Ermopoli
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Vecchio 04-03-2007, 20.15.31   #1
Uno
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Letteralmente "pasto veloce"

Quello a cui non si pensa è che esiste da ben prima di Ma... quello li
il più recente.. ebbene si è proprio la famosa pizza da passeggio, al trancio o che dir si voglia, metodo alimentare che ha attaccato più nelle città del sud ma che da un pò di anni ha fatto la sua comparsa anche al nord (parlo dell'Italia principalmente) anche se invece che a passeggio di solito si conusuma in un bancone o panchina che i locali mettono a disposizione.. e qui ci sono motivi ed usi climatici impressi nella memoria anche se ormai oggi non avrebbero più motivo di esistere.
ma una chicca che non conoscevo... e purtroppo ho perso l'attimo fuggente per annoterne il nome per voi, è che anche nell'antica Roma esisteva una pietanza che si consumava in alcune taverne molto velocemente.
Oggi l'industrializzazione ha preso il sopravvento e ci troviamo in locali che sono igienici (non che il legno non poteva esserlo però) ma molto freddi... idem le norme di conservazione e produzione di alcune catene che oggi stanno rovinando perfino la pizza...

Insomma ho messo un pò di cose in forno
dai tempi di alimentazione alla consistenza di alcuni tipi di essa es. appunto la pizza ma non dimenticherei anche alcuni prodotti da rosticceria che in alcuni paesi associati all'aperitivo antico (bicchiere di vino) preparavano al pranzo....
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Vecchio 04-03-2007, 23.49.33   #2
sitael
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Mi ricordo che quando vivevo a Napoli con mia madre, mangiavamo molto spesso pizzette ripiene con mozzarella.
Che buone...
Un pranzetto veloce e diciamo genuino....
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Vecchio 21-03-2007, 23.32.35   #3
Uno
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Ma si Sitael genuino, perchè no?
Nella pizza l'unica fregatura potrebbero essere le farine lavorate o i lieviti industriali... vabbeh conserve varie... ma non più di tutto il resto che mangiamo insomma, quindi è ben più sana di tante altre porcherie.
Quello che volevo introdurre tra le altre cose è il concetto di spuntino che forse usando la terminologia inglese (pranzo veloce ) non esce.
Ci sono varie scuole di pensiero, c'è chi dice che bisogna arrivare ai pasti senza toccare nulla durante i tempi intermedi.... ma siamo sicuri che sia corretto?
Ci sono alcune variabili in gioco, vediamo se escono tutte.
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Vecchio 21-03-2007, 23.41.37   #4
griselda
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Ci sono varie scuole di pensiero, c'è chi dice che bisogna arrivare ai pasti senza toccare nulla durante i tempi intermedi.... ma siamo sicuri che sia corretto?
Ci sono alcune variabili in gioco, vediamo se escono tutte.
uhm se non faccio lo spuntino quando arrivo a sedermi a tavola mi mangio pure tovagliolo e posate poi non mi alzo più da tavola, mangio in fretta e non gusto niente.
Meglio uno spuntino ( ma che sia uno spuntino) gustato con tranquillità come a staccare da tutto quello che si stava facendo. ( tipo pausa mela ) Quando arrivo a tavola ho tutto il tempo e la tranquillità per non sbranare quello che ho davanti e non rimpinzarmi. Evviva la merenda. (spuntino)
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Vecchio 22-03-2007, 00.08.11   #5
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uhm se non faccio lo spuntino quando arrivo a sedermi a tavola mi mangio pure tovagliolo e posate poi non mi alzo più da tavola, mangio in fretta e non gusto niente.
Meglio uno spuntino ( ma che sia uno spuntino) gustato con tranquillità come a staccare da tutto quello che si stava facendo. ( tipo pausa mela ) Quando arrivo a tavola ho tutto il tempo e la tranquillità per non sbranare quello che ho davanti e non rimpinzarmi. Evviva la merenda. (spuntino)
Secondo me quello che manca in un mangiare veloce, appunto fast food, è come dice Gris la tranquillità, ovvero non ci si tranquillizza a tavola bensì si perde il "senso"( ma diciamo che l'abbiamo perso da un po) del cibo. Il fast food non è altro che la risposta a quella che è la nostra società fatta di ritmi sfrenati ed estenuanti. Mi pare, forse portando all'estremo questa visione, che talvolta il "cibo" è da consumarsi velocemente sia per ragioni di praticità, appunto si fa prima, ma pure è visto come una perdita di tempo come un di più( del tipo : marò...devo mangiare!) non invece come una necessità che ha dei tempi e dei modi, come una sorta di rituale se vogliamo, che in se racchiudono il rispetto per se stessi.
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 25-03-2007, 10.48.18   #6
stella
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Io penso che per nutrirsi correttamente si dovrebbe fare una buona colazione al mattino, per evitare degli attacchi di fame prima dell'ora di pranzo.
E all'ora di pranzo, se non si può pranzare a casa, meglio un panino che hamburger e patatine fritte che restano sullo stomaco ....
Per quanto riguarda le merendine, quelle già confezionate sono piene di conservanti, coloranti, ecc. ecc.
Perciò meglio un frutto, una mela, o uno yogurt... e poi aspettare di mangiare a casa propria.
Risparmio sicuro per il portamonete e anche per la salute !!!!
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Vecchio 25-03-2007, 13.35.06   #7
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> Ancora oggi, in Turchia, si consuma una salsa di pesce chiamata "gharos" discendente dell'antico garum.

