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Vecchio 10-06-2009, 18.07.03   #1
griselda
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Predefinito Elasticità mentale

Probabilmente ne abbiamo già parlato altrove ma non mi ricordo.
Secondo voi da cosa dipende l'avere o no elasticità mentale e in cosa consiste e come si determina?
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Vecchio 10-06-2009, 18.43.06   #2
stefano
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secondo me dipende da molti fattori.
una predisposizione di "base" all'osservazione può essere uno di questi
una capacità di "apertura" nei confronti degli altri e di punti di vista differenti rispetto al proprio un altro a mio parere.

una capacità di non cadere in pre-giudizi un altro ancora.
una capacità di non dare mai per certo e assodato nulla ma con la costante voglia di conoscenza.
una capacità di sapersi mettere autosservandosi nei panni di un altro osservatore.

Ultima modifica di stefano : 10-06-2009 alle ore 18.46.31. Motivo: aggiunta
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Vecchio 10-06-2009, 18.53.07   #3
RedWitch
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Ho provato ad immaginarmi un elastico che pur avendo una sua forma puo' allargarsi o stringersi a seconda di quanto lo si tende.. ecco secondo me rende molto bene, una mente elastica è capace di adattarsi a quel che le si presenta davanti un'idea diversa dalla sua, un concetto nuovo da accogliere, ma è soprattutto per come la vedo la capacità di adattamento che contraddistingue una mente elastica. Bisogna fare attenzione perchè un elastico se lo si tende troppo si rompe, mentre a lasciarlo li e a non utilizzarlo mai si indebolisce e alla prima sollecitazione si spezza lo stesso.. quindi credo che l'allenamento sia una delle cose che determina l'elasticità mentale, tenere la mente allenata, senza pero' strafare perchè se no l'elastico si spezza... per allenamento per esempio intendo non fossilizzarsi sulle proprie idee ma cercare (anche forzando un po' perchè per me non è facile ad esempio) di aprirsi anche ad opinioni diverse dalla nostra.. e cercare di non impigrirsi perchè secondo me una mente non allenata con il passare degli anni si atrofizza e poi diventa difficle farla tornare elastica.

Tu che idea hai dell'elasticità mentale Gris?
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Vecchio 10-06-2009, 19.04.56   #4
griselda
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Ho provato ad immaginarmi un elastico che pur avendo una sua forma puo' allargarsi o stringersi a seconda di quanto lo si tende.. ecco secondo me rende molto bene, una mente elastica è capace di adattarsi a quel che le si presenta davanti un'idea diversa dalla sua, un concetto nuovo da accogliere, ma è soprattutto per come la vedo la capacità di adattamento che contraddistingue una mente elastica. Bisogna fare attenzione perchè un elastico se lo si tende troppo si rompe, mentre a lasciarlo li e a non utilizzarlo mai si indebolisce e alla prima sollecitazione si spezza lo stesso.. quindi credo che l'allenamento sia una delle cose che determina l'elasticità mentale, tenere la mente allenata, senza pero' strafare perchè se no l'elastico si spezza... per allenamento per esempio intendo non fossilizzarsi sulle proprie idee ma cercare (anche forzando un po' perchè per me non è facile ad esempio) di aprirsi anche ad opinioni diverse dalla nostra.. e cercare di non impigrirsi perchè secondo me una mente non allenata con il passare degli anni si atrofizza e poi diventa difficle farla tornare elastica.

Tu che idea hai dell'elasticità mentale Gris?
Grazie Red
Per quanto mi riguarda hai presente un elestico che è rimasto per tanto tempo al sole?
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Vecchio 10-06-2009, 19.14.11   #5
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secondo me dipende da molti fattori.
una predisposizione di "base" all'osservazione può essere uno di questi
una capacità di "apertura" nei confronti degli altri e di punti di vista differenti rispetto al proprio un altro a mio parere.

