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Vecchio 07-02-2007, 16.18.48   #1
Grey Owl
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Predefinito L'effimera speranza

Oggi e' morta un'amica... il suo nome e' Valeria... in 5 minuti ci ha lasciati... emorragia cerebrale probabilmente.
Ha lasciato il marito, il figlio e tantissimi amici... in una mattina come tante sul posto di lavoro...

Probabilmente questa mattina ha fatto colazione, ha salutato il marito, baciato suo figlio... non tornera' a casa questa sera.

Un senso di vuoto... tristezza... dispiace che se ne sia andata... 49 anni... non tanti vero?

Tempo fa' mi domandavo come puo' l'uomo dormire... vivere come una macchina... cosa spinge la macchina uomo a vivere cosi'?

La risposta e'... l'effimera speranza.

Quanti progetti, passioni, emozioni, dolori, sogni... poi ti accorgi in un attimo che tutto e' svanito... come una bolla di sapone... bellissima bolla di sapone cangiante ed effimera... la vita non ti da'certezze... anzi una sola ti da'... nasciamo con una ipoteca... ti viene tolta la vita... ripresa da nostra signora e padrona... la Morte.

Ci viene data in prestito... un passaggio su questa antica crosta... lunga o corta chissa'... e quindi che fare?

Il famoso senso della vita qual'e?... come dare senso ad una vita?... godersela o guadagnarsela...

Godere della vita e del domani non ve' certezza... dormire tra due guanciali sperando di non essere svegliati a meta' del sogno... oppure lavorare con impegno per svegliarsi... perche' ad un certo punto sognare non basta... almeno a me non basta piu'.

Nel mitologico vaso di Pandora vi era appunto anche l'effimera speranza... con quella si dorme tra due guanciali.
Se non vi fosse l'effimera speranza, l'uomo meccanico non potrebbe sopportare di vivere... a che scopo?... sapere che tutto finira'?...

Beata speranza... maledetta speranza... che grande cosa la vita... onore a chi non ce' piu'.
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Vecchio 07-02-2007, 18.15.37   #2
Kael
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Perdere una persona cara fa sempre male... e mi dispiace Grey...

Però la morte è anche un momento importante, un momento di coscienza, che ci fa riflettere su determinate cose...
Proprio giorni fa stavo pensando di aprire un thread sulla "Morte"... ero indeciso se farlo in psicologia o in esoterismo, ma visto che nessuno dei due mi andava troppo a genio indugiavo. Ora trovo questo tuo topic qui, in esperienze, e credo sia il posto migliore per trattare l'argomento... in maniera umana e senza troppi fronzoli...

Quando una persona muore, oltre al dolore personale che si può provare, una delle prime cose che vien da chiedersi è "cosa ha fatto in vita?", "per cosa ha vissuto?"
La Morte non guarda in faccia nessuno... C'è chi passa la vita rincorrendo piaceri personali, chi enormi ricchezze, chi ancora fama e potere... Ma tutti, proprio tutti, che siano ricchi o poveri, belli o brutti, buoni o cattivi, tutti corrono incontro alla morte! Alla fine del cammino su questa terra c'è la morte ad attendere tutti... E per quanto uno è stato ricco o potente, cosa gli resta dei suoi beni o piaceri terreni? Un bel niente...
Per quanto uno possa vivere a lungo, ciò che può ottenere di materiale su questa terra non è permanente... Dura quel tanto che vive e poi lo perde... Un'essere che dunque vive in questo modo, per cosa ha vissuto?

Si pensa sempre alla morte come a qualcosa che "capita agli altri, ma che è certamente ancora troppo presto per noi"... e così si sposta sempre il problema negli anni, fintanto che arriva davvero la nostra ora... e allora è troppo tardi per chiedersi cosa si può fare... Non c'è più tempo... Si è passata la vita dedicandosi quasi esclusivamente ai piaceri terreni, ai beni materiali, ed ecco che di fronte alla Morte si prova la Paura... quella Paura atavica e imperiosa che blocca il sangue nelle vene...

C'è chi ha visto in faccia la Morte, ma ha avuto la fortuna che non era ancora giunta la sua ora... La sua coscienza allora ne è smossa... inizia a fare realmente qualcosa di concreto in questa vita, che sia davvero permanente e che la morte non possa portarglielo via... Spesso però, dopo un po' di tempo, se ne dimentica... torna ad occuparsi di altro, di cose materiali... e non è detto che ogni volta la Morte compaia solo per "ricordarglelo"... può essere che appaia davvero per portarselo via... E' allora sarà ancora troppo tardi...

Un uomo saggio credo dovrebbe ricordarselo continuamente... avere costantemente la morte davanti agli occhi, vederla e conoscerla fino al punto in cui può guardarla in faccia... E sorriderle.

Ultima modifica di Kael : 07-02-2007 alle ore 18.17.40.
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Vecchio 08-02-2007, 18.04.28   #3
RedWitch
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Quando una persona muore, oltre al dolore personale che si può provare, una delle prime cose che vien da chiedersi è "cosa ha fatto in vita?", "per cosa ha vissuto?"
Dicono che quando pensi di essere in punto di morte, in pochi minuti "ti passa tutta la tua vita davanti"... così, chi vede la Morte in faccia, puo' rendersi conto in qualche modo di cosa abbia fatto nella propria vita fino a quel momento.. e dare più valore a qualcosa che sembra scontata... la Vita non viene donata gratuitamente.. credo che sia una grossa possibilità.. ma appunto, puo' restare una possibilità se non si giocano le carte che si hanno a disposizione.. e che sia abbastanza facile perdersi nella materialità..