> Il fast food esisteva già nell'antica Roma. Recenti scavi archeologici svolti a Pompei, hanno infatti portato alla luce banconi-cucina dove, probabilmente, venivano serviti velocemente dei pasti caldi.

> I tradizionali biscotti detti "mustazzola di Missina", derivano probabilmente dai "mustacei" romani (di cui parla Catone) a base di mosto e cacio. Infatti nella ricetta siciliana il vino cotto fa parte del ripieno.

Si in effetti qualcosa esisteva già nell'antichità

http://www.blumedia.info/
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Vecchio 25-03-2007, 18.53.10   #8
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Curiosità
> Ancora oggi, in Turchia, si consuma una salsa di pesce chiamata "gharos" discendente dell'antico garum.

> Il fast food esisteva già nell'antica Roma. Recenti scavi archeologici svolti a Pompei, hanno infatti portato alla luce banconi-cucina dove, probabilmente, venivano serviti velocemente dei pasti caldi.

> I tradizionali biscotti detti "mustazzola di Missina", derivano probabilmente dai "mustacei" romani (di cui parla Catone) a base di mosto e cacio. Infatti nella ricetta siciliana il vino cotto fa parte del ripieno.

Si in effetti qualcosa esisteva già nell'antichità

http://www.blumedia.info/
Infatti. Pure secondo me nell'antichità c'erano queste forme per cui cibarsi al tavolo del mercato era probabilmente consuetudine. Quello che invece oggi forse è cambiato, è da un lato il ritmo a causa del quale la società è spinta a fare sempre più in fretta, dall'altro la genuinità di ciò che si mangia.
Insomma se è è cambiato poco il metodo di nutrimento, nel senso che come allora oggi ci sono fast food, di contro è cambiata la sostanza che tali "servizi veloci" vendono. No?
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Vecchio 25-03-2007, 19.11.29   #9
'ayn soph
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Certo la sostanza è tutto, infatti si è quello che si mangia giusto?
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Vecchio 02-04-2007, 16.03.17   #10
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Sono d'accordo con Stella... riempirsi all prima fame con merendine e company non ha senso, ci si riempie di porcherie e si chiude lo stomaco a vero nutrimento.....
Ma il senso di questa discussione voleva mettere in gioco un'aspetto dell'alimentazione importante, frequenze e quantità.
Prima di tutto eliminiamo tutto il mentale (torna sempre questo periodo ) cioè voglie più o meno indotte, vuoi perchè passi davanti la pasticceria, bar, fast food etc etc... o perchè sfogli una rivista..... o perchè leggi questo thread .
Una volta eliminato il discorso mentale c'è l'effettivo bisogno corporeo, emozionale ed anche mentale ma in termini energetici, nel senso che se è vero che l'innamorato/a non ha fame perchè si nutre diversamente, il disperato di amore dovrebbe stare attento/a a non lasciar andare troppa energia che poi cercherà di recuperare mangiando in maniera errata etc etc.... ma non è questo il tema.

