Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Forum > Tempio > Psicologia moderna e antica

 
 
Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Vecchio 08-07-2006, 16.33.27   #1
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito Fatti male che godo!

Sempre in tema di mondiali, dopo la vittoria in semifinale dell'Italia, si sono messi a far festa nella piazza della cità. Un uomo completamente ubriaco allora si è messo a scalare a mani nude la facciata del municipio, fra gli sguardi sorpresi e stupiti dei presenti.
Che qualcuno abbia avuto il buon senso di invitarlo a scendere? Macchè, centinaia di persone che da sotto lo incoraggiavano a gran voce a salire ancora, sempre più su, come se animati da un desiderio inconscio e morboso di assistere ad una bella disgrazia. Quell'uomo era davvero molto ubriaco e più di una volta ha perso l'appiglio con una mano o un piede, ma da sotto continuavano a lanciargli applausi e incitamenti.

Alla fine sto poveraccio è giunto sul balcone (a 10 metri d'altezza) e dopo aver fatto l'inchino simulando di essere il sindaco, ha tentato di scalare ancora la facciata per arrivare fino al tetto. Poi per fortuna sono arrivati i pompieri e l'hanno preso di forza con la scala mobile.

Questo è solo un esempio di come la gente tende ad essere affascinata dal male, dalla tragedia, dalla disperazione che può assalire qualcun altro. Spesso restano a guardare come se sperassero, inconsciamente, che avvenga il peggio. Se prendiamo una rissa a caso, vediamo che forse 1 su 20 dei presenti tenterà di dividere i due azzuffanti... gli altri restano a guardare senza muovere un dito...

E' davvero tanto bello vedere chi si fa male? E se sì, perchè?
__________________

Kael non è connesso  
Vecchio 08-07-2006, 18.06.38   #2
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Spunto interessante...
Sappiamo che per la costruzione della scena comica che non sia solo verbale, l'effetto maggiore si ottiene con la ridicolizzazione di una terza persona in vari modi, dalla torta in faccia non eccessiva come violenza alla caduta sulla buccia di banana per esempio...
La scena comica ci fa star bene ed è giustificabile perchè sappiamo che non è la realtà.... quindi cosa cambia negli esempi come quello fatto da Kael?
Uno non è connesso  
Vecchio 08-07-2006, 19.51.14   #3
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Fondamentalmente non credo che cambi qualcosa a parte la considerazione della situazione.
Nel caso descritto da Kael, evento negativo, nel caso di Uno, positivo.
Ma ambedue le condizioni hanno in comune qualcosa che è, secondo me, identificabile nel porre la ( morbosa ) attenzione su altri, divenendone da un lato incitatori/spettatori ma dall'altro proprietari/controllori, quasi come si fosse esclusivi; addirittura potrebbe esternarsi un desiderio di onnipotenza che in maniera logica diviene un riflesso una volta esternato.
Non so...mi da come l'impressione che si " voglia controllare " ciò che è esterno a noi..." possedendolo " per altre vie.
Di qui il desiderio di esorcizzare, ricercandolo, l'evento negativo o il positivo degli esempi.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso  
Vecchio 08-07-2006, 23.49.38   #4
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Credo che fondamentalmente si tratti di un non rendersi conto che la situazione sia di reale pericolo. Nella situazione descritta da Kael, si parla di molte persone, uscite per festeggiare, in preda all'euforia, e per il discorso fatto in precedenza... ci si fa prendere dall'emozione spropositata, non si è padroni di sè stessi in quelle situazioni. E invece di ragionare con il nostro cervello, ci lasciamo trasportare dal branco, e dall'euforia, credo che in quelle situazioni ci sia un'alterazione dei sensi..
RedWitch non è connesso  
Vecchio 09-07-2006, 00.29.53   #5
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Si, forse nell'esempio di Kael c'è una componente di alterazione, come dice RedW.

Però è anche vero che esiste la sindrome del "fermati a guardare l'incidente", con un sottile timore-desiderio di vedere scene da film horror... esistono i film horror, che esercitano un indubbo fascino su moltissima gente... la mostra itinerante sugli sturmenti di tortura ha fatto record di incassi in tutta Europa... si possono portare molti esempi.

