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Vecchio 13-01-2006, 17.26.43   #1
Uno
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Ci avevamo già provato ma forse non era il momento... proviamo a stlare alcune basi per chiarire quali sono punti fondamentali per chi inizia un Cammino Spirituale o Esoterico che si voglia dire....
Insoddisfazione.. è evidente se stessimo bene come siamo... se non pensassimo che ci manca qualcosa.. che potremmo trovare qualcos'altro staremmo fermi, ci deve essere una spinta.. qualcosa che ci mette in movimento... il motorino di avviamento.
Questo non è sufficiente, o meglio è una spinta costante che tutti subiscono... subiscono.. ma che pochi sfruttano... altrimenti il mondo sarebbe pieno di Ricercatori (adesso stanno aumentando... ma statisticamente sono sempre le stesse percentuali quelli sinceri con se stessi).
Ci vogliono altre condizioni per partire, l'accumularsi di insoddisfazione ci crea episodi e circostanze che ci pongono sempre ad una scelta di fondo: subire o prendere in mano la situazione... come ho scritto in altri modi e altri posti, i vari dolori creano un energia che può corroderci o essere usata.. stesso vale per le gioie (vere e sincere non costruite cercate)... purtroppo in questi tempi si è creata una terza corrente quella che subisce ma si illude di aver preso in mano la situazione.. lasciamo perdere questa e valutiamo solo come e perchè si può intraprendere un movimento voluto.
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Vecchio 13-01-2006, 18.05.04   #2
Iside@
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Beh Uno, la mia fede è partita con la morta di mio padre, 6 anni fa.
Quindi nasce da un dolore acuto, come per molti accade.
Anzi dopo la pace con il dolore e la rabbia, specifichiamo.
Successivamente si è evoluta da un senso di amore che difficilmente potrei spiegarti in parole.
Provo ok?
Attualmente sono in stretto contatto con Dio.
Mi sono sempre allontanata dal culto insegnato dalla Chiesa perchè lo percepivo come sforzato, obbligato ... voluto e pesato dal culto della depressione ...del vedere tutto come un peccato.
Quindi credo semplicemente di aver acceso la mia lampadina con onestà.
Di aver fatto piccoli passi dentro me stessa, con onestà.
Dio è sempre stato li ad aspettare.

Quello è il movimento ... un movimento che non richiede spiegazioni.
Tutto si collega, si trovano amici, libri che aiutano il cammino.
E quando incominci nn ti fermi piu credimi!
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Vecchio 13-01-2006, 19.04.15   #3
Uno
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Potrei anche crederti ma ovviamente non è importante che ti creda io no?
Vuoi dire che adesso va tutto bene e continui nel cammino senza mai nessun tentennamento.. dubbio... etc etc?
Ok come scritto sopra posso crederti, ma questo mi inurrebbe a pensare che sei una fortunata, o che separi la vita normale da quello che è un cammino Spirituale.
Spero che sia il primo, in quel caso sono contento per te e continuerò il discorso per quei "pochi" poveretti che invece continuano a soffrire.. anche gioire certo...
-------------------------------------------------------
Dicevo che si inizia a cercare dopo il dolore o la delusione di "troppo", quando uno shock molto grande ci ferma per un momento e noi decidiamo (il primo atto di Volontà) di "cambiare" vita.. ma quanti ne dobbiamo passare prima...
Vediamo se è possibile meglio individuare alcune caratteristiche di questo primo momento di Grazia... perchè sia efficace ci deve essere anche solo un centesimo di secondo in cui ci osserviamo come se stessimo osservando un altro, questo ci fa sentire diversi... ci fa in quel centesimo (o più) sfruttare tutta l'energia del dolore e potrebbe darci la forza di prendere una decisione.. la prima... quella a cui tutte le altre si concateneranno... quella di voler capire cosa si può fare per cambiare.. cosa si può fare per capire il senso della vita etc solite domande esistenziali che tutti si pongono almeno una volta ma che tanti poi risepelliscono.
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Vecchio 14-01-2006, 01.30.15   #4
Ray
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Beh ma forse... non deve essere sempre necessariamente uno shock.

