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Vecchio 07-04-2009, 22.54.56   #1
Ray
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Predefinito I corpi sottili

La questione è emersa di sfuggita nel tread sull'aura, si valutava di approfondire, e anche se si parlava specificatamente del corpo astrale, ho pensato che non c'è un tread specifico nè uno generico, quindi forse sarebbe bene trattare l'argomento ampiamente.

Praticamete tutte le Tradizioni ne parlano, e siccome ne parlano (spesso a vanvera) anche una serie di movimenti molto noti e che di tradizionale hano ben poco, sono piuttosto conosciuti... o meglio, sono conosciute le parole che li indicano, ma spesso l'impressione è che si conoscano ben poco.

Dicevo che tutte le tradizioni ne parlano, in un modo o nell'altro, tuttavia una delle difficoltà è data dal fatto che ogni tradizione grossomodo usa un suo sistema e quindi ne parla in maniera apparentemente diversa, generando non poche incomprensioni e apparenti discrepanze, vedi i dubbi sorti recentemente (ed esposti a mio avviso in modo incomprensibile) su teosofia e antroposofia.

Tra l'altro, di corpi sottili, facendo tutta una serie di distinzioni tra diversi corpi, parlano certe tradizioni, per lo più orientali, mentre quelle occidentali, tendono a parlare più di anima (che possiamo considerare l'insieme di questi corpi)... con una serie di eccezioni date da tentativi più o meno riusciti di unificare le differenti esposizioni (le esposizioni sono diverse, la sostanza è sempre quella)... vedi Gurdjieff e appunto Steiner (antroposofia).

I tentativi sincretistici, che pure partono dalla corretta considerazione che tutte le Tradizioni hanno ragione e che siamo noi a vedere differenze che sono solo apparenti (punti di vista), mi hanno sempre lasciato un po' interdetto... primo per il rischio di fare gorssolanamente di tutta l'erba un fascio e di assimilare cose che non sono assimilabili o che comunque non si sono capite bene, secondo perchè mi sembra di scarso interesse (unicamente mental-catalogatore)... mentre forse sono altre le cose interessanti, come quelle accennate nel tread dell'aura sui sogni per esempio.

Detto ciò forse come prima cosa si dovrebbe dire cosa sono questi corpi... il che ritengo non sia per nulla semplice se si vuole essere esaustivi (e io comunque non sarei in grado), ma potremmo partire dal capire cosa è un corpo e a cosa serve. Così come quello fisico, che crediamo tutti di conoscere solo perchè impressiona i nostri sensi (semi)coscienti, anche gli altri sono corpi... ne deriva che hanno qualcosa in comune e che quel qualcosa ha a che fare con la funzione.

Infatti un corpo potremmo dire che è un supporto per la coscienza... quindi sia un contenitore che un appoggio che un mezzo attraverso il quale essa può "muoversi", funzionare e in genere manifestarsi... sul piano corrispondente al supporto.

Questo apre, ma anche da qualche indizio, su un problema piuttosto grosso, generato dalle discrepanze delle diverse tradizioni: ossia ma i corpi li abbiamo già, li hanno tutti, si deve costruirseli, devono nascere o che (con "corpi" possiamo sostituire "anima").

Verrebbe da dire che se avessimo già uno (o più) corpi sottili già perfettamente funzionanti, o almeno abbastanza funzionanti, li potremmo usare a piacimento... d'altra parte per usare qualcosa è necessario esserne cosciente e potrebbe darsi sia che non siamo coscienti di qualcosa che c'è già, sia che finchè non c'è non possiamo diventarne coscienti, oppure e forse meglio, che le due cose vanno assieme e che si diventa coscienti in proporzione (e un po' in ritardo) di quel che va formandosi.

Altra cosa che mi vien da accennare è che, per una legge naturale che potremmo assimilare per analogia alla legge di gravità, la coscienza tende ad appoggiarsi naturalmente al corpo più "grossolano"... ossia al minor "livello" energetico.

Questo porterebbe a parlare della materia sottile e delle diverse "densità" di essa e conseguentemente dei corpi che essa compone (si, l'anima da questo punto di vista è "materiale"), ma direi che questa introduzione è già lunghissima e che gli spunti sono molti e vari e che ognuno può apportare il suo contributo.

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Vecchio 08-04-2009, 01.44.01   #2
Grey Owl
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Penso che i corpi sottili possono essere definiti come un corpo avente una materia però con una frequenza molto più elevata (raffinata).
La materia, quella che noi identifichiamo coi nostri sensi, è composta da energia in vibrazione. Gli atomi vibrano a determinate frequenze, l'agitazione molecolare è alimentata dal calore del sole.

I corpi sottili sono fatti di materia ma avente una frequenza molto alta, a tal punto che essa è invisibile, impalpabile nella dimensione materiale.

Vi è un salto vibrazionale come può essere ad esempio il salto che cè in un bacio tra innamorati (aspetto materiale) e l'amore che essi provano (aspetto sottile).

Quindi direi che il corpo sottile è funzionale allo stesso modo di quello più materiale (grossolano) però opera in un'ambito più sottile appunto. Si tratta di energia che vibra ad una frequenza superiore, come l'emozione, come un sentimento d'amore, è un'energia che vibra ad una frequenza molto più alta alla quale noi non possiamo ancora arrivare.

Penso che i sentimenti siano fatti di materia (energia+vibrazione) come lo è la carne del mio corpo, come il mio cuore che batte nel petto.

