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Vecchio 23-03-2011, 00.04.00   #1
diamantea
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Predefinito Una casa piena di porte

E' il sogno di ieri notte.
Mi trovo in uno spazio aperto, penso di essere in gita, sono con le mie sorelle e il mio compagno. A un certo punto guardo una casa, una grande casa, le cui pareti esterne sono tutte piene di porte con le persiane di legno bianco. Fa un certo effetto questa casa su tanti piani quasi a forma di piramide la cui punta sarebbe l'abbaino anch'esso pieno di persiane all'inglese bianche. Rifletto sulla particolarità di questa casa, l'architetto che l'ha disegnata ha voluto creare questa facciata così piena di aperture tutte una accanto all'altra.
Ci viene la curiosità di visitarne gli interni. La casa appartiene ad una famiglia facoltosa che forse ne adibisce qualche ala in affitto a gente ricca.
Ci inoltriamo dentro l'interno. Io al solito cerco il bagno, devo già far la pipì ed è anche una buona scusa per introdurmi nelle camere e curiosare un pò. Il mio compagno aspetterà fuori.
Entriamo noi tre sorelle in una camera che sembra un mini appartamento con tanto di salone, di bagno e camera da letto con armadi pieni di vestiti. E' Tina che subito si catapulta in quegli armadi a rovistare tra i vestiti, ne è rapita, li vorrebbe provare, li osserva avidamente. L'altra mia sorella guarda invece il panorama che è impagabile, l'insieme dell'ambiente. Io guardo pure intorno, è tutto molto bello, ma soprattutto cerco il bagno.
A un certo punto sento che le padrone di casa tentano di aprire la porta ma abbiamo chiuso dall'interno. Allarmo subito le mie sorelle, è tempo di andare via o ci scopriranno nei loro appartamenti privati. Ma Tina nemmeno mi ascolta tanto è intenta ad osservare tutti quegli abiti particolari e vuole restare in camera da letto e non le importa di quel che può accadere. Io finalmente trovo il water faccio la pipì tiro lo sciacquone e mi guardo allo specchio: ho indosso un vestito molto elegante di colore variegato rosso nero e bianco, i capelli tirati in su e una collana di perle bianche a mo' di coroncina fra i capelli, al collo appesa alla catenina fino al petto una spilla di smeraldi e all'anulare sinistro un anello di diamanti. Sono truccata ma la cosa strana è che le mie labbra sono sottili invece che carnose, mi guardo più volte, queste labbra non sono le mie, sono troppo sottili e non mi piacciono, non è la mia bocca, però nell'insieme sembro una donna ricca che può ingannare le padrone di casa se mi vedono uscire dalla stanza. Infatti le due donne proprietarie entrano in quel momento con la doppia chiave e vedono me a braccetto con mia sorella, mi scambiano per una delle loro ricche ospiti ed io aggiungo che cercavo solo il bagno e loro ci credono e sorridono stupidamente ed esco dalla stanza pensando a cosa accadrà a Tina quando la troveranno a rovistare i vestiti.
Poi ci ritroviamo di nuovo fuori ai piedi di questa grande casa e vedo Tina con dei vestiti stesi a terra che li guarda, sembra soddisfatta ma dopo un pò li butta in aria come a voler dire che non ne valeva la pena, erano solo vestiti.
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Ultima modifica di diamantea : 23-03-2011 alle ore 00.37.20.
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Vecchio 23-03-2011, 10.27.38   #2
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L'ho riletto più volte, ha una bella scenografia .

Noi tre sorelle e il tuo compagno con cui restate distanti per qualche scena, in una situazione molto simile ma in un teatro all'aperto, lo eravamo l'estate scorsa.
Nostra sorella ammirò il contesto paesaggistico tanto che mi aveva proposto di restare a dormire lì.
Con quei vestiti, che ti vengono in mente anche riguardo il mio sogno coi nastri rosa, ci siamo calati in una situazione pesa in prestito. Si, sei vestita da nobile signora, ma le tue labbra sono sottili, cosa associata per detto a chiusura, aridità, e ciò ti è sgradevole.

Certi travestimenti che nel sogno prendi come metafora alla fine non ti prendono più di tanto, sei una alla ricerca dell'atteggiamento e delle vesti più naturali, e lo sono pure io pur ammirando la bellezza. Mi fermo, mi sono venute una valanga di cose, ma il sogno è tuo,preferisco aspettare.
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Vecchio 23-03-2011, 10.37.11   #3
Astral
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Ci sarebbe da scrivere un poema, accidenti come ti ricordi tutto, pure che forse affittavano!