Per qualcuno potrebbe anche essere qualcosa di più fluido... che magari poi sono tanti piccoli shock... ma che da lui vengono percepiti diversamente, cioè come una tendenza, una spinta più o meno costante...

Sono daccordo con quanto dici, ma parlo di percepiti. Forse può capitare che non tutti i Ricercatori onesti, guardandosi dietro, vedano un enorme punto di svolta... prima colì ora così.

Qualcuno potrebbe anche vedere la cosa come una serie di tantissimi punti di svolta più piccoli... anche quotidiani... anche se probabilmente per la maggioranza dei casi è come hai descritto tu.
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Vecchio 14-01-2006, 10.40.40   #5
Lucignolo
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Ray hai ragione, per alcuni non è necessario un trauma per cambiare vita. Certo gli scock ci sono per tutti e fanno parte del bagaglio che porta poi ad intraprendere il Cammino.
Basare il proprio cammino sugli eventi importanti rischia di essere limitante: Uno è saggio nel dire "...ma quanti ne dobbiamo passare prima...".

Ogni Cammino si costruisce giorno per giorno, non solo nei momenti importanti (negativi o positivi che siano).
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Vecchio 14-01-2006, 12.09.45   #6
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Certo devo essere solo ed esclusivamente io la convinta i questo caso ma essendo un forum, ti ho raccontato la mia personale esperienza da cui puoi tratte eventualmente una testimonianza, una riflessione.
Sono stata messa a dura prova successivamente ma la mia fede si è solo fortificata.
Ha continuato il suo cammino e ancora adesso lo fa ... l'evoluzione non finisce mai ... si continua a cercare spinti da quella sensazione benevole che ti scalda.
Come effettivamente dice Ray e Lucignolo non servono eventi drammatici ad accendere quella scintilla ma certamente potranno comunque riscaldare il cuore.
E' difficile dover trovare una motivazione specifica a cio che spesso non si puo spiegare
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Vecchio 14-01-2006, 12.32.04   #7
Ray
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Eh però rischiamo di non capirci... forse è solo una questione di parole ma in questi casi meglio una specificazione in più che una in meno.

Non ho detto che gli eventi drammatici non servono... servono eccome. Anzi, sono indispensabili... a meno di prendere in considerazione situazioni molto particolari e speciali, che implicano un inizio (nascita) in condizioni estremamente rare... ma questo è un altro discorso.

Dicevo solo che non necessariamente accade di identificare un punto di svolta netto e preciso, caratterizzato da qualcosa che abbia le connotazioni di uno shock e quindi di un trauma vero e proprio.

In ogni caso anche il semplice comprendere per la prima volta, magari in maniera molto nebulosa, che si può e magari si vuole intraprendere un cammino spirituale è un evento drammatico... sopratutto nelle attuali condizioni occidentali, le quali quasi sempre nascondono talmente bene questa possibilità (educazione, mentalità comune, insegnamenti ecc. ecc.) da rendere necessario uno shock.. se non altro perchè i "messaggi" precedenti sono andati inascoltati ed ignorati.

La mia era solo una specificazione particolare di una certa possibilità... nel caso qualcuno non percepisse il proprio fluire nel modo descritto... ma non solo nulla toglieva al discorso generale, anzi lo confermava.

Come spesso accade, il rischio di dare più importanza al particolare che al generale (discorso sui primi passi necessario ed utile) è sempre dietro l'angolo...
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Vecchio 14-01-2006, 15.19.48   #8
Uno
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Non ho scritto da nessuna parte che si sia in grado di identificare il punto di svolta.. a volte capita subito, a volte dopo molti anni... non dimentichiamo che nel momento che si svolta si inizia il cammino (che poi in realtà si camminava pure prima... ma inizia il volerlo per quanto flebile) ma si dorme ancora... la coscienza sonnecchia... con il tempo inizia a svegliarsi e solo quando è ben desta potrebbe identificare l'episodio scatenante.. non ci interesserà più ma tant'è... che c'è...
Tra l'altro temporalmente possono non coincedere esattamente l'evento diromprente con il vero movimento che comunque è sempre posteriore (che sia un secondo o un anno) ma coincidono come effetto scatenante
Chiariamo che non è errato neanche il concetto dei piccoli passi.. per arrivare ad un punto di rottura con la vecchia vita ci vogliono piccole goccie che riempiono il vaso e questo si verificherà anche nel seguito del cammino... se si cammina.. se ci si illude va tutto sempre bene
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Vecchio 14-01-2006, 21.23.52   #9
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Ray: "In ogni caso anche il semplice comprendere per la prima volta, magari in maniera molto nebulosa, che si può e magari si vuole intraprendere un cammino spirituale è un evento drammatico... sopratutto nelle attuali condizioni occidentali, le quali quasi sempre nascondono talmente bene questa possibilità (educazione, mentalità comune, insegnamenti ecc. ecc.) da rendere necessario uno shock.. se non altro perchè i "messaggi" precedenti sono andati inascoltati ed ignorati."