una capacità di non cadere in pre-giudizi un altro ancora.
una capacità di non dare mai per certo e assodato nulla ma con la costante voglia di conoscenza.
una capacità di sapersi mettere autosservandosi nei panni di un altro osservatore.
Mi pare di aver notato che l'elasticità aumenta quando non siamo coinvolti infatti mentre si restrige quando ci tocca, insomma un po' da parculbip.
E' come se dietro ci fosse una sorta di desiderio di detenere il potere o di non perderlo allargandosi troppo, paura di perdere la posizione l'illusorio scettro del potere. Si arriva persino a mentire con una mente non elastica mentre se è troppo ristretta si fa fatica persino a vedere al di là del proprio naso, quasi che nell'allargarsi si possa far entrare ciò di cui si ha paura.
Insomma ho come la sensazione che la paura congeli la mente e la faccia restringere, irrigidire, sino a non avere più quel gioco elastico che aveva inizialmente.
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Vecchio 10-06-2009, 19.26.07   #6
stefano
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Mi pare di aver notato che l'elasticità aumenta quando non siamo coinvolti infatti mentre si restrige quando ci tocca, insomma un po' da parculbip.
E' come se dietro ci fosse una sorta di desiderio di detenere il potere o di non perderlo allargandosi troppo, paura di perdere la posizione l'illusorio scettro del potere. Si arriva persino a mentire con una mente non elastica mentre se è troppo ristretta si fa fatica persino a vedere al di là del proprio naso, quasi che nell'allargarsi si possa far entrare ciò di cui si ha paura.
Insomma ho come la sensazione che la paura congeli la mente e la faccia restringere, irrigidire, sino a non avere più quel gioco elastico che aveva inizialmente.

hai toccato secondo me un punto molto importante: la paura.
diciamo che l'autoosservazione dovrebbe anche renderci meno "paurosi".
penso che la paura guardandola in faccia per quello che è perda molto del suo "potere".
diciamo anche che il Coraggio (vedasi Cavalieri) dovrebbe portarci ad andare oltre i nostri illusori limiti.
una volta che la paura riusciamo a tenerla sotto controllo acquisiamo una sorta di "freschezza" che ci fa in un certo senso espandere.
mentre se viviamo di paura (lo vedi anche nel fisico) ci restringiamo come hai giustamente detto.
Insomma ritengo che l'elastico mentalmente sia un individuo che conoscendo bene le sue paure riesce quantomeno a controllarle e via via a spostare più in avanti il limite.
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Vecchio 10-06-2009, 19.37.37   #7
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Grazie Red
Per quanto mi riguarda hai presente un elestico che è rimasto per tanto tempo al sole?
Penso che scherzando hai colto unn punto importante. L'elastico che rimane troppo tempo al sole si secca. Ossia perde di umidità. E si irrigidisce, perde il suo potere di con-formarsi. E' meno fluido e più solido.
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Vecchio 10-06-2009, 20.04.42   #8
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Penso che scherzando hai colto un punto importante. L'elastico che rimane troppo tempo al sole si secca. Ossia perde di umidità. E si irrigidisce, perde il suo potere di con-formarsi. E' meno fluido e più solido.
Prima cosa è interessante il fatto che ho detto la prima cosa che mi passava per la mente per fare una battuta ma se analizzo a fondo la frase, ho detto il vero, come Bertoldo...che ridendo e scherzando...ed è già la seconda volta che me lo fai notare

Possiamo dire che il sole è lo stres? Che se non si sa gestire fa perdere acqua, le emozioni ingestite che possiamo paragonarle all'acqua che esce da un carburatore bucato quando la temperatura sale, al suo interno.
Si dice che se si prende una scottata quando perdiamo tutta l'acqua, bisogna rifare la testa-ta dell'auto...

Solo che la testata dell'auto si rifà la mia... prossima vita?
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Vecchio 10-06-2009, 20.34.05   #9
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Prima cosa è interessante il fatto che ho detto la prima cosa che mi passava per la mente per fare una battuta ma se analizzo a fondo la frase, ho detto il vero, come Bertoldo...che ridendo e scherzando...ed è già la seconda volta che me lo fai notare

Possiamo dire che il sole è lo stres? Che se non si sa gestire fa perdere acqua, le emozioni ingestite che possiamo paragonarle all'acqua che esce da un carburatore bucato quando la temperatura sale, al suo interno.
Si dice che se si prende una scottata quando perdiamo tutta l'acqua, bisogna rifare la testa-ta dell'auto...

Solo che la testata dell'auto si rifà la mia... prossima vita?
Più che altro direi che il sole cucina, biscotta. Finchè la pasta dei biscotti è molla gli puoi dare una forma nuova, dopo che la cucini quella è, e non ci puoi più aggiungere ingredienti.

