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Vecchio 16-06-2008, 14.08.11   #26
nikelise
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E' Ot qui ma ho cercato delle informazioni su Jung e gli archetipi in rete e già alle prime pagine ho trovato descrizioni diverse! In un testo si citano tre archetipi, l'ombra, lo spirito e il vecchio saggio (che se non ricordo male riassumevano i tre stadi evolutivi dell'uomo) in un altro testo invece si parlava di 6 archetipi. Ora stò ancora cercando ma mi pare un pò come per la questione dei nomi degli dei...
Dafne quelli di cui parli sono le tappe del processo di individuazione : ombra , animus e anima :risp. principio maschile e femminile , il vecchio saggio e la grande madre ed infine il riconoscimento del se' come individuo unico .
Questo processo di crescita e' legato anche all'esperienza mistica di cui sopra ma mi pare non siano la stessa cosa , su questo chiedo aiuto ad Uno ;
dell'ombra abbiamo gia' parlato ma anche di animus e anima c'era un post apposito non ricordo se trattato con riferimento alla crescita individuale.
Direi che non devi abbandonare quella sensazione che ci hai descritto, e' una cosa preziosa che anzi devi coltivare ed approfondire mi pare invece che tu la sottovaluti.
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Vecchio 16-06-2008, 14.36.39   #27
turaz
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Non puoi estrapolare dal contesto quello che ti ho detto, in questo modo non capirai mai perchè quella volta te l'ho dissi. E se non capisci perchè ti ho detto quello non conosci neanche l'esperienza mistica per esperienza diretta.

devo ricapitolare perchè non ricordo il contesto in cui lo hai detto.
la parola "mai" non esiste nel mio vocabolario)))
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Vecchio 16-06-2008, 15.27.56   #28
dafne
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Direi che non devi abbandonare quella sensazione che ci hai descritto, e' una cosa preziosa che anzi devi coltivare ed approfondire mi pare invece che tu la sottovaluti.
Grazie per la spiegazione
In merito all'esperienza vissuta non è che la stò sottovalutando è che non riesco a tornarci su. Non so se dipenda dal mio non stare proprio bene o se perchè questa settimana con i bimbi a casa mi ha impegnato e innervosito troppo o se perchè tornarci su inevitabilmente mi porta al nando a cui non voglio pensare, anche se dovrò affrontarlo prima o poi. Oppure è la sensazione che per rivivere quel momento devo perdere qualcosa e quel qualcosa in me fa un attrito pazzesco perchè non vuole essere perso. E non ultimo non voglio perdermi, ho già sfiorato quello stato tempo fà, forse era una cosa diversa ma non voglio più perdermi tra le nuvole. Non sò come spiegarmi, forse è solo un insieme di cose ma quando ho scritto che la sensazione provata è stata terribile è un pò come il volersi procurare il salto della ballerina senza la ballerina,non posso ficcarmici volontariamente, non sò se riesco a spiegarmi. Per tornare al ricordo di quel momento di assenza-presenza posso anche farlo ma riviverlo mi diventa..inpensabile, non sono nelle ciondizioni giuste e finchè non lo rivivo restarà li in potenza a mia disposizione mentre se cercassi di farlo quando ancora non è il buon momento perderei tutto. Uffa. Non sò come spiegarlo in altro modo ma è quanto sento.
Alle volte un pensiero vagante e fulmineo mi colpisce, se prendessi coscienza di certe cose poi non potrei più esimermi dall'esserne responsabile. Non capisco questa frase ma so che è vera, così come quel "mezza via" tra buono e cattivo, tra bello e brutto, tra ignorante e sapiente mi lascia interdetta. La via di mezzo dovrebbe essere la perfezione eppure sapere una cosa ma non saperla giustificare non è uno stato di perfezione, anzi. Quindi gli estremi si possono vivere o da una parte o dall'altra o nel mezzo se uno dei due non si conosce bene o in un ipotetico altro mezzo che è il punto che li contiene entrambi?
Secondo Socrate Eros è un demone e il demone non è un dio nè un mortale, quindi nel gioco degli opposti non è nè uno nè l'altro ma ha in sè una parte di entrambi? O non è nessuno dei due?
Non lo so ma a me quello stato di indiffererenza verso ciò che accade nel senso che tutto diventa buono mi puzza un pò, mi ci posso mettere volontariamnte in quel pensiero accettando che ogni cosa che capita ha un suo perchè, ma non penso sia questo che s'intenda per sapienza. Neanche con Bellezza suprema.
La questione degli opposti mi tormenta, come la storia del vento del nord che a seconda di dove siamo nei suoi confronti ci pare freddo o caldo. L'origine insomma è una ma la nostra posizione ne determina la caratteristica. C'era qualcosa in proposito anche sulla posizione degli elementi sulla croce.
a minestroni sono ancora bravina mi sà...
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Vecchio 16-06-2008, 15.34.10   #29
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devo ricapitolare perchè non ricordo il contesto in cui lo hai detto.