Delle domande che posso essere utili sarebbero:

1) Una volta che sei entrata, non citi più il tuo compagno... che fine fa?

2) Il bagno rappresenta la vita sessuale in genere

3) Ciò che mi ha colpito che tu entri con due sorelle, e le padrone di casa sono due. Che fossero sempre le tue sorelle sotto altri aspetti?
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Vecchio 23-03-2011, 13.35.10   #4
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Che fossero sempre le tue sorelle sotto altri aspetti?
(fatti tuoi no vero...)
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Vecchio 23-03-2011, 17.01.10   #5
diamantea
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Questo sogno è ancora più complicato da capire per me.
Ci sono i soliti due elementi che vedo sempre nei sogni, ovvero il colore bianco e il water dove riesco pure ad espellere...
Poi vi è lo specchio dove già mi ci sono vista con mio padre una volta. Ci sono le pietre preziose, lo smeraldo che indica spiritualità e che ben si collega al Cuore e difatti pende fino sul petto, e l'anello di diamanti che indica un legame affettivo (anulare sinistro) di valore, luminoso, prezioso. Poi ci sono pure le perle ma stavolte le tengo fra i capelli come una coroncina ma non saprei dire cosa indicherebbe, forse le virtù nei pensieri?
Non sono vestita da nobile signora Tina ma da donna ricca il che credo faccia una differenza. Quel che mi colpisce è la mia bocca, non è mia per via delle labbra piccole, sottili, con una forma diversa e non mi piace ma sono le mie e che posso fare? questa la sensazione...
Il mio compagno non entra, è una curiosità di donne ma lui mi aspetta fuori, all'uscita dove lo ritrovo e ci rechiamo insieme di nuovo ai piedi di questa grande casa.
Il paesaggio è molto bello ma non conosciuto, vi è molto verde, con alberi e il cielo azzurro e forse in lontananza il mare. Sembra un paesaggio di altri tempi, incontaminato dalla civiltà e urbanizzazione.
Quel che separa noi dalla casa è un grande prato verde che attraversiamo in salita fino alla casa. Le donne padroni di casa saranno si ricche e forse nobili ma il loro sorrisetto è stupidotto, tipico della superficilità di chi vive di immagini e beni materiali.

Poi la cosa che mi colpisce tanto sono tutte queste porte bianche all'inglese con le persiane aperte, non vi è spazio tra una porta e l'altra, e poi l'aspetto è proprio quello di una piramide, cioè a rialzo, a balze direi, in salita con il prospetto della piramide anche se non è così a punta ma la punta si vede come nel mezzo sempre piena di finestre bianche.
E' bellissima da vedere, ne apprezzo l'architettura e rifletto che l'architetto che l'ha disegnata avrà avuto una sua ragione per renderla così particolare e "aperta al mondo", così sembra, proprio aperta affacciata sul mondo circondata da un grande spazio aperto e verde che si verdrà bene dall'interno.

Anche la porta chiusa a chiave e poi il mostrarmi diversa di quella che sono, diciamo ingannare con un abbigliamento e atteggiamento per sembrare come loro e defilarmi senza dare spiegazioni, ma di fatto non lo sono, e tutto per avere soddisfatto la mia curiosità dove il maschile non entra, è tutto al femminile.

Mi fermo vediamo se esce qualcos'altro.
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Vecchio 24-03-2011, 17.20.46   #6
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In questo sogno la spilla/collana e l'anello sono di mia madre mentre la collana di perle è mia.
Mi viene in mente che mia madre ci da volentieri i suoi gioielli ma ne vuole il controllo, bisogna chiedere, motivare, specificare, rassicurare, poi farsi da lei ammirare ed avere approvazione finale, una lunga procedura per avere la sua benedizione.
In Traviata indossavo un bel vestito nero e la spilla ci stava davvero bene ma l'ho messa di nascosto per sottrarmi alla procedura, ma poi giusto lei vide una foto e riconobbe la spilla, li per li non disse nulla ma poi avanzò discussioni trasversali che portavano al fatto che ho indossato le sue cose senza avvisarla.
Ora forse questo discorso non c'entra nulla con il sogno ma mi sembra che c'entri con quello dell'abito da sposa. Cioè la modalità, il passaggio prima di poter indossare quel che mi piace o che possa esser mio quando sarò solo adulta e non più figlia e lascerò la casa genitoriale simbolicamente espresso con l'abito da sposa.
In questo sogno l'agghindarmi è un atteggiamento suo che insegna come l'abito fa l'uomo monaco ingannando chi vive in superfice.
Non so che cosa possa significare la bocca, le labbra stretta. Tina dice un dire chiuso arido, come dire a denti stretti, o breve e conciso in fondo dico alle padrone di casa mentre esco dalla stanza senza dare adito ad ulteriori discussioni.
Basta l'abito, l'apparenza o l'atteggiamento e poche parole a labbra strette... potrebbe essere una spiegazione.