I corpi sottili sono fatti di una materia così raffinata che seppur presente nello stesso spazio non vi è conflitto con il corpo materiale, anzi vi è completa sovrapposizione.
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Vecchio 08-04-2009, 08.30.41   #3
dafne
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Quindii a seconda della frequenza della vibrazione ci sono corpi differenti? Per percepire impressioni diverse?

Come quando si entra in un posto dove due hanno magari litigato pesantemente e ci si sente a disagio. Quel disagio è la sensazione che percepisce un corpo sottile e che il corpo fisico rielabora, ad esempio, come una stretta allo stomaco?

Scusate magari una fesseria ma sarebbe questa la causa della somatizzazione? Essendoci un legame tra i vari corpi (se non ho capito male) se non sappiamo "leggere" le sensazioni di quelli più sottili le rielabora il corpo fisico?


ehm
Non mi è chiarissima la questione della materia più o meno raffinata... è un pò come per l'acqua? se sollecito gli atomi evapora se li raffreddo solidifica?
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Vecchio 09-04-2009, 00.11.12   #4
Ray
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ehm
Non mi è chiarissima la questione della materia più o meno raffinata... è un pò come per l'acqua? se sollecito gli atomi evapora se li raffreddo solidifica?
Sottile, non necessariamente raffinata. Più fine non significa per forza raffinata... è forse un po' puntigliosa sta cosa, ma ci si può pensare su.

La questione della materia sottile credo sia centrale per questo tema, quindi in effetti è meglio espanderla come possiamo. Ai nostri sensi grossolani la realtà appare praticamente vuota... c'è un po' di materia e un sacco di vuoto, ossia spazio tra la materia. Anche nell' ultra piccolo "vediamo" così... un sacco di vuoto tra le particelle.
Per capire questa cosa dei piani sottili (di esistenza e quindi di materia) è necessario un po' buttare all'aria questa concezione. I vari piani che vengono distinti solitamente (astrale, mentale e bla bla) contraddistinguono degli ordini di "sottilità" della materia che vi si trova o, come meglio dice Grey, degli ordini di vibrazione della stessa, che poi è la stessa cosa, solo vista da punti di vista diversi.

Dicevo su che questi piani si intersecano, ma non solo, anche si compenetrano.
C'è un esempio classico che può mettere nel'ordine di idee giusto. Immaginiamo un bicchiere e lo riempiamo di sassi. Quando esso sarà pieno non sarà davvero pieno... ma ci saranno degli interstizi tra un sasso e l'altro, anche parecchi. Adesso immaginiamo di mettere nel bicchiere pieno di sassi dei sassolini più piccoli, tipo ghiaia. Vedremo che la ghiaia va a riempire questi interstizi tra i sassi, tuttavia resteranno ancora degli interstizi tra i sassolini. Adesso immaginiamo di metterci della sabbia. Essa andrà a riempire gli interstizi tra i sassolini, ma resteranno gli interstizi tra i granelli. Adesso riempiamo con acqua. Abbiamo riempito il bicchiere, via via aggiungendo meteria sempre più sottile. Adesso il contenuto del bicchiere è compatto.

Come si può capire, quando il bicchiere sembra pieno, se si dispone di materiale più sottile, lo si può riempire ancora (fino all'acqua).

Se ora pensiamo che i sassi, la ghiaia, la sabbia e l'acqua rappresentano i vari gradi di "sottilità" della materia riusciamo ad avere un'idea della faccenda. Ossia i sassi rappresentano tutta la materia "fisica", compreso i liquidi e i gas, mentre i sassolini, la ghiaia e via via, rappresentano interi ambiti di materia altrettanto ampi di quello fisico (se non di più, ma adesso non c'entra).

Allo stesso modo anche i "corpi" si intepenetrano... ossia, come nel bicchiere tutta quella diversa roba sta nello stesso bicchiere, così i vari "corpi" stanno nello stesso spazio (più o meno).

Occhio a quell'interpenetrano. Se guardiamo sempre il bicchiere vediamo che le quattro materie non stanno a strati, nè uno sopra l'altro, nè a cipolla o altri modi, ma stanno mescolati. Pur stando mescolati però ognuna mantiene le sue caratteristiche e formerà un tutt'uno con il resto della materia che gli corrisponde.

La norma è il bicchiere tutto mescolato... potremmo anche immaginarci un bicchiere con una struttura interna tale da tenere tutto ordinato e funzionante, pur se interconnesso...
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Vecchio 09-04-2009, 16.32.33   #5
gibbi
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Quindi l'essere umano non è dotato solo del corpo fisico che sentiamo tocchiamo vediamo ecc. ma anche da altre strutture invisibili formate da sostanza più sottile o che vibra ad una frequenza più elevata , corpi chiamati eterico astrale mentale causale e qualche altro ancora...quello che mi chiedo è : a questi vari corpi sottili corrisponde per ciascuno una funzione ben precisa ?
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Vecchio 10-04-2009, 02.10.29   #6
Grey Owl
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La penso cosi...
Ogni corpo ha una sua funzione questo, in senso generale, è lo scopo di un corpo. Un contenitore che permette alla coscienza di esperire in un determinato piano di manifestazione.
Inoltre il sasso è roccia come lo è la ghiaia e la sabbia. Nell'analogia dell'esempio la dimensione della roccia determina il campo di manifestazione.
La scienza ci dice che la materia è composta da atomi, oltre non è più possibile dividere la materia. Gli atomi sono composti da protoni(cariche positive), elettroni(negative) e neutroni(neutre).
Quindi i corpi sottili sono composti da atomi? No, ritengo che si tratti di una materia molto più sottile, di un "qualcosa" che è oltre questo piano di manifestazione. E' per questo motivo che più sù dicevo che si compenetrano in quanto non vi è interazione diretta sullo stesso piano di manifestazione.