Prendiamo il corporeo più reale.... lavoro pesante... fatica, consumo corporeo di energia... se il calo energetico è molto veloce senza rimpiazzo ecco che arriva un bel mal di schiena (che da una connotazione significativa alla definizione "colpo della strega"), non tutti sanno (i vecchi contadini si però, anche se forse non sanno perchè) che qualche noce in tasca eviterebbe il problema... ma parliamo di riempire lo stomaco? Qualche noce no.... diverso è l'effetto mela... quella serve proprio per appagare lo stomaco perchè ha meno proprietà nutrienti nel vero senso del termine.... fa bene (magari quelle brutte di una volta) ma non è adatta a tutti i tipi di spuntino....

non ho finito... ma riflessioni/osservazioni/esperienze sono ben accette

P.s. a volte invece che il mal di schiena, arriva il mal di testa.... dipende da alcune variabili
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Vecchio 02-04-2007, 20.48.42   #11
griselda
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Scusa Uno ma non so se scriverlo qui o da qualche altra parte. Ho fatto un esperimento: per due giorni ho letto parole d'amore, poesie d'amore etc risultato non avevo fame mi sono nutrita solo quando il corpo lo richiedeva e per saziarlo sono bastate due verdure crude ed ero sazia.
Il terzo giorno ho smesso ed ho dovuto affrontare dei problemi risultato: una fame che nulla saziava. Uff non credo di riuscire a descriverla ma era una fame che non era generata dal corpo.
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Vecchio 02-04-2007, 21.41.36   #12
Lion
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Anch'io Griselda ho la stessa sensazione alle volte.. Nei periodi di serenità mangio quel giusto che mi basta e sento completamente il senso di sazietà. Viceversa se sto passando un brutto periodo mi rimpizzo di ogni schifezza.. (cioccolata, nutella e altro..) e nonostante mangio quintali non sento la sazietà, come se vorrei colmare un buco nello stomaco che però evidentemente non va riempito così..
Probabilmente come dice Uno un innamorato si nutre con altro e quindi mangia il giusto, viceversa uno che si dispera mangia come un maiale..
Tornando all'innamorato, anche se qua è OT, mi sono spesso accorto di vedere nelle persone che conosco che, quando non sono innamorate hanno il loro aspetto normale.., viceversa quando si innamorano è come se emanassero gioia e serenità dal viso, emanano un qualcosa che non so spiegarmi, i lineamenti del viso proprio si rilassano ed è come se subiscano una trasformazione.. Buu.., forse sono impressioni mie.., però riesco spesso a vedere se una persona è innamorata o no.

Ritornando in tema, probabilmente bisognerebbe mangiare più frequentemente e con meno intensità, diversamente da come si è di solito abituati a colazione, pranzo e cena? Magari che distribuendo di più i cibi il nostro corpo ha più tempo per digerire tutto bene?
Comunque sperimentando un pò le varie abitudini alimentari (visto che da piccolo ero rotondo.. ho fatto un sacco di diete...), ho visto che se ditribuisco la quantità di calorie in maniera decrescente nell'arco della giornata: nel senso di fare una super colazione, un pranzo normale ed una cena misera, il mio corpo riesce ad assimilare bene tutto quanto perchè quello che mangio la mattina ho tutto il giorno per digerirlo. Purtroppo però, spesso per motivi di fretta, si è più abituati a mangiare poco la mattina e tanto la sera.. appesantendo così lo stomaco.