che si può e si vuole....
capita anche che cammini...senza sapere ..almeno coscientemente...
che si può e si vuole...sai che non funziona
come fai...ma ancora non sai che cerchi...che ti manca....
in fondo questo post è: primi passi.....mica roba da poco...
per quanto riguarda la botta/shock sono daccordo...
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Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 15-01-2006, 00.16.30   #10
Shanti
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Si cammina sempre e penso che durante il cammino di ognuno si facciano scelte che a volte ci avvicinano a quello che ci manca, che siamo consapevoli di esso oppure no, e che altre volte ci allontanano… E in questo caso forse arriva un trauma o uno shock che, se sappiamo sfruttare, ci rimettono sulla giusta strada… E può anche capitare di essere convinto (povero illuso) di stare bene e all’improvviso di trovare un’inizio di qualcosa e renderti conto che era quello che cercavi e nemmeno quasi sapevi di farlo… Se vai avanti e guardi indietro vedi i piccoli passi e i traumi che fino lì ti hanno portato…
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Vecchio 16-01-2006, 10.35.38   #11
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Citazione:
che si può e si vuole....
capita anche che cammini...senza sapere ..almeno coscientemente...

Concordo assolutamente con questo passo.
Noi andiamo sempre verso qualcuna anche senza capirlo.
Lo dicono i fatti della vita
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Vecchio 18-01-2006, 11.19.34   #12
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Nei primi post mi riferivo ad un Cammmino Spirituale o Esoterico... cioè quello che svolto in Coscienza prima e Consapevolezza dopo, certo anche al di fuori di questo tutto si muove e tutto si evolve ... ma intendevo quello che ci permette una piccola o grande accellerazione.
Quale è una delle differenze principali? Per esempio da trascinati divenire trascinatori...
Cercate di capire bene quello che intendo.... non parlo di evangelizzare o fare i maestrini... intendo che essendo immersi in diversi contesti socio-etnici-culturali.... se anche noi fossimo pigri comunque seguiremmo per inerzia il movimento della massa e della natura... ma questo movimento da chi è messo in moto? Da altri che si stanno muovendo... e che dinamizzano ...
E' come se fossimo dentro una boccia di acqua con altri... se la sporchiamo si sporca per tutti ... se la puliamo idem... se altri lo fanno ne godiamo o paghiamo le conseguenze pure noi...
Questo intendo... normalmente aspettiamo che gli altri facciano dei "lavori" belli o brutti che siano... iniziando a Camminare imprimiamo anche il nostro movimento al Creato.
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Vecchio 18-01-2006, 11.34.17   #13
milsan
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Vero Uno, imprimendo una nostra dinamicità Cosciente al Creato, contribuiamo in maniera più sostanziosa alla nostra crescita ed effettuiamo un sorta di trascinamento delle persone che ci sono vicine in primis...
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Vecchio 22-01-2006, 15.03.03   #14
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Continuiamo questa discussione....
Una volta che il primo grosso shock ci ferma per un momento abbastanza lungo per non poter più continuare come prima, ci troviamo nel buio... ci rendiamo conto che la vita come concepita fino a prima non era l'unica (e neanche la migliore) possibile, ma non sappiamo come andare avanti. Lo so adesso tutti diranno che non è vero etc etc....
Ma dipende cosa si intende per "andare avanti".... come sopra non parlo di piccoli fisiologici movimenti che tutti fanno dal sasso fino alla più maestosa Entità... parlo di movimento Volontario.
Se passo da una lettura all'altra ed ogni volta credo di aver scoperto l'America... se provo mille tecniche e non ne finisco nemmeno una (per finire intendo che conosco esattamente come funziona e i risultati che può dare... e in caso anche arrivo ai risultati se sono quelli che mi occorrono) se inizio anche a voler convertire a chissà quale "credo" senza in realtà aver ottenuto nessun minimo segno tangibile nel mio interiore... ma anche nell'esteriore non a tutti percepiblie (questo lo espando dopo) mi sto illudendo di muovermi... non saranno le teorie più strampallate imparate a memoria che mi daranno la certezza del movimento e quando vorrò guardarmi in profondità lo vedrò.
Che cosa faccio allora? Intanto devo coltivare la costanza (un'aspetto della volontà) tra le varie qualità.... se inizio un cosa devo impegnarmi per finirla... all'inizio non ci riuscirò comunque e se lo farò sarà per incaponimento perchè non voglio ammettere a me stesso che quella cosa non valeva la pena... al contrario su quelle che mi potrebbero "cambiare" troverò mille scuse...