Non serve che io aggiunga altro
Quote:

la parola "mai" non esiste nel mio vocabolario)))
Vuol dire che ti limiti
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Vecchio 16-06-2008, 15.41.26   #30
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nel contesto in cui hai detto "vuol dire che ti limiti" ritengo tu non abbia afferrato il senso umoristico della frase)))

nel contesto in cui tu affermasti la frase precedente ritengo tu non abbia colto il momento "mistico" in cui stavo a quel tempo.
quando si sosta "li" bene e male non esistono c'è solo "il tutto".
per cui si prova agape per qualsiasi cosa (o almeno così è capitato a me) a prescindere da qualsiasi forma assuma.
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Vecchio 16-06-2008, 15.52.46   #31
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Oppure è la sensazione che per rivivere quel momento devo perdere qualcosa e quel qualcosa in me fa un attrito pazzesco perchè non vuole essere perso. E non ultimo non voglio perdermi, ho già sfiorato quello stato tempo fà, forse era una cosa diversa ma non voglio più perdermi tra le nuvole.
Perdersi senza preparazione o senza il tuo Virgilio non è mai un bene. Perdersi è l'unica polarità che non è detto che si inverta per forza con una forza contraria.
Per capirci, se infilo un chiodo in un buco, se applico una forza contraria riesce fuori, quello che entra deve anche uscire, se spendo molti soldi rimango al verde, ma se applico una forza contraria e ne guadagno rimetto in sesto le mie finanze....
Se mi perdo invece non c'è una forza contraria che mi possa far ritrovare, i parametri per cui mi perdo e quelli per cui mi posso ritrovare sono diversi.
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Vecchio 16-06-2008, 16.01.20   #32
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nel contesto in cui hai detto "vuol dire che ti limiti" ritengo tu non abbia afferrato il senso umoristico della frase)))

nel contesto in cui tu affermasti la frase precedente ritengo tu non abbia colto il momento "mistico" in cui stavo a quel tempo.
quando si sosta "li" bene e male non esistono c'è solo "il tutto".
per cui si prova agape per qualsiasi cosa (o almeno così è capitato a me) a prescindere da qualsiasi forma assuma.
Allora lo ricordi o non lo ricordi il contesto?
Ok non importa, ti ho detto una boiata quella volta perchè non ero in grado di vedere, così chiudiamo la cosa, oggi non ho molto tempo da perdere.
Poi fra qualche giorno, mese, anno mi chiederai scusa per non aver capito, non occorre, preferisco che tu capisca veramente.