L'anello vuol dire legame, ma se è di mia madre può voler dire legame affettivo o di valore con lei? o che da lei mi proviene? non saprei...
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Vecchio 24-03-2011, 17.45.25   #7
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Ci sarebbe da scrivere un poema, accidenti come ti ricordi tutto, pure che forse affittavano!

2) Il bagno rappresenta la vita sessuale in genere
In altro 3d Ray ha detto che il ricordo del sogno dipende dall'energia che viene messa in esso. Immagino che più energia si mette maggiori sono i particolari che vengono ricordati ed ogni particolare non è messo a caso perchè suby non spreca nulla.
Il bagno indica anche la vita sessuale ma non so in che termini, se puoi specifica perchè non l'ho mai considerato in questo senso ma mi interessa visto che compare spesso nei miei sogni.

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Nostra sorella ammirò il contesto paesaggistico tanto che mi aveva proposto di restare a dormire lì.

Certi travestimenti che nel sogno prendi come metafora alla fine non ti prendono più di tanto, sei una alla ricerca dell'atteggiamento e delle vesti più naturali, e lo sono pure io pur ammirando la bellezza. Mi fermo, mi sono venute una valanga di cose, ma il sogno è tuo,preferisco aspettare.
Non mi ricordavo di questo particolare di nostra sorella che ammirava più il paesaggio che aveva intorno però riflettendoci mi è venuto in mente che tu eri molto presa dal tuo abito rosa ed io dall'ansia che mi prende sempre prima dello spettacolo di dover fare continuamente la pipì con quell'abito lungo e pomposo e il bagno così stretto e accomodato in un teatro all'aperto.

Rivedo parti di me in voi, anche a me piacciono i vestiti come a te, mi piace l'ambiente più del resto come a nostra sorella, e mi assicuro sempre di dove sia il bagno per espellere di continuo la mia ansia da prestazione. Credo che anche questo abbia a che fare in qualche modo con il controllo.
Anche nel sogno controllo prima chiudendo a chiave la porta, poi cercando il bagno, poi guardo il panorama, guardo te che guardi dentro l'armadio e rovisti tra i vestiti, poi controllo le padrone di casa già da fuori della finestra, poi do l'allarme che stanno arrivando, quindi controllo attraverso l'atteggiamento che non possano aver sospetti.
Ma la parte di me attraverso te che si fa cogliere impreparata è il bisogno di rovistare tra i vestiti, immergergermi fra gli abiti o le maschere e poi alla fine tirate in aria capisco che non mi servono, sono solo vestiti di altri per giunta, nemmeno miei, ho rischiato per abiti non miei.