Citazione:
........Un uomo saggio credo dovrebbe ricordarselo continuamente... avere costantemente la morte davanti agli occhi, vederla e conoscerla fino al punto in cui può guardarla in faccia... E sorriderle
Sono d'accordo sul fatto che un uomo dovrebbe sempre avere ben presente che la morte prima o poi arriva a prendere quel che deve.... io credo che l'unica cosa che un uomo possa fare, come puo'.. sia prepararsi alla Morte..
il fatto è che è più comodo fare finta che il momento sia lontano, non pensarci... e invece potrebbe accadere in ogni momento ..
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Vecchio 08-02-2007, 18.10.45   #4
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Godere della vita e del domani non ve' certezza... dormire tra due guanciali sperando di non essere svegliati a meta' del sogno... oppure lavorare con impegno per svegliarsi... perche' ad un certo punto sognare non basta... almeno a me non basta piu'.
Sono entrambe le cose valide, la via di mezzo come al solito è impossibile se non si ha provato entrambi i lati prima....
Io personalmente non mi permetterei mai di dare uno scossone a chi si gode la vita sul serio... peccato che quelli sono pochi quanto quelli che lavorano con impegno realmente.... la maggior parte annega in mille problemi inesistenti.


Mi dispiace per la signora tua amica , anche se sono consapevole che ci sono dei Piani che vanno oltre tutti i nostri discorsi, anche solo pensare questo non allieva le pene di chi resta...
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Vecchio 08-02-2007, 21.00.44   #5
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Sono d'accordo sul fatto che un uomo dovrebbe sempre avere ben presente che la morte prima o poi arriva a prendere quel che deve.... io credo che l'unica cosa che un uomo possa fare, come puo'.. sia prepararsi alla Morte..
il fatto è che è più comodo fare finta che il momento sia lontano, non pensarci... e invece potrebbe accadere in ogni momento ..
Io credo che tutti tutti tutti pensino alla morte, così ognuno reagisce a modo suo. Chi la esorcizza cercando di avere chi di essere.
Chi invece impara a cercare cosa sia e cosa accada.
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Vecchio 17-02-2007, 11.04.11   #6
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Io credo che tutti tutti tutti pensino alla morte, così ognuno reagisce a modo suo. Chi la esorcizza cercando di avere chi di essere.
Chi invece impara a cercare cosa sia e cosa accada.
Tutti ci pensano, specie quando tocca qualcuno che si conosce e a cui si vuole bene....
Esorcizzarla non serve a nulla perchè nulla è più sicuro della morte...
Cercare di avere non serve, perchè nudi nasciamo e nudi ce ne andiamo....
Cercare di essere serve, perchè quello che siamo e che siamo stati vivrà ancora nel ricordo di noi che lasciamo....
Imparare cosa sia e cosa accada è un discorso individuale, ognuno la percepisce in modo diverso... c'è chi la teme, e chi l'accoglie a braccia aperte.... e chi non si accorge nemmeno che sta morendo....
Per questo è importante non rimandare a domani quello che si può fare o dare oggi, l'effimera speranza è il domani....

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Vecchio 19-02-2007, 10.04.31   #7
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E' difficile accettare la morte, specialmente se chi se ne va è un nosto caro..
Io ho sempre pensato che chi se ne va no soffre come chi rimane a piangerlo...
Purtoppo la morte è una signora che non manca mai al suo appuntamento.
Peciò credo anzi ne sono sicura che bisogna godersi la vita sia nel bene che nel male, senza rimpianti,
Il senso della vita ? io di sicuro non sò cosa sia sto vivendo ancora senza sapere che sarà di me tra sogno e realtà...
Tutti cercano il senso della vita, ma secondo me gia il fatto di essere vivi è già un grande senso, bisogna solo sfruttarlo...


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Vecchio 27-03-2007, 19.08.28   #8
Sole
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Quando non si ha la possibilità di perdere qualcosa, non si ha paura, non si mette in conto nulla.

L'idea di perdere, di non avere più ciò che è adesso, che ferma, immobilizza.

Se non sappiamo mai cosa sia l'amore, non abbiamo paura di perderlo. Se non sappiamo cosa sia la felicità, non abbiamo paura di perderla. Se non abbiamo mai provato gioia non possiamo temere di non sentirla più. Se nn riflettiamo sulla morte e sul suo significato, non abbiamo paura di perdere la vita.

Si fatica tanto per lasciare qui... non facendo caso che abbiamo un interiorità. Ci fermiamo alla paura di perdere l'esteriore, ma ciò che è dentro non lo curiamo.. non abbiamo paura di perdere quello? l'unica cosa che possiamo davvero Salvare, mentre tutto il resto si polverizza...

Era una piccola riflessione..
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Vecchio 27-03-2007, 20.03.18   #9
griselda
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Quando non si ha la possibilità di perdere qualcosa, non si ha paura, non si mette in conto nulla.

L'idea di perdere, di non avere più ciò che è adesso, che ferma, immobilizza.

Se non sappiamo mai cosa sia l'amore, non abbiamo paura di perderlo. Se non sappiamo cosa sia la felicità, non abbiamo paura di perderla. Se non abbiamo mai provato gioia non possiamo temere di non sentirla più. Se nn riflettiamo sulla morte e sul suo significato, non abbiamo paura di perdere la vita.

Si fatica tanto per lasciare qui... non facendo caso che abbiamo un interiorità. Ci fermiamo alla paura di perdere l'esteriore, ma ciò che è dentro non lo curiamo.. non abbiamo paura di perdere quello? l'unica cosa che possiamo davvero Salvare, mentre tutto il resto si polverizza...

Era una piccola riflessione..
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