Chiaro che qui il paragone non regge più bene, la mente possiamo solverla anche dopo che è stata cucinata, il biscotto no. Però dobbiamo aggiungere acqua in qualche modo, perchè se tentiamo di aggiungere ingredienti al biscotto cucinato rimbalzano via.

Insomma, si tratta di non fissarsi.
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Vecchio 10-06-2009, 20.46.43   #10
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Più che altro direi che il sole cucina, biscotta. Finchè la pasta dei biscotti è molla gli puoi dare una forma nuova, dopo che la cucini quella è, e non ci puoi più aggiungere ingredienti.

Chiaro che qui il paragone non regge più bene, la mente possiamo solverla anche dopo che è stata cucinata, il biscotto no. Però dobbiamo aggiungere acqua in qualche modo, perchè se tentiamo di aggiungere ingredienti al biscotto cucinato rimbalzano via.

Insomma, si tratta di non fissarsi.
Quindi bisogna rimanersi sciolti e per farlo abbisogniamo di acqua, è quella che ci mantiene fluidi. Almeno penso.
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Ultima modifica di griselda : 10-06-2009 alle ore 21.10.32. Motivo: ho corretto verbo riflessivo almeno lui ahah
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Vecchio 10-06-2009, 22.04.24   #11
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Più che altro direi che il sole cucina, biscotta. Finchè la pasta dei biscotti è molla gli puoi dare una forma nuova, dopo che la cucini quella è, e non ci puoi più aggiungere ingredienti.

Chiaro che qui il paragone non regge più bene, la mente possiamo solverla anche dopo che è stata cucinata, il biscotto no. Però dobbiamo aggiungere acqua in qualche modo, perchè se tentiamo di aggiungere ingredienti al biscotto cucinato rimbalzano via.

Insomma, si tratta di non fissarsi.
Quindi di non irrigidirsi ma, al contrario , di mantenere la flessibilità ossia la capacità di adattarsi per esempio alle circostanze o di utilizzare la modalità di approccio funzionale alle varie situazioni che ci si presentano davanti .
In fisica l'elasticità è la proprietà di un corpo di essere cedevole , in grado cioè di riprendere la forma originaria dopo una deformazione impressa da forze esterne.
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Vecchio 10-06-2009, 22.07.57   #12
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Quindi di non irrigidirsi ma, al contrario , di mantenere la flessibilità ossia la capacità di adattarsi per esempio alle circostanze o di utilizzare la modalità di approccio funzionale alle varie situazioni che ci si presentano davanti .
In fisica l'elasticità è la proprietà di un corpo di essere cedevole , in grado cioè di riprendere la forma originaria dopo una deformazione impressa da forze esterne.
Esatto. Infatti anche troppa acqua non va bene, perchè la pasta si spapocchia e non ritende più alla forma di base, ma resta come viene messa.
Fuor di metafora si lascia influenzare facilmente.
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Vecchio 11-06-2009, 01.28.27   #13
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Esatto. Infatti anche troppa acqua non va bene, perchè la pasta si spapocchia e non ritende più alla forma di base, ma resta come viene messa.
Fuor di metafora si lascia influenzare facilmente.

Credo che tutti abbiamo quel grado di mancanza di elasticità che determina a sua volta una rigidità, dalla mente al corpo anche. Per esempio, quando abbiamo paura, e giustamente l'avete fatto notare su, ci chiudiamo a riccio, come per evitare qualsiasi contatto con l'esterno; evitare che qualcosa dall'esterno possa toccarci o farci male.

Forse anche la mente si comporta in questo modo. La paura di veder crollare le certezze, le opinioni, le idee e tutto ciò che definisce una vita, almeno sino a quel momento, è sempre attiva, come se agisse in default e, quindi, al minimo accenno di rischio e pericolo fa la sua comparsa, manifestandosi benchè , appunto, attiva in sottofondo.