Esiste un meccanismo di attrazione e morbosità verso cose di questo genere... si, come dice Jez può esserci un tentativo di catarsi, ma non credo sia tutto qui...
Ray non è connesso  
Vecchio 09-07-2006, 00.44.56   #6
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito Emozioni in prestito

Diciamo che per un numero di persone che si fermano ce ne sono altre che se ne vanno, inoltre c’è chi staziona aspettando la tragedia e chi invece il contrario. Ma la curiosità fa da padrona?
Può darsi che al contrario dell’identificazione che avviene quando qualcosa va bene per il collettivo, vedi partita di calcio dei mondiali, dove chi vince, vince per tutti, in questo caso avviene la disidentificazione (neologismo) allontanando da se l’evento negativo il più possibile lo vive in modo impersonale e questo fa si che non li tocchi. Nessun coinvolgimento se non strettamente visivo, superficiale e momentaneo. Un’emozione che non tocca che non provoca quel dolore che lascia cicatrici sulla pelle.
La sofferenza non la vuole nessuno e quindi può diventare un prendere le distanze per non rimanerne coinvolti.
L'uomo da sempre ama questo tipo di emozioni vedi corrida, incontri di pugilato, thriller, horror etc
Esiste un vampiro interno che si nutre di ciò?

griselda non è connesso  
Vecchio 11-07-2006, 17.04.59   #7
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Ho riletto ciò che ho scritto e devo dire che non rappresenta ciò che in effetti volevo dire.
Forse perché quando mi è capitato di assistere ad eventi del genere sono sempre rimasta con il fiato sospeso affinché andasse tutto per il meglio, ma nel frattempo la mia mente spaziava alla ricerca di ciò che aveva potuto scatenare in quella persona quel gesto tanto pericoloso.
E mi ritrovavo a fare le ipotesi più tristi e dolorose quelle che ti impediscono di vedere in quel momento la totalità della tua vita ma solo quel frammento logorroico che ti spinge verso il baratro.
Chi rimane a vedere per altri motivi o a godere di quello che può accadere forse, dico forse perché non l’ho provato personalmente, può non aver mai sofferto così tanto da rendersi conto di come certi eventi non razionalizzati posso farci perdere il senso delle cose…ed allora in quel caso, forse può sembrare “buffo” per superficialità, perché ci si sente superiori, del tipo: ”ah a me non capiterebbe mai!” oppure:” bisogna essere proprio pazzi per fare queste cose!” Beh spero di aver chiarito o forse no ma io con le parole a volte faccio a cazzotti!
griselda non è connesso  
Vecchio 11-07-2006, 17.23.01   #8
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Un pezzetto per uno avete messo a fuoco quasi completamente la faccenda.

Esiste una sorta di vampiro interno, la nostra ombra detta in altro modo, che pur essendo noi ha una sua indipendenza e ha bisogno di nutrimento per continuare a vivere, paradossalmente a noi serve quest'ombra, senza saremmo carne morta, vegetali non dualisitici ("dualistici"come va di moda dire oggi) ma senza poter vivere realmente.
Cosa succede in questi episodi più forti del normale, sia belli che brutti?
Come ha detto Red la comicità va bene che abbia tale effetto perchè alla fine sappiamo che non è reale, e come ha detto Jez c'è un effetto catartico, possiamo vivere quel tipo di emozione senza che accada qualcosa di reale in tal senso, trovo molto buono (e prima di me gli inventori del teatro) assistere a drammatizzazioni che ci permettono di veicolare ciò che ancora non controlliamo, emozioni troppo violente e distruttive... il cibo dell'ombra affamata ed incontrollabile. E se vi guardate intorno chi per morale bigotta evita certi spettacoli ma non ha superato quelle fasi poi cerca nella realtà in maniera morbosa quell'appagamento che gli serve.

Si potrebbe parlare di questo animale che convive con noi, sia qui che in altra discussione.....
Uno non è connesso  
Vecchio 11-07-2006, 18.23.39   #9
Cat
Inizia a fare amicizie
 
L'avatar di Cat
 
Data registrazione: 26-07-2005
Residenza: Presto a Milano....
Messaggi: 201
Predefinito

Castaneda parla di voladores...esseri che si nutrono delle emozioni umane più basse...