Per rispondere a dafne, dico che secondo me i corpi sottili non sono atomi che vibrano ad una frequenza maggiore ma si tratta di una materia più sottile che vibra a frequenze superiori alla massima frequenza manifestabile su questo piano di manifestazione. Ad esempio una frequenza superiore alla radioattività esce dal nostro piano di manifestazione ma immagino che non finisca, continuerà oltre, verso un piano superiore al nostro.

Ritengo che i corpi sottili occupino lo stesso spazio-tempo del nostro corpo fisico, inoltre essi sono comprensivi del corpo fisico. Come dire che un corpo sottile superiore a quello fisico ha "coscienza" del corpo fisico stesso. Il corpo sottile superiore al precedente ha coscienza degli altri corpi sottesi.
Faccio un'esempio io ho coscienza della mia mano, la posso muovere come voglio, ma la mano non ha coscienza di tutto il corpo. Il mio dito indice non ha coscienza di tutta la mano, non può muoverla in quanto è "sotto" al piano della mano.
Vi sono quindi differenti gradi di coscienza che sono quelli "contenuti" nei vari corpi. Più la coscienza aumenta e più i corpi diventano "sottili".

Nell'esempio di Ray ora si tratta di comprendere cosa è per analogia il bicchiere. Cosa trattiene i corpi sottili assieme, cosa permette ti trattenere i sassi, la ghiaia, la sabbia e l'acqua?. Cosè il bicchiere nell'esempio?
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Vecchio 10-04-2009, 09.58.09   #7
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......
Nell'esempio di Ray ora si tratta di comprendere cosa è per analogia il bicchiere. Cosa trattiene i corpi sottili assieme, cosa permette ti trattenere i sassi, la ghiaia, la sabbia e l'acqua?. Cosè il bicchiere nell'esempio?
Mi viene da rispondere che il bicchiere sono io ( il mio essere ) , che i sassi sono il mio corpo fisico, la ghiaia il corpo eterico , la sabbia il corpo astrale , l'acqua il corpo mentale ....

E con riferimento a questa suddivisione dei corpi , cerco di rispondermi alla domanda che ho posto più su .....( secondo il noto principio che chi fa da sè fa per tre, ma non è detto che faccia bene.... )
Il corpo eterico ,che mi immagino più prossimo ( vicino) al corpo fisico, che è più fine rispetto a quest'ultimo ,ma meno rarefatto rispetto al corpo astrale , è in una qualche relazione con le funzioni vitali del nostro corpo ? cuore respirazione ecc?....mi viene da pensarlo posto che viene chiamato anche vitale.
Il corpo astrale è quello che ci permette di provare i sentimenti le emozioni le passioni , la gioia e il dolore ....( materia più sottile ) ? Lo ricavo sempre dalla definizione astrale-emozionale.
La mente , i pensieri ( materia ancora più sottile ) sono composti dal corpo mentale ?
Oppure questa separazione di "funzioni" non ha ragione d'essere? o forse non sono funzioni così separate dato che i singoli corpi sono compenetrati?

Ultima modifica di gibbi : 10-04-2009 alle ore 10.12.29.
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Vecchio 10-04-2009, 10.31.46   #8
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In realtà il bicchiere inteso come forma rigida esterna non esiste, ma è una forma data da una sorta di attrazione che viene da dentro.

Immaginate che sabbia, ghiaia, acqua etc.. siano tutto di materiale attirabile magneticamente, immaginate al centro una calamita che però non ha lo stesso magnetismo in tutte le direzioni, ecco che automaticamente viene fuori una certa forma esterna senza che vi sia nulla che esternamente costringe in quella forma.

Prima che LB obietti, o che qualcuno capisca male, ricordo che ho usato la parola magnetismo come esempio, non parliamo di forza magnetica, non siamo calamite, però per analogia rende il concetto
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Vecchio 10-04-2009, 11.36.11   #9
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In realtà il bicchiere inteso come forma rigida esterna non esiste, ma è una forma data da una sorta di attrazione che viene da dentro.

Immaginate che sabbia, ghiaia, acqua etc.. siano tutto di materiale attirabile magneticamente, immaginate al centro una calamita che però non ha lo stesso magnetismo in tutte le direzioni, ecco che automaticamente viene fuori una certa forma esterna senza che vi sia nulla che esternamente costringe in quella forma.

Prima che LB obietti, o che qualcuno capisca male, ricordo che ho usato la parola magnetismo come esempio, non parliamo di forza magnetica, non siamo calamite, però per analogia rende il concetto
Si tratta del chi?
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Vecchio 10-04-2009, 13.16.41   #10
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In realtà il bicchiere inteso come forma rigida esterna non esiste, ma è una forma data da una sorta di attrazione che viene da dentro.

Immaginate che sabbia, ghiaia, acqua etc.. siano tutto di materiale attirabile magneticamente, immaginate al centro una calamita che però non ha lo stesso magnetismo in tutte le direzioni, ecco che automaticamente viene fuori una certa forma esterna senza che vi sia nulla che esternamente costringe in quella forma.