Umoristico o no se "mai" non c'è nel tuo vocabolario è un vocabolario limitato...
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Vecchio 16-06-2008, 16.05.45   #33
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Perdersi senza preparazione o senza il tuo Virgilio non è mai un bene. Perdersi è l'unica polarità che non è detto che si inverta per forza con una forza contraria.
Per capirci, se infilo un chiodo in un buco, se applico una forza contraria riesce fuori, quello che entra deve anche uscire, se spendo molti soldi rimango al verde, ma se applico una forza contraria e ne guadagno rimetto in sesto le mie finanze....
Se mi perdo invece non c'è una forza contraria che mi possa far ritrovare, i parametri per cui mi perdo e quelli per cui mi posso ritrovare sono diversi.
Possiamo dire che certe esperienze quando capitano "casualmente" sono la risultante di diversi parametri che si accordano in un preciso momento per un brevissimo tempo, come un elastico, questi parametri (termine infelice ma non mi viene altro)
tendono l'elastino con la forza giusta per farci fare un salto e tornare indietro mentre a perdersi l'elastico è stato caricato a caso e potrbbe rompersi. A quel punto ritornare al punto di partenza sarebbe impossibile senza la conoscenza di tutti questi parametri. Mentre quando è "altro" a caricarci i calcoli sono esatti e si torna indietro, spesso dimentichiamo tutto ma qualche volta la scoperta di questa possibilità, la scoperta dell'elastico, ci mette il desiderio di studiare i parametri per ritentare il salto?


a macchinosità sono forte eh?
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Vecchio 16-06-2008, 16.29.17   #34
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Allora lo ricordi o non lo ricordi il contesto?
Ok non importa, ti ho detto una boiata quella volta perchè non ero in grado di vedere, così chiudiamo la cosa, oggi non ho molto tempo da perdere.
Poi fra qualche giorno, mese, anno mi chiederai scusa per non aver capito, non occorre, preferisco che tu capisca veramente.

Umoristico o no se "mai" non c'è nel tuo vocabolario è un vocabolario limitato...

presumo tu ritenessi io non avessi il "giusto virgilio" o mi stessi perdendo tra le nuvole.
se tra qualche tempo capirò di aver sbagliato valutazione non esiterò a domandarti scusa per l'inconsapevolezza (come già successo)