Grosso modo è questa l'analisi che sale. Ora puoi "sdirubarti" tu se vuoi.
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Vecchio 24-03-2011, 18.05.33   #8
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E' il sogno di ieri notte.
Mi trovo in uno spazio aperto, penso di essere in gita, sono con le mie sorelle e il mio compagno. A un certo punto guardo una casa, una grande casa, le cui pareti esterne sono tutte piene di porte con le persiane di legno bianco. Fa un certo effetto questa casa su tanti piani quasi a forma di piramide la cui punta sarebbe l'abbaino anch'esso pieno di persiane all'inglese bianche. Rifletto sulla particolarità di questa casa, l'architetto che l'ha disegnata ha voluto creare questa facciata così piena di aperture tutte una accanto all'altra.
Ci viene la curiosità di visitarne gli interni. La casa appartiene ad una famiglia facoltosa che forse ne adibisce qualche ala in affitto a gente ricca.
Ci inoltriamo dentro l'interno. Io al solito cerco il bagno, devo già far la pipì ed è anche una buona scusa per introdurmi nelle camere e curiosare un pò. Il mio compagno aspetterà fuori.
Entriamo noi tre sorelle in una camera che sembra un mini appartamento con tanto di salone, di bagno e camera da letto con armadi pieni di vestiti. E' Tina che subito si catapulta in quegli armadi a rovistare tra i vestiti, ne è rapita, li vorrebbe provare, li osserva avidamente. L'altra mia sorella guarda invece il panorama che è impagabile, l'insieme dell'ambiente. Io guardo pure intorno, è tutto molto bello, ma soprattutto cerco il bagno.
A un certo punto sento che le padrone di casa tentano di aprire la porta ma abbiamo chiuso dall'interno. Allarmo subito le mie sorelle, è tempo di andare via o ci scopriranno nei loro appartamenti privati. Ma Tina nemmeno mi ascolta tanto è intenta ad osservare tutti quegli abiti particolari e vuole restare in camera da letto e non le importa di quel che può accadere. Io finalmente trovo il water faccio la pipì tiro lo sciacquone e mi guardo allo specchio: ho indosso un vestito molto elegante di colore variegato rosso nero e bianco, i capelli tirati in su e una collana di perle bianche a mo' di coroncina fra i capelli, al collo appesa alla catenina fino al petto una spilla di smeraldi e all'anulare sinistro un anello di diamanti. Sono truccata ma la cosa strana è che le mie labbra sono sottili invece che carnose, mi guardo più volte, queste labbra non sono le mie, sono troppo sottili e non mi piacciono, non è la mia bocca, però nell'insieme sembro una donna ricca che può ingannare le padrone di casa se mi vedono uscire dalla stanza. Infatti le due donne proprietarie entrano in quel momento con la doppia chiave e vedono me a braccetto con mia sorella, mi scambiano per una delle loro ricche ospiti ed io aggiungo che cercavo solo il bagno e loro ci credono e sorridono stupidamente ed esco dalla stanza pensando a cosa accadrà a Tina quando la troveranno a rovistare i vestiti.
Poi ci ritroviamo di nuovo fuori ai piedi di questa grande casa e vedo Tina con dei vestiti stesi a terra che li guarda, sembra soddisfatta ma dopo un pò li butta in aria come a voler dire che non ne valeva la pena, erano solo vestiti.
Metto in grassetto sta cosa del bagno.

1) Allora dici che il tuo compagno aspetterà, e che cerchi il bagno, ma più che il bagno mi sembra che cercavi il water.

2) cerchi il bagno

3) Ecco al punto cerchi il wate simbolicamente è il lasciare andare ricordi o modi di essere.

Infatti che succede: hai necessità di lasciare andare la vecchia diamantea, e cerchi di farlo in un modo individuale (lasci fuori il tuo compagno) però poi che succede dopo che hai scaricato sto modo di fare, ti ritrovi vestita diversamenti, ti guardi allo specchio e non ti piacciono le labbra ( forse nel tuo modo di fare hai cambiato qualche aspetto che doveva rimanere perchè ti piaceva di più).

A questo punto occorre concentrarsi sul vestito, i gioielli e le nuove labbra.
Cmq quello da che ho evinto dal topic, è che dopo che ti sei liberata del bisogno del bagno, sei cambiata.
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Vecchio 24-03-2011, 18.32.11   #9
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Astral non lo vedo come un cambiamento, piuttosto come un travestimento, un atteggiamento che mi permette di uscire da quella stanza senza dare spiegazione sul perchè mi sono introdotta a curiosare senza chiedere permesso, è una casa privata quella. Non lo vedo come un cambiamento reale nel senso di trasformaizone positiva, infatti le labbra non sono le mie e non mi piacciono nemmeno. Poi i capelli sono pettinati in un modo che non farei mai. Mi conformo più che trasformo.

Però non ho ancora capito cosa c'entra la sessualità con il bagno o water che cmq sono presenti spesso nei miei sogni entrambi e ho sempre il bisogno di espellere.
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Vecchio 24-03-2011, 21.03.32   #10
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....che tu eri molto presa dal tuo abito rosa ed io dall'ansia che mi prende sempre prima dello spettacolo di dover fare continuamente la pipì con quell'abito lungo e pomposo e il bagno così stretto e accomodato in un teatro all'aperto.
Santa pazienza, oh si ci parlavo con l'abito rosa, mi ha raccontato tante cose, di tutte le donne che ha contenuto, della signora della tintoria. Poi dei bottoni rimpiazzati e della solitudine che sente nei periodi morti...
E tu con quella faccia in pena per quella piccola impellenza ossessionante! Ora capisco perchè non ti sei accorta nemmeno che del gran da fare che ho avuto per fotografare tutte voi, e la foto di gruppo per il sito, e il prima prove e il dopo prove...esigenti in tutte le pose, e tu che mi implravi: " Ti prego non mi fotografare, riprendi solo il panorama..."