Prima che LB obietti, o che qualcuno capisca male, ricordo che ho usato la parola magnetismo come esempio, non parliamo di forza magnetica, non siamo calamite, però per analogia rende il concetto
Ovviamente tutto è interessante.
Del sottolineato, però mi vien da chiedere: quello che si manifesta all'esterno allora, è il risultato di quel magnetismo di cui parli?
Cioè è grazie a quel magnetismo che viene generata la manifestazione, per cui si parte sempre dall'alto, in scala discendente, fino ad arrivare al basso?

Tutto ciò, però, presuppone la presenza di quella calamita a cui fai cenno.
Ebbene, questa ( che forse potrebbe essere la Forza vitale ) ha la capacità - non so come dire - di svolgere, di manifestare, la sua azione in quanto magnete e dunque è capace di " agglomerare" materia?
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 10-04-2009, 18.10.34   #11
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Riparto dall'inizio per vedere se ho capito qualcosa e se possiamo andare passo passo partendo da zero se non vi dispiace..
Abbiamo detto che l'uomo non è dotato di un solo corpo, ma di altri, che esistono pero' allo stato embrionale se ho capito bene, ovvero, vanno costruiti, e, tutti insieme formano l'Anima giusto? Ma la materia che costituisce questi corpi l'abbiamo già in dotazione alla nascita e va per così dire "ordinata", oppure per costruire dobbiamo in qualche modo "attirarla"? Se l'insieme dei corpi costituiscono l'Anima , e i corpi vanno costruiti, credo ne derivi che anche l'Anima va costruita, e che quindi serve un lavoro per farlo ..
Poi altra cosa per me importante da chiarire credo che sia l'ordine di questi corpi, io me li ero sempre immaginati uno sull'altro (forse avrò visto qualche raffigurazione non so) quindi, l'astrale che va a "coprire" il fisico, il mentale a coprire l'astrale, il causale a coprire il mentale etc (tipo quando ci vestiamo con più strati uno sull'altro). Dall'esempio del bicchiere che ha fatto Ray è evidente che non è così, se si compenetrano e intersecano l'unica differenza a questo punto è la grossolanità della materia di cui sono composti?..
Poi si potrebbero classificare questi corpi?
Gibbi ha parlato di un corpo eterico, e di uno astrale/emozionale le definizioni che conosco (per sentito dire, non ho mai studiato l'argomento) è questa: corpo fisico- astrale (che credevo corrispondesse all'eterico)-mentale- causale. Mi date una mano a chiarirmi? Probabilmente non è importante, ma giusto per cercare di capirci e di parlare tutti con lo stesso linguaggio ..

Ultima domanda, il Chi e l'energia Vitale che hanno nominato Nike e Jeze sono la stessa cosa? E corrispondono all'energia Sessuale?

Ed è questa che permette all'insieme dei corpi di avere una certa forma seppur il bicchiere che li contenga non esiste?

A me non è chiaro nemmeno il discorso dei diversi piani di manifestazione ma un passo alla volta...

Grazie
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Vecchio 10-04-2009, 19.51.36   #12
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Ma la materia che costituisce questi corpi l'abbiamo già in dotazione alla nascita e va per così dire "ordinata", oppure per costruire dobbiamo in qualche modo "attirarla"?
La materia è dappertutto. Quel che abbiamo in dotazione è una struttura, una potenzialità. Ossia il bicchiere... che non esiste in senso di esterno che racchiude, ma esiste come forma che viene impressa alla materia e conglobando materia "attorno" a se produce dei corpi più o meno coesi e più o meno stabili, come ad esempio quello fisico... che tuttavia sappiamo scambiare materia con "l'esterno" continuamente.

Il problema, visto in un certo modo, è la produzione di un agglomerato stabile. Il corpo fisico ha una sua coesione e una sua stabilità e quindi una certa durata e una variabilità della stessa durata, ma oltre certi limiti non può andare e questi limiti dipendono dalla materia di cui è composto.

Quando dormiamo (nel letto) la coscienza "se ne va in giro" grazie al supporto del corpo astrale, tuttavia per quel che ne sappiamo, potrebbe darsi che esso duri solo il tempo del sogno in questione e che quindi noi siamo in grado di agglomerare materia astrale attorno alla forma/struttura (bicchiere) solo per la durata del sogno o di una notte. Poi magari si disfa, e la materia torna disordinata, fino a quando ne produciamo un altro per un po' e così via.

Uno dei leit-motiv dell'alchimia è che nel Lapis la materia non è più disposta caoticamente come nel "piombo" ma viene perfezionata seguendo una struttura ordinata come nell'"oro", attraverso varie operazioni di separazione e riunificazione.

Per quanto riguarda l'attirarla, se immaginiamo di essere in grado di agire sul "magnete", ad esempio concentrandolo od espandendolo, potremmo immaginare un'azione corrispondente di attrazione diversa dal solito e quindi diversa nelle proporzioni delle diverse materie. Qusto produrrebbe una diversa disposizione delle diverse materie nel bicchiere, non più quindi a caso, ma seguendo un certo ordine che dipende sempre da quel nucleo/polo attrattivo.