Citazione:
I predatori alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione. Le fiamme energetiche generate da queste qualità “negative” sono il loro cibo prediletto.

da http://www.carloscastaneda.it/Los-Voladores-1.htm
Potrebbero essere una rappresentazione della nostra "ombra"...

Battiato invece canta di un animale che ci portiamo dentro:

Citazione:
...Ma l'animale che mi porto dentro
Non mi fa vivere felice mai
Si prende tutto anche il caffé
Mi rende schiavo delle mie passioni
E non si arrende mai e non sa attendere
E l'animale che mi porto dentro vuole te...

Sono la stessa cosa?
Cat non è connesso  
Vecchio 12-07-2006, 01.28.07   #10
Laocoonte
Utente Cancellato
 
L'avatar di Laocoonte
 
Data registrazione: 13-12-2004
Residenza: Rocca di Ilio
Messaggi: 152
Predefinito

Kael... e se i passanti avessero pensato che non fosse ubriaco, ma lucido e quindi avessero ritenuto che volesse fare in ''sicurezza'' (si, virgolette d' obbligo) una bravata?

Comunque si, è noto che la gente provi interesse per disgrazie, eventi strani e compagnia bella. Forse è bello perchè, inconsciamente, esorcizziamo le nostre paure, un po' come quando si va a vedere un film horror sugli zombie: perchè nella vita reale, se ne vedessimo uno DAVANTI A NOI, ce la faremmo addosso.
Laocoonte non è connesso  
Vecchio 12-07-2006, 09.37.54   #11
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Un pezzetto per uno avete messo a fuoco quasi completamente la faccenda.

Esiste una sorta di vampiro interno, la nostra ombra detta in altro modo, che pur essendo noi ha una sua indipendenza e ha bisogno di nutrimento per continuare a vivere, paradossalmente a noi serve quest'ombra, senza saremmo carne morta, vegetali non dualisitici ("dualistici"come va di moda dire oggi) ma senza poter vivere realmente.
Cosa succede in questi episodi più forti del normale, sia belli che brutti?
Come ha detto Red la comicità va bene che abbia tale effetto perchè alla fine sappiamo che non è reale, e come ha detto Jez c'è un effetto catartico, possiamo vivere quel tipo di emozione senza che accada qualcosa di reale in tal senso, trovo molto buono (e prima di me gli inventori del teatro) assistere a drammatizzazioni che ci permettono di veicolare ciò che ancora non controlliamo, emozioni troppo violente e distruttive... il cibo dell'ombra affamata ed incontrollabile. E se vi guardate intorno chi per morale bigotta evita certi spettacoli ma non ha superato quelle fasi poi cerca nella realtà in maniera morbosa quell'appagamento che gli serve.

Si potrebbe parlare di questo animale che convive con noi, sia qui che in altra discussione.....
Se questo animale pur essendo in noi è indipendente da noi, mi pare che non possiamo controllarlo, ma possiamo decidere come nutrirlo, visto che ci serve per vivere?
RedWitch non è connesso  
Vecchio 12-07-2006, 09.51.59   #12
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Laocoonte
Kael... e se i passanti avessero pensato che non fosse ubriaco, ma lucido e quindi avessero ritenuto che volesse fare in ''sicurezza'' (si, virgolette d' obbligo) una bravata?

Comunque si, è noto che la gente provi interesse per disgrazie, eventi strani e compagnia bella. Forse è bello perchè, inconsciamente, esorcizziamo le nostre paure, un po' come quando si va a vedere un film horror sugli zombie: perchè nella vita reale, se ne vedessimo uno DAVANTI A NOI, ce la faremmo addosso.
A parte il fatto che era visibilmente ubriaco e prima di salire in arrampicata a mani nude si era già messo in mostra, ballando e cantando per la piazza, cmq.... se avesse agito in reale sicurezza (tipo una rete elastica sotto di se o una corda di sicurezza) sono sicuro che non avrebbe destato tanto scalpore, e la gente dopo i primi minuti di stupore sarebbe tornata a festeggiare per la partita (ricordo che si era appena vinta la semifinale del mondiale...) invece di perdere più di mezz'ora per una cosa tanto stupida... (ridendo e incitandolo a salire...)