Il problema sta, probabilmente, che per la mente è difficile affermare che quel che sa o non è sufficiente o addirittura non serve; peggio, ci si identifica col passare del tempo, con quelle idee o opinioni che, dal nostro punto di vista, ormai, hanno assunto la forma e la consistenza di pilastri sui quali poggiamo il nostro mondo.
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 11-06-2009, 10.03.06   #14
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analizzandomi io non sono equilibrato.
alterno momenti di troppa acqua a momenti di troppo sole.
e se guardo bene però i momenti di troppo sole nascono per influenza più che per mio volere.
quindi ritengo quanto detto da Ray in precedenza assolutamente vero.
sbilanciato nella troppa acqua poi ci si lascia influenzare troppo e (nel mio caso) si finisce con il seccare senza rendersene troppo conto.
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Vecchio 11-06-2009, 13.53.35   #15
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Credo che tutti abbiamo quel grado di mancanza di elasticità che determina a sua volta una rigidità, dalla mente al corpo anche. Per esempio, quando abbiamo paura, e giustamente l'avete fatto notare su, ci chiudiamo a riccio, come per evitare qualsiasi contatto con l'esterno; evitare che qualcosa dall'esterno possa toccarci o farci male.

Forse anche la mente si comporta in questo modo. La paura di veder crollare le certezze, le opinioni, le idee e tutto ciò che definisce una vita, almeno sino a quel momento, è sempre attiva, come se agisse in default e, quindi, al minimo accenno di rischio e pericolo fa la sua comparsa, manifestandosi benchè , appunto, attiva in sottofondo.

Il problema sta, probabilmente, che per la mente è difficile affermare che quel che sa o non è sufficiente o addirittura non serve; peggio, ci si identifica col passare del tempo, con quelle idee o opinioni che, dal nostro punto di vista, ormai, hanno assunto la forma e la consistenza di pilastri sui quali poggiamo il nostro mondo.

Ritengo anche io che spesso la mancanza di elasticità sia dovuta ad una forma di "orgoglio incoscio" il quale ci fa mantenere sempre gli stessi punti di vista su una cosa perchè modificare il proprio pensiero e le convinzioni che sono maturate con gli anni significherebbe ammettere che abbiamo sbagliato, che siamo corsi per tanto tempo dietro un'idea sbagliata, perdendo inutilmente tempo ed energie...

Alla fine si rischia di muoversi solo nella direzione di trovare fatti e circostanze che dimostrino le nostre teorie o le nostre visioni del mondo, non volendo vedere gli elementi che ci porterebbero su altre strade, mentre andare su altre strade non dovrebbe significare sempre e comunque che fino a quel momento abbiamo fatto solo errori, ma che ci stiamo evolvendo,stiamo assimilando altri elementi e che può essere oltremodo utile vedere le cose da più punti di vista.

Certo saper cambiare prospettiva non è semplice, costa fatica ed energia, mentre camminare solo sul primo solco che abbiamo tracciato è molto meno dispendioso in tutti i sensi, e allora preferiamo questa comoda soluzione anche se non vediamo progressi, anzi ci si incarta sempre di più.
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Vecchio 11-06-2009, 17.06.04   #16
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mentre andare su altre strade non dovrebbe significare sempre e comunque che fino a quel momento abbiamo fatto solo errori,
Questo richiede un'elasticità mentale ancora maggiore del riuscire a cambiare idea pensando di aver sbagliato. Di solito, prima si passa per la convinzione dell'errore (butto via quel che ho pensato fino ad oggi, era tutto sbagliato, e adotto l'idea nuova) e solo dopo si recupera quel che c'era di obiettivamente buono nel vecchio.
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Vecchio 11-06-2009, 17.44.17   #17
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Avere elasticità mentale corrisponde ad essere di ampie vedute, e saper vedere le cose da altri punti di vista.
Ma se cerco a fondo in me stessa devo dire che in certe cose è facile, ad esempio per quelle in cui il mio atteggiamento è aperto, ma in altre a cui ci tengo è parecchio difficile essere elastici.
Poi bisogna vedere anche in quale ambito è giusto avere elasticità mentale e in quale no, perchè abbandonare le proprie opinioni ogni volta che si sentono opinioni diverse vuol dire non avere un'opinine propria ed essere influenzabili. Certamente si può abbandonare un'opinione se si scopre che era sbagliata.
Quindi avere elasticità mentale dipende.... da cosa ?
Dalle cose che riteniamo le fondamenta per tutto quello che ci vogliamo costruire sopra e quanto siamo disposti ad allontanarci da esse.
Si può essere elastici in quasi tutte le situazioni, ma fino a un certo punto, altrimenti l'elastico si spezza...
Per esempio, quanto si può essere elastici in coppia ?
Oppure nell'educazione dei figli ?
Secondo me elasticità non vuol dire accettare tutto anche se non siamo d'accordo, ma espandersi quel tanto che basta a gestire una situazione in maniera non rigida e restringersi quando l'elastico non regge più....
Insomma allargare o stringere la misura a seconda dei casi.
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Vecchio 11-06-2009, 18.33.08   #18
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Poi bisogna vedere anche in quale ambito è giusto avere elasticità mentale e in quale no, perchè abbandonare le proprie opinioni ogni volta che si sentono opinioni diverse vuol dire non avere un'opinine propria ed essere influenzabili. Certamente si può abbandonare un'opinione se si scopre che era sbagliata.
Non ci sono ambiti in cui è meglio non avere elasticità mentale. E ovviamente non parliamo di abbandonare le proprie opinioni ogni volta che se ne sentono delle altre, semmai se le altre sono migliori... ma per poter anche solo accorgersi che sono migliori, devo prenderle in considerazione, soppesarle, esplorarle... e per farlo le devo far entrare.
Poi non è detto che le terrò dentro o non del tutto... ma la rigidità consiste nel non farle entrare neanche.
Certo che, una volta fatte entrare, qualcosa hanno modificato... nel senso che anche se le scartiamo del tutto, siamo comunque diversi (con un'esperienza in più) di prima che non le avevamo considerate... la mente si è un po' "allargata" comunque. L'importante è non scartare a priori, ossia prima di aver valutato.