Comunque siccome io non ci azzecco mai con i sogni, aggiungo solo altre sensazioni personali. Io vedo troppi particolari di quella situazione realmente vissuta. Non mi spiego chi sono però le signore per le quali sei indotta a mascherarti.

La casa bianca potrebbe essere proprio quel teatro all'aperto, coi gradini in pietra bianca che in un teatro greco formano una sorta di piramide rovesciata.
Vedo come una forzatura indentificare nelle tue sorelle una te stessa, penserei che invece siamo proprio altro da te. Semmai guarderei il modo fi farti carico di ciò che combinananoo. Ma è solo una mia idea.
E' da una vita che sogno vestiti, che creo collezioni nel sonno, ora appaiono nei tuoi sogni, o forse prima non lo avevi raccontato.
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Vecchio 24-03-2011, 21.14.15   #11
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....che tu eri molto presa dal tuo abito rosa ed io dall'ansia che mi prende sempre prima dello spettacolo di dover fare continuamente la pipì con quell'abito lungo e pomposo e il bagno così stretto e accomodato in un teatro all'aperto.
Santa pazienza! Oh si ci parlavo con l'abito rosa, mi ha raccontato tante cose, di tutte le donne che ha vestito in scena, di tutte le sarte che lo hanno accorciato e poi allungato; della signora della tintoria. Poi dei bottoni rimpiazzati e della solitudine che sente nei periodi morti...
E tu con quella faccia in pena per quella piccola impellenza ossessionante! Ora capisco perchè non ti sei accorta nemmeno del gran da fare che ho avuto per fotografare tutte voi, e la foto di gruppo per il sito, e il prima prove e il dopo prove...esigenti in tutte le pose, sedute giù, sedute su. E tu che mi imploravi: " Ti prego non mi fotografare, riprendi solo il panorama..."

Comunque... siccome io non ci azzecco mai con i sogni, aggiungo solo altre sensazioni personali.
Io vedo troppi particolari di quella situazione realmente vissuta. Non mi spiego chi sono però le signore per le quali sei indotta a mascherarti.

La casa bianca potrebbe essere proprio quel teatro all'aperto, coi gradini in pietra bianca che in un teatro greco formano una sorta di piramide rovesciata.

Vedo come una forzatura indentificare nelle tue
sorelle una te stessa, penserei che invece siano proprio altro da te. Semmai guarderei il modo di farti carico di ciò che combinano. Ma è solo una mia idea, tu usi i simboli, io poco perchè poco li conosco.

E' da una vita che sogno vestiti, che creo collezioni nel sonno. Che fuoriescono dalla valigia e mi impediscono di tornare a casa. Ora appaiono nei tuoi sogni, o forse prima non lo avevi raccontato. Travasi, contaminazioni, reciprocamente?
Solo sensazioni.

Ultima modifica di webetina : 24-03-2011 alle ore 21.19.06.
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Vecchio 24-03-2011, 22.17.11   #12
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Avrei scommesso che ti saresti giustificata del perchè ti ho vista alle prese con il tuo vestito rosa...
E' la mia percezione delle priorità non che sia necessariamente la tua o quella di nostra sorella.
Certo io non ho pensato solo al bagno, ma anche a non inciampare dietro le quinte, a ricordarmi la partitura e gli accessi in scena, al panorama, al vestito, alla spilla per non perderla, alle foto e al mio fidanzato che lo guardavano tutte, così anche tu e anche l'altra sorella avete pensato a tante altre cose tutte importanti e anche frivole.
Il punto sta da un'altra parte. E' come vi vedo io nel sogno, così in teatro, ma pure nella vita.
Adesso se dico che tu ti preoccupi del vestito o dell'immagine non è che sto dicendo che sei superficiale e non tieni ad altro, se dico che nostra sorella bada più alla natura e all'ambiente che la circonda non dico che non le interessano i vestiti. Certo che se io sono ossessionata di avere sempre un bagno a portata di mano per espellere non è perchè sono incontinente.
Teatro, terrazzo, casa con finestre aperte, armadi, vestiti... mi sa di come mi rapporto con l'esterno, quando vado fuori, fuori casa, ciò che di me porto fuori, c'è di mio e c'è di condizionamento familiare, educativo ed altro ancora.