Possiamo comunque lasciar perdere questo esempio che serviva solo come spunto iniziale (non è tanto facile ammettere certi pensieri nemmeno a se stessi...) e parlare piuttosto della più "giustificabile" scena comica, come ha suggerito Uno. Una scena che quasi in tutti genera riso.
E' vero che è finzione. E' vero che non si fanno mai vero male, però una capocciata in fronte mentre si passa sotto una porta, o uno scivolone su una buccia di banana non fanno di certo bene... quindi perchè fa ridere? Non sto facendo il moralista, cerco solo di analizzare la cosa. Perchè non si ride ad esempio vedendo due che si baciano o si carezzano?

La risata interviene quasi sempre come valvola di sfogo, come uno "scoppio" che è conseguenza di un qualcosa che è andato in "compressione".
Il male, la sfortuna o la ridicolizzazione di una persona di solito sono i fattori che danno il via a questo processo, e sono appunto i più usati fra comici e cabarettisti.
__________________

Kael non è connesso  
Vecchio 12-07-2006, 11.41.03   #13
Laocoonte
Utente Cancellato
 
L'avatar di Laocoonte
 
Data registrazione: 13-12-2004
Residenza: Rocca di Ilio
Messaggi: 152
Predefinito

Beh, Pirandello una volta disse qualcosa al proposito... facendo l' esempio di una signora grassa che cade dalle scale... non ricordo la frase, ma voi sicuramente la ricorderete. Era un frase concernentissima
Laocoonte non è connesso  
Vecchio 12-07-2006, 16.11.35   #14
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch
Se questo animale pur essendo in noi è indipendente da noi, mi pare che non possiamo controllarlo, ma possiamo decidere come nutrirlo, visto che ci serve per vivere?
Credo che quest'animale lo si debba " ri-conoscere ", nel senso che è molto difficile ammettere a se stessi che una particolare emozione ( positiva o negativa che sia ) non ci prende; difatti nella maggior parte dei casi la si asseconda non avendo le energie apposite per sfuggirne.
Sono molto rari i casi in cui, all'inverso si cerca di analizzare la cosa in maniera obiettiva, nel'istante in cui questa avviene.
Significherebbe osservarsi sempre e non credo che si possa realizzare.
Diverso invece per colui che in un certo senso ha preso coscienza dell'esistenza di questa ombra, cosi da poter " attivare " l'ossservazione quasi sempre.
Credo, rispondendo alla tua domanda, che lo si possa controllare nella misura in cui noi si decida cosa dargli da mangiare.
Visto che probabilmente esiste una inter-dipendendenza, questa credo sia il mezzo per un eventuale controllo.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso  
Vecchio 18-07-2006, 11.34.14   #15
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Un pezzetto per uno avete messo a fuoco quasi completamente la faccenda.

Esiste una sorta di vampiro interno, la nostra ombra detta in altro modo, che pur essendo noi ha una sua indipendenza e ha bisogno di nutrimento per continuare a vivere, paradossalmente a noi serve quest'ombra, senza saremmo carne morta, vegetali non dualisitici ("dualistici"come va di moda dire oggi) ma senza poter vivere realmente.
Cosa succede in questi episodi più forti del normale, sia belli che brutti?
Come ha detto Red la comicità va bene che abbia tale effetto perchè alla fine sappiamo che non è reale, e come ha detto Jez c'è un effetto catartico, possiamo vivere quel tipo di emozione senza che accada qualcosa di reale in tal senso, trovo molto buono (e prima di me gli inventori del teatro) assistere a drammatizzazioni che ci permettono di veicolare ciò che ancora non controlliamo, emozioni troppo violente e distruttive... il cibo dell'ombra affamata ed incontrollabile. E se vi guardate intorno chi per morale bigotta evita certi spettacoli ma non ha superato quelle fasi poi cerca nella realtà in maniera morbosa quell'appagamento che gli serve.