Ma Uno le noci in tasca per il mal di schiena a cosa servono? Lo fanno passare?
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Vecchio 02-04-2007, 23.21.15   #13
Shanti
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Originalmente inviato da Lion
Anch'io Griselda ho la stessa sensazione alle volte.. Nei periodi di serenità mangio quel giusto che mi basta e sento completamente il senso di sazietà. Viceversa se sto passando un brutto periodo mi rimpizzo di ogni schifezza.
A me capita il contrario, in un brutto periodo passa la fame, oppure basta pochissimo per sentire subito il senso di sazietà.
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Originalmente inviato da Lion
Ritornando in tema, probabilmente bisognerebbe mangiare più frequentemente e con meno intensità, diversamente da come si è di solito abituati a colazione, pranzo e cena? Magari che distribuendo di più i cibi il nostro corpo ha più tempo per digerire tutto bene?
Mangiare poco e frequentemente senza orari precisi è quello che faccio spesso, ma non credo che sia un bene: forse così lo stomaco è costretto a lavorare continuamente
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Originalmente inviato da Lion
Ma Uno le noci in tasca per il mal di schiena a cosa servono? Lo fanno passare?
Penso che si mangino quando si sente arrivare il calo. Quella del mal di schiena non lo sapevo però ho notato che a volte un mal di testa passa dopo aver mangiato.
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Vecchio 02-04-2007, 23.58.11   #14
Kael
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Se immaginiamo lo stomaco e tutto il processo digestivo come una fornace, ne deriva che l'ideale sarebbe fare pasti leggeri ma frequenti...
Se passa troppo tempo fra un pasto e l'altro, il fuoco/fornace/metabolismo si spegne, e prima di riaccenderlo passano ore... ne deriva una "pesantezza" di stomaco, una digestione difficile e molti cibi vengono trasformati in grasso, ossia messi "da parte" per via del fuoco non pronto.
Se l'altoforno è sempre acceso invece "brucia" tutto all'istante, e per mantenerlo tale sono necessari diversi spuntini (anche solo un frutto) fra i pasti principali.

Gli altoforni delle fabbriche rimangono accesi anche di notte, perchè il combustibile necessario a tenere il fuoco acceso è comunque inferiore a quello che servirebbe per riaccendere il fuoco alla mattina.. (prima di far andare un fuoco a regime bisogna bruciarne molto..)

Un uomo che avesse il suo altoforno/metabolismo sempre acceso brucerebbe subito tutto all'istante e avrebbe sempre energia immediata proveniente dall'alimentazione..