Nel sogno il mio lasciarti sola in casa a rovistare vestiti non sarebbe da me nella realtà. In situazioni di pericolo ti trascinerei per i capelli piuttosto, anzi devo dire che non ti ho mai lasciata sola, forse è la prima volta che ti abbandono al tuo destino, te lo dico una volta e poi vado, questo è significativo.
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Si hai ragione scusa, ti travesti (anche se il travestimento è un cambiamento apparente comunque). Però da quello che dici quando guardi lo specchio hai già il vestito elegante, non hai detto che te lo sei messo o che ti sei travestita.

p.s per webettina: le interpretazioni delle sorella sono di parte
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Si hai ragione scusa, ti travesti (anche se il travestimento è un cambiamento apparente comunque). Però da quello che dici quando guardi lo specchio hai già il vestito elegante, non hai detto che te lo sei messo o che ti sei travestita.
Nei sogni accade che ti trovi già in quel modo come ad avere la bacchetta magica... è inteso che mi sono vestita in quel modo perchè prima non lo ero.

ps: si chiama Webetina con una t sola prima che ti arriva in testa quella t in più che metti
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...te lo dico una volta e poi vado, questo è significativo.
Mi sembra significativo questo punto. Se il sogno vuol farmi vedere qualcosa circa il bisogno di controllo come ipotizzo, e se non è da me lasciare un familiare al suo destino il fatto che in questa circostanza lascio mia sorella da sola in ipotetici guai con le padrone di casa potrebbe farmi vedere un'altra questione, quella delle responsabilità. In genere mi sento responsabile anche degli altri, la funzione della madre che nutre è sempre presente, mi sento in dovere di controllare anche chi mi sta vicino, di controllare che tutto vada bene, che ognuno sia al sicuro, sia sistemato. Quando esco con mia sorella in genere mi preoccupo anche del suo benessere così come dei miei figli, del mio compagno e nel lavoro soprattutto.
Da un pò di tempo invece tutto questo controllare che tutti stiano bene mi sta stancando, mi porta via molta energia, per cui è da un pò di tempo che come si sta dicendo in altro 3d me ne frego. Se sono con persone adulte ed autosufficienti io posso avvisare il bene ma poi ognuno è responsabile di se stesso, delle proprio benessere, della cura di se, non voglio più aspettare nessuno, fare da balia, preoccuparmi più del dovuto. Ciò crea dipendenza reciproca, poi controllo, poi stress, poi orco scazzato. E' tutto un circolo vizioso.
Nel sogno io avviso tutti, lo faccio bene ed esplicitamente, poi appena sono pronta esco e chi vuol uscire con me esce. In fondo la scusa del bagno è utile anche alla mia sorella che esce con me a braccio come fosse per farmi compagnia. L'altra mia sorella si arrangerà, ha scelto di rimanere dentro, è adulta e vaccinata, se la caverà da sola.
E' l'atteggiamento che ho adottato da un pò anche con mio figlio (in parte del tutto ancora non ce la faccio), questo mi fa stare meglio. Ognuno le proprie responsabilità, compiti, competenze, conseguenze... Però non mi sento menefreghista in quanto ho avvisato. In altra circostanza non sarei andata via senza di lei, l'avrei convinta, quasi costretta ad uscire, l'ansia mi avrebbe divorata poi i sensi di colpa sfinita. Invece sono tranquilla e la ritrovo giù ad aspettarmi, ha preso la sua paura, frustrazione ed ha capito che i vestiti non sono importanti anzi la distolgono dalla realtà, dal pericolo, dalla compagnia, così li butta in aria.
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Da un pò di tempo invece tutto questo controllare che tutti stiano bene mi sta stancando, mi porta via molta energia, per cui è da un pò di tempo che come si sta dicendo in altro 3d me ne frego.
Mi fa piacere che te ne freghi ora, mi stupisce che io non ti veda diversa nei miei confronti. Non avevo notato lo stress che avevi prima, non noto adesso che tu sia diversa riguardo a tale cosa.
Vorrei non intralciare il tuo lavoro, questo coi sogni, importante, ma se tacessi avallerei situazioni tue mentali che forse non corrispondono del tutto a verità, o non in modo così significativo. Hai messo insieme me , tuo figlio...
Mi risento un pò di questo trattamento, se non lo esprimessi dovrei reprimere i miei sentimenti, nulla di grave, ma così posso sperare che tu ci veda ancora più chiaro, così lo capisco pure io. Non è urgente con me, io sono sicura di ricambiare ciò che prendo, ma non desidero di certo ricambiarti per l'eventuale stress che prendi a causa mia, preferisco sia sempre e solo una condivisione la nostra, il piacere di stare insieme in equilibrio tra il dare e il ricevere. Ho scritto perchè hai dato per scontato che ciò che esprime il sogno sia una risposta alla situazione reale con me( e gli altri che come me...).
Del resto risentita o meno, perplessa o no, devo accettare che è il tuo sogno, lo hai fatto e non lo hai scelto con la volontà. Dice qualcosa che va tenuta in conto ed ha un motivo per esserci ben radicata nel profondo così come sembra tu la viva. Quasi quasi avrei potuto dire anche io le stesse cose, sono sempre lì a sostenere ogni tuo passo, a darvi valore. Magari ora scopro che nemmeno tu te ne accorgi. Non ho da togliere una virgola quando affermi che ti preoccupi che io stia bene quando stiamo insieme, o che magari ti adoperi per coinvolgermi in cose come il canto o lo joga, ma non mi sono accorta che dietro ci fosse stress, logorio, e spero quindi che se ne vedano i meccanismi, a tempo e luogo. Decisamente non posso accettarlo.