quindi come vedi.. quel "mai" era proprio umoristico))
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Vecchio 20-06-2008, 00.23.26   #35
dafne
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Credo sia il termine giusto per definire un certo stato d'animo, una grande gioia e dopo un grande vuoto..come un pendolo prima suuuu e poi giùùùùù
Ridatemi la quieteeee, credo che sia per quello che tanto mi piace dormire..
m'è toccato di affrontare il nando, mi sono dovuta mettere il film prima ero così confusa, arrabbiata, frustrata, addolorata..voglio ma non posso..posso ma non voglio..un caos insomma. Stavo facendo scivolare via il tempo fingendo indifferenza poi invece la spinta interiore ha avuto la meglio e sono riuscita se non altro ad esternare i miei dubbi, le mie perplessità, il mio dolore per come si erano messe le cose, per come le avevo vissute ecc..Senza rabbia o rancore o voglia di ferire, ho lasciato che l'alchimia si producesse per quel che serviva ad arrivare al nostro campo-neutro, non sò come altro chiamarlo,dove riesco a non fermarmi alle parole e lasciare che tutto quanto di noi parlasse, è stato bellissimo vedere che era reciproco, ancora una volta, senza averlo cercato.. ho trovato poi anche il punto in cui lui era passivo e gli ho fatto quella domanda che bruciava come fuoco. Insomma abbiamo tirato le somme di questo viaggio e mi ha reso felice scoprire che nonostante tutto quanto facciamo e diciamo quel che ci lega e si combina è a un altro livello. Comunione. A tempo ma comunione. Questo viaggio è finito, sò, sappiamo che quanto provato e vissuto e scritto nel primo post è un momento che ci porteremo sempre dentro e che questo legame che ho sentito non è solo una mia proiezione.sento che questo può essere la base per un'Amicizia solida e vera ma sento anche che molte sono le strade che dobbiamo/possiamo percorrere e non è detto che le si percorra ancora assieme. Al di là del mio proiettare su di lui i miei demoni, i miei bisogni, le mie abitudini ecc ecc ho anche appreso una cosa importante che a volte sento delle cose a cui non credo ma che sono vere, cose che non sono razionalmente spiegabili o giustificabili ma io le sento lo stesso. Se n'era già andato, o meglio,aveva già scelto il suo cammino, senza di me,l'avevo percepito ma mi ero rifiutata di accettarlo (mio-solomio-tuttomio..presente?) Oggi l'ho semplicemente e con tutta me (insomma non perchè l'ho ragionato o perchè ho reagito con l'emozione come al mio solito) l'ho lasciato andare. Ho provato un grande sollievo in questo, ricevere delle risposte, raccontare i miei pensieri e riuscire comunque a sentirlo così vicino, poi ovviamente "staccata la spina" allentata l'alchimia la cara vecchia daf ha iniziato con i ma se..ma però..e se gli avessi detto..ma se mi avesse detto..e se avesse fatto...e chissà se è vero..
Però nonostante queste pericolose oscillazioni sono anche contenta di aver finalmente capito il senso dei "piccoli risvegli", voglio dire, è un pò come aver passato un'infanzia felice, quando da adulti attraversiamo dei momenti di sconforto pensare a quello ci fà stare meglio. Pensare a quanto accaduto, alla percezione di uno stato diverso, di quiete non mi dà più l'ansia adesso (quindi è piuttosto chiaro che il problema vero era il nando annesso ) anche se sò che non mi metterò a cercare di provocare quello stato ora sò che non è legato per forza a nando, nè a pino nè a ninetta o giuseppa. In un modo curioso riesco a sentire vera la frase "cercate dentro", sentirla oltre che capirla anche se non è propriamente dentro che si trova..è quasi un andare dentro per uscire fuori.
Mi sento tutta scombussolata, non è il vuoto, la depressione del dolore nè il calore, lo sfogo della rabbia. E' uno stato strano, come la combustione del tizzone nel camino e ogni tanto slacrimo un pò, la piccola daf non deve aver retto bene stà presa di posizione da adulta ma qualcosa di dentro si è mosso e continuo a cercare di ricordare il magico momento di sollievo che ho vissuto oggi e la successiva soddisfazione per dire a quest'ammasso di ciccia da rottamare che in fondo molte delle persone che conosco e che vedo ogni giorno nemmeno s'immaginano che sia possibile entrare in comunione così profonda e così totale con un altro essere umano, sono stata davvero fortunata. Senza contare che ho anche capito che nulla può giustificare il calpestare un proprio principio..se questo principio in noi stessi è davvero vissuto e sentito..neanche per amore. Karate Kid docet:"se metti la passione davanti ai tuoi principi che tu vinca o perda hai sempre perso" (escluso il caso, e qui doceto io che tale principio invece di essere proprio, vissuto e assimilato, sia solo appreso, mandato a memoria, fatto per dovere..allora facile che come la virtù-cimice ci tocchi di calpestarlo)
vabbbene
scusate gli sproloqui ma mi sento davvero così strana..
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Vecchio 20-06-2008, 09.10.12   #36
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Oggi l'ho semplicemente e con tutta me (insomma non perchè l'ho ragionato o perchè ho reagito con l'emozione come al mio solito) l'ho lasciato andare.
Questa cosa che hai scritto Daf , è davvero grande... non so cosa sia il vero Amore ma credo che lasciare andare una persona che vorremmo trattenere con noi, sia la forma che gli si avvicina di più, per quella che fino ad oggi è la mia esperienza.
Significa non pensare a sè stessi e a quello che si vorrebbe in quel momento, ma pensare all'altro. Significa non cercare di trattenere, ma lasciare libero l'altro nonostante quello che si prova. Liberare l'altro e sè stessi... sì è una bella forma di amore anche se fa male.