Nucleo/polo attrattivo che poi, se lo pensiamo da un certo punto di vista, è ciò che si manifesta (manifesta la sua forma, ossia il bicchiere) attraverso la materia che attrae... e può manifestarla sempre meglio a seconda di quanto riesce ad imprimerle il suo "ordine".
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Vecchio 10-04-2009, 21.04.18   #13
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Quindi l'essere umano non è dotato solo del corpo fisico che sentiamo tocchiamo vediamo ecc. ma anche da altre strutture invisibili formate da sostanza più sottile o che vibra ad una frequenza più elevata , corpi chiamati eterico astrale mentale causale e qualche altro ancora...quello che mi chiedo è : a questi vari corpi sottili corrisponde per ciascuno una funzione ben precisa ?
L'unica risposta che son riuscita a darmi è che se non avessero funzioni diverse ne avremmo solo uno ma da qui a definire le funzioni..Un pò come Red ho leggiucchiato nel tempo e ho trovato definizioni diverse (causale? mah)

Provo anch'io a fare uno sforzetto e metter giù quel che ho capito (poco ).

Esistono diverse manifestazioni della materia, diverse non tanto nella loro costituzione ma nella vibrazione.
Non diversi stati (solido liquido ecc) ma percepibili o meno..come la gamma della luce che comprende i raggi x .
Spero

Poi ho inteso che potenzialmente noi siamo come un contenitore (il bicchiere) che però mantiene la sua forma non con pareti definite ma per una sorta di attrazione che la materia (nelle sue manifestazioni) subisce da un nostro nucleo.

Stà alla nostra capacità di attrarre materia diversa, con differente vibrazone il "riempimento" del bicchiere.

Mi fermo qui perchè già così non sò se ne ho capito qualcosa.
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Vecchio 10-04-2009, 22.34.08   #14
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Devo dire che faccio una fatica enorme a seguire il discorso e ad immaginare questi corpi sottili, anche se ne ho letto in passato non ho mai compreso come fossero.
Mi viene persino da domandare se il tutto è grande come il nostro corpo fisico oppure è più grande, cioè se fossero visibili se occuperemmo più spazio di quello che occupiamo ora con quello che vediamo.
Quello di pensarli che si intersecano tra loro mi pare già più semplice perchè mi immagino i vari sistemi nervosi, il sistema endocrino, il sistema venoso, le sinapsi i neuroni che danno vita a sistemi propri pur essendo tutti dentro di noi ovvero dentro lo stesso vaso.
Il corpo eterico è quello legato al corpo fisico quello che la notte ripristina tutto il sistema come fa il pc.
Il corpo astrale detto anche corpo di desiderio lo penso legato alle emozioni e a forse al piacere?
Il corpo mentale booh
Il corpo causale dove risiedono le motivazioni o anche il senso della nostra vita qui.
Insomma dopo aver risposto mi pare di aver parlato di aver detto un cumolo di cose campate per aria.
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Vecchio 11-04-2009, 00.02.21   #15
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Da quello che ho capito, l'unico ad avere una forma ben definita è il nostro corpo fisico che rimane tale finchè vi scorre l'energia vitale o chi, mentre il corpo eterico non ha una forma perchè è in pratica il reticolato in cui scorre questa energia vitale organizzata, come potrebbe essere per il corpo fisico il sistema della circolazione del sangue, che raggiunge ogni cellula del nostro corpo.
Il corpo astrale attraverso i sensi percepisce il corpo fisico ed elabora le emozioni e le sensazioni e nello stesso tempo viene plasmato da esse.
Questo emerge soprattutto quando si sogna, si fanno esperienze che ci danno emozioni e sentimenti anche se di fatto il nostro corpo fisico dorme, quindi emozioni e sentimenti sono su un altro piano, anche se connessi al fisico attraverso i sensi.
Il corpo mentale, lo dice la parola stessa, è la mente che elabora i pensieri, quindi è la nostra coscienza superiore e il nostro Io, la cognizione di noi stessi.
Questi livelli convivono con il corpo fisico e interagiscono con esso compenetrandolo e sono tutti necessari alla nostra vita fisica, energetica e mentale.
Si chiamano corpi sottili perchè non avendo una fisicità non si possono vedere a parte l'aura in determinate condizioni, ora se i corpi etereo, astrale e mentale sono campi di energia, l'aura è il risultato di tutti e tre questi corpi sottili.
L'energia vitale l'assorbiamo dall'aria, dal cibo e anche dagli altri esseri viventi per cui c'è un continuo scambio.
Non so come potremmo attirare a noi l'energia, io penso che ne abbiamo bisogno come abbiamo bisogno del cibo e dell'acqua, altrimenti moriremmo, insomma siamo una macchina quasi perfetta che si nutre di energia a vari livelli.
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Vecchio 11-04-2009, 00.28.44   #16
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siamo una macchina quasi perfetta
Magari...
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Vecchio 11-04-2009, 19.19.49   #17
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Cerco di definire i corpi sottili (secondo come me li immagino) attraverso un'analogia.
Immagino che il mio corpo sia una casa, ad esempio una bella casetta fatta di mattoni, con un tetto in legno, finestre con scuretti. La porta in legno, il vialetto, con giardino, la staccionata e l'orticello. Ogni particolare è unico anche se di casette così ce ne sono tantissime.
Ora per analogia a cosa corrispondono i corpi sottili?
Beh, secondo me un corpo sottile corrisponde al progetto della casa, a chi l'ha progettata e pensata, esiste nella mente del costruttore, esistono i disegni, le misure e i calcoli.
Un'altro corpo sottile è il concetto di casa, come luogo per viverci, per scaldarsi e ripararsi. Fatta di mattoni e legno, col tetto a due acque ed una soffitta (non è un'igloo o una grotta e manco una palafitta).
Un'altro corpo sottile è l'idea che questa casa volesse essere costruita in quel luogo e con quelle "caratteristiche". La terra su cui è costruita ed il suo Proprietario che l'ha voluta costruire in quel luogo.
Infine cè la volontà del Proprietario di volerla costruire, la necessità di avere una casa.
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Vecchio 11-04-2009, 20.17.06   #18
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Devo dire che faccio una fatica enorme a seguire il discorso e ad immaginare questi corpi sottili, anche se ne ho letto in passato non ho mai compreso come fossero.
Mi viene persino da domandare se il tutto è grande come il nostro corpo fisico oppure è più grande, cioè se fossero visibili se occuperemmo più spazio di quello che occupiamo ora con quello che vediamo.
La questione del più grande o più piccolo è, a mio modo di vedere, parecchio complessa, per il fatto che stiamo parlando di materia diversa da quella ordinaria e che quindi occupa in modo diverso lo spazio... da un certo punto di vista, considerando solo il piano fisico, si potrebbe anche dire che non ne occupa affatto.
Tuttavia dalle tradizioni di tutto il mondo ci arrivano indicazioni abbastanza concordanti su grandezza e forma... dove per grandezza e forma intendiamo l'effetto di queste interazioni energetiche sul piano di osservazione... per chi può osservare, o sul piano di rappresentazione per cavarsi momentaneamente di torno il problema della percezione.
Questa grandezza è maggiore al corpo fisico ma sempre in scala e questa forma è un qualcosa di ovoidale.. ci sono mille immaigni, a a partire dalla "mandorla" che circonda le varie "persone" sacre della nostra religione e di altre.
Chiaramente questa forma (che è rappresentazione) e questa grandezza (che è sempre rappresentazione) si riferiscono a situazioni di perfezionamento ben lungi dall'uomo comune. Una specie di indicazione di come dovrebbe essere.