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Vecchio 26-03-2011, 00.41.11   #17
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Scusa Tina, mi spiace che ti risenti, che non accetti ecc... ma il sogno è mio, io vi ho messo entrambe sorelle così e si sta parlando di me e della mia percezione sui miei meccanismi, su come vedo i membri della mia famiglia, su come mi sento io su certe cose su tanti altri ecc...
Qui non sto dicendo che tu sei nel modo in cui io ti percepisco, o nostra sorella o altri ancora. Nemmeno ho mai detto che tu mi induci a prendermi cura di te ecc... o tu vuoi che io ti coinvolga nello yoga o canto. Nessuno mi obbliga a fare nulla.
Ho parlato solo di come mi rapporto all'esterno, soprattutto nel rapporto affettivo con la famiglia, nel lavoro, con gli amici ecc...è il mio meccanismo non il tuo.
Non ho detto che tu corrispondi alle descrizioni della mia percezione.
Tra l'altro sto lavorando alla doppia madre che nutre/divora. Sto osservando tante cose che riguardano me e il mio rapporto con l'esterno, non sto parlando di te e di come sei tu o di come è il nostro rapporto ma parlo di me e di come percepisco gli altri che sono presenti nel sogno. Tra l'altro nel sogno sei tu ma in effetti per me indica una parte di me che identifico con te. Poi se tu hai letto diversamente ne possiamo parlare nel 3d dell'interpretazione dei sogni.
Se non ti è chiara questa cosa ne possiamo parlare altrimenti il resto non lo considero in questa sezione, magari in un'altra se è tua esigenza.
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Vecchio 03-11-2011, 10.17.00   #18
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E' Tina che subito si catapulta in quegli armadi a rovistare tra i vestiti, ne è rapita, li vorrebbe provare, li osserva avidamente.
Tina questo sogno ti aveva in questa parte quotata irritata e la nostra discussione è rimasta in aria, anche se poi abbiamo chiarito molte cose altrove.
Ora, alla luce di quel che mi hai scritto di la a proposito di personalità vorrei riprendere questo aspetto.
L'armadio pieno di vestiti potrebbe rappresentare le personalità con cui appariamo all'esterno. La personalità serve per rapportarci con il mondo, il problema sta nell'identificazione.
Mi ha colpito che tu abbia detto di aver cercato a lungo e di stare ora bene in questa che hai, mi ha riportato a questa immagine che forse ho inglobato in me, oppure guardo alle dinamiche familiari che mi circondano.
Certo suby non fa nulla per nulla.