il discorso continua ma non voglio annoiarvi con post troppo lunghi e voglio lasciare il tempo di leggere ed eventualmente commentare
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Vecchio 22-01-2006, 15.22.28   #15
milsan
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Mi sembra di comprendere Uno ,che tu ti riferisca ad una sorta di "entropia" spirituale, se ho compreso bene, in effetti è uno dei primi ostacoli...
Questo però diventa un arma nelle nostre mani, ci permette di sviluppare piano piano con costanza ,la capacità di focalizzare ...
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Vecchio 22-01-2006, 20.07.03   #16
Kael
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Originalmente inviato da Uno
ci troviamo nel buio... ci rendiamo conto che la vita come concepita fino a prima non era l'unica (e neanche la migliore) possibile, ma non sappiamo come andare avanti. Lo so adesso tutti diranno che non è vero etc etc....
Oh no, anzi, io credo che molti si rispecchino in questo...
Da una parte non ci si lascia più influenzare dall'esterno (o se non altro molto meno di prima), ma dall'altra non si sa ancora come fare per muoversi da soli... risultato, ci si trova nel limbo, immobili... senza spinta esterna e senza spinta interna... in attesa di qualcosa...
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Vecchio 23-01-2006, 16.20.59   #17
seleparina
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.... se inizio un cosa devo impegnarmi per finirla... all'inizio non ci riuscirò comunque e se lo farò sarà per incaponimento perchè non voglio ammettere a me stesso che quella cosa non valeva la pena... al contrario su quelle che mi potrebbero "cambiare" troverò mille scuse...
A quanto pare non c'è altra soluzione che sperimentare personalmente cercando di valutare obiettivamente, per quanto possibile...e sperimentare non vuol dire arrendersi al primo "fallimento", ma continuare finchè non si avrà la certezza di ciò che si è sperimentato e dei suoi risultati...e non meno importante del perchè di tali risultati.
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Vecchio 24-01-2006, 14.16.52   #18
Grey Owl
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Ho iniziato il mio cammino nel 1994... mi verrebbe da dire cosi' se fosse una biografia... ma non e' cosi... in realta' sento che gia' prima del mio "manifestarmi" un lavoro sottile operava in me... non cosciente... ma a posteriori riconosco che un fuoco dal profondo ardeva... necessita' non direi... voglia di evadere dalla quotidianita' neppure... ricerca di risposte neanche... allora cose'... io non ho risposte ma solo semplici analogie che descrivono leggere sfumature di cio' che intuisco... forse amore... un sentimento di amore verso il sacro... intendo il sacro come un'emozione astratta... come il battito di ali dal cuore... come lacrime calde di gioia... come quell'istante in cui non sei tu ma intuisci un disegno piu' grande... all'eterna ricerca di comprenderne la figura
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Vecchio 25-01-2006, 12.03.40   #19
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Citazione:
Originalmente inviato da Kael
senza spinta esterna e senza spinta interna... in attesa di qualcosa...
Questo è vero... e capita diverse volte nel percorso.. ci sono dei salti ogni tanto...
Come tutte le cose hanno il lato negativo... ci sentiamo impotenti... dall'altra è positivo... sia perchè ci permette di arrenderci a Noi stessi... sia perchè ci fa comprendere qual'è la dinamica da mettere in moto per superare questi "buchi"
Detta in parole semplici (ma che non rendono tutto il senso) in questi spazi... in questi salti... ci sono due possibilità (ed infinite sfumature fra esse):
1 Ci serve una spinta energetica e qualcuno ce la dà.
2 Ci serve una spinta energetica e ci diamo da fare ad imparare come procurarcela.