Si potrebbe parlare di questo animale che convive con noi, sia qui che in altra discussione.....
Questo animale che convive con noi dal quale non possiamo prescindere, Possiamo "ammaestrarlo" o tenerlo a guinzaglio senza che per questo aumenti la sua potenza e senza distruggerlo? Come alimentarlo per poter vivere ma non soccobergli? Come si muove questo vampiro?
Dobbiamo forse dare ma fargli sapere che siamo noi che abbiamo deciso di dare? Che non ci fa paura! Che noi abbiamo bisogno di lui ma lui ha bisogno di noi e che dobbiamo collaborare? Dobbiamo insegnargli il non attaccamento?
griselda non è connesso  
Vecchio 18-07-2006, 11.54.45   #16
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Distruggerlo è impossibile, provarci è uguale a pensare che non esiste, sprechiamo le forze per nulla.
Quando i Toltechi chiamano guerriero il ricercatore spirituale questo intendono, chi vuole percorrere un sentiero deve stare sempre all'erta sapendo che è come una partita a scacchi o una gara di judo che durano tutta la vita.
Se tu spingi il tuo peso verso di lui, ti apre un baratro per catturarti, se tu cerchi di fuggire ti spinge per farti cadere dall'altro lato.
Non è una cosa da aver paura anzi... la paura può essere uno dei mezzi che usa per "assorbirci" e allo stesso tempo noi possiamo usarla come carburante..
Possiamo metaforicamente dire che è un giaguaro tenuto al guinzaglio se siamo preparati ed esperti, può cercare di tirarci dove "vuole" o rivoltarcisi contro per mangiarci...
I più grandi Illuminati ci hanno comunque avuto a che fare fino alla "fine"
Tanto per non uscire dal tema completamente, nei casi come quello del primo post di Kael non siamo coscienti di avere questa ombra e lei fa ciò che meglio può per nutrirsi.
Come parlammo in tag osservare la nostra ombra fisica è molto istruttivo.. se c'è il sole a mezzogiorno sembra che sia sparita... in realtà è sotto i piedi ben nascosta che aspetta il momento per uscire, di notte può agire meglio perchè non ha limiti di movimento è ovunque, e la luce non del sole la frammenta e divide, la sfuma a tal punto da renderla anche affascinante.
Può essere anche un alleata, non che ci ubbidirà mai (sono illusi quelli che lo credono) , se però sappiamo come lavora come nella partita a scacchi possiamo fare delle mosse per costringere lei a fare le mosse che ci interessano... in questo caso la notte diventa magica più del giorno.
Uno non è connesso  
Vecchio 18-07-2006, 13.38.27   #17
Grey Owl
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Grey Owl
 
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 2,100
Predefinito Catarsi

Nella catarsi si manifesta... mi ricordo che durante una meditazione dinamica di Osho vidi materializzarsi la bestia... non in me... ma la repressione genera il mostro... nella catarsi si manifesta... è sempre una questione di pressione... un vuoto pneumatico... tanto in alto quanto in basso
Grey Owl non è connesso  
Vecchio 18-07-2006, 16.59.53   #18
moonA
Cittadino/a
 
L'avatar di moonA
 
Data registrazione: 08-05-2006
Residenza: Emilia
Messaggi: 152
Predefinito

Nell'esempio della scena comica è normale ridere di primo impatto, poi però bisogna accertarsi che chi, per esempio, è caduto non si sia fatto male; invece nell'esempio dell'ubriaco che si arrampica, per me, non è normale incitarlo, o quella gente è incosciente o menefreghista o erano ancora esaltati per la partita.
Bisogna anche distinguere una scena di un film dalla vita reale.....non penso che sia giusto dire che chi ama i film horror non reagisca di fronte a scene del genere. Ovviamente ci sono anche i sadici....ma per me molte persone non intervengono per paura, perchè non vogliono andarci di mezzo......il mondo è pieno di egoisti!!
moonA non è connesso  
Vecchio 13-03-2009, 16.58.27   #19
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Un pezzetto per uno avete messo a fuoco quasi completamente la faccenda.

Esiste una sorta di vampiro interno, la nostra ombra detta in altro modo, che pur essendo noi ha una sua indipendenza e ha bisogno di nutrimento per continuare a vivere, paradossalmente a noi serve quest'ombra, senza saremmo carne morta, vegetali non dualisitici ("dualistici"come va di moda dire oggi) ma senza poter vivere realmente.
Cosa succede in questi episodi più forti del normale, sia belli che brutti?
Come ha detto Red la comicità va bene che abbia tale effetto perchè alla fine sappiamo che non è reale, e come ha detto Jez c'è un effetto catartico, possiamo vivere quel tipo di emozione senza che accada qualcosa di reale in tal senso, trovo molto buono (e prima di me gli inventori del teatro) assistere a drammatizzazioni che ci permettono di veicolare ciò che ancora non controlliamo, emozioni troppo violente e distruttive... il cibo dell'ombra affamata ed incontrollabile. E se vi guardate intorno chi per morale bigotta evita certi spettacoli ma non ha superato quelle fasi poi cerca nella realtà in maniera morbosa quell'appagamento che gli serve.