Alla fine dove aver tanto cercato il vestito poi lo butti in aria, quindi ci sta questo nostro modo di fare opposto, tu cerchi il vestito giusto io cerco di buttarli tutti.
Mi sembrano due modalità opposte ma aventi la stessa radice che non so quale sia però...
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Vecchio 03-11-2011, 11.13.49   #19
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In genere mi sento responsabile anche degli altri, la funzione della madre che nutre è sempre presente, mi sento in dovere di controllare anche chi mi sta vicino, di controllare che tutto vada bene, che ognuno sia al sicuro, sia sistemato. Quando esco con mia sorella in genere mi preoccupo anche del suo benessere così come dei miei figli, del mio compagno e nel lavoro soprattutto.
Da un pò di tempo invece tutto questo controllare che tutti stiano bene mi sta stancando, mi porta via molta energia, per cui è da un pò di tempo che come si sta dicendo in altro 3d me ne frego. Se sono con persone adulte ed autosufficienti io posso avvisare il bene ma poi ognuno è responsabile di se stesso, delle proprio benessere, della cura di se, non voglio più aspettare nessuno, fare da balia, preoccuparmi più del dovuto. Ciò crea dipendenza reciproca, poi controllo, poi stress, poi orco scazzato. E' tutto un circolo vizioso.
Nel sogno io avviso tutti, lo faccio bene ed esplicitamente, poi appena sono pronta esco e chi vuol uscire con me esce. In fondo la scusa del bagno è utile anche alla mia sorella che esce con me a braccio come fosse per farmi compagnia. L'altra mia sorella si arrangerà, ha scelto di rimanere dentro, è adulta e vaccinata, se la caverà da sola.
E' l'atteggiamento che ho adottato da un pò anche con mio figlio (in parte del tutto ancora non ce la faccio), questo mi fa stare meglio. Ognuno le proprie responsabilità, compiti, competenze, conseguenze... Però non mi sento menefreghista in quanto ho avvisato. In altra circostanza non sarei andata via senza di lei, l'avrei convinta, quasi costretta ad uscire, l'ansia mi avrebbe divorata poi i sensi di colpa sfinita. Invece sono tranquilla e la ritrovo giù ad aspettarmi, ha preso la sua paura, frustrazione ed ha capito che i vestiti non sono importanti anzi la distolgono dalla realtà, dal pericolo, dalla compagnia, così li butta in aria.
Non è la storia del vestito che mi ha preocuppata, ma tutto ciò che avevi scritto sopra.
Ho scoperto infatti in quella circostanza il modo in cui mi percepivi, e ci sono rimasta male. ma poi mi pare anche grazie al lavaggio a fuoco e fiamme di là che le cose siano saltate fuori con un'altra luce, perchè ho capito veramente che questo modo di percepire le persone vicine a te è stata una fonte di disturbo che hai tollerato per il tuo spiccato senso della famiglia. Ma spero tu ti stia rendendo conto che le persone, io perlomeno ho anche i miei limiti, le mie visioni, però non sono così dipendente o anticappata. Mi pare che questo io ci avevo letto, che fossi anche io fonte delle tue ansie e e fonte di costrizioni come per esempio il doverto preoccupare del mio benessere. so badare a me stessa spero ti sia più chiaro, dico ciò che desidero, quello che non desidero, quando ho bisogno e quando no.

Ho scritto tanto perchè è un modo per verificare, ogi tanto è meglio farlo, ci resto poi male scoprire che non so cosa provi quando mi stai vicino. Maròòòòòòòò

Dopo scrvo sull'altro post, non mi è chiaro se per te se identifi la personalità coi vestiti, poi dici però che li butto in aria. Mi fa pensare che non credi possibile che a me piaccia quella mia, e se lo credi sconveniente.
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Vecchio 03-11-2011, 13.24.42   #20
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Non sopporto gli errori che fai quando scrivi, mi scappa da ridere e non ti prendo subito sul serio, specie se scrivi anticappata...

L'unica cosa seria che mi viene in mente, ora che ho smesso di ridere , è che ho sempre pensato noi due come a due facce della stessa medaglia, quindi per tanti versi con atteggiamenti opposti come la storia della personalità.
Guardavo alle dinamiche familiari, alle loro radici e a come se ne può uscire.
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Vecchio 03-11-2011, 14.16.48   #21
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Non sopporto gli errori che fai quando scrivi, mi scappa da ridere e non ti prendo subito sul serio, specie se scrivi anticappata...
ma no...inconsciamente mi sentivo anti cappata, che in dialetto significa(cappata) morticcia addormentata....

Citazione:
L'unica cosa seria che mi viene in mente, ora che ho smesso di ridere , è che ho sempre pensato noi due come a due facce della stessa medaglia, quindi per tanti versi con atteggiamenti opposti come la storia della personalità.
Guardavo alle dinamiche familiari, alle loro radici e a come se ne può uscire.
Incomincio dall'ultima frase, come se ne può uscire: io non credo più se ne poss uscire ma ammesso che si possa, allora precisiamo da cosa. Resta generico, perchè come dici abbiamo obiettivi diversi. Il mio obiettivo è sentirmi bene quando mi alzo e anche durante la giornata, non importa se fatico, se mi sporco, ma che mi senta nel posto giusto a fare la cosa giusta si.

Distinguerei tra carattere e personalità. del primo si può scremare fino ad un certo punto. Di te per esempio evito solo certi effetti particolari del tuo carattere; la personalità, intesa come formazione, rigore, capacità di sorprendere a me invece la tua mi piace. ci sono cose devianti in tutte le personalità, per esempio la mia in certe occasioni è evitante ed è negativo, per il resto mi ha aiutata così come me la sono ritrovata nel tempo.
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