Su questo punto però vorrei proporre una riflessione: tirando in ballo nuovamente l'alchimia (ma anche anche altri punti di vista) una delle caratteristiche del Lapis (o del Corpo fatto finito... relativamente al possibile in queste condizioni di esistenza), oltre alla corretta e oridinata disposizione delle varie materie, pone l'accento anche sulla corretta proporzione delle varie materie tra loro... come in tutte le ricette d'altronde, che si preveda o meno una Cottura.
Quindi potremmo supporre, dato che anche il fisico fa la sua parte, che ci sia una corretta quantità di materia fisica nel "forno" e che una sua eccedenza o mancanza, influisca negativamente sulle altre materie (se ho quel forno e metto troppa farina, ci starà meno uovo).


Per quanto riguarda invece la questione delle suddivisioni (astrale, mentale eccetera), dico la mia in un altro post, dato che per qualche strano meccanismo mentale, risulta più facile leggere due post lunghi dieci che uno lungo venti.
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Vecchio 11-04-2009, 21.07.35   #19
Era
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Non che ho capito il resto...ma chiedo se...come dice Red..tutti questi corpi andranno a costituire l' anima anche i corpi si dovranno costruire o alimentare o far crescere per "riunirli" in un' anima..e il materiale a nostra disposizione andrà "usato per la costruzione" in un certo ordine o no? nel senso se il corpo più grossolano è quello fisico e di questo ne siamo coscienti perchè lo possiamo toccare..pesare ecc ecc...dovremo pur avere un qualcosa di meno grossolano (anche se di poco al corpo) per costruire il corpo successivo anche se poi successivo non è perchè si conpenetra agli altri..
Tornando all' alchimia che scompone per ricomporre..non posso certo scomporre il corpo fisico ma...ci penso va
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Vecchio 12-04-2009, 01.06.10   #20
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.........
Su questo punto però vorrei proporre una riflessione: tirando in ballo nuovamente l'alchimia (ma anche anche altri punti di vista) una delle caratteristiche del Lapis (o del Corpo fatto finito... relativamente al possibile in queste condizioni di esistenza), oltre alla corretta e oridinata disposizione delle varie materie, pone l'accento anche sulla corretta proporzione delle varie materie tra loro... come in tutte le ricette d'altronde, che si preveda o meno una Cottura.
Quindi potremmo supporre, dato che anche il fisico fa la sua parte, che ci sia una corretta quantità di materia fisica nel "forno" e che una sua eccedenza o mancanza, influisca negativamente sulle altre materie (se ho quel forno e metto troppa farina, ci starà meno uovo).
In altre parole, questo significa che il corpo fisico è importante quanto gli altri, e che il primo lavoro che bisogna fare (a dispetto di quanto si sente dire in giro) è proprio su di esso.. e per corretta quantità di materia fisica si intende anche equilibrio tra corpo mente e cuore? La giusta quantità di materia credo dovrebbe essere data dall'equilibrio complessivo, perchè altrimenti o ce n'è troppa o troppo poca..

Un'altra cosa che sarebbe importante da capire.. come si è detto altrove che le varie Opere alchemiche non sono suddivise in maniera netta, ma anch'esse si compenetrano.. quindi nel momento in cui si Lavora sul nero, ci possono essere barlumi di altre Opere.. e questo vale lo stesso per i Corpi? se lavoro sul fisico, posso lavorare contemporaneamente (in parte) anche sugli altri (per svilupparli in questo caso)?