Per dirla in parole povere, invece di 2 etti di pasta a pranzo e poi niente fino a cena, è preferibile 1 etto scarso a pranzo, poi un frutto alle 15, un crackers alle 16, un yogurt alle 17 ecc...
L'apporto calorico è lo stesso, ma si da tempo e spazio allo stomaco di bruciare meglio gli alimenti e trarne il massimo dell'energia, invece di affaticarlo con dosi troppo massicce di carburante...
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Vecchio 03-04-2007, 00.09.12   #15
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ho notato che a volte un mal di testa passa dopo aver mangiato.
E' vero anche me la stessa cosa. Devo dire che, rispetto a prima, il mal di testa, di " questi tempi " l'ho avverto pochissimo rispetto al passato.
Ad ogni modo quando l'avevo, pur non sapendo cosa fare a parte medicinali e schifezze varie, il mio corpo " attivava" una certa propensione per il cibo.
Questo accadeva quando il mal di testa era assai forte, quasi insopportabile.
Ho notato che anche il caffè elimina proprio il mal di testa per cui questo mi fa pensare ad una ripartizione delle energia presente nel corpo.
Per il cibo infatti penso che sia fondamentale visto che è da quello che il fisico assume, almeno a livello materiale, il sostentamento
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Vecchio 03-04-2007, 10.02.59   #16
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P.s. a volte invece che il mal di schiena, arriva il mal di testa.... dipende da alcune variabili
Ho provato ad avere un mal di testa che passa subito dopo aver mangiato ma ad avere lo stesso mal di testa che invece è dovuto a cattiva digestione.
Una cosa che ho notato col tempo è stata che quando non ho digerito mi fa male sopra l'occhio destro. Quando il dolore è li so che devo prendere un po' di bicarbonato.
Per metà della mia vità mi venva normale mangiare poco e spesso poi vari medici etc mi hanno convinta a lasciare questa mia abitudine dicendo che lo stomaco ne avrebbe risentito per non avere momenti di riposo. Ora dopo aver letto Kael mi domando: ma i medici sanno cosa dicono o no?
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Vecchio 03-04-2007, 10.37.46   #17
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Per dirla in parole povere, invece di 2 etti di pasta a pranzo e poi niente fino a cena, è preferibile 1 etto scarso a pranzo, poi un frutto alle 15, un crackers alle 16, un yogurt alle 17 ecc...
L'apporto calorico è lo stesso, ma si da tempo e spazio allo stomaco di bruciare meglio gli alimenti e trarne il massimo dell'energia, invece di affaticarlo con dosi troppo massicce di carburante...
Quindi se trovassimo il giusto apporto calorico per noi, dividendo in piccoli e continui pasti non appesantiremmo lo stomaco, e gli faremmo fare un lavoro costante.. devo dire però che mangiare ad ogni ora, mi sembra troppo..

Tempo fa (seguendo una dieta controllata) mi avevano consigliato di fare 5 pasti (leggeri chiaramente), in particolare la famosa "merenda", perchè tra il pranzo e la cena, se passano troppe ore si arriva a tavola con una fame spropositata.

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Prendiamo il corporeo più reale.... lavoro pesante... fatica, consumo corporeo di energia... se il calo energetico è molto veloce senza rimpiazzo ecco che arriva un bel mal di schiena (che da una connotazione significativa alla definizione "colpo della strega"), non tutti sanno (i vecchi contadini si però, anche se forse non sanno perchè) che qualche noce in tasca eviterebbe il problema... ma parliamo di riempire lo stomaco? Qualche noce no.... diverso è l'effetto mela... quella serve proprio per appagare lo stomaco perchè ha meno proprietà nutrienti nel vero senso del termine.... fa bene (magari quelle brutte di una volta) ma non è adatta a tutti i tipi di spuntino....
Il tipo di spuntino dovrebbe essere proporzionale al dispendio energetico?
Per esempio se lavoro in ufficio una mela dovrebbe essere sufficiente, mentre se faccio un lavoro pesante ho bisogno di più energia per poter rimpiazzare il consumo?