All'inverso, una volta fatte entrare, per poterle valutare bene ed essere in grado di scartare quel che va scartato, è necessario non essere troppo solti, quel spapocchiati che si diceva prima... farsi influenzare è non essere in grado di scartare.
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Vecchio 11-06-2009, 19.40.24   #19
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Non ci sono ambiti in cui è meglio non avere elasticità mentale. E ovviamente non parliamo di abbandonare le proprie opinioni ogni volta che se ne sentono delle altre, semmai se le altre sono migliori... ma per poter anche solo accorgersi che sono migliori, devo prenderle in considerazione, soppesarle, esplorarle... e per farlo le devo far entrare.
Poi non è detto che le terrò dentro o non del tutto... ma la rigidità consiste nel non farle entrare neanche.
Certo che, una volta fatte entrare, qualcosa hanno modificato... nel senso che anche se le scartiamo del tutto, siamo comunque diversi (con un'esperienza in più) di prima che non le avevamo considerate... la mente si è un po' "allargata" comunque. L'importante è non scartare a priori, ossia prima di aver valutato.

All'inverso, una volta fatte entrare, per poterle valutare bene ed essere in grado di scartare quel che va scartato, è necessario non essere troppo solti, quel spapocchiati che si diceva prima... farsi influenzare è non essere in grado di scartare.
Bella quest'ultima frase...
In effetti credo che la condizione migliore sia quella in si è in grado di filtrare adeguatamente l'opinione altrui trattenendo le cose che veramente possono essere utili per il nostro miglioramento.
SPesso però ci si chiude e ci si irrigidisce con frasi tipo "ma che vogliono questi da me, che pensino ai loro di difetti ecc", si pensa di aver risolto il problema quando in realtà qualcosa entra sempre, non ci si può rendere veramente impermeabili, sopratutto in condizione di evoluzione normale, non ancora elevata: dopo un pò di tempo ci si rende conto di come qualcosa dentro di noi rodeva e di come condizionava il nostro comportamento, proprio perchè andava a toccare le parti di noi ancora "spapocchiate".

Un comportamento elastico potrebbe, quindi, essere quello in cui si sentono tutte le opinioni e le critiche, cercando di capire da subito quali di esse ci toccano davvero perchè vanno a toccare punti che sono ancora sensibili; lavorando in profondità, quasi in modo spietato, su questi punti si potrà allora arrivare ad un momento in cui potremo sorridere a chi ci critica o si prende gioco di noi, senza trovarci, un giorno, con una specie di alien che ci esce dalla pancia.