Si potrebbe parlare di questo animale che convive con noi, sia qui che in altra discussione.....
Scusami Uno ma posso associare questa cosa, quest'ombra alla pantera di cui avevamo parlato in un sogno? (più su la chiami giaguaro...)

dafne non è connesso  
Vecchio 14-03-2009, 21.01.56   #20
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Scusami Uno ma posso associare questa cosa, quest'ombra alla pantera di cui avevamo parlato in un sogno? (più su la chiami giaguaro...)

Si si, puoi associarla

Ultima modifica di Uno : 14-03-2009 alle ore 22.08.35. Motivo: orrore ortografico
Uno non è connesso  
Vecchio 25-03-2009, 11.42.20   #21
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Mi stò facendo delle domande inquietanti..poniamo che i film d'orrore o i thriller molto spinti siano un problema. Non riesco a vederli pena sognarmeli di continuo.
Poniamo che anche in commedie stile buccia di banana un pò troppo spinte io provi repulsione (mai visto un Fantozzi per intero)
Poniamo per ultimo che anche storie raccontate di disgrazie avvenute mi procurino dolori quasi fisici.

Allora, all'inizio mi sono chiesta..ma di cosa vive allora la mia ombra? Perchè di qualcosa deve pur vivere...
Poi mi sono anche chiesta che male c'è ad essere sensibili di fronte al dolore, a prender distanza...qui m'è suonato un campanellino d'allarme.

Per la verità rileggendo i post sul sogno della pantera e quello sull'uomo ombra di Gri (grazie Gri per averlo tirato su ) mi sono ricordata di alcuni incubi con protagonista un assassino che voleva uccidermi, sogni che si sono esauriti negli anni...o solo messi da parte?

Perchè c'è un'inquietante analogia tra lo stato d'angoscia che vivevo allora appena sveglia e quello che ho vissuto in questi giorni.
Allora mi capita di chiedermi, non è che privata di cibo "diretto" la mia ombra si stia nutrendo proprio delle difese che ho messo su...non so come spiegarmi...se sonnecchio, se non mi agito troppo, se rimango nel mio conosciuto (che però diventa sempre più stretto) non mi provoco grossi danni ma se appena mi muovo la paura del nuovo fà scattare nuove situazioni e nuove ansie di cui si nutre il bestione diventando sempre più forte di me?

Io mi paralizzo sempre più di fronte alle situazioni e lei prende sempre più forza, può essere?
non so neanch'io bene come spiegarmi, però avrebbe un senso in questo caso conoscere le paure e le fobie..conoscendole potremmo conoscere quest'ombra e magari evitare situazioni in cui sappiamo già che avrebbe la meglio... ...non ricordo che autore diceva che un buon guerriero sa anche quando ritirarsi...mah
dafne non è connesso  
Vecchio 04-06-2009, 12.20.40   #22
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
.............
Se tu spingi il tuo peso verso di lui, ti apre un baratro per catturarti, se tu cerchi di fuggire ti spinge per farti cadere dall'altro lato.
Non è una cosa da aver paura anzi... la paura può essere uno dei mezzi che usa per "assorbirci" e allo stesso tempo noi possiamo usarla come carburante..
Possiamo metaforicamente dire che è un giaguaro tenuto al guinzaglio se siamo preparati ed esperti, può cercare di tirarci dove "vuole" o rivoltarcisi contro per mangiarci...