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Per quanto riguarda invece la questione delle suddivisioni (astrale, mentale eccetera), dico la mia in un altro post, dato che per qualche strano meccanismo mentale, risulta più facile leggere due post lunghi dieci che uno lungo venti.
aspetto, nessun problema, grazie
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Vecchio 12-04-2009, 16.36.15   #21
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Non che ho capito il resto...ma chiedo se...come dice Red..tutti questi corpi andranno a costituire l' anima anche i corpi si dovranno costruire o alimentare o far crescere per "riunirli" in un' anima..e il materiale a nostra disposizione andrà "usato per la costruzione" in un certo ordine o no?
nel senso se il corpo più grossolano è quello fisico e di questo ne siamo coscienti perchè lo possiamo toccare..pesare ecc ecc...dovremo pur avere un qualcosa di meno grossolano (anche se di poco al corpo) per costruire il corpo successivo anche se poi successivo non è perchè si conpenetra agli altri..
Tornando all' alchimia che scompone per ricomporre..non posso certo scomporre il corpo fisico ma...ci penso va
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In altre parole, questo significa che il corpo fisico è importante quanto gli altri, e che il primo lavoro che bisogna fare (a dispetto di quanto si sente dire in giro) è proprio su di esso.. e per corretta quantità di materia fisica si intende anche equilibrio tra corpo mente e cuore? La giusta quantità di materia credo dovrebbe essere data dall'equilibrio complessivo, perchè altrimenti o ce n'è troppa o troppo poca..

Un'altra cosa che sarebbe importante da capire.. come si è detto altrove che le varie Opere alchemiche non sono suddivise in maniera netta, ma anch'esse si compenetrano.. quindi nel momento in cui si Lavora sul nero, ci possono essere barlumi di altre Opere.. e questo vale lo stesso per i Corpi? se lavoro sul fisico, posso lavorare contemporaneamente (in parte) anche sugli altri (per svilupparli in questo caso)?



aspetto, nessun problema, grazie

Come sempre ci provo, aspettando comunque correzioni.

Direi che sappiamo che c'è un fisico, una materia grossolana, semplicemente perchè lo vediamo, non perchè ne siamo coscienti.
In genere insomma siamo abituati a far collimare la visione con l'esistenza - nel senso che quella cosa c'è, è visibile quindi esiste - mentre invece dovremmo basarci sul fatto che di una cosa si deve everne coscienza.
Da questo punto di vista probabilmente chi sa, chi è consapèvole che il suo corpo è " proprio suo"?

A questo punto, quindi, il Lavoro forse inizia proprio da quella materia di cui pensiamo di essere coscienti e che, crediamo per questo, di essere nostra e a tratti di possedere ( di solito si dice " il mio corpo " ).
Cosa che non mi pare sia tanto scontata, solo perchè " ci viviamo"!

Bene, da quel che ho capito, nella presunzione che quel che ho detto corrisponda a verità, è certo che il fisico - tutto ciò che nel fisico facciamo o vediamo, cercando di equilibrare ciò che si possiede - è la prima parte da affrontare ed affondare, affinchè si possa mettere ordine al caos che, appunto nel fisico e non soltanto li, esiste.

Un rimettere al proprio posto, un riallineare ciò che è mischiato nel fisico, potrebbe, allo stesso modo, definire il lavoro che si fa, in maniera graduale al tempo stesso anche simultanea a mio modo di vedere, pure in altri settori ove astrattamente possiamo posizionare quella parte meno grossolana che teoricamente dovrebbe individuare altri corpi.
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 14-04-2009, 01.42.16   #22
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Nucleo/polo attrattivo che poi, se lo pensiamo da un certo punto di vista, è ciò che si manifesta (manifesta la sua forma, ossia il bicchiere) attraverso la materia che attrae... e può manifestarla sempre meglio a seconda di quanto riesce ad imprimerle il suo "ordine".
Questo punto lo ritengo importante, avevo sempre ipotizzato che si trattasse di involucri, di membrane di differenti "materie". Mentre ora ritengo che questo polo attrattivo attiri la differente materia creandone dei corpi manifesti.

Il polo attrattivo di base ha come capacità quello di agglomerare, creare un corpo denso, il corpo fisico (come quello che crediamo di conoscere).
Questo nucleo può svilupparsi in modo da attrarre materia più sottile (che vibra a frequenza maggiore).
Può essere la coscienza questo nucleo attrattivo?

Ad esempio se sono più sono cosciente attiro più materia, che può essere attinta dalle impressioni che entrano nel corpo e mediante la coscienza più attiva, essa le trasforma in materia sottile, la quale contribuisce alla costruzione del corpo sottile. Questo sviluppo del corpo sottile permette alla coscienza di espandersi anche attraverso di esso (oltre che avere più coscienza del corpo fisico).

Si tratta di uno sviluppo che parte dalla materia più pesante (corpo fisico) per poi svilupparsi attraverso il nucleo attrattivo-coscienza. Dal corpo fisico la coscienza comincia i primi passi affermando "penso, dunque esisto"... passo dopo passo prosegue una ricerca, un percorso di autocoscienza che la porta ad attirare a se elementi più sottili i quali formano il corpo sottile che diverrà funzionale per le nuove facoltà della coscienza espansa.