La prima ipotesi è chiara mi sembra, possiamo solo evidenziare alcune cose... la spinta energetica non è ne positiva ne negativa... dipende da:
chi la dà, chi la riceve e il momento.

Se do una spinta a qualcuno per farlo entrare in un buco e lo lascio li sapendo che riuscirà ad uscirne con le proprie forze è bene
Se do una spinta a qualcuno per entrare nel buco, sapendo che non ce la farà ad uscire e dovrà dipendere da me per farlo è male.
etc... vediamo se trovate altre situazioni....


la seconda ipotesi è quella a cui dovremmo arivare se siamo veramente in Cammino... si passa per forza per la prima... e un qualche Maestro (personificato o meno... interno od esterno) ci spingerà nel buco.... lo farà più volte nel corso della vita... ogni volta per uscire più forti... ma si ripeterà sempre lo stesso buco (con forme diverse) finchè non saremo riusciti ad uscirne da soli...
"Trucchi"?
E' difficile darne in quanto siamo tutti Individui che sperimentano la stessa cosa in una forma diversa... ma ci sono dei punti di contatto in comune..... che si possono condensare in sintesi in Energia.
Quando ci troviamo in un buco l'unico modo per saltarne fuori è avere l'energia per farlo...
Nel prossimo vedremo alcuni modi per incrementare o meglio dirigere/concentrare l'energia a nostra disposizione (non nostra, ma a nostra disposizione) sempre se non lo fa qualcun'altro....
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Vecchio 25-01-2006, 12.06.55   #20
Giudi
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sono contenta che si possa parlare di questo e provo gioia a sentire che qualcun altro sente alcune cose che sento io. Non è facile parlare di questo, sono argomenti complicati che fanno riferimento ad un intelligenza e ad una conoscenza che non ha a che fare con il cognitivo e quindi è difficilmente comunicabile con la parola che di per se è lo strumento al servizio della mente. Faccio questa premessa perchè a fronte di un sentimento di grande bellezza, amore e commozione che a volte viene a trovarmi e mi invade lo spirito, ho fatto qualche debole tentativo di approfondimento e conoscenza ma ammetto che mi sento un po' impotente e disorientata. Sono profondamente daccordo con Uno quando dice che una volta toccati da questa consapevolezza non si riesce a continuare come prima ed effettivamente vivo male tutti i momenti di arresto della mia crescita spirituale. Credo fermamente anche che siamo tutti nella stessa barca e la mia "salvezza" passa anche per la crescita dell'umanità verso la quale ho il mio pezzetto di resposnabilità. Di recente ho fatto un viaggio all'estero che mi ha messo in contatto con un'infanzia trascurata. Il cuore mi si è stretto forte forte e sento che sono lucidamente resposnabile di non fare perchè io più di altri ho tante consapevolezze e ho conosciuto da vicino il bisogno che c'è eppure non faccio nulla...
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Vecchio 25-01-2006, 14.38.16   #21
kalamity
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Non so, onestamente, se faccio parte di quelli che il "cammino" l'hanno davvero intrapreso o meno! Sto vivendo un periodo di forte conflitto con me stessa e per questo spesso non mi sento pronta o in grado di continuare! E' verissimo però che tutto parte, ad esempio, dal dolore o da una forte insoddisfazione. Di mio il dolore più grande che ho vissuto non è stato in grado di smuovermi, quasi tre anni fa, ma, anzi, ha contribuito nel farmi adagiare in tutto ciò che è reale e tangibile quindi conosciuto e meno spaventevole! Quello che mi ha smosso veramente è stata l'altra alternativa, l'insoddisfazione. Insoddisfazione che in parte già c'era, in passato, e molto s'è accentuata nello stesso momento in cui mi sono preclusa tutte le strade "esoteriche" negandone l'esistenza! Un circolo vizioso che poi è stato violentemente interrotto! Molto grazie anche alle persone giuste che hanno saputo sbloccarmi e togliermi da questa bambagia fittizia e un pò perchè, evidentemente, era arrivato il momento di scegliere se rimanere schiava della mia "infelicità" oppure se reagire!
Detto questo ora però non sono in grado di dire se il percorso intrapreso è quello giusto o, quanto meno, se il modo è quello esatto! Ci son momenti in cui mi sento carica da morire ... altre prego perchè tutto rimanga come è sempre stato finchè son riuscita a narcotizzare le mie emozioni! Forse perchè come prime esperienze non ho avuto molti lati "belli" (se di bello o brutto si può parlare) e ne son rimasta scottata ed impaurita!
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Vecchio 25-01-2006, 15.07.55   #22
Ray
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Originalmente inviato da Uno
Nel prossimo vedremo alcuni modi per incrementare o meglio dirigere/concentrare l'energia a nostra disposizione (non nostra, ma a nostra disposizione) sempre se non lo fa qualcun'altro....
Anche se risulta una visione limitata della cosa, ritengo che "incrementare" e "dirigere/concentrare" vadano inizialmente distinti...