................
Quando riusciamo a vedere una manifestazione dell'ombra, e sappiamo che non ci ubbidirà mai, dopo aver osservato la manifestazione e visto che è molto potente in certi casi, che si fa? In particolare io ho avuto una sensazione di assorbimento, di essere calamitata da un battibecco (diciamo così..) e ho avuto una pessima sensazione proprio come se riuscisse a "mangiarmi" a prendersi tutte le energie che avevo a disposizione, mentre l'ombra si nutriva, di me, oltre che del battibecco in corso a cui mi pareva di non poter fare a meno.. una morbosa curiosità che mi spinge a seguire quello e null'altro in quel momento. In teoria mi dovrei sentire appagata credo in pratica mi stravolge, rimango senza energie, stanca.

In un caso come questo, posto che l'ombra non obbedisce vale sempre l'osservazione e ?... un po' la si soddisfa e un po' la si trattiene? In linea di massima a me pare che funzioni ma mi ha sorpresa questa manifestazione che ho visto perchè forse è una delle più potenti e chiare che abbia mai osservato senza poterci fare granchè..anche in questi casi, man mano se riesco a rinforzarmi ed aumentare la resistenza avrò meno bisogno di soddisfarla, ma bisognerà sempre in qualche modo alimentarla?
RedWitch non è connesso  
Vecchio 04-06-2009, 21.19.09   #23
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Quando riusciamo a vedere una manifestazione dell'ombra, e sappiamo che non ci ubbidirà mai, dopo aver osservato la manifestazione e visto che è molto potente in certi casi, che si fa? In particolare io ho avuto una sensazione di assorbimento, di essere calamitata da un battibecco (diciamo così..) e ho avuto una pessima sensazione proprio come se riuscisse a "mangiarmi" a prendersi tutte le energie che avevo a disposizione, mentre l'ombra si nutriva, di me, oltre che del battibecco in corso a cui mi pareva di non poter fare a meno.. una morbosa curiosità che mi spinge a seguire quello e null'altro in quel momento. In teoria mi dovrei sentire appagata credo in pratica mi stravolge, rimango senza energie, stanca.

In un caso come questo, posto che l'ombra non obbedisce vale sempre l'osservazione e ?... un po' la si soddisfa e un po' la si trattiene? In linea di massima a me pare che funzioni ma mi ha sorpresa questa manifestazione che ho visto perchè forse è una delle più potenti e chiare che abbia mai osservato senza poterci fare granchè..anche in questi casi, man mano se riesco a rinforzarmi ed aumentare la resistenza avrò meno bisogno di soddisfarla, ma bisognerà sempre in qualche modo alimentarla?
Mhm..non sono sicuro di riuscire a rispondere, va da se che, comunque, mi unisco alle tue domande.

Credo che quest'ombra, rileggendo il post introduttivo di Kael, si manifesti, diciamo così, in maniera più evidente quando " la porta" è aperta.
Cerco di spiegarmi meglio. In quella serata che Kael ha descritto nell'introduzione, ove il tipo s'è arrampicato, ovviamente ubriaco, incitato dalla folla che gia di per se, data la serata " mondiale", era su altro piano, beh gia questo, secondo me, serve per aprire quella porta, spalancarla più del solito anche, che da sull'ombra e dalla stessa acquisisce potere. Il suo " ingresso", pure, nel nostro.

Il fatto di essere ubriachi, quasi fuori controllo; il fatto di abbandonare, per questo, le normali tensioni che normalmente la tengono chiusa o almeno a bada; il fatto che queste pulsioni spingono - o hanno spinto - affinchè esploda in una data manifestazione, son tutte cose da cui si può partire per cercare, o quanto meno riuscire a vederne il funzionamento.

Insomma è l'ombra stessa che tende a far perdere il controllo - o attraverso l'alcool o anche attraverso un certo tipo di comportamento - " ordinandoci " di liberarla. Di fatti sono queste le situazioni nelle quali si creano e si generano conseguenze talvolta spiacevoli.

Per concludere, credo che ci sia sempre tempo per tornare indietro soltanto, però, bisogna opporre una forza pari al doppio di quella impiegata dall'ombra per " tenerci".
Le catene, per essere spezzate, devono cedere ad un peso maggiore. Minore o uguale a quelle per cui sono funzionali - e cioè a tenere incatenati - credo che non serva.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso  
 


Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum

Discussioni simili
Discussione Autore discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Bene e Male Uno Esoterismo 134 13-02-2012 13.21.56
Passi Non Fatti .... Red Letteratura & Poesia 0 09-04-2006 00.25.49


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 11.01.04.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271