Ti auguro di trovare presto ciò che cerchi Daf, e soprattutto di continuare a conoscerti come mi sembra che tu stia facendo.. e grazie per condividere questi momenti con noi.

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Vecchio 20-06-2008, 10.42.43   #37
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un abbraccio grandissimo e grazie per quanto hai condiviso.
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Vecchio 20-06-2008, 15.31.00   #38
dafne
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Questa cosa che hai scritto Daf , è davvero grande... non so cosa sia il vero Amore ma credo che lasciare andare una persona che vorremmo trattenere con noi, sia la forma che gli si avvicina di più, per quella che fino ad oggi è la mia esperienza.
Significa non pensare a sè stessi e a quello che si vorrebbe in quel momento, ma pensare all'altro. Significa non cercare di trattenere, ma lasciare libero l'altro nonostante quello che si prova. Liberare l'altro e sè stessi... sì è una bella forma di amore anche se fa male.

Ti auguro di trovare presto ciò che cerchi Daf, e soprattutto di continuare a conoscerti come mi sembra che tu stia facendo.. e grazie per condividere questi momenti con noi.

Eh ma come sono relativi certi momenti Red devo continuamente ricordare a me stessa quel momento, quella sensazione, le parole dette e quelle non dette per non ricominciare a volere fortemente che sia come voglio io Devo anche mantenere vivo tutto il percorso perchè questa sorta di bontà, di comunione altrimenti rischia di fare effetto spugna e ricominciare tutto daccapo. Come dire, ci sentiamo e i toni sono morbidi come ad un nuovo inizio, e lo è, io lo so che lo è ma devo mantenere vicino tutto il passaggio perchè altrimenti, come detto nell'altra discussione, rischio di non togliere la foto vecchia e quindi di non vedere quella nuova. Uffa, è davvero difficile da spiegare ma la vecchia daf (vecchia nel senso di abitudinaria) è ancora qui e una parte di lei posso rinnovarla o gestirla meglio non lo sò ma per fare questo devo continuamente rivivere quel giorno, come se avessi bisogno di fissarlo. Poi come per il salotto, credo, arriverà il momento che la foto è diversa e in questo piccolo spicchio di vita daf sarà diversa. (come vedi permango confusa )
Dopo aver picchiato i piedi la signorina s'è messa a raccontarmi una bugia che ha dello spettacolare da quant'è studiata bene. Abbiamo fatto un passaggio, io sono cambiata, lui è cambiato, ci siamo lasciati ma ritrovati ancora più uniti QUINDI vedi che siamo fatti per stare assieme? vipera malefica invece di sottolineare che i ma e i però sono andati perchè ognuno ha seguito la sua strada (quindi stando separati) mi ha fatto vedere che seguendo la strada i ma e i però sono scomparsi.(sottindendendo una possibile unione..visto che non ci sono più i però..sò fforte eh?!).un pò come la sottrazione di Ray, m'incasino di brutto se vado al contrario ma stavolta ho percepito la differenza, o almeno ci stò provando.
Poi ti dirò che si, forse sono riuscita a non pensare a me stessa ma, onestamente, non sò se ho pensato al suo bene, mi pare piuttosto di essermi trovata in una posizione di neutralità. Questo mi ha permesso POI di capire che la sua strada era quella e che trattenendolo avrei solo creato conflitti inutili rovinando tutto. Boh, ho anche valutato l'ipotesi di averlo lasciato andare perchè non avevo altra scelta ma credo che in quel caso avrei trovato il modo per fargliela pesare.
boh. Quello che sò è che scorre un'energia più fresca e più limpida tra noi, và da sè che al prossimo bivio starà a me mantenere la scelta fatta ieri o meno, perchè mi ci ritroverò a quel punto lo sento, vedremo. Mantenere vivo questo passaggio credo che mi aiuterà a fissare questo passo davvero oppure no.
sono felice che esistiate
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Vecchio 18-03-2009, 23.44.02   #39
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Diotima-"credi forse che tutto ciò che non è bello debba essere per forza brutto?"
Socrate-"ma certo!"
D-"E perchè mai? Chi non è sapiente deve per forza essere ignorante? Non ti sei mai accorto che c'è una via di mezzo tra la sapienza e l'ignoranza?"
S-"E qual'è?"
D-"Avere un'opinione giusta senza saperla però giustificare. Questo non è vero sapere,come posso parlare di scienza,se non so dimostrare che è vero quello che penso? Ma non è neppure piena ignoranza,perchè per caso la mia opinione potrebbe corrispondere ai fatti. L'opinione giusta è quindi, suppongo, simile a quel che dicevostà a metà strada tra la piena conoscenza e l'ignoranza"
S-"è vero" risposi
D-"Dunque chi non è bello non per questo è per forza brutto, nè chi non è buono deve essere cattivo. E così è per l'Eros, poichè tu sei d'accordo con me che non può essere nè buono nè bello, non per questo credere che sia necessariamente cattivo e brutto. Eros-così mi disse Diotima-è a metà tra questi estremi"