Per quanto riguarda l'incrementere, visto che l'energia non è nostra ma siamo dei conduttori (diciamo così) ci sono varie questioni... togliere tutto quel che si oppone alla libera circolazione dell'energia (blocchi, intoppi, dis-allineamenti ecc. ecc.); migliorare la capacità di conduzione quindi diminuire il livello di dispersione e contemporaneamente "migliorare" il materiale conduttore in modo che si usuri sempre meno conducendo; "allargare" la capacità del conduttore (portata), per quanto possibile, in modo da convogliare più energia... e magari qualche altra cosuccia.
Questo in qualche modo è lavoro indiretto.

Dirigere/concentrere invece presuppone un certo controllo più diretto... non solo un lavoro sul conduttore ma anche su ciò che viene condotto...

E' vero che da un certo punto di vista sono la stessa cosa... e tutti e due i lavori sono cmq indiretti... ma sono i primi passi no?
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Vecchio 25-01-2006, 16.38.53   #23
RedWitch
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Citazione:
Anche se risulta una visione limitata della cosa, ritengo che "incrementare" e "dirigere/concentrare" vadano inizialmente distinti...
Non sono d'accordo sul fatto che "incrementare" e "dirigere/concentrare" debbano essere distinti...
Iniziare ad evitare di disperdere troppo (evitando ad esempio di fare mille cose inutili, che sfiancano), significa, anche iniziare a vedere dove concentrare (in maniera indiretta sì, ma è un inizio..., poi piano piano, si inizia a vedere sempre meglio quel per cui vale la pena concentrare...).

Citazione:
"migliorare" il materiale conduttore in modo che si usuri sempre meno conducendo; "allargare" la capacità del conduttore (portata), per quanto possibile, in modo da convogliare più energia... e magari qualche altra cosuccia.
"Migliorare" il materiale conduttore per dire ... migliorare la nostra capacità di convogliare energia... mi vengono in mente ad esempio le tecniche di rilassamento corporeo... ma anche ... semplicemente porre attenzione a cio' che ci circonda... alzando un po' il naso....e osservando, invece che vedere distrattamente....
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Vecchio 25-01-2006, 18.50.11   #24
Kael
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Citazione:
Originalmente inviato da Uno
ci permette di arrenderci a Noi stessi....
Questo esprime perfettamente ciò che si prova in quei momenti...
Si smette di remare contro, e si capisce che bisogna lasciarsi trasportare...
Si capisce che il nostro Spirito ci tratta come bambini e ci prende a sculacciate se serve, per cercare di insegnarci qualcosa...
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Vecchio 07-02-2006, 17.37.33   #25
Kael
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Appurato, a questo punto, che la spinta iniziale deriva da un fatto accidentale, evento che accade meccanico senza la nostra benchè minima volontà, come continuare?

Cosa fare come prossimo passo, se l'uomo non sa fare, ma tutto intorno a lui accade? Come iniziare a camminare, appunto perchè trattasi di un Cammino, se di norma siamo mossi dagli eventi intorno a noi?
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