L'elasticità vera ed utile, presuppone dunque, a mio avviso una certa serenitàed un buon grado di sviluppo interiore, altrimenti si passerà giocoforza dalla rigidità allo spapocchiamento più estremo.
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Vecchio 11-06-2009, 22.31.25   #20
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.................
L'elasticità vera ed utile, presuppone dunque, a mio avviso una certa serenitàed un buon grado di sviluppo interiore, altrimenti si passerà giocoforza dalla rigidità allo spapocchiamento più estremo.
Sono d'accordo con te sul buon grado di sviluppo interiore, ma credo che in un percorso sia inevitabile passare per entrambe... sia la rigidità estrema che lo spapocchiamento (questo termine è bellissimo ahah) in tempi diversi, ma comunque penso che se cerchiamo un'evoluzione dobbiamo passarci per forza.. se fossimo in grado di distinguere cosa tenere e cosa no saremmo già un bel po' evoluti e questo si riallaccia bene all'altro thread che stiamo vedendo in questi giorni, (qui) si arriva a distinguere dopo vari passaggi.. penso che sia inevitabile prendere cose in più, e anche non riuscire a prendere niente in alcune occasioni, ad essere estremamente influenzabili o rigidi.. la cosa importante penso che sia quando siamo disposti a metterci in gioco e ad imparare prima a distinguere e poi a scegliere... invece per quel che mi riguarda mi rendo conto che spesso se mi fido di una persona mi risulta facile aprirmi e prendere quel che posso senza mettere filtri, senza mettere in dubbio le cose che dice e prendendole come oro colato, se non mi fido per qualche motivo non lo lascio passare escludendo a priori che possa servirmi..
ma penso che solo con l'allenamento questo possa cambiare.


Ultima modifica di RedWitch : 11-06-2009 alle ore 22.53.22. Motivo: aggiunto link
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Vecchio 11-06-2009, 23.50.20   #21
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Sono d'accordo con te sul buon grado di sviluppo interiore, ma credo che in un percorso sia inevitabile passare per entrambe... sia la rigidità estrema che lo spapocchiamento (questo termine è bellissimo ahah) in tempi diversi, ma comunque penso che se cerchiamo un'evoluzione dobbiamo passarci per forza.. se fossimo in grado di distinguere cosa tenere e cosa no saremmo già un bel po' evoluti e questo si riallaccia bene all'altro thread che stiamo vedendo in questi giorni, (qui) si arriva a distinguere dopo vari passaggi.. penso che sia inevitabile prendere cose in più, e anche non riuscire a prendere niente in alcune occasioni, ad essere estremamente influenzabili o rigidi.. la cosa importante penso che sia quando siamo disposti a metterci in gioco e ad imparare prima a distinguere e poi a scegliere... invece per quel che mi riguarda mi rendo conto che spesso se mi fido di una persona mi risulta facile aprirmi e prendere quel che posso senza mettere filtri, senza mettere in dubbio le cose che dice e prendendole come oro colato, se non mi fido per qualche motivo non lo lascio passare escludendo a priori che possa servirmi..
ma penso che solo con l'allenamento questo possa cambiare.

Eh si è difficile imparare a calibrarsi bene relativamente ai filtri da mettere nel rapporto con gli altri, ed il rischio è di sbracarsi troppo da una parte o dall'altra, situazioni che, a mio avviso, segnalano che ci sono cose in noi che vanno ancora sistemate; come dici giustamente più passaggi servono sempre, non si può pretendere di arrivare subito ad una condizione eccellente, l'importante è non perdersi completamente, e questo vale sia per il discorso che facciamo in questo topic, sia per tanti altri relativi alla ricerca personale...

Anche io poi riesco ad aprirmi solo con pochissime persone, (anche se un fondo di diffidenza ce l'ho con tutti, sarà una cosa innata boh), mentre con la maggior parte metto in gioco e faccio vedere solo una parte piccola di me, restando sempre arroccato in difesa di chissà quale preziosissimo tesoro...
Sto cercando di essere più aperto ed elastico appunto nei rapporti esterni, anche perchè altrimenti tanto vale chiudersi in convento o diventare un eremita e concentrarsi esclusivamente su se stesso.., anche se penso che un certo carattere di fondo lo si conserverà sempre e se siamo nati, o diventati in breve tempo, con caratteristiche caratteriali ben definite un motivo ci sarà; alla fine ciascuno avrà e potrà scoprire il suo livello di elasticità ideale, non è detto che debba essere per tutti lo stesso ...
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