   #45
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diciamo che l'essere "rompi" a mio avviso difficilmente cambia...
c'è prima (magari in altre cose) si sposta dopo su quel lato.
se uno (non inteso come master uno anche se un pò pignoletti lo è) è un pignoletti abituato a commentare l'atteggiamento altrui per intenderci... ciò non cambia se smette di fumare...anzi viene pure in un certo senso acuito
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Vecchio 04-12-2007, 05.04.14   #46
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Anch'io fumo, penso che il fumare serva per agire sulla tensione.
A volte mi capita di leggere o di lavorare o di fare qualcosa che mi fa stare più in tensione di quanto non lo sia normalmente, facendo così mi sento bene, non sono stanco e non mi serve fumare. Se faccio una pausa che non mi serve, ho necessità di alzare la mia tensione e così fumo nel tentativo di riuscirci (o di usarlo come surrogato), difatti fumo parecchio quando non faccio nulla, quando sento il bisogno di fare qualcosa e lo sostituisco con una sigaretta. Ho iniziato a pensare questo riflettendo su come mai fumavo parecchio quando ero annoiato.
In ogni caso avrei paura di smettere di fumare adesso, non credo sia questo il momento per me, adesso mi darebbe parecchi cambiamenti.
Ho iniziato a fumare cercando una "sensazione" che non ho mai provato e che in realtà le sigarette non mi hanno mai dato, a volte fumo ancora con la speranza di trovarla anche se so che non la troverò mai in una sigaretta.
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Vecchio 01-01-2008, 15.35.37   #47
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Scrivo di qui e non nelle dipendenze perchè è qualcosa che ho osservato in questo momento ma che non vuole influenzare l'impegno di quella sezione.

La resistenza all'accensione della sigaretta mi ha portata ad avere ancora quella sensazione di andare altrove quando la fumo, una sensazione di benessere in cui non ci sono pensieri manco riesco a descriverla non è piacere di fumare è ....non trovo le parole adatte a descriverla.

Mi sono immaginata il neonato che sente disagio da fame e quando la mamma gli porge il seno entra in una unione benefica che lo fa stare bene togliendogli ogni tensione, divenendo una sensazione di appagamento totale. La stessa che aveva nel grembo materno?

Quindi come in tutte le dipendenze esiste una ricerca di unione con quel qualcosa che ci fa stare per un attimo in pace con tutto.

Il guaio è che ciò che ci porta questa sensazione di solito è deleteria a lungo andare perchè diviene meccanicità e nemmeno ci rendiamo conto più perchè lo facciamo e neppure ritroviamo più quella sensazione se non in modo molto blando e questo non fa altro che aumentare la dipendenza psico fisica.

Ora fumo perchè voglio allontanare quella sensazione di disagio meccanicamente, invece di imparare a conviverci.
Non sopporto la tensione e chiamo in aiuto la sigaretta invece che imparare ad accettarla. La sigaretta mi fa da anestetico.

Ritardando l'accensione posso notare tutto ciò per cui sono portata ad accendere la sigaretta e cercare di accettare man mano queste tensioni che non sopporto. Imparando a sopportare le varie tensioni irrobustisco il mio circuito.

Scrivere questo post data la mi insicurezza di base ha alzato il desiderio di fumare non sopporto la tensione del postare ciò che penso e che può essere giudicato una cavolata e questo mi crea il bisogno di anestetizzarlo con una sigaretta. Non cedo e forzo ancora un po'.

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Vecchio 16-09-2008, 11.12.01   #48
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Non ho capito bene un passaggio che Uno ha scritto nel thread sulla dipendenza dal fumo, siccome non partecipo la' lo scrivo qui, perche' mi interesserebbe comunque capire..

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Originalmente inviato da Uno
In realtà quelli che riducono piano piano, mentalmente hanno comunque smesso di botto
Non ho ben capito se quel "mentalmente hanno comunque smesso di botto" significhi che una volta presa la decisione (realmente), anche se si riduce piano piano e' come se si avesse gia' smesso (mentre si sta riducendo) o se seppur diminuendo poco per volta, il momento dello stacco finale (per esempio arrivo a due sigarette al giorno e poi smetto) viene percepito dalla mente come se smettesse di botto?
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Vecchio 16-09-2008, 13.55.34   #49
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Ci ho pensato molto anche io Red e non so se sono giunta alla giusta conclusione però la dico ugualmente.

Io ho smesso di vivere in conflitto con un atteggiamento, un modo di pensare e di pormi, insomma ho chiuso nella mente, anche seguendo il discorso di Ray dei conflitti, la tentazione a volte arriva ma non le do retta, la guardo come se si guardasse una cosa di cui ho compassione, che so che c'è che esiste in me, ma ho deciso di non darle retta magari cadrò non posso ipotecare il futuro ma ho iniziato davvero una partita che voglio vincere.
Insomma non sto più nel mezzo divisa tra cosa devo fare, voglio fare e non voglio fare ho deciso e faccio, poi magari inciamperò (?) non lo so, ma ora come ora nella mente non gli do spazio.
Forse la battaglia siccome nasce nella mente se si chiude lì piano, piano segue anche il resto, ma non so.
Alla fine se prima fumare era un piacere (oltre che legato alla meccanicità) ora per chi cade e rifuma è un dispiacere è come essersi spostati dalla parte opposta, si ci sente legati costretti e fumare diviene una cosa spiacevole si prova anche un sentimento spiacevole che anche se ancora c'è la dipendenza non la si vorrebbe più avere e si soffre per questo.
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Vecchio 09-04-2009, 11.43.47   #50
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Citazione:
Originalmente inviato da Shanti Visualizza messaggio
........ Ma se c’è una cosa che ho imparato è che non si può mai dire, ho visto persone ricominciare a fumare anche dopo 15 anni dall’ultima volta, e quindi se e quando smetterò sarà un mio personale successo, non dirò a chi ancora fuma che cosa si racconta, perché mai mi sentirò fuori pericolo io stessa.
Riprendo questo thread partendo da questa frase di Sha, perchè mi interesserebbe capire una cosa... io ho smesso di fumare da quasi un anno ormai, ma nei primi mesi avevo un ottimo motivo per non fumare, e questo mi ha dato la forza, di non ricominciare, nemmeno quando rare volte mi è tornata voglia di farlo. Adesso pero' la voglia e la tentazione di fumare, spesso salgono (vengono dal basso, sì..), e ogni volta, devo farmi forza per non riaccendere la sigaretta. L'ottimo deterrente che ho trovato è ripetermi che se ne accendo una non riuscirò più a smettere e questo mi basta, non voglio ricominciare, conosco i miei limiti su questo argomento, se ne accendo una è finita.... mi trovo quindi d'accordo con Sha quando dice che non ci si puo' sentire fuori pericolo.. , tempo fa Uno aveva scritto un post in cui parlava di dover rinnovare la scelta di non fumare, posto che in potenza abbiamo tutto dentro etc, ma non ci si potrà mai quindi considerare "ex-fumatori"? ovvero, quando si cambia rotta su qualunque cosa che si è sperimentata, si ripresenterà sempre in qualche modo? Una persona sovrappeso che dimagrisce di 20 kg dovrà sempre stare attenta al peso per quanto raccontino che esistono diete di mantenimento e che dopo non si ingrassa più.. vale lo stesso per il fumo?
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