A logica non fà una grinza ma quel nè buono nè cattivo io faccio fatica a figurarmelo, mi è più chiaro con sapiente e ignorante..
Cercando la discussione sul rinunciare per Filo ( in effetti non riesco a trovare quella che avevo in mente) sono capitata qui... comincio da questo pezzo perchè è il primo che mi ha lasciato senza fiato.
bello-brutto-non bello ...ricorda nulla? Anche se quel "metà strada" non mi convince molto, ma non mi stupisce, da quel pò che ho osservato quando torno su opposti e contrari bello-brutto / buono cattivo / nero bianco mi sono comprensibili (sono opposti vero? ditemi di si ) ma sui contrari cado come un pero cotto (contrario è non-qualchecosa si?)..al di là di questo, che riprenderò nell'apposito 3d (perchè, mi ripeto, quel "via di mezzo" forse sottintende qualcos'altro) la cosa che mi sorprende è sempre lo stato di slittamento in cui entra la mia mente nel campo del non.

proseguo a prender nota...
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Vecchio 18-03-2009, 23.55.41   #40
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Ti copio l'interpretazione del processo iniziatico e vedrai che e' ripetuta quell'astrazione che hai descritto nell' intervento iniziale :laddove hai compreso che non ti rapportavi piu' a Nando ma a qualcosa d'altro:

Amore è desiderio di immortalità.
Se è vero che non esiste altro mezzo di immortalità, per un essere umano, che la procreazione, occorre però precisare che generazione non è solo quella del corpo: esiste infatti anche una generazione dell'anima. Vi sono persone che sono pregne non fisicamente, bensì spiritualmente: il loro amore le porta a generare arte, pensiero, politica. Ma per questo tipo di persona è necessaria una vera e propria iniziazione ai misteri di Amore, senza la quale egli non sarà in grado di chiarire a se stesso le proprie esigenze.