Che ne pensate?
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Vecchio 15-04-2009, 14.45.52   #23
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Volevo intervenire nella discussione per fare alcune considerazioni/domande. Se qualcuno volesse dire la sua o rispondermi ne sarei molto grato.

Ammesso che sia vero il principio base che l'essere umano possegga uno o più corpi, mi sembrerebbe naturale che per ciascun corpo esista una propria mente ed una propria coscienza, come spiegato nell'esempio della mano di Grey Owl. Si potrebbe approfondire questo aspetto?

Nel caso non sia indispensabile che un corpo abbia una mente ed una coscienza sempre attivi , allora al contrario, non ne potrebbe avere più di una ? Mi riferisco in particolare ai casi di scihzofrenia o possessione.

Un'altra riflessione riguarda la catena alimentare. A parte i vegetali e gli esseri unicellulari tutti gli esseri viventi di una certa complessità per vivere traggono energia cibandosi di altri esseri 'inferiori'.
Non potrebbero altri esseri con corpi sottili parassitare un corpo di lignaggio inferiore per sottrarre energia o altre cose utili per la loro sopravvivenza, magari vivendo nascosti come 'simbionti' e rimanendo invisibili ai sensi ed alla mente del corpo che li ospita?
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Vecchio 15-04-2009, 22.32.32   #24
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Con l'esempio della mano volevo evidenziare che è la coscienza questo nucleo attrattivo. In quanto nucleo attira varia materia a sé creando differenti corpi, dal più grossolano (corpo fisico) a quello più sottile (sempre che la coscienza si sviluppi in modo da aumentare la capacità attrattiva di materia più sottile).
Si tratta quindi di una coscienza e non di più coscienze che agiscono in quell'individuo.

Inoltre ritengo che corpi sottili senza il corpo fisico possano esistere in un piano di manifestazione superiore al nostro.
Che degli esseri esseri con corpi sottili parassitano in un corpo fisico (immagino parli di possessione) lo ritengo improbabile.
L'interazione con i nostri corpi fisici forse è possibile ma dubito che possano essere così "forti" da entrare in un corpo fisico a meno che una persona non lo permetta.

L'argomento comunque ritengo sia OT e rimanendo in OT (ma cercando di ritornare sul pezzo) volevo chiedere se secondo voi è plausibile che un corpo sottile con la coscienza annessa (nucleo attrattivo) entri nell'utero materno in un determinato periodo dopo il concepimento? In questo modo legandosi al pacchetto genetico dell'ovulo e dello spermatozoo per esperire in quel corpo? (sono andato fortemente OT?)
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Vecchio 16-04-2009, 01.16.43   #25
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Con l'esempio della mano volevo evidenziare che è la coscienza questo nucleo attrattivo. In quanto nucleo attira varia materia a sé creando differenti corpi, dal più grossolano (corpo fisico) a quello più sottile (sempre che la coscienza si sviluppi in modo da aumentare la capacità attrattiva di materia più sottile).
Si tratta quindi di una coscienza e non di più coscienze che agiscono in quell'individuo.

Inoltre ritengo che corpi sottili senza il corpo fisico possano esistere in un piano di manifestazione superiore al nostro.
Che degli esseri esseri con corpi sottili parassitano in un corpo fisico (immagino parli di possessione) lo ritengo improbabile.
L'interazione con i nostri corpi fisici forse è possibile ma dubito che possano essere così "forti" da entrare in un corpo fisico a meno che una persona non lo permetta.

L'argomento comunque ritengo sia OT e rimanendo in OT (ma cercando di ritornare sul pezzo) volevo chiedere se secondo voi è plausibile che un corpo sottile con la coscienza annessa (nucleo attrattivo) entri nell'utero materno in un determinato periodo dopo il concepimento? In questo modo legandosi al pacchetto genetico dell'ovulo e dello spermatozoo per esperire in quel corpo? (sono andato fortemente OT?)
Io non sono per nulla convinto che sia la coscienza quel nucleo attrattivo. Dipende un po' da che intendi per coscienza, tuttavia se i corpi in genere sono i suoi supporti e se la coscienza appare e si sviluppa quando un corpo c'è già...

La connessione dei corpi sottili a quello fisico è argomento parecchio interessante, ed è variamente riportato dalle tradizioni. Anche in questo caso c'è da capire cosa si connette a cosa per tentare di dipanare la matassa dei dati tradizionali a volte apparentemente discordanti.
Si tende troppo facilmente a pensare di avere corpi già finiti, o almeno qualcosa di considerabile come un corpo. Invece io sostengo che l'uomo comune non ha nessun corpo sottile formato ma ha solo delle protostrutture più o meno sviluppate... corpi potenziali e queste protostrutture possono occasionalmente e per limitati periodi di tempo comporre formazioni simili al corpo per funzioni (come nel caso dell'astrale di notte).

In ogni caso, stando ad alcuni dati tradizionali, la connessione (parliamo solo di connessione) con una struttura sottile avviene grossomodo dopo il terzo mese di gravidanza.
Invece, un altro tipo di connessione con relativo sviluppo, fino ad un certo punto che dipende dall'individuo, avviene sempre grossomodo ogni sette anni per sottilità (un ambito a sette, uno a quattrordici eccetera)... il che da un senso non solo numerico all'usanza antica che poneva l'Iniziazione a ventotto anni. Il sette dipende dalla legge del sette, che regola tutti i processi (ossia i processi seguono il settenario).
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