ps sono molto curiosa di conoscere il perchè delle noci in tasca
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Vecchio 03-04-2007, 10.39.24   #18
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Ci sono varie scuole di pensiero come ho accennato sopra e nessuno può dire di avere la verità in tasca... (anche tra i medici, vi sono pareri discordanti) anche perchè come dicevo prima bisogna tenere conto delle variabili... vai a dire ad un muratore che non deve fare merenda verso le 10 con un panino (e spesso pure un bicchiere di vino) che per un impiegato sarebbe (ma a volte tra tramezzini e porcate varie è peggio) forse troppo.
Comunque sia il periodo notturno (a meno che uno non sia bulimico e si alzi per spazzolare il frigo alle 3-4 di notte alla Califano ) è già un riposo, poi se vogliamo dirla tutta, ma esula un pò da questo thread specifico, se mangio carne rossa in continuo, di cui se ne trovano tracce nell'intestino anche dopo 48 e più ore, è un discorso, se alterno ed equilibro il discorso cambia.
Si le noci erano intese come apporto energetico facilmente assimilabile (comunque da mangiare prima... nel corso della mattinata o pomeriggio, non al momento della fame) e "trucchetto" in caso di lavori pesanti... il discorso schiena/testa (o altro) dipende da come vengono richiamate le risorse, da come il corpo percepisce questo richiamo, uno molto alimentato dovrebbe avere riserve per fare il naufrago per mesi, ma se c'è un richiamo improvviso il cervello accende tutte le lampadine di allarme, perchè paradossalmente il corpo ci mette più tempo a mettere a disposizione ciò che ha piuttosto che inglobare di nuovo.
Insomma anche in questo caso ogni caso va valutato, non per niente ci sono dietologi e nutrizionisti..... ma anche il singolo può osservarsi e studiarsi in vari tipi di lavoro.
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Vecchio 03-04-2007, 10.40.36   #19
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Non avevo visto il post di Red, ma tutto sommato ho risposto anche a lei un pò
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Vecchio 03-04-2007, 14.13.11   #20
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Credo che dipenda da ognuno e che non ci sia uno standard. L'unica maniera è osservare cosa accade, come diceva gris, al proprio corpo ogni volta che lo usiamo. Possiamo così capire i suoi ritmi, quanto e quando ha bisogno di mangiare. Gli orari sono importanti immagino per una regolarità ma se il mio corpo necessita non ha senso negargli il cibo solo perchè è fuori pasto.

Feci una dieta tempo fa in cui il metabolismo veniva sollecitato moltissimo soprattutto la sera. Per cui durante la notte continuava a lavorare consumando calorie... (la dieta era una follia di carne e verdura), una vera follia.. questa non è alimentazione. Il corpo ha ben chiaro cosa e come deve fare per essere in forma siamo noi che non ci facciamo caso troppo presi dall'incapacità di uscire da un sistema.

Siamo ad esempio sotto Pasqua.. e si sa che porta con se digiuno e depurazione, guarda caso cade sotto il cambio di stagione tra inverno e primavera... nelle tradizioni antiche si conosceva la necessità di una pulizia (pulizie di pasqua) anche per il corpo e in determinati periodi... magari provando il corpo ci dice.
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Vecchio 03-04-2007, 14.43.40   #21
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L'unica maniera è osservare cosa accade, come diceva gris, al proprio corpo ogni volta che lo usiamo. Possiamo così capire i suoi ritmi, quanto e quando ha bisogno di mangiare.
Si concordo. Le variabili soggettive sono troppe e l'unico modo è studiare come funzioniamo noi da soli.

Se avessimo voglia di sperimentare la cosa potremmo provare un modo insolito di mangiare... insolito perchè non ci siamo abituati, ma non per questo meno sano anzi.
Si tratta alla fin fine di "ascoltare il corpo". Poi man mano che si impara ci sono vari livelli di ascolto, un po' come la musica classica... ma tutto inizia dall'attenzione.

Se iniziamo con qualcosa di semplice, chessò una mela, potremmo sforzarci di mangiarla "con tutti noi stessi", prestando la massima attenzione a lei, alla consistenza, al sapore a che tipo di mela è (farinosa, succosa, dolce, acida ecc.) cercando di assaporare meglio che possiamo tutto e cercando anche di ascoltarla/ci in bocca in gola nello stomaco ecc.

Poi anche potremmo sforzarci di mangiarla lentamente, prendendosi qualche mezzo secondo tra un boccone e l'altro, sentire il retrogusto, la sensazione nell'esofago, nello stomaco e così via.

Alla fine della mela potremmo cercare di concentrarci sulle sensazioni successive... la soddisfazione, la sazietà o la fame restante o quel che c'è.

E' un sistema per iniziare ad ascoltarci e imparare qualcosina in più su sto corpo bistrattato, oltre che potremmo scoprire interi universi... in una mela.

Fatto questo potremmo fare altrettanto con un bigmac (o come si chiama) e notare le differenze...
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