I gradi dell'eros platonico:
Infatti, come tutti, questa persona è incapace di procreare nel brutto, e perciò il suo confuso anelito riproduttivo lo porta anzitutto ad attaccarsi ad un bel corpo; se poi il bel corpo contiene una bella anima, egli se ne innamorerà, ed improvvisamente i bei pensieri che stavano chiusi in lui scaturiranno con facilità dalla sua mente: ne metterà a parte la persona amata e ne deriveranno figli più alti e più belli di quelli umani, perché immortali.
In seguito, però, se l'amante subisce il giusto percorso evolutivo (ovvero se ha accanto a sé qualcuno che lo inizi correttamente a queste cose), si renderà conto che "la bellezza di un qualsiasi corpo è sorella di quella di ogni altro corpo": comprenderà cioè che non ama il corpo in sé, ma la bellezza della sua forma, che può ritrovare anche in altri corpi. Lo stesso discorso vale per le anime. Imparerà poi a considerare la bellezza dell'anima più importante di quella del corpo, così da non badare all'eventuale bruttezza fisica; e la frequentazione stessa di un'anima bella lo porterà a produrre pensieri che gli consentiranno di scorgere la bellezza nelle attività umane e nelle leggi. Di seguito, se egli continua a salire nel suo percorso, smetterà di comportarsi come un servo, attaccato al singolo essere amato e da esso dipendente: vedrà la bellezza delle scienze, e finalmente scorgerà la scienza di tutte le bellezze, che è sapienza suprema.
Infine, chi è giunto al culmine dell'iniziazione amorosa vede all'improvviso la Bellezza in sé, eterna, intatta ed intangibile: quella di cui partecipano tutte le singole cose che chiamiamo belle. E' questo il momento della vita per cui vale la pena di vivere: finalmente, a questo punto, a contatto con la vera Bellezza, l'uomo può partorire non simulacri di virtù, ma virtù vera; e diventa davvero immortale.


E' un superamento del molteplice a favore dell'Unita' espressa nelle varie forme di BENE , BELLEZZA AMORE ....archetipi

ha un altro senso tutto questo oggi, grazie pwer averlo postato Nike
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Vecchio 19-03-2009, 11.21.57   #41
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ha un altro senso tutto questo oggi, grazie pwer averlo postato Nike
Sono molto molto contento per Te .
Baci
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Vecchio 28-11-2010, 01.06.18   #42
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I gradi dell'eros platonico:
Infatti, come tutti, questa persona è incapace di procreare nel brutto, e perciò il suo confuso anelito riproduttivo lo porta anzitutto ad attaccarsi ad un bel corpo; se poi il bel corpo contiene una bella anima, egli se ne innamorerà, ed improvvisamente i bei pensieri che stavano chiusi in lui scaturiranno con facilità dalla sua mente: ne metterà a parte la persona amata e ne deriveranno figli più alti e più belli di quelli umani, perché immortali.
In seguito, però, se l'amante subisce il giusto percorso evolutivo (ovvero se ha accanto a sé qualcuno che lo inizi correttamente a queste cose), si renderà conto che "la bellezza di un qualsiasi corpo è sorella di quella di ogni altro corpo": comprenderà cioè che non ama il corpo in sé, ma la bellezza della sua forma, che può ritrovare anche in altri corpi. Lo stesso discorso vale per le anime. Imparerà poi a considerare la bellezza dell'anima più importante di quella del corpo, così da non badare all'eventuale bruttezza fisica; e la frequentazione stessa di un'anima bella lo porterà a produrre pensieri che gli consentiranno di scorgere la bellezza nelle attività umane e nelle leggi. Di seguito, se egli continua a salire nel suo percorso, smetterà di comportarsi come un servo, attaccato al singolo essere amato e da esso dipendente: vedrà la bellezza delle scienze, e finalmente scorgerà la scienza di tutte le bellezze, che è sapienza suprema.

La ritiro sù perchè vale la pena di tenersela sotto gli occhi.

Da un bel corpo a una bella anima a condividere i bei pensieri con l'amato per poi comprendere la stessa bellezza in tutte le anime....

Val davvero la pena di rammentare, mai a sufficienza a quanto pare.
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Vecchio 28-11-2010, 09.35.44   #43
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La ritiro sù perchè vale la pena di tenersela sotto gli occhi.

Da un bel corpo a una bella anima a condividere i bei pensieri con l'amato per poi comprendere la stessa bellezza in tutte le anime....

Val davvero la pena di rammentare, mai a sufficienza a quanto pare.
Brava volevo proprio dirtelo di andare a rileggerti il Simposio quando hai descritto quell'immagine del cavaliere in quel 3d .
Non e' che ci si deve affogare nella prima immagine fantastica che viene su ,
bisogna sprofondare nell'affetto , nel disagio perche' emerga quella giusta immagine che ti deve dare la direzione .
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