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24-08-2006, 12.08.35
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#1 |
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 2,100
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La giusta prospettiva
Spesso mi sono trovato in difficolta' nel trovare la giusta prospettiva...
Faccio un'esempio... guardando una mela la osservo distante da me... sulla pianta di melo... ne ammiro il contorno... il contesto... l'albero... poi mi avvicino e noto la buccia... avverto le imperfezioni... le varie sfumature di colore... in questa nuova prospettiva la mela e' "diversa"... perdo il contesto dell'albero... acquisto nuove informazioni... poi la colgo... la soppeso... sento il profumo... la tocco... e' tiepida sul lato esposto al Sole... un po' piu' fredda sul lato in ombra... ora la mordo... il gusto zuccherino... la consistenza... la sugosita'... ancora una volta la mia prospettiva e' cambiata... i riferimenti in relazione alla mela sono cambiati... sono sempre rimasto vigile sul mio sentire la mela... ora mi chiedo... posso dire di conoscere la mela? Quanto del mio rapportarmi con la mela e' completo? Mi scuso in anticipo con chi non ama il frutto mela ... |
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24-08-2006, 14.24.22
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#2 |
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 2,100
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Vorrei precisare il concetto... la giusta prospettiva e' il come ci rapportiamo sui vari livelli... corpo... spirito... anima... ovviamente la mela era un'esempio.
Quando porto attenzione a me stesso tutto quello che mi ruota attorno mi diviene sempre piu' "sconosciuto"... da questo nasce la domanda... la prospettiva... la distanza dall'attenzione modifica il mio percepire... modifica il mio sentire... questo capita anche a voi? |
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24-08-2006, 14.24.58
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#3 |
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E' praticamente nato/a qui
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
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No, secomdo me non puoi dire ancora di conoscere la mela. Però, se sei sempre stato vigile ed hai assorbito tutta l'esperienza, puoi dire di conoscere te stesso in rapporto alla mela (non so se si capisce).
Per Conoscere la mela dovresti anche riuscire ad infilarti nel suo punto di vista... sapere cosa si prova ad essere una mela, sentire come una mela, pensare come una mela ecc.ecc. Però l'essere vigile che descrivi... il tirare fuori tutto il possibile da un'esperienza... ovvero farlo con tutti se stessi, forse è Comprendere l'esperienza, invece di subirla (come sempre). |
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24-08-2006, 14.42.31
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#4 |
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
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Per un punto passano infinite rette...
Così una mela la puoi "sentire" da infinite prospettive. Non c'è una prospettiva "giusta"... c'è solo un sentire più o meno completo. Più le rette aumentano e più completamente inizio a conoscere la mela, il "centro" inizia a diventare sempre più marcato per via delle intersezioni delle rette. Come per l'anello di Moebius, devo essere in grado di vedere la mela da tutte le angolazioni possibili, e in quel caso, potrò Conoscere la mela perchè io stesso sarò la mela... PS: Basta vedere l'uomo quante poche angolazioni di se stesso conosce (quando diciamo il nostro carattere... è una sola angolazione) per vedere quanto piccola è la sua prospettiva... 
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Ultima modifica di Kael : 24-08-2006 alle ore 14.44.37. |
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24-08-2006, 15.23.22
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#5 |
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Organizza eventi
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
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Secondo me la prospettiva dipende da Chi e come si guarda, in questo caso , la mela.
Gli elementi che contribuiscono ad aumentare la sensazione di conoscere la mela non sono altro che porzioni di un insieme ben più grande e non credo si possa dire di conoscere il "frutto " o soltanto osservandola o mordendola o altro. Si può solo dire che ho integrato, ma neanche completamente, ciò di cui ero a conoscenza. Questa però sarà superficiale fin quando non avrò Compreso me stesso che Vuole Conoscere la mela. Fino ad allora a mio modo di vedere sarà sempre parziale la prospettiva. Quindi da questo punto di vista la " giusta " o corretta prospettiva non esiste in quanto essa è pura illusione. Non serva ad altro che aumentare le divergenze, che in me sono presenti, rispetto al modo di percepire e forse dunque conoscere l'oggetto
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Dr. Marc Haven “Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.” |
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27-08-2006, 07.18.44
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#6 |
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Alloggiato/a
Data registrazione: 22-06-2006
Messaggi: 55
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Se però hai fame e hai solo quella mela, la giusta prospettiva in quel momento è...mangiarsela e forse quella è anche la giusta prospettiva per la mela. Chissà!
 
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chi siamo, da dove veniamo, dove cavolo andiamo! |
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27-08-2006, 16.08.06
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#7 | |
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Organizza eventi
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
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Citazione:
Per come la vedo io, questo che descrivi è prefettamente giusto...per quel tipo di conoscenza...non so se riesco a spiegarmi. Ora ci provo! Cioè se ho fame...la mia conoscenza sarà limitata a quella sensazione. Se io non ho Compreso me stesso, non potrò ovviamente Comprendere la mela ed il suo punto di vista. Sempre secondo me....dire di Comprendere la mela ( e la sua prospettiva ) è illusione fin quando non si è attivata, per se stessi, la Conoscenza. Quindi se per una dimensione, l'azione del mangiare la mela è giusta per altro verso, posto che ci sono molti punti di vista, è limitata e non potrò sapere se il ruolo della mela è quello ( in assoluto ) perchè il fatto che venga mangiata è in relazione a come la vedo io.... Se rimane " solo " quella mela il Coprenderla potrebbe anche voler significare che da quelal mela " posso trarre " il giusto sostentamento...che so...ad esempio coltivando i semi...per avere successivamente un albero di mele e quindi una quantità maggiore. Ho trasceso quindi il punto di vista che mi faceva vedere l'unica possibilità ( il mangiare il frutto ) da prendere in considerazione. spero di aver spiegato bene....
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Dr. Marc Haven “Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.” |
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28-08-2006, 08.50.30
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#8 |
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Alloggiato/a
Data registrazione: 22-06-2006
Messaggi: 55
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Infatti il punto di vista è sempre limitato, la "giusta" prospettiva è relativa ai bisogni di quel momento: è giusta sì per te, in quel momento e in quel contesto. Se sono una pittrice per me la mela è natura morta, se sono un botanico è oggetto di studio, se sono un fruttivendolo o un coltivatore è fonte di reddito, se sono un amatore è fonte di gioia averla recuperata in quanto varietà rara ,ecc... Nulla vieta che più prospettive si assommino e che alla fine tutti questi signori se la mangino. Ma sono pur sempre un numero di sguardi limitati che ciascuno di noi va a pescare in un serbatoio infinito di possibilità.
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28-08-2006, 11.46.21
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#9 |
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Amministratore
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
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L'unico modo per percepirla oggettivamente è essere in grado di divenire mela con la coscienza.
(p.s. questo vale anche con l'abisso dell'altra discussione Cocci) |
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28-08-2006, 12.28.01
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#10 |
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 2,100
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Gia'... per comprendere la mela devo essere la mela... infatti la prospettiva implica una "distanza"... non esiste quindi la "giusta" prospettiva per dire di conoscere la mela... ma la coscienza cose'?
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28-08-2006, 12.48.01
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#11 |
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Amministratore
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
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C'è già una discussione, espandibile, continuabile, solvibile e coagulabile
 ma c'è. |
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28-08-2006, 14.42.03
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#12 | |
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 2,100
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Citazione:
Uno?... non e' che mi daresti una dritta?... please?... a volte ci si perde per le vie della citta'...hahahahaha |
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